Chick Corea & The Vigil live al Blue note: quando il jazz è eccellente

Chick Corea & The Vigil live @ Blue note

Chick Corea & The Vigil live @ Blue note

Il leggendario Blue Note di Milano festeggia il dodicesimo anniversario di vita all’insegna della grande musica di un padrino d’eccezione:  Armando Chick Corea, uno dei più importanti pianisti del jazz moderno  torna, infatti, sul palco meneghino, così come fece nel 2003, testimoniando un legame speciale con il noto jazz club milanese. L’occasione, celebrata con quattro spettacoli (due per sera, alle 21 e alle 23.30), vede Corea insieme a The Vigil, la band che lo accompagna dal 2013 e che comprende Tim Garland ai fiati, Charles Altura alla chitarra, Hadrien Feraud al basso e Marcus Gilmore alla batteria. Vincitore di ben ventuno Grammy in tutta la sua carriera, Corea rinsalda il rapporto con l’Italia, dopo aver preso parte all’ultima edizione di Umbria Jazz Festival e lo fa con un concerto tanto ricco quanto variegato.

Chick Corea ph Roberta Gioberti

Chick Corea ph Roberta Gioberti

Suoni classici e suoni informali, suoni neolatini alternati a linguaggi sperimentali e ricercati si fondono nelle mani e nel genio di Corea nonché dei suoi ottimi musicisti. Tra brani nuovi e reprise di suoi grandi classici, Chick ha inaugurato il concerto delle ore 21.00 con un pezzo ad improvvisazione aperta in cui l’estro di Tim Garland ed il portentoso  tecnicismo del bassista Feraud hanno subito portato il live ad un livello di eccellenza assoluta. Tra i cinque brani proposti spicca “Anna’s tango”, un brano che si sviluppa in un lungo crescendo ritmico fino ad un travolgente exploit da godere fino all’ultima nota. Sublime anche la nuova  versione di “Portals”,  arricchita da modulazioni di suono metallico e da ancestrali richiami percussivi. Ludico e coinvolgente il richiestissimo bis: con una latin jazz session e continui cambi di ritmo, accompagnati dai complici vocalizzi del pubblico, Chick Corea rappresenta la tangibile testimonianza che si può essere leggenda vivente senza perdere la spontaneità e la leggerezza che incantano l’anima e riscaldano il cuore.

Raffaella Sbrescia

Naïf Tour: Malika Ayane fa il bis a Milano ed è un tripudio unanime di consensi

Malika Ayane

Malika Ayane

Il grande pubblico si accorge, finalmente, del grandissimo valore artistico di Maliya Ayane. L’occasione è data dal nuovissimo Naïf Tour, l’avventura live con cui l’artista salirà sui palchi dei teatri italiani con le canzoni del suo ultimo bellissimo album di inediti e i più grandi successi della sua discografia. La seconda delle due date al Teatro Nazionale di Milano è ancora più emozionante della prima: «Stasera vi siete beccati tutta l’emozione e l’ansia che mi ero tenuta dentro ieri, grazie per averla trasformata in qualcosa di unico e meraviglioso», spiega Malika, ringraziando il pubblico a fine concerto, tra scrosci di applausi festanti e una meritata standing ovation.  Definiamo meritato cotanto entusiasmo perché Malika Ayane si è messa in gioco senza risparmiarsi, il concept di questo nuovo live è davvero molto elaborato: l’artista balla, affronta svariati cambi d’abito, gioca, interagisce con la band e con il pubblico ma soprattutto canta reinterpretando le sue stesse canzoni in un modo completamente nuovo, diverso e, se possibile, ancora più intenso, grazie ad una formazione strumentale sorprendentemente ricca e competente. Nell’oscurità del teatro  Malika Ayane fa il suo ingresso tra il pubblico cantando “Blu”, accompagnata da un corpo di ballo composto da quattro ballerini e ricoperta da uno spettacolare mantello che le conferisce un’aria sognante e fiabesca; un vero e proprio oggetto di scena con cui i ballerini giocano con  Malika, pronta a lasciarsi andare in una sorta di metamorfosi ovidiana che, alla fine, la lascerà libera di incantare tutti con la sua potentissima voce.

Malika Ayane live - Teatro Nazionale - Milano ph Gaetano De Maio

Malika Ayane live – Teatro Nazionale – Milano ph Gaetano De Maio

“Tre cose”, “Tempesta”, “Medusa”, “Lentissimo”, “Ansia da felicità”, “Dimenti.ca domani”, “Ricomincio da qui”, “Cose che ho capito di me”, la dolce “Mars” e “Thoughts and Clouds”, scandiscono con dolce raffinatezza la prima parte della scaletta.  Per la scelta dei brani successivi Malika s’inventa un modo simpatico e creativo per coinvolgere il pubblico  introducendo sul palco un tabellone contenente i suoi più famosi singoli, il cui funzionamento è scandito dal colpo di un martello gigante. Il marchingegno, dal gusto Naïf e dal fascino vintage, diverte il pubblico e dà a Malika la possibilità di abbassare le barriere ed interagire con la platea in maniera efficace ed immediata. Si inizia con “Foglie”, il bellissimo brano scritto da Giuliano Sangiorgi, si continua con “Satisfied”, con Demetrio Albertini ospite e beniamino dell’artista, il gioco continua con  “E se poi”, canzone ulteriormente impreziosita da un ottimo arrangiamento, poi è la volta della celebre “Feeling better” in salsa latina. Sorprendente la versione di “Controvento”, interamente accompagnata dal suono dello xilofono. Il gioco si conclude con una divertente interpretazione coreografica di “Cos’hai messo nel caffè”, “La prima cosa bella” e “Sospesa”, brano a cui Malika è davvero molto affezionata.

Malika Ayane live - Teatro Nazionale - Milano ph Gaetano De Maio

Malika Ayane live – Teatro Nazionale – Milano ph Gaetano De Maio

Per l’ultima parte del concerto l’artista si concede ancora un cambio d’abito, paillettes nere e sinuose trasparenze per coreografie in stile musical. “Non detto”, “Chiedimi se” ed una straordinaria “Senza fare sul serio” sono gli ultimi brani in scaletta prima dei bis: “Adesso e qui (Nostalgico presente) e la sublime “Niente”, brano che Malika sceglie di regalare al pubblico anche senza averlo provato. L’interpretazione, intima e sofferta,nella suggestiv penombra del teatro, ci restituisce, infine, l’immagine di un’anima delicata votata alla magia di un sogno chiamato musica.

 Raffaella Sbrescia

 Di seguito il calendario aggiornato del “Naif tour 2015”16 ottobre Bergamo (Teatro Creberg), 17 ottobre Mantova (Palabam), 19 ottobre Bologna (Teatro Europauditorium), 20 ottobre Genova (Teatro Politeama), 21 ottobre Brescia (Palabanco), 26 ottobre Torino (Teatro Colosseo),28 ottobre Firenze (Teatro Verdi), 29 ottobre Assisi - PG (Teatro Lyrick), 3 novembre Roma (Auditorium Conciliazione), 4 novembre Cosenza (Teatro Rendano), 7 novembre Vicenza (Teatro Comunale), 8 novembre Parma (Teatro Regio), 10 novembre Napoli (Teatro Augusteo), 11 novembre Pescara (Teatro Massimo), 12 novembre Senigallia – AN (Teatro La Fenice), 15 novembre Trento (Auditorium Santa Chiara), 16 novembre Udine (Teatro Nuovo), 23 novembre Lecce (Teatro Politeama Greco),24 novembre Bari (Teatro Team), 26 novembre Reggio Calabria (Teatro Cilea), 27 novembre Catania (Teatro Metropolitan), 28 novembre Palermo (Teatro Golden), 30 novembre Milano (Barclays Teatro Nazionale), 3 dicembre Lugano (Palazzo dei Congressi), 8 dicembre Cagliari (Teatro Lirico), 9 dicembre Sassari (Teatro Comunale), 11 dicembre Sanremo - IM (Teatro Ariston).

Lorenzo Fragola live: l’Alcatraz di Milano in delirio. Il report del concerto

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Ci siamo. Lorenzo Fragola arriva al famigerato faccia a faccia col pubblico con la prima avventura live. Forte del travolgente successo del singolo multiplatino #Fuoric’èilsole, il giovane cantautore catanese è salito sul palco dell’Alcatraz di Milano per la data meneghina di 1995 – Il tour. La girandola di avvenimenti importanti che l’hanno portato dal gradino più alto di X Factor, alla platea del Festival di Sanremo fino ai piccoli club d’Italia ha rimpinguato il palmares di fans e detrattori ma Fragola sta dimostrando di avere una personalità più spiccata del previsto. Dalle sue scelte artistiche si evince immediatezza e voglia di osare sia misurandosi con gli “intoccabili” della musica leggera italiana sia con le hits internazionali. Il suo repertorio, certo, non offre molta materia prima, Lorenzo per primo cerca di riempire i vuoti interagendo spesso con un pubblico quasi esclusivamente femminile creando un’armoniosa alchimia. Il concerto inizia sotto i migliori auspici con una versione a capella di ‘Che cosa sono le nuvole’ di Modugno-Pasolini, presentato durante la scorsa edizione di X-Factor.

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

La scaletta prosegue all’insegna del mix and match: Lorenzo sceglie il meglio del proprio repertorio e dei suoi cavalli di battaglia regalando ad ogni brano una veste sonora piuttosto buona, soprattutto se sul palco con lui ci sono professionisti come Osvaldo Di Dio e Phil Mer. Pubblico in delirio per il tormentone estivo  # Fuori c’è il sole ma anche per il successo sanremese  “Siamo Uguali” e la hit “The Rest”. Da “Homeland” a “Close the eyes” e “Distante” fino alle cover di “Freedom”, il clamoroso successo di Pharrel Williams, “Take me to church” di Hozier e l’inaspettata “E penso a te” di Lucio Battisti, la prova live di Fragola non è ammaliante eppure alcuni margini di miglioramento ci sono e si riferiscono alla buona resa vocale e alla bella scelta degli arrrangiamenti. I testi, certo, non raccontano niente di particolarmente importante ma di questo ne è consapevole lo stesso Fragola. Diamogli il tempo di crescere, maturare, imparare e lasciarsi andare. Il pop nostrano, si sa, si muove con tempi e modalità avulse dalle dinamiche internazionali. Per queste ragioni, a Lorenzo Fragola riconosciamo i meriti da teen star e restiamo in attesa di scoprire quali saranno i prossimi passi di un ragazzo che dimostra di avere tanta voglia di mettersi in gioco.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di Luigi Maffettone ( gli scatti risalgono al concerto di Lorenzo Fragola tenutosi alla Casa della Musica di Napoli lo scorso 3/10/2015)

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

 

Eros Ramazzotti live: l’eterno romantico scalda il cuore di Milano

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti bissa l’appuntamento live al Mediolanum Forum di Assago con un caloroso sold out. Il suo show, curato in ogni singolo dettaglio, punta ad un pubblico internazionale e si vede. Il fulcro della bellezza di questo concerto sta nell’immediata efficacia  di canzoni senza tempo che, attraverso un complesso ed avanguardistico gioco di luci e visuals, si rivestono di moderna ricercatezza. Il risultato è sofisticato ma l’autenticità è sempre l’elemento più impattante. Più di 30 anni di carriera alle spalle non hanno scalfito l’animo genuino di Eros Ramazzotti che, confrontandosi con le sonorità internazionali contemporanee, sceglie di rivisitare completamente i 27 brani in scaletta sotto la direzione musicale di Luca Scarpa (fidato direttore musicale) e Claudio Guidetti. L’intro del concerto è subito spettacolare, l’inconfondibile tocco di Luca Tommassini alla regia è di quelli che lasciano lo spettatore a bocca aperta: una speciale animazione 3D del volto di Eros, dagli evidenti richiami marvelliani, evidenzia orgogliosamente la mappa dei segni che il tempo ha tracciato sul viso di Eros delineando i tratti di una vera e propria icona.

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Luci e ombre, colori e potenti laser creano suspense, attesa, aspettativa. Eros è carico, adrenalinico, pronto ad emozionarsi e ad emozionare, ancora una volta, ancora di più. I primi brani in scaletta sono tratti da “Perfetto”, l’album  di inediti pubblicato per Universal Music  lo scorso 8 maggio. Con Eros sul palco musicisti provenienti da tutto il mondo: Luca Scarpa (piano & keyboards), Giovanni Boscariol (keyboards), Giorgio Secco (guitar), Thomas Pridgen (drums), Paolo Costa (bass), Joe Leader (sax), Christian Pescosta (percussions), Monica Hill Roberta Montanari (backing vocals) e Phil Palmer (guitar), collaboratore storico di Eros e, tra gli altri, di Bob Dylan, Frank Zappa, Robbie Williams, una band davvero notevole con una speciale menzione di merito a Joe Leader per i suoi meravigliosi contributi strumentali. L’intensità emotiva del concerto cresce in maniera graduale; brano dopo brano Eros svela piccoli dettagli della propria anima artistica costruendo insieme al pubblico una particolare alchimia emotiva.

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Il clou arriva con “Più che puoi”, interpretata con un trasporto tale da far venire la pelle d’oca. Particolarmente significativo il contributo video ideato per “Esodi”, un brano che, nonostante i suoi ventidue anni di vita, racchiude un messaggio ancora attuale. Intenso anche il piano solo di Eros per “Tra vent’anni”, coadiuvato dal bellissimo terzetto  di diamanti costituito da :“Una storia importante”, “Adesso tu”, L’Aurora”. Ramazzotti è un inguaribile romantico e se il concerto è dedicato a sua figlia Aurora, alle prese con le prime importanti sfide da adulta, la sorpresa è la cessione del palco a Davide, fan storico di Eros, per una sorprendente proposta di matrimonio alla sua Roberta.

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Nell’ultima parte del concerto Ramazzotti sprigiona tutta la sua energia e, canzone dopo canzone, si ha come la sensazione di percorrere un viaggio a ritroso nel tempo insieme a lui. La sua e la nostra storia si fondono, è facile immedesimarsi nei testi che hanno accompagnato la nostra vita ed è bello lasciarsi cullare dai ricordi. “Sei un pensiero speciale”, “Un’emozione per sempre”, “Cose della vita”, “Musica è” e poi, ancora, un’imperdibile versione acustica di “Un angelo disteso al sole”, una latineggiante “Fuoco nel fuoco” e l’immancabile evergreen “Più bella cosa” chiudono il concerto lasciandoci il cuore ricolmo di emozione e gratitudine. Avanti così Eros, porta un pezzetto della nostra storia in giro per il mondo, sarà come essere con te.

 Raffaella Sbrescia

 Setlist

1             L’OMBRA DEL GIGANTE

2             IL TEMPO NON SENTE RAGIONE

3             PERFETTO

4             ALLA FINE DEL MONDO

5             STELLA GEMELLA

6             SE BASTASSE UNA CANZONE

7             ROSA NATA IERI

8             SBANDANDO

9             PIÙ CHE PUOI

10           TERRA PROMESSA

11           VIVI E VAI

12           ESODI

13           TRA VENT’ANNI

14           UNA STORIA IMPORTANTE

15           ADESSO TU

16           L’AURORA

17           DOVE C’E’ MUSICA

18           IL VIAGGIO

19           UN’ALTRA TE

20           l BELONG TO YOU

21           SEI UN PENSIERO SPECIALE

22           UN’EMOZIONE PER SEMPRE

23           COSE DELLA VITA

24           MUSICA E’

BS

25           UN ANGELO DISTESO AL SOLE

26           FUOCO NEL FUOCO

27           PIÙ BELLA COSA

Le date del tour

 

10 ottobre 2015                               Milano – Mediolanum Forum

12 ottobre 2015                               Firenze – Mandela Forum

14 ottobre 2015                               Roma – Palalottomatica

16 ottobre 2015                               Roma – Palalottomatica// SOLD OUT

18 ottobre 2015                               Castel Morrone – Palamaggiò

20 ottobre 2015                               Bologna – Unipol Arena

22 ottobre 2015                               Monaco di Baviera (Germania) – Olympiahalle// SOLD OUT

24 ottobre 2015                               Mannheim (Germania) – SAP Arena

26 ottobre 2015                               Bruxelles (Belgio) – Palais 12

27 ottobre 2015                               Bruxelles (Belgio) – Palais 12

30 ottobre 2015                               Praga (Repubblica Ceca) – 02 Arena

1 novembre 2015                            Colonia (Germania) – Lanxess Arena

3 novembre 2015                            Amsterdam (Olanda) – Ziggo Dome// SOLD OUT

5 novembre 2015                            Stoccarda (Germania) – Schleyrhalle

7 novembre 2015                            Torino – Pala Alpitour// SOLD OUT

 Photogallery a cura di : Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

Eros Ramazzotti live ph Luigi Maffettone

 

Expo a Teatro: una spassosa serata amarcord per Toquinho e Ornella Vanoni al Teatro Manzoni

Toquinho

Toquinho

Una serata speciale quella al Teatro Nazionale di Milano con l’atteso concerto di Toquinho, brasiliano di San Paolo, italiano di origine e di cognome (Pecci), popolare ed amatissimo dal pubblico italiano già a partire dagli Anni ‘70, quando girava l’Europa e il mondo in concerto con il poeta e maestro Vinicius de Moraes. Il primo dei due concerti organizzati nell’ambito di Expo a Teatro (il secondo questa sera con Alex Britti) ha rappresentato l’occasione perfetta per ripercorrere i tratti salienti della lunga e prestigiosa carriera del chitarrista e compositore ma anche per conoscere gli aneddoti più curiosi, sconosciuti ai più. Voce, chitarra e nessuna scenografia per una scaletta incentrata sul meglio dello storico canzoniere popolare brasiliano, con un occhio di riguardo in più per la bossa nova. Un repertorio, quello di Toquinho, in grado di spaziare in maniera sempre fresca e coinvolgente tra tematiche anche controverse. Quella di Toquinho è la storia di una vita vissuta all’insegna della musica, già a partire dagli esordi, anni difficili e significativi in cui la musica ha svolto un ruolo fondamentale per veicolare concetti, idee e ovviamente sentimenti. Un’epoca cruciale anche per Toquinho che, insieme a colleghi illustri come Geraldo Cunha, Chico Buarque e numerosi altri, ha fatto conoscere il suono delle note brasiliane a tutto il mondo.

Ornella Vanoni

Ornella Vanoni

Sul palco del teatro meneghino, l’artista ha scelto di mettersi a nudo e raccontarsi senza remore, emozionando i fan di vecchio corso ma soprattutto incuriosendo i più giovani spettatori presenti in platea. La passione, il pathos, l’enfasi, la genuinità autentica del suo modo di suonare e di interagire con il pubblico hanno dimostrato che si può ancora essere se stessi nonostante tanti anni di carriera ed un successo mondiale da gestire. La compagna perfetta per questa spassosa lezione di storia della musica è stata l’immensa Ornella Vanoni, icona della musica italiana, protagonista di una performance esilarante e poetica al contempo. Ospite di Toquinho per rievocare quello straordinario album del ’76 intitolato “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria”, registrato proprio con Vinicius, Toquinho e la collaborazione di Sergio Bardotti, grande autore e paroliere innamorato del Brasile, Ornella si è divertita a ricordare le sessioni di registrazione del disco, le tavolate con Toquinho e le emozioni di Vinicious senza risparmiarsi un attimo. Esilaranti le battute sopra le righe, i balletti a piedi nudi e le deliziose improvvisazioni, compreso il divertente brano inventato al momento, incentrato  sul motto “Todo bem” e sull’incrollabile positività tipica dell’animo brasiliano. “Tristezza per favore vai via”, cantano Toquinho e Ornella, ed è inevitabile uscire dal teatro con il sorriso sulle labbra e il cuore più leggero.

Raffaella Sbrescia

Soundtracks live: le opere d’arte sonore di Apparat al Fabrique di Milano. Il report

Apparat live ph Luigi Maffettone

Apparat live ph Luigi Maffettone

Un’esperienza totalizzante, che raccoglie i pensieri,  i sensi, i muscoli. Tutto questo è un live di Sascha Ring, aka Apparat, il dj e compositore tedesco noto per le sue creazioni sonore fuori dagli schemi. La consacrazione definitiva, sancita  dagli eccellenti riscontri ottenuti dalle musiche originali per “Il giovane favoloso”, il film del regista napoletano Mario Martone sulla vita di Giacomo Leopardi, candidato a ben 14 David di Donatello, lo ha riportato in Italia con “Soundtracks live”. Un concerto che ha toccato diverse città italiane e che lo scorso 3 ottobre è arrivato anche al Fabrique di Milano. Bar chiusi e telefonini rigorosamente spenti per una performance autorevole, seria, che non ammette distrazioni. Ogni minimo dettaglio è necessario e sufficiente affinchè lo spettatore non perda nemmeno una nota dii flussi sonori costruiti con cura artigianale e dal fascino ancestrale. Affiancato dalle creazioni visive dei Transforma Visuals, il gruppo di artisti che ormai da tempo firma le creazioni visive pensate per  entrare nel fulcro embrionale degli ambienti sonori di Apparat, l’artista tedesco fonde abilità e ingegno, progresso e tecnologia ma anche visione creativa e suggestione estemporanea.

Apparat live ph Luigi Maffettone

Apparat live ph Luigi Maffettone

Il merito più importante di Apparat e degli eccezionali musicisti che lo accompagnano sul palco è quello di riuscire a far confluire tutti questi elementi all’interno di creazioni sonore, vere e proprie opere d’arte, in grado di offrire un’ininterrotta serie di emozioni ed interpretazioni. Echi, richiami, prismi di colori, arcobaleni di suoni sono costruiti, cercati e condivisi con l’intento, assolutamente riuscito, di creare un incantesimo sonoro di una bellezza tanto intensa quanto indescrivibile.

Apparat live ph Luigi Maffettone

Apparat live ph Luigi Maffettone

Apparat coniuga tradizione e sperimentazione attraverso imprevedibili innesti di suoni e di note. Un viaggio continuo che, pur non conoscendo pause, riesce a spostare di volta in volta il baricentro interpretativo di ogni singolo spettatore che, in questo modo, diventa parte integrante di un universo quantistico carico di energia. Una tensione viva, palpabile, fruibile in grado di creare un contesto magico in cui la musica di Apparat rappresenta un irresistibile richiamo al sublime fascino di una bellezza eterea e perturbante al contempo.

Raffaella Sbrescia

Mika in concerto a Milano: incanto e magia in un Heaven di emozioni

Mika live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Mika live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Magia, spensieratezza, allegria e a “little bit of love”. Il quarto concerto italiano di Mika al Mediolanum Forum di Assago (Milano), nell’ambito del No Place in Heaven Tour, è la celebrazione dei sentimenti. Divo senza divismi, Mika è diverso da tutti gli altri, non cerca trucchi, non si affida alla tecnologia, crea una fiaba in cui i protagonisti sono gli outsiders con i loro piccoli difetti da mettere in  bella mostra. Genuino, disinvolto, scatenato Mika entra nel cuore del pubblico con immediatezza e lucida efficacia. Lo show è un tripudio di colori e sonorità pop ma non rinuncia all’autenticità del lavoro artigianale ed è così che nell’arco di due ore Mika ci porta alla scoperta della sua personalità con una nuova consapevolezza di sé e della sua arte. Anche la scenografia è la materializzazione di un sogno, si tratta si un paesaggio urbano stilizzato in colori pastello che rispecchia l’animo multiforme di Mika e che esclude l’impatto tecnologico a favore di un coinvolgimento emotivo più intenso.

L’artista sale sul palco intorno alle 21.00 cantando “No place in Heaven” quasi celandosi dietro un impermeabile ed un grosso cappello, appoggiandosi ad una roulotte che si rivelerà essere un palco nel palco . Un inizio in sordina, quasi enigmatico. L’energia cresce e si sviluppa in maniera lenta, inesorabile, quasi viscerale: la scenografia si arricchisce e si espande insieme ai ritmi e i toni dei brani e delle gag con cui Mika coinvolge il pubblico creando un’onda emotiva impattante. “Stasera mi sento un po’ a casa mia – spiega l’artista di origine libanese – Sapete cosa facciamo quando siamo a casa mia? Cantiamo!” E via, su e già per il palco senza fermarsi mai, senza risparmiare sorrisi e sudore. Big Girl (You Are Beautiful), Good Wif, Grace Kelly, Boum Boum Boum, Talk About You, Good Guys, Origin Of Lov, Relax, Take It Easy. Mika spazia con disinvoltura tra le hits che l’hanno reso celebre in tutto il mondo e i brani del suo ultimo album di inediti in cui racconta davvero molto di sé.

Mika live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Mika live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Il climax del concerto è racchiuso in “Underwater”, un momento di emozione tanto autentica quanto inaspettata. Con il sorriso di un bambino ed uno sguardo ricolmo di commozione, Mika guarda estasiato il gioco di luci creato dagli smartphones degli spettatori: “Non ci sono mai state tante stelle a Milano, scherza, Facciamo gli scemi tutti insieme, senza orgoglio e senza vergona”, esortando il pubblico a lasciarsi andare dirigendo una spettacolare coreografia di luci e di voci. Costantemente al di sotto di un glitteratissimo mappamondo-mirrorball, Mika riesce a far ballare anche i più abbottonati “senza pensare alle conseguenze, perché a Milano mi sento a casa, e a casa non ci sono conseguenze”.

Mika live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Mika live @ Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Di grande impatto anche il duetto con Chiara Galiazzo sulle note di “Stardust”, senza dimenticare la super triade composta da Happy Ending, We Are Golden, Love Today. Con l’animo leggero e lo sguardo disteso, Mika si avvia al finale dello show con grinta: “Prima di andare via, facciamo un po’ di rumore”, e così sia. I bis chiudono la festa pop con Last party ed inedite rime in italiano, frutto di una traduzione maccheronica di “Lollipop”, cantata ancora in duetto con Chiara Galiazzo e che, nonostante la leggerezza della  melodia,  nasconde un messaggio malinconico: “L’amore ti deluderà”, canta Mika, mostrando fino all’’ultimo istante ogni singola sfumatura della sua anima così colorata e altrettanto stimolante.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto

No Place in Heaven
Big Girl (You Are Beautiful)
Good Wife
Grace Kelly
Boum Boum Boum
Talk About You
Good Guys
Origin Of Love
Relax, Take It Easy
L’amour fait ce qu’il veut
Staring at the Sun (Tant que j’ai le soleil)
Promiseland
Underwater
Elle Me Dit
Happy Ending
Stardust (con Chiara Galiazzo)
We Are Golden
Love Today

Encore
Last Party
Lollipop  (con Chiara Galiazzo)

 

Ballerini per una notte con Giorgio Moroder. Il live report del set all’Estathè Market Sound

Giorgio Moroder ( scatto presente sulla pagina Facebook dell'artista)

Giorgio Moroder ( scatto presente sulla pagina Facebook dell’artista)

L’Estathè Market Sound si trasforma nella migliore discoteca all’aperto di Milano per l’attesissimo set di Giorgio Moroder.  Ad accompagnare la performance del padre della musica dance e pioniere dell’elettronica  solo grappoli di casse e qualche visual. Prima di lui, la potente performance di Claudio Coccoluto che, fino alle 22.30 ha tenuto felicemente banco. Subito dopo, le note che hanno fatto la storia delle ultime generazioni hanno catapultato il cuore indietro nel tempo: atmosfere vintage, ricordi di altre epoche ed emozioni senza età hanno fatto capolino tra i guizzi di un serratissimo set caratterizzato da una continua alternanza di brani del passato e hits più recenti. Dietro al suo MacBook Moroder  diverte e fa divertire il pubblico, purtroppo poco numeroso rispetto all’esclusività dell’evento in questione.  L’apertura è subito di grande impatto con “Love To Love Me Baby” , il brano che ha lanciato Moroder sulle scene mondiali insieme alla sua musa, la celeberrima Donna Summer. Poi, in successione, alcuni successi tratti dall’ultimo album di  inediti intitolato “Dejà vu”, pubblicato per Sony dopo ben 30 anni. Stiamo parlando di “Diamonds” (con Charli XCX), “Right Here, Right Now” (con Kylie Minogue), “Tom’s Diner” (con Britney Spears) e la riuscitissima titletrack “Déjà vu” (con Sia). Inaspettato l’omaggio all’Italia con “Un’estate italiana(indimenticabile colonna sonora dei mondiali di Italia 90). Pubblico in visibilio per veri e propri cimeli musicali come “The NeverEnding Story”, “Take my breath away”, le sexy hit di Donna Summer e l’immortale “I Feel Love”. Immancabile “Giorgio by Moroder”, la traccia che ha segnato la collaborazione del dj producer con i Daft Punk e che gli ha donato nuovo lustro. Ampie le rivisitazioni delle hits di gettonatissimi colleghi contemporanei: Avicii, David Guetta, Calvin Harris poi, dopo un’ora e quindici minuti di show, l’adrenalinico ed indimenticabile gran finale con “Call Me”, definito dallo stesso Moroder “il mio favorito”. Il suono del futuro che viene dal passato ci ha reso tutti ballerini per una notte. La leggerezza della dance music rappresenta ancora quella sorta di fluido magico che ci viene in soccorso quando annaspiamo nel grigiore quotidiano.  Per questa ragione viva Giorgio Moroder che, a settacinque anni e con tre Oscar tra le mani, riesce ancora a farci scatenare senza se e senza ma.

Leggi l’intervista a Giorgio Moroder

 Raffaella Sbrescia

Lo charme delle CocoRosie illumina di iridiscente magia il Carroponte

Copia di Cocorosie 3b[1]

Il Carroponte di Sesto San Giovanni si è colorato di iridescente magia e surreali tonalità musicali grazie all’atteso live di Sierra e Bianca Casady, in arte CocoRosie, per una delle due uniche date italiane del duo, a due anni di distanza dall’ultima trasferta tricolore. Con un inedito look  ispirato al mondo dei clown con tanto di parrucche, cappellini, trucco e calzettoni da pagliaccio, le due eccentriche artiste hanno catalizzato l’attenzione del pubblico con le loro canzoni immaginate nel loro casolare/studio nel sud della Francia tra vintage toys e vecchi strumenti, per un ritorno a un approccio musicale più acustico, impreziosito da percussioni e giocattoli ripescati dal loro folgorante disco d’esordio “La Maison de Mon Rêve”.  A renderle seducenti e spettacolari, la loro peculiare originalità, la verve e lo stile sui generis, proprio come si trattasse di un’installazione vivente. Ad accompagnarle sul palco Takuya Nakamura (tastiere e tromba) ed il bravissimo beatbox parigino Tez.

Se ad aprire il concerto, a metà strada tra fiaba e sogno, è la giovane e brava cantautrice torinese Cecilia, con brani tratti dal suo debut album “Guest”, la premessa è già di quelle buone per liberarsi da pensieri e preoccupazioni seguendo il flusso di note che profumano di altrove. Da “Tales of a GrassWidow” arrivano “Far Away”, “End of Time”e “Tears For Animals”, brano realizzato in collaborazione con Antony Hegarty (Antony and The Johnsons), mentre da “Grey Oceans” le CocoRosie eseguono “R.I.P. Burn Face” e “Lemonade”.

Squarci di luce illuminano il cielo lombardo e  i volti di chi ascolta con devozione mentre l’ipnotico fascino ancestrale della voce di Sierra accarezza la sottile vocalità di Bianca; tutt’intorno si fanno spazio esperimenti d’elettronica e hip-hop che, se da un lato ci offrono il meglio del passato discografico delle sorelle Casady, dall’altro ci traghettano nell’immediato futuro di un duo che risplende di grazia e luce propria.

Raffaella Sbrescia

Cristina Donà inaugura il tour estivo al Carroponte di Sesto San Giovanni. Il live report del concerto

Cristina Donà

Cristina Donà

Con il primo concerto della tournèe estiva al Carroponte di Sesto San Giovanni Cristina Donà torna sulle scene e lo fa in grande stile. La delicata potenza della voce dell’artista e la sua inimitabile verve istrionica hanno subito creato un’atmosfera di forte empatia con il pubblico: “Che bella rappresentanza di pubblico c’è stasera, hanno fatto una selezione all’ingresso?”, scherza la cantante, riuscendo a tenere saldamente per mano gli spettatori tra le montagne russe della sua musica fatta di piccole e grandi emozioni.  Dopo il lungo tour che ha visto come protagonista l’ultimo album “Così Vicini” nei club, negli auditorium e nei teatri italiani con numerosi sold-out dall’ottobre 2014 sino a fine aprile, Cristina inaugura la versione estiva del suo show con “Tregua”, brano tratto dal primo album pubblicato nel ’97. In scaletta tantissime canzoni del suo vasto repertorio, arrangiate per l’occasione, da una formazione di musicisti dalle grandi capacità espressive. La line-up è quella che ha accompagnato Cristina Donà nello “Special Electric Tour” invernale: Saverio Lanza, polistrumentista e produttore di “Così Vicini”, Emanuele Brignola al basso (al fianco di Cristina dal 2007 ) e Cristiano Calcagnile, batterista e percussionista che l’ha accompagnata nei tour dei primi tre album.

Cristina Dona_vert_lg

Interprete, autrice e cantautrice di spessore, Cristina Donà non lascia nulla al caso. Tutto delle sue canzoni lascia trasparire cura, attenzione, dedizione. Dagli arrangiamenti particolareggiati ai virtuosismi vocali, la Donà lascia ampi spazi all’ironia e allo scherzo completando una personalità forte e coinvolgente, emotiva ed emozionante. “Proteggi la tua testa da pensieri inutili”, canta Cristina, in “Un esercito di alberi” ricordandoci “ quanto è bello essere vivi” ne “Il tuo nome”. Fiumi d’amore in “Stelle buone” e scariche rock in “The Truman show”, eseguita di getto senza tante prove alle spalle. Intensa e godibilissima “Goccia”. Occhi chiusi e ricordi d’infanzia alla mano per la “Così vicini”, un brano di grande grazia e delicatezza. E poi, ancora “Dove sei”, “Miracoli”, “Giapponese” e la tormentata “Torno a casa a piedi”. Cristina presenta i musicisti, racconta aneddoti, interagisce con il pubblico, scherza con i tecnici senza mai perdere tonicità e la completa padronanza del palco che sembra non voler lasciare mai. ”Il senso delle cose” è racchiuso anche in questa magia che, nonostante gli alti e bassi della vita, non ci abbandona mai e che, per fortuna, artisti come Cristina Donà riescono ancora a creare, donandoci dei sogni.

Raffaella Sbrescia

Previous Posts Next Posts