Provoca, diverte, informa, destabilizza, emoziona: lui è Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, che, grazie ad uno show al vetriolo, retorico per scelta, segna il debutto del suo “Pop-Hoolista tour” con un sonoro doppio-sold out al Mediolanum Forum di Assago a Milano. Dopo la riuscita anteprima di Rimini, ben 26000 anime sono accorse alla corte del rapper milanese che, tra monologhi, video, visual animati, guest star ed effetti scenografici giganteschi, conferma di essere un brillante ed ambizioso imprenditore di se stesso. Rispettando l’intenzione di approfondire e sviluppare i concetti del disco, Fedez non lascia niente al caso. Ad inaugurare lo show è un irriverente comizio elettorale, seguito da clip televisive con le critiche indirizzategli da Matteo Salvini e Maurizio Gasparri, alternate alle confortanti parole di sostegno di Alessandro Di Battista e Dario Fo. Populismo, incoerenza, meritocrazia, qualunquismo, conformismo sono i concetti, introdotti dalla voce di Francesco Pannofino, perfetti per inondare il pubblico di input su cui poter fare mente locale sull’attuale stato delle cose.
Sorprendente anche il contributo video di Francesco De Gregori che sa di investitura: “Io guardo solo l’autenticità di quello che fanno gli artisti, chi si concentra sulla coerenza spicciola spesso è invidioso”. Fedez spara le sue cartucce migliori senza soluzioni di continuità in uno show di stampo dichiaratamente internazionale: l’imponente struttura circolare del palcoscenico, i maxischermi, le imponenti scenografie e forte versatilità dei contenuti proposti confermano le ambizioni di un artista mai uguale a se stesso. Tra tutti gli elementi proposti in scaletta, colpisce l’invettiva contro l’opulenza del clero in “Cardinal Chic”, accompagnata da un crocifisso incastonato in un gigantesco Rolex. Decisamente riuscito il medley dedicato alle mille sfumature dell’amore: si va dal sesso per interesse (‘Pensavo fosse amore e invece…’), ispirato alla figura di Nicole Minetti, all’amore nel tempo della crisi (‘Love cost’), passando per le relazioni virtuali (‘Voglio averti account’), l’amore da fumetto (‘Olivia Oil’) e l’amore vero, sancito dall’applauditissimo duetto con Noemi sulle note de ‘L’amore eternit’. L’anima punk di Fedez salta fuori con il tribute ai Blink 182, mentre il picco satirico arriva con il massacro del palinsesto televisivo scandito da ‘Non c’è due senza trash’, arricchito dalle divertenti gigantografie dei volti di Fede, Vespa, Belen, De Filippi intorno al santino di Barbara D’Urso, raffigurata nelle vesti della Madonna.
A completare la velenosa triade di canzoni ispirate alla tv sono ‘Alfonso Signorini’ e ‘Vivere in campagna pubblicitaria’, cantate da Fedez, prima nelle vesti di Superman in tenuta rosa fluo, poi travestito da gigantesco assorbente macchiato. A risollevare gli animi più sensibili è il brano più intenso dell’interno concerto; stiamo parlando di ’L'hai voluto tu’, una bellissima canzone di stampo cantautorale, suonata alla chitarra acustica dallo stesso Fedez. Particolarmente significativo anche l’inno politico ‘Si scrive schiavitù si legge libertà’. Pubblico in delirio con il momento hit: Francesca Michielin sale sul palco con Fedez per cantare ’Magnifico’ e ‘Cigno Nero’, in un palazzetto illuminato a giorno dai flash degli smartphone. Scroscianti applausi anche per il neo vincitore di X Factor Lorenzo Fragola, chiamato ad eseguire ‘The Reason Why’, per decretare il trionfo del brand Fedez. Gran finale con tutti gli ospiti della serata sul palco per ballare sulle note dance di “ Ti porto con me” mentre Fedez si lancia sul pubblico in una bolla di pvc trasparente in uno stage diving fuori dagli schemi. In chiusura un saluto 100% populista:”Non siete voi che dovete sognare di diventare come me – dice – sono io che devo sperare di rimanere come voi”.
Raffaella Sbrescia
La scaletta
Pop-Hoolista
Generazione Boh
Cardinal Chic
Pensavo fosse amore
Love Coast
Voglio averti account
Olivia Oil
Amore Eternit
Sirene
Medley Jet set su base Blink 182
Non c’è due senza trash
Duetto Vivian
Alfonso Signorini
Vivere in campagna pubblicitaria
L’hai voluto tu
Si scrive schiavitù si legge libertà
Faccio Brutto
Polaroid
Magnifico
Cigno Nero
Ti porto con me