“Pareidolia”, il nuovo album di Marina Rei. La recensione

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Marina Rei torna con un nuovo disco intitolato “Pareidolia”, in uscita il prossimo 30 settembre su etichetta Perenne, con distribuzione Universal. Il fenomeno subcoscienziale, che esprime la tendenza istintiva ad individuare strutture ordinate e forme cognitive familiari in immagini disordinate, dà il titolo a questo nuovo lavoro discografico, il nono per Marina Rei, in cui l’artista rinnova le proprie vesti prestandosi ad una chiave strumentale tendente al rock. Attraverso la collaborazione con Giulio Ragno Favero (One Dimensional Man, Il Teatro degli Orrori), che dura ormai da due anni, il disco di Marina Rei lascia trasparire una particolare cura e ricerca del suono che, seppur prevalentemente rock, offre numerosi spunti sonori.  Si parte dal trittico iniziale composto da “Avessi artigli”, “Ho visto una stella cadere” e dal singolo “Lasciarsi andare”: l’intensa interpretazione di Marina Rei, si fonde e si miscela con vesti sonore dolci e coinvolgenti, lasciando alle parole spazio vitale e potenza immaginifica. Figure retoriche, metafore, struggimento e desiderio s’intrecciano lasciando trasparire una nuova maturità vocale e artistica di Marina che, suonando anche la batteria, riesce ad offrire al pubblico un’immagine completa del suo essere artista a 360 gradi. La dicotomica contrapposizione semantica tra la trama de “Il Sole”, in cui Marina canta di un disperato bisogno d’amore, e “Del tempo perso”, un possibilista messaggio di incoraggiamento è data dal netto contrasto di sonorità tra i due brani.  Struggente e mielosa è “Se solo potessi”, una ballad incentrata sul tema dell’amore incondizionato mentre di tutt’altra fattispecie è la title track “Pareidolia”, in cui Marina Rei duetta con Zona Mc e Off Muziek, inserendosi in un contesto sonoro a metà strada tra l’elettronico ed il rap. Speranza e disincanto si fronteggiano nella trama agrodolce di “Vorrei essere” mentre “Un semplice bacio” rappresenta un vero e proprio inno alla semplicità. La bellezza poetica di “Fragili” si sposa felicemente con un arrangiamento onirico con tendenza dissolvente sul finale mentre la chiusura del disco è affidata a “Annarella” una versione crepuscolare del brano dei CCCP, ulteriore testimonianza della versatilità interpretativa di Marina Rei che, con “Pareidolia”, torna ad emozionare il pubblico con grazia ed eleganza.

Raffaella Sbrescia

Video: “Lasciarsi andare”

99 Posse & Friends: il racconto della grande festa alla Mostra d’Oltremare

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La Napoli che esiste e che resiste si è riunita alla Mostra d’Oltremare lo scorso 18 settembre in occasione del concertone con cui i 99 Posse  hanno festeggiato il ventesimo (ventunesimo per essere più precisi) di “Curre curre guagliò”, un album che, dopo tanti anni, rivive nuovo lustro musicale e contenutistico, anche grazie alla versione 2.0 realizzata per la speciale occasione. Organizzato nell’ambito del Forum Universale delle Culture, a ridosso della partita Napoli- Sparta Praga, giocata allo Stadio San Paolo, l’evento ha rappresentato l’occasione perfetta per riunire generazioni e cittadini di ogni provenienza nel nome della musica militante. Oggi come ieri  ‘O Zulù (Luca Persico) – voce – Marco Messina – campionatore e Dub Master – JRM (Massimo Jovine) – basso – e Sacha Ricci – tastiere si dedicano anima e corpo alla loro musica di protesta. Da sempre contro le convenzioni e a favore dei diritti del popolo sovrano, i 99 Posse hanno la rara capacità di predicare bene e razzolare ancora meglio. Mixando e remixando le loro canzoni più e meno recenti, il gruppo ha radunato i maggiori esponenti della scena rap ed underground italiana per la gioia dei tantissimi spettatori accorsi sottopalco: Mama Marjas, Jovine, Clementino,Dop One, Francesco Di Bella, Ensi, Geko, J-AX,  Marcello Giannini, Mc Mariotto, Roy Paci, Salvatore Rainone degli Slivovitz, Sangue Mostro,  Banda Bassotti, Bonnot, Caparezza, Claudio Marino sono stati gli speciali ospiti che si sono alternati sul palco allestito all’interno di quella viene oggi definita “Isola delle Passioni”.

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

Ad inaugurare la nutrita scaletta “1-2-3-4” con Francesco Di Bella, a seguire “Curre curre guagliò”, il brano-emblema di una lotta che non accenna ad estinguersi e che, anzi, oggi più che mai, si fa incandescente contro uno Stato che avanza pretese e che non tutela i diritti di generazioni allo sbando. “Children ov Babilon”, “Nun cià facc’ cchiù” scuotono dall’interno le migliaia di anime stipate sui gradini dell’Arena Flegrea. Non solo denuncia ma anche autocelebrazione e pogo selvaggio sulle note di “Napulitan” e di “Medley Ragga”, “L’anguilla”, “Penso che non me andrò”. Potente il featuring coi Sangue Mostro in “I Say Yes But I Also Say No” e in “Repressione”, brano tratto dal loro ultimo album.

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

A tessere la trama del filo conduttore che lega i 99 Posse anche alla corrente del neapolitan power è l’ospitata, a sorpresa, di Enzo Avitabile. A seguire una carrellata di grandi successi che, grazie ad una nuova linfa e ad una rinnovata valenza ideologica, scaldano il pubblico spingendolo a cantare a squarciagola in uno “Stato d’emergenza”, auspicando una “University of Secondigliano”. Abituati a fare “Ripetutamente” “Tarantelle pè campà”, i giovani napoletani si lasciano conquistare dal groove dei 99 Posse  che, in chiusura, dedicano gli ultimi acclamatissimi bis ad una militanza diretta e senza filtri. Accompagnati sul palco dalla Banda Bassotti, ‘O Zulù e soci si congedano dal caloroso pubblico con “Rigurgito antifascista”, “El Pueblo Unido” e “Bella Ciao”, una triade musicale scelta non a caso per lasciare un messaggio preciso: vivere per resistere, lottare e far valere i propri diritti, fino alla fine, e con tutta la propria anima.

 Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

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99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

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Mozart Box 2014: Fabio Concato e Fabrizio Bosso in concerto. Il live report dell’evento

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Il Festival Musicale Mozart Box si conferma sempre più tramite culturale di rilevanza internazionale, grazie ad un’offerta artistica in grado di soddisfare i gusti dei più esigenti fruitori di musica. A tal proposito, vale la pena dedicare un approfondimento dedicato ad uno degli eventi, che ha riscosso particolare successo, sia in termini di presenze, che di riscontri da parte del pubblico. Stiamo parlando del concerto tenutosi lo scorso 17 settembre nel cortile del Palazzo Reale di Portici in cui Fabio Concato, celebre firma del cantautorato italiano, e Fabrizio Bosso, gettonatissimo ed amatissimo trombettista italiano, hanno unito i loro talenti per una serata all’insegna dell’eccellenza.

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Forti della profonda sintonia personale ed artistica, conquistata nel corso di numerosi concerti fatti insieme, i due artisti, accompagnati da una band di pregevoli musicisti, sono riusciti ad individuare una precisa formula in grado di valorizzare i più grandi successi del vasto repertorio di Concato colorandoli con nuove e particolarissime sfumature strumentali. Centrale, in questo senso, il ruolo di Fabrizio Bosso che, grazie alla sua naturale capacità interpretativa, si è inserito negli interstizi di ciascun brano, individuando degli spazi ad hoc per le sue coinvolgenti parentesi solistiche. La cura per i dettagli ha, quindi, fatto la differenza all’interno di un concerto pensato per essere leggero ma di  classe.

Fotogallery scattata in occasione del Mozart Box 2014 da Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

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Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

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Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fabrizio Bosso e Fabio Concato @Mozart Box 2014 Ph Luigi Maffettone

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“Mano nella mano”, il nuovo album di Sergio Cammariere. La recensione

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Sergio Cammariere, affermato compositore e raffinato cantautore italiano, torna sulle scene della musica italiana con un nuovo album di inediti intitolato “Mano nella Mano”, in uscita il prossimo 23 settembre per Sony Music Italy. Composto da undici tracce, di cui una strumentale, “Mano nella mano” è un lavoro caratterizzato da un’intima sensibilità, finalizzata ad un incontro ravvicinato tra l’artista ed il suo pubblico. Ad arricchire i testi, vere e proprie poesie, è un’approfondita ricerca del suono, attraverso cui gli arrangiamenti proposti acquisiscono un elevato grado di raffinatezza. Sonorità di grande atmosfera, a metà strada tra la tradizione dei classici standards jazz e la nuova frontiera del suono andaluso, coinvolgono l’ascoltatore in una dimensione piacevole e coinvolgente.

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Ad anticipare l’uscita dell’album è l’omonimo singolo “Mano nella mano”, frutto tangibile di un viaggio che Sergio ha recentemente fatto in Andalusia, a Tarifa, in cui il suono del pianoforte si lascia cullare dalla fisarmonica di Antonello Salis e dalla sei corde di Roberto Taufic, omaggiando il cantautore catalano Joan Manuel Serrat. Intenso e struggente il testo de “L’amore trovato”, l’elegante descrizione di un’anima in cerca della propria metà. “L’Amore è una stanza in un mondo che piove”, canta Sergio Cammariere”, avvolgendo l’anima in un guanto di velluto mentre la ritmicità andalusa ritorna ad attraversare le trame di “Ed ora”, arricchite dalla voce di Felix Rotimi Mike Imevbore.

Tra partenze e ritorni, felicità e tormenti quello che emerge è un messaggio chiaro e diretto, improntato all’azione ed al perseguimento dei propri sogni.  Un suono di tromba irresistibile e sensuale permea la linea melodica de “Le incertezze di Marzo” mentre le metafore di “Io senza te, tu senza me” si lasciano cullare da dolci incursioni bossanova narrando di un amore litigarello, eppure indispensabile. Bellissimo ed estremamente toccante il testo di “La vita ci vuole”. La vita è l’unica cosa che ti prende alle spalle e che ti fa tremare, canta Cammariere, domandandoci e domandandosi : “Quanto ti manca da sognare”? e poi, ancora, “Non mi stanco mai di cercare il mondo nei suoi vicoli, verso un orizzonte senza limiti con te”, in “Ancora non mi stanco”.

Sergio Cammariere ph. Francesco Cabras

Sergio Cammariere ph. Francesco Cabras

Cammariere si conferma un inguaribile romantico in grado di valorizzare le più impercettibili variazioni emotive del nostro essere umanamente fragili. “Siedimi accanto” racchiude, invece, una dichiarazione d’amore incondizionato che trova una naturale continuazione in “Così solare”, uno spassionato inno alla semplicità e all’autenticità dell’ animo femminile. “Quel tipo strano” è un capolavoro assoluto, sia per quanto riguarda il testo che la musica; al centro del brano c’è la storia di un uomo, alterego del cantautore, che sapendone abbastanza della vita, decide di incamminarsi allontanandosi prima dai suoi simili, poi dalla vita. Tra le schiere degli angeli è li che guarda noi, “anime nude nel vento” mentre girovaghiamo in un marasma di pensieri e preoccupazioni e sogni, racchiusi nel microcosmo sonoro di “Pangea”, la traccia strumentale che chiude l’album il quale, proprio come un balsamo lenitivo, risolleva e riattiva il battito di un cuore temprato dalla lotta quotidiana.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Mano nella mano” su iTunes

Video: “Mano nella mano”

Perry Frank, la recensione di “The Neptune Sessions”

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Francesco Perra, in arte Perry Frank è un visionario musicista sardo che, dal 2006 ad oggi, ha dato vita a numerose creazioni sonore, ispirate alla musica d’ambiente, perfetta per descrivere immagini, paesaggi e stati d’animo. Sfruttando diverse influenze musicali, che spaziano dal rock psichedelico alle ballad acustiche strumentali, fino ad arrivare alla world music e alla chillout, le composizioni di Perry Frank s’immergono nelle più profonde viscere della nebulosa emotiva umana per lasciarne affiorare i tratti più intimi. Compiendo un parallelo tra “Music to disappear”, pubblicato nel 2012 per l’etichetta Ambient tedesca Idealmusik, e “The Neptune Sessions”, il minialbum realizzato lo scorso anno per la Clubland Records, è evidente che Perry Frank abbia compiuto un percorso evolutivo, interamente proteso verso una dimensione marcatamente onirica ed immaginifica. Le coinvolgenti striature psichedeliche di “The Neptune Sessions” traghettano, infatti, l’inconscio verso riflessioni di carattere pressoché malinconico.

Perry Frank

Perry Frank

Il mood lunare di “The drowning neptune”, brano usato come sottofondo all’Oceanografico di Valencia, cede il passo alle sonorità sinistre ad alienanti di “Inland Horizon”.  Decisamente differente è il registro di “Real Alcazar” una composizione fitta di trame mistiche coo incursioni sonore vicine all’Oriente. La solarità di “ParcGuell”, la ballata acustica ispirata al celeberrimo repertorio dei Pink Floyd, precede la gelida trama chillout di “Winter in June”. A chiudere il disco è “Last September Days”, una composizione dal gusto retrò che, mai come in questo caso, ci avvicina all’autunno con perturbante consapevolezza.

 Raffaella Sbrescia

 

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache in concerto a Napoli per “I Colori del Jazz”

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

La classe e l’eleganza della musica jazz trovano a Napoli un fermo punto di riferimento nelle figure di Alberto Bruno ed Ornella Falco che, con la loro associazione Live Tones, hanno regalato al pubblico partenopeo un graditissimo fuori programma della rassegna “I Colori del jazz”, organizzato nell’ambito del Forum Universale delle Culture. Lo scorso 16 settembre, quattro abili musicisti di elevato pregio internazionale si sono, infatti, esibiti sul palco del padiglione 10 della Mostra d’Oltremare di Napoli. Stiamo parlando di Alessio Menconi (chitarra), Riccardo Arrighini (piano), Luca Bulgarelli (basso), Adam Pache (batteria) che, attraverso flussi di note dal fascino ineludibile, hanno conquistato la platea sia con composizioni originali, sia con grandi standard classici.

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Grazie alle loro spiccate personalità e all’assoluta padronanza dei propri strumenti, i quattro musicisti hanno subito trovato una perfetta sintonia interpretativa, che ha consentito loro di stupire il pubblico con numerose improvvisazioni ad effetto sorpresa. La cura dei dettagli e l’instancabile ricerca dei suoni rappresentano un marchio di fabbrica per Riccardo Arrighini che, forte di una collaborazione di lungo corso con Alessio Menconi, ha intessuto una texture sonora ad hoc per ogni brano proposto in scaletta. Molto intenso l’assolo di contrabbasso in “The Flow”, un brano composto da Menconi, sinuoso e suadente il ritmo latino di “Risvegli” di Arrighini, variegate e sorprendenti le sfumature dello standard “What is this thing called love”. Insolita e divertente la versione riarrangiata di “Anema e core”, imponente e perturbante la linea melodica di “Stolen Moments”.

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Spaziando tra brani originali e standards afroamericani, i quattro musicisti hanno disegnato le coordinate spazio-temporali di una dimensione onirica in cui potersi lasciare andare senza remora alcuna. Competenza, tecnica, versatilità e passione hanno, dunque, fatto sì che il pubblico potesse godere di un momento di evasione all’insegna dell’eccellenza.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

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Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno @ I Colori del Jazz Ph Luigi Maffettone

Menconi-Arrighini quartetto feat Adam Pache @ I Colori del Jazz  Ph Luigi Maffettone

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Fabi, Silvestri, Gazzè: la recensione dell’album “Il padrone della festa”

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Divertimento, passione, armonia; sono questi gli elementi essenziali che racchiudono l’anima de “Il padrone della festa”, il nuovo album di Fabi, Silvestri, Gazzè. I tre cantautori romani hanno lasciato da parte i propri percorsi artistici individuali mettendosi l’uno al servizio dell’altro all’interno di un progetto che, sebbene sia stato concepito con un inizio ed una fine, ha riscosso davvero parecchio entusiasmo da parte dei fan e della critica di settore. Anticipato da “Life is Sweet” e da “L’amore non esiste”, “Il padrone della festa” non rappresenta la summa del meglio di ciascuno anzi, la prima impressione è che ci si trovi al cospetto di un lavoro pensato per unire diverse identità all’interno di una nuova, inedita personalità artistica.

Ancora prima di addentrarci nel commento di ogni singola traccia, troviamo sia doveroso sottolineare la delicatezza, l’intensità emotiva e l’intelligenza dei testi proposti in questo album. Passando attraverso i più disparati generi musicali Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè sono riusciti a mettere nero su bianco i pensieri di chi è solito fermarsi a riflettere sulle dinamiche della vita, sulle leggi della natura, sui rapporti interpersonali. Possibilisti sì, ma con garbo e moderazione, i tre cantautori cesellano suoni e parole con cura e parsimonia senza, tuttavia, rinunciare ad un tocco di creatività lessicale e a qualche sconfinamento semantico, indice di una ricercata ironia e di una sofisticata padronanza della struttura testuale dei brani.

“Il padrone della festa” è un album che si presta in maniera assolutamente naturale ad un ascolto plurimo e stratificato. Si va dalla curiosità all’incanto, alla meraviglia, alla commozione; sentimenti, questi ultimi, scaturiti dalla sensazione di essere stati scoperti e messi a nudo. Fabi, Silvestri Gazzè non vanno alla ricerca del cosiddetto tormentone, i tre cantautori sono ricercatori di emozioni e, nelle loro vesti di esperti minatori di cuori, scavano sotterranee gallerie tra i più intimi cunicoli dell’anima.

Fabi Silvestri Gazzè

Ad inaugurare la tracklist è “Alzo le mani”, un brano ispirato dalla forza incontrastata della natura e della sue leggi ineludibili, arricchiti da immagini di rumori che, seppur descritti attraverso le parole, offrono dei nitidi frame tratti dal nostro quotidiano. Si prosegue con la ritmica veloce e coinvolgente di “Life Is Sweet”, il bellissimo singolo che ha anticipato la pubblicazione dell’album, ispirato al viaggio in Sud Sudan che i tre artisti hanno fatto insieme in fase di scrittura del disco. “L’amore non esiste” è il secondo singolo apripista. Grazie ad un brillante testo incentrato sul rapporto a due, inteso come qualcosa di molto lontano dalle mode e dal conformismo contemporaneo, il brano ha riscosso un notevole successo da ogni punto di vista. La lunga durata della title track “Il padrone della festa” si sposa con il mood dolce e ovattato del testo: “Un passo alla volta, 1 per 1 fino alla svolta”, Fabi, Silvestri, Gazzè ci accompagnano per mano sui binari del nostro futuro. Un cammino impervio, faticoso, troppo spesso oscuro e dispersivo ma che, tuttavia, non potrà distoglierci dal perseguire la nostra meta finale.

Una delle perle più luminose del disco è “Il Dio delle piccole cose”. Il brano, che porta lo stesso nome del volume pubblicato da Arundhati Roy nel 1997, è stato scritto da Gae Capitano, autore vincitore del Premio Lunezia 2012, l’unico ad aver firmato un brano ne “Il padrone della festa” in cui i testi sono tutti scritti dal trio di cantautori. “Il Dio delle piccole cose” è molto più di una poesia, è un’istantanea  di gesti invisibili, di silenzi mai diventati parole, di estati scoscese, delle briciole perse di ogni esistenza, dei respiri sui vetri di ogni partenza. Bando ad orpelli, artifici ed esercizi di retorica, questo brano riesce a raccontarci quello a cui non riusciamo a dare voce, qualcosa di simile ad una vera e propria magia. “Canzone di Anna” è, invece, uno dei brani scritti da Niccolò Fabi che, mettendo da parte il racconto in prima persona, veste i panni di un dolce cantastorie. La protagonista di questo racconto è Anna di cui conosciamo quello che non ha, quello che non sa, quello che non è. Senza meta e senza amore, Anna, si affida semplicemente al destino.

Decisamente diverso è il mood che attraversa le note di “Arsenico”, un brano caratterizzato da una sorniona linea ironica. Ad accentuare questa allure fiabesca è la voce di Gazzè, insieme ad un particolare arrangiamento dal tocco fortemente onirico. Brillante, pungente, pragmatico è “Spigolo tondo”, un brano che, dall’alto della sua coinvolgente ritmica latineggiante, si propone ad un necessario ascolto plurimo. “La natura ha leggi complesse ma facili da rispettare”, canta, in coro, il trio, mentre la dissacrante dicotomia latente racchiusa in “Come mi pare” ci mette con le spalle al muro di fronte a cose tanto ovvie, quanto difficili da mettere in pratica: “Chi vuole scrivere, impari prima a leggere, chi vuole suonare prima deve imparare ad ascoltare, chi vuole ridere impari prima a piangere, chi vuole capire prima deve riuscire a domandare, chi vuole amare prima deve imparare a rinunciare” , cantano Fabi, Silvestri, Gazzè lasciandoci, infine, liberi ed incoscienti di fare esattamente come ci pare. Concreta, realistica ed intimamente delicata è la trama di “Giovanni sulla terra”, un uomo che non può permettersi di mollare la presa perché “il sole brucia chi sta fermo di più”. Burle, scherzi e scaramucce colorano le note de “L’Avversario”, una dichiarazione di “guerra” a quello che si rivelerà il proprio alter ego mentre l’intimismo di “Zona Cesarini” incastra l’ultimo prezioso pezzo in un puzzle sonoro tutto da ammirare. Da qualsiasi angolazione osserverete, ascolterete, interpreterete “Il padrone della Festa” potrete sempre trovare il brano perfetto per il vostro mood del momento, uno spunto sonoro su cui distendervi per lasciarvi andare, una parola di conforto a cui appigliarvi quando vi accorgerete che la cima “appare sempre più su”.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Il padrone della festa” su iTunes

Date tour europeo:

26 settembre Colonia  (Club Bahnhof Ehrenfeld)

27  Berlino (Frannz Club)

30 settembre Parigi (La Bellevilloise)

1° ottobre a Londra (Bush Hall) 

2 ottobre a Londra  (Dingwalls)

3 ottobre Bruxelles (VK)

4  ottobre Lussemburgo (Conservatoire De La Musique)

5  ottobre Amsterdam (Sugar Factory)

9 ottobre Valencia (Sala Salomè)

10 ottobre Madrid (Sala But Madrid)

11 ottobre Barcellona (Sala Razzmatazz)

Date tour italiano:

14 NOVEMBRE – RIMINI – 105 STADIUM

18-19 NOVEMBRE – ROMA – PALALOTTOMATICA

 

21 NOVEMBRE – MODENA – PALAPANINI

22 NOVEMBRE – PADOVA – PALAFABRIS

 

24 NOVEMBRE – MILANO – MEDIOLANUM FORUM

28 NOVEMBRE – NAPOLI – PALAPARTENOPE

3 DICEMBRE – FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM

 

5 DICEMBRE – TORINO – PALA ALPITOUR (EX-PALAOLIMPICO)

12 DICEMBRE –  CATANZARO

13 DICEMBRE – CATANIA

 

 Per acquistare i biglietti su Ticketone, clicca sul banner in alto a destra

Video: “L’amore non esiste”

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris: musica di classe al MozArt Box

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MoxArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Continuano i prestigiosi appuntamenti musicali organizzati nell’ambito di MozArt Box. Protagonista del concerto, tenutosi lo scorso 15 settembre nel palazzo reale di Portici, l’Elisabetta Serio trio e la nota cantante inglese Sarah Jane Morris. Dotata di un indiscutibile talento artistico, la pianista e compositrice Elisabetta Serio è riuscita, nel corso degli anni, ad instaurare un feeling musicale con i più importanti esponenti della scena musicale italiana e non solo. Tra tutti ricordiamo Pino Daniele, Rino Zurzolo, Andrea Parodi, Noa, Phil Palmer e tanti altri.

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MoxArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Accompagnata, in quest’occasione, da Fulvio Sigurtà (tromba), Leonardo De Lorenzo (batteria), Marco De Tilla (Contrabbasso), Elisabetta Serio ha intessuto un sottile texture di note, pronte ad inserirsi al momento opportuno nella dolce miscela sonora creata insieme ai suoi colleghi sul palco.

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MoxArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MoxArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Ad impreziosire ulteriormente il tutto, l’eleganza, l’energia e la forza espressiva di Sarah Jane Morris, l’eclettica interprete in grado di spaziare dal jazz, al rock, al blues con assoluta disinvoltura. Grazie alle aperture interpretative di un repertorio variegato, eseguito seguendo una linea melodica essenziale e diretta, e alla palpabile sintonia tra Sarah ed Elisabetta, il concerto è stato molto apprezzato dal pubblico che, a più riprese, ha calorosamente applaudito gli artisti sul palco.

 Fotogallery scattata in occasione del MoxArt Box 2014 a cura di Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MoxArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

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Elisabetta Serio Trio Ft. Sarah Jane Morris @MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

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MozArt Box 2014: musica senza confini per Fausto Mesolella e Raiz

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Lo scorso 14 settembre Fausto Mesolella e Raiz si sono esibiti in concerto nel palazzo reale di Portici (Na) nell’ambito del MozArt Box, il Festival che, da anni, coinvolge il territorio vesuviano in una serie di eventi finalizzati alla valorizzazione dei più importanti siti culturali della suddetta area. Con la direzione artistica di Stefano Valanzuolo e con un programma che spazia dalla canzone da camera, alla musica jazz, alla musica classica, fino a quella d’autore, MozArt Box intende far vivere la musica in modo trasversale, senza preclusioni di genere e di stile. Ecco perché il concerto di Raiz (voce storica degli Almamegretta) e  Fausto Mesolella (chitarrista e produttore degli Avion Travel), entrambi coinvolti nella pubblicazione dell’album intitolato “Dago Red”, si è mostrato particolarmente in linea con la vision posta alla base della rassegna musicale.

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

I due artisti si sono spinti oltre i limiti dello spazio geografico, geopolitico,  fisico, culturale. Verbi, azioni, emozioni, immagini si sono rincorse incastrandosi in un puzzle ispirato al titolo della raccolta di racconti dello scrittore italoamericano John Fante.  Rock, soul, blues, reggae e musica etnica sono i canali espressivi dei testi prescelti, vere e proprie pietre miliari della musica mondiale, dal fascino senza tempo.

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

In scaletta la montagna di “Tu canunchiagne” diventa “the mountain” che scalano gli Who in “See me, Feel me”,  l’emigrante di “Lacreme Napulitane” è lo stesso “Immigrant Punk” dei Gogol Bordello; alla “Carmela” di Sergio Bruni e Salvatore Palomba ad un certo punto parla Leonard Cohen (“I’m Your Man”) e la guerra descritta in “O surdatoNnammurato” viene esorcizzata da “Give me Love” di George Harrison. Speciale la versione di “Maruzzella” in ebraico, peculiare ed intensa l’interpretazione al maschile di “Ipocrisia” di Angela Luce. Un’esperienza, quella proposta al pubblico di Portici, in grado di offrire emozioni e suggestioni che, seppur finalizzate all’intrattenimento, rappresentano una preziosa occasione di confronto, condivisione e crescita.

Fotogallery scattata in occasione del MozArt Box 2014 a cura di: Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz  @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

 Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

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Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

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Maleducazione alcolica: temi scottanti e ritmi indiavolati nell’album “Resto fuori”

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“Resto fuori” è il titolo del secondo album dei Maleducazione Alcolica, una realtà musicale italiana, nata nel 2010, che coinvolge un nutrito gruppo di giovani musicisti. L’album, prodotto su etichetta Maninalto! Records, è composto da tredici tracce e si avvale di numerose collaborazioni di prestigio:  si va da Fefo degli Almamegretta a Marino Severini, The Gang, Matteo Gabbianelli dei KuTso, Alessandro Palmieri (L’Ultimo) a Iguana. Tematiche profonde, intense, incentrate su temi e personaggi scomodi, spesso confinati ai limiti della società civile, si accompagnano a ritmi e sonorità eterogenee, veloci e coinvolgenti. Attraverso un crossover musicale che parte dallo ska e arriva al rock steady, la Maleducazione Alcolica testimonia una certa stanchezza che fa da sfondo al vivere sociale contemporaneo.

Ad inaugurare questo multi sfaccettato lavoro è una intro strumentale, la cui funzione pare quella di mettere in chiaro il ruolo da protagonista della chitarra e una certa voglia di lasciarsi andare alla libera contaminazione. La sottile polemica antigossip di “Una storia di evitare” si serve di figure retoriche e di personaggi fiabeschi che, se da un lato stemperano i toni, dall’altro accrescono la verve istrionica del gruppo.  Il ritmo veloce ed inafferrabile di “Marzo” s’insinua tra il sentimento di paura e frustrazione mentre l’esercizio stilistico di “Notte” mette in luce l’ottima carica testuale di un brano potente e veritiero. Tra musica forte, anime perse, anime sporche c’è ancora il tempo e la voglia di dedicare spazio ai cosiddetti malfattori di periferia, tra le chitarre blues di “Stress homeless” e alla figura tragica e demoniaca di “Un pazzo”. Impulsività ed idealismo combattono a carte scoperte in un progetto che, seppur acerbo in qualche tratto, riesce a trattare, con una meritevole incisività, tematiche tendenzialmente problematiche. Questa teoria è avvalorata dall’intimo racconto narrato in “Amavi le fragole”, dedicato alla vicenda di una ragazza privata della propria innocenza. L’odio come credo e la violenza come droga sono le immagini più crude proposte nel testo della title track “Resto fuori” mentre sonorità dance s’insinuano in “Polli beat”, un brano intriso di una sottile critica socio-culturale. Si ritorna a ritmi ska in “Puniscimi” ma il brano più potente e più incazzato del disco è “Trash”: “tutti vogliono soltanto che stai lì a guardare, tutti vogliono soltanto farti divertire, tutti vogliono soltanto farti suicidare, stai a sentire, non scappare”, cantano e scrivono i ragazzi de La Maleducazione Alcolica che, tre le altre cose, si regalano anche la cover di “Spend a weekend” di Toots and the Maytals, un riferimento diretto alla cultura reggae. A chiudere “Resto fuori”  è l’intenso intimismo di “Hashish & Caffè”, un brano dalla forte carica emotiva e dalla bella linea melodica, che auspichiamo possa rappresentare un nuovo spunto per il prossimo lavoro di un gruppo che ha davvero tante cose sensate da dire.

Raffaella Sbrescia

I componenti della band:

Marco Piccioni (voce & sax), Gabriele “Maestro” Segattini (keyboards &voce), Federico Telesca (chitarra & voce), Ludovico Brizzi (basso), Albertino “Fava” Monsignori (batteria), Leonardo “Banana” Zallocco (tromba, Matteo Mecocci (tromba), Alessandro “Nando” Sagretti (sax), Michele Ceriola (trombone)

Acquista “Resto fuori” su iTunes

Video: “Resto fuori”

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