malifesto: tutto sul nuovo album di Malika Ayane

Esce oggi “malifesto” il nuovo album di Malika Ayane, nonchè sesto progetto discografico dell’artista prodotto con Antonio Filippelli e Daniel Bestonzo e registrato a Milano. Il titolo del disco si rifà alla riscoperta del valore delle emozioni e all’importanza di manifestarle, alla leggerezza, il migliore degli atteggiamenti per mettersi di fronte alle cose senza paura, con il coraggio di riconoscersi anche quando tutto attorno cambia. Una fotografia di diversi stati d’animo che l’artista ha deciso, a modo suo, di manifestare scegliendo un gioco di parole quanto mai azzeccato.

MALIFESTO DIGITAL ARTWORK

Malika Ayane è un’artista che tramite la sua voce e i testi delle sue canzoni ama narrare il presente, e lo fa anche in “malifesto” (Sugar), che contiene il singolo inedito con cui si è esibita nella 71° edizione sanremese, dal titolo “Ti piaci così”, brano che racconta la consapevolezza di sé, lo scoprirsi risolti, l’avere voglia di vivere con gusto, il riconoscersi senza biasimo, il celebrare se stessi anche solo per il solo fatto di essere al mondo.

Uno degli aspetti più interessanti del percorso che ha portato alla nascita del disco è che Malika ha inviato una serie di foto e video al produttore per dargli delle suggestioni estetiche, per dare un suono alle immagini o seguire quello che un’immagine può evocare. Il disco è figlio di una approfondita ricerca all’interno del cantautorato francese e belga. La produzione è volutamente minimale e si muove sinuosamente intorno alla timbrica unica di Malika. Il suono è principalmente composto da batterie strette registrate con pochissimi microfoni, filtrate nei simulatori di nastri e Vinile e Drum Machine come la Linn o la CR78 che creano il tappeto ritmico. Il basso Hofner è stato utilizzato apposta per creare un disco “bassocentrico”. Poche chitarre elettriche, più spazio a strumenti acustici a corda come la chitarra classica, l’ukulele, la chitarra acustica e l’AutoHarp. Per i tasti la scelta è caduta su pianoforte verticale, Clavi, Rhodes e synth come Juno 60, Jupiter, il tutto abbracciato da tappeti di Mellotron e Archi.

Video: Ti piaci così

La tracklist è composta da 10 brani che Malika Ayane ha scritto e composto insieme ad un nutrito gruppo di autori: Pacifico, Antonino Di Martino, Alessandra Flora, Leo Pari, Colapesce, Antonio Filippelli, Daniel Bestonzo e Rocco Rampino. Il viaggio di Malika Ayane parte da “Peccato Originale”, l’amore irrazionale, e prosegue con “Ti piaci così”, brano sul riconoscersi e celebrarsi per essere al mondo. Da “Telefonami”, il sapore malinconico di un amore appeso nonostante il tempo e la distanza, la tracklist continua con il racconto della maturità in “Come sarà” e la celebrazione dell’agire nonostante le avversità in “Per chi ha paura del buio”. Sesto brano del disco è “Mezzanotte” a cui seguono il bisogno di vivere senza sovrastrutture descritto in “A mani nude”, la necessità di splendere raccontata in “Brilla”, il bisogno di sciogliere le catene in “Formidabile” e, infine, la consapevolezza di esserci raccontata in “Senza Arrossire”.

Malika Ayane @ Julian Hargreaves

Malika Ayane @ Julian Hargreaves

“Malifesto” è il figlio di Naïf e Domino. Se dal primo eredita l’immediatezza, dal secondo prende la cura certosina della scelta di ogni suono, di ogni immagine da raccontare. Dal primo il sudore da dancefloor, dal secondo la lucida e distaccata osservazione delle cose. Il presente in cui è nato questo album è quello dilatato e infinito che stiamo attraversando. Memoria, immaginazione e immedesimazione sono i mezzi con cui Malika scava in profondità nei suoi stati d’animo mettendo in luce che al netto del contesto sociale o geografico, la vita degli umani è fatta per tutti delle stesse sensazioni che si mescolano e alternano come le stagioni, i ritmi o gli ingredienti in una cucina. Malifesto è un disco sul presente, scritto nel presente mentre si vive il presente. Interpretazione è forse la parola più importante di questo album perché ognuna delle persone che ha lavorato alle canzoni di questo album, dalla scrittura al mix, ha colto un’intenzione e l’ha raccontata con il suo linguaggio rispettando e valorizzando il lavoro e il linguaggio di chi si era occupato della fase precedente e preparando il terreno a chi sarebbe arrivato dopo. Malika Ayane si dice molto soddisfatta di aver scritto con persone nuove e in un modo nuovo mescolando le sue parole con quelle di artisti e autori originali. Magari in un altro momento, il disco sarebbe nato in Normandia ma anche a Milano, nel mese di gennaio, Malika Ayane è riuscita a ritagliare intorno a sé una cornice su misura per mettere in luce il meglio di una vocalità matura, piena, rotonda, completa.

 

 

Ti piaci così: Malika Ayane in gara a Sanremo presenta “Malifesto”

MALIKA AYANE partecipa al 71° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, in gara nella categoria Campioni, con il brano “Ti piaci così” (Sugar), scritto e composto in collaborazione con Pacifico, Rocco Rampino e Alessandra Flora. “Ti piaci così” è già disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming e download (https://SugarMusic.lnk.to/Tipiacicosi) e attualmente in Top10 nelle radio, secondo dati ufficiali EarOne.

Il brano è estratto dall’album “Malifesto” che uscirà su etichetta Sugar il 26 marzo 2021 in vinile, CD e su tutte le piattaforme streaming e download. Il pre-save è già disponibile a questo link: https://sugarmusic.lnk.to/malifesto

Video: Ti piaci così

“Il Festival di Sanremo” ha sempre scandito diverse fasi importanti del mio percorso. È bello tornarci con un senso di gratitudine, bellezza, di libertà. Quest’anno torno con un brano che sento sulla pelle, un pezzo uptempo che vivo con leggerezza e sentendomi a mio agio. Non mi piace il termine “accettazione” di sé perché ha un’accezione negativa. Il lavoro su me stessa mi ha richiesto molti anni, faccio yoga, ho seguito un percorso di terapia, faccio pugilato, mi sono rimessa a studiare la chitarra . Tutto questo mi permette di mettermi meglio a fuoco, di sentire quello che faccio e che sento. Non è questione di body positivity, il senso è che alla fin fine non siamo poi così male. Ti ripetono spesso che non sarà mai possibile che gli altri ti vedano in modo diverso se non lo fai tu per primo, tutto deve avvenire con un processo. Ho iniziato a rendermi contato che essere bravi non significa essere degli accademici ma lasciare più spazio anche al divertimento. Arriva un momento in cui realizzi di non avere un tempo eterno a disposizioni. Per me che sono ossessionata dal presente, mi sono resa conto che ogni istante è quello che stiamo vivendo e non va sprecato.

MALIKA_TI PIACI_COSì

Il mio nuovo album “Malifesto” è un gioco di parole e racchiude in qualche modo il proseguo dei miei due lavori precedenti. La parte emotiva di Naïf e quella estetica di Domino si sono fuse, c’è un bell’equilibrio tra la narrazione delle emozioni e il sentirle vive sulla pelle. Questo è stato possibile grazie a un lavoro autorale fatto con tantissimi italiani diversamente da quanto fatto in precedenza. Ho lavorato con Leo Pari, DiMartino, Colapesce, Pacifico. Abbiamo avuto una bella visione collettiva della stessa cosa, ci sono stati diversi ping pong con i testi ed è per questo che è facile immedesimarsi senza cadere nel drama. Si tratta di un disco equilibrato, breve, con 10 testi brevi e intensi, contraddistinti da un ampio lavoro di ricerca sull’estetica musicale francese“.

Raffaella Sbrescia

 

Intervista a Malika Ayane: “Domino”è uno scrigno di sensazioni

Malika Ayane

Un ritorno decisamente gradito è quello di Malika Ayane che a 3 anni di distanza dall’ultimo album, presenta “Domino”. Un lavoro forte, variopinto, intriso di sensazioni e di suoni. Prodotto insieme ad Axel Rienemer e Stefan Leisering al Jazzanova Recording Studio di Berlino, l’album di Malika Ayane è un capitolo importante della sua decennale carriera. L’abbiamo incontrata per farci raccontare direttamente da lei tutti i segreti di “Domino”.

Ciao Malika, questa lavorazione è molto distante sia dalle cose fatte in passato che da quelle che troviamo in giro. La percezione è che questo progetto abbia un’identita forte. Confermi?

L’identità è una cosa fondamentale. Ogni volta che viaggio, mi rendo conto del fatto che i centri delle città iniziano ad essere tutti uguali, ci serviamo tutti delle stesse cose. Questo per dire che l’identità gioca un ruolo chiave quando si pensa ad un nuovo disco. Questo è l’unico elemento che permette a chi ascolta di riconoscere l’onestà di un progetto e di poterlo adottare, magari con scetticismo iniziale però l’onore al merito è sicuramente un buon punto di partenza.

Partendo da questo presupposto con quali obiettivi e quali limiti hai lavorato in studio?
Il primo limite da superare era far comprendere ai produttori con cui ho lavorato all’album “Naif” che alcuni brani possono essere costruiti anche senza la classica forma canzone che tutti conosciamo. I dischi che ascolto più spesso hanno proprio questa caratteristica, magari visionaria e, per alcuni aspetti, inadeguata ma possibile. Per prima cosa quindi ho cercato di superare i limiti oggettivi poi ho lottato per non cadere dentro un vortice di estremismo che sarebbe piaciuto solo a me e pochi altri. Poi è iniziata la fase divertente in cui abbiamo usato tutti gli strumenti possibili.

Hai qualche aneddoto a riguardo?

Pensa che i ragazzi sono andati a recuperare il primo synth che avevano comprato quando è caduto il muro di Berlino. I miei produttori sono di Berlino Est, hanno voluto recuperare e usare il synth di quando diciottenni sono andati all’Ovest a comprarsi il Casio. Nella sfera di tutte le cose che abbiamo tirato fuori questo strumento assume un senso speciale. In linea generale, io stessa non avrei mai immaginato di poter usare tutte queste tastiere.

Che bella questa evoluzione inaspettata anche per te…
Sì, sapevo di voler fare una determinata cosa poi, come sempre, ti devi aspettare che a un certo punto ti perdi e scopri che il vero limite è la paura. Mi sono detta che in un periodo storico in cui nessuno ti garantisce la vendita di 100.000 copie facendo cose riconoscibili e commerciali, avrei fatto meglio a farmi coinvolgere completamente in quello che stavo facendo.

Malika Ayane

Malika Ayane

Quello del lasciarsi andare è infatti un po’ il leit motiv dell’album dove diversi scenari e promiscue sensazioni confluiscono in un ragionamento unico.

Uno dei messaggi è: non essere ossessivamente bisognoso di commentare, di reagire per forza a qualsiasi cosa. Sì può contare fino a 10 anche solo per capire se vale la pena di intervenire o se invece il flusso di quello che sta accadendo intorno può portarti da qualche parte più interessante di quella che conosci.

Tra i brani del disco c’è “Imprendibile”. Un brano sensuale ma che rispecchia tanto della tua persona…

Questo è il brano che volevo scrivere. Inizialmente volevo fare un album che era basato su riff molto forti poi mi è piaciuto il tappetone dell’uso della parola al posto della melodia. La voce è ferma mentre tutto il resto intorno si muove. Quando ho consegnato il brano, pensavo mi avrebbero lanciato le scodelle, invece è piaciuto a tutti, in produzione forse è stato l’unico ad essere rimasto uguale al provino.

Poi c’è la poesia. In “Sogni tra i capelli” ti ritagli uno spazio prezioso.
La cosa incantevole è che abbiamo scritto quel brano con la chitarra e due voci. In studio è diventato tutt’altro ma l’intenzione iniziale è rimasta intatta nonostante una forma completamente diversa. E’ stato pazzesco riuscire a mantenere l’atmosfera uguale a se stessa cambiando tutto quello che c’è intorno. Questo brano è stato quello che mi ha sorpreso di più in senso positivo.

Video: Stracciabudella

A proposito di giochi di atmosfere: come alternerai i concerti nei teatri a quelli nei club?

Sul palco, rispetto a Naif che era tutto concentrato sull’intrattenimento, vorrei tornare al concerto puro e far parlare solo la musica. Saranno le modalità energetiche a essere differenti. La struttura scenica sarà molto minimale, adesso ho solo una gran voglia di suonare più che di performare. Sarà comunque un minimalismo secondo la Ayane.

Chiudiamo con un concetto su cui riflettere: amare come restare.
Nella mia vita mi è capitato di amare, iniziare e finire relazioni sempre con lo stesso impegno ed entusiasmo. Quello che ho capito che esiste la possibilità di trovare qualcuno con cui passare, se non la vita intera, almeno un pezzo importante. Bisogna essere molto coraggiosi nel saper riconoscere questo qualcuno ed essere disposti a faticare molto per migliorare se stessi e pretendere altrettanto dall’altra parte. Allo stesso tempo bisogna sapere quando questo qualcuno non è quella persona che ci stava cercando e avere il coraggio sereno di cambiare perchè altrimenti ci si ammala in due.

Raffaella Sbrescia

Con il Naif Tour Malika Ayane piace proprio a tutti. Le foto del concerto di Napoli

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Vi avevamo già  raccontato di uno dei concerti milanesi di Malika Ayane, impegnata nel fortunatissimo “Naif tour 2015”. Torniamo a parlarne oggi, avvalendoci degli scatti che Luigi Maffettone ha realizzato in occasione del live che l’artista ha tenuto al Teatro Augusteo di Napoli lo scorso 10 novembre. Il nuovo viaggio musicale di Malika sta raccogliendo, infatti, sempre più consensi. Sarà forse per il fatto che l’artista ha concepito un concerto che la avvicina ancora di più al suo pubblico, una modalità di interazione che le permette di mostrare anche il suo lato umano oltre che quello artistico; la sensazione finale è quindi quella di aver partecipato ad un incontro intimo e speciale. Anche la particolare cura degli arrangiamenti rappresenta un elemento importante cui fare riferimento, certi dettagli piacciono molto al pubblico ed è sempre bello poterne constatare la qualità e riconoscerne le più piccole variazioni. Percorrendo in lungo e in largo la sua discografia, Malika Ayane  si sente a perfetto agio sul palco e con questo tour potrà finalmente spiccare il volo tra i più grandi nomi della musica italiana.

 Raffaella Sbrescia

Di seguito il calendario aggiornato del “Naif tour 2015”:  11 novembre Pescara (Teatro Massimo), 12 novembre Senigallia – AN (Teatro La Fenice), 15 novembre Trento (Auditorium Santa Chiara), 16 novembre Udine (Teatro Nuovo), 23 novembre Lecce (Teatro Politeama Greco),24 novembre Bari (Teatro Team), 26 novembre Reggio Calabria (Teatro Cilea), 27 novembre Catania (Teatro Metropolitan), 28 novembre Palermo (Teatro Golden), 30 novembre Milano (Barclays Teatro Nazionale), 3 dicembre Lugano (Palazzo dei Congressi), 8 dicembre Cagliari (Teatro Lirico), 9 dicembre Sassari (Teatro Comunale), 11 dicembre Sanremo - IM (Teatro Ariston).

La tournée è una produzione Massimo Levantini per Live Nation; i biglietti sono disponibili sul circuito Ticketone e nelleprevendite abituali, per tutte le info: www.livenation.it, info line: 02 53006501.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Malika Ayane live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

 

Naïf Tour: Malika Ayane fa il bis a Milano ed è un tripudio unanime di consensi

Malika Ayane

Malika Ayane

Il grande pubblico si accorge, finalmente, del grandissimo valore artistico di Maliya Ayane. L’occasione è data dal nuovissimo Naïf Tour, l’avventura live con cui l’artista salirà sui palchi dei teatri italiani con le canzoni del suo ultimo bellissimo album di inediti e i più grandi successi della sua discografia. La seconda delle due date al Teatro Nazionale di Milano è ancora più emozionante della prima: «Stasera vi siete beccati tutta l’emozione e l’ansia che mi ero tenuta dentro ieri, grazie per averla trasformata in qualcosa di unico e meraviglioso», spiega Malika, ringraziando il pubblico a fine concerto, tra scrosci di applausi festanti e una meritata standing ovation.  Definiamo meritato cotanto entusiasmo perché Malika Ayane si è messa in gioco senza risparmiarsi, il concept di questo nuovo live è davvero molto elaborato: l’artista balla, affronta svariati cambi d’abito, gioca, interagisce con la band e con il pubblico ma soprattutto canta reinterpretando le sue stesse canzoni in un modo completamente nuovo, diverso e, se possibile, ancora più intenso, grazie ad una formazione strumentale sorprendentemente ricca e competente. Nell’oscurità del teatro  Malika Ayane fa il suo ingresso tra il pubblico cantando “Blu”, accompagnata da un corpo di ballo composto da quattro ballerini e ricoperta da uno spettacolare mantello che le conferisce un’aria sognante e fiabesca; un vero e proprio oggetto di scena con cui i ballerini giocano con  Malika, pronta a lasciarsi andare in una sorta di metamorfosi ovidiana che, alla fine, la lascerà libera di incantare tutti con la sua potentissima voce.

Malika Ayane live - Teatro Nazionale - Milano ph Gaetano De Maio

Malika Ayane live – Teatro Nazionale – Milano ph Gaetano De Maio

“Tre cose”, “Tempesta”, “Medusa”, “Lentissimo”, “Ansia da felicità”, “Dimenti.ca domani”, “Ricomincio da qui”, “Cose che ho capito di me”, la dolce “Mars” e “Thoughts and Clouds”, scandiscono con dolce raffinatezza la prima parte della scaletta.  Per la scelta dei brani successivi Malika s’inventa un modo simpatico e creativo per coinvolgere il pubblico  introducendo sul palco un tabellone contenente i suoi più famosi singoli, il cui funzionamento è scandito dal colpo di un martello gigante. Il marchingegno, dal gusto Naïf e dal fascino vintage, diverte il pubblico e dà a Malika la possibilità di abbassare le barriere ed interagire con la platea in maniera efficace ed immediata. Si inizia con “Foglie”, il bellissimo brano scritto da Giuliano Sangiorgi, si continua con “Satisfied”, con Demetrio Albertini ospite e beniamino dell’artista, il gioco continua con  “E se poi”, canzone ulteriormente impreziosita da un ottimo arrangiamento, poi è la volta della celebre “Feeling better” in salsa latina. Sorprendente la versione di “Controvento”, interamente accompagnata dal suono dello xilofono. Il gioco si conclude con una divertente interpretazione coreografica di “Cos’hai messo nel caffè”, “La prima cosa bella” e “Sospesa”, brano a cui Malika è davvero molto affezionata.

Malika Ayane live - Teatro Nazionale - Milano ph Gaetano De Maio

Malika Ayane live – Teatro Nazionale – Milano ph Gaetano De Maio

Per l’ultima parte del concerto l’artista si concede ancora un cambio d’abito, paillettes nere e sinuose trasparenze per coreografie in stile musical. “Non detto”, “Chiedimi se” ed una straordinaria “Senza fare sul serio” sono gli ultimi brani in scaletta prima dei bis: “Adesso e qui (Nostalgico presente) e la sublime “Niente”, brano che Malika sceglie di regalare al pubblico anche senza averlo provato. L’interpretazione, intima e sofferta,nella suggestiv penombra del teatro, ci restituisce, infine, l’immagine di un’anima delicata votata alla magia di un sogno chiamato musica.

 Raffaella Sbrescia

 Di seguito il calendario aggiornato del “Naif tour 2015”16 ottobre Bergamo (Teatro Creberg), 17 ottobre Mantova (Palabam), 19 ottobre Bologna (Teatro Europauditorium), 20 ottobre Genova (Teatro Politeama), 21 ottobre Brescia (Palabanco), 26 ottobre Torino (Teatro Colosseo),28 ottobre Firenze (Teatro Verdi), 29 ottobre Assisi - PG (Teatro Lyrick), 3 novembre Roma (Auditorium Conciliazione), 4 novembre Cosenza (Teatro Rendano), 7 novembre Vicenza (Teatro Comunale), 8 novembre Parma (Teatro Regio), 10 novembre Napoli (Teatro Augusteo), 11 novembre Pescara (Teatro Massimo), 12 novembre Senigallia – AN (Teatro La Fenice), 15 novembre Trento (Auditorium Santa Chiara), 16 novembre Udine (Teatro Nuovo), 23 novembre Lecce (Teatro Politeama Greco),24 novembre Bari (Teatro Team), 26 novembre Reggio Calabria (Teatro Cilea), 27 novembre Catania (Teatro Metropolitan), 28 novembre Palermo (Teatro Golden), 30 novembre Milano (Barclays Teatro Nazionale), 3 dicembre Lugano (Palazzo dei Congressi), 8 dicembre Cagliari (Teatro Lirico), 9 dicembre Sassari (Teatro Comunale), 11 dicembre Sanremo - IM (Teatro Ariston).

65 Festival di Sanremo: il trionfo de Il Volo

Il Volo

Il Volo

Si chiude il sipario: la sessantacinquesima edizione del Festival di Sanremo è stata vinta da Il Volo, il trio di tenori si aggiudica il leone d’Oro con “Grande Amore” testimoniando, di fatto, l’immobilismo Made in Italy. Nessuno si sognerebbe mai di mettere in dubbio la potenza e la bravura dei tre giovani artisti ma è altrettanto innegabile il fatto che la banalità del testo e la posologia geriatrica del mood insito nell’arrangiamento non siano esattamente nel target del nuovo millennio. Per fortuna al secondo posto si piazza un grintosissimo Nek con la sua “Fatti avanti amore”, un brano dotato un sound internazionale, decisamente orecchiabile e che sentiremo a lungo in tutte le radio. Filippo Neviani si aggiudica anche il premio per il migliore arrangiamento ed il premio della sala stampa web radio e tv. Chiude il podio la raffinatissima Malika Ayane con “Adesso e qui (Nostalgico presente)”; a conferma della sua indiscutibile classe interpretativa anche il premio della critica Mia Martini.

Carlo Conti e Will Smith

Addentrandoci in un discorso che esula dalla gara ormai conclusa, tracciamo un bilancio globale relativo all’ultima attesa serata della kermesse: ottima l’intro con la leggendaria PFM,  spettacolari le coreografie del musical Romeo e Giulietta, grande delusione per l’esibizione di Gianna Nannini, rea di aver sbagliato per due volte l’attacco del ritornello di “Sei nell’anima”. Semplice ma di grande effetto la performance della super star Ed Sheeran, dolcezza e commozione per la coppia siciliana, invitata a festeggiare ben 65 anni di matrimonio sul palco del Festival. Davvero convincente il monologo di Giorgio Panariello e la sua fedelissima imitazione di Renato Zero. Fuochi d’artificio chiaramente riservati alla fase finale: Will Smith, in grande spolvero, ammalia la platea con il suo carisma intonando anche un paio di strofe dell’eterna “Volare”. Bellissima anche l’esibizione di Enrico Ruggeri, uno dei più bravi artisti italiani, che ha presentato il suo commovente brano “Tre signori”, dedicato a Gaber, Jannacci e Faletti. Qualche nota stonata guasta gli ultimi attimi del Festival come i problemi tecnici nella grafica della classifica finale (Nek dato per nono al posto di Nina Zilli) e le tre inutili letterine che Emma, Arisa e Rocìo hanno dedicato a Carlo Conti, sempre più proiettato verso l’edizione del prossimo anno. A questo punto ci auguriamo che nella rosa della prossima edizione ci possa essere più spazio per la musica indipendente e per le tantissime interessanti realtà che popolano il nostro tessuto musicale e che, soprattutto, non si parli soltanto di amore ma anche della vita reale.

Raffaella Sbrescia

Video: “Grande Amore” – La canzone vincitrice del Festival di Sanremo

Malika Ayane: “Naif? Un disco dedicato al presente e a Sanremo vado per divertirmi”

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Elegante, raffinata, solare ed accattivante, Malika Ayane ha accolto la stampa musicale italiana a Milano in occasione della presentazione di “Naif”, il suo quarto album di inediti targato Sugar.  Un disco leggero eppure ricchissimo di sfumature sia dal punto di vista strumentale che testuale. Un album incentrato sul valore del tempo eppure profondamente innamorato del presente, precisamente dell’hic et nunc, del qui ed ora. Lo stile e l’unicità della voce di Malika elevano la caratura del progetto scritto e registrato tra Milano, Parigi e Berlino, a stretto contatto con autori internazionali come Shridhar Solanki e Simon Wilcox. Presenti in “Naif” anche alcuni tra i nomi più gettonati del momento come Giovanni Caccamo, tra gli autori della traccia sanremese “Adesso e qui”, Matteo Buzzanca, Bungaro, Chiodo e soprattutto Pacifico con cui Malika ha lavorato in maniera simbiotica all’intero disco che, come ha raccontato la stessa cantautrice italo-marocchina, è stato prodotto da artisti internazionali: «Frequento assiduamente Berlino da ormai due anni ed è lì che ho incontrato Axel Reinemer & Stefan Leisering, componenti del collettivo Jazzanova. Insieme a loro ho voluto creare un disco che fosse molto individuale e che dal punto di vista musicale potesse miscelare pop e jazz, classicità ed elettronica».  In effetti “Naif” è un lavoro davvero molto variegato: si va dalla spensieratezza di “Senza fare sul serio” al  peculiare mood di “Blu”, alla enigmatica malinconia di “Ansia da felicità”, all’ironia di “Cose che ho capito di me”, destinata a sfatare gran parte del luoghi comuni più diffusi.  Finemente contagiosa l’allegria ritmica di “Chiedimi se”, strategicamente scelta per chiudere il disco che si propone come uno dei progetti più interessanti all’interno del contesto sanremese.

L’intervista:

Malika, Sanremo è alle porte…come ti senti?

Respiro una bella atmosfera, il clima è molto rilassato rispetto alle altre volte. La mia canzone “Adesso e qui” è un brano che parla del “presente nostalgico”, un presente effimero, pronto a svanire nel momento stesso in cui si vive. Dal Festival mi aspetto di divertirmi tanto, lo stress mi avvolge soltanto un paio di settimane prima  poi si diventa consapevoli di fare parte del più grande pettegolezzo della tv italiana.

Come è nato il brano?

La melodia è arrivata da Giovanni Caccamo, ultimo arrivato in casa Sugar. Non ci sono altre ballads nel disco per cui ho lavorato molto con Pacifico per inserire il brano nel mio progetto. Il testo nasce da quello di “Non detto”, uno dei miei preferiti ed è venuto fuori mentre cercavamo di immedesimarci nelle vite di ipotetici amanti.

Cosa indosserai durante la kermesse?

Sto facendo le ultime valutazioni  di sicuro vestirò in maniera essenziale, con abiti minimal. Uno dei nomi che posso anticiparvi è Albino, un designer indipendente che adoro.

Come è avvenuta la scelta della cover sanremese “Vivere” di Vasco Rossi?

L’ho scelta perché mi sono accorta che si tratta di un “no” generazionale. Si tratta di una grande sfida per me in qualità di interprete…tecnicamente si passa da un tono molto basso ad uno molto alto ed è qualcosa di molto difficile da fare.

Cosa verrà dopo il Festival?

Dopo Sanremo ci sarà un disco che mi ha reso felice, voglio parlare  con chi mi segue, voglio fare concerti, fare viaggi alla ricerca di idee.

Come sarà strutturato il tour?

Sarà diviso in tre fasi: una dedicata alla perversione dell’ascolto (principalmente delle percussioni), una riservata ai club ed una prettamente teatrale (puramente estetica) di cui non potrei assolutamente fare a meno.

Ecco la tracklist:

1. Lentissimo
2. Senza fare sul serio
3. Tempesta
4. Blu
5. Ansia di felicità (Sonntag living)
6. Cose che ho capito di me (?)
7. Adesso e qui (nostalgico presente)
8. Dimentica domani
9. Non detto
10. Chiedimi se