“Lunga attesa” è il titolo del nuovo lavoro discografico dei Marlene Kuntz, il decimo di una band che, dopo 25 anni vissuti spendendosi sui palchi di tutta Italia, torna dimostrando di avere ancora parecchio da darci e da dirci. All’indomani dei grandi festeggiamenti in occasione del ventennale dall’uscita di “Catartica”, Cristiano Godano e compagni sfornano 12 inediti intrisi di verità concettuali assolute ed impreziositi da suoni cesellati da chitarre imperiose, potenti, energiche, assetate di occhi e orecchie. Anticipato da “Fecondità”, l’album da ascoltare necessariamente nella sua interezza, è caratterizzato da un’ attitudine autenticamente rock eppure non mancano sorprese di natura intima e commovente. All’interno di una realtà che ci disintegra, impressionano frasi come “fammi ascoltare il tuo silenzio”. Senza un equilibrio e tra oceani di stupidità, il rigoglio strumentale e semantico dei Marlene Kuntz si snoda lungo riverberi, distorsioni ed intuizioni in grado di smuoverci e di risvegliarci da un catatonico stato di rassegnata contemplazione ricettiva.
Intervista a Cristiano Godano
“La realtà ci disintegra, nulla c’è che ci reintegra”?
“Narrazione” è frutto di un’intuizione che non ho ancora messo a fuoco del tutto. Nel mito e, più in generale, in tutto ciò che le favole tramandano, risiede qualcosa di emotivamente più importante e in grado di segnarci nel profondo. Per contrasto, quindi, se da una parte c’è la narrazione, dall’altra c’è tutto ciò che ci viene trasmesso dalla realtà che ci circonda. Mi è venuto facile pensare alla realtà che ci disintegra e che ci rende persone impermeabili all’emotività e alle problematiche contingenti.
In “Lunga attesa” ci sono degli interrogativi che non lasciano spazio all’evasione…
Nel renderci conto di quanto siamo piccoli di fronte all’universo diventa tutto un po’ vertiginoso. Certi grandi interrogativi sono stati al centro delle riflessioni di filosofi, poeti, romanzieri, fisici, astronomi. Non si tratta di stare con le spalle al muro ma di acquisire una certa consapevolezza ci dà la possibilità di discernere con più lucidità e di mantenere le distanze dalla dilagante moda del creazionismo.
I suoni che proponete in quest’album picchiano duro, una pressione sonora in controtendenza rispetto a quello che ci viene proposto da più fronti. Come mai questa scelta , cosa vi ha dato l’entusiasmo per darci dentro senza mezza misure?
In fondo neanche noi lo avremmo pensato , abbiamo fatto un tour dedicato a “Catartica”, il nostro primo disco e, per poterlo celebrare al meglio, abbiamo fatto molte prove e abbiamo suonato diversi brani che non toccavamo da diversi anni. Quando siamo entrati in sala prove avevamo il sospetto che la pressione sonora ci avrebbe disturbato l’orecchio. Contrariamente alle aspettative, la cosa non è andata in questi termini, ci siamo divertiti a tirare su i pezzi di “Catartica” per cui, quando ci siamo trovati a lavorare ai pezzi nuovi, non abbiamo avuto paura di fronteggiare questa pressione che ci ha permesso di scoprire diverse possibilità di creatività e divertimento; è stato tutto molto più spontaneo di quanto noi stessi avremmo potuto immaginare.
Da cosa nasce la costruzione dei vostri suoni?
Il nostro suono è figlio di 30 anni di esperienza e più di 1700 concerti. Alla base c’è tutto il nostro knowhow, un marchio di fabbrica che contraddistingue tanto i Marlene Kuntz quanto tutte le band che hanno un suono riconoscibile.
“Un attimo divino” si discosta dalle altre canzoni contenute nel disco : le Lacrime vengono asciugate da un uomo tanto arrabbiato quanto capace di donarsi senza riserve…
Fin da quando esistiamo, il nostro linguaggio si è sempre mosso lunga una doppia direzione: da una parte c’è l’impeto, che coincide con la parola Kuntz, dall’altro c’è la piega romantica e sentimentale, che coincide con la parola Marlene. Anche qui ci sono due o tre brani più vicini alla nostra parte morbida e che fanno parte del nostro patrimonio genetico.
Con quali prospettive vi approccerete alle date europee che a fine febbraio anticiperanno il “LUNGA ATTESA TOUR 2016”?
Partiremo e ci caricheremo in luoghi dove non siamo abituati a suonare, luoghi in cui la gente non ha ancora avuto modo di vederci. Siamo sicuri al 100% che saranno le comunità italiane a venire a vederci ma si tratta comunque di persone che non siamo abituati ad avere sottopalco. Queste date serviranno a scaldarci ma ovviamente la cosa non implica che ci sarà minor tiro e che non avremo i pezzi in mano come quando saremo in Italia.
Il 17 febbraio arriverà nei cinema di tutta Italia ”Marlene Kuntz. Complimenti per la festa”, il film diretto da Sebastiano Luca Insinga, che celebra i Marlene Kuntz, a vent’anni dal loro album di debutto “Catartica”. Anche se non siete intervenuti nella scelta dei materiali, cosa avete provato rivedendovi?
“Complimenti per la festa” mostra i Marlene Kuntz sotto una veste molto intima.
I ragazzi che hanno lavorato al film hanno chiesto materiali a persone a noi vicine, ovvero coloro che ci sopportavano agli inizi. Si tratta di un racconto dal risultato curioso, ci siamo fatti prendere per mano dal filo della narrazione e pensiamo che lo stesso accadrà al pubblico.
Raffaella Sbrescia
TRACKLIST “LUNGA ATTESA”:
1. Città dormitorio
2. Fecondità
3. Formidabile
4. Leda
5. Lunga attesa
6. Narrazione
7. Niente di nuovo
8. La noia
9. Il sole è la liberta
10. La strada dei ricordi
11. Un attimo divino
12. Un po’ di requie
“LUNGA ATTESA TOUR 2016”
25 FEBBRAIO - PARIGI – L’ALIMENTATION GENERALE
27 FEBBRAIO - BRUXELLES – VK
28 FEBBRAIO - LONDRA – HOXTON SQUARE BAR & KITCHEN
29 FEBBRAIO - DUBLINO – WHELAN’S
2 MARZO - AMSTERDAM – SUGAR FACTORY
11 MARZO – MILANO – FABRIQUE (TIMmusic ONSTAGE AWARDS WEEK)
12 MARZO – MARGHERA (VE) – RIVOLTA
17 MARZO – COSENZA – UNICAL
18 MARZO – GROTTAMMARE (AP) – CONTAINER
19 MARZO RIMINI – VELVET
23 MARZO – ROMA – QUIRINETTA
24 MARZO – TERNI – OPIFICIO
25 MARZO – VERONA – MALKOVIC C/O PIKA CLUB
26 MARZO – BERGAMO – DRUSO
01 APRILE – TORINO – HIROSHIMA MON AMOUR
02 APRILE – PERUGIA – AFTERLIFE
08 APRILE – GATTATICO (RE) – FUORI ORARIO
09 APRILE – FIRENZE – AUDITORIUM FLOG
10 APRILE – S.MARIA A VICO (CE) – SMAV
15 APRILE – SAMASSI (CAGLIARI – MEDIO CAMPIDANO) – BIGGEST
20 APRILE – BOLOGNA – LOCOMOTIV
21APRILE – BRESCIA – LATTERIA MOLLOY
22 APRILE – BRESCIA – LATTERIA MOLLOY
23 APRILE – LIVORNO – THE CAGE
Video: Fecondità