Nel nostro viaggio all’interno di “Amici 20″, abbiamo incontrato Raffaele Renda, il cantautore calabrese, tra i protagonisti di questa ultima edizione del Talent condotto da Maria De Filippi. Anche Raffaele ha risposto alle nostre domande, e a quelle inviate dai Fans in redazione.
Raffaele partiamo proprio da “Amici”. Un bilancio umano e artistico di questa esperienza.
Beh, è stata una esperienza assurda. Io sognavo fin da piccolo di partecipare ad “Amici”. Ho provato diverse volte ad entrare nella scuola, e quest’anno mi è stata regalata questa opportunità. E’ stato esattamente il percorso che immaginavo. Prima di tutto non è stato semplice convivere in una casa con tante persone diverse tra loro per sei mesi, ma anche questo mi è servito, perchè ho stretto dei legami importanti; a livello artistico, è stata una bellissima vetrina, sia per presentare il mio progetto, sia perchè ho potuto mettermi in gioco davvero tanto. E’ stata una bella palestra.
Cosa rappresenta per te la musica?
E’ sempre difficile definire cosa sia per me la musica. Io la mattina mi sveglio con la musica e vado a dormire con la musica. Credo di ruotare intorno alla musica e non che la musica ruoti intorno a me. E’ un’amica che c’è sempre stata, e che nei momenti difficili mi ha sempre rimesso in riga.
La tua musica unisce al talento autoriale una grande tecnica vocale, che ti permette di interpretare al meglio sia canzoni di artisti uomini che di donne.
Sì, volevo chiarire la questione della tecnica vocale, perchè mi è stata spesso contestata. Avere una buona tecnica vocale ti permette di avere una stabilità quando devi veicolare delle emozioni; non è solo un modo per cantare bene, ma ti permette di gestire diversi lati del canto. Molte cose della mia tecnica vocale le ho apprese ascoltando, poi in un secondo momento sono arrivato a perfezionarla. Ho ascoltato davvero di tutto, mi sono contaminato di cose e artisti diversi, perchè poi ogni artista ha un modo personale di cantare. Ho ascoltato molta più musica internazionale che italiana, la musica indiana, la musica orientale, ecco perchè mi affascina anche quel mondo.
Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Tra gli internazionali Stevie Wonder, Ne-Yo, Bob Marley, Chris Brown, Rihanna, la musica R&B dei primi anni duemila. Per quanto riguarda la musica italiana, ho sempre ascoltato i Cantautori, perchè li ascoltavano i miei genitori, ma gli artisti che in qualche modo mi hanno segnato di più sono Mango ed Elisa. Apprezzo molto anche gli artisti della Scena Urban.
C’è molta curiosità da parte dei tuoi Fans sulla canzone “Focu Meu”. Sarà pubblicato come singolo?
Non mi aspettavo così tanto interesse su questo pezzo, e ne sono felice. E’ un pezzo al quale tengo tanto. Uscirà di certo come singolo…
Raffaele, il primo inedito presentato ad “Amici” è stato “Il sole alle finestre”. Questa canzone nasce da una storia vissuta in prima persona?
Sì, è un pezzo molto autobiografico. Sin dalla prima strofa racconta ciò che ho vissuto. E’ un viaggio nella mia vita, dall’infanzia, all’adolescenza, fino alla vita di oggi. E’ una canzone che parla anche del mio rapporto con la musica, e delle difficoltà che ho dovuto affrontare in questo mondo. Ho dovuto lottare tanto perchè le persone accanto a me accettassero che volevo fare questo nella vita. Il pezzo parla anche di tante cadute, di porte in faccia ricevute, e della speranza di andare avanti, nonostante tutto. Bisogna cercare la luce anche quando si vede tutto nero. Mi rendo sempre più conto che è un pezzo contestualizzabile anche al momento che stiamo vivendo. Molte persone mi scrivono proprio per dirmi questo. Che la storia che racconto appartiene anche alle loro vite. Credo che questa sia la cosa più bella che possa succedere con una canzone…
Video: Il sole alle finestre
Quando sei triste, preferisci scrivere o parlare con qualcuno?
Preferisco parlare con qualcuno. Quando sono giù, non riesco subito a scrivere qualcosa, devo prima metabolizzare il momento, la situazione, rendermi conto di quello che sta succedendo attorno a me, e di cosa fare per affrontare la situazione. Poi arriva la scrittura. Molte volte succede che mi chiuda in me stesso, ed è una cosa sbagliata, perchè comunque non riesco a trovare una soluzione. La cosa migliore è sempre parlare, condividere con un’altra persona…
Cosa rappresenta il tatuaggio che hai sul polso?
E’ un tatuaggio molto importante per me. E’ una parte dell’affresco di Michelangelo “La Creazione di Adamo”.
E’ la mano che lui tende a Dio, ma vista secondo la mia personale interpretazione. L’altra parte del dipinto ce l’ha tatuata mio fratello. E’ una sorta di promessa per lui, per dirgli che ci sarò sempre e per sempre, e ogni volta che avrà bisogno di una mano io sarò lì ad aiutarlo. E’ un tatuaggio che amo tantissimo.
Raffaele quale è stato l’insegnamento più prezioso della tua Coach Arisa?
Ce ne sono stati tanti di insegnamenti in sei mesi dentro la scuola. Lei è un’artista pazzesca. La stimavo già prima di entrare nella scuola, e lavorare a stretto contatto con lei non ha fatto altro che confermare e rafforzare la mia opinione. Mi ha trasmesso tanto, sia a livello artistico che a livello umano.
Una cosa che mi rimarrà impressa per sempre è un consiglio specifico che mi ha dato in una settimana particolarmente stancante, in un momento in cui non stavo bene fisicamente e avevo il morale a terra, ovvero quello di isolarmi, stendermi sul letto al mattino e alla sera, fare un reset di tutti i pensieri, e di concentrarmi solo sul respiro. L’ho fatto, ed effettivamente aveva ragione. E’ una sua tecnica di meditazione che mi ha aiutato e mi porterò per sempre.
Qual è la paura più grande di Raffaele?
La paura dell’incognito e del futuro (Oltre a quella per i ragni… ride n.d.r.)
Ho paura del futuro, di quello che magari succederà tra dieci anni, ma non ci penso. Mi vivo il presente e tutto quello che arriva.
Un messaggio arrivato in redazione recita: “Raffaele sei il nostro sole alle finestre”.
Un pensiero a tutte le Pagine Dedicate e ai Fans che ogni giorno ti seguono con grande affetto…
Sono davvero carini. Non mi aspettavo questo affetto smisurato. E’ bellissimo avere attorno persone che ti sostengono al pari della tua famiglia, difendendoti a spada tratta. Non vedo l’ora di incontrare tutti i Fans in un concerto o da qualsiasi altra parte per poterli stringere tutti. La cosa che voglio dire a loro è di sognare sempre in grande perchè è un pò anche il mio motto, e di lottare, perchè prima o poi le cose arrivano.
La prima cosa che hai fatto appena tornato a casa?
Andare a vedere il mare e mangiare il mio piatto preferito, la Parmigiana di Melanzane.
E’ stato bellissimo anche rivedere i miei genitori. Quando sono andato al mare, mi sono seduto a guardare l’orizzonte, rimanendo in silenzio. Dopo tanto tempo in casetta, avevo bisogno delle piccole cose…
Giuliana Galasso