A metà strada tra jazz, pop e musica classica, “Painted Notes” è il nuovo progetto discografico, pubblicato lo scorso 27 maggio, che porta la firma del chitarrista partenopeo Paolo Palopoli e della flautista americana Isabella Arbace (Flauti), a cui si aggiunge la fresca e sottile voce vintage di Valentina Ranalli. Il disco, su etichetta Full Heads, racchiude due anime e due universi molto diversi tra loro che, attraverso le 9 tracce che compongono l’album, trovano punti di dialogo, fusione e incontro. Jazz, musica classica, musica contemporanea e pop/rock sono i generi che possiamo riconoscere all’interno di questa originale miscela musicale che, sotto il titolo di “Painted Notes”, note dipinte, disegna i tratti di un percorso ineludibile, pronto a sorprenderci ogni volta.
Sonorità eteree, dal fascino ancestrale, convivono con le tinte passionali e perturbanti del jazz di “All the things you are”. La versione live di “Painted Lives” fonde lo swing tipico del Manouche con il lirismo della vocalità di Valentina Ranalli, la quale, attraverso il proprio stile e la sua peculiare vocalità, tinteggia a proprio piacimento anche le sfumature di “Mirror Waters”, una melodia frizzante e minimalista e “Blue, blue, blues”. La suggestiva intro di “Central Park West” “ di John Coltrane si scurisce con la melodrammacitià di una chitarra scura ed implacabilmente solenne mentre “Il Mercante di sogni” rappresenta la perfetta miscela sonora per un esperienza extrasensoriale. In “Bach Orpheus” Palopoli e Arbace manipolano il suono classico, iniettandovi all’interno incursioni al flauto e spruzzi di samba brasiliana di Jobim, il risultato è veramente curioso e meritevole di numerosi ascolti. Immancabile l’omaggio al maestro Ennio Morricone in “Your Love” mentre la chiusura del’album è affidata a “Waves”: un leggero affresco del Golfo di Napoli: una miniera di emozioni dal fascino senza tempo.
Raffaella Sbrescia
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