‘Terra con Variazioni’: Giovanni Sollima live al Teatro Dal Verme di Milano. Il report dell’evento

Giovanni Sollima live @ Teatro Dal Verme

Giovanni Sollima live @ Teatro Dal Verme

L’essenza della libertà, il dogma della seduzione, il fascino del mistero; questo e molto altro può essere racchiuso in una partitura. Lo sa bene Giovanni Sollima, celebre violoncellista italiano, noto per aver radicalmente cambiato il modo di suonare il violoncello, uno strumento dal design autorevole ma non ingombrante, capace di incantare con suoni sensuali e fraseggi struggenti. Forza fisica, postura armoniosa ed una pregevole capacità di improvvisazione sono le affilate armi di Sollima, un musicista borderline , testimone tangibile della sintesi tra accademia e contemporaneità. Intrecci, rimandi, innesti conferiscono una particolare forza ritmica ed espressiva alle sue esecuzioni rendendolo davvero simile ad un musicista rock. Portato oltre l’urlo, il suo violoncello diventa uno strumento elettrico, un oggetto ligneo dalla voce suadente e carnale capace di divenire il mistico tramite di un’ esperienza da godere.

Giovanni Sollima live @ Teatro Dal Verme

Giovanni Sollima live @ Teatro Dal Verme

Per la prima ed unica esecuzione di “Terra con variazioni, per violoncello e orchestra”,  la suite da cui è estratto il logo sonoro  per gli eventi del megacartellone di Expo in Città, eseguita presso il Teatro Dal Verme di Milano, lo scorso 30 aprile, Sollima, accompagnato dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali e diretto dal Maestro Carlo Boccadoro, apre ancora le vie della comunicazione tra classicismo e sperimentazione: si va dal titolo, anticonvenzionale e criptico, alla partitura disseminata di frasi ampie e toccanti, un continuo botta e risposta tra gli strumenti in un crescendo emotivo  travolgente. Fortemente marcata anche la cadenza virtuosistica, intenso il saliscendi tra consonanze, asimmetrie e figurazioni. Trascinante, ipnotico, inconfondibile Giovanni Sollima è sicuramente uno dei migliori violoncellisti al mondo, capace di passare dai grandi classici ai miti del rock attraverso emozionanti dialoghi e illuminanti improvvisazioni.

Giovanni Sollima live @ Teatro Dal Verme

Giovanni Sollima live @ Teatro Dal Verme

Ammirato da migliaia e migliaia di spettatori, il compositore ed interprete siciliano ha convinto ancora una volta tutti spiazzando anche  i più rigidi detrattori. Se a questo aggiungiamo le  Variazioni su un tema rococò op.33 di Pëtr ll’iĉ Čaikovskij, possiamo solo crogiolarci tra i virtuosismi e le tenere ed eleganti incursioni aggiunte nel lontano 1876 dal violoncellista tedesco Wilhelm Fitzenhagen. Sette brillanti variazioni susseguenti alla Serenata n.1 op.11 di Johannes Brahms, lunga quasi 45 minuti ma  abbastanza ricca di piccoli e sontuosi dettagli capaci di ispirare una felice e spensierata idea di libertà.

Raffaella Sbrescia

Estathè Market Sound: sei mesi di eventi, musica e cibo per i Mercati Generali di Milano

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La grande novità nell’intrattenimento meneghino per l’anno di Expo 2015 è Estathè Market Sound. Il Festival, che sarà animato da un fitto programma di eventi fino al 31 ottobre 2015, si svolgerà nell’inedita location dei Mercati Generali di Milano e sarà strettamente collegato al tema centrale di Expo che è il food. Invitati al press tour della location,  con tanto di caschetto giallo di sicurezza in testa, siamo andati a scoprire l’area di 12mila metri quadrati che ospiterà la lunga kermesse. La zona, mai utilizzata prima per questo genere di eventi, è in effetti, ancora un cantiere; bisogna ultimare il Village, i bar e devono essere portate delle piante (di basilico, salvia, rosmarino) dalla Coldiretti. Ogni dettaglio è, tuttavia, sotto l’attenta supervisione degli organizzatori, Punk For Business, vincitori del bando pubblico indetto da Sogemi: “Quando ho fatto il primo sopralluogo, questo era soltanto un campo pieno di buche»,  ha raccontato Tomaso Cavanna di Punk For Business, eppure ho subito capito il potenziale di questo contesto e ho visto una  splendida occasione per la città di Milano». Un ‘idea ambiziosa quella di Cavanna che, tra l’altro, ha ribadito con forza l’intenzione di trasformare questo Festival in un appuntamento stabile per trasformare quest’area in un punto di riferimento ludico per i cittadini milanesi e non solo. Ancora Cavanna ha poi aggiunto: «Ci siamo ispirati a quelle città in cui la musica e anche il teatro si uniscono nelle classiche zone dei mercati, come Amburgo e Venezia, dove la  gente va a fare la spesa e poi si ferma a mangiare e chiacchierare all’aperto. Ecco,  così noi vorremmo che la zona Village, aperta e gratuita, fosse sempre animata nei week end». Divertimento per tutte le età, quality street food ma soprattutto tanta musica live che verrà ospitat principalmente da un grande palco, ormai pronto, dotato di ben 18 metri di boccascena. La serata inaugurale, prevista per giovedì 30 aprile, con Martin Garrix, sarà seguita dal concerto gratuito di Bombino ( 2 maggio) e dalla bella iniziativa, ancora free,  Strummer Calling (3 maggio), due eventi che segnano solo l’inizio di una grande ed eccitante avventura per Milano.

Estathè Market Sound Village

Estathè Market Sound Village

«Siamo felici che uno spazio, da sempre cuore e crocevia delle attività del commercio milanese, acquisti durante il semestre di ExpoinCittà una nuova vitalità, grazie all’intreccio della sua funzione storica con l’inedito ruolo di palcoscenico grazie a una speciale combinazione tra agricoltura, alimentazione, cibo, musica, spettacolo dal vivo, intrattenimento», commenta l’assessore alla Cultura del Comune di MIlano Filippo Del Corno. «Un festival che si integra perfettamente con il percorso avviato l’autunno scorso con il Concorso Internazionale di Idee che ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, indetto per fare dei Mercati Generali il nuovo Polo Agroalimentare di Milano», aggiunge Nicolò Dubini, amministratore unico di Sogemi, che promuove l’evento: «questo progetto, che porterà alla realizzazione del nuovo Ortomercato, avrà un grande impatto anche in termini di riqualificazione urbana, sociale e culturale”.

Raffaella Sbrescia

Queste tutte le date( ad oggi)  di Esthaté Market Sound:

30 aprile – MARTIN GARRIX (OPENING)
2 maggio – BOMBINO (FREE)
3 maggio – STRUMMER CALLING – OMAGGIO A JOE STRUMMER (FREE)
16 maggio – ANNALISA
12 giugno – VERDENA
20 giugno – SKRILLEX
28 giungo – HOLI DANCE FESTIVAL
3 luglio – TOTO
6 luglio – SHEPPARD
7 luglio – D’ANGELO and THE VANGUARD
8 luglio – HIP HOP TV SUMMER 2015 – NICKI MINAJ e RAE SREMMURD, G-EAZY
10 luglio – FRANCESCO RENGA
13 luglio – LA DOLCE VITA: LA MUSICA DEL CINEMA ITALIANO
18 luglio – CLUB DOGO
27 agosto – GOGOL BORDELLO
7 settembre – RENZO ARBORE L’ORCHESTRA ITALIANA
19 settembre – SUBSONICA

I biglietti sono acquistabili sul circuito Ticketone

Come raggiungere l’Estathè Market Sound: Via Cesare Lombroso, 54

Passante ferroviario: fermata Porta Vittoria Bus: 90/91/92/66 Tram:16

Food & Drink:

Coco Ortigia (Arancini e Cannoli)

Pesce e pollo ( Hambruger, pesce e pollo fritto)

Nutella ice cream (Gelato Nutella)

Mignon ( dolci napoletani)

Pizza & Mortazza (Focaccia di Roma)

Lu Bar (Street Food Siciliano)

Organic Bar (centrifugati)

Pop Dog (Hot Dog)

Migliori (Olive Ascolane)

Tradizioni del pesce

Caràvin steet vine (Enoteca su ruote)

Straordinario tour: la dolcezza della voce di Chiara sul palco del Teatro Dal Verme di Milano

Chiara ph Cosimo Buccolieri

Chiara ph Cosimo Buccolieri

Semplice, schietta, timida, a tratti impacciata, lei è Chiara Galiazzo, una ragazza dal cuore puro e dalla voce cristallina che, dal 2012 ad oggi, ha intrapreso un percorso artistico fitto di sorprese e di sfide. Protagonista del palcoscenico del Teatro Dal Verme di Milano per la data meneghina del suo Straordinario Tour, tenutasi lo scorso 28 aprile, Chiara si è mostrata subito a suo agio senza celare, tuttavia, un velo di naturale timidezza: “Si dice che sul palco sia come essere a casa, io ho portato questa poltrona, mi siedo e vorrei fare sentire anche voi come se foste nel salotto di casa vostra”, spiega la cantante padovana. Il concerto inizia con “Siamo adesso” (il nuovo singolo in rotazione dallo scorso 24 aprile tratto da  “Un giorno di sole straordinario” (Sony Music), l’edizione speciale dell’album “Un Giorno di Sole”. Si continua con “L’uomo senza cuore”, “Il futuro che sarà”, “Nomade”, “Un giorno di sole”, “Il rimedio la vita e la cura”, la bellissima “Stardust” e l’intensa “Il volto della vita”. La scaletta scorre veloce, la band un po’ troppo scarica, non colora abbastanza le sfumature dei brani e l’appeal dello show ne risente. Decisamente più energetica la seconda parte della scaletta con “Amore infinito”,  “Teardrop” dei Massive Attack, la cover di “Titanium” di David Guetta, “Che valore dai”, “L’esperienza dell’amore”, “Mille passi”.

Il racconto in musica di Chiara sintetizza il passato ma guarda al futuro; sono tanti i passi in avanti compiuti da questa dolce interprete ed il risultato tangibile di questa verità sta nella qualità e nella potenza espressiva dei brani contenuti nel suo ultimo lavoro discografico. L’ultima parte del concerto racchiude “Il senso di noi”, “Il meglio che puoi dare”, il sanremese “Straordinario”, l’ottimista “Qualcosa resta sempre”, l’allegra e movimentata “Vieni con me” e “Due respiri”. Molto carina la versione, voce e ukulele, suonata dalla stessa Chiara, di “Over the rainbow” scelta per i bis, chiusi da una nuova esecuzione di “Straordinario”, molto apprezzata dal pubblico ormai in piedi per i saluti finali.

Raffaella Sbrescia

L’Amore comporta tour: Biagio Antonacci domina il Mediolanum Forum ad Assago. Il report del concerto

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

“Questo luogo mi riempie di emozione, mi ricorda la mia infanzia, mi fa tornare alla mente le mille scorribande di quando ero ragazzo”, così Biagio Antonacci saluta il pubblico del Mediolanum Forum di Assago, in occasione della prima delle due date meneghine previste all’interno dell’ “Amore comporta tour”, il live che prende il titolo dall’album doppio disco di platino dell’artista e dall’omonimo singolo attualmente in rotazione.  Accompagnato da ben 7 bravissimi musicisti: Massimo Varini, Emiliano Fantuzzi, Mattia Bigi, Gabriele Fersini, Leonardo Di Angilla, Alessandro Magri, Mika Ronos, Biagio smuove il pubblico con i successi tratti dal suo ultimo album ma anche con i brani più noti del suo ampio repertorio.

Con un palco dalla forma somigliante alle sette stelle di Hakuto, la  scuola di arti marziali di Ken il guerriero ed una scenografia comprensiva di 8 maxi schermi e l’intero planetario, Biagio irrompe in scena alle 21.11 sulle note di “Tra te e il mare”, brano portato al successo dall’amica e collega Laura Pausini. Carico ed entusiasta Biagio, in tenuta casual, si scatena e fa scatenare i presenti, auspicando l’afonia generale con relativa maledizione prevista per l’indomani. Perdendosi negli occhi, nei sorrisi e le urla deliranti delle sue scatenatissime fans, Biagio si prodiga con energia, passione ed emozione senza risparmiarsi un attimo per uno show della durata di più di ore con una trentina di brani in scaletta. Capace di smuovere l’ormone con il suo ormai celebre movimento pelvico, Biagio è in grado di toccare anche le più intime fibre del cuore, grazie al tema a lui più caro: l’amore.

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

“Sarà sempre festa”, Insieme finire”, “Tu sei bella”, “Mi fai stare bene”, “L’amore comporta”, “Che differenza c’è”, “Il cielo ha una porta sola”, “Ti dedico tutto”, “Non so più a chi credere”, “Angela”, “Non ci facciamo compagnia”, “Sappi amore mio”, “Se è vero che ci sei”, “Non è mai stato subito” racchiudono l’essenza della prima parte dello show, spesso arricchito dal notevole contributo apportato da una band veramente molto carica, su tutti spiccano i riff di Massimo Varini e lo spettacolare assolo alla batteria di Mika Ronos. Pochi minuti di riposo e Biagio risale sul palco, vestito di tutto punto, in completo black and white, per un emozionante medley acustico, voce e chitarra composto da  “Così presto no”, “Coccinella”, “In una stanza quasi rosa”, “Le cose che hai amato di più” ed un sentito omaggio all’amico Pino Daniele sulle note di “Quando quando”.

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

La band rientra per “Quanto tempo e ancora”, in versione bossanova italo-spagnola, “Convivendo”, “Buongiorno Bell’anima”, “Se io, se lei” poi Biagio interviene con una lunga parentesi parlata: “Tanto abbiamo scritto sul tema dell’amore, quanto poco ne abbiamo capito. Dall’alto della mia umile e ancora breve esperienza, penso che se nasci in un modo, muori nello stesso identico modo. Siamo convinti di poter cambiare la persona che amiamo per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno  ma alla fine la nostra vera natura salta sempre fuori. Dovremmo avere il coraggio di dare subito il peggio di noi stessi così, se ci prendono, sanno cosa trovano, spiega Biagio, questo è quello che dico sempre anche ai miei figli. L’amore è un’influenza, aggiunge, una malattia, quando sei innamorato non sei lucido e quando poi ti riguardi, non ti riconosci. Gli amori di lunga durata, quelli eterni, hanno una consistenza diversa, per loro la parola amore non basta più perché sono un’altra cosa, chiude, infine, Biagio”.

“Io ti penso raramente”, “Dolore e forza”, “Iris” conducono all’atteso momento del bis “Non vivo più senza te”  e “ Liberatemi lasciano cadere il sipario ponendo la parola fine ad un concerto che ha divertito ed emozionato il pubblico, proprio come una grande festa tra amici di vecchia data.

Raffaella Sbrescia

Litfiba live: due sold out a Milano per un rock che non conosce scadenze e compromessi

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Litfiba sono una realtà musicale italiana da guardare almeno una volta dal vivo per capirne la portata e la carica adrenalinica. Il carisma e la vibrante energia dell’incontenibile frontman Piero Pelù, unita alla sapiente maestria strumentale di Ghigo Renzulli, racchiudono l’essenza di un connubio artistico che tanto ha detto e tanto ha ancora da dire al pubblico, nonostante lunghi anni di lontananza. Oggi, a distanza di pochi giorni dai due concertii che i Litfiba hanno tenuto all’Alcatraz di Milano, ci troviamo ad approfondire, con lucida consapevolezza, il commento relativo al live di questo gruppo che ha riportato in auge il repertorio degli album “El diablo” (1990), “Terremoto” (1993), “Spirito (1994) e “Mondi sommersi” (1997), dando nuova linfa ai brani più rock e diretti della propria discografia. Accompagnati da Ciccio Li Causi al basso, Luca Martelli alla batteria, Sago Sagona alle tastiere e da pile di Marshall, i Litfiba si mostrano subito sul pezzo con “Resisti”, dedicato agli antifascisti del ’45, di oggi e, si spera, di domani.

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Sonorità nitide e martellanti colpiscono i nuovi simboli del potere in maniera diretta e dichiaratamente schierata. Se a questo aggiungiamo il sit-in di protesta contro Expo 2015, invocato da Piero Pelù facendo sedere tutti i presenti dell’Alcatraz,  siamo subito in grado di capire il mood dei due sold out consecutivi ottenuti dai Litfiba a Milano. Il buon rock stagionato e collaudato della band fiorentina non conosce pause ma è anche in grado di fermarsi per ricordare le vittime dei barconi della speranza e di emozionare il pubblico omaggiando Pino Daniele con una speciale versione di “Je so’ pazzo”. Il suono è muscolare, metallico, inarrestabile: riff, assoli e suoni monstre colorano e ravvivano canzoni vecchie quasi un quarto di secolo per la gioia dei fan della prima ora. Piovono dediche anche per Stefano Cucchi, Riccardo Magherini e per chi è stato “massacrato dentro la Diaz”, lo sloganistico Pelù scrive su un enorme cartello “Mafie merda” con la “e” di euro e la “a” cerchiata degli anarchici stimolando e smuovendo dall’interno i suoi “ragazzacci” per più di due ore ribadendo, in maniera incisiva, la forza e la compattezza di una realtà musicale solida e coinvolgente.

Raffaella Sbrescia

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Setlist

1) RESISTI

2) DIMMI IL NOME

3) AFRICA

4) DINOSAURO

5) SOTTO IL VULCANO

6) LO SPETTACOLO

7) A DENTI STRETTI

8) EL DIABLO

9) DOTTOR M

10) LINEA D’OMBRA

11) BAMBINO

12) TAMMURIA

13) WODA WODA

14) ORA D’ARIA

15) SIAMO UMANI

16) LA MUSICA FA

16 bis) RAGAZZO

18) SPIRITO

19) REGINA DI CUORI

20) IL MISTERO DI GIULIA

21) RITMO 2 #

22) LACIO DROM

 

 

Fabrizio Moro incanta Milano con la sua musica libera. Il report del concerto al Teatro Dal Verme

Fabrizio Moro live ph Roberta Gioberti

Fabrizio Moro live ph Roberta Gioberti

“La libertà è sacra come il pane”, canta Fabrizio Moro, in una delle sue canzoni ed oggi, 25 aprile, a poche ore di distanza dal suo bellissimo concerto tenutosi al Teatro Dal Verme di Milano, risulta particolarmente importante fare un’attenta riflessione su come certi temi appaiano spesso inflazionati nonostante siano assolutamente essenziali per il felice proseguimento della nostra esistenza. Lo sa bene Fabrizio che, della libertà, ne ha sempre fatto un manifesto personale e oggi che il suo “tour delle girandole” teatrale sta seminando una serie di meritati sold out, si gode ogni istante di un inaspettato stato di grazia artistico. Con questa nuova avventura live, iniziata subito dopo l’uscita dell’ultimo album di inediti (il settimo registrato in studio), dal titolo «Via delle girandole 10», Fabrizio si è dedicato ad una scrittura  più intima, acustica, folk riversando una nuova e fresca linfa creativa nelle sua già nutrita discografia.

Nell’intima cornice del Teatro Dal Verme di Milano, l’artista ha coinvolto spettatori di tutte le età muovendosi tra vecchi e nuovi successi, melodie soft e ritmi scatenati con due ore di musica intense e coinvolgenti.  Accompagnato da una pregevole band composta da ottimi musicisti come Marco Marini (chitarra), Danilo Molinari (chitarra), Alessio Renzopaoli (batteria), Fabrizio Termignone (basso), Claudio Bielli (tastiere) e Andrea Di Cesare (violino), Fabrizio spazia in lungo e in largo toccando tematiche socio-culturali particolarmente delicate senza trascurare il prisma delle variopinte emozioni umane. Ad aprire il concerto è il brano strumentale “Ciao Zì”, seguito dalla toccante “Buongiorno Papà”, in cui l’artista ripercorre il rapporto con suo padre dando vita ad uno show ad alto tasso emozionale, arricchito da un’intensa espressività e dalla sua inconfondibile timbrica vocale.

Fabrizio Moro live ph Roberta Gioberti

Fabrizio Moro live ph Roberta Gioberti

Canzone dopo canzone cresce e si fortifica l’intima sintonia tra l’artista ed il pubblico, in particolare durante il Medley Unplugged, in cui Moro, accompagnato solo dall’ottimo violino di Andrea di Cesare e dalle tastiere del bravissimo Claudio Junior Bielli, canta i suoi cavalli di battaglia: “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Pensa”, “Libero”, “Non importa”, “Sono solo parole”, “Acqua”. Il picco emotivo si raggiunge sulle note de “La partita”, dedicato, scritto, pensato in nome di un concetto semplice ma di grande importanza: Pace negli stadi. Guardare sullo schermo le immagini di Ciro Esposito e Gabriele Sandri, morti proprio a causa di una inspiegabile violenza in contesto sportivo, stringe il cuore in una morsa di dolore.

Il concerto prosegue e Fabrizio stempera i toni con episodi tratti da “L’inizio”, il disco pubblicato nel 2013. Molto belle anche “Io so tutto”, brano incentrato sulla figura di Giulio Andreotti, “L’Italia è di tutti”, accompagnata dall’affettuosa scenografia dei fans, armati di palloncini tricolore,  “I remember you” che indirizza il sound verso una venatura più rock. “Da una sola parte”  e “Parole, rumori e giorni” sono i brani che, forse più altri, lasciano un segno più profondo sulla pelle, lasciandoci in balìa dello stupore e della meraviglia per cotanta profonda sensibilità. A chiudere questa bellissima festa di volti, voci, note ed emozioni è un’ultima dolcissima dedica, si tratta di “Babbo Natale esiste”, brano che  Fabrizio ha scritto per suo figlio e che lascia nei nostri cuori la ferma sensazione che questo cantautore ha davvero raggiunto uno stadio di maturità tale da consentirgli, di diritto, l’accesso nel mondo dei grandi della musica italiana.

Raffaella Sbrescia

SETLIST:
“Buongiorno papà”
“Tu”
“Respiro”
“E’ solo amore”
“Io so tutto”
“L’illusione”
“Alessandra sarà sempre più bella”
“Sei andata via”
“L’eternità”
Medley acustico: “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Libero”, “Pensa”, “Non importa”
“Sono solo parole”
“Acqua”
“La partita”
“L’Italia è di tutti”
“I remember you”
“Da una sola parte”
“Un’altra canzone per noi”
“Parole, rumori e giorni”

ENCORE:
“L’inizio”
“Sono come sono”
“Il vecchio”
“Babbo Natale esiste”

 

La Parola canta: i fratelli Servillo ed il Solis String Quartet stregano lo Strehler di Milano

Toni e Peppe Servillo - Solis String Quartet

Toni e Peppe Servillo – Solis String Quartet

Inizia con uno schiaffo violento e a mano piena “La parola canta”, il sublime recital che Toni e Peppe Servillo, insieme al celebre Solis String Quartet, hanno messo in scena lo scorso 17 aprile per una delle sei repliche sold out al Piccolo Teatro Strehler di Milano. Uno scossone caldo e potente, invasivo e perturbante con l’intervento di Toni Servillo sulle maestose parole di un ispiratissimo Mimmo Borrelli.  “Napule” racchiude l’essenza di un popolo, il DNA di un modus vivendi, la più intima descrizione di una città mitologica. Napoli madre e matrigna, Napoli corrotta e superba, Napoli calpestata e orgogliosa, la Napoli del buon cibo e dei rifiuti speciali che si materializza attraverso un fiume di parole in piena che Toni pronuncia a perdifiato, senza perdere un colpo, trascinando l’anima in un turbinio di emozioni imbrigliate in un inestricabile intreccio. “La parola canta” non è la cartolina di Napoli, non è uno spettacolo ruffiano né perbenista, non è finalizzato a piacere per forza, piuttosto sbatte in faccia al pubblico l’amore, l’odio, la passione, la povertà, la morte, l’ignoranza, la bellezza; la vita. La suadente carica carnale de “Tarantella del Vesuvio”, magistralmente eseguita dal Solis String Quartet, composto da  Vincenzo Di Donna, Luigi De Maio, Gerardo Morrone e Antonio Di Francia, esempio tangibile dell’eccellenza musicale italiana nel mondo, apre uno squarcio sulla profondità del suono: ora allegro e vivace, ora cupo e drammatico. Intensamente irresistibile la “Canzone appassionata” cantata da Peppe Servillo, seguita da “L’ommo sbagliato” di Viviani, l’ennesimo incredibile assolo di Toni Servillo, capace di commuovere e divertire allo stesso tempo. Irriverente, sfacciato, sguaiato e verace il flusso emotivo generato da “Bestemmie”.

Passando da E.A. Mario a Raffaele Viviani all’ Eduardo di “De Pretore Vincenzo” , da Libero Bovio a Carosone ai nostri contemporanei, incontrando  “Zazà” a “Maruzzella”, perdendosi nelle immagini spensierate de la “Litoranea” di Enzo Moscato, si va a “Està-Nun voglio fa’ niente” e il “Sogno biondo” di epoca Avion Travel si ha la sensazione di respirare la vita a pieni polmoni,  tutt’intorno incontriamo le note composte da Bartók, Pat Metheny, Fabio Vacchi, sapientemente reinterpretare dal Solis String Quartet con un tocco elegantemente sornione, nel pieno rispetto di un percorso strumentale che i quattro musicisti portano avanti ormai da anni riscuotendo un forte successo in tutto il mondo. Napoli scontrosa, Napoli scansafatiche, Napoli bugiarda, Napoli innamorata, Napoli credulona, Napoli, Napoli e ancora Napoli al centro di uno storico palco in cui gli artisti diventano tramiti per raccontare miti, leggende, caricature ma soprattutto storie vere, che sanno di sangue e sudore, di gioia e sofferenza, di lacrime e poesia. Con “La parola canta” il vaso di Pandora è aperto, non ci rimane che lasciarci cullare dalla magia dell’arte.

Raffaella Sbrescia

Per apprezzare il felice connubio artistico tra i suoni  del Solis String Quartet e la vocalità teatrale Peppe Servillo, l’appuntamento è per il prossimo 2 maggio con “Spassiunatamente”. In occasione della XI Festa di Vimodrone, gli artisti saranno sul palco di Piazza Unità d’Italia, alle ore 21.00, per un imperdibile concerto gratuito organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Vimodrone.

Come arrivare: Stazione Metropolitana linea verde direzione Gessate -  Fermata Vimodrone

 

Richard Galliano & Sylvain Luc in concerto al Blue Note di Milano: quando il jazz si fa sensuale

Richard Galliano & Sylvain Luc @ Blue Note Milano

Richard Galliano & Sylvain Luc @ Blue Note Milano Ph Claudio Romani

Emozioni delle grandi occasioni al Blue Note di Milano con l’intenso concerto che il celeberrimo fisarmonicista francese Richard Galliano ed il chitarrista Sylvain Luc hanno tenuto nel noto locale meneghino per omaggiare la grande Edith Piaf e celebrarne il centesimo anniversario dalla nascita. Reduci da un lavoro discografico pubblicato insieme, i due musicisti hanno incentrato il live su un intimo dialogo strumentale, ricco di virtuosismi e tocchi da maestro per reinterpretare al meglio una serie di grandi classici della chanson francese. Universalmente riconosciuto come solista d’eccezione, Galliano è sempre alla ricerca di nuove esperienze musicali e, la forte alchimia con Sylvain Luc, rappresenta la dimostrazione tangibile di una forte trasversalità. Il primo brano in scaletta è “Paris” ed è subito atmosfera da bistrot sulla riva della Senna. Il cuore sussulta tra gli spasmi di sentimenti contrastanti, dettati dalla voglia di perdersi in uno sguardo complice e i suoni, delicati e struggenti, delineano i tratti di un melodramma perfetto. Il piccato botta e risposta tra i due si replica prepotentemente anche sulle note di una composizione veloce e tagliente di Galliano.

Richard Galliano & Sylvain Luc @ Blue Note Milano

Richard Galliano & Sylvain Luc @ Blue Note Milano Ph Claudio Romani

Il pathos de “L’Amante di un giorno” lascia poi spazio al fascino sempreverde della famosissima melodia de “La vie en Rose”, reinterpretata con un’ampia sottolineatura della sfumatura più sensuale del brano.  L’amplesso di note agro-dolci continua sulle note di “Dolce gioia”, un vellutato brano del 1935. Irruento e travolgente l’assolo di Sylvain Luc, ipnotico e perturbante quello del maestro Galliano, capace di toccare i tasti più intimi dell’anima. Con i loro fidati strumenti alla mano, i due artisti si muovono all’avanscoperta del pubblico decidendo la scaletta canzone dopo canzone, senza rinunciare ad una dolce dose di leggera ironia rispettando appieno il gusto francese. Tra serio e faceto, sacro e profano, passato e presente, tradizione e sperimentazione, il jazz targato Galliano – Luc ammalia il pubblico al punto da spingerlo a richiamare i due musicisti a gran voce, continuando ad applaudire a lungo per un richiestissimo bis. naturalmente concesso, con un brano  affannoso e suadente, perfetta metafora del ciclo vitale umano.

Raffaella Sbrescia

Pentatonix live al Fabrique di Milano: si balla con le hits cantate a cappella

Pentatonix

Pentatonix

Hanno la musica nel sangue, il loro repertorio è completamente trasversale e sul palco la reciproca alchimia è palpabile. Loro sono i Pentatonix: il quintetto vocale made in USA, vincitore del talent della NBC “The Sing-Off”, si è esibito in concerto al Fabrique di Milano lo scorso 14 aprile riscuotendo un fortissimo successo da parte del pubblico. La formula vincente dei Pentatonix è racchiusa in un irresistibile mix di successi pop riarrangiati con stile e personalità. Originari di Arlington, Texas,  Scott Hoying, Kirstie Maldonado, Mitch Grassi, Avi Kaplan e Kevin “K.O.” Olusola hanno consolidato un sound riconoscibile attraverso i loro straordinari rifacimenti a cappella di alcune tra le maggiori hit contemporanee che, tra le altre cose, gli hanno fruttato persino la vittoria di un Grammy per il Best Arragement Instrumental or A Cappella.  Voci che si mescolano, sguardi che si intrecciano e travolgenti beatbox creano la melodia e racchiudono il fulcro dello spettacolo live.  Dal basso di Avi Kaplan fino al falsetto di Mitch Grass, la grinta di Kristle e l’adrenalina di Scott Haying per finire  con il talentuosissimo beatboxer Kevin Olusola, la cassa armonica dei Pentanonix è completa  ed il risultato è una coinvolgente festa di suoni e colori.

Sold out da mesi, l’evento ha subito preso la piega di un incontro intimo, in cui il pubblico ha avuto la possibilità di interagire con i propri beniamini a più riprese. Particolarmente divertente il momento in cui i cinque hanno coinvolto con loro sul palco una delle irriducibili fan in prima fila dedicandole persino una canzone. In due ore  di pura voce, i Pentatonix hanno scalato anche le vette più insidiose del pentagramma passando da brani molto ritmati ad altri più intimi passando da  “Papautai”, “La La Latch”, a “Rather Be”, “See Through”, “On my way Home” e tantissime altre canzoni famosissime. L’attimo fuori dagli schemi è stato offerto dal particolare assolo di Kevin Olusola che ha presentato un proprio brano strumentale al violoncello elettrico, senza rinunciare alla consueta ritmica del beat box.  Sul finire del concerto Mitch Grassi ha anche annunciato l’arrivo di PTX – versione italiana che uscirà in esclusiva per l’Italia il prossimo 24 aprile e che rappresenta, in sintesi, l’ultimo step prima del nuovo atteso lavoro di inediti del gruppo, sempre più intenzionato a mettersi alla prova su canzoni ed arrangiamenti di propria manifattura.

Raffaella Sbrescia

L’abitudine di tornare tour: 50 sfumature di Carmen Consoli a Milano

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carismatica e determinata, suadente ed ipnotica, schietta e sincera, dolce e delicata, Carmen Consoli torna ad ammaliare il pubblico con “L’abitudine di tornare Tour”. Di rosso vestita per l’attesa data al Mediolanum Forum di Assago, tenutasi lo scorso 13 aprile, la cantautrice si è mostrata al meglio della sua  forma. Grintosa e appassionata, nonché accompagnata dalla sua inseparabile chitarra e da Massimo Roccaforte (chitarra), Roberto Procaccini (tastiere), Fiamma Cardani (batteria), Luciana Luccini (basso), Carmen ha offerto agli spettatori il meglio della propria discografia, pescando tra i successi più amati del suo repertorio ma anche tra i cassetti del suo ultimo album, arrivato dopo 5 anni di pausa. “Donna con la D maiuscola”, Carmen Consoli sfoggia il proprio essere rock a partire dall’animo; le sue parole tagliano, squarciano, perforano, attraversano l’anima. Le storie, intense e crude, le persone vere e autentiche, i suoni intensi e potenti, smuovono le fibre ed i sensi. Ventisei canzoni per due ore di musica sono sufficienti per apprezzare lo splendente prima di colori Consoliniani in tutta la loro lucentezza. Si va dalla recentissima “La signora del quinto pianoalla ribelle “Per niente stanca”, passando per una rabbiosa versione di “Besame Giuda” ed una dolcissima “Bonsai #2”. Nonostante le poche parole, Carmen Consoli, autodefinitasi “fimmina monotasking”, riesce comunque a comunicare i suoi pensieri, le sue riflessioni, le sue opinioni ad un pubblico vigile, attento ed appassionato. Intensa la citazione di Peppino Impastato, eroe dei nostri giorni ucciso dalla mafia: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”, perfetta per introdurre la tagliente “Esercito silente”.  Ironica come non mai in “AAA cercasi”, Carmen sorprende il pubblico con una furiosa, a tratti urlata, versione di “Geisha”.

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Decisamente emozionante il momento in cui l’artista si ritaglia uno spazio per se e la sua chitarra sulle note di “Blunotte”, “In bianco e nero” e la celeberrima “L’ultimo bacio”. La band rientra sulle note di “Autunno dolciastro” e “Parole di burro” mentre i nuovi arrangiamenti di “Sintonia imperfetta” e “Venere” offrono un ampio saggio della nuova carica rock della Consoli. Per l’ultima parte del concerto arriva anche l’ospite a sorpresa: si tratta di Luca Madonia (Denovo) con cui Carmen ha duettato sulle note di “Grida” e “Alieno”. Per il gran finale Carmen Consoli sceglie due dei suoi più grandi successi come “Confusa e felice” e “Amore di plastica”, due inni cantati da una donna per le donne, pietre preziose di uno speciale forziere di parole che, riportato alla luce, ha riacquistato un rinnovato ed inestimabile valore.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto:

La signora del quinto piano

Per niente stanca

Besame Giuda

Bonsai #2

L’Abitudine di tornare

Esercito silente

AAA Cercasi

Stato di necessità

Guarda l’alba

Geisha

Matilde odiava i gatti

Sentivo l’odore

Fiori d’arancio

Blunotte

In bianco e nero

L’ultimo bacio

Autunno dolciastro

Parole di burro

Sintonia imperfetta

Venere

Questa piccola magia

Grida

Alieno

Confusa e felice

Amore di plastica

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