“Noblesse Oblige”: in arrivo il nuovo album e il tour dei Decibel

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Partirà il 17 marzo dal Teatro del Viale di Castelleone (CR) il “NOBLESSE OBLIGE – In Tour”: 10 tappe in tutta Italia in cui i DECIBEL, pionieri italiani del punk, presenteranno dal vivo il loro album “NOBLESSE OBLIGE”.

“NOBLESSE OBLIGE” arriva a 40 anni dalla nascita dei DECIBEL, fondati tra i banchi di scuola del Liceo Berchet di Milano, nel pieno della diffusione del punk in tutto il mondo, da Enrico Ruggeri e gli amici Silvio Capeccia e Fulvio Muzio.

L’album, disponibile in tutti i negozi dal 10 marzo 2017 e già in preorder su Amazon in una Superfan Limited Edition*contiene 12 tracce inedite e 3 vecchi successi della band tra cui “Contessa” e una versione in inglese del brano “Vivo da Re”.

Primo estratto dall’album è “MY MY GENERATION”, il nuovo singolo in radio e in tutti gli store digitali da venerdì 24 febbraio. Un ritmo incalzante sottolinea quella che si candida ad essere la grande sorpresa del 2017: un brano fuori da ogni schema, il passato che diventa futuro, la generazione del rock che colpisce ancora. Tra suoni vintage e slogan cantati la canzone si conclude citando tutti i numi tutelari del punk. I Decibel ci sono mancati: finalmente ritornano a segnare la strada.

«“NOBLESSE OBLIGE” non nasce come operazione-nostalgia, è un album nuovo di zecca con un sound inimitabile, senza sequenze pre-registrate e senza i soliti suoni elettropop: sul palco Silvio Capeccia suona solo tastiere d’epoca, dal mellotron al minimoog fino al mitico organo Vox Continental – racconta Enrico Ruggeri - Il terzo protagonista sarà Fulvio Muzio, chitarrista innovativo oggi più di allora. Con noi sul palco anche la super band che ha collaborato all’album, Lorenzo Poli al basso, Massimiliano Agati alla batteria e Paolo Zanetti alla chitarra. Da Contessa alle nuove canzoni, ci sono tutti i presupposti per un evento storico».

Queste le prossime date confermate del tour, che vedrà salire sul palco la band nella sua formazione originale composta da ENRICO RUGGERI e i suoi ex compagni di liceoSILVIO CAPECCIA e FULVIO MUZIO: il 17 marzo a Castelleone – Cr (Teatro del Viale); il 18 marzo a Pomezia – Rm (Club Duepuntozero); il 25 marzo a Perugia(Teatro Morlacchi); il 28 marzo a Torino (Club Le Roi); il 29 marzo a Asti (Teatro Palco 19); l’8 aprile a Genova (Teatro della Tosse); il 10 aprile a Milano (Teatro della Luna);il 26 aprile a Bologna (Teatro Il Celebrazioni); il 18 maggio a Bergamo (Teatro Creberg); il 19 maggio a Nova Gorica (Casinò Perla).

*Il box, a tiratura limitata e numerata, contiene il nuovo album in vinile doppio (10”), il cd con extra track, il vinile 12”, 33 giri “Punk”, il vinile 12”, 33 giri “Vivo da re”, il vinile 45 giri del primo singolo “Indigestione Disco/Mano armata”, il poster del primo concerto, il poster dell’ultimo tour, un book fotografico di 48 pagine, una foto autografata dalla band, una T-shirt esclusiva e un DVD documentario.

 

Ritratti di Sanremo: “Con te” è il brano di Sergio Sylvestre di cui uscirà l’album omonimo il 10 febbraio.

Sergio Sylvestre ph Julian Hargreaves

Sergio Sylvestre ph Julian Hargreaves

Abbiamo conosciuto Sergio Sylvestre nella veste di vincitore di Amici 15. Lo ritroveremo  in gara al prossimo Festival di Sanremo 2017 con il brano “Con Te”, una ballad che racconta di una storia d’amore finita tra dubbi e insicurezze e come ogni relazione si lascia alle spalle interrogativi a cui è difficile dare una risposta. Il brano porta la firma della cantautrice Giorgia (testo) e dello stesso Sergio con Stefano Maiuolo (musica) e anticipa il primo album di inediti dal titolo “Sergio Sylvestre”, in uscita il 10 febbraio. Dopo la pubblicazione del primo Ep “Big Boy” (disco d’oro) per questo gigante buono dalla voce calda e potente è arrivato il momento di fare sul serio.

Intervista

Finalmente pubblichi il tuo primo disco. Cosa troveremo al suo interno?

In questo album ho messo tutta la mia anima, ho lavorato tanto a queste canzoni e ho certezza di aver dato tutto. Ho voluto spaziare tra brani uptempo e struggenti ballate.

Come hai lavorato insieme al team degli autori che hanno partecipato al disco? Ci sono anche tanti nomi nordeuropei…

Abbiamo fatto una ricerca di repertorio lavorando senza fretta. Sono venuti fuori dei nomi dalla Scandinavia, ci abbiamo chiacchierato e abbiamo visto che si trattava di una proposta interessante. Il nostro obiettivo era  cercare e creare nuove sfumature del pop per creare un punto di incontro tra Stati Uniti ed Europa. Ovviamente hanno partecipato anche alcuni tra i migliori autori italiani in circolazione e ne sono molto fiero.

Quali sono le tue sensazioni pre-Sanremo?

Sto vivendo un periodo davvero particolare, tutto quello che volevo succedesse mi sta capitando nello stesso momento. Sono fiero di me stesso ma devo imparare a gestire l’ansia e l’emotività. Faccio fatica ad espormi, mi sento messo a nudo.

Cosa pensi del palco dell’Ariston?

Le prove sono andate bene. Dietro le quinte però ci sono però troppe cose, devo cercare di restare calmo e concentrato senza andare in agitazione.

Com’è nato il brano che porti al Festival?

Il brano è nato a Los Angeles mentre lavoravo con il mio amico Stefano Maiuolo. In un secondo momento l’ho portato a Giorgia, non riuscivo ad immaginare che le sarebbe piaciuto invece non solo ha voluto darmi una mano, ha messo proprio tutta se stessa in questo pezzo.

Sergio Sylvestre durante l'ascolto del disco nello studio di registrazione

Sergio Sylvestre durante l’ascolto del disco nello studio di registrazione

Come è avvenuta la scelta della cover “Vorrei la pelle nera”?

Mentre eravamo su Youtube a cercare un pezzo, abbiamo trovato questo e ci siamo fatti due risate. Ho sempre seguito i Soul System e li trovo fantastici. Volevo condividere il palco con loro e son sicuro che vi faremo divertire!

Ti è mai capitato di seguire il Festival in precedenza?

Di solito lo guardo con i miei amici. Avevo 17 anni quando sono arrivato in Italia e mi è sempre piaciuto. Mi dispiace che in America non ci sia una manifestazione simile, mi sento fortunato a prendervi parte. I miei amici mi guarderanno e sarà emozionante pensare di essere dall’altra parte dello schermo! Spero di lasciare il segno!

Quali sono le canzoni che ti sono rimaste nel cuore?

Ce ne sono tante…su tutte: “Sulla porta” di Federico Salvatore, “Spalle al muro” di Mariella Nava, “Il terzo fuochista” di Tosca.

Come vivi il fatto che molti ti additeranno come un ex talent?

Provo a non pensarci. Voglio solo fare del mio meglio e fare in modo che la gente mi conosca per quello che sono. Chiaramente sono molto grato a Maria De Filippi ma non penso che la sua presenza possa mettermi in evidenza, nessuno può davvero aiutarmi se non soltanto me stesso.

Ci pensi alla vittoria?

Non sto pensando molto alla gara, farò il massimo sperando di fare un’ottima figura.

Come mai hai preferito “Con te” invece di “Come il sole ad ottobre”?

Il primo brano dà più energia, il secondo è veramente devastante. L’ho scelto perché l’ho visto nascere da zero e ci tengo veramente tanto.

Cosa senti quando canti in italiano?

Mi sento un’altra persona, sento di mettere in mostra un altro lato di me. Faccio fatica a cantare in italiano non per la lingua in sé quanto per il fatto che le parole mi strappano il cuore. In inglese ne servono quattro per rendere un’idea mentre in italiano ne basta una per stenderti.

Cosa pensi di quello che sta succedendo in America con Trump?

Tutto questo mi fa così male che preferisco non guardare. Mi vergogno davvero molto di quello che sta facendo.

Come ti è sembrato collaborare con J-AX e Fedez nel brano “L’Italia per me”, contenuto nel loro album “Comunisti col Rolex”?

L’Italia mi ha dato una nuova vita, ha abbracciato il mio cuore ed è uno dei paesi più belli che abbia mai visto. Mi sono molto divertito a lavorare con J-AX e Fedez, sono simpaticissimi!

La tracklist del dell'album "Sergio Sylvestre"

La tracklist del dell’album “Sergio Sylvestre”

E l’esperienza con Disney per il film “Oceania”?

In quell’occasione ho cantato il mio primo brano in italiano. Avevo tantissima ansia, mi vergognavo. Pian piano mi sono sentito più a mio agio ed è stata un’esperienza veramente stimolante, penso che ogni cantante vorrebbe farla.

Cos’è per te l’Honesty”?

Non sono un personaggio figo, sono un ragazzo normale, vorrei soltanto che la gente mi conosca, mi ascolti e magari mi apprezzi per quello che sono.

Dopo Sanremo, sarà finalmente l’ora del tour. Le prime due date saranno il 30 marzo all’Orion di Roma e il giorno successivo, il 31 marzo, ai Magazzini Generali di Milano.

Non vedo l’ora! Ce l’ho in mente da un pezzo! Ho scelto di posticipare le prime date proprio per dedicarmi solo alla lavorazione del disco, non volevo fare le cose in fretta.

Raffaella Sbrescia

Nuove date per lo “Sfera Ebbasta Tour”

Sferaebbasta

Sfera Ebbasta

Si aggiungono ancora nuove date per lo “Sfera Ebbasta Tour” del rapper Sfera Ebbasta, tour che lo vedrà protagonista nei principali e più esclusivi club della penisola italiana sino alla prossima primavera, accompagnato dal noto produttore Charlie Charles.

Si aggiungono altre 7 tappe al calendario: 29/12 GENOVA, 31/12 CAORLE (VE), 31/12 BASSANO DEL GRAPPA (VI), 5/01 FORCOLA (SO), 03/02 ALBA (CN), 18/02 PERUGIA e 26/02 TRENTO

Considerato come uno dei migliori rapper della nuova generazione contemporanea italiana e internazionale, Sfera Ebbasta, già soprannominato King della Trap music italiana, durante il suo “Sfera Ebbasta tour” proporrà dal vivo tutti i brani tratti dal suo ultimo omonimo album, uscito lo scorso 9 Settembre su etichetta Universal/Def Jam e che ha già scalato ogni classifica.

Da “Notti” a “Visiera a Becco” sino a “Equilibrio”, “Balengiaca”, “Figli di Papà e BRNBQ, quest’ultimi due brani già certificati disco d’oro dalla FIMI, l’album include inoltre “Cartine Cartier”, singolo che ha anticipato l’uscita del nuovo album e unica traccia all’interno dell’intero lavoro che presenta un featuring, quello con il noto rapper francese SCH.

“Sono felice di affrontare questa nuova dimensione live che mi porterà in giro per L’Italia sino alla prossima primavera. Sarà un lungo tour – dichiara Sfera Ebbasta – ora più che mai sono pronto per questa grande avventura dal vivo. Con il supporto dell’organizzazione diretta da Thaurus Live abbiamo in riservo tante sorprese e special guest che nelle varie tappe si alterneranno sul palco, insieme a me, dando vita ad un vero e proprio show.

L’intero tour è ideato e organizzato da Thaurus Live,  agenzia di booking e management di riferimento nel panorama rap italiano.

Per info e biglietteria:

www.thaurus.it

Radio 105 è radio partner del tour.

www.105.net

CALENDARIO

DICEMBRE

27/12 – BERGAMO - DRUSO

29/12 – GENOVA - CRAZY BULL (NUOVA)

31/12 – CAORLE (VE) - BIG BANG IN PIAZZA (NUOVA)

31/12 – BASSANO DEL GRAPPA (VI) – LIV CLUB (NUOVA)

GENNAIO

5/01 – FORCOLA (SO) – MEGASHOW (NUOVA)
07/01 – FIRENZE - VIPER THEATRE
14/01 – LUGANO - STUDIO FOCE
21/01 – SENIGALLIA (AN) - MAMAMIA – special guest TEDUA

28/01 – PORDENONE -TIO DISCO

 

FEBBRAIO

03/02 – ALBA (CN) - XL CLUB (NUOVA)

04/02 – BOLOGNA - KINDERGARTEN

18/02 – PERUGIA - URBAN (NUOVA)

25/02 – RAVENNA - ONYX CLUB

26/02 – TRENTO - ARTE’ (NUOVA)

28/02 – PORTO POTENZA PICENA (MC) - SKY CLUB
MARZO
3/03 – MILANO - MAGAZZINI GENERALI

Luca Carboni live al Teatro degli Arcimboldi: quando il pop diventa un evergreen

Luca Carboni - Teatro degli Arcimboldi ph Francesco Prandoni

Luca Carboni – Teatro degli Arcimboldi ph Francesco Prandoni

Avevamo lasciato Luca Carboni sul palco del Fabrique di Milano lo scorso inverno, lo ritroviamo oggi, all’indomani della data al Teatro degli Arcimboldi per l’ultimo stralcio del fortunato Pop-Up Tour. Il bilancio di questo anno per il cantante bolognese, è più che positivo: a giudicare dall’affluenza di pubblico e dalle decine di milioni di views collezionate dal brano “Luca lo stesso”, si può tranquillamente affermare che la formula musicale proposta dal cantautore è ancora vincente. Molti degli elementi presenti nello spettacolo pensato per questo tour riconducono l’immaginario collettivo ad un’ipotetica apologia degli anni ’80. Temi, colori, immagini, spunti, richiami trasudano un riferimento preciso ma anche tanta emozione e veracità. L’ultimo step, in ordine temporale, di questo viaggio musicale durato 32 anni, è la chiara dimostrazione che Luca Carboni ha capito come rendere il suo repertorio sempre verde. La sua capacità di piacere ad un pubblico ampio e variegato sta nel saper fare leva su tematiche di carattere universale in modo semplice e immediato. “ll futuro è stasera” ripete una voce robotica quando si spengono le luci ad inizio concerto ed è così: Luca Carboni e la sua band paiono viaggiatori venuti da un altro tempo a raccontarci la loro idea di futuro remoto attraverso l’uso di chitarre “sintetizzate”, tastiere, riverberi ed effetti speciali.

Luca Carboni - Teatro degli Arcimboldi ph Francesco Prandoni

Luca Carboni – Teatro degli Arcimboldi ph Francesco Prandoni

Accompagnato da Vince Pastano, Fulvio Ferrari Biguzzi, Mauro Patelli, Antonello Giorgi e Ignazio Orlando, Luca Carboni è capitano ma anche regista di un concerto godibile e sereno. Particolarmente apprezzati gli ospiti coinvolti a partire da Squalo Iaco, ideatore di una nuova versione de “Il mio cuore fa ciock”. A seguire un emozionantissimo Alessandro Raina (fondatore degli Amour Fou) guesta in “Bologna è una regola” e soprattutto Tommaso Paradiso, leader dei Thegiornalisti, protagonista di un ottimo duetto sulle note della super hit “Luca lo stesso”. Ecco questo anello di congiunzione generazionale è ciò che, più di ogni altra cosa, dà l’idea dell’influenza che la cifra stilistica di Carboni abbia avuto nel corso degli anni.  Certo ci sono successi intramontabili come “Silvia lo sai”, “Farfallina”, l’irrinunciabile “Mare Mare”, “Ci vuole un fisico bestiale” e “Fragole buone buone” ma la canzone pop in grado di raccogliere e fissare in modo indelebile frammenti di vita quotidiana è quella che di tanto in tanto sentiremo ancora suonare in qualche cameretta.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto:
Happy
I ragazzi che si amano
Virtuale
Chicchi di grano
Dio in cosa crede
Sarà un uomo
Invincibili
Chiedo scusa
La nostra strada
Solarium
Milano
Il mio cuore fa ciock
Silvia lo sai
Farfallina
Bologna è una regola
Inno nazionale
Mare mare
Luca lo stesso
10 minuti
Ci vuole un fisico bestiale
O è Natale tutti i giorni
Fragole buone buone
Vieni a vivere con me

Brunori Sas annuncia un nuovo album e le prime date del tour

Brunori Sas

Brunori Sas

A distanza di tre anni dall’ultimo disco Vol. 3 – Il cammino di Santiago in taxi, Brunori Sas torna con “A casa tutto bene” il nuovo progetto discografico in uscita a gennaio 2017 per Picicca Dischi.

Il 25 febbraio, dall’Estragon di Bologna, partirà “A casa tutto bene tour” un viaggio che porterà Brunori nei principali club italiani con uno show rinnovato nel repertorio e nell’allestimento. Ad accompagnarlo la sua band storica, composta da Simona Marrazzo (cori, synth, percussioni), Dario Della Rossa (pianoforte, synth), Stefano Amato (basso, violoncello, mandolini), Mirko Onofrio (fiati, percussioni, cori, synth) e Massimo Palermo (batteria, percussioni). Da oggi aperte le prevendite per le date di Bologna, Milano, Torino, Firenze e Roma.

Per informazioni: www.brunorisas.it

CALENDARIO

25 Febbraio - Bologna - Estragon

02 Marzo - Milano - Alcatraz

09 Marzo - Torino - Teatro Concordia

17 Marzo - Firenze - Obihall

01 Aprile - Roma - Atlantico

Dieci anni bellissimi: il sacro fuoco della passione incendia il live de I Ministri a Milano

I Ministri live @ Magazzini Generali

I Ministri live @ Magazzini Generali

Un concerto celebrativo, una performance muscolare, un pubblico esplosivo. La seconda delle due date (sold out) ai Magazzini Generali di Milano de i Ministri è stata un concentrato di energia. Le premesse sono state quelle giuste fin dall’infuocato opening act de Il Fieno e Joe Victor poi alle 22.45 è iniziato il main show con una scaletta davvero molto speciale. “Ieri abbiamo fatto qualcosa, oggi faremo tutto, quindi su le mani!”, incita Davide “Divi” Autelitano. Manco a dirlo: l’infuocatissimo pubblico risponde entusiasta all’appello con una tangibile e suggestiva testimonianza che sì, il pogo selvaggio in Italia esiste ancora. Ma parliamo della scaletta: oltre ai dodici brani del disco, la band milanese ha riesumato inediti e chicche a partire dal fondamentale primo album “I Soldi sono finiti”. “La mia giornata che tace”, “I nostri uomini ti vedono” e “I Soldi sono finiti” sono i primi tre brani che mettono subito le cose in chiaro: questo concerto è stato pensato per lasciare il segno (e così è stato).

I Ministri live @Magazzini Generali

I Ministri live @Magazzini Generali

“Grazie a chi ha tirato tardi insieme a noi, a chi ha macinato davvero tanti, troppi chilometri con e per noi. Molti di voi li conosciamo di persona e a voi dedichiamo questi pezzi”, spiega Autelitano, particolarmente loquace. E via ancora con “I muri di cinta”, La sacra quiete della sera”, “Il mio compagno di stanza”, “Le mie notti sono meglio dei vostri giorni”, “Lo sporco della Grecia”. I Ministri picchiano duro, suonano con tutta la forza e la passione possibile e si vede. Il loro modo di suonare è impattante al punto da catalizzare l’attenzione non solo sulle parole che profumano di sangue, sudore e rabbia ma anche sui loro strumenti, così intensamente vissuti, così veracemente ipnotici. Il concerto è lungo e non lascia nulla al caso, si continua con “Sangue dal naso”, “Piano per una fuga”, “Non mi conviene puntare in alto”, “La piazza”. “Nasciamo come band schierata, fare musica richiede uno schieramento preciso e noi riteniamo che la cultura stia da una sola parte. Omaggiamo l’anarchia che un po’ ci manca, un po’ no”, racconta il frontman de i Ministri introducendo l’unica cover del concerto “Ma chi ha detto che non c’è” di Gianfranco Manfredi. Una breve pausa, poi il rush finale con “Meglio se non lo sai” e “Diritto al tetto”.

I Ministri live @Magazzini Generali

I Ministri live @Magazzini Generali

“Per molto tempo non suoneremo a Milano, anzi non suoneremo affatto perché ci dedicheremo ad altre cose. Questo è l’epilogo di qualcosa di importante, questi 10 anni non vengono dal nulla, sono 10 anni fatti di persone. I Ministri sono palco, sudore, sputi e sangue: grazie per non averci perso di vista, siamo convinti di non essere soltanto una band, bensì qualcosa di più ampio. Godiamoci questo abbraccio”; così i Ministri salutano il pubblico in visibilio, non senza aver cantato la significativa “Abituarsi alla fine” ed uno spettacolare stage diving da brivido. A presto ragazzi, sono stati 10 anni davvero bellissimi!

Raffaella Sbrescia

 

Nuove date per lo “Sfera Ebbasta tour”

Sfera Ebbasta

Sfera Ebbasta

Dopo aver registrato sold out nei club di mezza Italia si aggiungono ancora nuove date per lo Sfera Ebbasta Tour” del rapper Sfera Ebbasta, tour che lo vedrà protagonista nei principali e più esclusivi club della penisola italiana sino alla prossima primavera, accompagnato dal noto produttore Charlie Charles.

Si aggiungono altre 7 tappe al calendario: 29/12 GENOVA, 31/12 CAORLE (VE), 31/12 BASSANO DEL GRAPPA (VI), 5/01 FORCOLA (SO), 03/02 ALBA (CN), 18/02 PERUGIA e 26/02 TRENTO

Considerato come uno dei migliori rapper della nuova generazione contemporanea italiana e internazionale, Sfera Ebbasta, già soprannominato King della Trap music italiana, durante il suo “SferaEbbasta tour” proporrà dal vivo tutti i brani tratti dal suo ultimo omonimo album, uscito lo scorso 9 Settembre su etichetta Universal/Def Jam e che ha già scalato ogni classifica.

Video: Visiera a Becco

Da “Notti” a “Visiera a Becco” sino a “Equilibrio”, “Balengiaca”, “Figli di Papà e BRNBQ, quest’ultimi due brani già certificati disco d’oro dalla FIMI, l’album include inoltre “Cartine Cartier”, singolo che ha anticipato l’uscita del nuovo album e unica traccia all’interno dell’intero lavoro che presenta un featuring, quello con il noto rapper francese SCH.

“Sono felice di affrontare questa nuova dimensione live che mi porterà in giro per L’Italia sino alla prossima primavera. Sarà un lungo tour – dichiara Sfera Ebbasta – ora più che mai sono pronto per questa grande avventura dal vivo. Con il supporto dell’organizzazione diretta da Thaurus Live abbiamo in riservo tante sorprese e special guest che nelle varie tappe si alterneranno sul palco, insieme a me, dando vita ad un vero e proprio show.”

L’intero tour è ideato e organizzato da Thaurus Live, nota agenzia di booking e management di riferimento nel panorama rap italiano.

Per info e biglietteria:

www.thaurus.it

CALENDARIO

DICEMBRE
3/12 – BARI - DEMODÈ

6/12 - LECCO - DANCING LAVELLO
7/12 – PARMA - CAMPUS INDUSTRY MUSIC – special guest TEDUA
9/12 – TORINO - CHALET
10/12 - NAPOLI - CASA DELLA MUSICA
17/12 – CAGLIARI - COCÒ
21/12 - CATANIA - INDUSTRIE
23/12 - LECCE - OFFICINE CANTELMO

26/12 - VICENZA - GILDA
27/12 – BERGAMO - DRUSO

29/12 – GENOVA - CRAZY BULL (NUOVA)

31/12 – CAORLE (VE) - BIG BANG IN PIAZZA (NUOVA)

31/12 – BASSANO DEL GRAPPA (VI) – LIV CLUB (NUOVA)

GENNAIO

5/01 – FORCOLA (SO) – MEGASHOW (NUOVA)
07/01 – FIRENZE
 - VIPER THEATRE

Il lungo e caldo abbraccio di Milano ai Tiromancino. Il report del concerto

Tiromancino

Tiromancino

Milano ha salutato i Tiromancino con un lungo e caldo abbraccio della durata di 140 minuti circa. Sulla scia del grande successo riscontrato dall’ultimo album di inediti intitolato “Nel respiro del mondo” (Sony Music), Federico Zampaglione, accompagnato da Francesco Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria), Antonio Marcucci (chitarra elettrica) e Fabio Verdini (tastiere) è salito sul palco del Teatro Nazionale per un concerto lungo, ricco e ben assortito. Spazi sonori e letterari si sono sapientemente alternati per dare spazio a emozioni e scenari eterogenei. Tra chitarra, mandolino, pianoforte, percussioni e quant’altro, Zampaglione si è divertito a suonare una decina di strumenti impreziosendo le vesti di successi più e meno recenti. Particolarmente suggestivo il medley acustico durante il quale i Tiromancino hanno fatto salire un pugno di fans sul palco per condividere a distanza ravvicinata brani come “Imparare dal vento”, “L’alba di domani” e “La descrizione di un attimo”.  Intense anche le interpretazioni dei singoli “Piccoli miracoli”, “Tra di noi”, “L’ultimo treno della notte” così come gli omaggi al maestro Califano con “Un tempo piccolo” e a Lucio Dalla con “Felicità”. Al centro delle canzoni dei Tiromancino ci sono sentimenti profondi, duraturi che resistono al mormorio degli anni, al peso delle aspettative, alle imprevedibilità della vita beffarda. Federico Zampaglione risulta particolarmente credibile nel parlarcene attraverso la sua voce calda e rassicurante e la sua genuina essenza di cantautore e musicista appassionato.

Tiromancino live - Milano

Tiromancino live – Milano

Tra i dettagli da evidenziare anche una frastagliata serie di assoli chitarristici che hanno messo in luce un’antica e radicata passione da parte di Federico nei riguardi del blues; la matrice primaria della sua passione musicale. Parole e spazi anche per gli ospiti della serata milanese: su tutti l’amato giovane cantautore Calcutta, che ha intonato il suo brano “Oroscopo”. Sorprendente il contributo di Saturnino che, per una sera, ha lasciato da parte il basso per imbracciare il violino elettrico e dare nuova vita a “Liberi” e “Due destini”, pietre miliari del repertorio dei Tiromancino, nonché ultimi brani di un concerto particolarmente ricco da ogni punto di vista.

Raffaella Sbrescia

 Video: L’ultimo treno della notte

Tony Tammaro valica i confini della Campania. Intervista alla “generation icon” dei tamarri

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Conosciutissimo in Campania e semi conosciuto nel resto del paese, Tony Tammaro è una generation icon. Dopo 25 anni di carriera il cantore dei “tamarri” valicherà i confini campani per cinque concerti prodotti da L’Azzurra Management di Giovanni Brignola. Dopo il debutto casalingo al teatro Diana di Napoli (7/11), Tony approderà nel tempio milanese del rock (22/11 all’Alcatraz), in uno dei più antichi teatri della città di Bologna (24/11, Teatro Duse), nel covo della musica live romana (27/11, Jailbreak), prima di far ritorno al Teatro delle Arti di Salerno (29/11). Ad accompagnarlo on stage, una band composta da cinque musicisti - Nino Casapulla (tastiere), Luciano Aversana (chitarre), Paolo Pollastro (basso), TonyMartuccelli (batteria) e Rossella Bruno (cori). Vincitore tre volte del Festival Italiano della Musica Demenziale, Tony si è raccontato in questa intervista, andiamo a scoprirlo.

Tony, finalmente valichi i confini della Campania. Come mai proprio adesso?

Sono “appena” 25 anni che faccio il cantante e in tutto questo tempo ho girato in tutti i 540 comuni della Campania, anche più di una volta. Credo che abbia fatto abbastanza gavetta per poter affrontare il tour italiano. Ho avuto l’idea grazie al web: mentre chattavo con i miei fan, mi sono accorto che moltissimi di loro sono tutti emigrati al nord Italia quindi ho deciso di andarli a trovare.

Come sarà strutturato il live show?

Ho intitolato lo spettacolo “Tony Tammaro alla conquista dell’Italia” e ho ritenuto opportuno che tutti noi ci vestissimo adeguatamente per l’occasione. Avremo elmi, corazze, tuniche e accessori da antichi romani. I costumi di scena saranno curati da Annalisa Ciaramella. La filosofia alla base di questa scelta è: se deve esserci una conquista dell’Italia, è giusto attrezzarsi in modo adeguato. Per la scaletta sono un po’ in difficoltà, ho scritto 90 canzoni e per un concerto di due ore dovrò fare una precisa selezione. Sicuramente ci saranno tutti i classici del mio repertorio insieme ad altri più recenti, tratti dal mio ultimo lavoro “Tokyo Londra Scalea”. Sto facendo anche dei sondaggi sui miei canali social, credo che proverò ad accontentare più persone magari racchiudendo un po’ di brani in un medley.

Nei tuoi brani è sempre presente un sottotesto da cui si evince una forte personalità. Quali sono i tuoi interessi?

Sono un appassionato di musica jazz e leggo molto. Non ho la laurea, sono un autodidatta, le mie canzoni sembrano scritte da e per tamarri, la verità è che spesso le persone restano sorprese quando interagiscono con me. Ascolto di tutto e di più, sono un gran curioso, mi concentro soprattutto sugli arrangiamenti ma raramente mi sconvolgo. Mi sono emozionato quando vidi cantare Vasco Rossi “Vita spericolata” a Sanremo, quando ho ascoltato i Neri per Caso cantare a cappella e poi sono rimasto colpito dal fatto che una giovanissima cantante come Ariana Grande abbia le carte in regola per giocare alla pari con la grandissima Mariah Carey.

Come vive il tuo pubblico la tua persona e come vivi tu le persone che ti seguono?

Quando ero ragazzo andavo ai concerti, ogni volta che pensavo di avvicinare uno dei miei idoli c’era qualche bodyguard che mi menava. Da grande ho deciso che avrei avuto un rapporto diverso con i fans e così è stato. Quando finisco i concerti mi fermo tanto con loro, spesso mangiamo anche qualcosa insieme. In questo modo mi sono fatto tanti amici e continuo ad imparare tante cose ogni giorno.

Cosa significa essere un artista indipendente?

Ho iniziato 25 anni fa con l’autoproduzione, mi sono sempre autofinanziato e ogni volta che ho pubblicato qualcosa di nuovo mi sono sempre affidato al passaparola.

Tony Tammaro

Tony Tammaro

Quali sono state le evoluzioni e le involuzioni della figura dell’ “italcafone”?

Sono anni che osservo e studio le persone che vengono a sentirmi. Le mode sono cambiate, adesso tra il pubblico ci sono tanti studenti universitari molto più raffinati di un tempo. L’involuzione si vede soprattutto in rete ed in particolar modo sui social; la tamarragine è diventata qualcosa di violento e si presenta soprattutto in forma di insulti, calunnie ed offese gratuite.

Come si colloca il genere della musica demenziale all’interno dello scenario musicale contemporaneo?

Questo genere ha un ruolo molto marginale. Io ho scelto di arrivare al pubblico utilizzando la via melodica senza le mitragliate di parole che usano i rapper. Mi rifaccio ai vecchi poeti, gli stessi che hanno scritto le migliori pagine della musica classica napoletana, quelli che usavano le quartine. Io non uso scariche di parole, in genere mi fermo entro i limiti di un foglio A4.

Nel frattempo hai scritto qualcosa di nuovo?

Sono molto pigro e poi sono dell’idea che un artista debba scrivere solo quando ha qualcosa da dire. Diffido degli artisti troppo prolifici, io ho deciso di fare come i Beatles: mi fermo a 10, sono a 8 ma me la prenderò molto comoda, prima che esca un disco devo essere assolutamente sicuro che faccia ridere chi lo ascolta.

 Raffaella Sbrescia

Video: Fornacella

Il ruggito di Loredana Bertè scalda il cuore di Milano

Loredana Bertè - Alcatraz - Milano

Loredana Bertè – Alcatraz – Milano

Loredana Bertè è tornata a ruggire. Dopo averci piacevolmente sorpreso con il suo ultimo lavoro discografico “Amici non ne ho …ma amiche sì”, prodotto dall’amica e collega Fiorella Mannoia, la cantante è salita sul palco dell’ Alcatraz di Milano donando tutta se stessa al pubblico. Il suo canto è un grido di battaglia, l’essenza stessa della vita che scorre e che si fa sentire in tutto il suo vigore, nonostante il dolore, nonostante i rimpianti, nonostante tutto. Musa dei migliori cantautori che hanno fatto la storia della canzone italiana, Loredana è da sempre un’artista antesignana, lucidamente spavalda, schietta e genuina come pochi sanno essere. Il suo repertorio è costellato di successi intramontabili, le canzoni in scaletta portano il marchio inconfondibile delle penne di Pino Daniele, Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Pino Mango, Edoardo Bennato, Mario Lavezzi e tantissimi altri. Con Loredana sul palco, una collaudata band, la fedele Aida Cooper e l’anima dell’amatissima sorella Mia Martini.

Loredana Bertè - Alcatraz - Milano

Loredana Bertè – Alcatraz – Milano

Loredana conosce bene le vibrazioni di un’inquietudine con cui ha imparato a convivere, si rifugia nelle canzoni ritrovando nuova linfa in cui riversare le emozioni di una vita turbolenta ma incredibilmente intensa e degna di essere raccontata.

Dal rock al raggae, la Bertè attraversa generi, correnti e sfumature con la sua voce potente e con la sua personalità dirompente, questo nuovo stato di grazia emoziona e convince il pubblico, affezionato ed entusiasta di aver ritrovato una delle ultime grandi dive italiane.

Raffaella Sbrescia

Leggi l’intervista qui: http://www.ritrattidinote.it/interviste/amici-non-ne-ho-ma-amiche-si-loredana-berte-fiorella-mannoia-album.html

La scaletta del concerto

Amici non ne ho

Mare d’inverno

Buongiorno anche a te

Un po’ di tutto

Così ti scrivo

Indocina

Ma quale musica leggera

Padre Davvero

Luna

E’ andata così

Re

Fiume Sand Creek

Una storia sbagliata

Traslocando

J’adore Venise

I ragazzi di qui

Dedicato

Non sono una signora

Sei bellissima

I ragazzi italiani (in omaggio a Ron presente al concerto)

E la luna bussò

In alto mare

Mi manchi

Il cielo è sempre più blu

La goccia

Video: Dedicato

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