Nesli e Alice Paba
NESLI torna al Festival di Sanremo, per la seconda volta, con il brano “Do retta a te” in duetto con Alice Paba (vincitrice dell’ultima edizione di The Voice)
Venerdì 10 febbraio uscirà nei negozi e nei digital store KILL KARMA La mente è un’arma, il nuovo album di Nesli che chiuderà così la trilogia musicale iniziata con “Andrà Tutto Bene”. La versione digitale dell’album invece, conterrà 4 inediti: oltre alla versione originale del brano Do retta a te cantata solo da Nesli (long version), la cover sanremese in duetto con Alice Paba de Ma il cielo è sempre più blu, l’acoustic version di Vivere è ridere oltre a Tesoro non conta e Dove sto andando.
Alice Paba, vincitrice dell’ultima edizione di The Voice, pubblica il 10 febbraio, il suo primo album contenente 8 nuove canzoni (oltre alla cover di Toxic di Britney Spears) e intitolato “Se fossi un angelo”.
Gli album Kill Karma la mente è un arma di Nesli e Se fossi un angelo di Alice Paba sono prodotti da Brando (GoWild Music/Universal Italia).
Intervista
Come è nata la canzone che portate a Sanremo e com’è nata anche la vostra collaborazione?
La nostra collaborazione è nata in maniera molto spontanea e naturale durante le registrazioni dei rispettivi album visto che abbiamo il produttore in comune. Alice conosceva già un po’ il mio mondo, poi l’ho sentita registrare e le ho proposto di fare questa canzone insieme. In genere non sono solito fare duetti e collaborazioni perché sembra quasi impossibile incontrarsi in studio. Tra noi c’era sintonia nell’aria per cui ci siamo convinti della validità del progetto e l’abbiamo presentato a Carlo Conti che l’ha scelto.
Cosa vi accomuna?
Il fatto che scriviamo le nostre canzoni. Abbiamo le idee chiare su quello che vogliamo fare e, sebbene i nostri siano due mondi differenti, abbiamo la stessa intenzione di poter raccontarci al meglio attraverso le nostre canzoni.
Quali sono le vostre sensazioni pre-sanremesi?
Nesli: Per me è tutto migliore. Mi sento a mio agio in un contesto già vissuto, vedo volti ormai familiari e poi il fatto di essere stato scelto in 3 anni per la seconda volta è una bella conferma per me, rende tutto più leggero.
Alice: Per me è tutto nuovo ma riesco a sentire solo energie positive. Sia da parte mia che di Nesli, nonché di tutto il nostro team, arriva la giusta carica. Condividiamo tutte le sensazioni per cui non ho troppa ansia.
Nesli, cosa è cambiato rispetto alla tua precedente partecipazione sanremese, quando invece c’erano stati problemi con le prove del brano?
Stavolta affronto tutto meglio. All’epoca venivo da cambiamenti discografici e contrattuali, il brano l’avevo cantato 3 volte in tutto prima di arrivare a Sanremo e anche le prove andarono male. Dopo due anni di esperienza in più le cose stanno andando decisamente meglio.
Perchè avete scelto il brano di Rino Gaetano come cover?
Nesli: Ce la godiamo proprio! La facciamo tipo karaoke, ci dà carica forse perché la cantiamo all’unisono dall’inizio alla fine. Rino Gaetano ci rappresenta bene, non era facile trovare una cover che potesse valorizzare Alice e andare bene anche per me. Brando e Raffaella di GoWild ci hanno aiutato molto in questo. Questa canzone è impattante e, siccome il pezzo in gara è una ballad, abbiamo scelto di mostrare un altro lato di noi con un brano che va all’opposto.
Che vi aspettate dalla partecipazione al Festival di Sanremo?
Noi vorremmo semplicemente fare bene per mettere in luce i nostri rispettivi album in uscita il 10 febbraio. Quindi presentiamo noi stessi, la canzone ed il relativo progetto.
A proposito di disco. Con il brano “Tesoro non conta” torni alle origini per scrivere la fine di un capitolo.
Questo brano in particolare, insieme a “Dove sto andando”, chiude la fase di un percorso. Si può percepire il primo Nesli ma prodotto come sarebbe dovuto essere fin dall’inizio. Il brano di chiusura definisce ed esaurisce l’approccio artistico avuto in questi due anni.
E intanto cosa cambia, sei tu che sei sempre lo stesso…
Certo la mia essenza è la stessa.
In che senso la mente è un’arma?
Si tratta di una visione in cui sposto geograficamente il cuore e la mente. Relego alla mente il potere di un’arma attraverso molteplici sfaccettature.
La poesia si prende tutto?
I brani inclusi in questo album sono poesie, quasi degli sfoghi. In genere quando inizio a scrivere canzoni, uso la forma della poesia poi solo in un secondo momento inizia la costruzione della struttura melodica, faccio mille passaggi di stesura ma alla fine l’origine e la fine sono la stessa cosa.
Dove sono gli altri brani che avevi preannunciato?
Tredici di questi sono nel file Nesli intoccabili, in realtà potrei metterne cento ma ne butterei via tante. Il mio lavoro deve passare attraverso il filtro di un interlocutore, non posso iniziare un discorso e aprirne altri cento.
A proposito di questo, qual è stato il riscontro dei tuoi interlocutori?
Il riscontro ha un tempo biologico più lungo di quanto in realtà vorrei. Nello specifico il secondo capitolo di questa trilogia aveva tutto il sapore di un’edizione limitata, in primis per il periodo di uscita (giugno), e poi per la scelta di fare 11 brani chiusi a 4 mandate: non entri in “Kill Karma” se non ci entri per davvero, non puoi ascoltarlo fugacemente, si tratta di un concept album e voleva essere considerato in quell’ottica. In base a questi presupposti credo che quell’edizione limitata non annunciata verrà recepita bene nel momento in cui ci sarà il capitolo finale, le canzoni avranno un senso completo. Quindi il riscontro reale arriverà con il sopraggiungere del tour.
Nesli e Alice Paba
Per quanto riguarda te, Alice… la titletrack “Se fossi un angelo” rivela la presenza di due anime nel tuo lavoro, forse è un modo per rispecchiare la tua personalità?
Esatto! La mia personalità è in effetti contraddistinta da diverse sfaccettature che, in alcuni casi, arrivano ad essere l’una l’opposto dell’altra. Anche nella mia musica si percepisce molto questa cosa per cui diventa un po’ difficile conciliare tutto. Ho 50 stili in testa, tanti input diversi però poi con il lavoro che abbiamo svolto, ho capito che era possibile incanalare tutto in un unico progetto.
Visti i tanti richiami di stili e influenze, non solo a livello testuale ma anche musicale, si è trattato di un lungo lavorìo di cesellamento?
Sì, il tempo a disposizione è stato poco dalla vincita di The Voice fino alla resa finale dell’album. Naturalmente all’interno del disco ci sono canzoni che avevo da tempo, poi con l’aiuto di Brando sono state inserite altre cose per far emergere la vera Alice. Quando scrivo le mie canzoni sento tanto la differenza tra un brano e l’altro, con questo primo album ho capito che posso farcela, è stata una conferma per me e spero si veda.
Quali sono state le difficoltà maggiori?
La cosa più difficile per me è credere nelle mie canzoni, trovare un filo logico a ciò che scrivo e a ciò che mi passa per la mente.
Nella scrittura, così come nella vita di tutti i giorni, sono molto confusionaria. Poi però con il lavoro fatto insieme al team riesco a dare un senso a questa confusione.
Forse hai solo bisogno di essere incanalata per poi andare per conto tuo?
È proprio quello che intendevo dire.
Quali sono i temi che affronti e cosa senti di dover comunicare?
Il tema dell’amore è quello principale perché è quello che ti fa vivere. Ci sono anche altri temi come la visione della mia dimensione e cerco di esprimerla.
“Ho solo me” mette in luce la tua parte introspettiva…
La parte introspettiva è quella che sento di più anche nello scrivere un brano; questo mio lato è come un tormento per me, cerco sempre di stare al passo ma dopo tutto i conti li fai con te stessa a prescindere dal resto.
Nonostante abbia vinto un talent importante e abbia un percorso alle spalle, quanto ti dà fastidio il fatto che la tua presenza al Festival non sia stata percepita con entusiasmo?
Ci sono stati molti commenti sul fatto che non sono abbastanza conosciuta. Rispondo sempre che un percorso serio l’ho affrontato così come tanti altri che sono sul palco di Sanremo. Mi sento a posto, l’unica cosa è che l’album non è ancora uscito ma è pronto per essere ascoltato e valutato quindi aspetto solo di farmi conoscere.
Raffaella Sbrescia
INSTORE TOUR
13.02 – VARESE ore 14.30 Varesedischi e TORINO ore 18.00 Mondadori
14.02 – MONZA ore 14.30 Feltrinelli e MILANO ore 18.00 Mondadori Duomo
15.02 – ROMA ore 17.00 Discoteca Laziale
16.02 – NAPOLI ore 18.00 Mondadori Vanvitelli
17.02 – BARI ore 18.30 Feltrinelli
18.02 – LECCE ore 15.00 Feltrinelli
19.02 – COSENZA ore 16:00 Feltrinelli
20.02 – CATANIA ore 18.00 Feltrinelli
21.02 – PALERMO ore 15.00 Palermo