Il Nabilah, una delle strutture più eleganti e più ammirate del litorale campano, nella top ten dei migliori beach club italiani, compie dieci anni e, per festeggiare questa speciale ricorrenza, sceglie di proporre al pubblico lo spettacolo “Nella: canzoni e ricordi di prostitute libere e oneste” scritto e diretto dal vulcanico regista Luciano Melchionna, una sorta di innovativo concerto per parole e musica tratto dal suo spettacolo “Dignità Autonome di Prostituzione” (dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna). Al centro del palcoscenico, in barca e sul tetto del locale, posto in riva al mare della spiaggia Romana di Bacoli, attori e cantanti straordinari raccontano una storia controversa eppure lineare.
Dignità e onestà sono due tra i termini più abusati degli ultimi decenni, cos’è la dignità e chi può davvero ritenersi onesto, e nei riguardi di chi oltretutto? La figura della prostituta, il cosiddetto “mestiere più antico del mondo” è da sempre sinonimo di volgarità, depravazione e malcostume eppure, in un’era in cui lo sfruttamento della prostituzione costituisce una piaga indelebile dello scenario sociale mondiale, esiste anche chi, nel pieno rispetto delle proprie esigenze materiali e morali, sceglie liberamente di vendere il proprio corpo. Questo spettacolo indaga, dunque, nella psiche interiore di chi offre piacere a pagamento, il tutto alla luce del sole, con quella sacra libertà “che porta rispetto e responsabilità”.
A vestire i panni dei protagonisti sono gli attori Clio Evans, Gaia Benassi, Adriano Falivene, Vito Mancini con Mattia Battistini (chitarra e voce), Valentina De Giovanni (voce), Daniele Ercoli (contrabbasso e bombardino), Emanuela Gabrieli (voce e tamburello), H.E.R. (violino elettrico e voce), Andrea Luperto (percussioni), Milla (voce), Momo (cantautrice), Carla Petrachi (pianoforte e voce). Un nutrito e spettacolare gruppo che si è insinuato nel salotto buono della movida partenopea iniziando il pubblico ai piaceri della lussuria, del talento e dell’arte. Un format travolgente e spiazzante, destinato a spazzare via l’ipocrisia dettata dai luoghi comuni.
Raffaella Sbrescia
Credits:
Disegno luci: Camilla Piccioni.
Audio: Francesco Aiello e Luigi Di Martino.
Luci: Gianni Caccia.
Costumi: Michela Marino.
Assistenti alla regia: Paola Maria Cacace, Riccardo Ciccarelli, Renato De Simone.
Produzione esecutiva: Vanessa Gasbarri.
Organizzazione Antonio Cappelli
Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone