Gigi D'Alessio Ph ©Luigi Maffettone

Gigi D’Alessio: tre date a Napoli per l’Ora tour

Gigi D'Alessio Ph ©Luigi Maffettone

Gigi D’Alessio Ph ©Luigi Maffettone

Si è tenuto lo scorso 25 marzo presso il Teatro PalaPartenope di Napoli il primo dei tre concerti partenopei di Gigi D’Alessio. Il cantante ha proposto una scaletta molto corposa, comprensiva di tanti suoi successi del passato e di brani estratti dal 19mo album di inediti intitolato “Ora”, piazzatosi in vetta alla classifica Billboard World Music Chart a fine febbraio.

Gigi D'Alessio Ph ©Luigi Maffettone

Gigi D’Alessio Ph ©Luigi Maffettone

Sul palcoscenico con l’artista partenopeo ci sono anche Carmine Napolitano alla batteria, Roberto D’Aquino al basso, Maurizio Fiordiliso e Pippo Seno alle chitarre, Roberto della Vecchia al piano, Checco D’Alessio alle tastiere e Arnaldo Vacca alle percussioni.

Il tour italiano si protrarrà fino a metà aprile

Queste le date ancora in programma:

26 MARZO – PALAPARTENOPE – NAPOLI

27 MARZO – PALAPARTENOPE – NAPOLI

30 MARZO – PALASPORT – ACIREALE

2 APRILE – TEATRO TEAM – BARI

4 APRILE – TEATRO VERDI – FIRENZE

5 APRILE – STADIUM 105 – RIMINI

8 APRILE – PALAOLIMPICO – TORINO

11 APRILE – GRAN TEATRO LINEAR4CIAK – MILANO

12 APRILE – GRAN TEATRO LINEAR4CIAK – MILANO

15 APRILE – GRAN TEATRO GEOX – PADOVA

Gigi D'Alessio Ph ©Luigi Maffettone

Gigi D’Alessio Ph ©Luigi Maffettone

 

 

 

La scaletta del concerto:

Prima o poi
Quanti amori
Cosa te ne fai di un altro uomo
Chiaro
Cronaca D’Amore
Primo Appuntamento
Una notte al telefono
Dove sei
Non riattaccare
Il cammino dell’età
Prova a richiamarmi amore
Un nuovo bacio
Non dirgli mai
Annarè
Tu che ne sai
Sei importante
Le mani
Giorni
Occhi nuovi
Vita
Notti di lune storte
Como suena el corazon
Mon Amour
Te voglio bene ancora
Apri le braccia
Liberi da noi
Oj nenna ne
Quel che resta del mio amore
Canterò di te
Il falco e la rondine
Si turnasse a nascere
L’amore che non c’è
Insieme a lei
Nessuno te lo ha detto mai
Ora

 

 

 

“Fuoco a mare”: Bellopede e Marigliano accarezzano la speranza tra la bellezza e la distruzione

“Fuoco a mmare rint ‘o scuro e chesta città ca camp ancora ca ‘a speranza e chi ce resta”…. un ritornello che, attraverso una manciata di parole, rende in maniera cristallina l’idea di quale sciagura abbia rappresentato per la città di Napoli l’incendio che il 4 marzo 2013 devastò “Città della Scienza”. Mariano Bellopede al piano e Carmine Marigliano al flauto traverso integrano le loro eleganti note dell’ormai apprezzatissimo Viaggio in duo con quelle di Davide Esposito (batteria), Alessandro Anzalone (basso elettrico), Gabriele Borrelli (percussioni)  in “Fuoco a mare”, un brano che prova a racchiudere, con successo, una serie di elementi in netta contrapposizione tra loro: la poesia, la bellezza e la storia da un lato, la distruzione e l’ignoranza dall’altro. Al centro di questa dicotomia la speranza, che nelle vesti e nella voce di Francesca Colapietro, provano a farsi avanti nonostante i problemi che, da sempre, attanagliano le anime di chi prova a combattere in un territorio tanto bello quanto ostile.  Davvero toccanti le immagini del videoclip girato da Gennaro Silvestro proprio tra le ceneri del polo scientifico di Città della Scienza. Si potrebbero spendere milioni di parole nel provare a commentare le immagini forti di questo video ma niente, più delle immagini stesse, potrà farvene comprendere lo spirito ed il significato .

Raffaella Sbrescia

Video: “Fuoco a mare”

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=juyIHBdgt8E&w=560&h=315]

Piers Faccini live a Napoli per il Suo.Na

Pier Faccini

Pier Faccini

Si è tenuto lo scorso 21 marzo il secondo appuntamento della rassegna Suo.Na, interamente dedicata alle realtà musicali più interessanti del momento. Protagonista del palcoscenico della Sala 3 del Duel Beat di Agnano a Napoli, il cantautore anglo-italiano e polistrumentista Piers Faccini. “Between Dogs and Wolves”, tra cani e lupi, è il titolo del suo ultimo disco che ben descrive anche l’irrispettoso e rumoroso pubblico che l’elegante e delicato artista si è  ritrovato a fronteggiare. La serata, ad ingresso gratuito per la riapertura della sala dell’ex cinema, voleva essere un regalo speciale e prezioso da parte degli infaticabili organizzatori della kermesse ma ben pochi hanno saputo apprezzarlo. La musica malinconica e cosmopolita di Piers trova le sue vie di espressione attraverso un dolce ed incisivo finger picking, accompagnato da una leggera batteria e dal suggestivo suono di un’armonica a bocca. Una manciata di canzoni intrise di intime  sfumature, continui e articolati rimandi musicali e suggestivi innesti culturali sono i tratti salienti della musica di Piers Faccini. Nessun effetto speciale, niente luci colorate o sbuffi di fumo: solo la voce, calda e coinvolgente, miscelata al folk anglosassone, iniettato di autentico blues, sono le “armi” con cui Piers ha provato a conquistare la selvaggia platea del venerdì sera, senza tuttavia riuscirci. Ci resterà l’indelebile ricordo delle intense parole di “Uncover my eyes”, l’ultimo atto performativo del song writer:

“Crowds were gathered at the waters’ edge
While in each face and hand
A million stories there to tell
A tale for every man

I’ve heard all the answers
But none that fit the question
Is there a way to silence
There’s the revelation

Sing heart, sing
Sing heart, sing
Sing heart, sing
A river flows in my veins”

Raffaella Sbrescia

I Nobraino inaugurano il Suo.Na con un concerto memorabile

nobraino 1

Foto di: Manuela Zingone (ManovHella Zingoide)

Apertura col botto per la rassegna musicale Suo.Na, il ritmo delle cose belle”., organizzata da Ufficio K, in collaborazione con Wasabee e Bulbartworks.  Lo scorso 14 marzo si è tenuto, infatti, il concerto dei Nobraino, presso la Casetta della Musica in Via Barbagallo a Napoli, e si è trattato di un evento letteralmente spettacolare.

Con l’open act affidato ai talentuosi The George Frevis Band, i presupposti per una serata di buona musica si erano già intravisti tra testi consistenti ed un irresistibile tocco folk, rigorosamente acustico. Sette brani per scaldarsi dopo la lunga attesa al freddo di fine inverno fino al momento catartico:  Lorenzo Kruger e soci invadono il palco tra l’entusiasmo generale. Il colpo d’occhio è senza dubbio notevole:  gli artisti indossano  tutti coloratissimi abiti vintage, gli abbinamenti lasciano subito trasparire delle personalità molto forti e soprattutto libere da vincoli e pronte alla sperimentazione. Le impressioni iniziali trovano conferma nella carica elettrica di arrangiamenti strumentali assolutamente eterogenei e nella spettacolare teatralità che caratterizza movimenti, sguardi e utilizzo degli strumenti. Questa tipologia di interazione col pubblico ha scatenato una reazione di catalizzazione nello spettatore che, coinvolto in una sorta di girone infernale, non ha potuto esimersi dal prendere attivamente parte ad una vera e propria festa. A prescindere da sesso, età e preferenze musicali, un live dei Nobraino rappresenta un’esperienza molto interessante, soprattutto grazie ai canali di dialogo che il gruppo romagnolo riesce a stabilire attraverso le più svariate forme espressive. Ogni singolo strumento, oggetto, filo presente sul palco viene letteralmente consumato dagli artisti, che se ne servono per tessere le fila di una ragnatela di note che non lascia scampo. Rimandi, citazioni, cover e grandi successi del proprio repertorio sono il pane quotidiano dei Nobraino che s’impossessano di quello che trovano infarcendolo con un ingrediente speciale: una massiccia dose di ironia, che tutto distrugge e tutto dissacra, senza mai perdere di vista la salvaguardia dei valori più importanti.

Il mattatore della serata è, manco a dirlo, Lorenzo Kruger, cantante, attore, poeta e saltimbanco: i suoi occhi, le sue mani, le sue gambe non si fermano nemmeno per un attimo, per ogni canzone in scaletta ha un cappello diverso da indossare, emozioni da comunicare. Tenendosi appeso ad una corda canta proteso sul pubblico, scende dal palco per pogare con i fans più scatenati, canta nella cornetta di un telefono, in un autoparlante, sulla cima di uno scaletto, fuori alla Casetta della Musica, mentre la band continua a suonare all’interno, rasa i capelli di un fan a zero, mentre intanto continua a cantare facendo incazzare anche la signora del bar per essere salito sul suo bancone cantando un’irresistibile versione rock de “l’Italiano” di Toto Cutugno. Ma partiamo dall’inizio: la scaletta comincia con la triade composta da “Il muro di Berlino”, “Un’altra ancora”, “Sotto al letto” per poi continuare con “Lo scrittore”: “Ti scrivo ettolitri di endecasillabi, pensarti tutta quanta è quel che un uomo vuole, e a furia di desiderarti, di descrivere le parti del tuo corpo m’hai ridotto a uno scrittore”, canta Lorenzo,  mentre “Esca viva” e una double version de “Il bigamionista”, eseguita anche in acustico dai 2 Fornai, surriscaldano il pubblico. A seguire “Jacques Pèvert”, “Endorfine” e due interessanti reinterpretazioni di due canzoni di De Andrè come “La ballata di Michè” e “Hotel Supramonte”: la vocalità molto cavernosa e virile di Kruger riprende molto da vicino quella dello scomparso cantautore genovese ed il risultato di questo esperimento risulta molto piacevole.

nobrainoLa scaletta dei Nobraino è ferratissima: il gruppo esegue “Luce”, seguito da un irriverente medley strumentale. Subito dopo si torna a fare sul serio con “Via Zamboni”, “Il Semaforo” e la riuscitissima cover di “Clandestino”, il noto brano di Manu Chao, ovviamente rivisitato e corretto in chiave rock. Ironia spaccona quella di “Bella Polkona” e de “Il record del mondo”, richiami al sesso sfrontato e libero in “Tradimentunz”, divertimento spartano è quello della già citata “L’Italiano” di Cutugno e di “Bademeister”. Dopo  la rasatura a zero di un fan, eseguita sulle note del bel testo contro la guerra di “Mangiabandiere” arriva il momento del rush finale: “”Film muto”, la cover di “Via con me” di Paolo Conte”, “Bifolco” e “Signori della Corte” completano il viaggio all’interno della  particolarissima discografia dei Nobraino, senza contare la poesia dell’immagine di Lorenzo Kruger che canta le ultime due canzoni in cima ad uno scaletto: “Alla luce dei fatti di cui sono a conoscenza posso dire con certezza di non essere più pazzo di un cavallo, al limite più bello, ammessa dimostrabile la pazzia dell’animale già citato da me considerato spesso metro di misura per mentali inefficienze… umane deficienze. All’epoca dei fatti ero un grande sognatore della razza che la vita la vivono col cuore, descrivevo con disprezzo la società del capitale e l’amarezza del sudore, il puzzo del sudore”, canta Lorenzo, dipingendo la cornice perfetta di una serata da ricordare.

 Raffaella Sbrescia

“I colori del Jazz”:una rassegna musicale da non perdere

locandina_live_topnes definitivaPrenderà il via il prossimo 7 marzo la III edizione della rassegna musicale “I colori del Jazz”, organizzata dall’Associazione culturale napoletana Live Tones e curata dal direttore artistico e presidente dell’associazione Alberto Bruno. L’intento della kermesse, sarà, come di consueto, quello di garantire al pubblico un’offerta musicale di elevato spessore qualitativo ed artistico, grazie alla partecipazione di musicisti ed interpreti di fama internazionale.

Fabrizio Bosso - Julian Mazzariello

Fabrizio Bosso – Julian Mazzariello

 Il primo concerto della rassegna si terrà venerdì 7 marzo nella sede dell’Auditorium Salvo d’Acquisto di Napoli e vedrà sul palco il noto trombettista Fabrizio Bosso e l’eclettico Julian Mazzariello al pianoforte, per una serata ad alto tasso di emozioni, intitolata “Shuffle”. Il segreto per capire subito quale sarà lo spirito del concerto sta in due parole chiave: sperimentazione ed improvvisazione.

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Enrico Zanisi Ph. Andrea Boccalini

La rassegna proseguirà il 21 marzo con l’esecuzione live di “Keywords”, il nuovo album del giovane e talentuoso pianista romano Enrico Zanisi, classe 1990. Il disco è stato pubblicato lo scorso 14 gennaio per la Cam Jazz con Enrico Zanisi al piano, Francesco Ponticelli al basso e Alessandro Paternesi alla batteria ed ha già ottenuto un notevole riscontro, sia dal pubblico che dalla stampa specializzata.

Enrico Rava - Andrea Pozza Ph. Roberto Cifarelli

Enrico Rava – Andrea Pozza Ph. Roberto Cifarelli

L’ultimo appuntamento dei “Colori del jazz” è previsto per il 29 marzo quando Enrico Rava alla tromba e Andrea Pozza al piano offriranno un imperdibile assaggio del proprio sconfinato repertorio, frutto di numerosi anni trascorsi sui palchi italiani ed esteri. Il prestigioso duo presenterà melodie e brani tratti dalla miglior tradizione jazzistica spaziando dagli standards più legati alla tradizione, a brani particolarmente cari a Rava, fino a qualche incursione nella musica brasiliana, senza, tuttavia, tralasciare l’originalità interpretativa di due personalità di notevole pregio tecnico e compositivo.

Alla luce di quanto annunciato, la rassegna “I colori del jazz” rappresenta una rara occasione di fruizione musicale: tradizione ed innovazione saranno al centro di tre appuntamenti pensati con l’obiettivo di conquistare il pubblico, attraverso una preziosa miscela di lirismo, energia, esperienza e tecnica.

Auditorium Salvo D’Acquisto – Via R. Morghen 60 Napoli

Info: Direzione organizzativa Ornella Falco 3389941559

Inizio Concerti ore 21.30 – Apertura Teatro ore 20.45

Prevendite www.GO2.it – Posti non numerati

Raffaella Sbrescia

Serena Rossi presenta “Nella casa di Pepe” al Trianon di Napoli

Serena Rossi

Serena Rossi

La cantante e attrice napoletana Serena Rossi torna al canto, suo primo grande amore. Dopo aver conquistato numerosi consensi in tv ed in teatro, la giovane artista ha recentemente pubblicato un album intitolato “Nella casa di Pepe”, prodotto da Paolo Varriale, su etichetta Sun-ra. Il disco, composto da 8 inediti e 2 cover, mette in risalto la voce cristallina di Serena che, in questo lavoro, si è avvalsa della collaborazione di artisti eccellenti per parlare dell’amore seguendo angolazioni diverse. Eugenio Finardi, Paolo Varriale, Nino Buonocore, Fernando Osorio ed Enzo Gragnaniello sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno contribuito alla realizzazione di questo disco che, alle 21 del prossimo 21 marzo, sarà interpretato da Serena, sottoforma di recital, presso il teatro Trianon di Napoli. Eleganti arrangiamenti  jazz e melodiche ballads daranno forma ad una serata pensata con l’obiettivo di spaziare in un range sonoro piuttosto ampio. L’idea su cui si fonda il concerto, intitolato proprio come il disco di Serena, è quella di offrire un repertorio che, aldilà dei confini geografici, sappia condurre l’immaginario collettivo in un altrove fatto soprattutto di sentimenti ed emozioni.  Si andrà da “Nessuno”, incentrato sull’amore omosessuale femminile, al tango passionale di “Senza di te”. Teatro e musica si fonderanno, dunque, in uno spettacolo partecipativo, così come sempre si prefigge di fare il teatro Trianon nei riguardi della città di Napoli.

Biglietti numerati, distribuiti anche nelle prevendite abituali, nonché online sul sito del teatro teatrotrianon.org. Info: tel. 081-225 82 85.  Costo: posto unico € 15

Raffaella Sbrescia

Video: “Nessuno”

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=-cyDzXsxxrk]

SUO.NA: a Napoli il ritmo delle cose belle

suo.naLa città di Napoli si prepara ad una primavera di grande musica con la seconda edizione del “Suo.Na– Il ritmo delle cose belle”. Ufficio K, Wasabee e BulbArtWorks confermano di essere alcune tra le realtà più importanti del territorio grazie alla selezione di una line up di indubbia qualità. A differenza dello scorso anno, la rassegna musicale si strutturerà attraverso un vero e proprio cartellone che coinvolgerà alcune tra le location più note della città e gli appuntamenti avranno una cadenza settimanale. La kermesse prenderà via il prossimo 14 marzo e si prolungherà fino alla metà di maggio con un’ offerta musicale che spazierà dall’indie al cantautorato, dal rock al folk, passando per l’elettronica. A completare il già ricchissimo parterre, ci saranno gli opening act di alcune interessanti realtà del panorama musicale campano senza dimenticare che tutti gli appuntamenti saranno arricchiti da dj set pre e post concerto. I testimonial della campagna di promozione della kermesse saranno Gino Fastidio (Made in Sud) e Gnut che verranno coinvolti in una serie di simpatici ritratti della loro quotidianità. Da segnalare, infine, il contest organizzato dal Suo.Na: ci sono in palio 5 abbonamenti per le foto più belle e più creative, che verranno postate da tutti concorrenti, su Facebook  e su Instagram, con l’hashtag #suonaingiro. Ogni scatto dovrà contenere anche l’immagine di un foglio in cui deve essere indicato il nome della località in cui  la foto è stata realizzata, seguito dalla parola suona (Es. Napoli SUONA, Caserta SUONA etc).

Di seguito il calendario dei concerti e dei relativi opening act:

● 14 Marzo – Nobraino @ Casetta della Musica, Napoli Apre:  The George Frevis band  http://www.ufficiok.com/evento/nobraino-3/

● 21 Marzo – Piers Faccini @ Duel:Beat, Sala Tre, Napoli Apre: Pipers
http://www.ufficiok.com/evento/piers-faccini/

● 27 Marzo – Perturbazione @ Duel:Beat Sala 3, Agnano Apre: Borderline http://www.ufficiok.com/evento/perturbazione/

● 3 Aprile – Calibro 35 @ Duel:Beat Sala 3, Agnano Apre: A New Horizon http://www.ufficiok.com/evento/calibro-35/

● 11 Aprile – Brunori sas @ Duel:Beat Sala 3, Agnano Apre: la bestia CARENNE http://www.ufficiok.com/evento/brunori-sas/

● 18 Aprile – The Zen Circus @ Casetta della Musica, Napoli Apre: Giovanni Truppi  http://www.ufficiok.com/evento/zen-circus/

● 2 Maggio - Maria Antonietta @ Duel:Beat Sala 3, Agnano Apre: Bastian Contrario http://www.ufficiok.com/evento/maria-antonietta/

● 9 Maggio – Gnut @ Duel:Beat Sala 3, Agnano Apre: Dilis
http://www.ufficiok.com/evento/gnut-2/

Prevendite disponibili su:
www.go2.it
www.ufficiok.com

 

Clementino: il 28 febbraio a Napoli con il “Mea Culpa tour”

Clementino

Clementino

Il giovane e talentuoso Clementino, al secolo Clemente Maccaro, torna a Napoli per l’unica data campana del  “Mea Culpa Tour”. Dopo i due concerti anteprima dello scorso dicembre a Milano e Roma, il rapper classe 1982, originario di Camposano (Nola),  canterà dal vivo il prossimo 28 febbraio presso la Casa della Musica di Via Barbagallo. Presente nella scena musicale italiana sin da quando aveva 14 anni, Clementino è riuscito ad affinare sempre meglio le sue tecniche nel freestyle e a farsi riconoscere come uno dei talenti più apprezzati d’Italia. Lo stile del rapper è principalmente rap, anche se nei suoi brani non mancano campionamenti di musica elettronica e funk. Nella scaletta pensata per il live ci saranno, ovviamente, le canzoni che hanno scandito l’ escalation di successi che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni: “Amsterdam”, “Ci rimani male”, “Alto Livello”, “Rovine”, “La Luce”, “Beat Box”, “La mia musica”, “Harlem Shake”, “Il Re Lucertola, “O Vient” nonchè  “Fratello”, con la straordinaria partecipazione di Jovanotti, e l’ultimo singolo “Buenos Aires / Napoli”, prodotto da Shablo, che vede la presenza Negrita e contiene un campione del loro brano tormentone “Rotolando verso Sud”. A dividere il palco con Clementino ci sarà il beat-maker Dj Tayone, che aprirà il live con il suo dj set.

 I biglietti per il concerto di Napoli, organizzato da Veragency, sono in vendita al costo di 23 Euro attraverso i circuiti Go2 e Boxol e nelle prevendite abituali.

Video: “Buenos Aires/Napoli”

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ROCK!4: A Napoli una mostra internazionale per raccontare i linguaggi del rock

rock 1Si è svolta alle 11.30 di questa mattina l’inaugurazione di “ROCK!4”, la mostra internazionale che fino al 6 aprile 2014 sarà a disposizione del pubblico presso il PAN-Palazzo delle arti di Napoli. Il percorso che Carmine Aymone e Michelangelo Iossa, ideatori, organizzatori e direttori culturali della mostra, giunta al quarto anno di vita, hanno inteso creare con questo allestimento è una sorta di viaggio temporale che parte idealmente dal 1954, con l’uscita del primo singolo di Elvis Presley “That’s all right, Mama” e di “Rock Around the Clock” di Bill Haley & his Comets, fino ai giorni nostri.

Entusiasta il saluto di rito dell’Assessore alla cultura di Napoli Nino Daniele:« Questa mostra è una festa, il rock ha sempre avuto un grande ruolo nella dimensione soggettiva dell’individuo e, proprio per questo, ha spesso avuto un effetto liberatorio, costituendo un forte stimolo al ritrovamento di una dimensione autentica e libera. Il rock è il rifiuto delle gerarchie, non è mai rassegnazione, non lo è mai stato e mai lo sarà. E allora ai giovani dico: agitatevi! Abbiamo tanto bisogno della vostra energia!». Alle sue parole hanno fatto eco quelle del console generale degli Stati Uniti d’America a Napoli, Colombia A. Barrosse:« Rock in inglese vuol dire “scuotere” ma anche “pietra”, sintetizzando i due termini il risultato che ne verrebbe fuori sarebbe un scuotimento di corpi, di schemi, di coscienze. Oggi siamo qui, non solo “just to have fun”, ma anche per dire “let’s rock’n’roll”!». Inteso in questo senso il rock rappresenta, dunque, uno stimolo a vivere la vita a 360 gradi senza sconti e senza scorciatoie, detto in un’era in cui la corruzione ed il conflitto di interessi ci attendono al varco in ogni situazione importante, pare quasi una frase buttata lì a caso ma la verità è che non ci si può arrendere, non si può cedere all’idea che le cose debbano irrimediabilmente rimanere così come sono, e questa mostra si presenta proprio come una risposta tangibile a questo monito di reazione.

Lello Arena

Lello Arena

25 appuntamenti, 12 aree tematiche, tanti incontri con i protagonisti della scena musicale internazionale, migliaia di memorabilia, gadgets, vinili, documenti audiovisivi, fotografie, manifesti d’epoca e strumenti musicali provenienti da alcune prestigiose collezioni private sono solo alcune delle attrattive offerte al pubblico. Basti pensare che, a dimostrazione della trasversalità che caratterizza il linguaggio musicale del rock,  un’intera sala del secondo piano è stata completamente dedicata a Massimo Troisi. A proposito di questo, anche l’ attore Lello Arena è brevemente intervenuto alla conferenza stampa per ribadire con forza questo concetto aggiungendo anche altro: «Mi pare ormai chiaro noi napoletani siamo destinati a regalare cose belle al mondo senza chiedere nulla in cambio… e, se questo è il nostro destino, cerchiamo di realizzarlo con allegria!».

Tra le altre aree tematiche della mostra segnaliamo, inoltre, quella dedicata ai fotografi con gli scatti di Guido Harari, Henry Ruggeri, Riccardo Piccirillo, Dino Borelli, Giuseppe D’Anna, Dario Di Silvestro e Stefania Furbatto e poi, ancora, la sezione “rock fantasy”, dedicata al rapporto tra il linguaggi del rock, il fumetto e i cartoons, suddivisa nelle due sottosezioni, rispettivamente intitolate Rock’n’comics e Rock’n’Cartoons e “Baby Rock”, l’appuntamento, realizzato in collaborazione con il British Council, che ogni sabato mattina darà ai bambini la possibilità di apprendere la lingua inglese.

Lino Vairetti riceve il premio Rock! Legend

Lino Vairetti riceve il premio Rock! Legend

Ampio spazio anche alle cosiddette “rock legends”: su tutti l’omaggio della città di Napoli a Lou Reed, l’angelo nero del rock, e i premi Rock! Legend. Il primo è stato consegnato proprio stamattina a Lino Vairetti, frontman dello storico gruppo degli Osanna che, a sua volta, ha dedicato il premio a Francesco Di Giacomo, cantante e voce solista del Banco del Mutuo Soccorso, scomparso ieri sera a causa di un incidente stradale. I premi sono realizzati da Dario Scotto, su pietra lavica e legno, e verranno consegnati anche a Mark Wilkinson, Fish (Marillion), Uli Jon Roth (Scorpions) e alla Principessa Elettra Marconi Giovannelli, figlia di Guglielmo Marconi. A chiudere l’evento di inaugurazione il trascinante blues del leggendario basso di Nathaniel Peterson.

 Raffaella Sbrescia

Album fotografico conferenza stampa e aree tematiche:

http://www.flickr.com/photos/116113666@N07/sets/72157641359323613/

Viaggio in Duo: un concerto per la “Mostra Impossibile”

Mariano Bellopede e Carmine Marigliano

Mariano Bellopede e Carmine Marigliano

Continuano le imprese del progetto ViaggioInDuo: Mariano Bellopede, al pianoforte, e Carmine Marigliano, al flauto, aprono eccezionalmente le porte dell’ormai consolidato duo a Davide Esposito, alla batteria, e ad Alessandro Anzalone, al basso, per un concerto molto speciale, previsto per il 22 febbraio, in occasione di “Una Mostra Impossibile”, organizzata presso il convento di San Domenico Maggiore a Napoli. Il live inizierà alle 21 e si terrà nella Sala del Capitolo del medesimo complesso monumentale. Al centro di un repertorio musicale, notoriamente molto eterogeneo, ci saranno sonorità sudamericane e melodie mediterranee che, attraverso un appassionato melting pot di note, sapranno concedere ampie parentesi anche al jazz e a qualche stralcio più gaiamente pop. Per i più esigenti, ci sarà anche la possibilità di visitare la “Mostra Impossibile Leonardo Raffaello Caravaggio”, promossa dalla Rai, dal Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e dall’ Associazione Pietrasanta Polo culturale, che fino al 21 aprile 2014, presenterà, in riproduzioni ad altissima definizione e  in dimensioni reali, l’intera opera dei tre grandi artisti: 63 dipinti di Caravaggio, 37 di Raffaello e 17 di Leonardo.

Ingresso 10 euro (compreso l’accesso alla Mostra), per informazioni  3284989718, livesultettodineapolis@gmail.com

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