“Tieniti forte” è il titolo del nuovo album di inediti di Marco Carta. Pubblicato per Warner Music lo scorso 26 maggio, l’album è stato anticipato dal singolo “Il meglio sta arrivando” e si compone di dodici brani che, in modi diversi, affrontano un discorso lineare. Marco è cresciuto, è cambiato, ha acquisito nuove consapevolezze e oggi lo ritroviamo più bilanciato e desideroso di proporsi con un messaggio preciso. Non solo ballads ma anche brani up tempo per affrontare diverse tematiche da un medesimo punto di vista. Giunto a circa un anno di distanza dal precedente lavoro “Come il mondo”, questo disco vorrebbe scardinare i pregiudizi che da tempo accompagnano il percorso di Marco Carta che racconta: «Tutto è partito da una forte esigenza di cambiamento. In virtù di questa mia voglia di evoluzione, ho sentito il bisogno di lavorare con nuove persone. Nel corso del tempo sono cambiato e così anche le mie esigenze, soprattutto quelle professionali. Parto col dire che il precedente album “Come il mondo” è stato lavorato in due anni e, dato che in questo lasso di tempo chiunque subisce dei cambiamenti, quando è uscito non mi ci rispecchiavo. Per questo ed altri motivi, ho scelto di lavorare con nuove persone. In genere sono molto epidermico e raramente mi sbaglio. Non ho mai lavorato tanto serenamente e in modo spedito. Tengo comunque a sottolineare che questa non è una critica al team precedente».
Chiarito questo primo punto, l’artista entra nello specifico del disco: «Il primo step di questo percorso è stato il singolo “Il meglio sta arrivando”» – spiega – «Si tratta di un pezzo uptempo, un electro-pop molto estivo e fresco che rispecchia pienamente la mia necessità di cambiare stile. Non volevo più fare solo ballate, volevo sentirmi completamente a mio agio». A proposito del ricorrente concetto del tenersi forte, Marco specifica: «Questo concetto è presente in diversi momenti nell’album. C’è sempre qualcosa a cui tenersi forte. In questo momento della mia vita, per esempio, il tenermi forte vuol dire tenermi stretto alla mia famiglia e alle piccole cose che in genere davo per scontato. Il tempo non è infinito, ci vuole coraggio per guardare in faccia la realtà». Un legame, quello con il tempo, che Marco sente molto forte, la testimonianza è tangibile nel brano “Dove il tempo non esiste”: «La canzone ha un riferimento molto chiaro al tempo e a come lo vivo. Il vero momento di svolta in questo senso è stata l’esperienza a L’Isola dei Famosi. In quel contesto ho sentito la mancanza dei miei cari. Una volta tornato a casa, ho cambiato tante cose nella mia vita e soprattutto nei confronti della mia famiglia. Pensavo che una volta rientrato in Italia avrei dimenticato certi pensieri, invece mi è rimasto tutto dentro». A questo proposito, Marco Carta si sofferma a lungo sul tema legato all’uso delle tecnologie: «In “Solamente la pelle” parlo del punto di non ritorno a cui siamo arrivati. Abbiamo perso la carnalità, quel contatto fisico che prima c’era e faceva davvero la differenza. Oggigiorno siamo un po’tutti malati di tecnologia e con questa canzone vorrei far riflettere sull’importanza di riavvicinarci alla realtà».
Alla luce di questi cambiamenti e delle nuove consapevolezze acquisite, lo stato d’animo di Marco Carta è di quelli che si sentono pronti a nuove sfide: «Il cambiamento fa sempre paura. Mi faccio tante domande ma i miei fan mi hanno già dimostrato una forte vicinanza. Anche il supporto delle radio mi sta incoraggiando. Oggi, dal punto di vista personale mi sento molto più concreto e determinato. Ho capito che devo ascoltarmi di più, talvolta ho perso tempo a non farlo lasciandomi condizionare. Anche professionalmente mi sento maturato. Grazie a questi anni di esperienza il mio orecchio è più attento a tutto. Anche durante i mesi di lavorazione dell’album sono stato in studio e ho vissuto una forte crescita. A questo punto, vorrei avere la possibilità di far vedere quello che sono diventato anche se c’è ancora un certo pregiudizio nei miei riguardi. Non rinnego Amici, anzi, non posso che ringraziare il talent perché se sono quello che sono oggi è anche grazie al programma. Al pubblico vorrei dire questo: ascoltatemi senza pregiudizi, sentite cosa ho da dirvi!».
Raffaella Sbrescia
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