Musica concepita come elemento di rottura e scardinamento di regole e schemi precostituiti. Questo è quello che fa l’elettronica, questo è quello che è avvenuto al Market Sound di Milano con la performance live dei Chemical Brothers. Grande, grandissima affluenza quella che si è vista nel villaggio dei balocchi, quello che già da un paio di mesi è il punto di riferimento per chi necessità di staccare la spina dal tran tran metropolitano.
Se 24 anni fa il duo di Manchester partiva dai più piccoli club di Londra, oggi i The Chemical Brothers sono tra i più grossi esponenti della scena elettronica mondiale grazie alla loro inconfondibile cifra stilistica e alla sempre massiccia presenza di pubblico ai loro live show. La serata, scandita dapprima dal warm up del dj Paolo Bolognesi a cura di m2o, dall’opening dj set del duo britannico Sigma (alle 21) e dall’after show di Gramatik (alle 0.15) ha rappresentato un raro momento di distensione a tutto spiano. Spaziando dal big beat, al trip hop, fino alla techno, lo show multimediale dei Chemical Brothers è stato ipnotico.
Il segreto sta anche nei capolavori creati da Adam Smith, noto visual artist, autore di quelle che sono a tutti gli effetti parti integranti di uno spettacolo non solo da ascoltare ma soprattutto da vedere. Un’esplosione estetica e sonora in grado di coinvolgere lo spettatore in una dimensione accattivante ma prima di tutto divertente.
Il concerto apertosi al ritmo di “Hey boy, hey girl… superstar dj’s, here we go!”, è proseguito alternandosi tra le hits contenute negli otto dischi pubblicato dal duo: “Sometimes I Feel So Deserted”, “Go”, l’ ultimo “Born in the Echoes” fino al medley di “Setting Sun”, “Out of Control” e i grandi classici “Galvanize” e “Block Rockin’ Beats”. Con uno spettacolo compatto, sintetico e stimolante, i Chemical Brothers hanno mostrato di essere in grande forma sebbene abbiano voluto mettere l’accento su sonorità meno impattanti a favore di una nuova linea leggermente più oscura ed in linea con lo sconvolgimento emotivo che attraversa gli animi d noi tutti in questo specifico momento storico.
Raffaella Sbrescia