Flamentango Project live all’Auditorium Parco della Musica di Roma

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La magia ipnotica e sensuale di due danze speciali come il tango ed il flamenco ha conquistato il pubblico dell’Auditorium della Musica di Rom, lo scorso 2 novembre, grazie al concerto organizzato da  Helikonia Srl e dall’Associazione Culturale Semilla. Protagonisti del palcoscenico alcuni dei migliori musicisti in circolazione come Massimo De Lorenzi (chitarra), Lucio Pozone (chitarra flamenco), Alessandra D’Andrea (flauto), Alessandro Fischione (fisarmonica e bandoneon), Giovanna Famulari, (violoncello e voce), Gabriele Gagliarini (cajon e percussioni) e Mauro Vaccarelli al basso elettrico, un ensemble davvero molto ben assortito che, spaziando tra successi storici e composizioni inedite, ha voluto dare un nuovo volto al Flamentango Project, un sogno musicale che unisce spiritualità, esperienze e sensibilità anche distanti tra loro. Ad accomunare i musicisti e gli arrangiamenti realizzati, una forte passione e l’ardente desiderio di curare artigianalmente ogni singola nota dei brani selezionati in scaletta. Il risultato, dal forte impatto emotivo, è una variegata e potente miscela musicale in grado di smuovere anche le emozioni più recondite.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Flamentango Project @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

#Mentre tour: un viaggio tra musica e parole per Zibba

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba si conferma uno dei cantautori più creativi e originali d’Italia. Lo scorso 30 ottobre l’artista ligure si è esibito in concerto sul palco del suggestivo Lian Club di Roma nell’ambito del suo nuovo tour in solo intitolato #Mentre. Dopo aver attraversato la penisola italiana in lungo e in largo insieme agli Almalibre, Zibba ha dunque intrapreso questa nuova avventura live con il preciso intento di costruire un progetto cinematografico integrato, in uscita nel 2015, ideato e diretto da Zibba e Almalibre per la regia di Nicolò Puppo. Il titolo di questo lavoro sarà “Mentre-un film per tutti” è risponderà alla forte esigenza comunicativa del cantautore, nonché dei suoi storici compagni di viaggio. La particolarità del nuovo concerto pensato da Zibba sta nel fatto che la scaletta comprende non solo i brani ormai classici del suo repertorio ma anche racconti, poesie e canzoni completamente inedite, presentate subito al pubblico per stabilire una nuova forma di contatto e rodaggio di parole che arriveranno presumibilmente anche in studio di registrazione per un nuovo lavoro discografico.

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Passando tra “Farsi male”, “Distanze”, “Senza di te”, “L’odore dei treni”, “Bon voyage”, “Anche se fuori piove”, “O Mae Ma”, Nelle sere dinverno”, “Dove i sognatori son librai”, “Senza pensare all’estate”, Zibba trova anche gli spazi per dei coinvolgenti monologhi: “#Mentre”, “Come il suono”. Parole, queste ultime, pensate per entrare in intima connessione con il pubblico, invitato a lasciare dei pensieri scritti su un piccolo quaderno e opportunamente utilizzati dallo stesso Zibba per comporre ed arrangiare al momento una canzone fatta di emozioni altrui. Un piccolo incantesimo musicale che solo animi dolci e delicati come quelli di Zibba possono realizzare.

 Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

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Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

Zibba @ Lian Club Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Dignità autonome di Prostituzione” approda al Teatro Brancaccio ed è un successone

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Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

“Dignità Autonome di Prostituzione”, lo spettacolo, ormai cult, di Luciano Melchionna, dal format di Betta Cianchini e lo stesso Luciano Melchionna non smette di stupire, conquistare, ammaliare il pubblico. Approdato al Teatro Brancaccio di Roma lo scorso 18 settembre, lo show sarà replicato il 27/28/30 settembre e dall’1 all’8 ottobre. A metà strada tra sogno e magia, l’evento si svolge in uno spazio adibito a bordello. Un vero e proprio postribolo in cui una trentina di attori si muovono con fare malizioso per adescare ed essere adescati.

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Fumo, luci, suoni, pizzi, merletti e monete locali smuovono i corpi degli attori/ prostituti, assoldati per ridare dignità al proprio lavoro. Coinvolti in questo girone dantesco della perdizione, i clienti/spettatori diventano protagonisti di vere e proprie trattative per potersi “appartare” con uno degli attori e “godere” delle loro perfomance, consistenti in monologhi teatrali, sia classici che contemporanei, della durata di 10/15 minuti. Toilettes, uffici, camerini, bagni, auto in strada, ogni angolo si trasforma in luogo di piacere, finchè si vuole, finchè si può, a discrezione della reciproca resistenza fisica e morale. A gestire gli affari della “casa”, fino a tarda notte, è Papi Melchionna che, con abile maestria, è riuscito ad offrire al pubblico un approccio al teatro innovativo, giocoso e creativo.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

Dignità autonome di Prostituzione @Teatro Brancaccio Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intervista a Pierfrancesco Ambrogio: “Vi presento il Trio Mortacci”

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

Il Trio Mortacci è una originale realtà musicale, artistica e teatrale composta da Pierfrancesco Ambrogio (voce, attore e clarinettista), Salvatore Zambataro (fisarmonica, clarinetto), Marco Turriziani (contrabbasso chitarra). I tre artisti sono tutti romani e, ad una preparazione classica e accademica, associano una curiosità musicale onnivora che li porta ad osare e a sperimentare senza limiti o etichette. Le loro performances sono studiate per sorprendere ed ammaliare il pubblico attraverso un repertorio che va dal periodo pre e post bellico alle composizioni originali di Marco Turriziani. A parlarci del trio e dei progetti dell’Associazione Teatro Oltre di cui è Presidente, è Pierfrancesco Ambrogio.

Il nome del vostro gruppo si rifà ad una espressione dialettale romana dalla valenza semantica piuttosto ampia… come mai questa scelta e in che modo questo nome si lega alla vostra entità artistica?

Come dici tu è un’espressione che significa molte cose. A Roma si usa spessissimo nell’intercalare del linguaggio parlato. Nel momento in cui dovevamo scegliere  il nome del trio, dopo qualche tentativo, esso è venuto fuori  in maniera del tutto spontanea. Come spontaneamente a Roma si dice “Mortacci”! quando ci si trova di fronte a qualcosa di stupefacente, che non ci si aspettava di vedere o sentire o assaggiare… Insomma quando si è “colpiti” da qualcosa. Proprio questa è, infatti, l’intenzione che intendiamo dare a questa espressione romana, che nella sua essenza, rappresenta un terribile turpiloquio che scomoda i cari estinti ad una rievocazione piuttosto traumatica…Noi, modestamente, vorremmo stupire con il nostro spettacolo e sentirci dire: Mortacci! È indubbio che essendo noi di Roma ci è sembrato subito adatto per  definirci.

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

I componenti del gruppo sono nati e cresciuti a Roma… ci raccontate il vostro background artistico e culturale?

Sì, siamo tutti nati a Roma e proveniamo da una preparazione classica e accademica: conservatorio, orchestra. In seguito la curiosità ci ha portato ad affrontare altri ambiti musicali e altri mezzi espressivi. Io, Pierfrancesco, dopo gli studi di clarinetto,  ho cominciato a cantare per gioco con  un mio amico cantante di Vienna e abbiamo messo su uno spettacolo “Fratelli d’Italia” che ancora rappresentiamo con molto successo. Però è stato soprattutto il teatro a rapirmi ed è per questo che ne ho approfondito diversi aspetti da quello attoriale, alla regia, alla scrittura di testi. È nata una compagnia e associazione culturale Teatro Oltre intorno alla quale nascono i nostri spettacoli. Marco, diplomato in contrabbasso, parallelamente agli studi classici, ha sempre avuto un interesse  per la musica leggera ed il teatro fino ad arrivare a produrre due dischi con suoi brani originali. Quindi la composizione è diventata una delle sue attività principali. All’interno del trio Marco suona anche la chitarra, l’ukulele, il glokenspiel. Salvatore nasce come clarinettista e da piccolo si è appassionato alla fisarmonica con la quale ha suonato in giro per il mondo con diverse formazioni popolari. Ha suonato anche con l’orchestra di Santa Cecilia e per molti spettacoli teatrali.

 Quali sono i vostri punti di riferimento?

Il Trio Mortacci guarda sia al passato, con  riferimento agli spettacoli di Varietà italiani del periodo pre e post bellico, che al futuro con composizioni originali di Marco Turriziani. Sicuramente abbiamo costruito uno spettacolo e non un semplice concerto. L’elemento teatrale infatti è molto presente con l’inserimento di poesie, lazzi, giochi tra di noi. Come quando ad un certo punto ci scambiamo i ruoli e io che prima canto poi mi metto a suonare il clarinetto. Oppure ci scambiamo tutti gli strumenti. Oppure cantiamo tutti e tre a cappella.

In cosa consiste il vostro repertorio?

Stimo costruendo un repertorio di brani che da una parte strizzano l’occhio agli spettacoli di Varietà con canzoni di Danzi o brani napoletani poco frequentati. Canzoni macchietta. Canzoni romane come “Pe’ lungotevere” e dall’altra eseguiamo i brani originali di Marco cercando un equilibrio che raccordi i diversi stimoli.

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

Ci parlate del vostro nuovo spettacolo? Come s’intitola? Cosa include? Cosa intende trasmettere al pubblico?

Abbiamo fatto una serata di presentazione a Roma a L’Archivio 14 e l’abbiamo chiamata “Mortacci che serata!”. Questo la dice lunga sui nostri propositi. Brani vocali, strumentali, gags, macchiette, travestimenti, momenti di lirica intensità. Tutto in stile rigorosamente “mortaccino”! Quello che ci piace vedere nel pubblico è il sorriso alla fine dello spettacolo, quando con gli occhi luminosi ti dicono “che bello!!!”

Il gruppo nasce da un’altra esperienza in cui erano presenti ben 10 musicisti, protagonisti dello spettacolo “Fratelli d’Italia”…cosa vi ha spinto a decimare la compagine iniziale?

“Fratelli d’Italia” è uno spettacolo esaltante per la quantità di artisti che vi partecipano e per il programma musicale. Purtroppo, e lo dico con una grande amarezza nel cuore, il numero elevato dei componenti non ci permette di trovare adeguata collocazione nei teatri. Con le nostre forze siamo riusciti a rappresentarlo già molte volte compreso un capodanno a Vienna nel teatro di Stefan, il tenore di cui sopra, con notevoli sforzi personali di ognuno. Ma quello che potevamo fare da soli lo abbiamo fatto. Ora servirebbe una produzione che sappia dare il giusto valore a l’operazione e che ne sappia vedere gli adeguati profitti. Quindi non una decimazione, ma semmai, un momentaneo frazionamento in gruppi più piccoli per cercare di inserirsi meglio.

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

Attualmente vi trovate a Berlino per presentare il vostro nuovo spettacolo all’estero, come cambia l’accoglienza e l’attenzione nei vostri riguardi, sia per quanto riguarda i gestori dei locali che per quanto riguarda il pubblico?

In generale c’è una gentilezza e una disponibilità che a Roma sono orami due animali rari in via d’estinzione. Nonostante per i locali sia bassa stagione, tutti ci offrono quanto meno la possibilità di partecipare ad un open stage. Un giorno alla settimana  dedicano il microfono aperto a tutti quelli che si vogliono esibire. Se sei convincente hai la serata assicurata. Poi la cosa più sbalorditiva è che riesci a parlare con tutti e hai subito delle risposte tipo: Si! No mi dispiace! Siamo chiusi! Mandateci il programma e lo inseriremo da settembre a dicembre. Venite venerdì prossimo per un open stage! Chiarezza e semplicità accompagnati da un sorriso. Questa la grande differenza. Il 25 avremo la nostra prima serata al Rosengarten. Vi sapremo dire dell’accoglienza del pubblico.

Tutti i 3 componenti del trio cantano e suonano a sorpresa…come sfruttate a vostro vantaggio questa ampia versatilità individuale?

Cercando di cogliere di sorpresa lo spettatore. Quando sta per capire che io canto e gli altri suonano cambiamo le carte in tavola. Io prendo il clarinetto e insieme a Marco accompagniamo Salvatore che tira fuori un vocione da tenore per “Io te voglio bene assai”! Poi Marco, zitto zitto, imbraccia la chitarra e trascina tutti nella romanità più dolce e romantica con “Serenata sincera”! Stupire è la nostra parola d’ordine. Stupire non solo per il gioco dei ruoli, ma soprattutto stupire con la qualità delle nostre proposte.

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

Pierfrancesco, sei anche presidente dell’Associazione Culturale Teatro Oltre. Nell’arco di 15 anni hai prodotto tanti spettacoli con musica dal vivo… ci racconti le tappe salienti di questo percorso e ci illustri gli altri progetti di cui attualmente ti occupi?

L’Associazione nasce sulla scia di un’entusiasmante esperienza che ha coinvolto musicisti e attori in uno spettacolo dal titolo “Solo sassi e polvere”. Sulle musiche e le canzoni di Kurt Weill e Bertold Brecht avevamo costruito una drammaturgia ricca di 6 personaggi emblematici e apparentemente bislacchi che affollavano un caffè-bordello dove suonava un’orchestra di 12 elementi. Ognuno raccontava un po’ della sua esistenza e interagiva con gli altri creando delle dinamiche nevrotico ossessive. Aleggiava su tutti la voce di Stefan che rappresentava l’anima buona di tutti e che tutti avevano obliato. Un banditore di una lotteria vendeva biglietti per la felicità. Alla fine nessuno vinceva niente e in puro stile brechtiano si finiva a girare in tondo in una giostra senza fine. Fondata l’Associazione con i componenti di quell’esperienza abbiamo continuato a montare spettacoli con la stessa cifra stilistica: drammaturgie con musiche eseguite dal vivo che si integrano nello spettacolo diventando parte stessa dei personaggi. Sono nati così “Orfeo” di Cocteau, “Fratelli d’Italia”, “Il sogno dei gigli bianchi”, “Didone Bernardone e altre sciagure”, fino alle fiabe in musica per i più piccoli.

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

Tra tutti spicca la rassegna “Pomeriggi con le fiabe musicali”, dedicata ai più piccini…in cosa consiste questo appuntamento? Avete intenzione di riproporlo a breve?

Anche qui la formula è stata quella della musica integrata alla narrazione. Il repertorio è quello della tradizione fiabistica italiana accompagnata da diverse formazioni strumentali. L’Intento didattico è stato, per questa prima edizione, quello di offrire ai piccoli spettatori l’opportunità di avvicinarsi alle voci dei vari strumenti musicali che compongono il suono di un’orchestra classica. Le fiabe sono state dunque accompagnate da un piccolo ensemble strumentale, massimo tre musicisti, che reggevano la narrazione di due attori. Abbiamo così presentato gli archi, i legni, gli ottoni, le percussioni e gruppi misti. La prossima edizione la giocheremo con i generi musicali: ogni fiaba sarà composta con un genere musicale diverso: barocco, jazz, moderno…

 Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

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Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

Trio Mortacci @ L'Archivio 14 Ph Roberta Giobertii

Trio Mortacci @ L’Archivio 14 Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

CeleBBration tour: The Bluebeaters festeggiano 20 anni di carriera in attesa del nuovo album

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

 

Dopo il successo delle date invernali continua “CeleBBration”, il tour che celebra il ventennale dei The Bluebeaters. Il gruppo, tornato sui palchi d’Italia con un nuova serie di date in formazione originale, senza la presenza di Giuliano Palma, sta proponendo al pubblico un nuovo concerto, pensato per ripercorrere le tappe salienti e i più grandi successi della band. La scelta di rivisitare canzoni del passato in chiave reggae, ska e rock steady rappresenta ancora un’intuizione perfetta per far divertire il pubblico, le grandi capacità tecniche dei musicisti, che da più di venti anni calcano i palcoscenici italiani e che hanno militato in importanti formazioni della scena indipendente italiana, come gli Africa Unite o i Casino Royale, si associano, inoltre, ad un’importante padronanza della scena e ad una grande versatilità artistica.

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

Dopo alcuni mesi di riassestamento, The Bluebeaters hanno ritrovato una dimensione stabile con la voce di Patrick Benifei, in arte “Pat Cosmo”. L’artista ha collaborato, e in qualche caso la collaborazione è ancora attiva, con i Casino Royale, Africa Unite e con artisti di ogni genere, da Dj Gruff a Ghemon passando per Tricarico, senza dimenticare la sua apparizione sanremese a fianco di Ron.

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

Al tour estivo, i Bluebeaters stanno affiancando anche l’uscita di nuovi singoli, il primo dei quali è stato la cover della hit di Britney Spears “Toxic”, seguito dal successo di George Ezra “Budapest”, arrangiato in chiave reggae. Nei primi mesi del 2015 uscirà il nuovo disco dei Bluebeaters e, secondo le prime indiscrezioni, al suo interno ci saranno sia cover che pezzi inediti, scritti da autori italiani, che evidenzieranno la ritrovata energia creativa della band.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

The Bluebeaters @ Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

Villa Ada incontra il mondo: gli Almamegretta rivisitano ”Sanacore” in concerto

Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

Lo scorso 16 luglio il bellissimo parco di Villa Ada a Roma ha ospitato il concerto degli Almamegretta nell’ambito della rassegna intitolata “Villa Ada incontra il mondo”. Forti di una lunga e variegata carriera artistica, gli Almamegretta sono ormai riconosciuti come una tra le più originali realtà musicali degli ultimi venti anni in Italia. In qualità di ambasciatori della dub music, e in virtù della solida diffusione della cosiddetta bass music nel contesto musicale italiano, gli Almamegretta hanno colto l’occasione di questo nuovo tour per ritornare alle proprie origini rivisitando i brani contenuti in “Sanacore”, l’album pubblicato nel 1995, considerato un capolavoro assoluto di fusione fra reggae e tradizione napoletana.

Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

L’album venne registrato a Procida e mixato interamente a Londra da Adrian Sherwood nel suo On-U Sound Studio. Il risultato ha segnato l’underground italiano negli anni ’90, influenzando notevolmente tutta la storia successiva. Il nuovo live show, beneficia della presenza del leggendario dubmaster Adrian Sherwood ai controlli e concentra il proprio nucleo centrale su brani storici come la title track “Sanacore”, “Nun te scurdà” (memorabile il video di Pappi Corsicato!), “‘O sciore cchiù felice”, “Pe’ dint’ ‘e viche”.

Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

Classici senza tempo, rivisitati con cura e con esperienza dalla band originale al completo che, come sempre, veicola ispirazione e passione attraverso l’intensa voce di Raiz. Una nuova esperienza live in grado di trarre dal passato nuove suggestioni da investire nel futuro.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

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Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

Almamegretta @Villa Ada incontra il mondo Ph Roberta Gioberti

 

 

Al Monte live: Alessandro Mannarino ammalia Roma ed è sold out al Foro Italico

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino torna a Roma, in occasione del concerto al Centrale Live del Foro Italico, ed è subito sold-out. Cantore delle emozioni, dei guai e dei sentimenti dei giorni nostri, il cantautore romano è tra gli artisti italiani più apprezzati degli ultimi anni. Le sue canzoni, veraci e genuine, traggono spunto da storie, vicende e leggende comuni, la sua penna riesce a metterle per iscritto ma è soprattutto la sua voce profonda, greve e graffiata a rendere irresistibile e potente questo mix di elementi.

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

“Al Monte Live”, il suo nuovo spettacolo,  è un concerto teatrale-ballabile, il cui punto di forza risiede proprio nella narrazione in musica, parole e immagini di una storia che ha come protagonista una donna. Ogni brano proposto in scaletta rappresenta, dunque, la tappa di un viaggio e di una precisa battaglia contro l’impero, quello più becero dove gli uomini non sono più tali. L’ambientazione di questo percorso esistenziale  è un sogno, la dimensione onirica in cui tutto accade  è resa anche dalla scenografia scelta per il palco.

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

“L’impero, “Deija”, “Le cose perdute”, “Gente”, “Marylou”, “Osso di Seppia” “Malamor”, “Gli Animali” racchiudono la prima trance del concerto, fondendo presente e passato in un contesto unico e coinvolgente. In bilico tra sogno, incubo e realtà, si incontrano personaggi fantastici ma autentici, mostri, eroi, vittime e carnefici , tutti frutto dell’immaginario di Alessandro Mannarino che, accompagnato da undici musicisti e dall’inconfondibile suono della sua chitarra, guida per mano il suo pubblico.

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

“Quando l’amore se ne va”, “Statte zitta”, “Signorina”, “Maddalena”, “La strega e il diamante”, “Merlo Rosso”, Me so mbriacato”, “Tevere Gh” e “Serenata Lacrimosa” costituiscono il nucleo centrale del concerto, l’essenza intima di un viaggio che, in quanto tale, vive attraverso avventurose tappe, ora più felici, ora più drammatiche. Il canto e il ballo assumono, in questo senso, una funzione salvifica e purificatrice.

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Libero da recinti e bandiere, Mannarino completa la metaforica scalata spirituale con “Scetate”, “Scendi giù”, “Al Monte”, Le stelle”, brani, questi ultimi, tra i più amati del suo ultimo album. Immancabile il bis per un concerto goduto dal pubblico fino all’ultimo istante: “Bar della Rabbia” e “Vivere la vita” sono, dunque, i tasselli con cui Alessandro Mannarino completa il suo prezioso puzzle di note e d’amore.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

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Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Luglio suona bene: Stefano Bollani e Hamilton de Holanda in concerto a Roma

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Continuano gli appuntamenti di “Luglio Suona Bene”, la rassegna di concerti organizzata dalla Fondazione Musica per Roma e ospitata dall’Auditorium Parco della Musica di Roma. Lo scorso 16 luglio si è esibito in concerto il noto e apprezzatissimo Stefano Bollani, pianista di impareggiabile talento, accompagnato da Hamilton de Holanda, brillante e carismatico mandolinista brasiliano, con cui Bollani ha realizzato l’album intitolato “O que será”, registrato dai due artisti live al Middelheim Festival nel 2012,  per la prestigiosa etichetta tedesca ECM.

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Brani tratti dal repertorio della musica sudamericana insieme alle composizioni inedite dei due musicisti riempiono i tasselli di uno spettacolo appassionante, che non ammette distrazioni. Un concerto, quello proposto dai due artisti colti e creativi, in grado di stupire il pubblico sia attraverso la proposta di brani noti di grandi maestri della musica mondiale come Jobim, Piazzolla, Chico Buarque, Baden Powell, Ernesto Nazareth, rivisitati in modo originale, sia attraverso inedite composizioni strumentali che coniugano l’istrionismo del jazz ed il calore del bamdolim, mandolino a 10 corde.

Stefano Bollani  Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Come è ormai noto, nel corso delle sue performance Bollani ama dialogare e improvvisare col pubblico e, se a questo aggiungiamo la sua straordinaria tecnica, che gli è valsa il soprannome di “piccola orchestra Bollani”, l’idea di unire queste sue particolari qualità con i ritmi latino americani di Hamilton de Holanda, soprannominato il “Jimi Hendrix del bandolim”, senza mai dimenticare il proverbiale citazionismo e i momenti lasciati all’improvvisazione,  risulta sicuramente vincente .

Fotogallery a cura di: Massimiliano Natale

Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani  Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

Stefano Bollani e Hamilton de Holanda Ph Massimiliano Natale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Villa Ada incontra il mondo: Dawn Penn & The Shanty Band in concerto

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn, riconosciuta come una delle regine della musica reggae e nativa di Kingston, in Giamaica, è stata la protagonista di uno dei concerti organizzati nell’ambito di “Villa Ada incontra il mondo”, la rassegna che si tiene in uno dei più bei parchi di Roma con l’obiettivo di offrire ai cittadini uno spazio che possa riempire tutti i momenti della giornata, all’insegna della qualità. Cresciuta in una famiglia già completamente immersa nella musica, Dawn Penn ha studiato pianoforte, violino classico e canto, esibendosi anche con sua sorella. Forte di una lunga carriera, iniziata nel lontano 1967, l’artista ha conosciuto anche un periodo di allontanamento dalla musica ma, nonostante ciò, ha saputo riprendersi lo scettro che le apparteneva ottenendo riscontri, riconoscimenti ed attestati di stima a livello globale. La sua forte e magnetica personalità, unita ai contenuti di interesse socio-culturale delle sue canzoni, l’hanno resa gradita e seguitissima ospite dei più importanti Festival musicali, sia in Europa che Oltreoceano, a ulteriore testimonianza della valenza iconica della sua importante figura artistica.

 Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

 Dawn Penn & The Shanty Band Ph Roberta Gioberti

Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn & The Shanty Band Ph Roberta Gioberti

Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn & The Shanty Band Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

Festival Internazionale di Villa Adriana: emozioni inedite con il Nederlands Dans Theater 2

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Si avvicina alla conclusione l’edizione 2014 del Festival Internazionale di Villa Adriana, una manifestazione che racchiude ed evidenzia l’arte a 360 gradi, promosso dalla Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con MIBACT – Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e il Comune di Tivoli.

Danza, teatro, musica e circo contemporaneo sono le arti che hanno animato le antiche e prestigiose mura di Villa Adriana, un tempo dimora dell’imperatore Adriano, riconosciuta come uno dei più grandi siti archeologici a cielo aperto del mondo, situato sulle colline di Tivoli, a pochi chilometri da Roma. Dallo scorso 18 giugno e fino al 15 luglio 2014, sul grande palcoscenico all’aperto allestito nell’area delle Grandi Terme di Villa Adriana, si sono alternati, e continueranno ad esserci, artisti provenienti da tutto il mondo. In questo caso specifico vi parleremo della prima italiana dello spettacolo proposto dal Nederlands Dans Theater 2, andata in scena lo scorso 10 e 11 luglio con il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, in collaborazione con Duetto 2000-Roma.

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Composto da diverse coreografie, rispettivamente intitolate “I new then” di Johan Inger, “Shutters shut” & “Subject to change” di Sol León & Paul Lightfoot, “Cacti” di Alexander Ekman lo spettacolo ha rappresentato una preziosa occasione di arricchimento culturale ed emotivo.  In “I new then” il coreografo svedese Johan Inger propone un’intima chiave di lettura delle espressioni e dei movimenti dei ballerini, in nome della ricerca di trasparenza, colore e ottimismo. “Shutter Shut”, con la coreografia curata da Sol León e Paul Lightfoot, è un ritaglio d’arte incentrato su un breve studio del poema scritto e letto da Gertrude Stein, intitolato “If I told him: A completed portrait of Picasso [1923]”, in cui i danzatori basano i propri movimenti sulle parole anziché sulla musica.

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

“Subject to change”, invece, su musiche di Franz Schubert, dal Quartetto d’archi n. 14 in re minore D 810 La morte e la fanciulla (1824), II movimento “Andante con moto”; arrangiamento per orchestra d’archi di Gustav Mahler (1894) prevede la presenza di sei danzatori impegnati in un balletto che passa da un oppressivo duetto tra un uomo e una fragile donna a una vorticosa danza collettiva. In chiusura, “Cacti”, la coreografia di Alexander Ekman, risalente al 2008, ha dato vita a un nuovo arrangiamento di “Der Tod und das Mädchen” di Schubert, elaborato insieme alla Holland Symphonia, rappresenta un’inedita occasione di scoperta e conoscenza di paesaggi sonori contemporanei per un esperienza extrasensoriale assolutamente indimenticabile.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

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