Si è tenuto lo scorso 21 marzo il secondo appuntamento della rassegna Suo.Na, interamente dedicata alle realtà musicali più interessanti del momento. Protagonista del palcoscenico della Sala 3 del Duel Beat di Agnano a Napoli, il cantautore anglo-italiano e polistrumentista Piers Faccini. “Between Dogs and Wolves”, tra cani e lupi, è il titolo del suo ultimo disco che ben descrive anche l’irrispettoso e rumoroso pubblico che l’elegante e delicato artista si è ritrovato a fronteggiare. La serata, ad ingresso gratuito per la riapertura della sala dell’ex cinema, voleva essere un regalo speciale e prezioso da parte degli infaticabili organizzatori della kermesse ma ben pochi hanno saputo apprezzarlo. La musica malinconica e cosmopolita di Piers trova le sue vie di espressione attraverso un dolce ed incisivo finger picking, accompagnato da una leggera batteria e dal suggestivo suono di un’armonica a bocca. Una manciata di canzoni intrise di intime sfumature, continui e articolati rimandi musicali e suggestivi innesti culturali sono i tratti salienti della musica di Piers Faccini. Nessun effetto speciale, niente luci colorate o sbuffi di fumo: solo la voce, calda e coinvolgente, miscelata al folk anglosassone, iniettato di autentico blues, sono le “armi” con cui Piers ha provato a conquistare la selvaggia platea del venerdì sera, senza tuttavia riuscirci. Ci resterà l’indelebile ricordo delle intense parole di “Uncover my eyes”, l’ultimo atto performativo del song writer:
“Crowds were gathered at the waters’ edge
While in each face and hand
A million stories there to tell
A tale for every man
I’ve heard all the answers
But none that fit the question
Is there a way to silence
There’s the revelation
Sing heart, sing
Sing heart, sing
Sing heart, sing
A river flows in my veins”
Raffaella Sbrescia