I- Days Festival: incanto, visione e ispirazione con i Sigur Rós

Sigur Rós live @ I-Days Festival - Autodromo Nazionale Monza

Sigur Rós live @ I-Days Festival – Autodromo Nazionale Monza

Un’ esperienza unica, irripetibile e totalizzante. Il live degli islandesi Sigur Rós, evento di punta dell’I-Days Festival, all’Autodromo Nazionale di Monza, ha realmente incantato il numeroso pubblico accorso da ogni parte d’Italia. La musica di Jónsi Birgisson e compagni va oltre il post- rock, le loro composizioni oniriche e struggenti non si possono paragonare a nessun’altra realtà, la loro lingua inventata è l’hopelandic ed è un richiamo dal fascino ipnoticamente mistico a cui è difficile resistere.

Sigur Rós live @ I-Days Festival - Autodromo Nazionale Monza

Sigur Rós live @ I-Days Festival – Autodromo Nazionale Monza

Partecipare ad un concerto dei Sigur Rós non è solo ascolto è anche visione a tutto campo: i visuals che propongono sono a loro volta delle opere d’arte comprensive di ulteriori richiami e riferimenti capaci di catapultare lo spirito in universi sconosciuti. Il religioso silenzio del pubblico è quanto di più irreale e suggestivo possa esserci ad un concerto. L’estensione e la potenza dell’ugola di Jónsi è riuscita persino a colmare la debolezza con cui la formazione in trio ha affrontato alcuni dei brani proposti in scaletta. Partendo dalla nebulosa di una foresta lugubre ed incantata, i Sigur Rós hanno tracciato traiettorie audio-visive ricche di intrecci, un crescendo sonoro ed emotivo in grado di colpire il cuore e la psiche in modo romanticamente violento.

Sigur Rós live @ I-Days Festival - Autodromo Nazionale Monza

Sigur Rós live @ I-Days Festival – Autodromo Nazionale Monza

Un’ora e mezza di musica senza confini in cui la travolgente batteria, ora elettrica, ora acustica di Orri Páll Dýrason, l’implacabile archetto per violoncello sulla chitarra di Jónsi, gli ipnotici giri di basso di Georg Holm hanno reso l’insieme un’esperienza a tratti surreale e sognante, a tratti violenta e rabbiosa fino ad un finale liquido e luminoso in grado di regalare al pubblico una preziosa sensazione di appagamento psico-fisico.

 Raffaella Sbrescia

SETLIST:
Óveður
Starálfur
Sæglópur
Glósóli
Vaka
Ný Batterí
E-Bow
Festival
Yfirborð
Kveikur
Hafsól

BIS:
Popplagið

 

Brianza Rock Festival: il dinamismo carnale dei Bluvertigo è ancora una certezza

 

 

Bluvertigo @ Brianza Rock Festival 2015

Bluvertigo @ Brianza Rock Festival 2015

Il Brianza Rock Festival apre i battenti con una serata brulicante di note importanti nonostante gli scrosci d’acqua.  Ad inaugurare la nuova edizione dell’attesa manifestazione brianzola sono i Mataleòn, tra i vincitori del concorso Rockin’the school , che hanno approfittato del palco per girare il nuovo video di “Ozymandias”, tratto dall’ep di esordio (“Prospettiva di un’idea”). Sempre più convincenti i Santa Margaret, freschi della recente pubblicazione del nuovo ep “Il suono analogico cova la sua vendetta vol.2”. Intenso e travolgente il potente set rock-blues di Eugenio Finardi, reduce dall’apprezzatissimo Fibrillante tour. Particolarmente significato il doppio duetto di Eugenio con Morgan, dapprima sulle note di “Extraterrestre” e “Amore diverso” poi su quelle della rara e dolorosa “Scimmia”, incentrata sulla dipendenza da eroina. Una lunga pausa introduce l’atteso live dei Bluvertigo,  che salgono sul palco poco prima delle 23. “Fuori dal tempo” è il brano che riporta Morgan (basso e piano), Andy (tastiere, sax), Livio Magnini (chitarra), Sergio Carnevale (batteria) e i musicisti aggiunti Marco Pancaldi (chitarrista ai tempi di “Acidi e basi”) e Megahertz (basso, tastiere) esattamente dove avrebbero dovuto sempre essere: tutti insieme su un palco.

A  vent’anni dall’esordio, i Bluvertigo mantengono intatto un dinamismo sonoro  sensuale e compatto. La loro performance è caratterizzata da una forte fisicità. Poco importa se la voce di Morgan ondeggia tra alti e bassi, le parole e i suoni completano e riempiono i tratti di canzoni che attraversano la pioggia e gli animi di chi stoicamente ascolta con avida complicità. Bello il tuffo nel passato raccontato da Morgan introducendo L.S.D: “incisi un demo intitolato ‘Note del poeta fingitore’ e suonavamo in cantina io, Andy e Pancaldi”. Sorpresa per l’esecuzione de “Il Dio denaro”,  palpabile emozione per  il duetto con Finardi sulle note della versione riveduta e corretta di “Scimmia”. La set list si chiude con “Andiamo a Londra”, l’inedito presentato il 1° maggio, inizialmente composto da Morgan e Mika, che verrà presumibilmente incluso nel prossimo album dei Bluvertigo mentre i bis “Always crashing in the same car” e “Altre forme di vita” chiudono, infine,  la prima serata del Brianza Rock Festival con invidiabile brillantezza.

 Raffaella Sbrescia