Valentina Parisse è una cantautrice italiana che, dopo l’ottimo debutto da solista con l’album intitolato “Vagabond”, si sta preparando al lancio di un nuovo lavoro che verrà registrato e missato a Londra da Tim Weidner nei Sarm Recording Studios di Trevor Horn con la partecipazione di musicisti come Phil Palmer, John Giblin, Danny Cummings, Pete Gordeno, Julian Hinton. Attualmente in rotazione radiofonica con il brano “Sarà bellissimo”, il primo in lingua italiana, Valentina esprime la forza e l’insostituibilità dell’amore, seppur tra luci ed ombre. In attesa di ascoltarla dal vivo mercoledì 25 giugno e domenica 29 giugno in Piazza Castello a Milano, all’interno del “Radio 105 Mundial Village Milano”, abbiamo raggiunto Valentina Parisse al telefono e abbiamo scoperto una ragazza appassionata, vitale e dedita tanto alla musica quanto agli affetti più cari.
Compositrice, autrice, cantante…cos’è per te la musica e in che modo coltivi questa passione giorno per giorno?
La musica per me è una passione totale, questo mi accomuna non solo agli altri ragazzi e ragazze che fanno musica ma a chiunque abbia una passione tanto forte da spingerlo a mettersi alla prova, a produrre e a lavorare affinchè questa passione diventi una realtà. La musica è con me da sempre ed è un amore che cerco di coltivare giorno per giorno Chi vive la musica in prima persona , l’unica cosa quotidiana a cui può pensare è scrivere quello che ha dentro, cercare una chiave che sia più sincera possibile, sia nei propri riguardi che degli altri; questo è il mio impegno quotidiano. I brani che daranno un seguito al singolo “Sarà bellissimo”,che stiamo ascoltando in questi giorni, sono il frutto di un anno di scrittura intensa, di tanta cura e del mio desiderio di cantare e scrivere.
Con il tuo disco d’esordio “Vagabond”, pubblicato nel 2011, hai lavorato tra Canada, Inghilterra e Italia… qual è il bilancio di questa prima parte del tuo percorso artistico?
Sono davvero molto contenta di quello che ho vissuto. “Vagabond” è nato in Canada: appena ho finito il liceo mi sono messa con lo zaino in spalla e sono partita per fare questa esperienza che speravo potesse regalarmi qualcosa e che, in effetti, mi ha dato davvero molto di più di quanto mi aspettavo, sia dal punto di vista umano che professionale. Per chi fa musica, le esperienze di vita sono fondamentali e questo disco ha rappresentato il mio primo passo verso questa strada che spero duri il più a lungo possibile. Prescindendo dall’aspetto artistico, consiglio davvero a tutti di fare un’esperienza all’estero, tanti ragazzi si domandano se andare o meno in altri paesi e io dico assolutamente di sì, anche ai miei amici. Quello che ti regala questo tipo di esperienza, il fatto di mettersi in gioco, di conoscere una realtà davvero molto lontana dalla propria rappresenta un mezzo per arricchirsi…ovviamente quello che raccogli si rapporta a quello che fai.
“Sarà bellissimo” è il tuo primo brano in italiano, cosa comunichi in questa canzone e come ti sei trovata con il produttore Phil Palmer?
Phil è una persona a dir poco straordinaria, un musicista incredibile che si è sempre messo a disposizione per realizzare le mie idee e le mie canzoni. Scrivere insieme a lui è stato davvero bello, ci siamo conosciuti durante le registrazioni di “Vagabond” per cui il nostro rapporto professionale è cresciuto nel tempo. Lavorare con lui per me ha significato una grande opportunità perché l’esperienza di questo tipo di musicisti è talmente grande che non hai altro che da imparare.
Per quanto riguarda il brano, il messaggio è la ricerca della felicità anche quando una storia si conclude. Qualche giorno fa mi è arrivato un messaggio su facebook di un ragazzo che mi scriveva di aver ascoltato il mio brano sulla radio, proprio mentre affrontava la fine di una storia importante, e che quanto ha sentito le parole del testo ha sentito la speranza di poter dire anche lui un giorno “Sarà bellissimo non pensarti più”; ecco proprio quello è il messaggio. Ci si può lasciare, ci si può dire addio ma la vita non finisce lì. Io spero che la vita ci riservi sempre qualcosa di bellissimo.
Per quanto riguarda il nuovo disco, quali saranno i temi e la cifra stilistica che accompagneranno questo progetto?
Il tema principale sarà l’amore, visto attraverso tutte le sue sfaccettature. Proprio per questo la copertina di “Sarà bellissimo” raffigura un caleidoscopio, un oggetto che da bambina mi affascinava molto, un giocattolo vintage che aveva un’ amica di famiglia e che mi faceva vedere la realtà da tanti punti di vista. Qualsiasi oggetto acquisiva improvvisamente tante luci, tanti colori in base al punto da cui lo guardavo. Nel prossimo disco ci sarà tutto quello che ho vissuto in questo ultimo anno ma ci sarà anche molta cura per la parola. Io amo le parole, il loro suono, e nelle mie canzoni c’è tanta cura… abbiamo voluto esprimere la voglia di avere sempre un motivo per amare quello che abbiamo intorno. Per quanto riguarda l’ispirazione, a volte i miei amici mi immaginano lì concentrata, chiusa a scrivere ma non è così… una canzone nasce davvero dalla realtà che ci circonda e la realtà che viviamo oggi non è solo quella che io esprimo ma anche quella che esprimono i miei colleghi.
Hai registrato il sold out all’Auditorium Parco della Musica di Roma e al Blue Note di Milano, che tipo di concerto è il tuo e che riscontro hai avuto dal pubblico?
Il live è la parte più importante di un progetto musicale, quella che fin da piccola mi ha sempre affascinato di più. Il mio è un concerto acustico mentre il riscontro del pubblico mi sorprende ogni volta tantissimo, dire che mi rende felice è poco, si tratta di un’emozione totale perché quando vedi che le persone apprezzano quello che fai, lo condividono e magari si ritrovano in quello che stai cantando insieme a loro, mi dà una gioia totale. All’Auditorium, poi, ho presentato per la prima volta i miei brani in italiano al pubblico e il riscontro è stato davvero molto bello, molto forte, mi ha incoraggiato a continuare in questo senso e a pubblicare “Sarà bellissimo” e le canzoni che arriveranno.
Il 25 e 29 giugno sarai in concerto a Piazza Castello a Milano, ospite del “Radio 105 Mundial Village” di Milano come ti stai preparando per questa avventura?
Sono già stata ospite di Paolo e Martin proprio qualche giorno fa, ho visto il set ed è bellissimo, la location è molto carina e ovviamente Radio 105 è una realtà solida e molto importante che già l’anno scorso avevo avuto modo di vivere e di apprezzare e non vedo l’ora di partecipare! Suonare in piazza è una meraviglia, mi da tanta libertà ed è bello anche catturare delle persone che magari passano da lì e non ti conoscono…. Il live è una festa, lo dice anche Jovanotti nei suoi magnifici live e ha pienamente ragione, è una filosofia perfetta la sua, il live deve essere una festa per tutti per chi canta e per chi ascolta.
Quali saranno le prossime fasi del tuo percorso? Hai anche dei progetti progetti paralleli in corso?
L’impegno nella musica è talmente grande e impegnativo che poi per fortuna o per sfortuna finisce per invadere prepotentemente tutta la mia giornata…ovviamente non sono una pazza con la chitarra sempre in mano quindi mi piace molto stare i miei amici, adoro gli animali, in particolare i cani, ho un coniglio di nome Nelson che zompetta per casa e che mi ha regalato la mia migliore amica per il compleanno, poi ho due nipoti fantastici, due pesti meravigliose e, appena posso, cerco di stare con loro.
Raffaella Sbrescia
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Video: BACKSTAGE “Sarà bellissimo”