Loving Ella: la lectio-concerto di Simona Molinari al Blue Note di Milano

Simona Molinari live @ Blue Note - Milano

Simona Molinari live @ Blue Note – Milano

Che cosa può spingere una cantante giovane, brillante e intraprendente come Simona Molinari a omaggiare un mito della musica jazz come Ella Fitzgerald? La risposta può essere una sola: la passione. Ecco che, allora, la versatile cantante nata a Napoli, aquilana d’adozione e residente a Milano, ha scelto di portare in scena il meglio del repertorio della “First Lady of Song” raccontandone la vita, i sogni, le sofferenze, le emozioni. Per farlo, la Molinari si è scelta degli eccellenti compagni di viaggio; su tutti l’irriverente Mauro Ottolini, vero surplus di questi nuovi spettacoli. A completare la band: Fabio Colella (batteria), Gian Piero Lo Piccolo (sax clarinetto), Claudio Filippini (pianoforte). Sul palco del Blue Note di Milano, Simona Molinari è subito apparsa in gran forma e perfettamente a proprio agio creando un’atmosfera rilassata. La delicatezza della sua voce potente e cristallina si è sposata con le melodie che hanno reso Ella celebre in tutto il mondo. Musa ispiratrice di Simona, Ella Fitzgerald è stata ricordata da tutti i media proprio negli ultimi giorni in occasione della ricorrenza del 100esimo anniversario dalla sua nascita. Di lei sono stati turbolenti gli inizi, gli amori, le passioni e persino la malattia che l’ha portata alla morte. Tutte le principali tappe della sua vita sono state raccontate dalla Molinari con cura e dovizia di particolari all’interno di quello che si è mostrato come un viaggio a ritroso nel tempo. Simpatici i siparietti costruiti ad arte con Mauro Ottolini che si è divertito a vestire i panni di Louis Armstrong. Suggestivo il momento in cui il noto trombonista si è rivelato anche un ottimo suonatore di conchiglie autentiche. In scaletta spazio ai più grandi successi delle 250 incisioni che hanno scandito la discografia di Ella ma anche ai più grandi compositori che hanno cesellato brani per lei; tra tutti George Gershwin e Duke Ellington. Destreggiandosi tra swing, bebop, blues, dixieland e scat, Simona Molinari ha omaggiato la versalitità di Ella Fitzgerald con grazia, eleganza, simpatia e competenza. Giusta la scelta di inserire alcuni dei suoi brani sul finire del concerto, che questo riuscito omaggio possa essere di ispirazione per un nuovo album ricco, travolgente e corposo.

 Raffaella Sbrescia

Maldestro: il garante della continuità del cantautorato Made in Italy

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Non è facile essere innovativi. E questo è un concetto che vale per tutte le epoche storiche e per tutti i contesti.
Si chiamano “geni”, quelli che intravedono nel mare di cose sentite e risentite, scritte e riscritte, dette e ridette, qualcosa di veramente nuovo che si stacchi da tutto ciò che in qualche maniera ha il pregio innegabile di esserne genitore. E’ che in questo mare di cose scritte e riscritte, dette e ridette, sentite e risentite, non è facile nemmeno essere originali. Essere originali ispirandosi a quanto già detto e ridetto, scritto e riscritto nell’ambito di un repertorio, e portare qualcosa di nuovo, di fresco, di qualitativamente pregiato e gradevole.
Questo ha fatto Maldestro nel panorama della canzone d’autore italiana.
Già tenuto d’occhio dai critici negli scorsi anni, che gli hanno conferito nel 2013 un Tenco e molti encomi, il cantautore partenopeo, con la partecipazione al festival di Sanremo, si è proposto al grande pubblico, con “Canzone per Federica”, ottenendo il secondo posto nella classifica delle nuove proposte, il premio Mia Martini, e ricevendo il maggior numero di riconoscimenti come il PREMIO LUNEZIA, il PREMIO ENZO JANNACCI, il PREMIO ASSOMUSICA e il premio conferito dalla REGIONE BASILICATA per il MIGLIOR VIDEOCLIP.

Maldestro live

Maldestro live

E così lo ascoltiamo, questo “I muri di Berlino”. E, dopo averlo ascoltato una volta, non possiamo fare a meno di farlo una seconda, ed una terza, e via dicendo, restando sempre più affascinati dalla freschezza di note che arrivano immediate alle orecchie ed al cuore, sulla reminiscenza di grandi classici cui sicuramente si ispirano, ma senza scimmiottare o clonare alcunché: tutto passato attraverso il filtro attento e caratterizzante della penna dell’autore. Certo, la mano di Maurizio Filardo si fa sentire, in arrangiamenti che riecheggiano fraseggi musicali dei primi anni ’90, quando si affacciavano alla ribalta artisti come Silvestri, Fabi, Carmen Consoli, dando nuovamente spinta e vigore ad un genere, quello della canzone d’autore, che nel corso degli anni ’80 aveva visto una fase di declino. Ed è proprio questo il segreto di una riuscita esperienza cantautoriale: non sottovalutare l’aspetto musicale, che deve costituire, al pari dei testi, un elemento caratterizzante ed articolato di ogni singolo repertorio.

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Non annoiano, i Muri di Berlino. Scorrono uno dietro l’altro a indurci in riflessioni, a rievocare emozioni, a metterci di fronte a tanti piccoli fatti di vita quotidiana in cui ci riconosciamo, a guardarci, anche nei nostri difetti o fallimenti, con un occhio più indulgente e amorevole. Un cd pieno di poesia, di quella poesia delicata che porta il sorriso su un animo infantile e candido. Nulla di torbido o ridondantemente tormentato. Anche nell’affrontare temi dolorosi, come quello dell’immigrazione, che ogni giorno ci getta sotto gli occhi le vite straziate di migliaia di esseri umani, colpevoli solo di essere nati dalla parte sbagliata. Un cd che commuove, fino alle lacrime. Ma che non manca mai, nella sua poetica, di farci alzare gli occhi al cielo e farci raccogliere un messaggio di speranza.
Quello che possiamo augurarci è che Antonio Prestieri, in arte Maldestro, resti ancora a lungo così “maldestramente”, schietto e genuino, pur continuando in quello che è un percorso che riteniamo ben avviato di maturazione artistica e personale. E che continui ancora a lungo ad accompagnarci con parole e note che sicuramente, fanno bene al cuore.

Leggi l’intervista a Maldestro: http://www.ritrattidinote.it/interviste/i-muri-di-berlino-maldestro-album.html

Prossimamente il cantautore napoletano sarà a
26/04/17
Napoli – Teatro Bellini
11/05/17
Recanati – Teatro Persiani
12/05/17
Parma – Wopa
27/05/17
Vicenza – Festival
29/05/17
Napoli – Digital Music Forum (Conferenza)
30/05/17
Torino – Partita Nazionale Cantanti H 21,00
02/06/17
Battipaglia (SA) – Notte Bianca
25/06/17
Montesano sulla Marcellana (SA) – P.za F. Gagliardi
29/06/17
Salina – Salina Doc Fest
dot
10/07/17
Asti – Asti Musica
15/07/17
Odolo (BS) – Festival D-Skarika
21/07/17
Campo di Pietra (CB) – Jazz in Campo
28/07/17
Sant’Anna di Centobuchi (AP) – Piazza
03/08/17
Treviso – Suoni di Marca

e il Primo Maggio in Piazza San Giovanni.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

 

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

 

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

 

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

Maldestro live ph Roberta Gioberti

 

 

Le Luci della Centrale Elettrica live a Milano. Il report del concerto

Le Luci della Centrale Elettrica live all'Alcatraz - Milano

Le Luci della Centrale Elettrica live all’Alcatraz – Milano

Dopo la recentissima pubblicazione di uno dei migliori album pubblicati ad inizio anno, quale è “Terra”, Vasco Brondi, meglio noto come Le Luci della Centrale Elettrica, ha fatto tappa all’Alcatraz di Milano per presentare, per l’appunto, questo suo nuovo lavoro ma anche per fare il punto sull’evoluzione della propria identità artistica. Pare ormai evidente che il cantautore abbia raggiunto una certa maturità nell’operare con la massima disinvoltura sia nella realizzazione dei testi che nella lavorazione dei suoni. I tratti peculiari convergono sulle fusioni sonore figlie di ascolti etnici e sperimentazioni strumentali. Completi, ricchi ed variegati sono, infatti, gli arrangiamenti che Vasco e i suoi hanno messo a punto per rendere dal vivo tutta la magia di testi intrisi di riflessioni e interrogativi che dal generale si focalizzano su processi analitici individuali. Vasco Brondi pesca a piene mani tra ritmi tribali e musica elettronica partendo dalla provincia italiana (Ferrara) e allargando il proprio raggio letterario agli angoli più remoti del mondo passando dalla solitudine alla moltitudine attraverso un mare di interrogativi. In scaletta i principali successi del suo “pop impopolare” ma anche e soprattutto i brani nuovi. Libero, fresco, disinvolto, il cantautore spazia tra passato e presente godendosi il calore del pubblico senza mai perdere impeto e concentrazione. Tra i brani più belli segnaliamo “A forma di fulmine”: possiamo correre o restare immobili, prenderci o perderci, vivere senza avere niente da perdere e tutto da vincere o magari navigare semplicemente a vista senza mai perdere di vista il valore delle cicatrici che il nostro vissuto ci ha lasciato sulla pelle. Da cantare a squarciagola anche la storia di una “sconfitta e contenta” di cui Brondi narra nel brano intitolato “Nel profondo Veneto”. “Vanno sempre bene i progressi, ma tu come ti senti?”, chiede l’artista nell’attualissima “Iperconnessi”. Sonorità intense e conturbanti animano il bel testo di “Stelle marine”. Altro brano intriso di frammentazioni è “Moscerini”, affresco estemporaneo del nostro morire tracciabili nei desideri e nei movimenti. Vasco Brondi ha imparato ad aggiungere per sottrarre è il frutto del suo lavoro artigianale di cesellatore di parole ha dato i suoi frutti anche dal vivo. Come lo sappiamo? In questo “conglomerato di eremiti” quale è Milano certe serate ci insegnano ad accettare ciò che c’è senza scappare. Anzi.

Raffaella Sbrescia

Comunisti col Rolex tour: la macchina del divertimento di J-AX e Fedez approda a Milano

 

J- Ax & Fedez - Comunisti col Rolex tour - Milano - ph Francesco Prandoni

J- Ax & Fedez – Comunisti col Rolex tour – Milano – ph Francesco Prandoni

Un incontro tra generazioni, tra personalità, tra modi intendere il rap e il pop, tra storie e strade di due artisti che hanno saputo delineare in modo molto definito le rispettive peculiarità. Questo è, in sintesi, il fulcro di “Comunisti col Rolex tour”, la nuova avventura live di J-Ax e Fedez organizzata da Saludo Italia e Newtopia, che lo scorso 10 aprile è approdata al Mediolanum Forum per la prima delle 4 date previste a Milano. Forti del grande successo di vendite riscontrato dall’omonimo album pubblicato solo pochi mesi fa, J-Ax e Fedez hanno messo in piedi uno show dai ritmi serrati che incrocia le relative carriere, intersecandole in più punti. Al centro della scaletta, esaustiva e comprensiva di tutti i brani di maggiore successo dei due, c’è il concetto di intrattenimento riflessivo. Bilanci, invettive e flussi di coscienza si alternano a ritornelli accattivanti e a scenografie di impatto visivo, il tutto per cercare di venire incontro ai gusti di un pubblico quanto mai variegato: si va dai bambini ai cinquantenni e questa, forse, è la cosa più stramba e significativa da segnalare per questo tour.

J- Ax & Fedez - Comunisti col Rolex tour - Milano - ph Francesco Prandoni

J- Ax & Fedez – Comunisti col Rolex tour – Milano – ph Francesco Prandoni

A confermare la capacità fagocitante di J-Ax e Fedez ci sono le due ospitate della prima serata: la prima è quella che vede protagonista l’iconica Loredana Bertè sulle note di “Allergia”: scatenatissima, scosciatissima e intraprendente come di consueto, la rocker italiana ha saputo lasciare il segno in soli 4 minuti. A seguire troviamo Nek, sul palco del Forum per cantare “Anni Luce”. A questo proposito non sono mancati gli elogi di J-Ax: “A prescindere dal fatto che ho avuto a che fare con tanti giovani talentuosi, non mi pentirò mai di aver partecipato ad Amici perché lì ho trovato un vero amico: mio fratello Filippo”. Tornando al concerto, le luci, i visual e gli effetti scenici sono gli elementi che arricchiscono e completano la scenografia piramidale che suddivide il palco in due livelli simulando la metaforica scalata al successo di cui i J-Ax e Fedez parlano nel loro ultimo album.

J- Ax & Fedez - Comunisti col Rolex tour - Milano - ph Francesco Prandoni

J- Ax & Fedez – Comunisti col Rolex tour – Milano – ph Francesco Prandoni

Parlando di momenti emozionanti, citiamo la modifica al testo di “Intro” con cui J-Ax, diventato da poco papà, entra in connessione con il suo pubblico raccontandosi in modo intimamente autentico. Particolarmente a proprio agio anche Fedez, puntualmente scortato dalla fedelissima Chiara Ferragni. Il giovane artista si cimenta spesso alla chitarra senza risultare però, mai veramente padrone dello strumento. Tornando alla struttura generale del concerto, la formula studiata da J-Ax e Fedez, coadiuvati dal genio di Paolo Iannacci, riesce a far quadrare i conti e i tempi. Il ritmo serrato non ha, infatti, tolto ai due la possibilità di interagire spesso con il pubblico; a questo proposito c’è da dire che J- Ax ha addirittura sfruttato l’occasione propizia per girare il video de “L’uomo col cappello”. La nuova via del pop ha dunque superato il primo incrocio, staremo a vedere quali saranno i prossimi passi di un cammino che, ad oggi, non presenta difetti di sorta.

Raffaella Sbrescia

Scaletta

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Apriti cielo tour: in viaggio tra le latitudini con Mannarino

Alessandro Mannarino - Apriti Cielo tour ph Maria Luisa Avella

Alessandro Mannarino – Apriti Cielo tour ph Maria Luisa Avella

Il 2017 è l’anno di Alessandro Mannarino, sempre più sovrano del palcoscenico. A poche ore dalla seconda delle tre date milanesi del suo ultimo “Apriti Cielo Tour”, ci si ritrova a fare un entusiastico bilancio di un concerto pensato come un lungo, coloratissimo e travolgente viaggio carnascialesco. Mettendo insieme i tasselli più importanti dei quattro album che compongono la sua discografia, Mannarino ha messo in piedi le trame di una storia, quella di un’umanità che fugge: dalla tristezza, dal dolore, dalle sconfitte. Per farlo si fa accompagnare dalle voci di Azzurra, Ylenia e Simona Sciacca e da una spettacolare band di nove elementi composta da Puccio Panettieri, Alessandro Chimenti, Giovanni Risitano, Paolo Ceccarelli, Niccolò Pagani, Mauro Menegazzi, Renato Vecchio, Antonino Vitali e dal noto percussionista brasiliano Mauro Refosco. Destreggiandosi con maestria e carisma in un carnevale di anime controverse, Mannarino cerca di restituire valore e dignità agli ultimi. Come? Attraverso il rifiuto di arrendersi, lo stesso raccomandatogli dall’affezionatissimo nonno, indimenticabile maestro di vita per il cantautore romano.

Alessandro Mannarino - Apriti Cielo tour ph Maria Luisa Avella

Alessandro Mannarino – Apriti Cielo tour ph Maria Luisa Avella

In un mondo sempre più disseminato di muri e barriere, la musica di Mannarino è concepita per unire, per demolire preconcetti, etichette e frontiere. E così, tra i quadri di una scenografia fatta di ruote dentate e cieli trapuntati di stelle, si va dai pagliacci, prostitute e barboni del “Bar della rabbia” alle donne forti di “Supersantos” passando per la rottura degli schemi proposta in “Al Monte” fino alla dimensione liberatoria di “Apriti cielo”. Ispirandosi ai ritmi del Brasile e del Sud America, Mannarino ritrova Gilberto Gil, Vinicius De Moraes, Chico Buarque ma non dimentica la potenza evocativa del folk nostrano dando vita ad una irresistibile bolgia multietnica. Tra percussioni, guitalele, banjio, chitarra portoghese, ronroco, chitarra classica, cavaquinho, sitar, fisarmonica, ma anche fiati come sax, tromba, flicorno, flauti indiani, shalumeau e duduk armeno, Mannarino si muove con grazia e naturalezza conquistandosi, meritatamente, gli applausi scroscianti di gente di tutte le età in grado di ritrovarsi nell’universale voglia di verace autenticità.

Raffaella Sbrescia

Alessandro Mannarino - Apriti Cielo tour ph Maria Luisa Avella

Alessandro Mannarino – Apriti Cielo tour ph Maria Luisa Avella

Scaletta

Apriti Cielo

Roma

L’Impero

Deija

Osso di Seppia

Gandhi

Babalù

La strega e il diamante

Maddalena

Signorina

Vivo

Gli Animali

Elisir d’Amor

Arca di Noè

Quando l’amore se ne va

Statte Zitta

Le rane

Merlo rosso

Me sò m’briacato

Tevere Grand Hotel

Serenata Lacrimosa

Scetate Vajò

Un’estate

Bar della Rabbia

Marilù

Vivere la vita

2 Cellos: la festa dei virtuosi del violoncello al Mediolanum Forum di Milano

2 Cellos live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

2 Cellos live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Luka Šulić e Stjepan Hauser, i due violoncellisti sloveno-croati conosciuti in tutto il mondo come 2CELLOS tornano in Italia, stavolta per un concerto sold out al Mediolanum Forum, per presentare “Score”, il quarto lavoro in studio del duo dopo “2Cellos” (2011), “In2ition” (2013) e “Celloverse” (2015). Accompagnati dalla Radio Symphony Orchestra di Lubiana e dall’impetuoso batterista Dušan Kranjc, i 2 Cellos si sono divertiti a sorprendere il pubblico attraverso un vero e proprio viaggio tra i più disparati generi. Mettendo a frutto l’abilità e la tecnica imparata in anni di studi classici, questi due giovani artisti sono riusciti a conquistarsi la stima popolare ma anche quella dei puristi. Dopo essersi affermati in qualità di virtuosi del violoncello, Luka e Stjepan hanno virato verso nuovi lidi, hanno rotto gli schemi interfacciandosi con qualunque tipologia di genere: dalla musica classica, al rock, alla dance.

Com’era prevedibile, la prima parte del concerto è stata interamente dedicata ai brani contenuti in “Score”: non solo colonne sonore cinematografiche ma anche rielaborazioni dei temi di famose serie tv, su tutti quello di “Game of Thrones”, un medley di 5 minuti in cui il duo rilegge con sapiente maestria i vari temi strumentali della serie TV tratta dai romanzi di George R. R. Martin. In scaletta anche i temi de Il Gladiatore” e “Rain Man” di Hans Zimmer, ”Il Padrino” di Nino Rota, “Momenti di Gloria” di Vangelis, la melodia del premio Oscar James Horner tratta da Titanic “My Heart Will Go On”. Carisma e potenza melodica hanno reso affascinante l’ibrido tra musica popolare e strumentazione di origine “classica”.

2 Cellos live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

2 Cellos live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Tra simpatici siparietti, metà in italiano, metà in inglese, e decine di effetti speciali, i 2 Cellos hanno stimolato il pubblico in ogni modo possibile, soprattutto da metà concerto in poi, quando i due hanno cominciano a dedicarsi al repertorio rock che li ha resi famosi nel mondo: da “Thunderstruck”, “You Shook Me all Night Long”, “Highway to hell” degli Ac/Dc , “Smells like teen spirits” dei Nirvana,  “(I can’t get no) Satisfaction” dei The Rolling Stones, “The Trooper” degli Iron Maiden, l’immancabile “Smooth Criminal” di Michael Jackson hanno infiammato il parterre del Mediolanum Forum, sorprendente la rivisitazione di “Wake Me Up” di Avicii e “We found love” di Rihanna. Di grande impatto emotivo i bis con “Cinema Paradiso” di Morricone e “With or Without you” degli U2; una scelta non casuale per ribadire un concetto semplice ma concreto: il bello della musica è la condivisione.

Raffaella Sbrescia

2 Cellos live @ Mediolanum Forum

2 Cellos live @ Mediolanum Forum

Oronero Tour: Giorgia ammalia Milano con elegante semplicità

Giorgia live @Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Giorgia live @Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Giorgia torna in scena con il suo “Oronero tour” (prodotto da Live Nation Italia), un’avventura live dall’eleganza maestosa e pulita al contempo. Un viaggio emotivo che ha preso il via a Mantova e che lo scorso 24 marzo si è materializzato al Mediolanum Forum di Milano. Grazie ad una scaletta principalmente pensata per il pubblico, la cantante romana ha individuato un punto d’ incontro tra la sua identità odierna e tutto ciò che è stato il suo passato. Il concerto si anima poco a poco con un palco super tecnologico, ideato da Claudio Santucci per Giò Forma, in cui i 6 mega schermi che lo compongono si muovono e si trasformano in continuazione. Attraverso un continuo cambio dello spazio e della prospettiva, lo scenario cambia mantenendo aperta una dimensione spazio-temporale simile a quella di un movimento ondulatorio, a cavallo tra presente e passato.

Giorgia live @Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Giorgia live @Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Reduce dalla partecipazione al Festival di Sanremo in qualità di super ospite, Giorgia ha capitalizzato il grande carico emotivo di quel momento speciale, ha focalizzato l’essenza del suo percorso umano e artistico e l’ha resa fruibile a tutti coloro che nel corso degli anni si sono imbattuti nella sua voce potente e cristallina. Accompagnata da Sonny T (direttore musicale e basso), Claudio Storniolo (piano), Gianluca Ballarin (tastiere), Giorgio Secco (chitarra), Mylious Johnson (batteria), Giorgia ha messo insieme tutti i tasselli più importanti della sua vita mettendo in campo la sua visione ma anche la sua capacità di andare oltre il momento contingente. Ad arricchire lo show, sempre in maniera semplice, una serie di originali elementi coreografici, la presenza dei percussionisti Psycodrummers nonchè il contributo emozionale dei due ballerini di popping (i fratelli Patrizio e Rachele Ratto) che con la loro danza ‘robotica’ sono entrati in scena in vari momenti collegando simbolicamente i brani in scaletta. Il concerto è partito con “Vanità”, uno dei pezzi più belli dell’ultimo album “Oronero”, a cui Giorgia ha dedicato uno spazio ampio ma senza esagerare. Consapevole della grande portata dei suoi più grandi successi, la cantante ha incontrato il pubblico lasciandosi accompagnare sulle note di “E poi”, “Come saprei”, “Gocce di memoria”, “E’ l’amore che conta” e l’inarrivabile “Di sole e d’azzurro”. Elettronica, rock, pop e soul hanno incorniciato la voce di Giorgia che, muovendosi con agio e scioltezza tra successi di ieri e di oggi, ha trovato anche il modo per omaggiare Prince e Pino Daniele per offrire un ritratto ancora più esaustivo della sua anima artistica. A completare l’opera, un curioso medley, una sorta di terzo tempo dedicato ad alcuni dei più noti successi del 1997 da “Primavera” di Marina Rei, “Che male c’è” di Pino Daniele, “Laura non c’è” di Nek fino a “Notorius” di Puff Daddy. A chiudere l’esperienza di incontro pubblico/artista è stata “Io fra tanti”, una scelta non casuale per ribadire in modo non ostentato l’unicità di un’artista matura, consapevole ma soprattutto emozionante.

Raffaella Sbrescia

Scaletta
INTRO
VANITÀ
CREDO
SCELGO ANCORA TE
TU MI PORTI SU
E POI / GIRASOLE / COME SAPREI
VIVI DAVVERO
MARZO
GOCCE DI MEMORIA
PRINCE BAND TRIBUTE
POSSO FARCELA
AMORE QUANTO BASTA
È L’AMORE CHE CONTA
REGINA DI NOTTE
QUANDO UNA STELLA MUORE
NON MI AMI
IL MIO GIORNO MIGLIORE
DI SOLE E D’AZZURRO
ORONERO
1997 HITS
DIMMI DOVE SEI / UN AMORE DA FAVOLA
IO FRA TANTI

Musica Nuda live al Blue Note Milano: eleganza e leggerezza a braccetto

Dopo aver diffusamente recensito “Leggera” (http://www.ritrattidinote.it/recensioni/leggera-magoni-spinetti-musica-nuda.html), il nuovo album di inediti del duo Musica Nuda, composto da Ferruccio Spinetti e Petra Magoni, è tempo di tracciare un breve bilancio della resa live delle nuove canzoni che i due artisti hanno portato sul palco del Blue Note Milano nell’ambito del “Leggera” tour. Con una scaletta intrisa di saliscendi emotivi e rimandi alle più svariate fasi del vasto repertorio dei Musica Nuda, Petra e Ferruccio si sono divertiti a giocare cercando di cogliere il pubblico di sorpresa. Con loro sul palco anche Lina Madrigali che, per l’occasione, ha cantato la sua “Diving in your soul”. Dai brani incisi nell’ultimo album, su tutti “Come si canta una domanda”, una poesia di Peppe Servillo musicata da Ferruccio Spinetti, “Condizione imprescindibile”, un tango che matura in un crescendo di matrice erotica, l’enigmatica “Dimane e l’agrodolce “Leggera”, alle cover che nell’arco di 14 anni sono entrate ormai a far parte del dna del duo, passando per qualche piccola chicca mai incisa, i Musica Nuda hanno creato un nuovo equilibrio interno.

Musica Nuda live @  Blue Note - Milano

Musica Nuda live @ Blue Note – Milano

Il concept che detta il leit motiv di questo nuovo tour ruota intorno alla parola leggerezza, intesa come attitudine nel non prendersi mai troppo sul serio senza tralasciare l’attenzione ai dettagli. Attraverso la loro capacità di spogliare le canzoni vestendole a proprio piacimento, i Musica Nuda riescono a fare leva sull’emotività dello spettatore in modo immediato e senza filtri. Il risultato, originale e fuori dall’ordinario, diventa garanzia di elegante divertimento.

Raffaella Sbrescia

Mozart – Ritratto di un genio: il one man show di Cederna tra divertimento e fascinazione

Giuseppe Cederna e Sandro D'Onofrio @ Teatro Parenti - Milano

Giuseppe Cederna e Sandro D’Onofrio @ Teatro Parenti – Milano

«È impossibile comprendere una figura del passato e tantomeno un genio se non si sia mai fatto un tentativo di comprendere se stessi». Con le parole del celebre biografo Wolfgang Hildesheimer, Giuseppe Cederna intreccia la propria storia a quella del grande genio Wolfgang Amadeus Mozart dopo averne vestito i panni nell’87 per interpretare l”Amadeus” di Peter Shaffer. L’attore romano torna sul palcoscenico, stavolta quello del Teatro Parenti di Milano, con ‘‘Mozart – Ritratto di un genio” per la regia di Ruggero Cara ed Elisabeth Boeke. Cederna porta in scena un one-man-show e lo arricchisce con l’accompagnamento musicale dal vivo eseguito da Sandro D’Onofrio. Attraverso un vorticoso gioco di trasformazioni, la poliedrica personalità di Mozart si rivela in modo completo ed esilarante al contempo grazie alla verve da comico e da acrobata di Cederna che, nella sua carriera, ha spaziato dall’arte di strada (iniziando negli anni Settanta come clown a Piazza Navona) al cinema di Salvatores, Bellocchio, Comencini, Monicelli. I successi e la gloria, il senso di smarrimento e le umiliazioni, gli amori, i dolori e le sventure che hanno segnato la breve vita di Mozart si susseguono nel corso di uno spettacolo pensato per sorprendere e affascinare lo spettatore. Irrefrenabile, buffone, infantile, virtuoso ma soprattutto libero, Mozart rivive anche nei suoi difetti tra tic e sberleffi perché, dopotutto, era anche un uomo dalla comicità fecale che tra attimi di delizia, di dimenticanza, di pienezza, sapeva spezzare il contatto col mondo circostante. E proprio vero, Mozart era un mistero anche per se stesso e lo rimane anche per noi che, cercando di immaginarcelo, non possiamo fare altro che restare ammaliati di fronte all’aura del suo intramontabile mito.

Raffaella Sbrescia

Brunori Sas live: quando la canzone d’autore è da sold out

Brunori Sas live @ Alcatraz Milano ph Francesco Prandoni

Brunori Sas live @ Alcatraz Milano ph Francesco Prandoni

Pronti ad evader con la mente, a piangere, a ballare, ad emozionarci. Così ci ha trovati Brunori Sas all’Alcatraz di Milano per un sold-out tanto atteso quanto meritato. Reo di essersi messo in discussione con un gran bell’album quale è “A casa tutto bene” (Picicca dischi), il cantautore si è conquistato una bella fetta dei consensi della critica e degli addetti ai lavori, tutti presenti al suo concerto meneghino. La cosa è stata particolarmente gradita da chi, invece, conosce Dario da anni e sa bene cosa è in grado di fare sul palco insieme alla sua fidata band composta da Simona Marrazzo (cori, synth, percussioni), Dario Della Rossa (pianoforte, synth), Stefano Amato (basso, violoncello, mandolini), Mirko Onofrio (fiati, percussioni, cori, synth) e Massimo Palermo (batteria, percussioni), Lucia Sagretti (violino). Al centro di una scaletta ben assemblata, gran parte dei brani del nuovo disco ma anche gli irrinunciabili successi prontamente riarrangiati.

Video: A casa tutto bene tour – Highlights

Attraverso un sound molto stratificato, ricco di sfumature e interamente riprodotto manualmente dai musicisti sul palco, Brunori Sas è riuscito a ricreare il complesso mood del disco e a infondere nuova linfa ai suoi pezzi storici. Il concerto è iniziato con il brano manifesto del nuovo album, “La verità”. Le sue parole esorcizzano, spiazzano, divertono e commuovono senza soluzione di continuità. “In mezzo a tutto questo dolore e a questo stupido rumore sarà una stupida canzone a ricordarti chi sei”, canta Brunori, cercando di lenire le ferite del nostro animo stanco, frustrato, sbattuto da una quotidianità devastante. Tagliente ironia e presenza scenica completano in maniera esaustiva un live energico, ulteriormente arricchito dall’allestimento luci curato da Francesco Trambaioli, che ha già lavorato, tra gli altri, con Ludovico Einaudi e Vinicio Capossela. Il concerto si chiude sulle note di “Secondo me” e la scelta non è casuale. Dario Brunori ha scritto e cantato tante belle storie ma adesso si trova in una fase artistica in cui canta quello che sente e che quello pensa, questo mood così riflessivo si percepisce e rende in maniera assolutamente fedele e non filtrata l’idea di un artista pronto a mettersi in gioco senza riserve. Il risultato è pura empatia; avanti così.

 Raffaella Sbrescia

Leggi l’intervista a Brunori Sas: http://www.ritrattidinote.it/interviste/brunori-sas-a-casa-tutto-bene-album.html

Setlist

La verità

L’uomo nero

Canzone contro la paura

Lamezia Milano

Colpo di Pistola

La vita liquida

Come stai

Le quattro volte

Fra milioni di stelle

Pornoromanzo

Lei, lui, Firenze

Arrivederci Tristezza

Una domenica notte

Il Costume da Torero

Sabato Bestiale

Don Abbondio

Rosa

Guardia ‘82

Kurt Cobain

Secondo me

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