Un Natale a tutto swing per Le Sorelle Marinetti che lo scorso 20 dicembre 2015 hanno incantato il Blue Note di Milano con un meritatissimo sold out ed un altrettanto affollatissimo secondo show. Dopo il recente arrivo della new entry Elica (Matteo Minerva), Scintilla (Marco Lugli) e Turbina (Nicola Olivieri) allargano ulteriormente il gruppo con la formazione della Famiglia Canterina che vede in scena anche la bella e leggiadra Francesca Nerozzi ed il talentuoso Jacopo Bruno. Ad accompagnare le scatenate sorelle sul palco, il trio jazz dell’Orchestra Maniscalchi diretto dal Maestro Schmitz, arrangiatore e preparatore vocale del gruppo. In occasione delle imminenti festività natalizie Scintilla e sorelle hanno apportato alcuni cambiamenti alla loro scaletta, su tutti il medley di Natale con tanto di sorprese come “All I want for Christmas”, completamente rivisitata in chiave swing ed un’effervescente versione di “Santa Baby”. Tra le novità più convincenti il brano “Oh booom!”, opportunatamente riproposto anche nei bis. Cantato addirittura a 7 voci, il brano si riveste di autentica magia e riesce ad innescare un’intima interazione con il pubblico. Tra le canzoni in scaletta anche “Ma le gambe”, “T’aspetterò al caffè”, “C’è un uomo in mezzo al mare”, “Signorine non guardate i marinai”, le divertenti silly simphonies dedicate agli animali come “La canzone delle mosche” o “Il Pinguino Innamorato”. Superba la versione italiana di “Over the Raimbow”, in omaggio a Judy Garland, cantata interamente a cappella. Eleganti, fascinosi e sospesi nel tempo i brani tratti dal repertorio del Trio Lescano: testi semplici, melodie orecchiabili, irresistibili coreografie sono gli assi nella maniche de Le Sorelle Marinetti, capaci di rapire il pubblico contemporaneo con le loro atmosfere d’antan curatissime in ogni dettaglio. Il surplus ultra che le differenzia da qualsiasi altra formazione simile è il loro approccio filologico ad un repertorio che, seppur lontano nel tempo, racchiude i pilastri su cui ancora oggi si fondano la cultura e la musica italiana.
Raffaella Sbrescia