Il commento alla terza serata del Festival di Sanremo: la fresca brillantezza di Teresa Mannino irradia di luce le 15 esibizioni in gara.

Il Festival di Sanremo 2024 giunge alla terza serata. Il messaggio iniziale di Amadeus è: “Ci accettiamo in tutta la nostra leggerezza”. Via il grottesco, una botta di autoindulgenza indotta e siamo pronti per passare oltre. Al suo fianco l’attrice e comica Teresa Mannino che, sulla carta pareva volersi muovere un po’ a briglia sciolta ma in realtà il suo monologo è la cosa più brillante a cui abbiamo assistito finora.

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La diretta si è aperta con il Coro dell’Arena di Verona sulle note del “Va pensiero”. Tra gli ospiti annuciati, Eros Ramazzotti, sul palco per festeggiare i 40 anni del suo brano “Terra promessa” con un messaggio importante: “500 milioni di bambini non hanno una terra promessa. Basta guerra, basta sangue” . Questo il messaggio di Eros che, ricorda un aneddoto legato ai suoi esordi: “Avevamo prenotato fino al venerdì l’alloggio, abbiamo dormito in 10 in una stanza, da lì è iniziato tutto. Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno dato appoggio, in particolare mio padre che mi ha dato la forza, la voglia, la spinta e  non mi ha mai chiuso le porte. Questo è un messaggio dedicato pure ai genitori di lasciare libero arbitrio ai figli che vogliono provarci”.

Superospite Russel Crowe, accompagnato dalla sua blues band The Gentleman Barbers: l’attore e cantante, oltre ad essersi esibito con il suo gruppo, ha annunciato il suo tour nella più prestigiose location d’Italia e ha raccontato di aver scoperto di recente le sue origini italiane. Sul palco anche Sabrina Ferilli, protagonista della fiction “Gloria” che andrà in onda su Rai 1 dal 19 febbraio. Protagonista di un monologo dedicato all’arte e all’umorismo è Edoardo Leo, in onda su Rai 8, dall’8 aprile con “Il clandestino”. Infine Gianni Morandi, grande amico di Amadeus è tornato a Sanremo per un abbraccio e  ha cantato “C’era un ragazzo”, “Apri tutte le porte” con un abbraccio virtuale al convalescente Lorenzo Jovanotti.
Poi, un momento di riflessione su un forte tema sociale: le morti sul lavoro. Paolo Jannacci e Stefano Massini protagonisti del palco con il loro dialogo in musica, inedito, intitolato “L’uomo nel lampo”. Molto gettonati gli  eventi collaterali: protagoniste del Suzuki Stage in piazza Colombo, Paola e Chiara. Mentre  sul palco galleggiante della nave Costa Smeralda si è esibito invece Bresh con la sua “Guasto d’amore”.

 La gara ha visto esibirsi sul palco gli altri quindici cantanti che non si erano ancora esibiti ieri. A votare la seconda metà delle canzoni in gara, ancora una volta la Giuria delle radio (182 radio effettivamente accreditate nello specifico)  e il pubblico da casa con il televoto.

 Ecco le valutazioni dei cantanti in ordine di uscita con i relativi presentatori:  

Il tre presentato da Loredana Bertè: la riprova che si può fare delle proprie fragilità un punto di forza. Carino il gesto di donare i fiori alla madre, a cui ha dato più di un grattacapo, come lui stesso ha raccontato.

Maninni presentato da Alfa: una grande occasione per esordire su un grande palco e dare il via a un percorso tutto da costruire.

Bnkr 44 presentati da Fred De Palma: incubi e vizi permeano un collage di momenti tristi cantanti in modo fuorviante.

Santi Francesi presentati da Clara portano lontano il loro hard pop con classe, eleganza e sostanza.

Mr. Rain presentato da Il Volo; quest’anno non ha mordente e si vede. Forse la sua partecipazione al Festival era troppo prematura rispetto a quanto ottenuto lo scorso anno.

Rose Villain presentata da Gazzelle: La debolezza del brano di Rose non scalfisce la sua padronanza scenica

Alessandra Amoroso presentata da Dargen D’Amico consolida l’evoluzione del suo stile con una performance studiata e intensa al punto giusto.

Ricchi e Poveri presentati da Big Mama: La loro energia è contagiosa, non rimane altro che lasciarsi travolgere in modo leggero e spensierato.

Angelina Mango presentata da Irama infiamma l’Ariston senza se e senza ma. La sua vittoria sembra già abbondamente ipotecata.

Diodato presentato da The Kolors: Freschezza, poesia e ottimismo romantico caratterizzano la sua performance elegante e raffinata.

Ghali presentato da Mahmood:  il suo brano porta un messaggio importante con stile: come si fa a normalizzare il bombardamento per tracciare confini con linee immaginarie?

Negramaro presentati da Emma: il cantaurato rock della band salentina è sempre garanzia di qualità. Molto bello il tappeto sonoro che veste il loro brano.

Fiorella Mannoia presentata da Annalisa : il manifesto femminile e femminista di Fiorella è molto calzante e lo interpreta orgogliosamente con brio e grazia.

Sangiovanni presentato da Renga e Nek: con questo brano avviluppato tra un mea culpa e qualche rimpianto di troppo, Sangiovanni rimugina senza andare oltre l’autoreferenzialità

La Sad presentati da Geolier: tutto sto circo che vorrebbe essere qualcosa di vagamente vicono al punk in verità racchiude un messaggio di senso compiuto: i rapporti si possono sempre recuperare.

 Raffaella Sbrescia

La cinquina dei primi 5 classificati della terza serata del Festival di Sanremo:

1) Angelina Mango – La noia

2) Ghali – Casa mia

3) Alessandra Amoroso – Fino a qui

4)  Il Tre – Fragili

5) Mr Rain – Due Altalene

Ritratti di Sanremo 2021- Le pagelle della terza serata

 Ritratti di Sanremo 2021- Le pagelle della terza serata

sanremo 2021

sanremo 2021

Noemi con Neffa – Prima di andare via (Neffa)

La falsa partenza di Neffa con una scalinata in solitaria e il fuori sync rovinano quello che sulla carta doveva essere uno dei migliori duetti.Noemi fa il possibile per recuperare in corsa ma non basta. Voto: 4,5

Fulminacci con Valerio Lundini e Roy Paci – Penso positivo (Jovanotti)

L’intento è fortemente ironico, la riuscita dell’interpretazione non è all’altezza delle aspettative ma l’intervento di Lundini e la dirompente energia di Roy Paci aggiustano il tiro. Voto: 6

Francesco Renga con Casadilego – Una ragione di più (Ornella Vanoni)

Un duetto veramente male assortito e la scelta di un brano assolutamente non adatto alle possibilità vocali di Renga in questo Sanremo. Casadilego troppo emozionata disperde la sua incredibile voce. Tutto sbagliato. Voto: 3

Extraliscio e Davide Toffolo con Peter Pichler – Rosamunda (Gabriella Ferri):

Quanta energia ma soprattutto quanta personalità. Questo è lo spirito giusto con cui affrontare una cover: farla propria divertendosi. Ben fatto! Voto: 7,5

Fasma con Nesli – La fine (Nesli)

Il microfono di Fasma è off e dopo un’altra falsa partenza, l’esibizione ricomincia. Dispiace per Nesli e per la sua canzone meravigliosa, Fasma non è riuscito a entrare nel brano e soprattutto non era assolutamente allineato con quella sua voce effettata dal vocoder. Voto: 4

Bugo con Pinguini Tattici Nucleari – Un’avventura (Lucio Battisti)

Chi troppo vuole, nulla stringe. Bugo alza la posta in gioco e prova a misurarsi con Battisti ma è una debacle. L’energia e la freschezza dei Pinguini Tattici Nucleari salvano la situazione ma il danno è ormai fatto. Voto: 5,5

Francesca Michielin e Fedez – Le cose che abbiamo in comune (Calcutta, Del Verde, Daniele Silvestri, Baldi, Jalisse)

Fedez molla gli ormeggi e si lascia andare insieme alla Michielin in un surreale viaggio prog trash. Premio alla simpatia Voto: 6

Irama – Cyrano (Francesco Guccini)

Irama da remoto fa meglio di molti altri colleghi. La sua interpretazione di Guccini è credibile e sentita. Voto: 6,5

Maneskin con Manuel Agnelli – Amandoti (CCCP di Giovanni Lindo Ferretti)

Che combo micidiale. Gli allievi riabbracciano il proprio mentore con un brano intenso, proprio come la loro esibizione curata in ogni particolare. Rock, bellezza, energia, arte. Voto: 9

Random con The Kolors – Ragazzo fortunato (Jovanotti)

Nessuno tocchi Jovanotti, soprattutto se ci si chiama Random e non si ha voce. Dispiace per i The Kolors che hanno davvero provato a fare il possibile senza riuscirci. Voto: 4,5

Willie Peyote con Samuele Bersani – Giudizi Universali (Samuele Bersani)

Willie Peyote dimostra una volta in più smisurata intelligenza. Lascia all’autore lo spazio necessario per dare lustro a una delle sue più belle canzoni. I suoi interventi sono pochi e misurati ed è giusto così. Voto: 7,5

Orietta Berti con Le Deva – Io che amo solo te (Sergio Endrigo)

Un grande classico per una cantante senza tempo come Orietta. In questo Sanremo sta insegnando parecchie cose ai più giovani, prima di tutto a cantare. Carina la combo con Le Deva. Voto: 7

Gio Evan con i cantanti di The Voice Senior – Gli anni (883)

Commovente il contributo dei cantati di The Voice Senior, Gio Evan prova a fare del suo meglio ma l’animo nostalgico della versione originale si perde inevitabilmente. Voto: 6-

Ghemon con Neri per Caso – Medley: Le ragazze, Donne, Acqua e sapone, La canzone del sole.

Ma che ne sanno i 2000. I Neri per Caso sono freschi come il primo giorno e anche Ghemon è galvanizzato dalla loro energia. Bravissimi Voto: 8

La Rappresentante di Lista con Donatella Rettore – Splendido Splendente (Donatella Rettore)

Abbiamo letteralmente adorato. Voce, grinta, energia, sano diverimento. Voto: 7,5

Arisa con Michele Bravi – Quando (Pino Daniele)

In punta di cuore, Arisa dà il bentornato a Michele che con un sussurro delicato rende omaggio all’immortale Pino Daniele. Commoventi. Voto: 7

Madame – Prisencolinensinainciusol (Adriano Celentano)

Le intenzioni di fare bene c’erano, l’energia pure ma a questa esibizione è mancata l’anima. Forse il paragone con l’originale ne smorza a prescindere le possibilità ma di fatto non ci ha sconquassato. Voto: 5,5

Annalisa con Federico Poggipollini – La musica è finita (Ornella Vanoni)

Un bel duetto. La voce pulita e cristallina di Annalisa incontra la potente e struggente chitarra di capitan Poggipollini. Belli e bravi. Voto: 7

Lo Stato Sociale con Sergio Rubini e I Lavoratori dello Spettacolo – Non è per sempre (Afterhours)

Molto apprezzato il messaggio impegnato de Lo Stato Social a favore dei lavori dello spettacolo. Giusto, necessario, fondamentale. Fosse anche solo per questo il voto è 7

Gaia con Lous and the Yukuza – Mi sono innamorato di te (Luigi Tenco)

Originale il tentativo di fare proprio l’immenso Luigi Tenco e provare a dare una nuova forma a questo indimenticabile classico. Questa volta premiamo il coraggio e l’umiltà. Voto: 6

Colapesce e Dimartino – Povera Patria (Franco Battiato)

Quanta attualità in questo brano e quanta infinita emozione nella voce e negli occhi di questi due artisti. Voto: 6,5

Coma_Cose con Alberto Radius e Mamakass – Il mio canto libero (Lucio Battisti)

Molto tirata l’interpretazione di Fausto e Francesca. Peccato, conoscendolin avrebbero potuto fare molto meglio. Voto: 5

Max Gazzè con la Magical Mistery Band – Del Mondo (Csi di Giovanni Lindo Ferretti)

Max Gazzè porta con sé all’Ariston Daniele Silvestri, Roberto Angelini e una band piena di grandi musicisti. Per molti ma non per tutti e va bene così. Voto: 7,5

Malika Ayane – Insieme a te non ci sto più (Caterina Caselli)

Brava Malika che riesce sempre a cucirsi le canzoni addosso. Interprete sopraffina. Voto 7,5

Ermal Meta con Napoli Mandolin Orchestra – Caruso (Lucio Dalla)

Questa era la punizione al 93’per Ermal e ha fatto direttamente goal riuscendo a misurarsi con un brano intoccabile o quasi. Voto: 7,5

Aiello con Vegas Jones - Gianna (Rino Gaetano)

Il coraggio in questo caso non è bastato. C’è da curare molto l’interpretazione e il dosaggio della voce. Peccato Voto: 5,5

 Raffaella Sbrescia