Biagio: l’antologia di Biagio Antonacci. Il cantore dei sentimenti. Il report del concerto di presentazione all’Alcatraz

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Sarà in tutti i negozi da domani 27 novembre “Biagio”, una speciale antologia che racchiude l’intera storia musicale di Biagio Antonacci, su etichetta Iris/Sony Music. Si tratta di un’opera piuttosto ambiziosa, al suo interno ci sono ben 3 cd che raccolgono 48 classici rimasterizzanti, quattro inediti, (Ci stai, Cortocircuito, Aria di Cambiamento e Mio Mondo), 2 new version di brani storici (Se io se lei e Liberatemi) senza dimenticare che nella versione deluxe del progetto ci sono anche un libro di poesie scritte dal cantautore e alcuni disegni realizzati dallo stesso artista. Tra gli altri brani presenti in “Biagio”, segnaliamo anche “One Day (Tutto Prende Un Senso),” un brano inciso nel 2012 e scritto insieme a Pino Daniele.

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

In “Biagio” c’è la storia artistica di Antonacci ma anche il prisma completo di tutti i sentimenti provati nell’arco di trent’anni di carriera. Sentimenti che l’artista ha portato sul palco dell’Alcatraz di Milano con uno speciale concerto trasmesso in diretta radiotelevisiva su RTL 102.5. Un’occasione speciale, studiata fin nei minimi dettagli, un momento da scolpire nel tempo soprattutto per i fan dell’artista che hanno potuto ascoltare per la prima volta live i nuovi inediti. Carico, emozionato, entusiasta e in splendida forma, Biagio Antonacci ha inaugurato la scaletta con “Ci Stai”: il nuovo singolo, che anticipa l’album in radio, è stato scritto da Biagio Antonacci e prodotto da Michele Canova mentre il videoclip  del brano è stato diretto da Federico Zampaglione dei Tiromancino (special guest del concerto e protagonista di un duetto con Biagio sulle note di “Se è vero che ci sei”).  A seguire: Insieme finire, Il cielo ha una porta sola, Iris e Quanto tempo ancora in versione acustica (impreziosita da una suggestiva strofa in spagnolo). Potente l’arrangiamento live di “E ritorno ad amare” in contrasto con una versione molto delicata di “Fiore e Se fosse per sempre”, caratterizzata da sonorità alternative. Immancabile Convivendo poi l’omaggio alla grande amica Laura Pausini con “Vivimi”: “La dedico a lei, che con questa canzone ha vinto un Latin Grammy“, ha spiegato il cantautore.

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Molto intenso il momento al pianoforte su un palco dedicato: “Se io se lei” e “Prima di tutto” hanno incantato il pubblico che non ha mai smesso di cantare dall’inizio alla fine del concerto. Tra gli altri inediti, il più originale è sicuramente “Cortocircuito”, definito dallo stesso cantautore: “Una canzone elettronica in stile funk ani 80/90“,  speciale e preziosa “Aria di cambiamento”, scritta per lui da Juri Camisasca e Franco Battiato,  che ha anche partecipato in featuring al brano: “Un capolavoro, posso dirlo perché non l’ho scritto io”. Una menzione  a parte la merita la nuova versione di “Liberatemi” che, con il nuovo arrangiamento realizzato dai Negramaro, si riveste di attualità e si candida ad essere una hit tutta da ballare: “Questa canzone l’ho scritta a Rozzano quando facevo il geometra, nella mia stanza all’ottavo piano di via dei Fiordalisi 1, insieme a mio fratello: è la canzone che mi ha cambiato la vita perché mi ha permesso di vivere solo di musica. I Negramaro l’hanno riarrangiata e cantata un po’ con me” ha spiegato Antonacci, cantando il brano mentre sullo sfondo si sono susseguite le immagini del recente duetto a Bologna sul palco della band salentina. L’atmosfera si tinteggia di emozione sulle note di “Sognami” in versione acustica con alcune strofe in francese  dedicate “alla Francia e al loro coraggio“. Più volte Antonacci ha ringraziato le autorità e le forze dell’ordine  per aver tutelato lo svolgimento della serata all’insegna della sicurezza. Per il gran finale, Biagio sceglie di riproporre “Ci Stai” con le immagini del video ufficiale e la dirompente  ”Non vivo più senza te” riuscendo a sciogliere anche le riserve dei più timidi.

Raffaella Sbrescia

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La scaletta del concerto

Ci stai
Insieme finire
Il cielo ha una porta sola
Iris (tra le tue poesie)
Cortocircuito
Quanto tempo e ancora
Fiore
Se fosse per sempre
Convivendo
Se è vero che ci sei
Tu sei bella
Vivimi
Se io se lei
Prima di tutto
Aria di cambiamento
Buongiorno bell’anima
Pazzo di lei
Sognami
Ti penso raramente
Dolore e forza
Liberatemi

Ci Stai (bis)
Non vivo più senza te

 

“La Dolce Vita: la musica del cinema italiano”, torna il tradizionale concerto per Telethon a Milano

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“La Dolce Vita: la musica del cinema italiano”, l’ omaggio alle colonne sonore del cinema italiano, arriva a Milano lunedì 30 novembre all’Auditorium Fondazione Cariplo per la ventesima edizione del grande Concerto per Telethon che BNL e le Società del Gruppo BNP Paribas organizzano ogni anno a novembre a Milano, per contribuire alla raccolta fondi.

La partnership di BNL e del Gruppo BNP Paribas Italia con Telethon, per la lotta alla distrofia muscolare e alle altre malattie di carattere genetico, è uno dei maggiori progetti di fund raising in Europa: una collaborazione che ha permesso di raccogliere complessivamente, dal 1992, 256 milioni di euro.

Il format attinge al ricco catalogo di musica da cinema del Gruppo Sugar per dare vita a uno spettacolo di grande impatto emotivo in cui le colonne sonore più rappresentative dei grandi capolavori italiani sono eseguite dal vivo dall’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, diretta dal Maestro e compositore di fama internazionale Steven Mercurio.

I brani del concerto – composti da Nino Rota, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Nicola Piovani e molti altri grandi maestri della musica da cinema – sono tratti da film che con le loro musiche hanno fatto la storia del grande schermo: 8 ½, La Dolce Vita, Amarcord, Il Postino, il Gattopardo, Nuovo Cinema Paradiso e La Vita è Bella, nei nuovi straordinari arrangiamenti e orchestrazioni di William Ross. Sul palco, insieme all’orchestra grandi solisti quali Alice, Morgan, Tosca, Federico Paciotti, che arricchiscono le serate con suggestive performance. Special Guest dello spettacolo Raphael Gualazzi.

Durante il concerto-evento lo spettatore è proiettato in un vero e proprio viaggio musicale accompagnato dalle immagini originali create da Giuseppe Ragazzini che richiamano, attraverso la musica, le storie dei vari film e i diversi stati emotivi che suscitano. L’elemento unico dello spettacolo è infatti quello di ribaltare il rapporto tra immagini dei film e colonna sonora, in cui, generalmente, la musica è al servizio delle immagini. In questo caso, invece, sono le straordinarie animazioni di Ragazzini, pittore, scenografo e visual-artist, ad accompagnare le coinvolgenti colonne sonore eseguite dal vivo, creando una sintesi emotiva che porta lo spettatore a rivivere i tanti e diversi film evocati.

A firmare la regia è Giampiero Solari che arricchiste con la sua creatività l’eccellenza assoluta dell’evento e alterna i visuals con immagini di repertorio scelte grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà che nel 2014 ha celebrato i suoi 90 anni.

Il format è stato inaugurato con grande successo a New York il 16 e il 17 Settembre 2014 nell’elegante cornice dell’Avery Fisher Hall del Lincoln Center for the Performing Arts (tra il pubblico anche un entusiasta Woody Allen). Per la prima volta in 173 anni, la NY Philharmonic ha dato il via alla sua stagione con un evento dedicato alla musica del cinema italiano.I biglietti del concerto saranno disponibili nelle Agenzie BNL di Milano e presso l’Auditorium di Milano (tel. 02/83389401-2-3).

Fonte: Ufficio stampa

Il mentalista Francesco Tesei torna a Milano con “The Game”, uno show inedito e coinvolgente

Francesco Tesei - The Game

Francesco Tesei – The Game

“The Game” è il nuovo spettacolo del mentalista Francesco Tesei. Dopo il debutto dello scorso 9 ottobre a Bolzano, lo show sarà in scena al Barclays Teatro Nazionale di Milano il 24 novembre. Ideato e scritto dallo stesso Tesei con Deniel Monti, lo spettacolo si avvale di musiche originali composte da Marco Sabiu mentre le luci sono state disegnate da Marco Benini. The Game è una produzione Marangoni Spettacolo e giunge a seguito del grande successo riscosso da “Mind Juggler” con più di 100.000 spettatori.  “The Game” è un crescendo di momenti di gioco tutti complementari tra loro e presentati con un arco narrativo che li collega quasi come se fossero singole tessere di un unico puzzle: il controllo di ciò che appare incontrollabile. Al centro dello show c’è un tema imponderabile per antonomasia: la fortuna. Lo slogan dello spettacolo è una frase di Seneca: “Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle, ma è perché non osiamo farle che diventano difficili”. L’obiettivo sarà non tanto quello di capire la fortuna quando svelare i meccanismo con cui noi tutti ci rapportiamo noi con la fortuna stessa. «Ci immaginiamo la fortuna come una dea bendata del tutto indipendente da noi, invece molti studi psicologici hanno accertato che la fortuna è un atteggiamento mentale, che dipende dal diverso approccio alla realtà», spiega Tesei . «Chiedo al pubblico di darsi un voto in base alla propria fortuna. Cioè di dire se si ritiene più o meno fortunato. Quindi invito sul palco prima i meno fortunati e poi i più fortunati e poi… vedrete», continua l’artista, lasciandoci con il fiato sospeso.

Francesco Tesei - The Game

Francesco Tesei – The Game

Il genere di spettacolo ideato da Tesei si presenta insolito anche nella sua costruzione: la pre-scrittura del nuovo show, infatti, è stata avviata grazie ad un costante confronto “social” con oltre 17000 utenti, invitati a rispondere a sondaggi i cui risultati hanno determinato la struttura di momenti chiave dello spettacolo. In seguito, steso il copione, la messa in scena definitiva dello spettacolo è avvenuta attraverso varie prove aperte al pubblico, per poter testare nella pratica gli esperimenti immaginati da Tesei e Monti. A ogni replica, Tesei unirà tecnica e improvvisazione coinvolgendo gli spettatori scelti a caso e affrontando le diverse personalità di ciascuno di loro.  Parole, numeri, scelte e azioni serviranno, dunque, a gestire la complessità, attivarsi e agire per trovare le risorse di cui abbiamo bisogno e soprattutto fare accadere le cose.

Alcune date dello spettacolo: 24 novembre Milano, 5 dicembre Firenze, 31 dicembre Cremona, 12 gennaio Forlì, 26 gennaio Faenza, 29 gennaio Monza, 6 febbraio Bologna, 27 febbraio Legnano, 11 marzo Modena.

Nek travolge il Teatro degli Arcimboldi di Milano con carisma ed energia. Il live report del concerto

Nek live @ Teatro degli Arcimboldi -Milano ( Scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell'artista)

Nek live @ Teatro degli Arcimboldi -Milano ( Scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell’artista)

«State sottolineando un anno di cui vado orgoglioso, un anno di cui posso incorniciare praticamente ogni attimo. Sono davvero contento di essere su questo palco stasera, cantare a Milano è come cantare a casa. Se esiste un 2015 importante è anche perché esiste un passato importante che voglio farvi sentire solo attraverso le canzoni». Con queste emozionate parole Nek, all’anagrafe Filippo Neviani, ha introdotto il primo dei due concerti al Teatro degli Arcimboldi di Milano nell’ambito del fortunatissimo tour “Prima di parlare live 2015”. Con una scaletta composta da ben 28 brani, l’artista ha ripercorso tutta la sua carriera senza risparmiarsi un attimo per la gioia del pubblico, davvero numeroso ed intensamente partecipe. Coadiuvato dai bravissimi musicisti Luciano Galloni (batteria), Chicco Gussoni (chitarre), Lorenzo Poli (basso) e Emiliano Fantuzzi (chitarre e tastiere), Nek ha dimostrato di essere in grande forma: carisma, energia e potenza vocale sono i cardini su cui ha ruotato tutto lo show curato nei minimi dettagli. Fasci di luci, proiezioni e visuals sono stati concepiti per completare ed evidenziare la carica energetica dei potenti arrangiamenti pop rock, di cui ci piace sottolineare la presenza di numerosi  e ben strutturati assoli di chitarra.

Spaziando in lungo e in largo tra presente e passato, Nek ha cantato per più di due ore iniziando il concerto proprio con  “Fatti avanti amore” il brano sanremese che ha decretato il travolgente ritorno dell’artista ai vertici della scena musicale italiana. Non c’è spazio per le pause, la scaletta è una cavalcata tra successi che fanno irrimediabilmente parte del nostro background musicale:  “Se io non avessi te”, “Angeli nel ghetto”, “Se una regola c’è”, “Laura non c’è”, “Sul treno”,  “Sei solo tu”,  “Almeno stavolta”. Delicato e coinvolgente il momento acustico chitarra e voce: «Questo momento di intimità è una parte che mi piace particolarmente perché l’ascolto si tranquillizza e posso ascoltarvi meglio. Sarà anche per il periodo che stiamo vivendo ma questi attimi di raccoglimento sono preziosi, ci danno l’opportunità di restare uniti grazie alla musica», spiega Nek al pubblico intonando “Attimi”, “Sto con te”, “Se non ami”, “Sei grande” e “Parliamo al singolare”.

Giusto il tempo di respirare pochi secondi e poi di nuovo in apnea con la scarica adrenalinica del singolo  “Io ricomincerei”, la dolcissima “Credere amare resistere,” dedicata a tutti i bimbi affetti da malattie neurodegenerative e l’ormai immancabile  “Se telefonando” di Mina. Sembra surreale ma l’arrivo dei bis “E da qui” e “Lascia che io sia” coglie tutti di sorpresa. Il live di Nek è fresco, veloce, passionale;  la perfetta fusione tra il piacere della carne e l’autoanalisi della propria spiritualità.

 Raffaella Sbrescia

Setlist

Fatti avanti amore

Se io non avessi te

Congiunzione astrale

In te / Calore umano set

In te

Angeli nel ghetto

Cuori in tempesta

Prima di parlare

Quello che non sai

Se una regola c’è

La voglia che non vorrei

Contromano

The Power of Love (Frankie Goes to Hollywood cover)

Nella stanza 26

Acoustic set

Attimi

Sto con te

Se non ami

Sei grande

Parliamo al singolare

Io ricomincerei

Credere amare resistere

Laura non c’è

Dimmi cos’è

Hey Dio

Sul treno

Sei solo tu

Almeno stavolta

Se telefonando (Mina cover)

Encore:

E da qui

Lascia che io sia

L’Introverso illumina l’autunno con “Una primavera”. La recensione dell’album

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L’Introverso riunisce all’interno del proprio nucleo vitale, composto dall’autore e cantante Nico Zagaria,  Marco Battista (chitarre), Futre (basso) ed Elia Rocca (batteria), pochi elementi ma nitidi: un rock muscolare, dei testi taglienti, un frizzante piglio cantautorale ed uno sfondo complesso quale può essere la periferia sud di Milano. “Una primavera” è il secondo lavoro del giovane gruppo milanese ed è composto da 11 brani di indie pop-rock prodotti da Davide “Divi” Autelitano, cantante e bassista dei Ministri.  Il disco, registrato al Noise Factory di Milano, racconta una Milano lontana dal cliché di città della moda e della finanza. Le storie de L’Introverso vengono dall’asfalto, sono fotogrammi di  vita vera, sono scatti di luce tra banchi di nebbia , l’istantanea agrodolce della vita che pulsa lungo le arterie delle vene.  Se il titolo del disco “Alla primavera” racchiude un doppio significato riferendosi sia alla stagione in cui tutto nasce e  si colora, sia alla rivoluzione dal basso,  brani come “Manie di grandezza, la viscerale Stomaco, Il finestrino o Ti odierai”  trovano nella voce di Nico Zagaria la valvola espressiva ideale per lasciare che i messaggi piùù intensi attecchiscano con pregnanza nella mente degli ascoltatori. Ascoltando l’album si scoprono anche contaminazioni vicine ad altri generi nonché tematiche di ampio respiro finalizzate ad un approccio più riflessivo nei confronti della vita. Il rock de l’Introverso è fresco, offre dei contenuti e si presta bene all’ascolto; una piacevole sorpresa in un grigio pomeriggio d’autunno.

Raffaella Sbrescia

TRACKLIST

  1. Tutto il tempo
  2. Manie di grandezza
  3. Il finestrino
  4. Stomaco
  5. Uguali
  6. Prima o poi
  7. Solo questa notte
  8. Ti odierai
  9. Mi rialzo
  10. Estranea
  11. Una primavera

Video: Stomaco

Susanna Parigi live alla Salumeria della Musica: tra letteratura e canzoni in “Apnea”

Susanna Parigi

Susanna Parigi

Un mercoledì sera all’insegna della riflessione musicale al femminile. L’artista fiorentina Susanna Parigi ha presentato il suo libro  intitolato “Il suono e l’invisibile – La musica come stile di vita” (Infinito Edizioni) al pubblico della Salumeria della Musica di Milano insieme al coautore del libro Andrea Pedrinelli. I due autori hanno raccontato con un linguaggio semplice come la musica sia in grado di affinare le percezioni, le intuizioni e la capacità di vedere oltre le parole portando alla luce quello che nel libro viene definito l’”infinitamente piccolo”. Un viaggio che mostra l’esistenza di un mondo sorprendente rivelato dalla musica che può trasformare la vita stessa. La serata è poi proseguita con “Apnea”, un concerto teatrale in cui Susanna ha racchiuso canzoni e monologhi  con l’accompagnamento di Matteo Giudici alle chitarre e ai cori, Roberto Olzer alle tastiere, Michele Guaglio al basso e Nicola Stranieri alla batteria.

Interprete sofisticata e autrice di grande spessore, Susanna Parigi è stata pianista di Riccardo Cocciante e Fiorella Mannoia, vocalist di Claudio Baglioni e Raf, suona la fisarmonica, canta, scrive i testi, la musica e gli arrangiamenti delle sue canzoni. Chansonnière fiorentina ma trapiantata a Milano, propone un genere originalissimo che è stato definito “pop letterario”. Le sue canzoni trasudano passione, sensualità e sorprendente audacia. Grazie ad un repertorio originale, fluido e dinamico, Susanna Parigi ha incanalato l’attenzione dei presenti con grazia e disinvoltura. Tra i brani più intensi segnaliamo:  “Memoria Liquida”, “Amada” e “Filo elettronico”.

Raffaella Sbrescia

Chiara Civello live all’Unicredit Pavilion di Milano: Roma, New York e Rio unite in una sola anima.

Chiara Civello live @Unicredit Pavilion -Milano

Chiara Civello live @Unicredit Pavilion -Milano

Libertà, ritmo e sentimenti. Questi gli elementi principali dello speciale crossover tra pop e jazz proposto dalla cantautrice Chiara Civello in occasione dei due speciali concerti all’Unicredit Pavilion di Milano. «In questo concerto unisco due delle mie anime: quella autoriale polistrumentista e quella da interprete, senza trascurare un pizzico di quello che sarà in futuro» , ha spiegato l’artista al pubblico alla fine di due ore di concerto. Accompagnata dal Nicola Conte Combo e da dieci archi dell’Orchestra Filarmonica Italiana diretti dal vulcanico Massimo Carrieri, Chiara ha incantato il pubblico con classe ed eleganza. Padrona del palco e di ogni singolo dettaglio, la cantautrice, sensuale ed elegantissima, è riuscita a coinvolgere gli spettatori in un viaggio musicale complesso e variegato. Spaziando tra grandi classici italiani e stranieri, mixando generi musicali, richiami ed influenze, Chiara passa dall’ italiano, all’inglese al portoghese unendo le sue radici tricolori con i paesi che ormai da anni completano la sua anima cosmopolita. Il filo conduttore della particolare scaletta pensata per questi concerti è la passione: ardente, bruciante, straziante, commovente. Bellissime “Problemi”, “Resta”, “E se”, scritta insieme a Patrizia Cavalli. La forza e l’arrendevolezza si fondono e si amalgamano in un unico profilo unico e ammaliante. Reduce da una serie di date sold out in America, Chiara torna in Italia con un rinnovato entusiasmo e, nell’interpretare le perle contenute nel suo ultimo lavoro “Canzoni”, in uscita anche in Brasile, l’artista osa, sperimenta, varca i confini dell’ovvio regalando una veste ancora diversa a parole che non conoscono l’azione del tempo. “Veleno”, “Que me importa el mundo”, “Con una rosa”, la speciale rivisitazione di “Va bene, va bene così” di Vasco Rossi, il tributo a Jannacci con “I mulini dei ricordi”, “E penso a te”, “Il mondo”, Io che amo solo te”, “Arrivederci” rappresentano la tangibile testimonianza dell’ecletticità musicale di un’artista completa che meriterebbe uno spazio sempre maggiore all’interno dello scenario musicale italiano.

Raffaella Sbrescia

Più che logico tour: la scommessa d’amore di Cesare Cremonini. Il live report del magico concerto al Mediolanum Forum di Milano e l’intervista pre-show

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

 Un concerto è una scommessa d’amore. Paure e lacrime sconquassano i nostri cuori dopo gli ultimi tragici fatti accaduti a Parigi eppure i ventricoli pulsano ancora e ancora… è la vita che bussa e che ci impone di reagire. Per questa sacrosanta ragione sono qui a raccontarvi di un concerto straordinario, quello che Cesare Cremonini ha tenuto lo scorso 13 novembre al Mediolanum Forum di Assago a Milano, la prima delle due date sold out di questo “Più che Logico Tour 2015”.

“E poi ci siamo noi, io e te…con le nostre paure più vere e le nostre notti che parlano lingue straniere. Il mondo è un’alchimia di corpi e luci senza nome e la paura poi diventa amore”, le parole di “Lost in the Weekend” aprono i bastioni del Forum lasciando che Cesare compaia al centro della lunga passerella immersa in un parterre gremito di persone pronte a celebrare il proprio amore per la musica. «Questo spettacolo è un gol da centrocampo, una cosa difficile da fare. Per questo mi dà grande soddisfazione. A solo un anno di distanza da un tour bellissimo c’era il rischio di ripetermi. Mi sono impegnato in prima persona insieme al mio staff per fare qualcosa di diverso da condividere con chi viene ad ascoltarmi. Non volevo un pareggio ma una vittoria, volevo molto di più. Un nuovo palco, ancora più imponente, poi canzoni come “Maggese”, “Le tue parole fanno male”, “Gli uomini e le donne sono uguali”, che non sono state eseguite dal vivo per anni sono le principali novità di uno spettacolo che resta comunque musicale, nonostante gli schermi ancora più grandi, la lunga passerella e tutto il resto. Non è una maschera perché manca qualcos’altro. Il mio ruolo è di intrattenitore, cantante, showman molto energico. Offro la mia fisicità come elemento di spettacolo. Mi nutro dell’entusiasmo del pubblico, ne sono dopato e sul palco non sento fatica. Nei concerti libero un’energia che nella quotidianità non avrei», ha raccontato Cremonini ai giornalisti poco prima dell’inizio del concerto.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

Con una scaletta che spazia tra Squèrez, Bagùs, Maggese, Il primo bacio sulla luna, Logico, La teoria dei colori e gli inediti contenuti in Più che logico live, il cantautore bolognese ha messo insieme tanti dei grandi classici della propria discografia: «In scaletta ci sono 23 singoli su 24 e ne abbiamo comunque lasciati fuori una decina. Le grandi squadre sono quelle che hanno grandi campioni in panchina», ha spiegato. E, in effetti, è così: canzone dopo canzone Cremonini racconta la fame d’amore che abbiamo tutti e, nel farlo, concede tutto se stesso al pubblico creando una sinergia simile ad un magico incantesimo. Affiancato da Nicola “Ballo” Balestri (basso), Andrea Morelli (chitarra), Alessandro De Crescenzo (chitarra elettrica), Gianluigi Fazio (cori), Roberta Granà (cori), Andrea Fontana (batteria), Bruno Zucchetti (tastiere), Michele (Mecco) Guidi (tastiere) e Andrea Giuffredi alla tromba, Cremonini  si racconta a cuore aperto tra brani up-tempo e intime ballate. Colpisce la scelta di lasciare intatti gli arrangiamenti di quelli che sono ormai considerati dei classici ma anche il coraggio di osare con intermezzi in chiave jazz: «Alcune canzoni le lascio uguali perché è bello così. Altre, invece, le presento in chiave jazz perché sono un po’ matto e ho voluto creare un ambiente intimo in un palasport gigantesco. A Bologna il jazz è stato importante e sul palco racconto anche il posto da dove vengo, l’Emilia, piena di musica. Questo spiega anche come lavoro: non guardo le mode musicali del momento, non cerco il super produttore, cerco di portare ad altissimo livello quello che c’è sotto la mia pelle e dentro il mio sangue con tanta emozione. Sono un artigiano e lo sono anche le persone che lavorano con me. Lavoriamo la nostra musica con il nostro stile e la nostra personalità». Cremonini è così: la sua schiettezza arriva dritta al cuore e, dopo averlo imparato a conoscere in tutti questi anni, riusciamo ancora a commuoverci di fronte all’esecuzione, a sorpresa, di “46” brano che Cesare ha cantato al pianoforte dedicandolo all’eterno amico Valentino Rossi. L’altra dedica speciale è stata per il trombettista Marco Tamburini, prematuramente scomparso soltanto pochi mesi fa,  a cui Cremonini ha dedicato “Vieni a vedere perché”.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

«Mi rilasso quando canto le canzoni al pianoforte e tutto il pubblico canta con me: in quell’attimo ti sfiora l’incredulità, hai un secondo di pausa per vedere questa meravigliosa magia. Mi chiedo come sia possibile che sia riuscito a realizzare le cose che sognavo da piccolo. Sono solo frammenti di pensiero che ti rendono incredulo, poi ritorni subito a fare il tuo mestiere», ha raccontato Cesare a proposito della intensa emozione che accompagna ogni suo momento piano e voce.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

Se il giudice più importante è il  tempo, possiamo tranquillamente sostenere che proprio il tempo ha dato ragione a questo artista che, album dopo album, si è conquistato la fiducia e la stima di un pubblico fedele e trasversale. Il finale del concerto è la degna chiusura di una variegata escalation di emozioni: la dannata poesia de “Le sei e ventisei” lascia spazio a “ Un giorno migliore”: un messaggio di speranza che , mai come oggi, ci serve per reagire e aggrapparci alla vita come fosse un pezzo di legno in mezzo al mare in tempesta. E se un domani avessimo ancora voglia di rivivere questa magia, potremo farlo con un Cofanetto limited edition ( in uscita il 27 novembre): «In questo cofanetto c’è quello che è successo quest’anno, foto inedite autografate, booklet da collezione che mostrano il lato musicale ma anche estetico del lavoro che abbiamo fatto, ci sono “Logico”, “Più che logico live”, gli inediti di “Più che logico live”, tutti in dischi separati. Questo cofanetto è la dimostrazione che tutto intorno a me va bene, che c’è una bellissima fiducia nei miei confronti. Poi? Poi mi fermerò per un paio di anni perché voglio che il prossimo disco sia il più bello della mia vita, quindi fermarmi vuol dire mettermi a scrivere. È necessario anche che io viva per scrivere. L’avversario per il futuro sarò io stesso». 

Raffaella Sbrescia

Setlist

1 LOST IN WEEKEND

 2 IL COMICO (SAI CHE RISATE)

 3 DICONO DI ME

 4 PADREMADRE

5 LE TUE PAROLE FANNO MALE

 6 NON TI AMO PIÙ

 7 LA NUOVA STELLA DI BROADWAY

8 BUON VIAGGIO (SHARE THE LOVE)

9 FIGLIO DI UN RE

10 46

11 VIENI A VEDERE PERCHÉ

 12 MONDO

 13 LOGICO#

14 IO E ANNA

15 GREYGOOSE

 16 GLI UOMIINI E LE DONNE SONO UGUALI

 17 UNA COME TE

18 MAGGESE

 19 50 SPECIAL

20 MARMELLATA #25

 21 LE SEI E VENTISEI

 22 UN GIORNO MIGLIORE

Monsterland Halloween Festival: l’Estathè Market Sound chiude col botto

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

Cala il sipario sull’Estathé Market Sound, il festival più lungo di sempre, che ha rilanciato l’area dei Mercati Generali di Milano. La kermesse ci ha accompagnato per sei lunghi mesi, dal 30 aprile al 31 ottobre, gli stessi di Expo 2015, con un cartellone ricco e variegato. Ideatori della sorprendente manifestazione sono i fondatori di Punk for Business: Tomaso Cavanna, Simona Muti e Massimo Babini. Tre menti assolutamente eccelse e fuori dall’ordinario che, in pochissimo tempo, sono riuscite a mettere in piedi un progetto visionario e rivoluzionario al contempo. Con il closing party di Halloween, denominato Monsterland, progetto ideato e creato da Unconventional Events, giunto alla settima edizione,  l’Estathè Market Sound si è trasformato in un mini Expo della dance: cinquanta artisti italiani e internazionali si sono esibiti sui sette palchi allestiti, sia dentro che all’esterno dello spazio di Via Cesare Lombroso 54. Migliaia di persone hanno affollato fino alle prime luci dell’alba la grandissima area allestita ad hoc per l’occasione.

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

On stage musica per tutti i gusti: dall’hip-hop di Don Joe dei Club Dogo all’edm di Lush&Simon, Merk&Kremont, Marnik e Blasterz, dal revival anni ’90 con gli Eiffel 65 e i Datura fino alla techno di Paul Ritch e Sossa e la musica elettronica di Reset. Sul palco anche Max Brigante e Andrea Pellizzari, Carl Ewart, Max Cioffi, Simon Spencer (Fashion Clubbers / Il Milanese Imbruttito), Reneè La Bulgara, Chiara Robiony e Alberto Remondini di radio m2o.

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

Zombie, streghe, fantasmi provenienti da tutto l’hinterland milanese  sono stati accolti con gadgets e omaggi di ogni tipo: cibo, bevande, preservativi gratis, alcohol test e tanto divertimento all’insegna della sicurezza. Un successo tanto inaspettato, quanto insindacabile. Salutiamo e ringraziamo l’Eastathè Market Sound rinnovando l’appuntamento al prossimo anno, probabilmente per un periodo più breve ma sicuramente intenso e ricco di sorprese.

Raffaella Sbrescia

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

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Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

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Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

 

 

“Cheek to Cheek”: Emozioni e divertimento con Martha Rossi e Nicolas Tenerani al Blue Note. L’intervista

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Stasera alle ore 21, al Blue Note di Milano Martha Rossi & Nicolas Tenerani presentano dal vivo “Cheek to Cheek”. Lo spettacolo swing, ispirato all’omonimo titolo di Tony Bennet e Lady Gaga,  nasce con l’intento di fondere pagine incancellabili dell’era dello swing con le ultime hit di maggior successo del pop. La band è composta da Gianluca Sambataro (pianoforte, ideatore e curatore degli arrangiamenti), Marco Sambataro (batteria e batteria vocale) e Marco Gianotti (contrabbasso).  Alla voce Martha Rossi - protagonista di svariati spettacoli molto noti, quali Peter Pan, We Will Rock You, Biancaneve, – accompagnata da Nicolas Tenerani, attore ed eclettico performer. Ospiti della serata Loretta Martinez e Ivan Padovani.

Martha Rossi

Martha Rossi

Ecco cosa ci ha raccontato Martha Rossi durante le prove dello show: «Lo spettacolo sarà molto particolare. Abbiamo scelto il Blue Note come inizio di questa tournèe che ci porterà nei pricipali jazz club e teatri italiani. Non si tratta di un classico concerto, abbiamo inserito anche delle gags divertenti. Racconteremo una storia d’amore tra due ragazzi e ogni  canzone descriverà quello che accadrà sul palco. Insomma, sarà uno spettacolo che potrà emozionare e divertire il pubblico allo stesso tempo –racconta Martha – Abbiamo scelto tanti brani ovviamente senza trascurare quelli quelli che tutti vogliono sentire. Ci sono anche pezzi nuovi riarrangiati in modalità swing grazie al maestro Sambataro, che ha curato tutta la direzione musicale». A proposito del grande ritorno della musica swing in Italia, Martha ha commentato: «Grazie al riuscitissimo progetto di  Lady Gaga e  Tony Bennet si sono susseguite nel tempo una serie di iniziative complementari che sono servite ad avvicinare molti giovani allo swing che, sebbene rimanga un genere semplice da ascoltare,  è molto difficile da cantare e da suonare».  Sarà interessante scoprire in che modo Martha sarà in grado di reinventarsi ancora una volta sul palco, lei artista ormai abituata a calarsi nelle vesti più svariate: «In tutti questi anni sono passata dall’interpretare un personaggio Disney,  all’essere una cantante pop, per poi passare al rock con “We will rock you”. Il canto, in generale, comporta un  continuo migliorarsi. Io sono una di quelle che studiano sempre quindi quando finisco di preparare una cosa, desidero sempre tuffarmi in un nuovo percorso lavorativo – spiega – Quando  mi hanno proposto questo progetto incentrato sullo swing, ho subito accettato entusiasta perché sono una grande amante della musica di Lady Gaga, la apprezzo  moltissimo come cantante per la sua voce pazzesca.  Ecco perché ho pensato di mettermi in gioco con un nuovo genere, investendo in questo progetto che mi vedrà al fianco di Nicolas al Blue Note e di  Christian Ruiz, che mi affiancherà durante le altre tappe della tournèe». Sbirciando sui canali social di Martha, abbiamo scoperto che l’artista sta lavorando anche ad un nuovo album: «Sto prendendo una strada decisamente diversa rispetto al vecchio album. Il primo disco ha rappresentato un momento di scoperta anche per me stessa. Quando canti canzoni di altri, devi innanzitutto scoprire qual è il tuo genere. Insieme al produttore Francesco De Benedittis sono finalmente riuscita a trovare la mia vera chiave musicale . Quando ascolto questi pezzi mi sorprendo e mi emoziono perchè parlo tanto di me e questo mi mette in gioco al 100%».

Nicolas Tenerani

Nicolas Tenerani

Durante le prove siamo riusciti ad incontrare anche Nicolas Tenerani, che in Germania è tra i protagonisti di “Sister Act das musical“, per la regia di Carline Brouwer ed interpreta i ruoli di Sam e Harry, i due papà protagonisti del musical “Mamma Mia!“: «Stiamo lavorando sodo. Sono un grandissimo appassionato di swing e jazz  e, per me, essere sul palco del Blue Note è un sogno che si realizza! Martha è un’amica, abbiamo lavorato insieme in “Peter Pan” e siamo felici di ritrovarci su un palco così speciale – racconta – Da un paio d’anni lavoro in Germania, per un anno e mezzo ho recitato in “Sister Act”,  ho appena concluso la tournèe di “Mamma mia” e mi conforta constatare che lì ci sono tante opportunità lavorative. Spero sempre che in Italia la situazione migliori e che tanti bravi performers possano ritornare nel nostro paese. “Priscilla. La regina del deserto”, ad esempio, è un musical che sta avendo un successo enorme quindi, se consideriamo la passione e l’impegno e la qualità con cui lavorano i nostri attori, i presupposti per un processo di ricrescita ci sono, eccome.  Quello che conta è non sottovalutare mai il pubblico o offrirgli cose per accontentarlo, meglio educarlo ad un bel teatro di qualità».

Raffaella Sbrescia

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