Una serata da antologia a Milano con “Tullio De Piscopo & Friends – Ritmo e Passione”. Lo speciale appuntamento, a favore della Fondazione Rosangela D’Ambrosio per la raccolta fondi per la donazione di una seconda area di degenza post intensiva per i bambini dell’ospedale pediatrico Buzzi, ha avuto luogo nello splendido Auditorium La Verdi e ha rappresentato una speciale occasione per conoscere, approfondire, rivivere la prestigiosa carriera di un musicista libero, appassionato e ribelle come Tullio che, proprio lo scorso 13 novembre, ha pubblicato “50. Musica senza padrone – 1965/2015” (Warner Music Italy), il triplo cd con cui l’artista festeggia i 50 anni di carriera. Nelle vesti di musicista guerriero, leggenda vivente e nonno affettuoso, De Piscopo ha offerto al pubblico tre ore di musica eccellente. Un concerto ricco, stratificato, dettagliato che non ha visto risparmiarsi nessuno dei musicisti coinvolti. Una vera e propria full immersion tra suoni, riff, parole e giri di batteria che hanno segnato la storia della nostra musica.
Tullio fa il suo ingresso in scena con due bacchette luminose che, come due fendenti, disegnano i cardini e ritmi della pressione del cuore mentre tutt’intorno regnano il silenzio, l’oscurità, la curiosità, l’aspettativa, l’emozione. Il tocco delle bacchette prima e delle mani poi è un flusso ancestrale, un rito di connessione tra anime diverse, un magico incantesimo di note che De Piscopo sceglie di dedicare ai giovani per ricordare loro che per stupire non servono effetti speciali, servono orecchio, passione e manualità. A seguire l’artista propone il primo dei tre inediti contenuti nel nuovo cofanetto, si tratta del divertente “Funky Virus”, che nel disco è ulteriormente impreziosito dal featuring con Randy Brecker e Ada Rovatti. Doverso l’omaggio a Rosangela D’Ambrosio con “Un sorriso vale tanto” e la lettura di una lettera che la stessa Rosangela aveva scritto a Tullio quando era soltanto una bambina. Spazio anche alle tragiche tematiche che dilaniano il nostro tempo con “Zzacotturtaic” e la nuovissima “Canto d’Oriente”, entrambe incentrate sui temi dell’emergenza dei popoli in fuga da terre provate da guerre e genocidi, e dell’integrazione etnica. Tullio è carico, magnetico, travolgente. I suoi assoli trasudano passione ed animalesca energia. Determinante anche il contributo dei musicisti che lo hanno accompagnato, su tutti Joe Amoruso e Luigi Di Nunzio, un sassofonista che, a dispetto della giovane età, ha dimostrato esperienza, bravura, responsabilità e competenza.
Intenso e coinvolgente anche lo speciale contributo della Nuova Compagnia Di Canto Popolare, gruppo nato nel 1970 per diffondere gli autentici valori della tradizione del popolo campano e che trova nella splendida voce del maestro Gianni Lamagna uno speciale plus ultra. Con il rientro di Tullio De Piscopo in scena ci si scatena sulle note di “Stop Bajon” con il giovanissimo Pietro D’Ambrosio alla batteria. Il concerto prosegue con “Ballando ballando”, l’affettuosa dedica di De Piscopo alla nipote Giulia, e lo speciale omaggio a Pino Daniele con “Destino e speranza” un discreto e commosso ricordo di quello che Tullio ama definire un fratello in blues. L’ultima trance del live è tutto un susseguirsi di grandi successi: “Andamento lento”, “ E fatto ‘è sorde!E?” e la speciale versione di “‘O Scarrafone”, eseguita ed interpretata insieme alla Nuova Compagnia Di Canto Popolare per un crossover strumentale all’insegna della contaminazione tra generi, richiami ed influenze. Gran finale apocalittico con un’infuocata rivisitazione alla batteria di “O Fortuna”, il celebre testo poetico tramandato tra i Carmina Burana. Una conclusione pirotecnica per un concerto che ha inteso celebrare il sacro fuoco dell’’arte a 360 gradi.
Raffaella Sbrescia
Le prossime date in calendario: 4 dicembre Ascoli Piceno (Teatro Basso), il 9 dicembre invece, Tullio sarà sul palco dell’Auditorium RAI di Napoli, per un evento benefico per i bambini, curato dalla curia di Napoli e dal Cardinale Sepe, 11 dicembre Cosenza (Teatro Rendano), 16 dicembre Catania (Teatro Metropolitan), 17 dicembre Palermo (Teatro Golden), 19 dicembre Bari (Teatro Palazzo), 30 dicembre Roma (Teatro Quirino), 4 gennaio Sorrento (Teatro Armida).