Gipsy Trio in concerto: emozioni gitane al Castel Sant’Elmo

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Lo scorso 27 giugno, la sempre splendida location del Castel Sant’Elmo a Napoli ha ospitato il concerto del Gipsy Trio. Sul palco grandi chitarristi come Stochelo Rosenberg e Salvatore Russo accompagnatati dal contrabbassista Renato Gattone. Ad organizzare l’evento il New Around Midnight Jazz Club che, grazie a questo speciale evento, ha offerto al pubblico l’occasione di apprezzare le particolarissime velleità del musicista di origini olandesi Stochelo Rosenberg, riconosciuto tra i massimi interpreti del gipsy jazz. In scaletta brani come  “Django’s tiger” e” Tears” di Django Reinhardt, principale interprete di questo genere musicale  che, alla fine dei suoi numerosi viaggi, si stabilì con la propria carovana a Parigi. Passando dal manouche al jazz swing, senza dimenticare apprezzabilissime spruzzate folk, Stochelo e colleghi si sono divertiti ad eseguire anche classici del jazz come “Caravan”, eseguito per la prima volta da Duke Ellington e “For Sefora”, una delle più note composizioni dello stesso Rosenberg.

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

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Da sottolineare anche l’apertura del concerto di Carlo Lomanto, docente di Canto Jazz al Conservatorio di Cosenza e al Conservatorio di Napoli. Grazie al suo innovativo Guitass Project l’artista si è esibito con un particolare strumento, una chitarra/basso creata per lui dalla GNG, cimentandosi nell’interpretazione di grandi classici del Jazz e del Blues come “Hallucination”, “But Beautiful”, “Every Day I Have the Blues” e “Come together” dei Beatles, alcuni dei quali contenuti nel suo ultimo album intitolato “Dreams”.

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Spazio anche alle tematiche sociali con il Flashmob organizzato dagli infermieri della neonata Associazione ‘Codice Rosa’ e laureandi in Infermieristica e Infermieristica Pediatrica che, con questa iniziativa, hanno inteso lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

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Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

 

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

 

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

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Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

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Carlo Lomanto Ph Luigi Maffettone

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Carlo Lomanto Ph Luigi Maffettone

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Carlo Lomanto Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Summer live Tones: Alberto Bruno e Ornella Falco raccontano come si porta il jazz a Napoli

summer live tones

L’Associazione Culturale “Live Tones – Napoli Party rappresenta lo sbocco naturale dell’impegno e degli sforzi di due persone in particolare: Alberto Bruno, Direttore Artistico delle omonime rassegne targate Live Tones e grande conoscitore dello scenario jazz internazionale, e di Ornella Falco, direttrice organizzativa, storica dell’arte operante all’interno della Sovrintendenza Archeologica  presso il Ministero dei Beni Culturali, da sempre attiva nell’organizzazione di mostre d’Arte Contemporanea e grande amante della musica jazz. Punto di riferimento nella promozione e nella divulgazione della cultura nella città di Napoli, Live Tones Napoli Party  torna a proporsi come grande aggregatore sociale attraverso la terza edizione della rassegna estiva patrocinata dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Abbiamo, dunque, incontrato Alberto Bruno ed Ornella Falco per conoscere quali saranno le sorprese in serbo per il pubblico e per capire a fondo quali siano le condizioni e le prospettive della musica jazz a Napoli.

Qual è la storia del Live Tones e quali sono state le fasi della crescita e dello sviluppo di questa realtà?

Alberto: La rassegna del Live Tones nasce dopo un’esperienza pregressa di direzioni artistiche in varie locations. Ho iniziato, circa 14 anni fa con la direzione artistica di un teatro sito nell’area 17 della Mostra d’Oltremare. In quell’occasione fui chiamato da un amico che, conoscendo la mia passione sfegatata per il jazz e sapendo che io ero molto ben inserito nel settore, perché seguivo già da tanto vari festival diventando amico di grandi musicisti, mi fece questa proposta. Per me fu una gioia, i primi a suonare furono Javier Girotto con gli Aires tango poi ci furono Danilo Rea e Roberto Gatto in duo e poi, ancora, venne Sergio Cammeriere con Fabrizio Bosso e così via….Questa rassegna si teneva il martedì in una struttura affittata dai circensi; il fatto singolare era il palco a forma di pedana circolare, un contesto in cui i musicisti erano contenti di trovarsi. Da lì continuai con altre direzioni artistiche, l’avventura successiva si tenne al Marabù, dove, per 4 anni, ho portato i più grandi jazzisti italiani ed internazionali.

Nel frattempo ci sono state anche altre collaborazioni, ero direttore organizzativo di altri spazi, anche di una certa importanza: ho organizzato concerti al Teatro Augusteo, al Madre, al San Carlo, fino ad arrivare al momento cruciale della scelta di prendere il Live Tones, un locale che rispecchiasse la mia idea di jazz vissuto nel Club, memore delle serate passate anni prima all’Otto Jazz Club, il Club storico di Napoli… Ho, quindi, rilevato questo locale, aiutato dalla valida Ornella Falco per creare un punto di riferimento del jazz a Napoli e vivere questa musica dal vivo con un’atmosfera magica. Purtroppo ci sono riuscito solo in parte perché dopo due anni e mezzo ho dovuto chiudere il locale però ho comunque mantenuto in vita l’Associazione Culturale per poter continuare a portare avanti il mio discorso, ovvero accomunare i grandi nomi con i musicisti emergenti. Una delle cose che ho sempre sostenuto è che, per fare il grande jazz non c’è bisogno del grande nome, ci sono tantissimi artisti che sono bravi tanto quanto i grandi nomi e che portano avanti il jazz in modo egregio. Per questo motivo, una volta chiuso il locale, abbiamo continuato le rassegne…Una di queste è stata quella che si è svolta all’Auditorium Salvo d’Acquisto e adesso continuiamo con quella di Summer Live Tones, un’iniziativa che portiamo avanti già da tre anni e che rappresenta la versione estiva del Live Tones Club.

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Questa è la terza edizione estiva della rassegna jazz… artisti di calibro internazionale si alterneranno a nuove leve del jazz che segnano il futuro, per qualità progettuale e tecnica, di questo genere musicale.

Alberto: Quest’anno continuiamo con il preciso intento di portare avanti l’idea di alternare grandi nomi e giovani emergenti. Ci sarà il gruppo di Luigi Masciari con Enrico Zanisi (fender rhodes), Cristiano Arcelli (sax), Daniele Mencarelli (basso), Alessandro Paternesi (batteria) dei giovani ormai più che promettenti. Poi ci sarà la M.A.D Orchestra, dei ragazzi che ci hanno sempre sponsorizzato, venendo a farci da supporto e che questa volta ho voluto fortemente sul palco. Ho, inoltre, la fortuna di conoscere ed essere amico di tanti musicisti e quindi, trascendendo dal discorso puramente artistico, mi fa piacere chiamare gli amici. Il primo in assoluto è Danilo Rea, cosiddetto fratellone, che già due anni fa, ha tenuto un concerto in trio proponendo un progetto sui Beatles. Quest’anno, invece, ho voluto Danilo in un piano solo, la dimensione espressiva ideale per un musicista. La magia del jazz sta nel fatto che ogni sera c’è una musica diversa, ogni sera ci sono delle note in grado di rispecchiare uno stato d’animo. Ho ascoltato decine e decine di concerti di Danilo Rea e mi sono sempre emozionato, con due note Danilo ti arriva direttamente al cuore. Altro amico fraterno è Roberto Gatto che, questa volta, si propone con il progetto del Perfect Trio con Alfonso Santimone (piano e Fender Rhodes) e Pierpaolo Ranieri (basso elettrico), due giovani e validissimi musicisti carichi di energia. A chiudere la rassegna, il 30 luglio, sarà Fabrizio Bosso con un progetto che ho ascoltato durante l’edizione di Umbria Jazz Winter e che vedrà Alberto Marsico all’ Organo Hammond e Alessandro Minetto alla batteria. Sono rimasto molto colpito da questo progetto, nonché dalla bravura di Fabrizio Bosso che, coadiuvato da questi due bravi musicisti, riesce sempre a sbalordire. Abbiamo, poi, voluto inserire qualcosa che potesse rispecchiare qualche altra sfumatura della musica jazz, stiamo parlando di Riccardo Arrighini che, dopo aver rivisitato Puccini, Chopin, Vivaldi, verrà in trio con Mirco Capecchi (contrabbasso) e Vladimiro Carboni (batteria) proponendo un progetto molto interessante, intitolato “Beethoven in Blu”. Colgo l’occasione per specificare anche che le scelte della nostra produzione artistica si concretizzano attraverso dei concerti che si basano sulla scelta di progetti e non sono jam sessions.

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Non solo musica ma anche, e soprattutto, arte. Quali saranno le location scelte per questa edizione e con quali presupposti presentate questa rassegna al pubblico?

Ornella: La musica è una di quelle forme artistiche che ognuno di noi vive forse con più frequenza rispetto a una scultura o ad un dipinto. Anche quando avevamo il locale, durante le nostre rassegne invernali, ai concerti abbinavamo una mostra d’arte, mostre fotografiche, presentazioni di libri. In effetti Live Tones Napoli Party è un’Associazione Culturale, il cui scopo primario è la conoscenza, la divulgazione e la promozione della musica e del genere jazzistico in particolare, senza escludere, tuttavia, la dimensione artistica. In questo specifico caso,  si è creata una fortunata casualità: il Comune di Napoli portava alcune location sulla piazza, seppur con molta sofferenza, per farle conoscere ancora di più agli indigeni. Molto spesso sono, infatti, proprio i napoletani stessi ad essere esclusi dalla conoscenza del proprio territorio, quindi ci è sembrato un buon connubio unire la conoscenza musicale con quella delle strutture che caratterizzano la nostra città. Se l’anno scorso, ad esempio, abbiamo usufruito del Maschio Angioino (di cui disporremo anche quest’anno) e della struttura del Pan che, pur non essendo un edificio monumentale, rappresenta un palazzo artistico di particolare rilevanza nel contesto partenopeo, quest’anno, per delle scelte non volute, siamo stati fortunati nel poter scegliere come seconda sede il convento di San Domenico Maggiore e, più precisamente, lo spazio che viene gestito dall’Associazione Pietrasanta. Il connubio è, dunque, voluto: se da un lato c’è una direzione artistica musicale, dall’altro c’è una direzione artistica interessata all’arte pura che, in qualsiasi modo, cerca di non escludere le arti materiali e strutturali.

Ornella Falco

Ornella Falco

Quali difficoltà affrontate, giorno dopo giorno, per portare musica di qualità a Napoli? Questo spazio intende fare luce sugli innumerevoli sforzi quotidiani che organizzatori, promoters locali e addetti ai lavori fanno per portare luce e lustro sulle realtà musicali che ci circondano…

Alberto: Le difficoltà per chi, come noi, opera con le proprie forze sono notevoli. Purtroppo c’è una discriminazione per quanto riguarda i vari sovvenzionamenti che vengono dati in giro. Basterebbe darne un po’ a tutti per fare in modo che le cose funzionassero meglio. Purtroppo siamo, invece, costretti a patire e a fare riferimento soltanto alle nostre potenzialità, nonostante un discorso culturale di una certa importanza qui a Napoli. Tutto quello che realizziamo è il frutto di grandi sforzi e, quasi sempre, non riusciamo neanche a coprire le spese. Andiamo avanti per lo spirito della passione perché veramente crediamo in queste iniziative e nella bellezza della musica jazz, per cui cerchiamo di portare avanti questi progetti con tutte le nostre forze. Ad ogni modo, lo ribadisco, basterebbe una piccolissima parte dei fondi che vengono stanziati per poterci far andare avanti con tranquillità e fare delle cose ancora più interessanti. A volte ci aspetteremmo un aiuto in più, anche da qualche sponsor privato, ma, anche in quel caso, è come se non ci fosse un interesse a voler divulgare cultura. Per una città che, per secoli, è stata la culla della cultura, il disinteresse generale riflette la generale tendenza nel preferire un’attesa di ore per mangiare una pizza piuttosto che andare a sentire un concerto jazz.

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Come sono le prospettive per la musica dal vivo e quella jazz in particolar modo?

Alberto: Non sono assolutamente rosee, è facile per chi ha i fondi fare i grandi Festival e chiamare i grandi nomi mentre per noi, che operiamo con le nostre forze, diventa veramente difficoltoso e, come noi, ci sono tante associazioni culturali che cercano di portare avanti certi discorsi e che faticano tanto.

Ornella: Questo avviene anche perché non c’è risposta da parte di un pubblico, troppo spesso disattento e non educato all’ascolto. Che sia musica di spessore o di livello mediocre, il pubblico non ha interesse ad assistere ad un concerto in un Club dove il silenzio per un concerto jazz è primario mentre, invece, è abituato ad andare nelle enoteche dove si fa anche musica ma, in quel contesto, non si ascolta musica, si tratta di bere, mangiare con intrattenimento musicale; una grandissima offesa per chi è sul palco, per i musicisti che sudano e per tutti gli anni di studio durante i quali essi hanno combattuto sia economicamente, per portare avanti i propri studi, sia moralmente, per far conoscere la propria musica. Allo stesso tempo il pubblico non è abituato nemmeno ad osservare e ancora più spesso, siamo costretti a fare i grandi nomi, sia in ambito musicale che artistico, perché il pubblico è abituato a frequentare certi posti soltanto per poter dire: “Io, c’ero”. Se dobbiamo vendere le arti attraverso il nome, questa città andrà sempre più verso la mancanza di cultura ed il presenzialismo.

Raffaella Sbrescia

“Nella: canzoni e ricordi di prostitute libere e oneste”, lo spettacolo di Melchionna, tratto da “Dignità Autonome di Prostituzione”, per i 10 anni del Nabilah

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

Il Nabilah, una delle strutture più eleganti e più ammirate del litorale campano, nella top ten dei migliori beach club italiani, compie dieci anni e, per festeggiare questa speciale ricorrenza, sceglie di proporre al pubblico lo spettacolo “Nella: canzoni e ricordi di prostitute libere e oneste”  scritto e diretto dal vulcanico regista Luciano Melchionna, una sorta di innovativo concerto per parole e musica tratto dal suo spettacolo “Dignità Autonome di Prostituzione”  (dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna). Al centro del palcoscenico, in barca e sul tetto del locale, posto in riva al mare della spiaggia Romana di Bacoli, attori e cantanti straordinari raccontano una storia controversa eppure lineare.

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

Dignità e onestà sono due tra i termini più abusati degli ultimi decenni, cos’è la dignità e chi può davvero ritenersi onesto, e nei riguardi di chi oltretutto? La figura della prostituta, il cosiddetto “mestiere più antico del mondo” è da sempre sinonimo di volgarità, depravazione e malcostume eppure, in un’era in cui lo sfruttamento della prostituzione costituisce una piaga indelebile dello scenario sociale mondiale, esiste anche chi, nel pieno rispetto delle proprie esigenze materiali e morali, sceglie liberamente di vendere il proprio corpo. Questo spettacolo indaga, dunque, nella psiche interiore di chi offre piacere a pagamento, il tutto alla luce del sole, con quella sacra libertà “che porta rispetto e responsabilità”.

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

A vestire i panni dei protagonisti sono gli attori Clio Evans, Gaia Benassi, Adriano Falivene, Vito Mancini con Mattia Battistini (chitarra e voce), Valentina De Giovanni (voce), Daniele Ercoli (contrabbasso e bombardino), Emanuela Gabrieli (voce e tamburello), H.E.R. (violino elettrico e voce), Andrea Luperto (percussioni), Milla (voce), Momo (cantautrice), Carla Petrachi (pianoforte e voce).  Un nutrito e spettacolare gruppo che si è insinuato nel salotto buono della movida partenopea iniziando il pubblico ai piaceri della lussuria, del talento e dell’arte. Un format travolgente e spiazzante, destinato a spazzare via l’ipocrisia dettata dai luoghi comuni.

Raffaella Sbrescia

Credits:

Disegno luci: Camilla Piccioni.

Audio: Francesco Aiello e Luigi Di Martino.

Luci: Gianni Caccia.

Costumi: Michela Marino.

Assistenti alla regia: Paola Maria Cacace, Riccardo Ciccarelli, Renato De Simone.

Produzione esecutiva: Vanessa Gasbarri.

Organizzazione Antonio Cappelli

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone    

“Dignità Autonome di Prostituzione”  Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

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Passione Tour all’OltreMusic Fest: il fascino della tradizione incontra la modernità

Passione Tour -OltreMusic Fest Ph Luigi Maffettone

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Si avvia alla conclusione l’Oltremusic Fest 2014, la rassegna di eventi e concerti che si è svolta dal  13 al 22 giugno 2014 presso la Mostra d’Oltremare di Napoli in occasione della 57^ edizione della Fiera della Casa. Lo scorso 21 giugno, in concomitanza della Festa della Musica, sul palco del Festival si sono alternati alcuni rappresentati di spicco della scena musicale partenopea. Con il concerto, scritto da Federico Vacalebre, intitolato “Passione Tour”, ispirato al film di John Turturro, il pubblico è stato coinvolto in un coinvolgente viaggio nella musica di Napoli attraverso un ponte artistico tra passato e presente.

Passione Tour -OltreMusic Fest Ph Luigi Maffettone

Passione Tour -OltreMusic Fest Ph Luigi Maffettone

Vicoli, volti, storie e memorie della città si rivestono di colori e sfaccettature moderne. La canzone della tradizione si sposa, quindi, alla sensibilità creativa della Napoli contemporanea, il tutto grazie alla carica e al carisma interpretativo di grandi artisti. Stiamo parlando, nello specifico, di Raiz & Almamegretta, James Senese e Napoli Centrale Mbarka Ben Taleb, Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato, Monica Pinto e gli Spakka Neapolis 55. Partendo da un forziere colmo di tesori musicali, la cittadinanza partenopea si fa, dunque, erede e ambasciatrice di bellezze destinate ad essere amate ancora a lungo.

 Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Passione Tour -OltreMusic Fest Ph Luigi Maffettone

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I Disclosure travolgono Napoli per la chiusura dell’University Music Festival

Disclosure

Guy e Howard Lawrence, ovvero i Disclosure, riconosciuti come nuovo fenomeno della musica elettronica inglese, hanno chiuso  la prima edizione dell’University Music Festival, promosso da Initium e Drop, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II e con Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, Regione Campania e Giugno Giovani, con un esclusivo dj set sul palco dell’Arenile Realod di Bagnoli. I due giovanissimi fratelli (19 e 22 anni) hanno conquistato migliaia di persone accorse per partecipare all’evento. Presenti fin dalle prime luci delle sera tantissimi giovani provenienti da tutta la Campania: dal frequentatore dei clubunderground all’hipster raffinato aperto alle novità elettroniche, passando per gli habitueè della movida notturna.

A scaldare gli animi, il concerto della Easychic Orchestra alle 22.30 e la  partecipazione di tanti altri dj, selector e produttori, tra i più noti della scena musicale dance regionale poi, alle 00.30, ecco l’inconfondibile groove dei Disclosure che, dopo essersi esibiti nei principali festival da Glastonbury a Lollapalooza, sono giunti anche a Napoli con la loro miscela vincente.

Disclosure

Disco, dubstep, house e garage, inseriti in una struttura una tipicamente pop,  che lascia grande spazio alle tracce vocali, sono gli elementi che contraddistinguono la loro musica. Con il grande successo di “Settle”, un album aggiudicatario di numerosi e prestigiosi riconoscimenti, di risonanza internazionale, i Disclosure  hanno le carte in regola per creare una nuova ondata di fermento musicale, staremo a vedere.

 

OltreMusic Fest: Lo Stato Sociale in concerto a Napoli. Il live report

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Lo Stato Sociale @ OltreMusic Fest

Si è tenuto lo scorso 19 giugno l’atteso concerto napoletano de Lo Stato Sociale, la chiacchieratissima band made in Bologna. Preceduti dall’energia degli Shak&Speares, Lodo Guenzi e soci si sono esibiti sul palco allestito all’interno della Mostra D’Oltremare di Napoli, nell’ambito dell’OltreMusic Fest, presentando al pubblico sia i nuovi brani tratti dal loro ultimo disco, intitolato “L’Italia Peggiore”, sia i brani che hanno determinato la viralità del loro successo. A prescindere dai grandi numeri, dalla incredibile quantità di concerti tenuti dal gruppo nei più svariati contesti, è importante sottolineare il forte riscontro che Lo Stato Sociale sta avendo dal pubblico.

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Lo Stato Sociale @ OltreMusic Fest

Nonostante le critiche, nonostante si dica che i testi del  gruppo siano impacchettati per generare like, benché gli arrangiamenti dei suddetti brani siano piuttosto poveri e monotematici, il gruppo piace e neanche poco. Forse è quello che il pubblico cerca, forse invece del folk impegnato piace il lalala sound, infarcito di tastiere elettroniche e parolacce a raffica. Partendo dal presupposto che nessuno sia detentore del vero e del bello assoluto, Lo Stato Sociale detiene il merito di mettere nero su bianco pensieri e verità tanto scontate, quanto vere, paradossalmente taciute e date per scontate. Sicuramente questi ragazzi potrebbero intraprendere un percorso di ricerca melodica e strumentale più intenso e originale ma, probabilmente, al momento non è qualcosa che rientra nei loro piani.

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Lo Stato Sociale @ OltreMusic Fest

I testi, intelligenti e sarcastici, spesso irriverenti e dissacranti, passano dall’aneddoto demenziale alla denuncia sociopolitica, senza soluzione di continuità. Senza mai prendersi troppo sul serio Lo Stato Sociale macina traguardi e successi, centrando il nucleo di una formula forse studiata o forse no, eppure vincente. Con una scaletta che va da “Abbiamo vinto la guerra”, “Io, te e Carlo Mark”, “Piccoli incendiari crescono”, “Quello che le donne dicono” a “La musica non è una cosa seria”, “Ladro di cuori col bruco”, “L’escapista”, passando per “Mi sono rotto il cazzo” e “In due è amore in tre è una festa”, i recentissimi “C’eravamo tanto sbagliati” e “Questo è un grande paese”, fino alla chiusura affidata a “Senza macchine che vadano a fuoco” e “ Cromosomi”, Lo Stato Sociale sviscera ed affronta il mondo a 360 gradi facendo del luogo comune una virtù.

Raffaella Sbrescia

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Pozzuoli Jazz Festival 2014: i primi appuntamenti della V edizione

Tempio di Nettuno Jazz (2)

Pozzuoli Jazz Festival 2014 – Tempio di Nettuno

Manca sempre meno alla quinta edizione del Pozzuoli Jazz Festival 2014, la rassegna musicale ambientata in location da sogno che sposano arte, musica, archeologia e natura, mettendo l’uomo al centro di un contesto unico e speciale. La rassegna, organizzata dall’Associazione Jazz & Conversation, impegnata da anni a testimoniare il proprio ruolo nella cultura dei Campi Flegrei, attraverso un percorso in cui la musica incontra il territorio, si svolgerà tra i fumi della Solfatara e le antiche vestigia del Tempio di Nettuno, ma anche in tante altre location e night club.

Pozzuoli Jazz Festival 2014 - Soeren-lampe-vocal

Pozzuoli Jazz Festival 2014 – Soeren-lampe-vocal

Tra i primi appuntamenti annunciati c’è il concerto della formazione jazzistica danese “Soeren Lampe and The Danish Jazz Ambassadors Quintet” featuring. Thomas Fonnesbaek (contrabbasso) e Mathias Heise (Armonica). Il live è previsto per il prossimo 20 luglio presso il Complesso archeologico Nettuno (Terme Adrianee) a Pozzuoli e si tratta di un’anteprima assoluta.

Pozzuoli Jazz Festival 2014 - Danilo Rea

Pozzuoli Jazz Festival 2014 – Danilo Rea

Saranno i vapori incandescenti del Vulcano Solfatara ad accogliere le note del piano solo di Danilo Rea, un musicista che non ha bisogno di presentazioni. Il suo live si terrà il 22 luglio mentre il 25, nella stessa location,  toccherà al giovane ed apprezzatissimo pianista Alessandro Lanzoni, in formazione trio, dare prova del suo notevole talento, premiato con il “Top Jazz 2013” , un prestigioso riconoscimento assegnatogli dai più qualificati giornalisti italiani di musica Jazz. Per conoscere tutti i dettagli e i numerosi appuntamenti  in programma consultare il sito www.pozzuolijazzfestival.it

Pozzuoli Jazz Festival 2014 - Alessandro Lanzoni trio

Pozzuoli Jazz Festival 2014 – Alessandro Lanzoni trio

Mercoledì Note all’Intra Moenia: ecco gli Anima Nova

Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

Continuano gli appuntamenti di “Mercoledì Note”, la rassegna musicale organizzata dal Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini a Napoli. Stavolta vi raccontiamo il concerto degli Anima Nova, un gruppo nato sette anni fa e che annovera al proprio interno Gabriella Cascella (voce), Vincenzo De Martino (chitarra) e Federico Maria Perfetto (batteria). Con loro Daniele De Santo (basso) e Domenico Guastafierro (flauto traverso). La compagine partenopea ha scaldato la piazza, proprio a ridosso della cerimonia inaugurale dei Mondiali di calcio in Brasile, sia grazie alla freschezza degli arrangiamenti di brani classici del repertorio musicale bossanova e samba, sia grazie al frizzante ritmo dei brani che il gruppo ha pubblicato all’interno del primo lavoro discografico intitolato “Embora”.

Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

Spaziando dal samba allo swing, dalla bossanova al tango, gli Anima Nova sono fautori dell’ “Italian Bossa Concept®”, un’interpretazione di brani pop, riletti in maniera semplice ed elegante al contempo. Con un repertorio che va da “Manhã de Carnaval (Black Orpheus)”, “Mais Feliz”,“Quello che”, famoso brano dei 99 Posse in versione swing, la famosissima “Mas que nada”, “Guarda che luna” di Buscaglione, “Fiore nell’asfalto” di Bono Rondelli e pezzi inediti come “Embora” o il primo singolo “E poi che fa” ed il più recente “Diagonal del Mar”, gli Anima Nova mettono in luce sia l’alchimia che gli equilibri all’interno del gruppo, senza dimenticare di evidenziare, in particolare, la bellezza e la soavità della voce di Gabriella Cascella e il tocco magico di Domenico Guastafierro al flauto traverso.

Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

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Non rimane dunque che attendere il nuovo album di inediti del gruppo, la cui pubblicazione è prevista per il prossimo autunno/inverno. A darci qualche importante anticipazione è il batterista Federico Maria Perfetto: «Nel nostro disco precedente abbiamo combinato varie sonorità, appartenenti alla matrice brasiliana con dei richiami alla lounge music e a qualcosa che andasse in direzione del jazz. Nel prossimo disco, invece, ci sarà un’evoluzione, sia dal punto di vista musicale che da quello testuale, legata alle cose che ci hanno portato fortuna durante la prima parte del nostro percorso. Il nostro obiettivo è, dunque, quello di valorizzare a marcare in maniera più decisa il nostro sound. Per quanto riguarda i testi ce ne stiamo occupando prevalentemente io, Gabriella e Vincenzo, non c’è una tematica precisa… Mentre il  primo album “Embora” ha rappresentato una fase di viaggio, corrispondente a quella della nostra cantante Gabriella, nel nostro prossimo lavoro ci saranno tantissime sorprese ». Non ci rimane che atten

dere fiduciosi.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

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Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

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Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

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Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

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Anima Nova @ Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

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Cremano Giovani Festival: Chiamata alle arti!

Locandina ufficiale Cremano Giovani Festival (2)Si svolgerà domenica 15 giugno a Villa Bruno la seconda edizione del “Cremano Giovani Festival”, un progetto nato dai giovani per i giovani. L’evento, inserito nell’ambito delle iniziative del “Giugno dei Giovani”, è organizzato dall’associazione di volontariato “Cremano Giovani” e patrocinato dal Comune di San Giorgio a Cremano e dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli. Nata con l’intento di valorizzare i talenti artistici del territorio campano, la manifestazione si snoderà nell’arco di dodici ore, dalle 10 alle 24 e si chiuderà con un concerto che vedrà protagonisti le band e i solisti selezionati dalla Direzione Artistica della manifestazione. A presentarci l’evento è Vania Costa, vicepresidente dell’associazione “Cremano Giovani”.

Da quali presupposti e con quali obiettivi nasce il Cremano Giovani Festival?

Nasce dall’idea di dare prima, durante e dopo la manifestazione, spazio e valore alla creatività dei giovani artisti partecipanti . L’obiettivo è quello di concepire un Festival “a misura d’artista”, capace di plasmarsi grazie al confronto e al continuo scambio di idee.

Qual è la location in cui si terrà l’evento? Avete intenzione di valorizzare anche le risorse del territorio circostante?

L’evento si svolgerà interamente a Villa Bruno, storica dimora settecentesca e polo culturale di San Giorgio a Cremano. Fare in modo che questa splendida villa diventi un vero e proprio tempio delle possibilità per i tanti giovani del nostro territorio rientra in pieno nella mission dell’Associazione “Cremano Giovani” e, di conseguenza, del “Cremano Giovani Festival”.

Quali saranno le sezioni artistiche proposte al pubblico?

Quest’anno saranno ben dieci: scultura, pittura, fotografia, grafica, street art, teatro, narrativa, poesia e musica. La novità rispetto al 2013 è la sezione dedicata ai cortometraggi e alle webseries, un genere che, specialmente adesso, è molto apprezzato dai ragazzi.

Come sarà strutturata la manifestazione e che tipo di feedback vi aspettate dal pubblico? Raccontateci nel dettaglio cosa offrirà questa seconda edizione di Cremano Giovani.

Il Festival si aprirà alle 10.00 con l’apertura delle mostre di pittura, scultura, grafica e fotografia. Durante l’intera giornata ci sarà una lunga serie di eventi ed attività, tra cui un laboratorio di autocostruzione, uno di origami e un laboratorio didattico con i bambini per divertire anche i più piccoli. Alle 13.00 verrà offerto un aperitivo nella suggestiva terrazza del Piano Nobile. Nel pomeriggio, in biblioteca, ci sarà uno spettacolo teatrale e per chiudere in bellezza, alle 18, presso la Fonderia Righetti inizierà il concerto che accompagnerà i visitatori fino alla mezzanotte inoltrata. Ci aspettiamo un pubblico capace non solo di gradire quanto da noi proposto, ma anche di interagire con l’evento, fruendone appieno le potenzialità.

Il Festival coinvolge giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni. Quali sensazioni avete avuto durante il processo di iter selettivo?

Chiamarlo iter selettivo non è del tutto corretto. Abbiamo cercato, nei limiti, di evitare selezioni, includendo tutti i giovani che hanno inviato il bando di partecipazione compilato entro la data di scadenza prefissata. Quest’anno, per motivi puramente logistici, ci è risultato impossibile dare spazio alle quasi 30 band che hanno risposto al nostro appello e quindi abbiamo dovuto necessariamente operare una sorta di selezione. In ogni caso, il fatto che decine e decine di giovani talenti abbiano sposato la nostra causa, condividendo con noi le loro opere, è motivo di grandissimo orgoglio e soddisfazione!

I proventi del Festival verranno reinvestiti per perseguire gli scopi, prevalentemente culturali, dell’Associazione. Avete già qualche idea in merito?

Gli unici, veri, proventi sono tutti coloro che si sono messi all’opera con impegno e passione per realizzare questa kermesse. Il patrimonio di un’associazione, specie se di volontariato, è costituito principalmente da persone che prendono coscienza di loro stessi, e che, entrando a far parte di una formazione sociale, scoprono nel dialogo e nel confronto con gli altri un modo per crescere sul piano umano e comportamentale. In tal senso, “Cremano Giovani” ne è un esempio concreto.

 Raffaella Sbrescia

Repubblica delle Idee: il concerto di chiusura con Enzo Avitabile

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Il ritmo di Enzo Avitabile, la travolgente energia dei Bottari di Portico e la grinta di Fiorenza Calogero hanno travolto Piazza del Gesù in occasione del concerto di chiusura de La Repubblica delle Idee, la manifestazione che si è svolta a Napoli dal 5 all’8 giugno.

Tutti coloro che hanno preso parte almeno una volta ad un concerto di Enzo Avitabile potranno capire a fondo la forte empatia che l’artista riesce a creare con il suo pubblico, tutti gli altri potranno cercare di immaginare un contesto, quasi magico, in cui le note e le parole si fondono in un’irresistibile rituale collettivo. Alle danze e ai suoni antichi dei Bottari, Avitabile aggiunge parole dalla valenza universale, messaggi di fratellanza, sequenze di beat, impennate strumentali, intrise di groove, unite da un unico filo conduttore ripetuto come un mantra mistico: “messaggiamm ‘o ritmo e abballamm ‘o messaggio”.

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

“Le mani scandiscono il ritmo del cuore”, spiega Avitabile, che, con la Black Tarantella Band e con i Bottari è riuscito a trovare la formula perfetta un rituale di pace e di divertimento assoluto.

Enzo Avitabile e Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile e Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Se a tutto questo, aggiungiamo la coinvolgete voce di Fiorenza Calogero, riconosciuta come una delle interpreti più accreditate e più devote alla musica tradizionale napoletana, il risultato non può che essere un clamoroso successo.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile e Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile e Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile e Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile e Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

I Bottari di Portico Ph Luigi Maffettone

I Bottari di Portico Ph Luigi Maffettone

I Bottari di Portico Ph Luigi Maffettone

I Bottari di Portico Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

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 Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

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I Bottari di Portico Ph Luigi Maffettone

I Bottari di Portico Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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