Valeria Farinacci sarà tra gli 8 protagonisti di Sanremo Giovani 2017 con il brano intitolato “Insieme” scritto insieme a Giuseppe Anastasi, già autore di alcuni grandi successi di Arisa. La giovane cantane umbra si presenta al Festival con un ricco bagaglio di esperienze di studio e di viaggio. Conosciamola meglio.
Intervista
Hai studiato Mediazione linguistica all’università e presumibilmente continuerai questi studi. In che modo questo tipo di studio influisce all’interno del tuo percorso artistico?
Sì, esiste un filo conduttore tra la mia passione per le lingue e quella per la musica e per i suoni. Inoltre molto spesso ascolto musica straniera per cui conoscere le lingue mi dà la possibilità di poter capire le parole e coglierne il messaggio. Tutte cose, queste ultime, che ho sempre cercato di portare all’interno della mia musica.
In che modo questa cosa emergerà nel tuo lavoro in uscita?
A livello di sonorità. Visto che ho dei gusti esterofili, mi piace molto Stromae ma anche la musica inglese (The XX, The Weeknd, Adele).
Che rapporto hai con Londra?
Aver vissuto un anno accademico in questa città mi ha dato l’opportunità di viverla non più da turista. Vivere il quotidiano, mi ha fatto notare anche le piccole cose a livello musicale. In quell’anno sono passati da lì tantissimi artisti, ho seguito molti concerti e ho portato tutto questo bagaglio in Italia.
Come si collegano i nuovi brani tra loro e che tipo di messaggio vorresti comunicare al pubblico?
Io e Giuseppe Anastasi ci siamo divertiti molto. Il mio Ep sarà un misto tra pop e r’n’b, abbiamo cercato di sperimentare con sonorità portate da fuori senza mai stravolgere la musica italiana.
Curioso il contrasto tra questa vena sperimentale e il contesto sanremese…
Il pezzo che porto a Sanremo è quello un po’ più tradizionale, che rispetta il festival e che ha al suo interno un messaggio importante presente in ogni testo del mio minialbum.
Ecco, parlaci di “Insieme”…
Il brano rivela un messaggio di speranza adatto ad un tipo di palco come quello del Festival.
Come si lega la tua sensibilità a quella di Anastasi?
Collaborare con un artista così importante, di fama e di successo, è sia un grande onore che una responsabilità. Noi conosciamo il suo nome perché è legato ad un artista importante come Arisa, in questo caso invece sperimentiamo presentando un progetto totalmente diverso. C’è un mettersi in discussione sia da parte mia che da parte sua. Giuseppe è un grande artista, lo ammiro e apprezzo molto.
In quale tipo di contesti vorresti portare la tua musica?
Mi piacerebbe partire dai piccoli locali perché così si fa. Sono un’emergente bisogna dare tempo al tempo e creare un percorso graduale. Devo mettere insieme i tasselli e collezionare esperienze che mi aiuteranno magari a creare qualcosa di più grande in futuro.
Quali sono le tematiche che ti interessa trattare?
Nelle mie canzoni mi rivolgo alla mia generazione. Ho 23 anni e mi interessa capire come i giovani affrontano i rapporti interpersonali. Anche nel testo di “Insieme” insisto molto sulla necessità di fare i sacrifici. Ho notato un approccio un po’ superficiale nei rapporti in generale. Auspico, quindi, un ritorno all’autenticità dei bei sentimenti. C’è bisogno di sacrificio così nel lavoro come nell’amore.
C’ è qualche altro brano che verte su questi temi?
Sì, ce n’è un altro intitolato “Dopo cena”, è il mio preferito ed è rivolto alla nostra generazione in stato di confusione. Spesso non sappiamo reagire a questo stato di cose ma io insisto nel dire che c’è bisogno di tornare coi piedi per terra e di fare sacrifici. I social ci illudono facendoci pensare che tutto possa succedere in un attimo invece è fondamentale andare avanti step by step.
Raffaella Sbrescia