Brianza Rock Festival: il travolgente fascino elettrico dei Subsonica

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Lacrime, sudore, goduria mentale e fatica fisica. Il Brianza Rock Festival supera le aspettative con una seconda serata all’insegna della musica di qualità. Si comincia con la voce posata e ben calibrata di Jack Caselli, si continua con l’irriverente genialità di Bugo, finalmente sulle scene dopo una lunga assenza. Un primo concerto per il cantautore che, in occasione dell’uscita del nuovo singolo “Cosa ne pensi Sergio” ha divertito, coinvolto e sorpreso moltissimi dei presenti all’Autodromo Nazionale di Monza. Una performance calda, istrionica, a tratti surreale, l’atmosfera perfetta per introdurre i protagonisti del giorno: i Subsonica.

Dopo 18 anni di attività, la band torinese rappresenta una garanzia di qualità eccelsa, divertimento ed emozione autentica. La naturale evoluzione dei  loro suoni e dei loro contenuti non hanno fatto altro che arricchire e variegare un repertorio  completo da ogni punto di vista. La teatralità del gruppo,  già di per sé fortemente scenico, trova nell’imponente impianto di luci e casse un ulteriore elemento di spettacolarità che potenzia esponenzialmente uno show pensato per proiettare il pubblico al centro di una dimensione bombardata da continui stimoli sensoriali. Per la prima data della sessione estiva de “Una nave in una foresta tour”, i Subsonica scelgono una scaletta che pesca a piene mani all’interno un forziere di canzoni entrate ormai a far parte della collettività.

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Si parte, a sorpresa, con “Colpo di pistola” poi la potente scarica elettrica  composta da “Lazzaro”, “Attacca il panico”, “La glaciazione” surriscalda gli animi dei tantissimi che affollano l’Autodromo scatenando il pogo selvaggio. L’adrenalina, il sudore caldo e avvolgente, la fatica dei muscoli che si tendono generano un piacere che inebria i sensi. I pensieri allentano la presa e ogni singola nota prende forma sedimentandosi a proprio piacimento. Sulle note dell’eterna “Discolabirinto” Morgan entra in scena, come promesso, per un esilarante duetto condito da abbracci e sguardi di fraterna amicizia e complicità. Diciotto anni di palcoscenico sono tanti ma i Subsonica non ne risentono, il calore del pubblico è la linfa che racchiude il nutrimento necessario per degli artisti che, interessandosi a mille altre attività artistiche, riescono a rimpinguare di continuo la propria miscela musicale sempre unica e ancora sorprendente.

La conferma di quanto detto sta nella disinvoltura con cui i Subsonica passano dal pacchetto composto da “Nuvole rapide”, “Nuova ossessione”, “L’ultima risposta”, “Up patriots to arms” alle più recenti “Una nave in una foresta”, “I cerchi degli alberi”, “Di domenica”. L’evoluzione traspare attraverso melodie più fluttuanti, a tratti morbide, a tratti più enigmatiche, il flusso sonoro che ne risulta è il frutto di una implacabile ricerca che muove i passi dall’unione di menti affamate di spunti e sperimentazioni. Quello che rimane immutabile nel tempo è la poesia, la sospensione del tempo e dello spazio, la qualità di arrangiamenti strumentali  che godono di vita propria.

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Il pubblico è insaziabile e, dopo una breve pausa, i Subsonica tornano sul palco con la bellezza eterea di un brano meraviglioso quale è “Strade”. Intensa e significativa anche “Specchio”, di cui la band ha da poco realizzato un brillante cortometraggio, poi, in successione continua, la sensuale “Veleno”, l’esilarante “Depre”, l’inneggiante “Liberi tutti”, l’apocalittica “Il diluvio”, l’asfittica e dolorosa “L’errore”, la suburbana “Piombo”.  Immancabile l’energia di “Benzina Ogoshi”, lo spunto reggae di “Io sto bene” ed il fluttuante fascino crepuscolare di “Preso blu”. Per concludere in bellezza, i Subsonica eseguono “L’odore”, brano contraddistinto da un testo intimo e sensuale associandovi una versione di “Tutti i miei sbagli” dall’intenso fascino erotico e graffiante. La degna conclusione di una indimenticabile esperienza live.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

 

 

 

 

Wired Next Fest 2015: i Subsonica presentano il video di “Attacca il panico”

Subsonica @ Wired Next Fest 2015 . Ph Roscio - Vincenti

Subsonica @ Wired Next Fest 2015 . Ph Roscio – Vincenti

Subsonica e Wired avevano premiato Stefano Bertolino, Anna Cordioli, Francesco Moroni Spidalieri  durante il Festival Internazionale del Film di Roma per il video di “Lazzaro”, il singolo che anticipò l’uscita di “Una nave in una foresta”. Oggi,  i vincitori di quel contest hanno presentato al pubblico del Wired Next Fest, a Milano, il video – premio, prodotto da Wired e legato ad “Attacca il panico”, un altro brano contenuto nello stesso album dei Subsonica, presenti all’evento con un intervento incentrato non solo sul digitale ma anche sulla propria evoluzione musicale ed identitaria.

Al centro del videoclip un filmato virale, messo in rete da un diabolico hacker, creato ad hoc per diffondere un avviso secondo il quale una tempesta solare avrebbe causato la perdita di tutti i dati digitali: foto, documenti, ricordi di una vita, tutto alla mercè di uno schermo. Ecco susseguirsi frame di file chilometriche di persone che si ammassano sulle porte dei negozi di fotografi e immagini di decine di stampanti letteralmente in tilt a causa dell’ultimo disperato tentativo di salvare la propria identità da parte degli esseri umani. “Io ce l’ho nel sangue il pensiero che irrita, questo vespaio di paure che si agita.  Qui nella mente inquietudine e replica, dietro la tela di un mattino di tenebra. Ce l’ho nel sangue per come siamo stanchi delle illusioni appiccicate sotto ai banchi. Qui nella mente sognare una trappola e che l’amore è un’invenzione che lacera”, cantano i Subsonica in “Attacca il panico”: un pensiero che irrita, un vespaio di paure che si agita, inquietudine, stanchezza, invenzioni che lacerano, lottano contro “il futuro che scivola”, si scontrano con il “sogno dissanguato d’identità”, resistono nonostante “tonnellate di oscurità”, rubano il fiato ai diavoli negli inferni e nelle ostilità di ogni giorno, sempre più simile ad una battaglia per la propria rinascita. Attraverso il supporto visivo legato a questo brano si fa, quindi, ancora più potente il messaggio veicolato da un testo tragico e fiducioso al contempo.

Subsonica @ Wired Next Fest 2015 . Ph Roscio - Vincenti

Subsonica @ Wired Next Fest 2015 . Ph Roscio – Vincenti

Figli di quegli anni ’90 in cui si  andava alla ricerca di nuovi suoni, spesso lontani dalla tradizioni e ancora più spesso vicini ad una necessaria voglia di sperimentazione, i Subsonica, da sempre legati  a doppio filo a ragionamenti e discorsi connessi all’interattività, alla contaminazione sonora, alla dimensione elettronica del mondo-musica raccontano con fedele trasparenza un’urgenza collettiva, un disagio forte che, tuttavia, non si priva della speranza e dell’eterno strumento della resistenza.

Raffaella Sbrescia

Brianza Rock Festival, presentata la quinta edizione. Il programma e le novità

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Tutto pronto per la quinta edizione del Brianza Rock Festival. La manifestazione organizzata dall’Associazione Monzabrianzaeventi avrà luogo il 12-13-14 giugno 2015 presso il leggendario Autodromo Nazionale di Monza e accoglierà alcune delle migliori realtà musicali italiane come Bluvertigo, Subsonica e Afterhours  nel nome dell’intrattenimento di qualità e della valorizzazione di un territorio, quello brianzolo, in grado di rappresentare un importante polo culturale per la Regione Lombardia. Presenti alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi presso la Sala Gonfalone del Palazzo della Regione, Morgan, consulente artistico del Festival, Eugenio Finardi, Bugo. Grande entusiasmo anche da parte dell’Assessore all’Expo Fabrizio Sala: “Abbiamo deciso di patrocinare questa importante iniziativa per due motivi specifici: il primo è che vi collaborano molte Associazioni senza scopo di lucro, il secondo è che il Festival si svolgerà all’interno dell’Autodromo di Monza e la Regione ha investito molto sia all’interno di questa location sia nella riqualificazione della Villa Reale di Monza. Inoltre riteniamo che in un periodo così importante, come quello dell’Expo 2015, sia fondamentale considerare sito espositivo l’intera Regione Lombardia”.  Sulla stessa linea d’onda Francesco Ferri, Direttore dell’Autodromo: “La struttura intende essere sempre di più un punto di riferimento per i giovani e l’intera cittadinanza. La nuova area di tutti i concerti sarà il fronte Paddock dell’Autodromo Nazionale Monza, una location suggestiva che potrà accogliere oltre 20mila persone. Un palco nuovo, un’area ospitalità, un ristorante, le birrerie e diverse zone d’intrattenimento a disposizione del pubblico. L’area concerti allestita diventerà uno spazio vivibile nell’arco di tutta la giornata, il Brianza Rock Festival si svolgerà in collaborazione con la 40ma edizione del Festival dello Sport che fino all’inizio dei live organizzerà una serie di appuntamenti sportivi”.

Bluvertigo

Bluvertigo

Grande entusiasmo, dunque, ma anche tensione per le dichiarazioni al vetriolo di Morgan che ha colto l’occasione per sfogarsi contro i talent show e in particolare contro X Factor, trasmissione in cui è lo stesso Castoldi è stato giudice per svariati anni: “ Il talent show, ma soprattutto X Factor, è la tomba della creatività”, ha affermato il cantante, “Sono contento di aver abbandonato la tv ed essere tornato alla musica, per me è una nuova ventata di novità”, rivolgendo poi un appello ai giovani a non partecipare ai talent: “Chiunque ha talento non faccia un talent show”, aggiungendo infine: “Sappiate ragazzi che quando vi iscrivete anche solo per la prima audizione voi avete già firmato un contratto discografico, voi siete legati mani e piedi per sempre a una casa discografica che non vi farà avere successo”. 

Subsonica

Subsonica

Tornando al Brianza Rock Festival saranno proprio i “residenti” Bluvertigo di Morgan ad aprire le danze venerdì 12 giugno con una performance nella città dove tutto è cominciato e dove dai sintetizzatori nascevano suoni che avrebbero rivoluzionato il palcoscenico musicale italiano. La serata targata Bluvertigo avrà come special guest i giovani Santa Margaret ed Eugenio Finardi, che ha dichiarato: “Preziosi ricordi della mia infanzia mi legano al Parco di Monza in modo particolare. Sono molto contento di suonare in questo contesto, quello del 12 giugno sarà probabilmente il mio concerto più rock di sempre e suonare prima dei Bluvertigo sarà fonte di ulteriore energia”. A tal proposito Morgan ha rilanciato: “Se Eugenio sarà d’accordo, saremmo onorati di condividere anche il palco con lui. Finardi è uno dei pochi veri cantautori rimasti ed il suo “Fibrillante” è una gran figata”. Sabato 13 giugno ci sarà poi il ritorno live dei Subsonica, dopo il grandissimo successo invernale del “In Una Foresta Tour”. Ogni loro concerto è un trionfo di musica e tecnologia, grazie alla cura maniacale che da sempre la band dedica al suono e alle immagini. In apertura i set di Bugo e Jack Jaselli. Gli Afterhours di Manuel Agnelli, l’alternative rock band italiana per eccellenza, chiuderanno l’evento domenica 14 giugno con gli Opening acts di Io?Drama e gli Aim.

Sul palco del Brianza Rock Festival anche i vincitori di Rockin’ The School – Studenti&Giovani in concerto, il contest di band emergenti fortemente voluto anche quest’anno dall’Associazione MonzaBrianzaEventi. Concluso il 30 aprile, il concorso ha visto per quattro settimane le 12 band emergenti (selezionate da una giuria tecnica tra le centinaia di band che si sono proposte in questi mesi) esibirsi sul palco del Rock’n Roll di Rho e conquistarsi la possibilità di aprire una delle tre serate del Brianza Rock Festival edizione 2015.
Mataleòn e Sandflower sono le band vincitrici del concorso, a loro si aggiungono i Mr. Kite, trionfatori della scorsa edizione.
Grazie all’organizzazione parallela del Rock’n Art, ci sarà anche la Mostra Collettiva D’Arte Contemporanea con Concorso a Premi dedicata ai giovani artisti del territorio, quest’anno ospitata alla Villa Reale di Monza,  che verrà inaugurata il 4 giugno, con ingresso gratuito fino al 21 giugno.
Il primo intento della mostra è quello di promuovere l’arte tra i giovani, offrendo ai partecipanti un modo per confrontarsi con spirito critico e il secondo è la ricerca di scambi artistico culturali mirati a un rapporto di simbiosi tra il mondo scolastico e quello artistico-professionale. Durante l’esposizione della Mostra Collettiva di arte contemporanea anche gli scrittori e i poeti del territorio saranno protagonisti di alcuni momenti di creatività dal vivo: il 9 giugno, dalle 19 alle 23, il tema delle letture è il legal thriller, e il 16, negli stessi orari, gli incontri di lettura sono dedicati alla poesia e al romanzo.

Raffaella Sbrescia

Brianza Rock Festival: 3 giorni di fuoco al all’Autodromo Nazionale Monza con Bluvertigo, Subsonica e Afterhours

Brianza Rock Festival

Brianza Rock Festival – Subsonica


Brianza Rock Festival diventa grande e per festeggiare la sua quinta edizione apre a un cast composto dalle band più rappresentative del panorama musicale italiano. Bluvertigo, Subsonica e Afterhours sono gli strepitosi tre nomi annunciati per il 12,13 e 14 giugno all’Autodromo Nazionale Monza, ospitati dal Festival organizzato dall’Associazione Monzabrianzaeventi, nato per valorizzare il movimento musicale e culturale del territorio e sostenere le Associazioni al servizio del cittadino.

Saranno i “residenti” Bluvertigo di Morgan – quest’anno anche consulente artistico del BRF – ad aprire le danze venerdì 12 giugno, un ritorno alle origini (il loro ultimo concerto a Monza risale all’estate del 1996) con una performance nella città dove tutto è cominciato e dove dai sintetizzatori nascevano suoni che avrebbero rivoluzionato il palcoscenico musicale italiano. La serata targata Bluvertigo avrà come special guest Eugenio Finardi, che si esibirà nel suo spettacolo “Fibrillante” prima della performance della band.

L’Autodromo ospiterà poi sabato 13 giugno il ritorno live dei Subsonica, dopo il grandissimo successo invernale del “In Una Foresta Tour”. Ogni loro concerto è un trionfo di musica e tecnologia, grazie alla cura maniacale che da sempre la band dedica al suono e alle immagini.

Gli Afterhours di Manuel Agnelli chiuderanno questa tre giorni sensazionale domenica 14, con un concerto in esclusiva estiva per il BRF: sarà l’unica occasione per vederli dal vivo in Italia nel prossimi mesi.

Brianza Rock Festival - Afterhours

Brianza Rock Festival – Afterhours

Le tre band sono legate da un magico filo che li ha fatti incontrare artisticamente durante le loro carriere: gli Afterhours hanno ospitato Samuel dei Subsonica in “Voglio una pelle splendida”, all’interno del remastered dell’album “Hai paura del Buio” uscito lo scorso anno e i Bluvertigo hanno partecipato al singolo dei Subsonica “Discolabirinto” nel 2000.

La nuova area di tutti i concerti è il fronte Paddock dell’Autodromo Nazionale Monza, una location suggestiva che potrà accogliere oltre 20mila persone.  Un palco nuovo, un’area ospitalità, un ristorante, le birrerie e diverse aree di intrattenimento a disposizione del pubblico.
L’area concerti allestita diventerà uno spazio vivibile nell’arco di tutta la giornata, il Brianza Rock Festival si svolgerà in collaborazione con la 40ma edizione del Festival dello Sport che fino all’inizio dei live organizza una serie di appuntamenti sportivi.

Il BRF va oltre la musica: è un evento che sposa anche arte e cultura, grazie all’organizzazione parallela del Rock’n Art, la mostra di opere d’arte dedicata ai giovani pittori e scultori del territorio, quest’anno ospitata alla Villa Reale di Monza.

Come per le precedenti edizioni il BRF sosterrà l’Associazione SLAncio a cui si aggiunge per quest’edizione il supporto al Comitato Maria Letizia Verga Onlus e a Cancro Primo Aiuto.

Info
www.brianzarockfestival.com
Facebook brianzarockfestivaltheoriginal
Twitter brianzarockfest

Dove: Monza, presso i paddock dell’Autodromo Nazionale
Quando: venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 giugno, cancelli aperti dalle 18
concerti dalle 19
Quanto: prevendite aperte su Ticketone.it e negozi convenzionati, ingresso 20 euro a serata

“Una nave in una foresta”, il nuovo album dei Subsonica. La recensione

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Nel corso di 18 lunghi anni, costellati di successi, i Subsonica ne hanno fatta di strada. Oggi, con l’uscita di “Una nave in una foresta”, il settimo album in carriera, la band piemontese approda ad un nuovo stadio di maturità che li pone faccia a faccia con la realtà di un decennio a cui approcciarsi diventa sempre più difficile ed alienante. La foresta in cui si destreggiano Samuel, Boosta, Max, Ninja, Vicio, è un groviglio di stati d’animo in subbuglio, una tempesta di sguardi ora smarriti, ora inquieti, ora euforici, ora sognanti. La fonte primaria delle storie raccontate in “Una nave in una foresta” sono gli uomini comuni e i loro tentativi di ordinaria sopravvivenza. La sottile trama che lega tra loro le dieci tracce comprese nell’album è la forza di volontà, la voglia di reagire, che fa a pugni e lotta a viso scoperto con feroci malinconie e con dinamiche politiche spesso finalizzate a privare l’uomo della propria dignità.

Ad occuparsi della stesura dei testi dei brani sono stati Samuel e Max mentre la ricerca e la costruzione strumentale dei brani ha visto tutti i Subsonica all’opera, al centro di una rinnovata alchimia creativa. Ad inaugurare il disco è la title track “Una nave in una foresta” in cui una serie di lucide e pregnanti allegorie dà forma ai più reconditi pensieri: “Ed a volte ti vedi unico, una nave in una foresta. Altre volte ti senti intrepido…come un fiore in una tempesta ed a volte ti vedi stupido, una lacrima ad una festa, altre volte ti credi libero, un cavallo sopra una giostra, ed a volte ti vedi limpido, il mattino in una finestra, altre volte ti senti arido, come un gesto che resta in tasca”. Versi di una vera e propria poesia che vale la pena di citare se non per intero, almeno in gran parte. Frasi che danno un senso ai nostri corsi e ricorsi mentali mentre il nostro mondo scivola, molto più che lentamente, verso un altro oblìo.

L’unicità della vocalità calda e sensuale di Samuel si sposa alla perfezione con l’incandescente nebulosa strumentale di “Tra le labbra”. Un ritmo coinvolgente, ipnotico riesce ad insinuarsi nella psiche, lanciando nervi e muscoli fuori dal torpore contemplativo delle ombre scure nell’alba di una città che non riconosce i propri figli. Lo stile jungle, ispirato al drum and bass dei Pendulum, racchiude l’essenza strumentale di “Lazzaro”, un brano che trae ispirazione dallo smarrimento generale per rilanciare un indispensabile ed incalzante messaggio di rivalsa e di rinascita sia individuale che collettiva. “Attacca il Panico” rappresenta, invece, un incontro ravvicinato con lo stato di apnea esistenziale, un tuffo in un vespaio di paure mentre il sangue si gela osservando giorni di tenebra assoluta. Il cantato sibilato velocemente da Samuel si allinea con una base line frenetica: “siamo stanchi delle illusioni appiccicate sotto i banchi”, l’amore è un’invenzione che lacera”, “qui nella mente ho il futuro che scivola”, si tratta, dunque, di una full immersion negli inferi più oscuri che trova nuova luce nella dimensione ovattata, a metà strada tra pop e new wave, di “Di Domenica” un focus sulle nostre esistenze che, anche grazie al videoclip girato da Luca Merli, ci consegna un’immagine matura e consapevole di una band in grado di commuoverci e di farci ballare senza soluzione di continuità.

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Il dub sound de “I Cerchi degli alberi” scandisce l’urgenza con cui i Subsonica parlano a più generazioni. Un ritmo ossessivo, a tratti perturbante, racconta un sogno d’amore, tenuto in vita da promesse sgualcite e che si barcamena tra scenari apocalittici.  Un’anima fuori servizio è, invece, la protagonista di “Specchio”, un brano musicalmente vicino al funk, che descrive il restringimento della gioia, del tempo, dello spazio, dei sentimenti e che ci invoglia a recuperare i tratti peculiari delle nostre esistenze sospese nel vuoto. Con un sottotesto legato al delicatissimo tema dell’anoressia, questo brano potrebbe rappresentare uno spunto per nuove inedite iniziative per i Subsonica, tutte ancora da progettare.

Ispirato alla Ritmo Abarth nera parcheggiata nei pressi dello studio di registrazione del gruppo, l’omonimo brano racchiude una sottile vena amarcord che fluisce nell’irrequietudine notturna di “Licantropia”. Un brano perfetto per un club notturno in cui i ricordi si azzannano, si squarciano, si annientano mentre i pensieri affogano in un marasma organico. Lo spiraglio di luce ci viene offerto da “Il Terzo Paradiso”, la traccia che chiude “Una nave in una foresta” e che vede la partecipazione di Michelangelo Pistoletto. Unico ospite di tutto il disco, l’artista, esponente di spicco dell’arte contemporanea in ambito internazionale,  ha raggiunto i Subsonica nella solitaria casa di campagna, ai margini del bosco, in cui l’album è stato scritto, pensato, cercato, costruito, ed ha prestato la sua voce ad una canzone che, ripercorrendo le fasi salienti dell’involuzione umana, ci restituisce ad ogni individuo un ruolo centrale e di grande responsabilità nella costruzione di un “Terzo Paradiso”,  l’opera planetaria di cui siamo tutti autori. Il finale in dissolvenza, dalla bellezza mistica, ci congeda da “Una nave in una foresta”, un lavoro innovativo, originale e assolutamente attuale che, anche dal vivo, saprà offrirci nuove attese suggestioni.

Raffaella Sbrescia

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Video: “Di Domenica”

“Di Domenica”: il nuovo singolo dei Subsonica. La recensione

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Avevamo lasciato i Subsonica sulle energetiche e dinamiche note di “Lazzaro”, il primo singolo estratto dal nuovo album di inediti del gruppo torinese, intitolato “Una nave in una foresta”. Li ritroviamo oggi, 5 settembre, con “Di Domenica”, un brano apparentemente distante dai contenuti solitamente proposti dai Subsonica e con un testo destrutturato, essenziale, quasi minimalista eppure incredibilmente efficace. Prima di addentrarci nello specifico di questo nuovo singolo, per capirne l’ampia valenza immaginifica è importante parlare del bellissimo lyric video realizzato dal visionario Donato “miklyeyes” Sansone: piccoli tratti di matite e carboncini creano impercettibili intrecci visivi e metaforici. L’artista compie, infatti, un percorso a ritroso partendo da un’immagine definita per scoprirne l’intima essenza. Piccole figure geometriche si rilevano portatrici di vita, di speranza, di sogni creando una piccola magia in stop motion.

Ad accompagnare il testo della canzone è, invece, un arrangiamento soffice, vellutatamente delicato, una carezza per l’anima in cui ogni strumento svolge un ruolo preciso anche se le piccole e periodiche distorsioni di chitarra regalano un’aura peculiare ad un sound fortemente caratterizzato dall’uso dell’elettronica, come tra l’altro, è tipico dei Subsonica. Il brano, come è facile intuire, già a partire dal titolo, sceglie la domenica come giorno speciale, un momento unico, forse irripetibile, propizio per esorcizzare la paura, l’incertezza, la confusione, la sensazione di rimorso, la frustrazione del peccato. “Nel vuoto del letto dolce di una domenica, sono cambiamenti solo se spaventano, sono sentimenti. Anche se domani sarò un rimorso forse puoi abbandonarti di domenica. Sono cambiamenti solo se spaventano, sono sentimenti tutti i giuramenti oggi che è domenica sono adolescenti”, canta Samuel, con voce calda, sensuale e dolce al contempo. Un mood quasi melenso che forse molti fan dei Subsonica non ameranno ma che, col tempo, impareranno ad apprezzare come già è accaduto con altri brani pubblicati in passato. Un manto ritmico ovattato e coinvolgente, da ascoltare e riascoltare, lecca le ferite, rassicura il cuore incerto, ammorbidisce gli spigoli dei pensieri e delle costanti preoccupazioni che ci attanagliano l’anima.

Molto efficace il messaggio lanciato dal monito scandito a poco più di metà canzone: “Capovolgi il tuo destino, sarò sempre qua, sarò sempre qua/capovolgi il tuo cuscino, di domenica, di domenica”: una dichiarazione d’affetto incondizionato, una spinta a tuffarsi nel futuro, un incoraggiamento a credere in se stessi e nelle proprie capacità. I Subsonica ci regalano ancora una volta un brano ottimista e fiducioso che ci catapulta, più curiosi che mai, verso il full lenght “Una nave in una foresta” in uscita il prossimo 23 settembre, in pre-order da oggi su iTunes e nei principali stores digitali. Disponibili anche altri due brani, sempre tratti dall’imminente album: si tratta della title track “Una nave in una foresta” e de “I cerchi degli alberi”.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Una nave in una foresta” su iTunes

Video: “Di Domenica”

In attesa di scoprire le altre tappe di questo nuovo percorso, ecco le date del tour autunnale dei Subsonica:

31-ott-14 – JESOLO – PALA ARREX
01-nov-14 – PESARO – ADRIATIC ARENA
07-nov-14 – NAPOLI – PALAPARTENOPE

08-nov-14 – BARI – PALAFLORIO
13-nov-14 – TORINO – PALAOLIMPICO
15-nov-14 – VERONA – PALAOLIMPICO
21-nov-14 – ROMA – PALALOTTOMATICA
27-nov-14 – BOLOGNA – UNIPOL ARENA

28-nov-14 – FIRENZE – MANDELA FORUM
29-nov-14 – GENOVA – 105 STADIUM
01-dic-14 – MILANO – MEDIOLANUM FORUM

Lazzaro, il nuovo singolo dei Subsonica. La recensione

lazzaroA pochi mesi dalla pubblicazione del loro attesissimo settimo album, prevista per il prossimo settembre, i Subsonica presentano “Lazzaro”, un singolo in pieno stile jungle, parzialmente ispirato al drum and bass dei Pendulum, arricchito da un testo ragionato, attuale e incalzante. Il groove del brano rientra all’interno dei tratti distintivi della discografia dei Subsonica; grosse parti elettroniche si aggiungono ad un abbondante utilizzo della strumentazione tradizionale, con particolare spazio lasciato ad un trascinante giro di batteria. Le ambientazioni urban/underground costituiscono, a pieno titolo, l’habitat naturale per lo sviluppo di suoni e parole che, dopo 18 anni, riescono ancora a leggere il cuore e le storie della gente: “Alzati e cammina per scoprire di essere vivo come non mai/ Lazzaro stamattina e resuscita un pezzo alla volta la volontà”; il ritornello è un mantra che racchiude  e sancisce il principio dell’autodeterminazione individuale. Lazzaro siamo tutti noi, il personaggio citato nei Vangeli si riveste di una mistificante attualità. In qualità di paradigmatico “morto che resuscita”, Lazzaro vive i nostri dubbi, le nostre sconfitte, le nostre incertezze. Chiusi nel nostro sepolcro di apatia e indifferenza, non ci accorgiamo di essere “un’emozione scaduta, una certezza tradita, un’ambizione svenduta”. Nel bel mezzo della svalutazione dei nostri valori, quello per cui abbiamo studiato, quello in cui abbiamo creduto, per cui abbiamo lottato e sofferto ha perso ogni valore, ogni importanza, ogni rispetto. Il calpestìo della nostra essenza ci ha reso morti che camminano, diretta conseguenza, quest’ultima, di un gioco d’azzardo fatto con il nostro futuro. Costretti a fare i conti con “un’ipoteca sulla nostra dignità” ci troviamo a fare i conti con proteste ammaestrate, carezze svogliate, speranze piegate. I Subsonica inquadrano, dunque, con lucidità i mali che ci affliggono e li mettono nero su bianco servendosi di un tagliente repertorio semantico e di un trascinante arrangiamento strumentale. Cinismo e disillusione la fanno da padrone ma il diritto alla vita è , forse, l’unica cosa in grado di trascendere da qualsiasi problematica contingente. Ecco perché il monito “alzati e cammina” risuona potente e vigoroso, ecco perché “resuscita un pezzo alla volta la volontà” rappresenta un messaggio necessario, incisivo ed efficace. Ecco perché i Subsonica ci erano mancati, eccome.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Lazzaro” su iTunes

Ecco le date  del tour confermate fino ad ora

31 Ottobre – Jesolo (VE) – Pala Arrex (ex Palazzo del Turismo)
01 Novembre – Pesaro – Adriatic Arena
07 Novembre – Napoli – Palapartenope
08 Novembre – Bari – Palaflorio
13 Novembre – Torino – Palaolimpico Isozaki
15 Novembre – Verona – Palasport
21 Novembre – Roma – Palalottomatica
27 Novembre – Bologna – Unipol Arena (Casalecchio di Reno)
28 Novembre – Firenze – Nelson Mandela Forum
29 Novembre – Genova – 105 Stadium
01 Dicembre – Milano – Mediolanum Forum di Assago

Per acquistare i biglietti clicca sul banner Ticketone in alto a destra!

Lyric Video “Lazzaro”.

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