Il grande pubblico lo acclama come l’uomo dei tormentoni ma Francesco Gabbani è qualcosa di più. Le sue canzoni sono doppiamente brillanti perché s’insidiano nella psiche di chi le ascolta nonostante inglobino al loro interno una complessa struttura semantica. Con questa nuova tornata live, Gabbani abbraccia il vecchio e nuovo pubblico ma con un obiettivo preciso: presentarsi come poliedrico cantautore e discreto polistrumentista. Sul palco del Carroponte di Sesto San Giovanni, Gabbani ha sfidato i temporali estivi con un viaggio ricco di colpi di scena. Tantissimi i bambini presenti, a testimonianza del fatto che l’artista sia riuscito a trovare il modo di piacere un po’ a tutti. Il concerto, con una scaletta comprensiva di 21 brani, prende il via a ritmo di percussioni con “Magellano”, title track del suo ultimo album di inediti. A seguire “Software” e qualche incursione in “Eternamente ora”. Le cartucce da artiglieria pesante come “Tra le granite e le granate” vengono sparate quasi subito. Spazio al romanticismo, alle parentesi strumentali, alle emozioni, alla sorpresa, alla gratitudine. Gabbani è soprattutto un performer ma è anche un artista attento all’analisi della società contemporanea e al rispetto dei valori. Il cantautore non perde mai occasione di ringraziare il suo pubblico e di mettere in evidenza il bisogno di sincerità, immediatezza e desiderio di pace dello spirito. Tra gli highlights del concerto c’è ovviamente “Occidentali’s karma” ma ci sono anche l’ottima cover di “Susanna” di Celentano e “Vengo anch’io. No, tu no” di Iannacci, due mostri sacri a cui Gabbani si sente particolarmente affine seppur per differenti ragioni. Non solo canti e balli spensierati, il pop-rock di Gabbani si regge su una struttura solida e ascoltarlo rappresenta un’esperienza in grado di unire l’utile al dilettevole.
Raffaella Sbrescia
SET LIST:
Magellano
Software
Tra le granite e le granate
Per una vita o per altre cento
In equilibrio
La strada
Occidentali’s karma
A moment of silence
Clandestino
Eternamente ora
Susanna
Immenso
Maledetto amore
I dischi non si suonano
Spogliarmi
Amen
Vengo anch’io, no tu no
La mia versione dei ricordi
Il vento si alzerà
Bis:
Foglie al gelo
Pachidermi e pappagalli
Occidentali’s karma
Esce oggi per Bmg “Magellano”, il nuovo disco di Francesco Gabbani. Gli spartiti musicali dell’album, unitamente alle versioni Canzoniere ed un CD contenente le basi musicali originali, sono contenuti nell’edizione a stampa prodotta e commercializzata da Hal Leonard MGB. Il disco contiene “Occidentali’s Karma”, brano da settimane in vetta alla classifica airplay radio, con 100 milioni di visualizzazioni su Youtube e certificato triplo platino per gli oltre 150mila download e streaming. Un album breve ma ricco di contenuti e di generi, un lavoro eterogeneo che spazia dall’ironia all’intimismo senza troppi fronzoli. Ispirato al nome del navigatore ed esploratore portoghese Magellano, l’album intende rifarsi all’idea del viaggio, inteso soprattutto come percorso esistenziale. A spiegarlo è lo stesso Gabbani: «Il titolo parte dal concetto di viaggio ma non tutte le canzoni parlano di questo. Il vero cammino è verso l’ignoto che c’è dentro ciascuno di noi; una delle cose più difficili da fare e conoscersi per poi accettarsi. Il file rouge di questo lavoro è la curiosità di chiedersi il perché di alcune sfaccettature della nostra esistenza; si tratta di un concept album involontario».
Il nuovo album riunisce nuovamente assieme a Francesco Gabbani, gli altri co-autori di Occidentali’s Karma, ovvero Filippo Gabbani, Fabio Ilacqua e il produttore Luca Chiaravalli: «La genesi dell’album risale all’inizio del 2016, un anno importante, un anno di gratificazione funzionale a quanto fatto fino ad allora. Questo disco porta il mio nome, simboleggia la mia espressività ma è anche il frutto di una collaborazione che a me ha portato gioia e serenità perché fondata su veri valori umani. I miei collaboratori sono l’equipaggio di un vascello in cui ognuno ha dato il suo contributo senza desideri di prevaricazione. Ciascuno ha avuto il suo spazio in un clima di grande armonia e naturalezza che mi rende ancora più soddisfatto di questo lavoro», ha spiegato Francesco Gabbani. Soddisfatto sì, ma con i piedi ben saldi per terra: «Questo è stato un anno importante, avevo rinunciato all’idea di esprimermi personalmente come artista ma non ho mai abbandonato la musica. Oggi si pensa che per vivere di musica si debba essere famosi. Io non la penso così, in questi anni ho continuato a scrivere, l’ho fatto per Celentano, Renga, Fabio Ilacqua. Tuttora ricevo proposte di collaborazione in veste di autore, chiaramente cercherò di dedicarmici al più presto. La mia soddisfazione non viene dalla recente fama bensì dal fatto che sono riuscito a fare della mia musica il mio mestiere. Oggi mi sento più legittimato a farlo anche per chi ha sempre creduto in me in tempi non sospetti, dapprima come autore e poi come artista; su tutti il team di Bmg». A chi ha provato a muovere critiche rispetto ai tempi di lavorazione del disco, Gabbani risponde così: «Mi sento ben rappresentato da questo disco perché riassume in maniera esaustiva le mie sfaccettature. Non ho sentito nessuna pressione e non mi sono curato delle aspettative che c’erano nei miei riguardi dopo la vittoria del Festival. La produzione è avvenuta dopo Sanremo, l’unico brano composto per intero in questa fase è stato “Tra le granite e le granate” (prossimo singolo) mentre la scrittura dei brani era già stata completata per l’80% in un periodo precedente. Tra le altre cose, in autunno avevo appena concluso lo scorso tour e poi sono stato impegnato a comporre la colonna sonora per il film di Fausto Brizzi “Poveri ma ricchi” che mi ha dato tanta soddisfazione».
Francesco Gabbani ph Chiara Mirelli
Dato tra i favoriti all’Eurovision Song Contest, Gabbani dimostra di avere le idee chiare anche qui: «Cerco di non pensarci più di tanto, da un lato sono veramente entusiasta, dall’altro cerco di non caricarmi di troppa responsabilità. Vorrei affrontare quest’avventura in modo molto semplice, non farò particolari sforzi, mi proporrò in modo molto naturale e non ricorrerò a nessun escamotage per attirare attenzione. Ovviamente ci sarà la scimmia per dare al pubblico europeo la possibilità di conoscere la performance originale ma poi il suo percorso potrà ritenersi concluso. Il brano subirà il taglio della seconda strofa per motivi di regolamento ma abbiamo fatto in modo che restasse intatto l’impatto dinamico dello special. Per il resto ho avuto una risposta e un supporto internazionale che non mi aspettavo, punto ad un contesto internazionale cercando di valorizzare la nostra lingua. Per quanto riguarda il disco, infine, la versione che uscirà all’estero avrà il titolo in inglese, una cover diversa e sarà comprensiva del brano “Amen”.Lo so farò una grave contravvenzione alla ricorrenza del numero 9 che accompagna questo progetto e la mia vita ma ne varrà la pena (ride ndr)». A chi invece viene da pensare come faccia a gestire tutto questo improvviso successo, il cantautore risponde: «Per gestire bene quello che mi sta succedendo vivo in modo molto naturale, non mi pongo troppi problemi, sono arrivato a questo punto della mia carriera quando la mia personalità si era già formata. Non sono più un ragazzino, non vivo il dualismo tra popstar e uomo, sono quello che sono e non mi spaventa il successo, vivo tutto con gioia e il successo ottenuto da “Occidentali’s Karma” mi fa pensare che il brano abbia ormai una sua vita. Le canzoni sono di chi le vive e le fa diventare sue. Sono un po’ osservatore di questa canzone e sono orgoglioso di presentarla in italiano». Proprio lui che si è imposto al pubblico con brani di facciata ironica, in questo disco non rinuncia all’emotività, soprattutto ne “La mia versione dei ricordi” e “Spogliarmi”: «Tengo a precisare che non è vero che preferisco far emergere il mio lato ironico per nascondermi, questa è una parte della mia espressività. In un sistema frenetico e veloce, la dimensione scanzonata cattura subito l’attenzione però è anche vero che un brano come “Spogliarmi” riesce a rappresentarmi al meglio: una volta raggiunti gli obiettivi, l’unico modo per salvarci è spogliarci di tutto per ritrovare la fame di nuove cose. Considero questo brano allo stesso modo de “Il vento s’alzerà” contenuto nel mio disco precedente». Il 27 maggio a Roma, Francesco Gabbani condurrà i TIM MTV Awards, che saranno trasmessi in diretta su MTV, MTV Music e VH1 mentre il tour ufficiale, organizzato da International Music and Arts, partirà il 19 giugno da Verona: «Per quanto riguarda il tour, farò riferimento a tutto il mio repertorio mettendo in scaletta anche qualche brano del mio primissimo lavoro, la parte visiva avrà un peso relativo perché io stesso cerco di darmi molto sul palco. A chi, invece, dice che sono troppo prezzemolino in tv, rispondo che mi basta la mia musica e che ho accettato di condurre gli Mtv Awards perché è una dimensione che non mi allontana dal mio essere artista e perché negli anni sono stati tanti i cantanti a condurre questa kermesse».
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