Maledetto, un album senza peli sulla lingua per Maxi B

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“Maledetto” è il nuovo album di Massimiliano Bonifazzi, in arte Maxi-B, uscito lo scorso giugno per Latlantide. Diretto, immediato, sfrontato, sfacciato, “Maledetto” contiene ben 17 tracce e rappresenta il manifesto del Maxi B pensiero. Il rap hardcore dell’artista respinge e condanna in-stores, talent show e le dinamiche da rap commerciale decise a tavolino per vendere a tutti i costi. Ogni concetto viene espresso fuori dai denti, senza peli sulla lingua con rime che arrivano dritte allo stomaco: “Ho scritto questo disco guardandomi allo specchio, dovevo tirare fuori tutte le sensazioni amare che ho provato negli ultimi due anni, a volte allontanarsi serve per non perdersi, ora vedo tutto con più lucidità, soprattutto la delusione verso il mondo Rap, troppo superficiale e legato a stereotipi lontani dalla mia realtà”, dice lo stesso Maxi B che, in questo disco, si fa accompagnare da Ghemon, Amir Issaa, Michel, Daniele Vit, Big Joe, Dj Double S, Dj C.I, Jacques Moretti e Kay. I due anni e mezzo di silenzio sono quindi serviti a raccogliere le idee e capire come muoversi. A dimostrazione del fatto che le tendenze non gli interessano, Maxi B inserisce anche una serie di skit all’interno dell’album, la sua parte ludica, quella che ogni giorno sfoggia nella radio dove lavora (Radio3i).

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Se il brano più duro e diretto è la title track “Maledetto”, quello che invece evidenzia meglio i veri valori di chi vuole ergersi a difensore della cultura rap è proprio “L’arte del rap”: “L’arte del rap è dare voce a chi voce non ha”, canta Maxi B; un compito non facile e spesso ingrato eppure sempre più fondamentale. Nel parlarci della propria visione della vita, vissuta a cavallo tra le case popolari di Varese e la Svizzera, Bonifazzi regala forza e convinzione a chi ha paura di sognare in un mondo sempre più abituato a calpestarci. “Le medaglie più importanti non le metti sulla giacca ma sull’anima”, canta in “Parlo Chiaro” mentre un altro brano che sta riscontrando molto successo è “Da Solo”, cantato con Ghemon. Attraversata da una sorta di dolcezza innata, la canzone ha la forza di essere fruibile da tutti senza perdere l’autenticità del contenuto: “ Dove la mente mette i limiti, il cuore li spezza”, scrive Maxi B. Ambizioso e forse pretenzioso è “Le 10 Regole Del Rapper”, con Dj Double S e Big Joe, un pezzo che invita a seguire una serie di regole per “crescere” ed affermare la propria credibilità artistica. Tra i temi più quotati c’è ovviamente l’amore che fa capolino in “Senza Di Me” con Amir Issaa e Michel e “L’amore Inutile” insieme a Daniele Vit. In conclusione “Maledetto” è un progetto energico, carico di esperienza e di prospettive, intenso e pregno di contenuti, un album tagliente dedicato a chi non vuole abbassare la testa, agli ultimi della fila, a chi ha ancora voglia di mettersi in gioco.

Raffaella Sbrescia