2 Cellos live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni
Luka ŠulićeStjepan Hauser,i due violoncellisti sloveno-croati conosciuti in tutto il mondo come2CELLOS tornano in Italia, stavolta per un concerto sold out al Mediolanum Forum, per presentare “Score”, il quarto lavoro in studio del duo dopo “2Cellos” (2011), “In2ition” (2013) e “Celloverse” (2015). Accompagnati dalla Radio Symphony Orchestra di Lubiana e dall’impetuoso batterista Dušan Kranjc, i 2 Cellos si sono divertiti a sorprendere il pubblico attraverso un vero e proprio viaggio tra i più disparati generi. Mettendo a frutto l’abilità e la tecnica imparata in anni di studi classici, questi due giovani artisti sono riusciti a conquistarsi la stima popolare ma anche quella dei puristi. Dopo essersi affermati in qualità di virtuosi del violoncello, Luka e Stjepan hanno virato verso nuovi lidi, hanno rotto gli schemi interfacciandosi con qualunque tipologia di genere: dalla musica classica, al rock, alla dance.
Com’era prevedibile, la prima parte del concerto è stata interamente dedicata ai brani contenuti in “Score”: non solo colonne sonore cinematografiche ma anche rielaborazioni dei temi di famose serie tv, su tutti quello di “Game of Thrones”, un medley di 5 minuti in cui il duo rilegge con sapiente maestria i vari temi strumentali della serie TV tratta dai romanzi di George R. R. Martin. In scaletta anche i temi de Il Gladiatore” e “Rain Man” di Hans Zimmer, ”Il Padrino” di Nino Rota, “Momenti di Gloria” di Vangelis, la melodia del premio Oscar James Horner tratta da Titanic “My Heart Will Go On”. Carisma e potenza melodica hanno reso affascinante l’ibrido tra musica popolare e strumentazione di origine “classica”.
2 Cellos live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni
Tra simpatici siparietti, metà in italiano, metà in inglese, e decine di effetti speciali, i 2 Cellos hanno stimolato il pubblico in ogni modo possibile, soprattutto da metà concerto in poi, quando i due hanno cominciano a dedicarsi al repertorio rock che li ha resi famosi nel mondo: da “Thunderstruck”, “You Shook Me all Night Long”, “Highway to hell” degli Ac/Dc , “Smells like teen spirits” dei Nirvana, “(I can’t get no) Satisfaction” dei The Rolling Stones, “The Trooper” degli Iron Maiden, l’immancabile “Smooth Criminal” di Michael Jackson hanno infiammato il parterre del Mediolanum Forum, sorprendente la rivisitazione di “Wake Me Up” di Avicii e “We found love” di Rihanna. Di grande impatto emotivo i bis con “Cinema Paradiso” di Morricone e “With or Without you” degli U2; una scelta non casuale per ribadire un concetto semplice ma concreto: il bello della musica è la condivisione.
Benji & Fede aprono lo “0+TOUR” con un concerto – evento al Mediolanum Forum di Milano che sarà in diretta sulla loro pagina Facebook e che regalerà tante sorprese.
Previsto per sabato 4 marzo, il concerto, che ha registrato il sold out in una settimana, è il coronamento di 2 anni ricchi di successi. L’orario di inizio è previsto per le 20:05, l’ora del loro primo messaggio su Facebook e titolo del loro album d’esordio uscito nel 2015, certificato Platino per le vendite ed entrato ai primi posti della classifica. A questo è seguito un libro (Rizzoli) “Vietato smettere di sognare” , uno dei casi editoriali dell’anno con 100.000 copie vendute e la permanenza al n.1 della classifica per due settimane consecutivee il loro secondo disco “0+” che ha dominato la classifica di vendita realizzando il Disco di Platino in due settimane e posizionandosi nella TOP 10 deglialbum piùvenduti del 2016.
TIM, con l’offerta TIM Young&Music, continua la sua collaborazione con il duo anche in questa occasione. All’esterno del Forum sarà allestita una particolare postazione dalle ore 15.00 che consentirà a tutti i fan presenti di registrare un videomessaggio. Benji & Fede selezioneranno i più divertenti e simpatici messaggi che avranno una destinazione speciale durante il concerto.
Al Forum sarà in vendita il merchandising ufficiale voluto, disegnato e curato dallo stesso gruppo.
Per avere contenuti esclusivi, anteprime, notizie, entrare a far parte del fanclub ufficiale e rimanere sempre aggiornati su tutte le loro attività è stata creata a gennaio l’App ufficiale di Benji & Fede.
Il loro ultimo album “0+”, uscito nell’ottobre 2016, contiene le collaborazioni con Jasmine Thompson, Max Pezzali e Annalisa, ed è stato realizzato tra l’Italia, la Norvegia, la Finlandia e nei vari viaggi che questo anno straordinario ha comportato. “0+” è un lavoro molto personale che racconta di vita, di amore, dei loro incontri e delle loro avventure.
È un album che nasce dalla collaborazione di Benji & Fede con giovani autori e produttori stranieri, dalla loro interazione con realtà diverse che hanno reso possibile la creazione di un movimento generazionale capace di elaborare sonorità nuove, a volte più elettroniche, a volte più acustiche.
Tra i vari successi e importanti riconoscimenti di questo ultimo anno va segnalata anche la vittoria agli MTV EMA 2016 a Rotterdam dove si sono aggiudicati il“Best Italian Act”, mentre sono in nomination, nella categoria Cantante Italiano Preferito, per i prossimi Nickelodeon Kids‘ Choice Awards 2017 che si terranno a Los Angeles il prossimo 11 marzo.
Mentre continua il loro successo in Italia, Benji & Fede hanno debuttato il 20 gennaio con il singolo “Adrenalina” nella versione in spagnolo nel mercato latino.
Tutte le date del tour:
4 Marzo 2017 – ASSAGO (MI) @ MEDIOLANUM FORUM - SOLD OUT
23 Aprile 2017 – VENARIA REALE (TO) @ TEATRO DELLA CONCORDIA – SOLD OUT
24 Aprile 2017 – VENARIA REALE (TO) @ TEATRO DELLA CONCORDIA
29 Aprile 2017 – BOLOGNA @ ESTRAGON - SOLD OUT
30 Aprile 2017 – BOLOGNA @ ESTRAGON -NUOVA
6 maggio 2017 – PADOVA @ GRAN TEATRO GEOX
7 maggio 2017- NONANTOLA (MO) @ VOX CLUB - SOLD OUT
13 maggio 2017 – FIRENZE @ OBIHALL - SOLD OUT
14 maggio 2017 – FIRENZE @ OBIHALL - NUOVA
20 maggio 2017 – ROMA @ ATLANTICO LIVE - SOLD OUT
21 maggio 2017 – ROMA @ ATLANTICO LIVE
26 Maggio 2017 – NAPOLI @ CASA DELLA MUSICA
27 maggio 2017 – BARI @ DEMODE’ CLUB - SOLD OUT
28 Maggio 2017 – NAPOLI @ CASA DELLA MUSICA - SOLD OUT
Anno dopo anno, passo dopo passo, la favola di Marco Mengoni si è trasformata in una realtà sempre più solida. Anche le due nuove date al Mediolanum Forum di Assago, nell’ambito di MengoniLive2016, hanno visto esaurirsi i biglietti in men che non si dica, segno dell’invincibile affetto che il pubblico dimostra di avere nei confronti del giovane artista che, ancora una volta, si è mostrato in forma smagliante. Poche ma fondamentali le novità in scaletta: Marco lascia intatta la struttura portante dello spettacolo ma sceglie di fare degli strategici innesti. Più nello specifico parliamo di “Onde”, “Sai che” e “Se parlassimo” tre brani che faranno parte di MARCO MENGONI LIVE, il progetto discografico del cantautore che uscirà il 25 novembre prossimo su etichetta Sony Music e che rappresentano la prova di una nuova direzione ancora più marcatamente cantautorale intrapresa da Marco.
Marco Mengoni live @Mediolanum Forum
Piccola delusione per i fan di lungo corso che speravano nel ripescaggio di vecchie perle, Mengoni concentra la setlist sui successi tratti dalla sua playlist in divenire dedicando particolare attenzione non solo agli arrangiamenti ma anche ai visuals e alle luci. Nonostante l’imponenza della produzione futuristica, l’elemento che fa davvero la differenza in questo spettacolo è proprio la voce dell’artista, così poliedrica, così peculiare, così potente, così emozionante. Marco squarcia il petto, penetra a fondo negli angoli più bui dell’anima, riporta a galla emozioni, ricordi, sentimenti, sensazioni che con gli anni avevamo imparato a seppellire seguendo l’avvilente tendenza alla disillusione e al disincanto.
Marco Mengoni live @Mediolanum Forum
Una delle qualità che bisogna riconoscere a Mengoni è questa grande poliedricità che gli consente di passare con nonchalance da struggenti ballads strappalacrime a brani uptempo carichi di adrenalina trasformando il concerto in un’esperienza veramente completa. L’intro dello show è riservata a “Ti ho voluto bene veramente”, seguita da “Non me ne accorgo”, “Nemmeno un grammo” e “Parole in circolo”. Sempre intensa l’antologica “Esseri umani” anche se ad innescare lo switch on emotivo è “Ricorderai l’amore”, opportunamente rivisitata in inglese. Ottimo il connubio “One dance” con la nuova “Onde”, magistrale l’interpretazione di “In un giorno qualunque”, un brano che è stato disegnato sulla pelle di Marco e che dopo tanti anni rimane uno dei più intensi del suo repertorio. Lo slot comprensivo di “Non passerai”, “Solo due satelliti”, “L’essenziale”, “La valle dei Re” è il migliore perché è in questa fase del concerto che Marco dà tutto il meglio di sè: libero, disinvolto, padrone assoluto della scena e catalizzatore totalizzante delle attenzioni di tutti. Irresistibile e sensuale il medley disco con “Una parola”, “I feel love”, cover del brano di Donna Summer, e “Io ti aspetto. Immancabile l’amatissima “Guerriero”, irriverente e sfiziosa la sorpresa finale con due cover reggae come Jammin’ e Could You Be Loved di Bob Marley, impreziosite dall’energico contributo dei Bamboo.
Marco Mengoni live @Mediolanum Forum
Grazie Marco, ci hai emozionato e ci hai fatto divertire, ci hai commosso e ci hai sorpreso. Ora conquista il pubblico europeo e poi riposati, raccogli le energie e poi lasciaci tutti senza fiato con un disco che solo tu, con la tua incredibile voce, puoi permetterti di fare.
Raffaella Sbrescia
La scaletta del concerto:
1. Intro – Ti ho voluto bene veramente
2. Non me ne accorgo
3. Nemmeno un grammo
4. Parole in circolo
5. Intro – Esseri umani
6. Ricorderai l’amore
7. Intro – One Dance – Onde
8. Intro – Pronto a correre
9. Sai che
10. Ad occhi chiusi
11. In un giorno qualunque
12. Tonight
13. I got the fear
14. Freedom
15. Se imparassimo
16. Non passerai
17. Solo due satelliti
18. L’essenziale
19. Intro – La valle dei re
20. Medley disco: Intro – Una parola – I feel love – Io ti aspetto
Da un buio scantinato ad un tour mondiale che si è chiuso sul palco del Mediolanum Forum. Max Gazzè chiude l’annus mirabilis con un’ultima memorabile data del Maximilian Tour 2016. Grazie alla sua genialità contraddistinta da ironia e brillantezza, il cantautore ha salutato il pubblico con un concerto completo da ogni punto di vista. Una scaletta dinamica ed esaustiva, visuals d’impatto, luci ed effetti imponenti hanno fatto il resto. Accompagnato dai suoi storici musicisti Cristiano Micalizzi alla batteria, Clemente Ferrari alle tastiere, Giorgio Baldi alla chitarra e “Dedo” (Max De Domenico) agli strumenti a fiato nonché dal suo inseparabile basso, Max Gazzè ha ripercorso 20 anni di carriera con brio, energia e compattezza. Fin dal primo disco “Contro un’onda del mare” le sue canzoni innervate di sensibilità e poesia hanno saputo commuovere e smuovere l’animo del suo pubblico. Da La Favola di Adamo ed Eva a I tuoi maledettissimi impegni a Mille volte ancora passando per Un uomo diverso e Su un ciliegio esterno per arrivare a Teresa, Raduni ovali e l’irresistibile Ti sembra normale, la scaletta è un turbinio di emozioni che passa attraverso un vorticoso saliscendi di ritmiche e tematiche. Max prende per mano ogni singolo spettatore e lo accompagna con sé tra i suoi mondi surreali.
Max Gazzè – Mediolanum Forum
Spaziando tra passato e presente senza soluzione di continuità, il cantautore infrange schemi e regole inducendo il pubblico a fare esattamente lo stesso. Semplice ma di grande impatto la suite acustica pensata per il medley di metà concerto: spettacolare la costruzione di arrangiamenti venati di folk e di country per grandi classici come Il timido ubriaco, L’uomo più furbo, Mentre dormi, Cara Valentina. Immancabile l’accenno alla fortunata esperienza in trio con i colleghi e amici di sempre Daniele Silvestri e Niccolò Fabi: la bellezza de L’amore non esiste rende il brano di tipo antologico. Forum in visibilio sulle note di Sotto casa con tanto di cori da stadio. Bello e significativo il salto all’indietro con la proiezione di un video contenente dei significativi filmati d’epoca risalenti al 1996. Le ultime cartucce da sparare riservano una bellissima sorpresa: Max torna indietro nel tempo è dà voce ad un brano veramente potente intitolato Il bagliore dato a questo sole. Un’interpretazione da brivido a voce piena prima di calare l’ultimo trio d’assi composto da Vento d’estate, La vita com’è e Una musica può fare.
Raffaella Sbrescia
Video: L’amore non esiste (live @ Mediolanum Forum)ed
Francesco Renga approda nei palazzetti italiani con “Scriverò il tuo nome Live nei Palasport”. Il primo capitolo di questa nuova avventura arriva dopo la recente uscita dell’omonimo album “Scriverò il tuo nome” (Sony Music Italy) e gode subito di un grande supporto del pubblico grazie ad un bel sold out al Mediolanum Forum di Assago. Serata subito calda grazie alla suggestiva apertura del valido cantautore Ermal Meta con cui Francesco ha scritto il singolo “Il Bene”. Con una scaletta comprensiva di 40 brani ed uno show della durata di più di due ore, Francesco mette la sua straordinaria voce al servizio del proprio stesso repertorio senza sconti. Carico, generoso, felice e desideroso del contatto ravvicinato con le persone, Renga si mette in gioco seguendo un unico grande filo conduttore: l’amore.
Francesco Renga
L’artista declina il concetto in tutte le sfaccettature e percorsi possibili rendendo questa parola l’unica grande accentratrice di attenzione. «Questa sera mi sono divertito tantissimo, ho lavorato tanto con il mio team e con i miei musicisti per arrivare a questo momento che per me rappresenta una gratificazione senza eguali», ha spiegato Francesco Renga alla stampa subito dopo la performance sul palco: «Il concerto mi dà la possibilità di avere la percezione reale di quello che mi immagino quando incido un album. Quella di stasera era la cosiddetta prova del nove per un live pensato per questi numeri. Avevo già fatto i palazzetti diversi anni fa ma stavolta ci sono arrivato con una consapevolezza completamente nuova. Le cose si devono guadagnare e penso che questo per me sia il momento giusto».
Francesco Renga
Tra i momenti più emozionanti e riusciti del live, c’è sicuramente la scelta di lasciare il palcoscenico principale per raggiungere, immerso tra le gente, un piccolo palco posto alla fine del parterre per un set acustico da brividi comprensivo di preziose perle quali “Cambio direzione”, “Dove il mondo non c’è più”, “Raccontami”, “Per farti tornare”: «Credo che quando si raggiungono certi risultati, il motore di tutto è sempre il pubblico. In un momento difficile come questo, chi viene a sentirmi lo fa in mezzo a tantissime altre proposte e fa sacrifici anche economici. Restituire loro la sensazione di protagonismo era uno degli obiettivi che mi ero prefissato. Sono riuscito a cucire tra loro due momenti diversi: quello del contatto intimo con la gente all’interno di un palazzetto. Questa è stata una grande scommessa per tutti, ci ho creduto fin da subito e sapevo che il pubblico avrebbe capito ed apprezzato questa scelta. Una delle mie fortune è avere un pubblico educato, che è cresciuto con me e che ha capito qual era il limite da non sorpassare», racconta Renga.
Sorprendente la scelta di inserire in scaletta il brano “Senza Vento”, risalente al periodo in cui Francesco era parte dei Timoria: «“Senza vento” non la vedevo al di fuori del mondo Timoria. Per me questa canzone era un’icona di quel periodo, di quella band e mi è sempre sembrato fuori luogo riproporla. Ho pensato che questo tipo di contesto potesse essere adeguato, per me è stata una liberazione, mi ha restituito tutto quello che era rimasto lì e che sapevo non essere andato perduto». Ad accompagnare il cantante sul palco la band composta da Fulvio Arnoldi alla chitarra acustica/tastiere, Vincenzo Messina al piano/tastiere, Stefano Brandoni ed Heggy Vezzano alle chitarre, Phil Mer alla batteria e Gabriele Cannarozzo al basso. Alle spalle dell’artista si alternano immagini di vita, contributi live e numerosi effetti speciali: «Il passaggio in un palazzetto è stato difficile. Per quello che il pubblico si è ormai abituato a vedere, era impensabile non dargli delle suggestioni visive di un certo tipo. La mia idea era quella di creare uno spettacolo equilibrato, volevo che fosse un evento in grado di rispondere agli input dei giovani, ho cercato una simmetria quasi maniacale, ho limato tutte le possibili ridondanze. Questo concerto è come una cerimonia laica in cui ognuno riceve e dona qualcosa. L’amore per come lo intendo io è la cosa più importante, non sono solo canzonette, cerco di esplorare, raccontare, declinare questo argomento in tutti i momenti e percorsi possibili», confessa, a questo proposito, in modo assolutamente schietto, Francesco che, tra le varie cose, dimostra di essere decisamente umile ed inquadrato: «Ho scelto di fare 5 date e non 500 perché sono il frutto della certezza dei numeri che si possono tenere. Ho rispetto per il lavoro di tutti, trovo che sia inutile far impazzire un promoter o un impresario. Da bravo bresciano e da artigiano, tengo i piedi per terra, lascio consolidare le cose e sono ben felice di questi numeri che, in ogni caso, rappresentano una grande sorpresa per me. Voglio fare le cose piano piano, so che quando le cose accadono poi restano e diventano i mattoni su cui costruire qualcosa di ben solido. Tutto il mio percorso è stato caratterizzato da questo modus operandi. Sono fortunato ad aver un team che, come me, ha questa stessa visione», sottolinea l’artista.
Francesco Renga, Ferdinando Salzano e Andrea Rosi durante l’incontro con la stampa
Tra gli aspetti più interessanti del concerto c’è soprattutto l’uso che Renga fa della sua voce: si vai dai classici melodici a brani ricchi di effetti, il tutto senza soluzione di continuità. Ecco come commenta la cosa il diretto interessato: «Il file rouge che lega tutti i miei dischi dal punto di vista concettuale è l’amore. Per questa ragione dal punto di vista testuale questo racconto dell’amore non rappresenta niente di nuovo per me. La difficoltà maggiore è stato l’uso della voce. I miei dischi sono diversi tra loro: i brani più facili sono quelli più vicini alla mia identità di artista melodico, gli altri, specie quelli presenti nel disco nuovo, sono molto più difficili. Cantare un disco registrato tagliando i respiri, e farlo alla stessa velocità di una voce doppiata sotto che ti impone una certa tonalità, è veramente complicato».
In merito alla corposa scaletta che, ha lasciato veramente poca roba da parte, dice: «Mentre componevo la scaletta mi sono reso conto che ogni artista ha due o tre nodi intorno ai quali incentra la propria esistenza, forse sono proprio quelle cose che lo “costringono” ad essere un artista. In questo live ho voluto dare molto spazio a questo disco, ho coinvolto il pubblico con un sondaggio e sono venute fuori tante cose che non facevo dal vivo ormai da qualche anno. Durante l’allestimento ho anche provato delle cover ma, partendo dal presupposto che sono già 20 le canzoni “obbligate”, non avrei potuto fare più di così». Ci sono anche notizie rassicuranti per chi non potrà partecipare ad una delle prossime quattro date (rispettivamente previste il 19 ottobre alla Fiera di Brescia, il 20 alla Kioene Arena di Padova, il 22 al Palalottomatica di Roma, il 23 al Palaflorio di Bari): «Credo che ci sia ancora molto da fare per questo disco. Nel 2017 ci sarà un altro tipo di concerto che possa consentirmi di portare questo live in posti diversi che ora non potevamo permetterci di raggiungere». A conclusione di questo racconto, rimane un’unica grande verità: è l’amore a renderci migliori. Lo sa più che bene Francesco Renga che afferma: «Perché siamo qui? Cosa muove i nostri passi? Ho recentemente letto un libro di Raymond Carver, un autore capace di rivoltare l’anima in modo schietto e ficcante attraverso l’uso di poche parole, il quale si chiedeva: “Hai ottenuto quello che volevi da questa vita? Sì, potermi dire amato su questa terra”. Dunque è l’amore quello che vogliamo; sentirci amati ancora prima di amare. L’unica cosa che vi posso assicurare è qualsiasi cosa faccia l’amore, lo fa sempre per il nostro bene»; conclude. Noi, dal nostro canto, non potremmo essere più d’accordo.
Essere un artista con il cuore fa la differenza e, in effetti, EmmaMarrone è proprio questo: cuore, grinta, energia, genuinità e impegno. La seconda data milanese al Mediolanum Forum di Assago, in occasione del suo nuovissimo “Adesso tour”, targato F&P, ha messo in luce ogni singola sfaccettatura della sua identità personale ed artistica grazie ad uno spettacolo ben strutturato e curato in ogni dettaglio. «Credo che questo tour per la prima volta accomuni tutte le mie anime: l’anima pop, l’anima rock, l’anima cantautorale e, perché no, anche quella indie. Grazie a questa nuova avventura live potrete vedere tutte le mie sfaccettature. Sono arrivata ad un punto della mia carriera in cui le cose devo farle come si deve e, se questo significa prendersi del tempo, io me lo prendo. Ho voluto riarrangiare quasi due dischi e progettare ogni minima cosa per cercare di trasmettere tutte le emozioni che volevo al mio pubblico attraverso le immagini, i suoni, le luci. Lavoro a questo tour da gennaio scorso e per la prima volta mi sento sicura e serena con me stessa per quello che riesco a dare sul palco», ha spiegato la cantante alla stampa poco dopo il concerto, mostrandosi più in forma che mai.
La scaletta, concettualmente divisa in quattro blocchi, non conosce momenti di stallo. Emma si destreggia con sicurezza su 18 mq di palco, mostrandosi in una veste completamente nuova: su e giù per un piano inclinato, grintosa come di consueto sui successi più rock, dolce e sensuale nel coreografie ideate da Macia Del Prete, ulteriormente arricchite dal contributo del corpo di ballo composto da Daniele Sibilli, Gabriele Esposito, Antonhy Donadio, Jonathan Gerlo. «La mia prestanza fisica sul palco è resa più empatica dalla presenza dei ballerini – spiega Emma. Il piano inclinato del palco rispecchia un po’ la mia anima – continua – Sono fatta di punti fermi ma anche di concetti in continua evoluzione. Allo stesso modo il palco vive di continui cambiamenti attraverso l’uso di molta tecnologia. Si tratta di un salto produttivo veramente importante». E, in effetti, è difficile rimanere indifferenti di fronte all’esplosione creativa che Emma ed il suo staff hanno messo in atto.
Emma @ Mediolanum Forum ph Luisa Carcavale
Tra i fiori all’occhiello dello show c’è senza dubbio la band: Alex Torjussen (batteria), Ryan Haberfield (chitarra), Luca Visigalli (basso), Roberto Angelini (chitarra), Massimo Greco (tastiere), Arianna Mereu (cori) ed il direttore musicale Luca Mattioni (tastiere e synth). La forte alchimia tra i musicisti ha certamente contribuito ad esaltare la nuova veste scelta per i più grandi successi di Emma che, proprio ieri, ha conquistato il tredicesimo disco di platino in carriera: «Sono felice di poter lavorare con persone serie e veramente appassionate. Nessuno di loro vive manie di protagonismo, lavoriamo tutti insieme allo stesso modo ed è stato meraviglioso creare nuovi arrangiamenti con persone realmente preparate».
Dentro Emma, tutto è davvero acceso e si vede: da “Occhi profondi” a “Schiena”, dall’intensa “Io di te non ho paura” alla nuova versione di “Calore”, passando per la sorprendente cover (completamente rivisitata) di “You don’t you love me” di Dawn Penn” e le immancabili “Arriverà l’amore”, “Amami”, “Non è l’inferno”, “Cercavo amore”, la cantante salentina si erge ad emblema di forza e determinazione: «Ho sempre detto che non mi sarei fatta cambiare da questo mestiere e dalle persone. Voglio essere una persona onesta perché ritengo che la sincerità non abbia prezzo, sarò per sempre me stessa», promette Emma al pubblico sempre molto attivo e partecipe.
A questo proposito, veramente impattante ed utile l’iniziativa con cui Emma ha voluto supportare Valentina Pitzalis, vittima di una grave violenza, e le attività di Fare x Bene Onlus, un’associazione che sostiene promuove e tutela i diritti inviolabili della persona, soprattutto delle categorie sociali più deboli e soggette a discriminazioni come donne, bambini e persone disabili: «Tempo fa ero a Milano e ho ricevuto la chiamata di Valentina che ha voluto raccontarmi la sua storia ed essere aiutata; a me non è rimasto che dirle semplicemente di sì e fare squadra con lei. L’ ho invitata sul palco perché queste storie raccontate di persona hanno un effetto molto diverso. Se ci sarà modo di partecipare ad altri progetti, lo farò sicuramente. Valentina sarà anche a Verona per il concerto di Loredana Bertè “Amici non ne ho ma amiche sì”» – spiega Emma.
Video: La testimonianza di Valentina Pitzalis
Confermandosi seriamente intenzionata ad impegnarsi su più fronti, Emma ha anche deciso, in accordo con SIAE, di dare spazio a tanti giovani cantautori in occasione delle aperture dei suoi prossimi concerti: «Ci saranno Antonino Spadaccino ed Elodie (che sono prodotti da me e che hanno bisogno di cantare esattamente come me), poi ci saranno tanti bravi autori che stimo molto come Zibba, Diego Mancino, Ermal Meta, Giovanni Caccamo, Amara, Dario Faini, La Rua, Lele e la mia amica Loredana Errore». Proprio nei riguardi di Loredana, Emma ha voluto spendere qualche parola in più: «Sono la prima persona ad aver ascoltato i provini dei suoi nuovi brani, oltre al suo entourage. L’ho sempre stimata molto e ora che è tornata con grande coraggio e con un nuovo bellissimo disco, ho voluto invitarla a Roma con molto piacere».
«Se mi avessero chiesto, anni fa, se immaginavo di poter esser qui oggi, avrei risposto sicuramente di no» – ha raccontato Emma al pubblico. «In ogni cosa che faccio penso sempre agli occhi dei miei genitori, non posso fare altro che essere grata a loro e a voi», ringrazia la cantante che, interrogata a questo proposito spiega: «Ringrazio perché ci credo, perché è giusto, perché è normale, perché le persone che mi seguono mi danno davvero tanta forza».
Emma @ Mediolanum Forum ph Luisa Carcavale
Infine un commento su quella che la stessa Emma ha definito, e a ragione, la “doppietta più bella della sua vita”: «Mi sono rilassata soltanto sulle note dell’ultimo brano in scaletta “Poco prima di dormire”. Erano mesi che lavoravo sodo, ci tenevo a fare tutto al meglio e, nonostante qualche piccola sbavatura, ritengo che sia andata veramente bene. La chiusura di questa scaletta, che ho costruito in maniera molto veloce, è affidata ad una riflessione e rispecchia esattamente il mio modo di essere: sono dura ma finisco sempre per ammorbidirmi, vivo dei picchi in cui mi scateno e poi, dopo la sfuriata, mi metto a riflettere».
Raffaella Sbrescia
Queste le prossime date dell’“Adesso Tour” (prodotto e organizzato da F&P Group): il 20 settembre al 105 Stadium di Genova, il 21 settembre a Firenze al Nelson Mandela Forum, il23 e il 24 settembre a Romaal PalaLottomatica, il26 settembre al Pala Evangelisti diPerugia, il 28 settembre ad Ancona al Pala Prometeo, il30 settembre e l’1 ottobre a Bari al Pala Florio, il3 ottobre al Palacalafiore diReggio Calabria, il4 ottobre al Palasele diEboli, il 6 ottobre a Pescara al Pala Giovanni Paolo II,l’8 ottobre al PalasportdiAcireale, il10 ottobre a Napoli al Pala Partenope, il 12 ottobre a Livorno al Modigliani Forum, il 14 ottobrealla Zoppas Arena diConegliano (Treviso), il 15 ottobre al Kioene Arena di Padova, il 17 ottobre al Pala George di Montichiari, il 19 ottobre al 105 Stadium di Rimini, il 21 ottobreall’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), il 22 ottobre a Torino al Pala Alpitour.
Biagio Antonacci – Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni
Si chiude col botto la seconda delle tre date milanesi di “Biagio Live 2016”, la nuova avventura dal vivo che porterà Biagio Antonacci al Palalottomatica di Roma e su Canale 5 con uno speciale a lui dedicato. Con uno show completo da ogni punto di vista, l’ultimo dei romantici, made in Rozzano, ha voluto divertire ed emozionare il pubblico del Mediolanum Forum di Assago mettendo sul piatto le migliori canzoni del proprio repertorio con una nuova veste sonora ma soprattutto con un inarrestabile e rinnovato entusiasmo.
Il concerto inizia alle 21 in punto ed è subito impattante: Biagio Antonacci entra in scena direttamente dal retro del parterre, sale sul palco in smoking bianco ed intona in modo intimo e delicato le prime parole di “Ci stai”. L’intenzione è trasparente: il pubblico è invitato a lasciarsi andare e ad infrangere ogni remora; così sarà per tutta la durata del concerto. Il palcoscenico, in realtà doppio, è a forma di lancia mentre una barriera di led, sovrastata da un’imponente passerella sospesa in alto, trasmette visuals curatissimi insieme ai contributi video di amici speciali come Jovanotti, Ramazzotti e Laura Pausini. “Freghiamocene delle diversità, incita Biagio, fatevi investire dal treno dell’amore, un treno con poche fermate capace di portarvi lontanissimo”, spiega il cantante al pubblico, cercando di trasmettere in modo fermo e convinto tutta la propria passione.
Biagio Antonacci – Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni
La scaletta è, intanto, tutto un susseguirsi di grandi successi del passato e hits recenti: si va da Quanto tempo e ancora (cantata in spagnolo da metà brano in poi), Se fosse per sempre, Tu sei bella, Ritorno ad amare, Sappi amore mio a Buon giorno bell’anima. Nonostante l’immensa cura per i dettagli, sono ancora le parole a fare la differenza nelle canzoni di Biagio. Sì, proprio le parole, quelle che possono fare una eco immensa, che possono fare veramente male o aprire spazi che credevamo ormai chiusi. A proposito di questo, fa riflettere l’invettiva che Biagio fa in nome del mancato rispetto per le parole “Ti amo”: “Dobbiamo difendere il “ti amo” ad ogni costo, non è giusto svenderlo, deve arrivare al momento opportuno”, sottolinea. L’amore è, in effetti, il vero catalizzatore del repertorio di Biagio ed è bello vedere come in 25 anni di carriera, l’artista sia riuscito a declinarlo e a parlarne in modi sempre nuovi e sempre pregnanti.
Video: J Ax ospite di Biagio Antonacci
A completare la spettacolarità dello show, anche alcuni amici speciali. Il primo a salire sul palco è J Ax che si è divertito a coinvolgere il pubblico rappando quello che potremmo definire un inno alla fratellanza in nome dell’amore per la musica. Leggero e spassoso il duetto sulle note del tormentone “Maria Salvador”. La seconda ospitata, forse la più attesa, è quella che ha visto come protagonisti Andrea Mariano e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Memori di una serata trascorsa tra amici, i due hanno accompagnato Biagio Antonacci in una scatenata versione di “Liberatemi” per poi lasciare un segno ben visibile nei cuori di tutti con la bellissima “Attenta”. Parlando di assi nella manica, è doveroso citare i bravissimi ballerini e trapezisti che si sono cimentati una serie di spettacolari coreografie capaci di lasciare il pubblico a bocca aperta e a più riprese.
Biagio Antonacci – Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni
Particolarmente coinvolgente anche il momento di One Day, il brano realizzato con l’amico Pino Daniele e che Biagio ha voluto proporre in questo tour per omaggiarlo e ringraziarlo. Sudore, sorrisi, commozione e divertimento si sono alternati nelle due ore e mezza che Biagio ha regalato al pubblico; “il mestiere si impara, il coraggio ti viene”, canta l’artista, ed è proprio vero. Il coraggio ti viene strada facendo, quando ti accorgi che la passione è più forte di tutti i possibili ostacoli che potrai incontrare, quando è evidente che quando il cuore ti batte così forte sei sulla strada giusta, quando gli occhi ti brillano al punto che la gente debba sentire l’esigenza di fartelo notare. Questo è quanto abbiamo vissuto al Forum di Assago, questo è quanto Biagio Antonacci è riuscito a trasmetterci mettendoci davvero tutto se stesso.
Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni
Riconosciuto all’unanimità come uno degli show più belli e più completi dell’anno in corso, il Drones World Tour, l’ultima creatura live dei Muse, entra nel vivo della residency italiana al Mediolanum Forum di Assago. Trovandoci alla quarta delle sei date sold out previste nel capoluogo meneghino, diventa difficile poterne dire di più. Nel corso di due tiratissime ore, i Muse mettono in scena la paura e l’angoscia ma anche la speranza ed il desiderio di rivolta. Muovendosi a metà strada tra realtà e fantascienza, la band accende delle spie di allarme nelle coscienze, pone il pubblico di fronte ad una questione chiave: siamo marionette subordinate al sistema? La risposta arriva da una scaletta che pesca un po’ da tutto il trascorso della band con il preciso intento di costruire un racconto per veicolare il concetto di “human technology”; ovveroun mondo distopico dominato dalla tecnologia, dove la disumanizzazione pare essere l’unica prospettiva possibile.
Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni
Il concerto si apre con la perturbante danza dei droni, il Forum si trasforma in una culla di pensieri e aspettative traghettando lo spirito in un universo iperuranico attraverso una potenza audio-visiva in grado di accentrare energie e attenzioni. Grazie alla sapiente fusione tra musica tirata, metallica, ferrosa, dirompente e contenuti di spessore, i Musescavano nelle coscienze, percuotono le fibre muscolari, detonano nelle orecchie, sconvolgono i sensi operando una vera e propria terapia d’urto.
Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni
Se“Drones”, brano di chiusura dell’omonimo album che dà anche il titolo al tour, appare come una sorta di cantico, “The Handler”, preceduta dall’inquietante“The 2nd Law: Isolated System”, diventa uno dei momenti più spettacolari e sconvolgenti del concerto:grandi mani robotiche con fili quasi raggiungono i musicisti trasformandoli in vere e proprie marionette. Tra i climax della serata segnaliamo i molteplici tuffi nel passatocon“Supermassive Black Hole”e“Starlight”, “Hysteria”, “Time is Running Out”e“Uprising”, che con il coro di “we will be victorious”, rappresenta il momento più felice e liberatorio di un concerto che, seppur breve, è veramente ricco, intenso, travolgente da ogni punto di vista. The Experience.
Marco Mengoni live @ Mediolanum Forum – Mengonilive2016
Con la doppia data sold out al Mediolanum Forum di Milano il #Mengonilive2016 entra nel vivo. Per chi c’era quel lontano 6 maggio 2010 al Palatlantico di Roma, in occasione del primissimo tour di Marco Mengoni, questo live milanese ha rappresentato un anniversario importante da vivere. Nel corso degli anni l’artista ha continuato a stupire e a stupirsi, ha fatto dello stakanovismo il suo leit motiv, ha continuato a lavorare a testa bassa sperimentando ed evolvendosi di continuo. Il risultato di questo modus operandi è sfociato in un live imponente, suggestivo, ricco sia dal punto di vista tecnologico che emotivo. Lasciando trasparire tutte le sue qualità di Artista, uomo e performer Marco Mengoni è ruscito a coniugare le diverse sfaccettature della propria complessa identità permettendo loro di confluire in un’esperienza sensoriale travolgente ed esaustiva.
Prodotto da Live Nation, #Mengonilive2016 è contraddistinto anche da una meticolosa cura per gli arrangiamenti, curati dallo stesso Marco Mengoni, con la direzione musicale di Gianluca Ballarin, che lo accompagna dal vivo al piano e alle tastiere. Particolarmente meritevole la band, la stessa con cui Marco è cresciuto e che si mostra sempre più preparata: Giovanni Pallotti al basso, Peter Cornacchia e Alessandro De Crescenzo alle chitarre, Davide Sollazzi alla batteria, insieme a Francesco Minutello alla tromba, Mattia Dalla Pozza al sax, Federico Pierantoni al trombone. Per la prima volta sul palco con Marco anche due voci femminili, Yvonne Park e Barbara Comi con le loro vocalità calde e potenti.
Marco Mengoni live @ Mediolanum Forum – Mengonilive2016
Lo spettacolo si svolge su due palchi dalle forme contrapposte, gli schermi occupano una superficie di 140 mq e ospitano effetti speciali, ci sono disegni con grafiche tridimensionali realizzate dallo stesso Marco e alcuni speciali momenti visual come quelli proposti nel finale dello show, eppure sono i momenti emotivi a segnare solchi indelebili nel cuore, proprio come avviene durante il monologo scelto per introdurre il bellissimo brano intitolato “Esseri Umani”: «Ci dicono come fare e cosa, vorrebbero dirci in che cosa credere…Io credo nelle sconfitte, negli errori, nei difetti, nelle fragilità, nelle paure ma in quelle sane, che ti spingono, non quelle che ti fermano. Credo nelle cicatrici, nei silenzi, nei lividi, nei traumi, nelle rotture, nel bene, credo negli altri, alle storie che non conosco, nascoste nelle auto, nelle finestre con luci accese di notte, credo in chi ancora cerca una strada non credo in chi le strade le distrugge, credo nei doveri di ciascuno e credo nei diritti uguali per tutti. Non credo agli eroi, alla perfezione, agli sconti ma credo al sudore, alla fatica, alle conquiste, credo in chi lotta per i diritti degli altri. Credo nel potere delle parole, nel loro peso, nella loro bellezza, credo in chi ha perso la vita pur di non perdere le parole…». Con questa sorta di “dichiarazione d’intenti”, Marco Mengoni si mette a nudo creando empatia, ispirando amore.
Marco Mengoni live @ Mediolanum Forum – Mengonilive2016
Spaziando tra “Ti ho voluto bene veramente”, “Parole in circolo” e “Pronto a correre”, l’artista incanta, sorprende, diverte, ammalia il pubblico senza mai perdere il contatto visivo diretto con i migliaia di sguardi puntati su di lui. Pur volando come un “novello James Bond” su un palchetto al centro del parterre, Mengoni non riesce a trattenere l’incanto e la sorpresa, la gioia e l’emozione nell’accogliere l’irrefrenabile ondata di affetto proveniente dal pubblico. L’intimismo suggestivo creato sulle note di “Ad occhi chiusi”, “Mai e per sempre” e “In giorno qualunque” si scontra con la cocente delusione per l’assenza di “Solo”, uno dei brani più intensi e più struggenti presenti nella discografia di Marco; un’assenza che griderà.
Tra i momenti musicali più vivi e più riusciti, segnaliamo la magnifica ed imponente versione di “I got the Fear”, l’esplosività funky di “Freedom”, brano di Pharrell Williams che Marco ha voluto dedicare alle donne, la travolgente coda strumentale de “La valle dei re”. Suggestiva la speciale cornice di laser scelta per avvolgere l’immancabile “L’Essenziale”, visionaria l’introduzione di “Guerriero”, sempre più inno generazionale.
Per quanto Marco Mengoni dimostri tangibilmente di essere uno degli artisti più innovativi e sperimentali dell’ultimo decennio, colpisce constatare il suo viscerale attaccamento alle radici e alle pietre miliari che hanno fatto la storia della musica. La prova? A luci ormai accese, Marco torna sul palco chiudendo un cerchio perfetto con un meraviglioso omaggio a Prince sulle note di “Kiss”.
Elio e le Storie Tese inaugurano il “Piccoli Energumeni Tour” al Mediolanum Forum di Milano con uno spettacolo mastodontico in grado di racchiudere tutti i momenti chiave della loro carriera. L’intento è chiaro fin dalle prime battute: filmati storici, stralci e reperti fotografici inediti, richiami, omaggi e riferimenti al passato gettano le basi di quello che si presenta come un tour celebrativo. Con una scaletta ricca, corposa e divisa per sezioni ritmiche, la band milanese ha dato spazio non solo alle pietre miliari del proprio repertorio ma anche ad alcuni brani dei primordi e alle canzoni contenute nell’ultimo album di inediti “Figgatta De Blanc”. Uno spettacolo enciclopedico, la summa di una carriera piena e stimolante. Uno show lungo quasi tre ore in grado di mettere in evidenza l’incontenibile passione con cui la band ama rilanciarsi a piè sospinto coinvolgendo e divertendo il pubblico grazie alla brillante genialità dei propri componenti. Stefano Bellisari (Elio), Nicola Fasani (Faso), Davide Civaschi (Cesareo), Christian Meyer (Millefinestre) e Antonello Aguzzi (Jantoman,) insieme a Vittorio Cosma (tastiere), Paola Folli (cori) e e all’irriverente contributo di Luca Mangoni, coadiuvato da un nutrito corpo di ballo tutto al femminile, si sono lanciati in una maratona musicale che non ha dato tregua al pubblico.
Elio e Le Storie Tese @ Mediolanum Forum – Assago
Durante l’ultima parte del concerto è salito sul palco anche Sergio Conforti, in arte Rocco Tanica, nei panni dell’alter-ego Sergio Antibiotice. Perentoria la dichiarazione del musicista durante lo show: “Grazie per 35 anni molto divertenti, è stato un bellissimo giro di giostra”. Queste le parole con cui Tanica ha spiazzato il pubblico annunciando, di fatto, la fine della sua attività live con gli Eelst; invariato invece sarà il suo ruolo all’interno delle dinamiche relative ai momenti in studio.
In conclusione possiamo dire di aver assistito ad un racconto musicale di rara eterogeneità e completezza. Dal soul, al funky, alla dance al rock’n’roll, gli Eelst non si risparmiano da nessun punto di vista. Special guests della serata Diego Abantuono per uno dei suoi inimitabili sketch ed il grande Eugenio Finardi. Il sipario cala sulle note dell’immancabile “Tapparella”, l’inno della goliardia di spessore, il marchio di fabbrica che definisce la peculiare essenza degli Elio e Le Storie Tese.
Raffaella Sbrescia
Setlist
Servi della gleba
Burattino senza fichi
Mio cuggino
Essere donna oggi
Ritmo sbilenco
Parco Sempione
Supergiovane
El pube
Il pippero
Vacanza alternativa
Discomusic
China disco bar
Born to be Abramo
Rock ‘n’ roll
John Holmes
Cassonetto differenziato per il frutto del peccato
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