Toquinho inaugura il wall of fame del Blue Note Milano e ripristina il Blue Note Award

Blue Note - Wall of Fame

Blue Note – Wall of Fame

Tutto inizia dalla chitarra. Il fulcro e lo strumento attraverso il quale Toquinho, chitarrista e cantante brasiliano, ha dedicato cinquant’anni della propria vita allo sviluppo di una carriera incentrata sul concetto di interazione e collaborazione. Una formazione musicale che farebbe impressione a chiunque: Noqueira, Gianullo Leo Peracchi gli hanno dato le basi per essere un eccellente strumentista, Joào Gilberto, Chico Buarque o Tom Jobim i maestri che hanno dato il là all’idea di musica senza frontiere. Alla luce di quanto sopra, il Blue Note Milano ha voluto ultimare i festeggiamenti per il quindicesimo anniversario di attività scegliendo proprio Toquinho per l’inaugurazione del “Wall of Fame”: un muro che, seguendo il proposito holliwoodiano, lascerà uno spazio perpetuo dedicato ai più grandi musicisti che saliranno sul suo palco.

Toquinho Live @ Blue Note Milano

Toquinho Live @ Blue Note Milano

Il caso di Toquinho è stato peculiare perchè, per lui si è trattato dell’esordio sul palco del Blue Note, avvenuto nel bel mezzo del tour che celebra i suoi cinquant’anni di carriera. Il suo doppio concerto sold out ha rappresentato l’occasione per incontrare e conoscere da vicino un artista che a 71 anni suonati, lascia trasparire energia e desiderio di condivisione. Amore e passione per lo strumento, gratitudine per i suoi maestri, sincero affetto per i suoi amici. Sul palco con lui anche Ornella Vanoni, sua stimata amica e collega con cui nel 1976 pubblicò ‘La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria’. Titolo, questo, che sintetizza un po’ tutto il modo d’intendere la musica da parte di un uomo che non ha mai smesso di tenere concerti in tutto il mondo, mosso dall’autentica passione per la sua musica carioca. A completare una serata speciale, il ripristino del Blue Note Award, il riconoscimento alla carriera è stato consegna a Toquinho dal direttore artistico Nick the Nightfy con l’intento di rendere omaggio a una scuola di composizione e di pensiero lontana anni luce da quella attuale, lontana da logiche di successo ma tanto tanto vicina al cuore.

Raffaella Sbrescia

Expo a Teatro: una spassosa serata amarcord per Toquinho e Ornella Vanoni al Teatro Manzoni

Toquinho

Toquinho

Una serata speciale quella al Teatro Nazionale di Milano con l’atteso concerto di Toquinho, brasiliano di San Paolo, italiano di origine e di cognome (Pecci), popolare ed amatissimo dal pubblico italiano già a partire dagli Anni ‘70, quando girava l’Europa e il mondo in concerto con il poeta e maestro Vinicius de Moraes. Il primo dei due concerti organizzati nell’ambito di Expo a Teatro (il secondo questa sera con Alex Britti) ha rappresentato l’occasione perfetta per ripercorrere i tratti salienti della lunga e prestigiosa carriera del chitarrista e compositore ma anche per conoscere gli aneddoti più curiosi, sconosciuti ai più. Voce, chitarra e nessuna scenografia per una scaletta incentrata sul meglio dello storico canzoniere popolare brasiliano, con un occhio di riguardo in più per la bossa nova. Un repertorio, quello di Toquinho, in grado di spaziare in maniera sempre fresca e coinvolgente tra tematiche anche controverse. Quella di Toquinho è la storia di una vita vissuta all’insegna della musica, già a partire dagli esordi, anni difficili e significativi in cui la musica ha svolto un ruolo fondamentale per veicolare concetti, idee e ovviamente sentimenti. Un’epoca cruciale anche per Toquinho che, insieme a colleghi illustri come Geraldo Cunha, Chico Buarque e numerosi altri, ha fatto conoscere il suono delle note brasiliane a tutto il mondo.

Ornella Vanoni

Ornella Vanoni

Sul palco del teatro meneghino, l’artista ha scelto di mettersi a nudo e raccontarsi senza remore, emozionando i fan di vecchio corso ma soprattutto incuriosendo i più giovani spettatori presenti in platea. La passione, il pathos, l’enfasi, la genuinità autentica del suo modo di suonare e di interagire con il pubblico hanno dimostrato che si può ancora essere se stessi nonostante tanti anni di carriera ed un successo mondiale da gestire. La compagna perfetta per questa spassosa lezione di storia della musica è stata l’immensa Ornella Vanoni, icona della musica italiana, protagonista di una performance esilarante e poetica al contempo. Ospite di Toquinho per rievocare quello straordinario album del ’76 intitolato “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria”, registrato proprio con Vinicius, Toquinho e la collaborazione di Sergio Bardotti, grande autore e paroliere innamorato del Brasile, Ornella si è divertita a ricordare le sessioni di registrazione del disco, le tavolate con Toquinho e le emozioni di Vinicious senza risparmiarsi un attimo. Esilaranti le battute sopra le righe, i balletti a piedi nudi e le deliziose improvvisazioni, compreso il divertente brano inventato al momento, incentrato  sul motto “Todo bem” e sull’incrollabile positività tipica dell’animo brasiliano. “Tristezza per favore vai via”, cantano Toquinho e Ornella, ed è inevitabile uscire dal teatro con il sorriso sulle labbra e il cuore più leggero.

Raffaella Sbrescia