Thomas fa il suo ingresso ufficiale nel mondo discografico italiano con il suo primo omonimo album. In questi ultimi mesi avete avuto modo di conoscerlo ascoltandolo in radio e ai festival musicali in giro per la penisola italiana. Da oggi ascolterete il nuovo lavoro full-lenght di questo ragazzo che dimostra di avere tanta voglia di fare. Sincero, appassionato ed entusiasta come solo un diciassettenne può essere, Thomas raccoglie quanto seminato fino ad oggi con un occhio rivolto all’energia del funk e all’istrionismo di Bruno Mars. Sotto la guida di Warner Music Italy e con il coordinamento di Alex Tricarichi, le dieci tracce (più la versione in inglese di E’ un attimo) riempiono i primi tasselli di un percorso promettente.
Intervista
Ciao Thomas, eccoti raggiante. Come hai vissuto la vita in studio durante la preparazione di questo lavoro e quali sono le sensazioni che ti hanno accompagnato?
La realizzazione del disco è stata intensa e divertente. Abbiamo lavorato tanto con l’instore tour e Festival estivi, mi sono divertito un sacco e sono riuscito a trovare la concentrazione necessaria per fare tutto al meglio. Questo nuovo album si chiama Thomas perché parla di me, raccoglie i miei colori, i miei sogni e le sfumature della mia personalità.
Come si è rapportato il tuo modo di essere sia all’interno dell’interpretazione che della scrittura? Hai partecipato in prima persona a tutte le fasi di questo lavoro?
Sì, ho cercato di essere il più presente possibile nella realizzazione del mio album, mi piace dare il massimo in tutto quello che faccio.
Quali sono, invece, le differenze, a livello tecnico tra il tuo primo Ep e questo disco?
Senz’altro c’è stato un cambiamento di metodo di lavoro: prima uscivo da un percorso diverso, abbiamo registrato tutto in due sere, non ho avuto modo di collaborare, se ne sono occupati direttamente gli arrangiatori. Adesso, invece, ho imparato tantissime cose, ho lavorato fianco a fianco con dei professionisti, è stato bellissimo lavorare con Alex Trecarichi che ha interpretato al meglio le mie idee e le ha sviluppate.
Ritmi incalzanti, sonorità hip hop e R’n’B, ma anche alcune ballad intime e delicate. Come sono state fatte queste scelte sonore?
Il risultato è un mix di quello che ascolto, mi fido tanto di Alex. Ci siamo ispirati a Bruno Mars e The Weekend in particolare.
La tua cultura musicale è molto vasta e va anche indietro nel tempo nonostante la tua giovane età… Raccontaci i passaggi che hanno scandito questa formazione.
Ho iniziato a crescere con la musica dei Pooh di cui mia madre era appassionata. All’età di 8-9 anni sono stato folgorato da Michael Jackson poco prima della sua dipartita. Michael mi ha portato la passione per la danza e per il canto ma in realtà mi ha aperto molti fronti musicali: grazie a lui ho scoperto il soul, il funk, l’r’n’b. Poi mi sono dedicato alla musica leggera e al pop italiano e alla musica elettronica. Per un periodo mi sono interessato al mondo dell’hard rock anni ’70 poi sono ritornato sui miei passi e mi sono orientato su artisti più moderni come Bruno Mars concentrandomi sul mondo black di Lionel Richie, Jamiroquai, Craig David.
Nel frattempo hai portato avanti il discorso del ballo? Lo porterai anche nei tuoi prossimi concerti?
Assolutamente sì, la danza non mi hai abbandonato, ho continuato a studiare in parallelo.
Per quanto riguarda i testi, approfondiamo il significato de “Il sole alla finestra”…
Parto dal presupposto che la musica mi porta oltre la realtà contingente. Le canzoni che canto parlano di storie che non sempre mi appartengono eppure mi consentono di viaggiare ed emozionarmi. Ciò detto, il brano in particolare parla di ricordi che si ostinano a farci male, ci esorta ad andare contro le nostre paure e a trasformarle in luce D’altronde se non ci fosse il nero non ci potrebbe essere la luce.
Come vivi queste fasi di eluzione e crescita professionale e umana e come ti contestualizzi all’interno dell’attuale panorama musicale?
Queste emozioni che vivo sono sogni che si avverano. Ci credevo fin da piccolo, vivo tutto con positività. Musicalmente mi piacerebbe portare un mood internazionale in Italia e in italiano. Ovviamente sogno di espandermi ma mi concentro sulla mia lingua per ora.
Ti senti più autore o più interprete?
Mi piace tanto scrivere i miei pezzi e interpretarli, vorrei migliorare nella scrittura e approfondire la parte dei testi. In genere mi occupo della parte armonica e melodica dei miei brani, in ogni caso entrambe le cose sono fondamentali: se scrivi, ci metti più anima però ricevere consigli è comunque importante
Cosa senti di aver imparato e cosa vorresti approfondire più avanti?
Le tecniche di registrazione, il modo di lavorare in studio e di concepire le possibilità di arrangiamento dei brani. Questo è un mondo davvero affascinante!
Raffaella Sbrescia
Video: E’ un attimo
Dal 13 ottobre incontrerà i fan negli store delle principali città italiane. Questi i prossimi appuntamenti:
Venerdì 13 Roma Discoteca Laziale Via Giovanni Giolitti, 263 h. 15.00
Sabato 14 Milano Mondadori Piazza Duomo h. 15.00
Domenica 15 Bassano del Grappa cc Il Grifone h. 16.30
Lunedì 16 Bari Feltrinelli Via Melo 119 h. 15.00
Martedì 17 Torino Media World cc Lingotto Via Nizza 262 h. 18.30
Mercoledì 18 Stezzano (BG) Media World cc Le Due Torri h. 17.00
Giovedì 19 Palermo Feltrinelli Via Cavour 133 ore 15.00
Venerdì 20 Nola cc. Vulcano Buono h.17.30
Sabato 21 Catania Feltrinelli Via Etnea 285 ore 15.00
Domenica 22 Bologna Mondadori Via Massimo D’Azeglio, 34/A h. 15.00
Lunedì 23 Genova Mondadori Via XX Settembre, 27/R h. 15.00
Martedì 24 Marghera Mondadori cc Nave de Vero Via Pietro Arduino 20 h. 15.00
Mercoledì 25 Firenze Galleria Del Disco h. 15.00
Giovedì 26 Brescia Feltrinelli Corso Zanardelli 3 h. 15.00
A novembre sarà protagonista di due appuntamenti live: l’11 novembre a Roma (Atlantico) e il 12 novembre a Milano (Fabrique). L’inizio è fissato per le ore 18.00.
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