L’appuntamento ormai è tradizionale: la seconda domenica di ottobre c’è DiscoDays, l’edizione autunnale della semestrale fiera del disco e della musica. L’evento si è svolto come di consueto, al Teatro Palapartenope di Napoli dalle ore 10.00 sino alle 21.30 ed è stato presentato da Gigio Rosa in collaborazione con Radio Marte. Ancora più vinili, cd, postazioni dedicate all’ascolto e ben due esposizioni di dischi e memorabilia, allestite per celebrare i quarantennali di due album che hanno segnato la storia del rock. La prima, dedicata ai 40 anni di “A Night at the Opera”, album capolavoro dei Queen, curata da QueenMuseum.com, tra i principali Queen collector al mondo, è stata ulteriormente impreziosita da un incontro dedicato con la presenza di Crystal Taylor, assistente personale di Roger Taylor (batterista dei Queen) e membro della crew, che ha raccontato aneddoti inediti su una delle band più amate della storia.
La seconda esposizione, dedicata ai 40 anni di “Wish You Were Here” dei Pink Floyd, è stata curata dal collectors club “The Lunatics”, prima community di collezionisti floydiani in Italia, con un incontro in cui sono state svelate alcune storie “segrete” legate alla realizzazione dell’album. Per la XV edizione, il Premio DiscoDays, il più significativo riconoscimento attribuito dalla Fiera del Disco e della Musica a quegli artisti la cui carriera è vanto della nostra cultura e tradizione è stato consegnato ad Enzo Gragnaniello mentre il Premio DiscoDays Giovani è stato vinto dal talentuosissimo pianista Bruno Bavota, “per la sua capacità di toccare le corde emozionali più intime dell’anima, attraverso le sua Musica, vero e proprio linguaggio universale, che gli ha permesso di ricevere consensi dall’Europa al Giappone”. In questa edizione per la prima volta il programma di eventi è stato ulteriormente arricchito con un’area dedicata a workshop ed incontri, realizzati in collaborazione con i partner dell’evento, in grado di offre opportunità di conoscenza ed intrattenimento all day long.
Photogallery a cura di: Luigi Maffettone