“Sugar”, l’ascolto in anteprima del nuovo album di Robin Schulz

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Robin Schulz, venticinquenne producer tedesco, è pronto a far parlare nuovamente di sè con un nuovo album di inediti intitolato “Sugar”. Il disco verrà pubblicato il prossimo 25 settembre per Warner Music ma noi abbiamo potuto ascoltarlo in anteprima in occasione dell’esclusiva listening session, a cui lo stesso artista ha preso parte lo scorso 11 settembre, presso il Teatrino della Villa Reale di Monza per gli Mtv Digital Days. Nell’arco di un solo anno l’artista tedesco ha venduto quasi 7 milioni di copie dei suoi singoli nel mondo ed è diventato il nuovo DJ superstar con una tour schedule da numero 1 e più di 600 milioni di streaming su Spotify. Con questo nuovo lavoro, la sfida si fa ancora più avvincente. Le 15 tracce che compongono l’album sono state anticipate dal successo del primo singolo  ‘Headlights’ feat. Ilsey  e dalla titletrack ‘Sugar‘, arricchita dalla presenza alla voce di un altro giovane featuring, quello del diciannovenne cantante canadese Francesco Yates, e confermano la freschezza e la versatilità di Robin Schulz, ormai riconosciuto tra i dj producer più popolari al mondo. Durante l’affollatissima anteprima, l’artista ha omaggiato i fan con una breve selezione di alcuni brani contenuti nel disco, un modo per raccontare con i fatti quali aspetti di questo nuovo lavoro l’hanno coinvolto di più. All’interno della nutrita tracklist ci sono nomi emergenti ma anche artisti affermati come Akon (Heatwave) , i Disciples (Yellow) e soprattutto Moby per la bellissima traccia di chiusura intitolata “Moonlit Sky”. Sorprendente anche la scelta di voler rivisitare una grande hit storica come “Save Tonight”, celebre brano di Eagle-Eye Cherry , risalente al 1997. Segno, quest’ultimo, che la ricerca di Robin Schulz non guarda solo alle tecnologie del futuro ma anche alle indelebili emozioni del passato. Saranno forse questi gli ingredienti segreti del suo dilagante successo? Lo scopriremo con i riscontri ottenuti da “Sugar”.

Raffaella Sbrescia

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 Tracklist

Robin Schulz feat. Ilsey : Headlights

Robin Schulz feat. Francesco Yates : Sugar

Robin Schulz feat. Akon : Heatwave

Robin Schulz & Disciples : Yellow

Robin Schulz & J.U.D.G.E. : Show Me Love

Robin Schulz & M-22 feat. Aleesia : Love Me Loud

Robin Schulz & soFLY and Nius : Pride

Robin Schulz & HEYHEY : Find Me

Robin Schulz : Titanic

Robin Schulz : This Is Your Life

Robin Schulz & MOGUAI feat. Solamay : Save Tonight

Robin Schulz feat. Graham Candy : 4 Life

Robin Schulz & Henri PFR feat. Jeffrey Jey : Wave Goodbye

Robin Schulz & HEYHEY feat. Princess Chelsea : World Turns Grey

Robin Schulz & Moby with The Void Pacific Choir : Moonlit Sky

Video: Headlights

La Crisi di Luglio presenta l’ep di esordio, In Netta ripresa: “Le nostre canzoni sono stati d’animo”

La Crisi di Luglio

La Crisi di Luglio

La Crisi di Luglio è il duo pop composto da Daniele Ardenghi e Andrea Podestani. Entrambi bresciani, i due hanno pubblicato il loro primo Ep, “In netta ripresa” lo scorso 4 settembre per Warner Music. Il lavoro contiene il primo singolo “Vacanze a Rimini” e altre cinque canzoni inedite attraversate da un unico denominatore comune: la voglia di divertire e di divertirsi. Anche se il nome del duo è frutto di una fortuita ricerca su Wikipedia e si rifà al periodo immediatamente antecedente alla Prima Guerra Mondiale, la Crisi di Luglio è una realtà musicale che non si propone come band impegnata, le  canzoni del duo sono figlie di stati d’animo estemporanei e rappresentano delle composizioni da cui è possibile attingere diversi significati.
Abbiamo raggiunto Daniele Ardenghi al telefono, ecco cosa ci ha raccontato:

Le vostre canzoni sono figlie del vostro tempo e del modo in cui siete cresciuti. Partendo da questa considerazione, entreresti nel dettaglio delle canzoni che compongono l’ep “In netta ripresa”?
Siamo due ragazzi del Nord Italia e cresciuti vivendo momenti più e meno belli. Non ci sentiamo un gruppo socialmente impegnato, anche se parliamo di temi che hanno una portata storica importante. Raccontiamo di quello che siamo stati, includendo immagini anche contrapposte; quello che abbiamo vissuto ha impresso un marchio preciso non solo nei testi ma anche nel nostro modo di fare musica.

Il senso che avete dato alla vostra musica è quello di scrivere con la voglia di divertire e divertirvi senza risultare pesanti. Allo stesso tempo, però, avete definito la vostra forma canzone come una commedia al cinema: chi vuole, dopo, può anche riflettere. C’è una sorta di multistrato all’interno dei brani?

Quello che non vogliamo assolutamente fare è spiegare alla gente cosa deve fare e cosa ascoltare. Raccontiamo cose quotidiane in cui è possibile riconoscersi ed eventualmente facilitare un ragionamento. Il nostro obiettivo è che la gente possa fruire in maniera immediata delle nostre canzoni, certo, con un ascolto reiterato, è possibile andare oltre e cogliere qualcosa di più particolare. Ad esempio nel brano “Elicottero”, che chiude il disco, si parla di situazioni in cui magari si preferisce restare a guardare alla finestra quello che accade. In questo caso non intendiamo giudicare se sia giusto o meno tenersi fuori dalle situazioni, si tratta dell’espressione di uno stato d’animo, esattamente come avviene in tante altre nostre canzoni.

Vicinanza e scambio ma anche separazione e litigio caratterizzano il tuo rapporto con Andrea. Parlaci di questo amore-odio…

Escluderei la parola odio, più che altro possiamo dire che durante tutto il percorso che ci ha portato a convincere una realtà importante come la Warner Music, se qualcuno ci immagina a braccetto e con una bella unione di intenti, sbaglia. Purtroppo ci siamo scontrati parecchie volte, in ogni caso questo attrito ci ha dato ancora più forza e ha innescato una nuova energia.

In effetti siete stati molto prolifici durante quest’anno di lavorazione. Dei trenta brani che avete registrato ne riutilizzerete qualcuno per un progetto più legato alla vostra territorialità?
In realtà la cosa bella è che Brescia, la nostra città, è rimasta molto presente nonostante la forte scrematura in fase di lavorazione dell’Ep, durante la quale ci è stato chiesto di produrre canzoni che fossero più “generiche”. Scriviamo cose che vediamo intorno a noi, cose molto semplici.

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Il Lago di Garda è il vostro posto del cuore?
Sì, è un posto bellissimo. Quando si arriva qui sembra di essere al mare, soprattutto nella zona Sud dove quasi non vedi l’orizzonte. Per me questo è un grandissimo regalo della nostra terra ed è a due passi da casa… è un po’ la nostra parola magica. Non a caso la canzone che si riferisce a questo posto è quella che ha richiamato l’attenzione della Warner Music un anno fa, è il nostro talismano.

Parli di “Buongiorno Morea” che, tra l’altro, è nata da un sogno che hai fatto tu l’anno scorso…
In generale non sono particolarmente credente nel destino, in questo caso però la sensazione con cui mi sono svegliato quella mattina era veramente bella. Ho come pensato che il subconscio mi volesse fare una carezza, ero così contento che quella parola significasse amore che mi ha ispirato una canzone, proprio quella che ha segnato il nostro arrivo alla nostra etichetta.

Visto che non avevate intenzione di creare un vero e proprio gruppo, ad oggi, con un progetto ben definito, che sta già ottenendo dei buoni riscontri, come vi sentite e che tipo di prospettive avete?


Siamo un pò frastornati. Non possiamo parlare di grande successo ma ci stanno arrivando un po’ di risposte e siamo molto contenti, potremmo definirci “Confusi e felici”, per dirla alla Carmen Consoli. Malgrado ciò le diversità tra me e Andrea sussistono, le buone cose che stanno succedendo non hanno fatto in modo che si smettesse di far volare pugnali però siamo in preda ad una forza positiva. Per quanto riguarda il futuro, così come canto in “Elicottero”, restiamo a guardare dalla finestra. Non so davvero cosa accadrà, spero solo che le nostre canzoni, in qualsiasi modo e in qualsiasi forma, possano entrare nelle orecchie del maggior numero di persone possibile.

Perché sei fan della band I Cani?

La cosa bella de I Cani è che hanno fatto un disco su Roma, la Roma che conoscono in pochi, non quella da cartolina. Anche io che ci sono stato solo in veste di turista, attraverso le loro canzoni ho potuto conoscere delle cose e mi sono sentito attratto dal mondo che loro hanno disegnato. Questo modo di trattare la loro città con amore, ma anche con schiettezza, mi ha fatto scattare qualcosa dentro, mi hanno fatto capire che per essere vero e autentico al 100% dovevo partire dal posto in cui ero, cioè Brescia.

Immaginando un ipotetico concerto de “La Crisi di Luglio”, cosa inserireste in scaletta?
Al momento vorremmo far ascoltare al pubblico solo musica nostra, sarebbe un concerto di due ragazzi di 30 anni, ma che ne dimostrano molti di meno, mediamente piacenti, che racconterebbero la loro musica con chitarre roboanti e con tanta voglia di godersi il momento.

Raffaella Sbrescia

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Video: Vacanze a Rimini

Grand Romantic: Nate Ruess presenta il primo album da solista. L’intervista al frontman dei Fun.

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Nate Ruess, frontman dei seguitissimi Fun., pubblica “Grand Romantic”. Questo suo primo album da solista nasce dall’esigenza di raccontare un forte cambiamento interiore ed un nuovo approccio all’amore  racchiudendo al suo interno un mix tra pop, elettronica e influenze black. Oltre alla collaborazione con il produttore  Jeff Bhasker e con il musicista e produttore Emilie Haynie (Lana Del Rey) alle percussioni, questo lavoro vanta la partecipazione di  Lykke Li nei cori di “Nothing without love” , di Josh Klinghoffer, chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, di  Jeff Tweedy dei Wilco in “Take It back” e di Beck in “What This World Is Coming To”. Anche la copertina del disco è il frutto di un’idea precisa che nasce dalla mente della pittrice Teresa Oaxaca, che Nate ha scoperto sul web durante le ricerche per la sua idea di realizzare un ritratto che illustrasse la sua idea di “romanticismo”. Carico ed entusiasta di questa nuova avventura professionale, il cantante ha incontrato la stampa a Milano; ecco quello che ci ha raccontato.

Nate, sei finalmente pronto a liberare il gran romantico che è in te?

Per alcuni anni ho messo da parte le mie emozioni. Non mi piaceva essere vulnerabile, poi, crescendo, mi sono reso conto che molte persone si sentivano esattamente come me e questo mi ha dato coraggio. Grazie alle esperienze della vita  ho imparato a lasciarmi andare e ad amare senza troppe aspettative, questo mi ha  permesso di poter essere anche romantico.

Cosa racconti in “Nothing without love?

Ho scritto questo brano per descrivere un sentimento di forte solitudine. Ci sono periodi in cui ti pesa essere single e hai paura di non incontrare la cosiddetta anima gemella, poi, un giorno, come per magia, tutti questi pensieri svaniscono. Nothing without love mi ha portato fortuna, perchè adesso sto con una ragazza di cui sono molto innamorato.

Il tuo primo album solista Grand Romantic è prodotto e scritto insieme a Jeff Bhasker. Come mai hai scelto lui?

In verità lavoriamo insieme da anni.  Jeff ha dato un contributo significativo al successo del singolo We are young e dell’album Some nights. Coautore e un produttore brillante,  Jeff mette tutto se stesso in quello che fa e che ama le canzoni che crea.

Il duetto con Pink nel singolo “Just give me a reason” ti ha portato davvero fortuna…

Lavorare con P!nk, al di là del successo che il brano ha ottenuto, è stato molto gratificante. Lei è un’ artista che si fa condizionare da quel che pensa la gente, è sempre se stessa. Abbiamo scritto il brano ma io mi sarei dovuto limitare al ruolo di co-autore, poi lei mi ha detto: “Voglio che diventi un duetto” ma io non avevo nessuna intenzione di accettare. Poi però con uno stratagemma mi ha fatto entrare in studio a cantare e quando abbiamo ascoltato il risultato mi ha detto che la canzone sarebbe dovuta rimanere così. Ora sono molto contento di aver partecipato anche vocalmente al brano ma al momento non ci sono altre collaborazioni in vista. Adesso sono concentrato sulla mia carriera solista, se ci saranno le condizioni e soprattutto se dovesse uscire fuori una canzone interessante, perchè no, mai dire mai!

Che effetto ti fa a ritrovarti da solo sul palco dopo tanti anni in un gruppo?

Mi piace avere più tempo per me ed essere solo ogni tanto. Da solista ti senti più responsabilizzato e libero di creare la musica che vuoi, senza dover mediare con altre persone.

E i Fun.?

Non ho avuto tempo di parlare molto con loro negli ultimi mesi, sono stato molto impegnato. Penso che qualche membro della band abbia solo ascoltato dei provini quando le canzoni erano ancora solo abbozzate.

Nate Ruess

Nate Ruess

Cosa hai provato a duettando con Brian Wilson in “Saturday night?

Lavorare con Brian è stata l’esperienza migliore della mia vita. Circa 10 anni fa ho letto di tutto su di lui, ho ascoltato in modo ossessivo tutti i suoi album per cercare di carpire i suoi segreti e non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei ritrovato a cantare insieme a lui. Quando ci siamo incontrati in studio gli ho chiesto di cantare God only knows, una delle mie canzoni preferite;  un momento che non dimenticherò mai.

Com’è stato lavorare con Beck per “What This World Is Coming To”?

Ho sempre guardato a lui per la sua capacità di evolversi costantemente e saper fare incursione in diversi generi musicali. Dopo il duetto con P!nk volevo collaborare con qualcuno che avesse una voce più bassa della mia. Prima che vincesse il premio come ‘Album of the year’ ai Grammy di quest’anno aveva accettato di lavorare con me ma poi pensavo che non avrebbe voluto più farlo; invece mi ha chiamato e ci siamo incontrati per registrare in California. Lui ha scritto la parte delle chitarre, io avevo un testo pronto che mi era venuto in mente in doccia, ma gli ho detto che se avesse voluto avrebbe potuto tranquillamente cambiarlo.

Hai dichiarato di essere romantico ma anche cinico: come convivono questi due aspetti?
Il cinismo non mi abbandonerà mai, è forse l’unica cosa che ho davvero, il romanticismo invece è l’unica cosa che voglio.

Qual è la cosa più romantica che hai fatto?
Ho fatto un disco per la mia ragazza!

Raffaella Sbrescia

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Video: Nothing without Love”

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