Classifica FIMI: Coldplay, Antonacci e Dear Jack sul podio

coldplay

I Coldplay rimangono stabili al comando della classifica FIMI/GFK degli album più venduti della settimana in Italia con “Ghost Stories”, alle loro spalle risale in seconda posizione Biagio Antonacci con “L’amore comporta”. Chiudono il podio i Dear Jack con “Domani è un altro film”,seguiti da Francesco Renga con “Tempo Reale” e da Alessandra Amoroso con “Amore Puro”. Al sesto posto ritroviamo Giorgia con “Senza Paura” mentre  risalgono in top ten, alla settima posizione, i Modà con “Gioia non è mai abbastanza”. Ottavo Ligabue con “Mondovisione”, seguito da “Racine Carèe” di Stromae. Chiudono la top ten i 5 Second of Summer con l’album omonimo.

“Life In A Motion-Picture Soundtrack”, il debut album dei The Circle. La recensione

life in a motion-picture soundtrack_coverLife In A Motion-Picture Soundtrack” è il titolo del primo album dei torinesi The Circle, la cui uscita è prevista per il prossimo 16 settembre 2014. Prodotto da Omid Jazi (tastierista live dei Verdena) per l’etichetta da lui stesso fondata, la Hot Studio, il disco è opera del cantante e chitarrista dei The Circle Federico Norcia, autore di tutti i brani e Marco Marzolla (batteria, ex membro del gruppo post rock Acid Food). I due studenti di medicina hanno concentrato le proprie energie alla ricerca di suoni e parole che potessero dare un senso alla propria grande passione, sancita anche attraverso l’ incontro con Giuseppe Gamarra (chitarra ritmica), Alessandro Strumia (chitarra solista, anche lui ex Acid Food) e Lorenzo Bevacqua (basso) che, con il loro contributo, hanno completato la line up definitiva del gruppo. Composto da 10 tracce, inizialmente composte nella classica versione chitarra acustica e voce, poi completamente stravolte con ricchi arrangiamenti tecnici e stilistici, l’album è caratterizzato da una linea melodica moderata e orecchiabile, incentrata su sonorità a metà strada tra brit pop e post-rock. Le suggestioni eteree dell’ “Intro” trovano una naturale continuazione nel ritmo sostenuto di “The End”. Forti delay sulle chitarre accompagnano il riverbero della voce di Federico Norcia lungo le note del primo singolo estratto dal disco, intitolato “Green Like Soul (Part I)” mentre tracce di isolamento esistenziale emergono dalla trame sonore di “Cold in the desert”. “My nerves are burning”, canta Norcia, in “Roll it over”, un brano fresco ed energetico, seguito da “Cherry Tree” e “Blues Shoes”, tra i meno incisivi dell’album. A ridare grinta e peculiarità al progetto è “Green Like Soul (Part II)”, immaginata e sviluppata come seconda parte del primo singolo ed arricchita da un interessante giro di batteria, dal carattere deciso e coinvolgente.  Molto romantica è, invece, la trama di “Troubled”, un invito a vivere la scoperta del mondo in coppia. A chiudere “Life In A Motion-Picture Soundtrack” è la bellissima “Outro”, una piccola parentesi strumentale in cui il risveglio dal sogno è accompagnato da una sottile e fredda pioggia autunnale mentre l’incanto onirico vive ancora attraverso i dolci e delicati tasti di un pianoforte.

Raffaella Sbrescia

Limes, la recensione di “Slowflash”

 Book album

 I triestini Limes presentano “Slowflash”, il primo album ufficiale, in uscita il prossimo 30 settembre, giunto dopo una prima interessante fase artistica che li ha visti inserirsi con determinazione e caparbietà all’interno di prestigiosi contesti musicali; su tutti ricordiamo l’Heineken Jammin Festival. Limes, termine derivante dal latino, significa “confini” e implica la ferma intenzione del gruppo composto da Mauro Mercandel (voce, chitarra), Piero Metullio (basso), Matteo Bologna (percussioni) di operare un’approfondita ricerca sia ritmica che contenutistica. Composto da 11 tracce, di cui due strumentali, “Slowflash” racchiude un’estemporanea immersione nel mondo giovanile, attraverso liriche e tematiche variabili: introspezione, insicurezze, rabbia e speranza fluiscono senza barriere regalandoci un genuino affresco di quello che avviene, oggi, nella mente delle nuove generazioni. Registrato e mixato da Abba Zabba al Palo Alto Studio di Trieste e masterizzato da Abba Zabba e Gabriel Ogrin presso Jork Studios, Slovenia, “Slowflash”  mescola le influenze derivanti dal rock più viscerale ed energico, alle più dolci melodie del pop. Ad inaugurare la tracklist è Plume I”, un’ovattata intro strumentale, arricchita da una buona dose di elettronica. “Hunting Party” è, forse, il brano più ottimista del disco: “C mon is a new day on a cloudy morning, c mon all the others are scared and running, i want face the hunter”, un pezzo grintoso, insomma, reso anche più melodico e catchy dal chorus finale e da un coinvolgente giro di batteria. “Tunng” racchiude, invece, un’attenta riflessione sul velocissimo flusso degli eventi. Sonorità vicine tra loro e delicate, al contempo, accompagnano un testo ipnotico. “Pressure variation”  offre all’ascoltatore una serie di piccoli flashback mirati. Suoni e sensazioni si fondono in un melting pot di visioni metropolitane. L’intenso pessimismo ed il gretto nichilismo di “The Fall” rendono visivamente l’immagine del fallimento umano: “I ve seen the world pass through, i can’t cover my skin blood and soul stop hiding from myself” e poi, ancora, “the ground is not too far”, cantano i Limes, accompagnati da una melodia non altrettanto incisiva. La profonda incertezza ed il perturbante senso di disorientamento  costituiscono il nucleo semantico di “Path of Mind”. A seguire i suggestivi frame metaforici di “Wood” regalano una nuova sferzata di freschezza all’ascolto, nuovamente coinvolto nelle beghe mentali di “Noise’s Room”, una vera e propria descrizione di un incubo: “I not still satisfied, I am not ready yet, I can’t feel a thing from my head to my toe, I want to be somewhere else, I want to take a break”, stemperata dal flusso sognante e disinvolto di “White”. La fitta ricerca di nuovi punti di vista e nuovi percorsi da intraprendere si conclude con i ritmi alternanti di “Ascent” e soprattutto con “Plume II”, una psichedelica conclusione strumentale, addolcita da un bella sequenza al pianoforte e che decreta un ottimo nuovo passo artistico per i Limes, di cui sentiremo molto parlare.

Raffaella Sbrescia

Noa e Mira Awad live: messaggi di pace al Negro Festival di Pertosa

Noa @Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @Negro Festival Ph Anna Vilardi

Dal cuore delle Grotte di Pertosa-Auletta, nel salernitano, si è levato un messaggio di pace per il Medioriente. Sul palco della seconda giornata del Negro Festival, incentrato sulla valorizzazione delle “terre di mezzo”, intese come luoghi d’incontro tra culture diverse, dove parole come confine, bandiera, patria e appartenenza vengono scardinate da intrecci artistici e musicali, due grandi protagoniste dello scenario musicale internazionale: Noa, celebre cantante israeliana e Mira Awad, nata nel Rameh villaggio della Galilea. Le due artiste sono stata anche omaggiate con un gioiello, creato come  simbolo e auspicio di fratellanza, per dare  ”un segnale tangibile della validità e dell’importanza della donna araba nella società”, in un luogo simbolico, le Grotte, fatto di millenni di storia e silenzio, che ora parlano al mondo per chiedere il silenzio della Pace, al posto del fragore delle bombe.

Noa & Mira Awad @Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @Negro Festival Ph Anna Vilardi

Tornata di recente sulla scena discografica (dopo quattro anni di lavorazione al fianco di Gil Dor, da sempre suo chitarrista e direttore musicale) Noa ha, da poco, dato alla luce un nuovo album intitolato “Love Medicine”, al quale ha preso parte anche Pat Metheny, il celebre chitarrista che, per l’occasione, ha scritto per lei il brano “Eternity in beauty”. Fra i  brani che l’artista ha proposto al pubblico di Pertosa ci sono “Little star”,  in cui l’artista israeliana affronta per la prima volta l’argomento della Shoah, l’intensa ballata intitolata “Shalom”, la felice “Happy song”, scritta da da Bobby McFerrin. A seguire “Pokeach” il brano che ha visto Noa  impegnata alle percussioni.

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

 Concentrata e travolgente l’artista ha snocciolato, ad una ad una, le perle contenute in  “Love medicine”, definito una medicina per il cuore e per l’anima. Il momento clou del concerto è racchiuso nel duetto tra Noa e Mira che, insieme, hanno cantato“Will you dance”, seguita da una canzone della Awad, “A word” e dalla toccante “There must be another way”.  Nei bis l’immancabile omaggio di Noa alla musica italiana con alcuni brani della tradizione napoletana come “Era de maggio” e “Santa Lucia luntana” e “Alla Fierra” fino all’irrinunciabile “Beautiful that way”, che è valsa all’artista una meritatissima standing ovation.

Fotogallery a cura di: Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

 

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

 

 

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa & Mira Awad @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

 

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

 

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

 

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

Noa @ Negro Festival Ph Anna Vilardi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Muntagninjazz 2014: musica, arte e natura in Abruzzo

Camillocromo Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Camillocromo Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Grande successo per l’ottava edizione del Muntagninjazz Festival, la manifestazione culturale presieduta dall’omonima Associazione che, anche quest’anno ha offerto al pubblico un cartellone qualitativamente valido ed eterogeneo. Partner ufficiali della manifestazione le Pro Loco territoriali, Bper, Camera di Commercio e Fondazione Carispaq, insieme ad altri numerosi sostenitori della rassegna, così descritta dal presidente dell’Associazione Muntagninjazz Colasante: «La musica diventa veicolo di incontro, collaborazione e coesione per cittadine e paesi del comprensorio e soprattutto di promozione del nostro territorio, valorizzandone le risorse ambientali, per attrarre turismo. Il festival è nato ad Introdacqua, ma già dalla sua seconda edizione ha coinvolto altri paesi del centro Abruzzo ed è stata una scelta giusta, perché attraverso la musica sono tanti i messaggi che possiamo trasmettere, con un’offerta di concerti sempre più ampia e varia». In effetti sono tanti i  comuni che sono stati interessati dai concerti del Muntagninjazz: Anversa degli Abruzzi, Barrea, Bugnara, Campo di Giove, Introdacqua, Pratola Peligna, Prezza, Roccaraso e Villalago, tutte micro-aree con caratteristiche geografiche e culturali differenti.Un microcosmo naturale in cui calarsi lasciandosi conquistare dal fascino della natura e dalla bontà dei prodotti tipici locali senza trascurare un occhio di particolare riguardo alle più interessanti realtà del panorama jazzistico nazionale ed internazionale.

Fabrizio Bosso @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Fabrizio Bosso @Muntagnjazz Ph Roberta Gioberti

Sono stati davvero tanti e prestigiosi gli artisti che si sono esibiti nell’ambito del Festival conclusosi lo scorso 20 agosto, dopo ben 19 appuntamenti con musica dal vivo. Stiamo parlando delle Blue Dolls ed il Gnu quartet, al centro di un inedito incontro tra lo swing ed il più trasgressivo e divertente quartetto d’archi e flauto, del tango jazz, amatissimo genere introdotto dal celeberrimo musicista argentino Astor Piazzolla, protagonista della serata con il Tangojazz quintet. Grande successo anche per l’unica data abruzzese del “Welcome to my Hell Tour” di Raphael Gualazzi, durante la quale il giovane e talentuoso cantautore di Urbino ha divertito il pubblico con un concerto dinamico, alternando atmosfere suggestive a momenti di energia intensa e irresistibile, accompagnato da nove musicisti e tre coriste.

Natalio Luis Mangalavite @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Natalio Luis Mangalavite @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

E poi, ancora  Daniele Sepe e Art ensemble of Soccavo, Servillo, Girotto e Mangalavite, Rosario Bonaccorso Travel notes quartet e Fabrizio Bosso, con orchestra diretta dal maestro Stefano Fonzi, la Camillocromo beat band e le contaminazioni dei Takadum box. L’ensemble nato nel 2007 è giunto al successo con l’album “Takadrom, suoni al confine” uscito nella primavera del 2013. A completare il vasto e ricchissimo programma, infine, una serie di escursioni organizzate nei più reconditi anfratti del territorio abruzzese.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Flamenco Tango Neapolis @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Flamenco Tango Neapolis @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Flamenco Tango Neapolis @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Flamenco Tango Neapolis @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Flamenco Tango Neapolis @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Flamenco Tango Neapolis @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Camillocromo Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Camillocromo Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi - Takadum Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi – Takadum Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Gabriele Gagliarini - Takadum Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Gabriele Gagliarini – Takadum Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Takadum Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Takadum Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Takadum Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Takadum Orchestra @ Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Natalio Luis Mangalavite @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

Natalio Luis Mangalavite e  Peppe Servillo @Muntagninjazz Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fiorella Mannoia in concerto a Procida: note ed emozioni d’amare

Fiorella Mannoia @Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Ospite attesissima della Sagra del Mare di Procida, la splendida ed amatissima Fiorella Mannoia ha incantato il pubblico dell’isola situata nel Golfo di Napoli con un concerto gratuito di circa due ore, tenutosi lo scorso 22 agosto 2014. Gremita di famiglie, ragazzi e persone adulte, piazza Marina Grande ha accolto l’artista con vivacità e calore, lasciandosi trasportare dal repertorio coinvolgente ed emozionante della cantante romana. Sempre attenta alle più delicate tematiche civili e sociali, Fiorella  Mannoia si è lasciata trasportare dal fascino del particolare contesto isolano e, attraverso i più noti brani del suo vasto repertorio, l’artista ha ripercorso i 40 anni di carriera che l’hanno portata nell’olimpo dei più grandi artisti italiani.  La sua inconfondibile chioma, gli occhi cristallini e la sua voce sofisticata hanno conquistato, nel corso degli anni, le più autorevoli penne cantautoriali italiane lasciando alla Mannoia la capacità di cucirsi storie ed emozioni sulla pelle e nell’anima per poterle, a sua volta, condividere con un pubblico trasversale ed affezionatissimo.

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

“Apprezzate la bellezza e la tipicità della vostra isola, difendetela dagli affaristi, conservatene le tipicità e le tradizioni, valorizzate la vostra cultura marinara, coltivate la cultura dell’accoglienza”, questo il monito che l’artista ha voluto lanciare alla volta del pubblico accorso al suo concerto, con l’intento di trasmettere un messaggio di speranza e fiducia in un domani sempre più incerto, anche e soprattutto per realtà piccole e peculiari come quelle isolane.

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Tra i brani più apprezzati: “Sally”, Ho imparato a sognare”, “Il cielo d’Irlanda”, “Caffè nero bollente”, “Come si cambia” e tutti i più famosi cavalli di battaglia fino all’immancabile omaggio al grande ed indimenticabile amico Lucio Dalla che Fiorella ha recentemente omaggiato con uno splendido album tributo, intitolato “A te”. Uno speciale incantesimo di note che, nemmeno i disagi provocati dai disservizi dei mezzi di trasporto marittimo, sono riusciti a spezzare.

 Fotogallery a cura di: Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare - Procida Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Sagra del Mare – Procida Ph Anna Vilardi

 

“Se permettete vorrei andare oltre”, Simone Schettino in scena al Maschio Angioino

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Il comico e cabarettista Simone Schettino è tornato in scena con lo spettacolo intitolato “Se permettete vorrei andare oltre”. Gremita la platea del Maschio Angioino di Napoli per l’evento tenutosi lo scorso 21 agosto nell’ambito della rassegna estiva Ridere, organizzata dall’Associazione Culturale “Bruttini Ridere” , in collaborazione con il Teatro Totò, giunta quest’anno alla sua 25°edizione. Roberto Capasso e Giuseppe Mosca hanno affiancato l’artista in uno spettacolo proposto al pubblico per parlare un po’ di tutto, lontano dai soliti luoghi comuni. Attraverso i testi ed il carisma di Simone Schettino, lo show ha, dunque, inteso offrire l’opportunità di compiere una riflessione completa sul nostro vivere quotidiano senza, tuttavia, rinunciare al sorriso.

Fotogallery a cura di: Fiorella Passante

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

 

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

 

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

 

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

 

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

 

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

 

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

 

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in "Se permettere vorrei andare oltre" @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” @Maschio Angioino Ph Fiorella Passante

 

 

 

 

 

 

 

Piccola Patria tour: Marco Guazzone & Stag con Maria Roveran in concerto ad Avellino. Il live report dell’evento e l’intervista ai protagonisti

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Si è concluso lo scorso 20 agosto il “Piccola Patria tour”, l’avventura musicale che ha determinato un interessante ed apprezzatissimo sodalizio artistico tra Maria Roveran, attrice e cantante, protagonista del film “Piccola Patria”, girato dal regista Alessandro Rossetto e presentato durante la 70ma edizione del Festival del cinema di Venezia, nelle sale italiane dallo scorso aprile 2014, e gli Stag (Marco Guazzone, voce e tastiere, Stefano Costantini, tromba e synth, Edoardo Cicchinelli, basso, e Josuè Manuri, batteria) una solida ed originale realtà musicale romana, sempre più legata al mondo del cinema. Ospiti del Laceno d’Oro, dapprima Rassegna e poi Festival del Cinema neorealista di caratura internazionale, gli artisti si sono esibiti in concerto nel cortile dell’ex Carcere Borbonico di Avellino subito dopo la proiezione del film con l’obiettivo di veicolare il difficile messaggio contenuto nella pellicola ambientata nel profondo nord-est italiano. Cinema d’autore, cantautorato, denuncia e riflessione socio-culturale sono gli elementi coinvolti in un interessante progetto che ha preso vita attraverso un lungo tour che ha coinvolto i 5 giovani artisti in un’avventura on the road.

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Dapprima l’incontro sotto i riflettori del Festival del Cinema di Venezia, poi la convivenza in camper, i concerti in giro per l’Italia e non solo, la scoperta di se stessi, nonché l’arricchimento e lo scambio reciproco sia dal punto di vista umano che musicale. Questo e molto altro si è visto durante l’ultimo emozionante concerto di questo appassionante viaggio artistico. Senza una scaletta prefissata e con parecchi stravolgimenti negli arrangiamenti dei rispettivi brani, gli Stag e Maria Roveran hanno inaugurato il live campano con “If I Needed You” di  Townes Van Zandt, seguita dalle suggestioni de “Il Principe Davide” e da “Piova Grigia”, scritta dalla giovane attrice e rivista con una splendida intro cantata a cappella, in duo con Marco Guazzone. Molto particolare anche la rivisitazione della title track “Piccola Patria”, le cui sfumature drammatiche sono subito state alleggerite da “Guasto”, uno dei brani più noti degli Stag. Assolutamente coinvolgente l’omaggio strumentale al grande compositore Ennio Morricone, scelto per introdurre “Atlas of Thoughts”, il brano che ha dato il nome al primo album di inediti degli Stag. Ancora un brano in veneto “Assime star” per raccontare il pathos ed il tormento di anime in pena, al centro di conflittualità collettive ed individuali, prontamente sdrammatizzate da “Sabato simpatico”  e da “Ringo Fire”, la cover di Johnny Cash rivisitata e arricchita dall’energetica perfomance di Maria Roveran, scalza e scatenata come non mai sul palco. “Joska la rossa” è il brano di ispirazione popolare e di tradizione alpina che gli Stag e Maria hanno stravolto e fatto proprio. A concludere il live, davvero molto apprezzato dal pubblico entusiasta,  è stata “Les Paul”, brano di punta degli Stag, che si sono concessi anche un richiesto e graditissimo bis sulle note di “Just Can’t Get Enough” dei Depeche Mode concludendo un live di grande qualità.

Raffaella Sbrescia

Abbiamo colto l’occasione della conclusione del Piccola Patria Tour per intervistare Maria Roveran e Marco Guazzone e scoprire le loro reciproche impressioni in riferimento a questo lungo ed intenso percorso artistico.

Maria, come è avvenuto il tuo incontro con gli Stag?

Maria Roveran: “Con Marco e gli Stag mi sono trovata subito in sintonia. La nostra chimica musicale è nata durante la Mostra del cinema di Venezia, durante la quale lui e gli Stag dovevano eseguire le colonne sonore dei film in concorso, io avevo scritto quella di “Piccola Patria”, per cui la sera prima della presentazione del film mi hanno contattato dalla redazione di Radio Hollywood Party per duettare con Marco e gli Stag. Conoscevo i ragazzi soltanto di fama, gli ho mandato i file e loro, tra mille cose, sono riusciti ad ascoltarli molto in fretta…il giorno successivo eravamo lì in diretta radio e, sebbene io fossi veramente tesa, ci trovammo subito in sintonia sulle note di “Assime star”, il brano più rabbioso della tracklist che, nel tempo, è molto cambiata perché la musica da film è un po’ più difficile da proporre al pubblico. Abbiamo combinato la mia rabbia alla melodia degli Stag ed è nata una nostra formula musicale”.

“Piccola Patria” ha messo in luce il tuo talento vocale…ci racconti come hai affrontato le prime fasi di questo percorso e cosa ti ha ispirato per la scrittura dei testi?

Mentre giravo il film sono entrata in connessione con le parti più intime e viscerali della mia anima. Solitamente il nord-est è dipinto tutto come un mondo di rose e fiori ma, in verità, ci sono un po’ di realtà familiari e territoriali difficili. Per 3 anni ho cercato di eliminare completamente il dialetto veneto dal mio parlato perché, come è noto, al centro sperimentale un attore deve resettare cadenze e inflessioni dialettali. Poi alla prima esperienza cinematografica mi dissero di tornare completamente al dialetto e per me è stato piuttosto spiazzante. Ovviamente l’ho fatto ed è stato un bel ritorno alle origini. Le immagini fluivano molto bene con quello che recitavo quindi la sera tornavo in hotel e le parole venivano fuori da sé. Posso sicuramente dire che c’è stata una sorta di maturazione del personaggio attraverso la musica, fatta proprio mentre giravamo il film anche se non è stato affatto facile. Siamo stati 3 mesi insieme e quando rientravo alla sera mi rilassavo cantando. Quando il regista mi ha sentito, il giorno successivo mi ha chiesto di cantare davanti alle persone ed io non ce l’ho fatta, sono scoppiata a piangere, hanno dovuto fermare il girato e mi sono dispiaciuta tantissimo. Anche al centro sperimentale facevo lezioni di canto, era una cosa che mi piaceva molto ma ogni volta che toccava a me mi tremavano le gambe e, durante alcune canzoni, mi succede ancora. Devo ringraziare davvero molto Alessandro Rossetto perché è stato lui a stimolarmi in questo senso e a dirmi che quando canto, mi succede qualcosa di interessante. Ho accettato la sfida che mi ha proposto e, seppur pian piano e a singhiozzo, gli ho fatto ascoltare quello che avevo scritto e mi sono decisa a cantare. Questa esperienza bellissima, inaspettata e potente mi ha aiutato anche nella recitazione perché reputo le due forme d’arte come vasi comunicanti.

Hai intenzione di continuare la tua avventura di cantautrice?

Sì! Due settimane fa è uscito il mio primo cd intitolato “AlleProfondeOriginiDelleRugheProfonde”, in cui ho incluso sia i brani contenuti in “Piccola Patria” che dei brani in italiano… Un’altra canzone sarà pubblicata, invece, in un altro film a cui ho preso parte e che sarà presentato prossimamente, non posso ancora dire dove…

Marco, quali sono, invece, le vostre impressioni rispetto al tour che si è appena concluso e come avete affrontato l’integrazione di Maria all’interno del gruppo?

Marco Guazzone: “Durante la scorsa edizione del Festival del Cinema di Venezia eravamo nel cast di Radio Hollywood Party e salutavamo tutti gli ospiti che prendevano parte alla trasmissione con uno stacchetto musicale. Spesso andavamo a vederci i film, anche per studiarci cose nuove, quando una  sera ci dissero che sarebbe venuta in programma l’attrice di un film, che era anche cantante, noi ci ascoltammo i brani senza aver avuto il tempo di studiarli. Maria venne mezz’ora prima in trasmissione, quel giorno c’era davvero chiunque… provammo i pezzi una sola volta, li suonammo in diretta e andò così bene che il produttore del film ed il regista Alessandro Rossetto ebbero l’ idea di mettere su un tour per portare la colonna sonora in giro per l’Italia dal vivo. Abbiamo, quindi, realizzato vari scambi, intrecci e rivisitazioni di brani alla scoperta del Veneto. L’esperienza più bella e più intensa è stata proprio quella on the road, mentre eravamo tutti insieme nel camper. Abbiamo conosciuto Maria in una certa veste, mentre era nel pieno della presentazione del film al Festival di Venezia, però quando poi ci siamo rivisti a Roma per le prove in sala,  lei è venuta con la tuta e con un canovaccio in testa, abbiamo cominciato a capire la sua concezione di musica, intesa come qualcosa di autentico, senza bisogno di orpelli e lustrini. Ci siamo divertiti ad entrare ognuno nel mondo dell’altro, contaminandoci”.

Come procede la lavorazione del nuovo album degli Stag?

Stavolta faremo una cosa sicuramente diversa… stiamo lavorando con un nuovo produttore che è Paolo Buonvino (che ha già lavorato con Battiato, Mannoia, Negramaro, Jovanotti e tantissimi altri artisti). Siamo arrivati da lui con 24 pezzi, con l’intenzione di fare un mega disco doppio ma, in realtà, ci siamo allontanati molto dalla nostra idea iniziale. Visto che la fruizione della musica è completamente cambiata, quasi non c’è nemmeno più l’mp3 di iTunes  ed è tutto su Spotify e, dato che si perderà la concezione del possesso della musica, stiamo pensando al disco come una sorta di punto di arrivo del nostro progetto e sarà tutto nuovo anche per noi. Paolo è un produttore che viene dalla musica da film e ci sta aiutando a creare l’atmosfera che vorremmo mantenere e approfondire.

 Raffaella Sbrescia

 Fotogallery a cura di: Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d'Oro Ph Errico Sarmientos

Marco Guazzone & Stag Feat. Maria Roveran @ Laceno d’Oro Ph Errico Sarmientos

 

 

 

 

Negro Festival: tre giorni di musica, cultura e natura a Pertosa

negro festival

 Tutto pronto per la 19 ma edizione del Negro Festival, la kermesse di musica e cultura etnica che, prendendo ispirazione dal metaforico simbolismo associato al corso del fiume sorgivo “Negro” dalle Grotte dell’Angelo a Pertosa, in provincia di Salerno, rappresenta un momento di festa ma anche e soprattutto un’occasione di scambio interculturale proponendo al pubblico un programma fitto di eventi, a cavallo tra arte e solidarietà. Organizzato dalla Città di Pertosa, in collaborazione con la Regione Campania, grazie al co-finanziamento dell’Unione Europea,  la Provincia di Salerno, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, la fondazione Mida, il Comune di Auletta, Negro Festival richiama ogni anno tantissimi spettatori, amanti della buona musica, della natura ancora incontaminata e anche della cucina tipica del Cilento.

Protagonisti della nuova edizione saranno grandi artisti dello scenario musicale nazionale ed internazionale, ognuna delle tre giornate in programma vedrà 3 momenti musicali con un’offerta ricca e variegata. Si comincerà sabato 23 agosto ( serata ad ingresso libero) con Unavantaluna, Nicola Linfante & Superband in “Africa sound Collective” e Dhol Foundation. Domenica 24 agosto  (ingresso 5 euro) la serata sarà inaugurata da Meditamburi Project (special guest Ashai Lombardo Arop), a seguire l’Orchestra 41mo Parallelo e Pino Ninfa e l’evento clou con Noa che duetterà con Mira Awad per un incontro musicale all’insegna della pace. Il Festival si concluderà il 25 agosto (ingresso 5 euro) con The Occasional Band, a seguire il live di L’Orage e gli attesi Bandabardò. Per tutti i giorni del Negro Festival, gli amanti della speleologia potranno prendere anche parte alle escursioni organizzare nell’ambito del ‘Negro Speleotrekking & Climbing’, curate dal Gruppo Escursionistico Trekking, Pertosa Trekking Club.

Inoltre, utilizzando il Negro Festival come volano per l’offerta turistica del Cilento, agli spettatori saranno proposte diverse soluzioni molto vantaggiose per assistere agli spettacoli e usufruire delle numerose strutture alberghiere della zona cilentana.

Il programma:

SABATO 23 AGOSTO ingresso gratuito

ORE 21:00ANTRO extra – palco ingresso grotte UNAVANTALUNA

ORE 22:00 MAIN stage – palco centrale NICOLA LINFANTE & SUPERBAND in “africa sound collective”

ore 23:00 MAIN stage – palco centrale DHOL FOUNDATION

DOMENICA 24 AGOSTO ingresso 5 EURO

ORE 21:00 ANTRO extra – palco ingresso grotte MEDITAMBURI PROJECT special guest Ashai Lombardo Arop

 ORE 22:00 MAIN stage – palco centrale orch. 41° PARALLELO & PINO NINFA

ore 23:00 MAIN stage – palco centrale NOA & Band feat MIRA AWAD with GIL DOR

LUNEDI’ 25 AGOSTO ingresso 5 euro

ORE 21:00 ANTRO extra – palco ingresso grotte THE OCCASIONAL BAND

 ORE 22:00 MAIN stage – palco centrale L’ORAGE

 ore 23:00 MAIN stage – palco centrale BANDABARDO’

Info: www.negrofestival.com

 

Ravello Festival: la voce di Asaf Avidan incanta la costiera amalfitana

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Il Ravello Festival è entrato nel vivo dell’edizione 2014 con l’atteso e travolgente concerto del cantante e polistrumentista israeliano Asaf Avidan, tenutosi lo scorso 19 agosto sulla terrazza a strapiombo sul mare della storica Villa Rufolo di Ravello (Sa). Indiscussa protagonista dell’ incantesimo di parole e note, naturalmente, la voce di Asaf, unica, inimitabile, indescrivibile. Proposto nell’ambito del fortunato “Back to Basics. Solo Acoustic” tour, il concerto di Asaf Avidan ha rappresentato l’occasione ideale per godere di una nuova lettura intima e personale di “Different Pulses”, l’album che ha sancito l’inizio del percorso artistico da solista di Asaf dopo l’esperienza con The Mojos. Con lui sul palco soltanto una chitarra, un’armonica a bocca e tutto il necessario per la costruzione estemporanea delle proprie melodie.

Disinvolto e concentrato con il suo fisico longilineo, lo sguardo curioso ed il suo ormai consolidato look easy, l’artista si è subito lasciato andare alla condivisione dei suoi momenti più intimi e personali, meravigliandosi a sua volta, di come sia possibile che un qualcosa di così individuale, spesso terapeutico ed egoistico come l’urgenza di esprimersi in musica, possa tramutarsi in arte da condividere con persone assolutamente estranee. Persone, queste ultime, che quasi intimidite, rispettose ed ipnotizzate hanno composto un pubblico via via sempre più entusiasta e vicino all’artista, attraverso un graduale avvicinamento simbiotico tra anime. L’oscurità del mare di notte, squarciata dalla luce di centinaia di stelle, ha fatto da sfondo perfetto ad una serata ricca di brividi e di emozioni. La voce graffiata di Asaf, ruvida e poi dolce, lieve e poi greve, indomabile e mai uguale a se stessa, ha raccontato la passione ed il tormento, il pathos ed l’eccitazione. Storie ed emozioni senza tempo, che vengono da lontano, certo, ma è proprio quella lontananza a renderci più vicini a quegli “altri” da cui spesso rifuggiamo, spaventati e fragili. La struggente intensità della potente vocalità  di Avidan si è accompagnata a sonorità che sanno di vento e di polvere, di strade e di sguardi e hanno completato un’esperienza extrasensoriale, pregna di reminiscenze musicali iconiche. Blues, folk, rock, country si sono fuse all’interno di una miscela strumentale curata nel dettaglio e consapevolmente eterogenea.

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

L’artista trentaquattrenne ha accompagnato il pubblico attraverso un viaggio tutto particolare: la tortuosa passione di “My Latest Sin”, il fascino country di “Left behind” , il divertente preambolo di “Hangwoman”,  l’ultimatum di “Leave it or leave it”, e poi, ancora, “Weak”, la rabbia di “I want you to die”, il dolce sentimento dell’amicizia preannunciato in “Conspiratory Visions Of Gomorrah”, le contagiose sequenze ritmiche di “Different Pulses”, l’intimismo di “Your Anchor”, lo strumentalismo vocale di  “Her lies” e l’ormai celeberrima poesia esistenzialista di “One day/Reckoning song” hanno scandito, una dopo l’altra, le emozioni di un trionfo annunciato.

 Raffaella Sbrescia

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

 

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

Asaf Avidan @ Ravello Festival

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