“Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018”: l’iniziativa diventa itinerante

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 - conferenza stampa - JR

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 – conferenza stampa – JR

Si è tenuto Venerdì 27 luglio, a Roma, presso la Sede del Mibac, in via del Collegio Romano, nella prestigiosa Sala Spadolini, l’incontro di presentazione dell’evento “Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018”, cui hanno preso parte i più importanti nomi del settore organizzativo di concerti Jazz, produttori, musicisti, Sindaci, fotografi, giornalisti: insomma una nutrita rappresentanza di tutti quei comparti che gravitano intorno a questo evento, che prende vita da un’iniziativa solidale “capitanata” da Paolo Fresu, e cominciata nel 2015.
Nel 2015, infatti, in una città ancora “fantasma”, che era L’Aquila, dove la vita stentava a ripartire, nonostante fossero passati sei anni da quella notte d’Aprile che la volle dolorosamente straziata da uno dei più impietosi terremoti degli ultimi 30 anni, venne organizzato un evento di portata culturale estremamente rilevante. Ben 600 musicisti, e tutto quello che può ruotare intorno ad un raduno tanto consistente, hanno reso la città, (allora solo due strade percorribili), un immenso palcoscenico, con varie location, (18 palchi), alcune di difficile allestimento, su cui per un giorno e mezzo si sono esibiti gratuitamente.

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 - conferenza stampa - JR

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 – conferenza stampa – JR

Noi di Ritratti di Note eravamo presenti, già dalla prima sera quando, dopo una partita di calcio intensamente vissuta, (protagonista la Nazionale Jazzisti ai tempi capitanata dal generoso Costantino Costa, ed oggi pilotata dall’amico Fabrizio Salvatore, titolare di Alfa Music), sul palco allestito nella piazza principale dell’Aquila si esibirono, con grande coinvolgimento, tutti i jazzisti che sportivamente avevano animato il pomeriggio. Documentammo fotograficamente la serata: eravamo i soli.
Forse anche per questo, per questo nostro intimo sentirci parte della manifestazione che, nel corso di tre anni, ha contribuito a restituire vita a L’Aquila, ieri abbiamo particolarmente apprezzato l’invito e l’accoglienza.
L’Aquila, oggi, è molto diversa. E molto, grazie alla volontà , all’impegno, e all’ottima gestione economica dell’attuale amministrazione, è stato restituito al patrimonio comune.
E ancora molto è in corso di restauro.
Al termine di un intenso documentario, che racconta la storia de “Il Jazz Italiano Per L’Aquila”, oggi diventato “Il Jazz Italiano per le terre del Sisma”, prendono la parola, a turno, i promotori della presentazione. Primo tra tutti Paolo Fresu, che questa iniziativa ha sostenuto, organizzato, supportato sotto ogni suo aspetto, con la competenza e la professionalità che gli appartengono, riuscendo a coinvolgere, in tre anni, la quasi totalità del mondo jazzistico italiano.
Il Jazz è una musica “diversa”. Come tutta la musica, nasce per “accomunare”, ma, a differenza di altri generi musicali, entra a contatto diretto con il proprio pubblico, avvolge e si lascia avvolgere.
Il Jazz è solidale, disponibile, accogliente, “popolare” per “costituzione”. Ed in quest’ottica di solidarietà e condivisione, si è unito, prima al capoluogo abruzzese, poi alle altre terre devastate dal sisma, in un un ampio abbraccio di conforto e sostegno, portando la musica nelle strade, tra i vicoli pericolanti, nelle più belle aree artistiche che pian piano venivano restituite, nel loro splendore, al piccolo e ricco insediamento urbano, e creando un movimento ed un’attenzione che sicuramente non sono passati inosservati.
Oggi, l’iniziativa (fortemente voluta dal MiBAC, dalle amministrazioni locali, dal direttore artistico), ha preso un carattere itinerante, e sarà articolata su quattro giornate : il 30 agosto a Camerino, il 31 a Scheggino, il 1° settembre ad Amatrice ed il 2 settembre a L’Aquila. Non mancherà la partita di calcio, come tutti gli anni, e sicuramente quest’anno L’Aquila offrirà un ambiente ancora più accogliente. Diversa è la situazione per le altre terre colpite dal Sisma. Ieri, a Camerino, hanno consegnato dei moduli abitativi.

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 - conferenza stampa - JR

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 – conferenza stampa – JR

C’è ancora tanto da fare, in quei territori che, incolpevoli, hanno subito un tale disastro.
Tuttavia, la musica, quel momento che deroga alla necessità materiale, per nutrire la necessità dell’anima di ritrovare un poco di bellezza e leggerezza, in questo, ha dimostrato di poter essere di fondamentale aiuto e sostegno.
Anche quest’anno, quindi, ci uniremo, come testata, alla manifestazione, felici di esserne stati parte coinvolta sin dall’inizio. Un piccolo contributo in quel mare magnum di solidarietà che per quattro giorni attraverserà queste zone rosse dell’Italia centrale, e che, grazie al Jazz ed ai suoi comparti attivi, è stato possibile realizzare.

JR

Gilberto Gil, Paolo Fresu e Take 6: serata di stelle nel secondo giorno di Umbria Jazz 2018

Gilberto Gil - Umbria Jazz 2018 - ph JR

Gilberto Gil – Umbria Jazz 2018 – ph JR

A distanza di 40 anni, una celebrazione importante per Gilberto Gil. Quella della rivisitazione di una delle sue produzioni più riuscite. Stiamo parlando dell’Album “Refavela 40”, progetto in tour da un anno, prima in Brasile, e poi nelle principali piazze di Europa, e che non poteva certo mancare in questa edizione di Umbria Jazz, visto il grande successo ottenuto tanto in termini di apprezzamenti da parte della critica, quanto da parte del pubblico. Ed a ragione. Uno spettacolo coloratissimo ed elettrizzante, ricco di strumenti, voci, danze, cori, e un Gilberto Gil in grandissima forma, che salta, canta, dirige e si diverte.
Il disco “Refavela” nacque nel 1977, dopo un viaggio in Nigeria e la partecipazione al festival di musica africana di Lagos.
Come il titolo ben suggerisce, il lavoro è dedicato alle Favelas, agglomerati suburbanistici tradizionalmente riferiti al Brasile, ma identici in tutti i posti poveri del terzo mondo. Ritrovate certe caratteristiche a Lagos, nelle periferie più estreme e povere, nacque questo lavoro, un disco dalle forti accentazioni africane, con abbondanti inserti funk. Una sorta di fil rouge musicale che unisce l’Africa al Brasile. E che riprende le parole di Quincy Jones di ieri sera: “la musica, tutta la musica ritmica, è figlia d’Africa”.

Gilberto Gi - Umbria Jazz 2018 - ph JR

Gilberto Gi – Umbria Jazz 2018 – ph JR

In questa rivisitazione coloratissima, ci sono i figli, Bem Gil e Nara Gil, la giovane nipotina, mascotte del gruppo, Mestrinho, ai cori ed alla fisarmonica, Domenico Lancellotti alla batteria, Thiago Queiroz al sax, la bellissima Mayra Andrade, e, radiosa ed in splendida forma, la nostra Chiara Civello. La storia artistica tra la Civello e Gil nasce nel 2014, quando la cantante romana lo volle al suo fianco nella realizzazione dell’album “Canzoni”, a duettare nel brano “Io che non vivo senza te”.

Da lì, la collaborazione a questo progetto di rivisitazione di un album che possiamo definire a tutti gli effetti “generazionale”, in uno spettacolo che infiamma l’Arena, di nuovo tutta riversata sotto palco sul finale, nonostante gli forzi di contenimento del servizio d’Ordine.

Nella giornata di ieri altri due eventi di interesse sono stati al teatro Morlacchi: alle 17, con l’esibizione del Devil Quartet di Paolo Fresu, e i Take6, nella rassegna “Round Mindnight”, gruppo che avevamo già visto protagonista nella serata precedente, durante l’omaggio a Quincy Jones.

Paolo Fresu - Umbria Jazz 2018 - ph JR

Paolo Fresu – Umbria Jazz 2018 – ph JR

Paolo Fresu ed il suo quartetto si fanno interpreti di un ottimo jazz, che tratta il panorama musicale a 360 gradi, con la stessa attenzione e professionalità. Da menzionare la rivisitazione della sigla di “Un posto al sole”, inserita anche nell’ultimo cd del gruppo, dal titolo “Carpe Diem”, a simbolo di un album ricco di suoni diversi, eterogenei, assai ben realizzato, pulito. Nella sensibilità, che lo contraddistingue, Fresu ricorda Giulio Libano, uno di quei personaggi che la musica la fa nella penombra, ma la fa buona ed importante. Scomparso nel 2016, è stato uno dei più grandi arrangiatori italiani, collaborando con Mina, Celentano, Dorelli, Chet Baker, e dicendo la sua, a livello di musicista, nell’affiancare personaggi come Cerri, Sellani, lo stesso Chet Baker. Uno di quegli uomini che non amò mettersi in mostra, ma ebbe come scopo principale nella vita fare il suo lavoro e farlo bene. A lui il quartetto dedica un commovente ed intenso brano che porta il suo titolo.

Take 6 - Umbria Jazz 2018 - ph JR

Take 6 – Umbria Jazz 2018 – ph JR

I Take 6, con le loro voci, la loro simpatia e la capacità di stare tra il pubblico, rendono omaggio ad Al Jarrreau, scomparso nel febbraio 2017.
Un gruppo che vanta 30 anni di carriera, una solidità corale che li vede tutti sullo stesso piano, la capacità, non frequente e non comune, di arrivare al successo come gruppo. Senza un leader, o una figura di riferimento. La parola d’ordine sembrerebbe essere “si va avanti e lo si fa insieme”. E la regola del gruppo risulta vincente. Nella loro carriera vantano dieci Grammy e dieci Dove Award, hanno collaborato con nomi del calibro di Ella Fitzgerald, Steve Wonder, Ray Charles, hanno eseguito colonne sonore di successo, e partecipato ai più importanti jazz festival del mondo. Non potevano certo non dire la loro in questo 45.mo festival del jazz, che si fa di giorno in giorno più interessante.

JR

Umbria Jazz 2017: a spasso con Lettuce, Jamie Cullum, Paolo Fresu e Uri Caine

Umbria Jazz 2017- Jamie Cullum

Umbria Jazz 2017- Jamie Cullum

Secondo giorno perugino. Sono di scena molti eventi degni di menzione. C’è da dire che lo sono quasi tutti, in questa festosa manifestazione, che proprio di recente si è visto riconosciuto dalla Camera il diritto al sostegno, in quanto “festival di interesse nazionale”. Con tardiva attenzione, sosteniamo noi, ma tant’è, l’importante è arrivarci. Alle 17 al teatro Morlacchi, Cristiana Pegoraro e Danilo Rea Duo. Due pianisti con diverse ma altrettanto intense sensibilità artistiche ed interpretative, alle prese con un variegato repertorio che spazia dalla musica classica Barocca al jazz più tecnico, dalle melodie partenopee al tango argentino. A riprova del fatto che dove c’è talento e capacità tecnica, le barriere di “genere” si polverizzano, ed il dialogo diventa forza espressiva.

L’appuntamento in Arena santa Giuliana è con due eventi musicali di forte impatto qualitativo: I Lettuce e Jamie Cullum.

I Lettuce, band formatasi a Boston nel 1992, esponente del funky più tecnico e raffinato, che si esibisce in un intenso e ritmico concerto, caratterizzato per lo più da cadenze riff elaborate a maglie molto strette e nucleo centrale dei singoli brani. Importante il sostegno dato dalla batteria e dal basso elettrico, vigorosi ed “ordinati” i fiati. Nell’insieme qualcosa di sicuramente molto buono, destinato prevalentemente ad un pubblico appassionato del genere.

E’ poi la volta di Jamie Cullum, e la musica cambia completamente aspetto.

Artista britannico, pianista e compositore, nonché cantante di notevole caratura, Cullum inizia la sua carriera molto giovane. a soli 20 anni incide il suo primo disco. 500 copie che oggi fanno parte delle “rarità da amatore”, ricercatissime dai collezionisti.
Ha poi lavorato ovunque. Dalle navi da crociera ai matrimoni, non disdegnando nulla di quanto di buono la musica praticata tra la gente può portare con sé. E sicuramente da artista “pop” è il suo approccio con il pubblico dell’Arena, già nel far comunicare che non avrà problemi di alcun genere ad essere fotografato e ripreso. E questo ben dispone le persone presenti, facendo crollare immediatamente quel velo quasi impalpabile ma fortemente “filtrante” che caratterizza sovente le esibizioni da un palco così fisicamente definito ed imponente.
Nessuna soggezione, quindi, e subito un “tuffo” tra la folla; un tuffo artistico, cui farà seguito, a fine concerto, un tuffo fisico che metterà non poco in difficoltà il personale della security, ma che costituirà un elemento di definitivo apprezzamento non solo musicale, ma soprattutto umano. Che non è poco per un artista che sicuramente ha da dire la sua in ambito jazz e blues, come dimostrerà durante l’articolata ed apprezzatissima performance.

Un insieme di brani tratti dal proprio repertorio discografico, interpretati da vero front man di lunga esperienza, con tanto di salti su e giù dal pianoforte, coinvolgimento fisico e somatico, grande valenza vocale, tante note strutturate e complesse da spendere, all’insegna della massima semplificazione d’impatto. Come a dire “sono complicati, questo blues e questo jazz, ma state tranquilli: con me vi arriveranno diretti al cuore”.

Un paio di cover di notevolissimo rispetto, tra cui “Blackbird” , subito riconosciuta ed applaudita calorosamente dalla platea, tanto entusiasmo e tanta qualità. E tantissima simpatia, come quando ferma gentilmente il battito di mano dell’arena, durante l’esecuzione del brano ” Don’t Stop The Music”, per dare vita ad un virtuosismo “gigionesco”, percuotendo vano armonico e corde del piano in un assolo che manda decisamente in delirio il pubblico. Insomma, generosità dispensata a piene mani, e con un calore assolutamente mediterraneo. Pubblico che sul finale si ammassa sotto il palco, felice di accogliere il caloroso Jamie tra sé, e tanto di “Happy Birthday” con cinque minuti di protagonismo per Barbara, che compie gli anni alla mezzanotte. Dedica presumibilmente richiesta, e affettuosamente assecondata.

Che dire? Che ne vorremmo tutti i giorni di esibizioni così.

Umbria Jazz 2017 - Paolo Fresu

Umbria Jazz 2017 – Paolo Fresu

Quindi è veramente con moltissimo rammarico che non attendiamo il bis, ma ci precipitiamo verso il Morlacchi, prima che la folla invada le scale mobili ospitate nella suggestiva Rocca Paolina (e questo è un altro punto a favore della manifestazione di Perugia: lo stupore per il bello, che ogni momento si rinnova), dove ci aspettano Paolo Fresu e Uri Caine, reduci dalla pubblicazione del loro terzo album in duo “Two Minuettos”, registrato a Milano al Teatro dell’Elfo dal vivo, durante tre serate tematiche dedicate una alla musica classica e barocca, una alla popmusic nazionale ed internazionale, ed una alle sonorità più ortodossamente songbook americane, definite “standard”. Un percorso gentilmente e signorilmente condotto da Fresu, come è nel suo stile che oramai ben conosciamo, e che tanto ce lo rendono gradito, mentre attraversa i vari generi codificati, passando con estrema agilità dall’uno all’altro, senza soluzione di continuità. Commovente l’omaggio a Lauzi e Mia Martini, reso tramite l’esecuzione di “Almeno tu nell’universo”, che termina con una nota trattenuta per oltre un minuto dall’eccellente Paolo, fino a quando proprio il fiato non regge più. C’è veramente da dire che la classe non è acqua, e l’eleganza è la caratteristica più peculiare di questo gentleman del Jazz italiano, sempre disponibile e sorridente. Una sorta di continuità, anche oggi come ieri, con quanto visto in Arena.

Umbria Jazz 2017

Umbria Jazz 2017

Ma Perugia non è solo Arena e Morlacchi. E’ anche molto altro. E’, ad esempio, corso Vannucci, animato da artisti di strada dalle 11 del mattino, quando partono i Funk Off, storica band di Vicchio, capitanata da Dario Cecchini, quest’anno “Marxiano” nell’aspetto, dietro la foltissima barba bianca, a quando incappiamo in una piacevolissima mezz’ora di intrattenimento di cui si rende protagonista la band Accordi & Disaccordi. che propone, oltre ad un brano di Fred Buscaglione notissimo al pubblico, “Guarda che luna”, scaturito dalle corde più passionali e romantiche del rude Fred tornato Ferdinando, una bella contaminazione tra swing e opera, con la voce perfetta della mezzosoprano Chiara Osella calatissima nel ruolo di una Carmen ribelle, all’inseguimento del “L’oiseau” più celebre del mondo. Qualcosa di diverso, di piacevole, ed, anche qui, di estremamente accessibile.
Giro di cappello, e poco importa se dieci giorni prima eri con artisti di fama internazionale su un palco forse considerato da alcuni ben più prestigioso della strada.

Il bello di questa manifestazione resta il rapporto diretto con il pubblico, cui non si sottrae nessuno dei partecipanti. E questo è importante, un messaggio di forte significato, in un mondo che purtroppo, anche suo malgrado, per molti aspetti, diventa ogni giorno più diffidente nei confronti del prossimo.

R.G.

Photogallery

Umbria Jazz 2017

Umbria Jazz 2017

Umbria Jazz 2017

Umbria Jazz 2017

Umbria Jazz 2017

Umbria Jazz 2017

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Umbria Jazz 2017

Umbria Jazz 2017

Umbria Jazz 2017

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Il jazz italiano per Amatrice e per gli altri territori colpiti dal sisma domenica 4 settembre

A seguito dei tragici avvenimenti di questi giorni, “Il Jazz Italiano per l’Aquila”, iniziativa sostenuta e promossa per il secondo anno consecutivo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz, diventa per questa edizione,“Il Jazz Italiano per Amatrice e per e per gli altri territori colpiti dal sisma”.

Domenica 4 settembre, due grandi eventi con numerosi concerti caratterizzeranno la giornata: a Roma, dalla mattina al tardo pomeriggio alla Casa del Jazz, e in serata a L’Aquila nel piazzale adiacente la Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Inoltre, buona parte dei 20 palchi originariamente previsti a L’Aquila, troveranno ospitalità in altre città italiane. Oltre a L’Aquila e Roma, sono previsti concerti a Milano, Torino, Napoli, Novara, Parma, Catania, Courmayeur, Pisa, Cantalupo in Sabina (RI), Barga, Empoli, Fano, Lecce, Nuoro e S. Anna Arresi, Lampedusa e molte altre città che si stanno aggiungendo in queste ore.

La grande maratona del jazz, con oltre 700 artisti impegnati in circa 110 concerti, distribuiti nel centro storico del capoluogo abruzzese, che si è tenuta per la prima volta lo scorso anno con la presenza di circa 60.000 persone, si sposta, quindi, a Roma e in altre città italiane, per concludersi con un grande concerto serale a L’Aquila, di fronte la Basilica di Collemaggio per problemi di sicurezza e logistica (si attendevano per questa edizione circa 100.000 persone), e per rispetto delle popolazioni colpite dal tragico terremoto della scorsa settimana.

Una grande giornata di solidarietà musicale, con la presenza di alcuni tra i più rappresentativi musicisti italiani che si esibiranno a titolo gratuito e dove per il pubblico è previsto un contributo spontaneo di solidarietà. Inoltre, è prevista l’attivazione di una campagna di crowdfunding nazionale e di un sms solidale per raccogliere fondi destinati al restauro ed alla riapertura del Cinema Teatro Comunale “Giuseppe Garibaldi” di Amatrice, luogo simbolo della cultura e della ricostruzione del tessuto sociale di uno dei centri storici distrutti dal sisma.

“Dopo i musei è adesso il mondo del jazz a mobilitarsi per la ricostruzione. Anche domenica prossima la solidarietà passa per la cultura”, così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commenta l’iniziativa #jazz4italy.

La comunità aquilana - ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente - è letteralmente distrutta dal dolore per la tragedia che ha colpito i fratelli del reatino e dei territori dell’Umbria e delle Marche. In segno non di lutto, ma di vera e propria disperazione, abbiamo annullato tutte le manifestazioni legate alla grande festa per la 722esima Perdonanza Celestiniana, decidendo altresì di annullare la grande maratona jazz, “Il Jazz italiano per L’Aquila”, che, già nella prima edizione, era stata uno dei rari momenti di vera gioia e ritrovata aspettativa e voglia di farcela per tutte le aquilane e tutti gli aquilani. Per questo motivo, pur rinunciando, per testimoniare il nostro cordoglio, a tenere la manifestazione all’Aquila, avevamo chiesto alla generosità dei jazzisti italiani che essa avesse comunque luogo, non più per L’Aquila ma per Amatrice e gli altri Comuni colpiti dal sisma. Il tutto anche al fine di avviare una raccolta fondi che potrà aiutare a ricostruire un luogo simbolo della vita di una comunità, quale il cinema teatro di Amatrice. Riflettendo insieme, tuttavia, ed ascoltando anche il Comitato Perdonanza e soprattutto il sindaco di Amatrice, abbiamo ritenuto che, nel coinvolgere 20 piazze italiane, fosse importante che proprio L’Aquila ospitasse il concerto principale, come segnale di una solidarietà che, d’ora in poi, vedrà i nostri territori, uniti dall’appartenenza al Parco Gran Sasso Monti della Laga, superare il nostro dolore e intraprendere il percorso di ricostruzione della comunità, e rinnovato sviluppo, per il futuro dei nostri figli.

“La maratona del Jazz Italiano per L’Aquila dello scorso anno – dichiara Paolo Fresu - è stato un inaspettato successo di musica ed emozione, talmente forte e pregnante che, forse, la storia del jazz italiano si può ora dividere tra un prima e un dopo L’Aquila. Questo ci ha spinto a ripeterla senza sapere che la ferita del sisma si sarebbe riaperta improvvisamente, lacerando ancora una volta le comunità del centro Italia.

Per questo oggi diviene “Il Jazz Italiano per Amatrice” e si trasferisce per un intero giorno nella Capitale e in molte città italiane, per approdare la sera, davanti la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, luogo simbolo della comunità aquilana.

Se lo scorso anno siamo stati nel capoluogo abruzzese per porre l’attenzione sulla ricostruzione e animarne il centro storico (vi ritorneremo nel 2017 e 2018), questa volta saremo in tutta Italia, affinché la nostra solidarietà vada a ricostruire e ripristinare i territori colpiti dal sisma. Sempre più convinti che questa debba passare attraverso le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste”. 

“La Società Italiana degli Autori ed Editori si è fatta parte attiva nell’organizzazione, avendo già dato un contributo di 50 mila euro e si farà altresì carico di pagare il diritto d’autore  per gli eventi in programma in modo che tutto il ricavato possa essere devoluto in aiuto delle popolazioni colpite dal sisma – aggiunge Filippo Sugar, Presidente di SIAE. - L’impegno di SIAE nei confronti della creatività non si limita infatti solo all’intermediazione del diritto d’autore ma si spinge, come in questo caso, fino all’utilizzo dei mezzi e dei repertori creativi e autorali per aiutare in momenti di grande emergenza come questo. Anche in questo caso, SIAE ha voluto dare il proprio contributo concreto nella convinzione che la cultura è la base attraverso la quale passa ogni ricostruzione”.

L’intera giornata de Il Jazz Italiano per Amatrice sarà seguita dalla Rai Tv, dai canali Radio Rai e raccontato anche con uno speciale di Rai Cultura.

Nella giornata di venerdì 2 settembre, il comitato organizzatore (Midj, I-Jazz e Casa del Jazz con la direzione artistica di Paolo Fresu) conferma nella città dell’Aquila i convegni già previsti: “Jazz, Turismo, Sostenibilità. I festival di jazz: una risorsa per la valorizzazione di ambiente e territorio e per un turismo sostenibile” (Palazzo Fibbioni, ore 15); e “Arte, Cultura, Pensiero sociale e politico” (Auditorium del Parco, ore 17.30). Due incontri che prevedono la partecipazione di esponenti del mondo politico, culturale, economico e della ricerca e il coinvolgimento di importanti realtà che si occupano di difesa e valorizzazione del territorio come Federparchi, FAI e Unesco Giovani. In sinergia con il pensiero del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e del Ministro Dario Franceschini, si è ritenuto, infatti, che questi incontri fossero particolarmente attuali, anche alla luce dei tragici fatti degli ultimi giorni.

In occasione di questi convegni, sarà donato un pianoforte a coda al Conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila, acquistato grazie alle generose donazioni della campagna di crowdfunding “Un pianoforte per l’Aquila” che ha raccolto e diffuso il progetto dei tre pianoforti ideato da Claudio Filippini Giovanni Guidi e Mirko Signorile. Un secondo pianoforte sarà donato da SIAE, main sponsor della manifestazione e si stanno pianificando ulteriori forme di solidarietà, con un’attenzione particolare per le nuove generazioni attraverso laboratori di musica destinati ai bambini di età prescolare.

Il comitato organizzatore promette di essere a l’Aquila ancora, con il progetto originale, nel 2017 e 2018 sottolineando la caratura del jazz italiano e la necessità di essere vicini, attraverso la musica, a chi ha bisogno.

Sempre più convinti che la solidarietà debba passare anche attraverso la cultura e le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste. Per restituire ad Amatrice, all’Aquila e agli altri centri, le scuole, le case, le piazze e la memoria.

“Il jazz italiano per Amatrice” è realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz. L’edizione 2015, chiamata “Il jazz italiano per L’Aquila”, fortemente voluta dal Ministro Franceschini, dal Sindaco Cialente e da Paolo Fresu, grazie al decisivo sostegno della Siae,  ha rappresentato l’evento jazzistico più importante che abbia mai avuto il nostro Paese, non solo per l’ampia partecipazione di artisti e il grande successo di pubblico, ma per l’intensità emotiva che ha accompagnato l’iniziativa.

promosso da: Mibact - Ministero per i beni e le attività Culturali e del Turismo

Comune dell’Aquila – in occasione di Perdonanza Celestiniana 2016

main sponsor: SIAE

realizzato da: Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz, Casa del Jazz

partners: Disma Musica, Poste Italiane, Nuovo Imaie con il contributo di: Fondo Etico Ricostruzionevettori ufficiali: Trenitalia e Busitalia

con la collaborazione di: Corsica Ferries

media partners: Rai 5, Rai Cultura, Rai Radio 3, Rai Radio 7 live, Rai Isoradio

con il supporto di: Zero, Left, Musica Jazz, Jazzit

business development partner: Capitale Cultura

Il Jazz Italiano per l’Aquila: le foto della mobilitazione a sostegno della ricostruzione della città

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Domenica 6 settembre c’è stata la grande mobilitazione di tutto il jazz italiano per animare con i suoni del jazz il centro storico della città in ricostruzione e contribuire nell’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione dell’Aquila. Fortemente voluta dal Ministro Dario Franceschini, dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu, e grazie al sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Puglia Sounds, l’iniziativa ha coinvolto 600 jazzisti per 100 concerti in sole 12 ore.

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Una giornata che passerà alla storia come il momento jazzistico più ricco e importante che abbia mai avuto il nostro Paese. La maratona musicale ha avuto inizio alle ore 12,00 per terminare intorno alla mezzanotte. L’impegnativo allestimento della manifestazione, nei luoghi decentrati e sul palco centrale di Piazza Duomo è stato curato dal Comune dell’Aquila con venti diverse postazioni disseminate lungo un percorso a stretto contatto con i cantieri della ricostruzione e attraverso la suggestiva e drammatica vicinanza con i luoghi, i palazzi ed i monumenti che lentamente stanno iniziando a rivivere.

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il percorso musicale, indicato man mano dalle marching band, ha coinvolto la Basilica di San Bernardino, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, il Chiostro di San Domenico, i Portici di Via San Bernardino, Piazza dei Gesuiti, Via del Castello, Largo Tunisia, l’interno e l’esterno del nuovo Auditorium, Piazza Chiarino, Via Borgo Rivera, la Fortezza, la Fontana delle 99 Cannelle senza tralasciare i numerosi happening improvvisati; il tutto si è concluso in Piazza Duomo per il concerto serale.

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Dai gruppi stabili più noti fino alle Big Band, passando per le marching band fino ai combos di insieme dei conservatori e delle scuole e a tantissimi giovani talenti, ai gruppi espressione di festival o realtà regionali, la risposta del mondo del jazz italiano è stata unanime e positiva. La partecipazione massiccia dei musicisti e di tutti gli operatori del settore conferma quanto oggi il jazz italiano sia sempre più vivo e dinamico. Lo è sia nelle sue espressioni artistiche sia nella fitta rete di realtà che lo rappresentano su tutto il territorio nazionale, realtà che da qualche anno dialogano tese alla costruzione di un progetto comune con l’obiettivo di dare voce ad una musica oggi profondamente radicata nel nostro paese.

Fonte: Ufficio stampa

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

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Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

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Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

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Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

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Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

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Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

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Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

 

 

Il Jazz italiano per l’Aquila: 600 jazzisti per 100 concerti in sole 12 ore il prossimo 6 settembre

image001 (1)Domenica 6 settembre è la data scelta per la grande mobilitazione di tutto il jazz italiano per animare con i suoni del jazz il centro storico della città in ricostruzione e contribuire nell’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione dell’Aquila. Fortemente voluta dal Ministro Dario Franceschini, dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu, e grazie al sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Puglia Sounds, l’iniziativa vede coinvolti 600 jazzisti per 100 concerti in sole 12 ore.

“Una giornata che passerà alla storia come il momento jazzistico più ricco e importante che abbia mai avuto il nostro Paese. La lunga maratona di musica che si terrà il 6 settembre a L’Aquila – dichiara il Ministro Dario Franceschini – oltre a confermare l’impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo nei confronti del panorama nazionale del jazz, dimostra un sostegno concreto degli artisti alla ricostruzione civile, sociale e culturale dell’Aquila. Ringrazio i tanti musicisti che quest’anno hanno deciso di portare la musica jazz nel centro dell’Aquila, continuando a tenere accesi i riflettori su di una città che da sei anni attende il recupero del proprio centro storico duramente colpito dal sisma”.

“Un evento – ha dichiarato il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente – destinato a diventare una data storica, dal momento che vede la presenza simultanea dei maggiori artisti jazz del panorama nazionale ed internazionale, in una location del tutto particolare, ovvero il centro storico dell’Aquila che, con le sue ferite e le sue gru, sta credendo con tutte le sue forze, nel ritorno alla vita”.

“Ringrazio il Ministro Franceschini che, dopo il Buskers Festival dello scorso anno, ha voluto regalare alla Città dell’Aquila un evento altrettanto straordinario, per il quale c’è già grandissima attesa. Un inno alla rinascita e alla cultura, vera vocazione e simbolo di questa città. “Il jazz italiano per L’Aquila” – dichiara Paolo Fresu – si presenta come il più grande evento jazzistico mai organizzato nel nostro Paese. Con oltre 600 musicisti provenienti da tutta l’Italia e 100 concerti che coinvolgeranno tutta la ricca realtà del nostro jazz. Questa grande mobilitazione non ha il solo significato di sensibilizzare sui tempi della ricostruzione ma anche quello di contribuire alla cicatrizzazione del tessuto sociale e architettonico della città oltre che rappresentare la vitale e creativa realtà del jazz italiano. Grazie alla musica e alla presenza, si spera numerosa, dei molti che vorranno venire all’Aquila per sentire e condividere la solidarietà. SIAE è da sempre vicina a L’Aquila”.

“Siamo felici e orgogliosi di sostenere questa grande manifestazione di solidarietà, che coinvolge il meglio della musica jazz italiana, e di dare il nostro contributo concreto per la rinascita culturale di questa meravigliosa città – dichiara Filippo Sugar, Presidente designato SIAE. La maratona musicale prenderà avvio alle ore 12,00 per terminare intorno alla mezzanotte. L’impegnativo allestimento della manifestazione, nei luoghi decentrati e sul palco centrale di Piazza Duomo, sarà curato dal Comune dell’Aquila. Infatti, sarà la città la vera protagonista, con circa 20 diverse postazioni disseminate lungo un percorso a stretto contatto con i cantieri della ricostruzione e attraverso la suggestiva e drammatica vicinanza con i luoghi, i palazzi ed i monumenti che lentamente stanno iniziando a rivivere”.

Il percorso musicale, indicato man mano dalle marching band, comprenderà la Basilica di San Bernardino, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, il Chiostro di San Domenico, i Portici di Via San Bernardino, Piazza dei Gesuiti, Via del Castello, Largo Tunisia, l’interno e l’esterno del nuovo Auditorium, Piazza Chiarino, Via Borgo Rivera, la Fortezza, la Fontana delle 99 Cannelle e molti altri piccoli luoghi dove avverranno degli happening improvvisati; il tutto si concluderà in Piazza Duomo per il concerto serale a partire dalle ore 20,00. Dai gruppi stabili più noti fino alle Big Band, passando per le marching band fino ai combos di insieme dei conservatori e delle scuole e a tantissimi giovani talenti, ai gruppi espressione di festival o realtà regionali, (senza dimenticare il mondo della infanzia al quale sarà dedicata una postazione) la risposta del mondo del jazz italiano è stata unanime e positiva. I primi ad aderire all’appello del Ministro Dario Franceschini, del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e del trombettista Paolo Fresu, sono stati Enrico Rava, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Antonello Salis, Gianni Coscia, Gianluigi Trovesi, Maria Pia De Vito, Gianluca Petrella, Roberto Gatto, Rosario Giuliani, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Paolo Damiani, Javier Girotto, Pietro Tonolo, Tiziana Ghiglioni, Ada Montellanico e Gino Paoli ma immediatamente si sono aggiunti centinaia di altri musicisti provenienti da tutto il Paese.

Ad anticipare la giornata di concerti, sarà la “Partita nel Cuore” che si svolgerà il 5 settembre alle ore 16,00 nello Stadio “Tommaso Fattori” dell’Aquila e che vedrà scendere in campo la Nazionale Italiana Jazzisti, la Nazionale Italiana Cabarettisti e la Rappresentativa Città di L’Aquila. Per la Nazionale Jazzisti hanno già confermato la loro presenza Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Natalio Mangalavite e Gianluca Petrella. Il ricavato dell’evento, legato alla quarta edizione del Premio “Citta di L’Aquila” e dedicato al giovane Giovanni Compagni scomparso durante il terremoto, sarà impegnato per l’acquisto di un gioco per bambini disabili. La partecipazione massiccia dei musicisti e di tutti gli operatori del settore conferma quanto oggi il jazz italiano sia sempre più vivo e dinamico. Lo è sia nelle sue espressioni artistiche sia nella fitta rete di realtà che lo rappresentano su tutto il territorio nazionale, realtà che da qualche anno dialogano tese alla costruzione di un progetto comune con l’obiettivo di dare voce ad una musica oggi profondamente radicata nel nostro paese. Il coordinamento del progetto è realizzato dall’Associazione I-Jazz (che raccoglie i principali festival e progetti di jazz italiani), unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (Midj) e alla Casa del Jazz di Roma. Anche la Rai ha abbracciato con entusiasmo questa causa con un forte impegno editoriale. In particolare i canali di Rai Radio, Rai Radio1, Rai Radio2, Rai Radio3, Rai Cultura e Rai5, seguiranno l’evento con servizi, approfondimenti e interviste. Una vera maratona radiofonica in diretta che toccherà i luoghi più simbolici del capoluogo abruzzese dalle 10 del mattino fino a notte fonda, una copertura completa e capillare, declinata nei programmi più seguiti di Radio Rai. In televisione, sarà Rai 5 con la trasmissione “Ghiaccio Bollente” a riprendere il meglio della giornata e l’intero concerto serale, realizzando uno speciale di 100 minuti in onda in prima serata il 26 settembre.

L’iniziativa è finanziata dal Comune dell’Aquila e dal Mibact e può contare sul contributo di Puglia Sounds. Sarà la Siae il Main Sponsor dell’evento, con Trenitalia e Busitalia (Gruppo Fs Italiane), vettori ufficiali. Un ringraziamento particolare alla collaborazione di Corsica Ferries e Dismamusica e a tutti gli altri che stanno rendendo possibile la realizzazione di questo evento. Realizzato da: Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti Italiani di Jazz, Casa del Jazz Vettori ufficiali Trenitalia e Busitalia (Gruppo Fs Italiane) Media partners Rai Radio,Rai Radio1,Rai Radio2,Rai Radio3, Rai Cultura,Rai 5 Partners Corsica Ferries, Dismamusica

Informazioni: 0862 645259 / 055 240397

Umbria Jazz ’15: la street parade live dei Funk Off con Paolo Fresu ed il Frank Zappa di Stefano Bollani

Paolo Fresu @ Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Paolo Fresu @ Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Musica nel centro storico da mezzogiorno a tarda notte, a pagamento e gratuita, al chiuso e all’aperto, Umbria Jazz 15 entra nel vivo e l’atmosfera, già calda fin dalle prime battute, è, se possibile, ancora più pregna di magnetismo ed autentica emozione.  Storia e contemporaneità mescolano il fascino antico e l’eleganza moderna attraverso le note e le opere di artisti tanto diversi tra loro quanto simili per l’accomunarsi di note e pensieri su pentagramma. Le strade di Perugia sono un continuo brulicare di volti, voci, strumenti ed è semplicemente magia. Angoli, scorci, vie, negozi, teatri, Chiese, l’Arena Santa Giuliana, Teatro Morlacchi, Piazza IV Novembre, Bottega del Vino, Giardini Carducci, Arena Santa Giuliana Restaurant Stage risplendono di rinnovata bellezza e, a noi, non rimane che goderne osservando ogni minimo dettaglio e ascoltando a cuore aperto.

Di seguito la photogallery a cura di : Roberta Gioberti (inviata a Perugia)

Gli scatti sono relativi ai live di Paolo Fresu & Funk Off e di Stefano Bollani in “Sheik Yer Zappa”

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

 

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

 

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

 

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

 

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

 

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

 

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

 

Stefano Bollani @ Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Stefano Bollani @ Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

 

Stefano Bollani @ Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Stefano Bollani @ Umbria Jazz 15 ph Roberta Gioberti

Tutte le informazioni per reperire regolarmente i biglietti di UMBRIA JAZZ 15 sono consultabili sul sito ufficiale www.umbriajazz.com.

Umbria Jazz 2015: il programma completo e le curiosità della nuova edizione del rinomato Festival

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L’edizione 2015 di UMBRIA JAZZ si conferma uno degli eventi più attesi del 2015. Presentata  a Milano, all’interno della serata “Umbria Experience Opening”, presso la nuova sede ADI per Expo - Associazione per il Disegno Industriale, la manifestazione è stata introdotta da un esclusivo live per il numeroso pubblico accorso all’evento: Danilo Rea e Paolo Fresu si sono infatti esibiti dal vivo dando un piccolo assaggio di quello che si potrà vivere a Perugia dal 10 al 19 luglio per UMBRIA JAZZ 15.

Unanimemente riconosciuto come il festival musicale di maggior qualità in Italia, UMBRIA JAZZ è da sempre uno dei punti di forza dell’Umbria, attirando sul territorio un pubblico italiano e internazionale di appassionati di musica, ma anche di food, design, fashion, arte, storia e cultura, tutti valori di cui l’Umbria è ricca. Nel corso della serata “Umbria Experience Opening” sono intervenuti Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, Luciano Galimberti Presidente ADI, e Renzo Arbore, Presidente della Fondazione Umbria Jazz.

«Umbria Jazz, di cui sono un assiduo frequentatore da quando è nato (nel 1973) e di cui adesso sono presidente in carica per “anzianità” – ha dichiarato Renzo Arbore – vive da 42 anni ed è una vera eccellenza italiana. Il jazz in Italia è stato lanciato da Umbria Jazz, insieme ad altri festival, riviste e operatori del settore, ma il compito di Umbria Jazz è stato quello di divulgare questa musica, che inizialmente aveva molte difficoltà. Come diceva Paolo Conte ”le donne odiavano il jazz e non si capisce il motivo”, e invece noi abbiamo conquistato anche le donne. Tutto questo perché abbiamo avuto e abbiamo tutt’ora un motore veramente efficace che si chiama Carlo Pagnotta, fondatore e direttore artistico del festival!»

 

Fresu @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Fresu @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Duecentocinquanta eventi in dieci giorni, con un’anteprima il 9 luglio, distribuiti in sei stage: Il principale spazio, aperto ai concerti serali, è l’Arena Santa Giuliana, sul cui palco si esibiscono gli artisti più popolari. Per tutto il giorno, dal pomeriggio a tarda notte, altri eventi si svolgono nel Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso e vera anima musicale del Festival, alla Bottega del Vino, dove si ritrovano buona musica e buon cibo, in piazza IV Novembre e nei giardini Carducci, senza dimenticare che il palcoscenico della marching band è tutto il centro storico di Perugia.

Fresu @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Fresu @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Sui palchi si esibiranno stelle di prima grandezza dell’universo jazz e non solo, tra gli altri: Tony Bennett con Lady Gaga, Chick Corea con Herbie Hancock, Caetano Veloso con Gilberto Gil, Paolo Conte, Brad Mehldau, Subsonica, Cassandra Wilson, Charles Lloyd, Dianne Reeves, Bill Frisell, Enrico Rava, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Ramin Bahrami.

Due le peculiarità di questa edizione: l’anteprima del 9 luglio in piazza IV Novembre, dedicata ai trent’anni di collaborazione tra UJ e il Berklee College of Music di Boston, con il concerto della Faculty Band di Larry Monroe e Donna McElroy e di Alissia Benveniste & The Funketeers, e la consegna delle lauree ad honorem del Berklee College of Music a due grandi musicisti presenti nel cartellone del Festival, Charles Lloyd e Paolo Fresu.

Fresu e Rea @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Fresu e Rea @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

L’altra particolarità riguarda l’autore del manifesto, anzi dei manifesti ufficiali del Festival: il Maestro Alberto Burri. Un ringraziamento particolare alla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri per la possibilità concessa a Umbria Jazz di celebrare un grande artista umbro nel centenario della nascita.

Fresu e Rea @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Fresu e Rea @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Arena Santa Giuliana – Perugia

10 luglio:

PAOLO CONTE, senza dubbio il cantautore italiano più vicino per storia e stile al mondo del jazz e di sicuro il più colto e coerente, che presenterà il suo ultimo lavoro dal titolo “Snob”, con uno show di classe che avrà anche un significato molto particolare: Conte e UMBRIA JAZZ avevano, infatti, un amico in comune che da poco se n’è andato, Sergio Piazzoli. A lui sarà dedicato il concerto.

11 luglio:

SUBSONICA UJ SPECIAL PROJECT. La band salirà sul palco per un inedito e imperdibile live, in cui arricchirà il proprio concerto, per la prima volta, con una preziosa e speciale parentesi realizzata insieme a importanti special guest del jazz (il sax di Emanuele Cisi, la tromba di Flavio Boltro e il trombone di Mauro Ottolini), un progetto speciale in esclusiva per UMBRIA JAZZ.

12 luglio:

PAOLO FRESU – BRASS BANG! con Steven Bernstein-Gianluca Petrella-Marcus Rojas. Un’esplosiva piccola-grande band con grandi solisti, tra poesia, humor, ritmi travolgenti e divertimento, in cui i tre “fiati” Fresu, Bernstein e Petrella incontrano il basso di Rojas.

STEFANO BOLLANI, che porterà a Perugia il suo ultimo progetto “Sheik Yer Zappa”, un omaggio musicale a Frank Zappa, una delle figure più complesse e affascinanti della storia del rock.

13 luglio:

THE BAD PLUS & JOSHUA REDMAN. Il sassofonista Redman, stella di prima grandezza della scena jazzistica mondiale, incontra il trio Bad Plus, che sono riusciti a raffigurare nella cornice di una delle più classiche formazioni del jazz (il trio piano/contrabbasso/batteria), lo spirito della post modernità.

SNARKY PUPPY, una delle più entusiasmanti novità musicali degli ultimi anni con un repertorio che propone incursioni musicali nel funk e nel R&B, passando per la fusion e il rock. La band, che nel 2013 ha vinto il Grammy nella categoria “Best R&B Performance”, torna a UJ dopo il successo del live dello scorso luglio

14 luglio:

CHICK COREA & HERBIE HANCOCK. Un evento in esclusiva italiana che riunisce due dei più grandi pianisti viventi, che nel 1978 esordirono insieme in un tour documentato da due famosi dischi che rappresentarono una vera rivoluzione musicale. Il duo torna a Umbria Jazz a due anni dall’ultima volta.

15 luglio:

TONY BENNETT e LADY GAGA che presenteranno, per l’attesissima unica data italiana del loro tour europeo, il loro acclamatissimo album di standard jazz dal titolo Cheek To Cheek”, vincitore del Grammy Award come Best Traditional Pop Vocal Album.

16 luglio:

ROBERT GLASPER TRIO. Il pianista vincitore di un Grammy Award Robert Glasper torna a UJ in trio per presentare il suo nuovo album in uscita a giugno dal titolo “Covered”. Con Glasper sul palco di UJ15 ci saranno Vicente Archer al contrabbasso e Damion Reid alla batteria, e i tre insieme torneranno al jazz più puro e intimo

CASSANDRA WILSON. Una delle più belle voci della Musica Nera degli ultimi anni, che a Perugia presenterà il suo ultimo lavoro, “Coming forth by day”: il disco, tributo a Billie Holiday, una delle sue fonti di ispirazione, ha esordito al 1 posto delle jazz charts di tutto il mondo.

17 luglio:

Caetano Veloso & Gilberto Gil: CAETANO & GIL – TWO FRIENDS – ONE CENTURY OF MUSIC.  I due torneranno insieme sul palco di Umbria Jazz, 21 anni dopo la loro esibizione in coppia del 1994, per un concerto-evento dedicato al Brasile in cui celebreranno i loro 50 anni di carriera.

SPOKFREVO ORQUESTRA: il trascinante ensemble fondato dal Maestro Spok, che rivisita il Frevo, genere musicale del Brasile del Nord-est con arrangiamenti moderni e armonie raffinate.

18 luglio:

THE BRAND NEW HEAVIES: Questa band londinese, un’istituzione della scena acid jazz, che ha partorito i alcuni tra i più grandi successi jazz e soul del Regno Unito, con una presenza costante nelle classifiche e oltre due milioni di album venduti. L’ultimo lavoro dei Brand New Heavies è “Forward” (2013).

INCOGNITO: Lo straordinario successo degli Incognito è una delle grandi storie della musica britannica degli ultimi decenni. Uno dei gruppi dal sound più unico e riconoscibile, un marchio di fabbrica ben definito: la band britannica capitanata da Jean-Paul “Bluey” Maunick continua a rappresentare un punto di riferimento nel mondo dell’acid jazz. A UJ gli Incognito, che nel 2014 hanno pubblicato il sedicesimo lavoro in studio, “Amplified Soul”, si sono già esibiti nel 1993 e nel 2010.

19 luglio:

TAYLOR MCFERRIN, giovane musicista figlio del maestro Bobby McFerrin, prende in prestito dalla golden era del soul e dai grandi del jazz, che contestualizza grazie al beatmaking e alle più contemporanee espressioni della musica elettronica.

DAYME’ AROCENA, la nuova stella della tradizione vocale cubana. A ventidue anni ha già conquistato i più grandi musicisti della sua isola e si prepara alla consacrazione internazionale grazie al suo innato carisma.

ORLANDO JULIUS & THE HELIOCENTRICS: semplicemente uno dei maggiori compositori di tutta la musica africana, autore di uno dei dischi che segnano il primo punto d’incontro tra la musica nera africana e quella afroamericana statunitense.

ROMARE, il suo percorso filologico fatto di ricerca e campionamenti jazz, blues, soul è una delle più belle narrazioni della tradizione musicale americana afrocentrica degli ultimi anni. Un suono originale e al tempo stesso consapevole delle radici.

GILLES PETERSON DJ SET feat. MC EARL ZINGER. Peterson non ha bisogno di presentazioni, il suo curriculum parla da sé: DJ, produttore, conduttore radiofonico, label manager, ispiratore del movimento acid-jazz. Earl Zinger altri non è che Rob Gallagher che fu leader della band della Talkin ‘Loud “Galliano”.

 

Teatro Morlacchi – Perugia

10 luglio:

  • ‘ROUND MIDNIGHT CHARLES LLOYD QUARTET

                                 w/ GERALD CLAYTON

                                 JOE SANDERS

                                 KENDRICK SCOTT

 

11 luglio:

  • 12,00 “YOUNG JAZZ” PRESENTA

                          SOCIETÀ VESNA: ROSSANO EMILI, IN LIMINE

                          con MANUELE MORBIDINI

                          PEDRO SPALLATI

                          MASSIMO MORGANTI

                          IGOR SPALLATI

                          UGO ALUNNI

 

  • 17.00 “YOUNG JAZZ” PRESENTA

           MARIA FAUST “SACRUM FACERE”

           w/ KASPER TRANBERG, JAKOB MUNCH

           JONATAN AHLBOM, FRANCESCO BIGONI

           NED FERM, EMANUELE MANISCALCO

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT BRAD MEHLDAU TRIO

                                w/ LARRY GRENADIER and JEFF BALLARD

 

 

12 luglio:

  • 12,00 Anteprima mondiale

          “IN BACH”

          RAMIN BAHRAMI & DANILO REA

 

  • 17,00 GIOVANNI TOMMASO “CONSONANTI” QUARTET

          con MATTIA CIGALINI

          ENRICO ZANISI

          NICOLA ANGELUCCI

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT ORCHESTRA NAZIONALE GIOVANI TALENTI

                                 Direttore PAOLO DAMIANI

 

 

13 luglio:

  • 17,00 “YOUNG JAZZ” PRESENTA

          VIJAY YVER TRIO

          w/MARCUS GILMORE and STEPHAN CRUMP

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT ANTONIO FARAO’ QUARTET

                                 con MAURO NEGRI

                                 MARTIN GIAKONOVSKI

                                 MAURO BEGGIO

 

14 luglio:

  • 17,00 “YOUNG JAZZ” PRESENTA

           JACOB BRO TRIO

           w/ THOMAS MORGAN and JOEY BARON

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT MIGUEL ZENÒN QUARTET

                                 w/ LUIS PERDOMO

                                 JORGE ROEDER

                                 HENRY COLE

 

15 luglio:

  • 17,00 “TRIBUTO A RENATO SELLANI

          DANILO REA, MASSIMO MORICONI

          TULLIO DE PISCOPO

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT “YOUNG JAZZ” PRESENTA

                                 GoGo PENGUIN

                                 w/ CHRIS ILLINGWORTH

                                 NICK BLACKA

                                 ROB TURNER

 

 

16 luglio:

  • 17,00 THEO CROCKER BAND

          w/ IRVIN HALL, KASSA OVERALL

          MICHEAL KING, ERIC WHEELER

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT “YOUNG JAZZ” PRESENTA

                                 BEN VAN GELDER nad REINER BAAS

                                 meet HAN BENNINK

17 luglio:

  • 17,00 “BEAUTIFUL LIFE

                   DIANNE REEVES

                   Winner of the 2015 Grammy of Best Jazz Vocal Album

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT “GUITAR in the SPACE AGE

                                 BILL FRISELL

                                 w/ GREG LEISZ

                                 TONY SCHERR

                                 KENNY WOLLESEN

 

18 luglio:

  • 12,00 GIOVANNI GUIDI TRIO

                          w/ THOMAS MORGAN and JOÃO LOBO

 

  • 17,00 ENRICO RAVA NEW QUARTET

          con FRANCESCO DIODATI

          GABRIELE EVANGELISTA

          ENRICO MORELLO

          e STEFANO DI BATTISTA ospite speciale

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT RAVI COLTRANE GUITAR QUARTET

                                 w/ ADAM ROGERS

                                 SCOTT COLLEY

                                 NATE SMITH

 

 

19 luglio:

  • 12,00 FRANCO CERRI QUARTET

         con DADO MORONI

         STEFANO BAGNOLI

         RICCARDO FIORAVANTI

 

  • 17,00 AARON DIEHL TRIO

          DAVID WONG

          PETE VAN NOSTRAND

          w/ WARREN WOLF special guest

Piazza IV Novembre – Perugia

 

10 luglio:

  • 21,00 GETTYSBURG COLLEGE JAZZ ENSEMBLE
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

11 luglio:

  • 21,00 JAZZ SCHOOL STUDIO BAND
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

12 luglio:

  • 21,00 CURT WILSON BIG BAND
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

13 luglio:

  • 21,00 HENRY FORD BIG BAND
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

14 luglio:

  • 21,00 HENRY FORD BIG BAND
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

15 luglio:

  • 21,00 BLOOMSBURG UNIVERSITY JAZZ ENSEMBLE
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

16 luglio:

  • 21,00 UNIVERSITY SOUTH FLORIDA JAZZTET
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

17 luglio:

  • 19,00 CONAD JAZZ CONTEST – 3° CLASSIFICATO
  • 21,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS
  • 23,00 FUNK OFF ON STAGE special guest AVERY*SUNSHINE

 

18 luglio:

  • 19,00 CONAD JAZZ CONTEST – 2° CLASSIFICATO
  • 21,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS
  • 23,00 FUNK OFF ON STAGE special guest AVERY*SUNSHINE

 

19 luglio:

  • 19,00 BERKLEE/UMBRIA JAZZ CLINICS AWARD GROUP
  • 21,00 CONAD JAZZ CONTEST – 1° CLASSIFICATO
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

Paolo Fresu Quintet live a Napoli, la photogallery del concerto

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Lo scorso 6 Dicembre la rassegna Napoli Jazz Winter ha  celebrato i 30 anni di carriera del trombettista Paolo Fresu con una serata al Teatro Delle Palme di Napoli. Nato nel 1934, il progetto Paolo Fresu Quintet riunisce il trombettista e filicornista sardo ai componenti della band originale:Trino Tracanna (sax), Roberto Cipelli (pianoforte),Attilio Zanchi (contrabbasso) e Ettore Fioravanti (batteria). Il live ”30!” a cui ha assistito il pubblico partenopeo rappresenta un importante traguardo artistico per Fresu, una tappa fondamentale nel viaggio musicale sulle strade del jazz. Il coronamento di tre decenni d’arte vissuti in comune.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

 

 

 

 

 

“Vino Dentro”, Paolo Fresu firma la colonna sonora del film di Orgnani. La recensione dell’album

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Un viaggio sonoro scandito da colorate sfumature, un sontuoso percorso di note, scelte, pensate, sognate, arrangiate con cura e parsimonia. Questo è “Vino Dentro”, l’album che il celebre trombettista Paolo Fresu ha pubblicato lo scorso 7 gennaio 2014 per Tuk Music, branca della Tuk Movie, dedicata alle colonne sonore di film e documentari. “Vino Dentro” s’inserisce all’interno di una fitta collaborazione tra Paolo Fresu e il regista Ferdinando Vicentini Orgnani, iniziata nel 2002 con “Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni”. Ispirato dal romanzo “Vino Dentro” di Fabio Marcotto, il film mette insieme il mito del Faust e la passione per il vino e, sebbene esista un fortissimo legame tra la colonna sonora e la trama della pellicola, i 16 brani scelti da Fresu riescono a valicare confini e limitazioni di ogni genere suscitando suggestioni ora fruttate, ora intense e robuste, ora leggere e frizzantine, proprio così come pregiati ed irresistibili sorsi di vino raro ed introvabile.

Ad accompagnare la tromba ed il flicorno del musicista e compositore sono il bandoneon e il pianoforte di Daniele Di Bonaventura, le percussioni e i samplers di Michele Rabbia e gli archi dell’orchestra de I Virtuosi Italiani. Maestose ed imponenti le due composizioni di Mozart inserite nella tracklist: “Fin ch’an dal vino” e “Madamina, il catalogo è questo”. L’approccio naïf e romantico di Fresu traspare nella trame eleganti, ricercate e avvincenti di “Val des sauers belle et sages”, nella travolgente “Fuga”, nell’allure onirica ed introversa di “Dolomiti Sky”, nell’inquieto mistero di “Calmo”.  Se “Fermo”, il brano cofirmato da Fresu con Daniele Di Bonaventura, ci mostra in maniera cristallina il legame con la trama noir del film è “Martango”, proposta in ben tre takes, a fornirci un mare sconfinato di spunti e di suggestioni contrapposte. Il pathos dell’incontro tra i Virtuosi Italiani agli archi e Di Bonaventura, lascia il passo ad un mood più cameristico per poi concludersi in un monologo solitario e malinconico.

Le vicissitudini del vine-writer, protagonista del libro e del film, lasciano, via via, sempre più spazio alle note ed al loro fascino ineludibile: si va dalla volteggiante melodia di “Classico” al monumentalismo epico di “Mediterraneo” per poi approdare al misterioso sound de “La visione del Bipede”. Il dramma e la magia imposti dagli evidenti echi Mozartiani non sminuiscono la carica emotiva evocata da Fresu e compagni che, con abilità ed autentica personalità creativa, coniugano passato e presente cesellando con cura ogni minimo dettaglio.

Raffaella Sbrescia

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