Mercoledì Note: cultura, musica e intrattenimento al Caffè Letterario Intra Moenia

Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

Nel cuore di Piazza Bellini, uno dei più rinomati ritrovi culturali del centro storico di Napoli, sono ritornate le serate musicali del Caffè Lettarario Intra Moenia, organizzate all’interno della rassegna di concerti estivi, intitolata “Mercoledì Note”. Dalle 21.00 a mezzanotte di ogni mercoledì, si terranno, infatti, degli appuntamenti musicali di elevata caratura qualitativa e ad ingresso gratuito.

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

L’ultimo seguitissimo evento, in ordine di tempo, si è tenuto lo scorso 21 maggio e ha visto la partecipazione del compositore e sassofonista Daniele Sepe, accompagnato dalla vellutata e preziosa voce di Floriana Cangiano e da Tommy De Paola (tastiere), Davide Costagliola (basso), Paolo Forlini (batteria).

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

La serata ha rappresentato il culmine di una serie di laboratori iniziati proprio all’Intra Moenia e proseguiti all’Ex Asilo Filangieri di Napoli e allo Jarmusch Club. Gli artisti hanno ripercorso insieme le tappe musicali di questo viaggio artistico proponendo al pubblico un’eterogenea miscellanea: Mingus, Monk, Coltrane, Rollins, Hancock, Corea, Evans, Jarrett, Zawinul, Shorter, Pascoal, Barbieri, Zappa, Davis, Gershwin, Cole Porter sono alcuni dei grandi nomi al centro di una performance che ha racchiuso la summa di un processo di studio, analisi e ricerca, mirato al completo coinvolgimento del pubblico.

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

L’appuntamento con i “Mercoledì Note” continuerà sino a metà ottobre: mercoledì 28 maggio toccherà agli Slivovitz con il “PS3″, (Pietro Santangelo trio); mercoledì 4 giugno sarà la volta degli Speak Easy con la loro musica jazz; mercoledì 11 giugno suoneranno gli Anima Nova la formazione che offre una coinvolgente bossa nova; mercoledì 18 giugno sarà all’insegna della musica popolare con il gruppo vesuviano dei Rareca Antica.

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Una lunga serie di serate in compagnia della buona musica che vedranno una naturale continuazione nei mesi successivi e che avranno la medesima finalità: coinvolgere i cittadini in un percorso formativo in grado di intrattenerli in maniera colta e raffinata senza per questo recare disturbo e ledere le legittime esigenze di tranquillità dei residenti della piazza.

Giorgia in concerto a Napoli: la regina del soul è “Senza Paura”

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

“Ho intitolato questo tour Senza Paura, così come si chiama il mio ultimo disco, ma, già mentre ero in viaggio verso Napoli, ho abbassato le barriere e le difese perché dove c’è bellezza, dove c’è sensibilità, non c’è paura. Qualcuno è invidioso, qualcuno cerca di distruggere la bellezza che avete insita dentro di voi ma, ogni volta che vengo qui, si crea un legame invisibile che c’è, che si sente e chiude un cerchio che ci unisce. Per ricambiare tutto questo, posso solo cantare”.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Questa è la bellissima dedica d’amore che Giorgia ha fatto al pubblico del Teatro PalaPartenope di Napoli durante il concerto che si è svolto lo scorso 20 maggio, nell’ambito del suo “Senza Paura Tour”. Elegante, raffinata, solare e umile, Giorgia Todrani rappresenta l’emblema del talento puro. La sua voce è un miracolo della natura e, anche se a volte potrebbe sembrarci di esserci abituati al successo delle sue canzoni, l’esperienza dell’ascolto dal vivo della sua voce, rimane, ancora oggi, un evento magico. Pulita, limpida, trasparente, brillante, la voce di Giorgia non conosce limiti e può essere ampiamente associata a quella delle più grandi interpreti femminili della storia musicale.

Ad affiancarla sul palco Sonny T.  (Thompson) al basso, Giorgio Secco alla chitarra, Gianluca Ballarin alle tastiere, Claudio Storniolo al piano e Mylious Johnson alla batteria, una band che, alla luce del prezioso contributo strumentale offerto,  vale la pena citare per intero.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Ad inaugurare il live “Quando una stella muore”, “Non mi ami”, “Come saprei”, “Spirito libero”: fiaba, sogno, magia, mistero, amore, rabbia, dolore, riflessione sono i sentimenti cantanti da Giorgia che, avvolta da un magnetico fascio di luci, è una gemma preziosa nel bulbo di un fiore di note. Il pubblico è attivo e partecipe per tutto il tempo; cosa rara nell’era di chi, invece di godersi il concerto, posta foto e video sui social network. Questo tipo di attenzione, quindi, non è da dare per scontata, va bensì sottolineata per rendere il giusto merito ad un’artista in grado di appassionare il proprio pubblico. Il concerto prosegue con “Sembra impossibile”, “Girasole”, un accenno di “Quello che sei per me” dei 99 Posse e l’incredibile bellezza di “Gocce di memoria”, un capolavoro assoluto.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Subito dopo Giorgia scende tra il pubblico ed esegue un lungo medley su una pedana posizionata in fondo al parterre del Teatro: “Nasceremo”, “Come Thelma &Louise”, Infinite volte”, “Parlo con te” sono i brani scelti da Giorgia per il contatto ravvicinato con occhi, cuore e orecchie innamorati di lei e della sua voce.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

“Il mio giorno migliore”, “Per fare a meno di te”, “La gatta”, “Pregherò”, Chiara luce” e poi, ancora, “Vivi davvero”, “Marzo”, “La mia stanza”, “Tu mi porti su”, “Di sole d’azzurro” (con parte del testo cantata in inglese) sono i pennelli con cui Giorgia dipinge il proprio autoritratto artistico in un saliscendi di emozioni.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Divertente la parentesi dedicata al momento “Joke” in cui l’artista ha ripercorso, a grandi linee, quel lontano e fortunato 1994, l’anno di “E Poi”, forse l’unico brano più lungo del concerto, eseguito con calma e particolareggiata cura per ogni singolo dettaglio, senza trascurare, infine, la grinta di “Io fra tanti”, il brano che chiude la scaletta e non a caso. “Prima inter pares”  Giorgia Todrani conserva l’umiltà di venti anni fa ma è, a tutti gli effetti, la regina indiscussa del soul.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Alcuni membri della band @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Alcuni membri della band @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

 

 

Nutella compie 50 anni “A little bit of love” a Napoli con Mika

 Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

La Nutella, la crema di nocciola più famosa al mondo, l’icona del marchio Ferrero, ha compiuto 50 anni e, per festeggiare degnamente questo mezzo secolo di vita, i festeggiamenti, in grande stile, si sono tenuti presso Piazza Plebiscito a Napoli. Fin dalle prime ore del mattino, intere famiglie si sono riversate in piazza per gustare una fetta di pane e nutella e godere delle iniziative di intrattenimento organizzate per l’occasione.

Raiz  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Raiz @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Col sopraggiungere del pomeriggio, l’attesa maratona musicale ha preso il via con l’intensa carica mediterranea di Raiz e gli Almamegretta per poi proseguire con la classe, la moderata sensualità e trasparenza della voce di Simona Molinari ed il sax del leggendario James Senese, fervido rappresentante di quel Neapolitan Power di cui c’è ancora tanto bisogno.

James Senese  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

James Senese @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Ad intervallare i vari settaggi del palco l’animazione piuttosto discutibile degli speaker di Radio Dimensione Suono, forse tramortiti da una presenza di persone tanto massiccia. A rappresentare il Comune di Napoli è stato l’Assessore alle Politiche giovanili Alessandra Clemente la quale ha entusiasticamente annunciato l’imminente partenza della nuova edizione di “Giugno dei giovani”.

Arisa  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Arisa @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Alle 19.15 è Arisa a salire sul palco: poco prima del suo intervento musicale, l’artista  accenna, simbolicamente, qualche verso dell’eterna “Reginella” con un risultato non propriamente all’altezza così come si rivelano a tratti inappropriate le scelte degli arrangiamenti dei brani in scaletta: da “Malamoreno” a “Sincerità”, insolitamente rivisitata in chiave reggae”, passando per una poco convincente versione di “Personal Jesus” dei Depeche Mode, seguita da “La notte”, “Cuccurucu” di Battiato”, la sanremese “Controvento” ed il nuovo singolo intitolato “Quante parole che non dici”.

Giuliano Palma @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Giuliano Palma @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Il tempo scorre implacabile, l’attesa per il concerto di Mika cresce di minuto in minuto ma prima di lui c’è il re delle cover, ovvero Giuliano Palma che, in un attimo, fa ballare la piazza, ormai gremita da ore, sulle note di “La mia solitudine sei tu”, il festivaliero “Così lontano”,Che cosa c’è”, in salsa ska, l’immancabile “Tutta mia la città” e una bella versione di “Messico e nuvole”.

Mika  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Mika @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

I tecnici sono in fermento, l’intrattenimento è ormai fiacco, non c’è tempo da perdere, alle 21.30 in punto arriva il clou della festa cioccolatiera: Mika sale sul palco per l’unico concerto estivo di questo 2014 al giro di boa. Effervescente, brillante ed energico, l’artista libanese conquista il pubblico con la sua verve sorniona. Il falsetto, ormai suo marchio di fabbrica, si associa ad una buona parlata italiana di cui l’artista fa sfoggio da qualche mese, grazie alla recente partecipazione al Reality show X Factor.

Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Lo show inizia sulle note di “Relax, Take it Easy”, una dedica a chi, come sempre, sfrutta questi grandi eventi, come occasione per parlare a vanvera, a torto, a ruota libera. Lo show prosegue con “Grace Kelly”, “Blue Eyes”, l’amatissima “Rain” e la versione italiana di “Stardust”, cantata in duetto con Chiara Galiazzo, ospite a sorpresa della serata.

Mika @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Mika @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Il re delle hit è scatenato, non si ferma un attimo, salta in lungo e in largo e sottolinea più volte il suo entusiasmo per il fatto di suonare per la prima volta a Napoli. In effetti un pizzico di incredulità la si può osservare anche negli occhi dei tantissimi ragazzi accorsi in uno dei luoghi più vissuti della città. Il concerto prosegue con “Billy Brown”, “Blamelt on the Girls”, “Big girl”, “Underwater”, accompagnata da un tripudio di luci di cellulari, fotocamere e tablet. L’aria è elettrica e Mika sa come entusiasmare il pubblico con “Celebrate”, “The Origin Of love”, in un’inedita versione italiana cantata in duetto con Chiara.

Mika  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Mika @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

“A little bit of love”, canta Mika in “Happy Ending”, suggellando il momento più speciale del concerto. Il tempo è tiranno, l’incantesimo sta per spezzarsi non prima che l’artista si scateni ancora un po’ sulle note di “Love Today”, e “Lollipop”, anch’essa italianizzata per l’occasione e cantata in compagnia della Galiazzo, ormai da tempo nelle grazie della star mondiale. Il concerto volge al termine, “We are golden” è l’ultima canzone in scaletta, fiumi umani di persone lasciano inerme Piazza Plebiscito, spogliata di sogni e vestita di bottiglie di vetro e cartacce. Ci piacerebbe davvero che eventi così possano ripetersi molto più spesso per far sì che Napoli torni a splendere e che non sia solo una zucca raramente travestita da carrrozza.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Roberto Panucci

Mika  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Mika @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Giuliano Palma  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Giuliano Palma @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Il pubblico  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Il pubblico @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Arisa  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Arisa @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Palma  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Palma @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Arisa  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Arisa @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

James Senese @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

James Senese @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Simona Molinari  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Simona Molinari @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Simona Molinari  @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Simona Molinari @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Raiz e gli Almamegretta @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

Raiz e gli Almamegretta @ Nutella50bDay Ph Roberto Panucci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Arenile Reload compie 20 anni con Enzo Avitabile

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Vent’anni fa Bagnoli conosceva una nuova ed originale realtà: L’Arenile di Bagnoli, oggi Arenile Reload, nato da un progetto di Umberto Frenna e dell’Associazione Culturale Nesis, ovvero dalla bonifica di una ex discarica a mare. Da una zona completamente distrutta dal fallimento di una bruttura industriale quale è, ancora oggi, l’ex Italsider di Bagnoli è nato quello che oggi rappresenta a tutti gli effetti un indispensabile punto di riferimento per l’impresa, per la musica, la cultura, il tempo libero e l’intrattenimento partenopeo; una location unica nel suo genere in grado di offrire alla cittadinanza campana una vasta scelta.

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Inaugurato nel 1994, il villaggio è, a pieno titolo, uno dei pochi luoghi che ancora attira, ogni anno, un flusso di centinaia di migliaia di persone. Forte di una direzione artistica consolidata e competente, l’Arenile Reload è una realtà imprenditoriale amata, in grado di offrire nuove e necessarie risorse alla città di Napoli e al martoriato quartiere di Bagnoli.

Alla luce di quanto detto, in occasione del ventesimo anniversario dell’Arenile Reload, il noto cantante, compositore e saxofonista partenopeo Enzo Avitabile ha tenuto, proprio all’Arenile, un affollatissimo concerto insieme ai Bottari di Portico. Un evento, tenutosi lo scorso 17 maggio, che si è svolto nel segno della tradizione, della continuità e del futuro e che ha trovato spazio nell’ambito della nuova edizione della prestigiosa rassegna musicale denominata “Drop”.

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Con una scaletta pregna di contenuti attuali, profondi ed ispirati Enzo Avitabile ha spaziato tra la musica soul, il jazz ed il blues: “Ruglio”, “Sigla”, “Paisà”, “Tutt eguale”, “Trittico”, e poi, ancora, “Salvamm ‘o munno”, “Canta Palestina”, “Nunn’è giusto”, “Chest è l’Africa”. Sono questi i brani con cui Avitabile ha cantato il male del mondo, senza tralasciare temi drammatici come la guerra, la solidarietà, l’uguaglianza tra gli uomini. Intrattenimento sì, ma con criterio, l’artista riesce a mettere tutti d’accordo proseguendo con “Mane e mane”, “Abballacummè”, “Don Salvatore”. Immancabile la trascinante “Soul Express”, seguita da “O’ Munno se move”, “Paisà II”, “Aizamme na mana”. L’ultima trance del concerto si svolge sulla note di “Votta votta” e l’inimitabile “Black Tarantella”.

La notte dell’Arenile Reload è, però, ancora giovane e al popolo della luna non rimane che scatenarsi con la flash dance dell’amatissimo resident selector DJ Cerchietto.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Made in London Tour, Noemi strega Napoli

Noemi @ Teatro Augusteo Ph Errico Sarmientos

Noemi @ Teatro Augusteo Ph Errico Sarmientos

Il “Made In London Tour” di Veronica Scopelliti, in arte Noemi, è arrivato al Teatro Augusteo di Napoli e la carica espressiva della cantautrice romana non ha deluso le aspettative dei tanti fan accorsi all’evento. Padrona del palco, emozionata ed entusiasta, Noemi ha costruito, traccia dopo traccia, un empatico flusso sinergico con il pubblico, attingendo fascino dalla recente esperienza londinese e rivestendo di un nuovo magnetismo anche i successi tratti dai primissimi dischi. Accompagnata da Bernardo Baglioni (chitarre), Marcello Surace (batteria), Gabriele Greco (basso) e Michele Papadia (tastiere/hammond) e dalle brave coriste Sara Jane Olog e Marta Capponi, Noemi ha inaugurato la scaletta con “Acciaio”, a seguire il nuovo singolo “Don’t Get me wrong”.

Noemi @ Teatro Augusteo Ph Errico Sarmientos

Noemi @ Teatro Augusteo Ph Errico Sarmientos

Noemi non smette di incitare il pubblico e, in un attimo, sono tutti in piedi a ballare e a sorridere. I brani tratti da “Made in London” profumano, come sempre, di emozione e riflessione ma, stavolta, c’è un elemento in più, si percepisce che queste canzoni sono il frutto di un periodo di ricerca, si sente una costruzione musicale diversa. Lo spettacolo prosegue con “Passenger”, “Se tu fossi qui”, “Un uomo è un albero”: Noemi è sicura, spigliata, disinvolta. Colpisce il completo riarrangiamento pianistico di “Per tutta la vita” e l’intensità introspettiva di “Vuoto a perdere”, Noemi è ormai una donna, consapevole dei propri mezzi e delle proprie scelte artistiche.

Noemi @ Teatro Augusteo Ph Errico Sarmientos

Noemi @ Teatro Augusteo Ph Errico Sarmientos

Senza mai cedere alla spavalderia, la cantante romana è fiera del proprio percorso e, forte dei traguardi ottenuti, riesce a vivere l’esperienza live a 360 gradi e questo rappresenta un ottimo modo per instaurare un contatto emotivo viscerale e diretto con il pubblico. Il concerto va avanti con “Per cosa vivere”, una bella versione blues-funky di “Briciole” e poi, ancora, “Un fiore in una scatola”, “Tutto l’oro del mondo” e la sempre bellissima “L’amore si odia”. Simpatico il remix tra “Odio tutti i cantanti “ e “Money money money” di Jessie J, seguito da “Musa” e la sempre intensa “Sono solo parole”. Il pubblico si riversa, quasi per intero, sottopalco sulle note di “Sempre in viaggio”, uno dei brani più amati di “Made in London”.

Noemi @ Teatro Augusteo Ph Errico Sarmientos

Noemi @ Teatro Augusteo Ph Errico Sarmientos

Il concerto si avvia alle battute finali con “Alba”: “Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta”. Con la citazione di H.Gibran, Noemi lancia il suo personale messaggio di incoraggiamento al suo amato pubblico, salvo poi scatenarsi sulla versione rock di “Vuoto a perdere” e l’immancabile hit sanremese “Bagnati dal sole”, completando uno show solidamente costruito e pensato per offrire allo spettatore un’istantanea fedele del percorso artistico di una performer destinata a far parlare di sé.

Raffaella Sbrescia

Maggio della Musica: Philippe Entremont in concerto a Napoli

Philippe Entremont Ph Flaviana Frascogna

Philippe Entremont Ph Flaviana Frascogna

Con oltre 50 anni di carriera alle spalle, Philippe Entremont è un pianista conosciuto in tutto il mondo per la sua tecnica e per il suo talento.  L’amore per la musica l’ha condotto in tutto il mondo, al fianco delle più prestigiose orchestre e dei più grandi direttori nonchè nelle più importanti sale. Direttore del conservatorio di Fantainebleau, Philippe si è esibito lo scorso 15 maggio, in un piano solo, presso la Villa Pignatelli di Napoli, in occasione del Maggio della Musica, la rassegna di concerti diretta dal maestro Michele Campanella. Entremont è tornato a Napoli dopo ben 40 anni di assenza, anni in cui il suo nome è risuonato sui palchi di tutto il mondo e che gli hanno fruttato prestigiosi riconoscimenti come il Grand Prix du Disque, l’Edison Award ed il Grammy Award, senza tralasciare le numerose cariche di cui è stato insignito.

Entremont 1

Philippe Entremont Ph Flaviana Frascogna

Nella sala della veranda neoclassica di Villa Pignatelli, Philippe ha immediatamente rapito tutti i presenti con lo charme, la classe, l’eleganza e la tecnica che in pochi ancora possiedono. Il suono celestiale delle note scelte per il concerto ha immerso il pubblico in una dimensione avulsa da luogo e tempo. Note antiche che sanno sempre arrivare il cuore sono quelle scelte da Philippe Entremont per il suo recital.

Philippe Entremont Ph Flaviana Frascogna

Philippe Entremont Ph Flaviana Frascogna

Mozart, Beethoven, Chopin sono gli autori che hanno composto i tasselli di un percorso musicale incentrato sulla valorizzazione di stili, forme e tecniche proprie dell’estetica musicale del periodo compreso tra Sette e Ottocento. Nella Sonata in La maggiore K.331, edita da Artaria nel 1784 e capolavoro di maggior notorietà fra gli esempi dedicati da Mozart a questo genere, si parte da un lento Andante grazioso per arrivare a susseguenti mutazioni e variazioni, giocate su parallelismi e confronti strumentali, fino alla parte generalmente chiamata “alla turca”: un esotico Rondò fitto di accorciature e accordi stretti in arpeggi a imitazione di tamburi e sonagli tipici delle rumorose bande militari turche.

Decisamente dirompente è l’esecuzione di Philippe Entremont della Sonata n. 23 in fa minore, op. 57 di Beethoven, pubblicata nel 1807 e passata alla storia con il titolo di “Appassionata”. Aggressiva e coinvolgente è la forza emotiva di questo brano che, dall’Allegro Assai d’apertura, stempera i toni con l’Andante semplice fino all’effluvio drammatico del finale. Dopo un brevissimo intervallo, Entremont ritorna al pianoforte per le Quattro Ballate di Chopin: una cavalcata a ritmo serrato. Non c’è tempo di respirare, non sono ammesse imprecisioni, ogni tasto corrisponde ad una precisa funzione ed eccole le composizioni di Chopin: libere e suadenti, ammalianti e malinconiche. Dolce è dolente è la Ballata n.1 in Sol minore, op 23, fluente eppure enigmatica è la Ballata n. 2 in Fa maggiore, op.38 mentre l’intensità espressiva della Ballata n. 3 in La bemolle maggiore, op 47 ha, in qualche modo, offuscato le proprietà compositive della Ballata n.4 in fa minore op.52 con cui Philippe Entremont ha concluso una magistrale performance di inestimabile valore umano, artistico e sociale. Grazie Philippe.

Raffaella Sbrescia

Rita Pavone in concerto a Napoli: the “small wonder” is back

Rita Pavone RITA IS BACK Live2014 (2)

Rita Pavone

“Small wonder” ovvero piccolo portento. Lei è l’inimitabile Rita Pavone. L’artista è tornata a Napoli lo scorso 13 maggio in occasione del concerto che si è svolto presso il Teatro Augusteo. Un live della durata di due ore e mezza, senza intervalli, animato dalla travolgente carica di Rita e dall’ottima musica della band guidata da Enrico Cremonesi, che l’ha accompagnata lungo un viaggio pieno di ricordi ma anche, e soprattutto, di nuove cose. Visibilmente emozionata e carica di autentica gratitudine verso un affezionatissimo ed entusiasta pubblico, Rita Pavone si è lasciata trasportare dallo sconfinato amore per la musica coinvolgendo giovani e meno giovani in un magico e mutuo scambio di energia. Ad inaugurare il concerto un video introduttivo con immagini inedite e di repertorio sulle note di “Ripartirò da me”, seguito da “All nite long”. Entrambe le canzoni sono tratte da “Masters”, l’album che Rita Pavone ha pubblicato nei mesi scorsi, in cui l’artista ha racchiuso gran parte dei brani che più ha amato durante la sua fanciullezza. La Pavone ha dimostrato di amare molto i brani di questo disco perché ognuno di essi rappresenta un ricordo speciale, un passo della propria crescita, il ramo di un ceppo di radici da cui è impossibile sradicarsi. L’aspetto più sorprendente dell’esibizione di Rita è il suo modo totalizzante di cantare, il suo sorriso sereno, la felicità, e la conseguente energia, che traspaiono da ogni singolo movimento sul palco. Rita è felice anche quando legge la scaletta ed introduce un brano, è felice quando il pubblico le dedica almeno 5 standing ovation, è felice quando sul palco, con lei, ci sono amici come Leopoldo Mastelloni, per duettare sulle note de “La vie en rose“, Enzo Gragnaniello con cui Rita ha omaggiato l’indimenticabile Mia Martini cantando “Donna”. «Mia, ovunque tu sia, ricordati che ci manchi e che ti vogliamo bene», ha sottolineato la Pavone che, per l’occasione, si è anche messa alla prova con una splendida versione acustica  di “Maruzzella”, accompagnata dalla chitarra “sensuale, arrabbiata, triste, nostalgica” di Fausto Mesolella, con cui la cantante ha anche interpretato il brano di Bob Dylan intitolato “I’ll Be Your Baby Tonight “, e da Raiz.

Rita Pavone

Rita Pavone

Il live di Rita Pavone vuole essere tutto fuorchè nostalgico, è lei stessa a dire: “Faccio tanti salti indietro ma non sono salti di nostalgia, ho i piedi ben saldi per terra e amo quello che faccio”. La scaletta è, infatti, molto varia; si passa da “Mi vendo” di Renato Zero a “Per tutta la vita”, passando per il super pezzo rock “I want you with me” e “Non è facile avere 18 anni” fino all’apprezzatissimo medley comprensivo di “Che m’importa del mondo”, “Alla mia età”, Come te non c’è nessuno” e “La partita di pallone”, il tutto ampiamente rivisitato senza perdere lo smalto della versione originale. “Quando una canzone ha una sua melodia non ci sono anni che tengano”, spiega Rita, introducendo “Where is the one”. Questo è proprio il caso delle sue canzoni che, come quelle di altri grandi interpreti, riescono a sedimentarsi nell’animo di un popolo, resistendo al tempo e ai relativi cambiamenti. Sentimenti eterni, come quello dell’amore, si rivestono di nuova luce, di nuovo fascino, riacquisendo una valenza preziosamente speciale. Il concerto prosegue, Rita lascia la giacca paiettata per una più classica giacca nera senza, tuttavia, rinunciare ad una spavalda coda di cavallo. “Se potessi amarti ancora”, “Ma lei è lei”, What’s a matter”, “Questo nostro amore”, “Un buffo dettaglio”, e una strepitosa versione di “Proud Mary”, hanno costituito le tappe musicali della seconda parte del concerto, che si è conclusa con il medley composto da “Il ballo del mattone”, “Amore twist” e “Datemi un martello”.

Molto ampia è stata, invece, la parentesi che l’artista piemontese ha dedicato al periodo della sua carriera in cui interpretò Gianburrasca. Curiosità, aneddoti e omaggi al noto compositore Nino Rota: “Arrivò lui”, “Stasera sogno”, “Tigrotti”, “Nostalgia di casa”, “1909”, “Addio Giornalino” e, ovviamente, “Viva la pappa col pomodoro” incantano e ipnotizzano il pubblico. Rita è inarrestabile e, dopo Gianburrasca, si lancia con irriducibile grinta nell’ultima parte del concerto: “Fortissimo”, Rainin’”, “Lazy River, “Cuore” sono gli ultimi colpi in canna prima della toccante “Ho tolto il make up”, il brano scritto per lei da Enrico Ruggeri:  ”Che grandioso mestiere e’ il mio/ non vorrei fare altro io / e di questo ringrazio Dio .. “, canta Rita, concludendo il concerto con il ballo cult del “Geghege”,  prendendosi, infine, i sorrisi, i baci, i fiori e gli applausi a cui per 9 lunghi anni aveva rinunciato e di cui, ora, non potrebbe e non vorrebbe mai più fare a meno.

Raffaella Sbrescia

Suggestioni all’imbrunire: Francesca Rondinella e Giosi Cincotti in “Meditheà”. La fotogallery del concerto

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

Si è tenuto lo scorso 11 maggio lo spettacolo di Giosi Cincotti e Francesca Rondinella, intitolato “MediThèà: tra il mare e la terra, volgere nell’animo e guardare con meraviglia, nell’ambito della rassegna “Suggestioni all’imbrunire”, presso il bellissimo Parco Archeologico Ambientale della villa imperiale Pausilypon. Francesca Rondinella, voce narrante e cantante e Giosi Cincotti, voce musicante alla Fisarmonica si sono avvalsi della grande carica empatica delle rispettive personalità per enfatizzare il forte impatto della scenografia naturale, che ha fatto da sfondo ai loro racconti di note. Voce, canto e vento gli elementi chiave di un progetto privo di confini, latitudini e spazi temporali.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone
 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

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MEDITHEA di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sagi Rei live @ Casa della Musica, la fotogallery del concerto

Lo scorso 10 maggio il cantautore israeliano Sagi Rei, noto per la fortuna e riuscita rivisitazione in chiave acustica di alcuni dei più grandi successi della musica dance anni’90, ha tenuto un concerto presso la Casa della Musica Federico II di Napoli. Ad inaugurare il live, la raffinata pianista e cantautrice parmense Roberta Di Mario, reduce dalla pubblicazione del nuovissimo album intitolato “Lo stato delle cose”.

Fotogallery e tracklist a cura di: Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

 Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

 Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

 Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

Sagi Rei Ph Luigi Maffettone

 

Roberta di Mario Ph Luigi Maffettone

Roberta di Mario Ph Luigi Maffettone

 

Tracklist:

  • Duel
  • Smalltown Boy
  • Old and wise
  • Freed from Desire
  • Shout
  • Cherish
  • Rhytm is a dancer
  • Missing
  • Sweet Dreams
  • Baby Boy
  • Show me love
  • What is love
  • Your loving arms
  • Don’t you want me
  • Maniac
  • L’amour toujour
  • Human Nature

 

“Suggestioni all’Imbrunire”, Ivano Leva in concerto

Ivano Leva - Suggestioni all'imbrunire Ph Luigi Maffettone

Ivano Leva – Suggestioni all’imbrunire Ph Luigi Maffettone

Seguendo un ideale spirito di compenetrazione tra arte, uomo e natura, l’inaugurazione della VI rassegna “Suggestioni all’Imbrunire”, ambientata nel favoloso Parco Archelogico Pausilypon, nata nel 2008 grazie all’impegno del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, con la direzione artistica di Stefano Scognamiglio e Francesco Capriello, ha visto protagonista del palcoscenico dell’anfiteatro antico il pianista Ivano Leva.

Ivano Leva - Suggestioni all'imbrunire Ph Luigi Maffettone

Ivano Leva – Suggestioni all’imbrunire Ph Luigi Maffettone

La Grotta di Seiano, la Necropoli, lo scenario mozzafiato della Baia di Trentaremi a Posillipo,  il ricco buffet offerto da Cupiello e i vini della cantina La Masserie hanno costituito l’eccellente miscellanea introduttiva di un momento musicale incentrato sull’improvvisazione e la libera espressione di un artista capace di padroneggiare un repertorio assolutamente eterogeneo.

Ivano Leva - Suggestioni all'imbrunire Ph Luigi Maffettone

Ivano Leva – Suggestioni all’imbrunire Ph Luigi Maffettone

La totale assenza di impianti di illuminazione artificiale e di qualsiasi scenografia precostituita sono alcuni degli elementi imprescindibili su cui la rassegna incentra la propria cifra stilistica al fine di proteggere e salvaguardare i delicati equilibri architettonici di uno dei siti più antichi della collina di Posillipo. Ad accompagnare i virtuosismi dell’eccentrica vena pianistica di Leva, sono, quindi, l’ipnotica danza dei gabbiani, il tramonto del sole e l’imbrunire violaceo di un cielo finalmente terso.

Ivano Leva - Suggestioni all'imbrunire Ph Luigi Maffettone

Ivano Leva – Suggestioni all’imbrunire Ph Luigi Maffettone

Con una perfomance musicale pregna di declinazioni personalizzate di alcuni dei più grandi successi del ‘900, Ivano Leva ha realizzato un vero e proprio happening artistico, avvalendosi di una gestualità accentuatamente articolata, attuando, dunque, un vero e proprio corpo a corpo con lo strumento. “The Sound of silence”, la beatlesiana “The Fool on the Hill”, “Samba em Preludio” (musica di Baden Powell e testo di  Vinicius de Morais) sono i primi brani che, attraverso il pensiero e le abili mani di Leva, si sono arricchiti di nuove colorazioni: «Questa sera apro il mio libro delle memorie, ascrivendomi alla categoria degli squilibrati dotati di lucida follia, ha spiegato al pubblico l’eclettico pianista».

Ivano Leva - Suggestioni all'imbrunire Ph Luigi Maffettone

Ivano Leva – Suggestioni all’imbrunire Ph Luigi Maffettone

Proprio con lucida folla, Ivano Leva ridisegna i contorni di brani storici e quasi intoccabili, distaccandosi completamente da limiti ed etichette. La multisfaccettata indagine esistenziale dell’artista trova un naturale prosieguo sulle note del brano, composto proprio da Leva, intitolato “Recondito”, seguito dal “Prelude Op. 28 No. 3” di Chopin e dalla conclusiva “‘Na voce, na chitarra e ‘o poco ‘e luna”, contenuta nel celebre film “Totò, Peppino e la Malafemmina”; il perfetto tributo a una città che non smette mai di stupire.

Raffaella Sbrescia

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