Laura Bono celebra l’uscita di “Segreto” alla Salumeria della Musica ed è grande festa

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“Siamo solo vizi e spiccioli. Ciechi e poveri. Siamo in astinenza di emozioni che non sai più vivere. Siamo diventati interpreti di una vita che solo noi possiamo ancora scrivere”, canta Laura Bono in “Diluvio”, uno dei bellissimi tratti da  “Segreto”, il quarto album in carriera pubblicato lo scorso 27 novembre per label indipendente La mia Isola, fondata dalla stessa Laura.  Prodotto grazie ad un progetto di crowdfunding di straordinario successo attraverso la piattaforma Musicraiser, questo disco mette decisamente in risalto la scrittura, la maturità e l’efficacia con cui Laura riesce a colpire l’anima senza perdersi dietro a concetti e ideologie.  Prima ancora di ascoltare le nuove canzoni in cuffia, abbiamo avuto modo di assaporarle in anteprima durante il concerto che Laura Bono ha tenuto lo scorso 29 novembre alla Salumeria della Musica di Milano. Più che un concerto, una vera e propria celebrazione d’amore incondizionato: quello dei fan che a più riprese hanno sorpreso, emozionato, coinvolto la loro beniamina con una raffica di sorprese studiate ad hoc. Forse è questa la più grande forza di Laura Bono che ha letteralmente travolto il pubblico con una performance a dir poco vulcanica. Lei, che ha lavorato a questo progetto con passione e dedizione, ha scelto la via dell’indipendenza e della libertà e l’ha dimostrato ancora una volta donando tutta se stessa alla musica. Alternando brani nuovi a pezzi storici, raccogliendone alcuni in un piccolo medley semi-acustico, Laura e la sua band hanno curato anche gli arrangiamenti lasciando uno spazio particolare all’energia delle chitarre per un sound particolarmente carico mirato alla pancia e al cuore degli spettatori.

Ad aprire il live è “Un minuto dolcissimo” brano in cui testo e melodia si muovono a braccetto tra fotogrammi di vita.  “Ci si abitua a tutto”, scrive Laura nella intensa “Dopotutto è normale” mentre “Sto pensando a te” è il manifesto di un’innamorata vittima di un sentimento ossessivo. Un piccolo passo indietro nel tempo con “La mia isola” per poi tornare nel nucleo del nuovo album con la malinconica, nostalgica e incazzata titletrack “Segreto”. Disarmante risulta l’efficacia di “Canzone semplice”: un brano che, senza grandi giri di parole, arriva dritto al nocciolo della questione. A poco più di metà concerto arriva uno dei brani più attesi, si tratta di: “Voglio te”,  una splendida ballad scritta a quattro mani con Gianna Nannini, il cui tocco è sicuramente riconoscibile ma non prevaricante. Tra i nuovi brani di “Segreto”, il più bello è “I Pescecani”, Laura canta e scrive senza filtri, sparando parole come pallottole: “Adesso faccio a meno della stima di certa gente qua. La gente che ti lecca il culo prima delle difficoltà perché succede che inciampi, cerchi una mano e ti arrangi  in un attimo intorno c’è il vuoto e dentro ci sei tu”, non c’è altro d’aggiungere a questa assoluta verità. Intenso e delicato il medley comprensivo di “Mattini”, “Invidia” e la celebre “Non credo nei miracoli”. Struggente e inaspettata la versione di “Fortissimo” il brano di Rita Pavone che Laura interpreta con una carica  vocale ed emotiva a cui non si può restare indifferenti. Non possiamo far altro che dare il bentornato a questa artista che sa come far vibrare le corde del cuore.

Raffaella Sbrescia

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 La tracklist:

Sto pensando a te
Segreto
Un minuto dolcissimo
Canzone semplice
Dopotutto è normale
Voglio te
Pietro torna indietro
Angolazione differente
I Pescecani
Diluvio
Fortissimo

 

Biagio: l’antologia di Biagio Antonacci. Il cantore dei sentimenti. Il report del concerto di presentazione all’Alcatraz

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Sarà in tutti i negozi da domani 27 novembre “Biagio”, una speciale antologia che racchiude l’intera storia musicale di Biagio Antonacci, su etichetta Iris/Sony Music. Si tratta di un’opera piuttosto ambiziosa, al suo interno ci sono ben 3 cd che raccolgono 48 classici rimasterizzanti, quattro inediti, (Ci stai, Cortocircuito, Aria di Cambiamento e Mio Mondo), 2 new version di brani storici (Se io se lei e Liberatemi) senza dimenticare che nella versione deluxe del progetto ci sono anche un libro di poesie scritte dal cantautore e alcuni disegni realizzati dallo stesso artista. Tra gli altri brani presenti in “Biagio”, segnaliamo anche “One Day (Tutto Prende Un Senso),” un brano inciso nel 2012 e scritto insieme a Pino Daniele.

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

In “Biagio” c’è la storia artistica di Antonacci ma anche il prisma completo di tutti i sentimenti provati nell’arco di trent’anni di carriera. Sentimenti che l’artista ha portato sul palco dell’Alcatraz di Milano con uno speciale concerto trasmesso in diretta radiotelevisiva su RTL 102.5. Un’occasione speciale, studiata fin nei minimi dettagli, un momento da scolpire nel tempo soprattutto per i fan dell’artista che hanno potuto ascoltare per la prima volta live i nuovi inediti. Carico, emozionato, entusiasta e in splendida forma, Biagio Antonacci ha inaugurato la scaletta con “Ci Stai”: il nuovo singolo, che anticipa l’album in radio, è stato scritto da Biagio Antonacci e prodotto da Michele Canova mentre il videoclip  del brano è stato diretto da Federico Zampaglione dei Tiromancino (special guest del concerto e protagonista di un duetto con Biagio sulle note di “Se è vero che ci sei”).  A seguire: Insieme finire, Il cielo ha una porta sola, Iris e Quanto tempo ancora in versione acustica (impreziosita da una suggestiva strofa in spagnolo). Potente l’arrangiamento live di “E ritorno ad amare” in contrasto con una versione molto delicata di “Fiore e Se fosse per sempre”, caratterizzata da sonorità alternative. Immancabile Convivendo poi l’omaggio alla grande amica Laura Pausini con “Vivimi”: “La dedico a lei, che con questa canzone ha vinto un Latin Grammy“, ha spiegato il cantautore.

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Molto intenso il momento al pianoforte su un palco dedicato: “Se io se lei” e “Prima di tutto” hanno incantato il pubblico che non ha mai smesso di cantare dall’inizio alla fine del concerto. Tra gli altri inediti, il più originale è sicuramente “Cortocircuito”, definito dallo stesso cantautore: “Una canzone elettronica in stile funk ani 80/90“,  speciale e preziosa “Aria di cambiamento”, scritta per lui da Juri Camisasca e Franco Battiato,  che ha anche partecipato in featuring al brano: “Un capolavoro, posso dirlo perché non l’ho scritto io”. Una menzione  a parte la merita la nuova versione di “Liberatemi” che, con il nuovo arrangiamento realizzato dai Negramaro, si riveste di attualità e si candida ad essere una hit tutta da ballare: “Questa canzone l’ho scritta a Rozzano quando facevo il geometra, nella mia stanza all’ottavo piano di via dei Fiordalisi 1, insieme a mio fratello: è la canzone che mi ha cambiato la vita perché mi ha permesso di vivere solo di musica. I Negramaro l’hanno riarrangiata e cantata un po’ con me” ha spiegato Antonacci, cantando il brano mentre sullo sfondo si sono susseguite le immagini del recente duetto a Bologna sul palco della band salentina. L’atmosfera si tinteggia di emozione sulle note di “Sognami” in versione acustica con alcune strofe in francese  dedicate “alla Francia e al loro coraggio“. Più volte Antonacci ha ringraziato le autorità e le forze dell’ordine  per aver tutelato lo svolgimento della serata all’insegna della sicurezza. Per il gran finale, Biagio sceglie di riproporre “Ci Stai” con le immagini del video ufficiale e la dirompente  ”Non vivo più senza te” riuscendo a sciogliere anche le riserve dei più timidi.

Raffaella Sbrescia

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La scaletta del concerto

Ci stai
Insieme finire
Il cielo ha una porta sola
Iris (tra le tue poesie)
Cortocircuito
Quanto tempo e ancora
Fiore
Se fosse per sempre
Convivendo
Se è vero che ci sei
Tu sei bella
Vivimi
Se io se lei
Prima di tutto
Aria di cambiamento
Buongiorno bell’anima
Pazzo di lei
Sognami
Ti penso raramente
Dolore e forza
Liberatemi

Ci Stai (bis)
Non vivo più senza te

 

Nek travolge il Teatro degli Arcimboldi di Milano con carisma ed energia. Il live report del concerto

Nek live @ Teatro degli Arcimboldi -Milano ( Scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell'artista)

Nek live @ Teatro degli Arcimboldi -Milano ( Scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell’artista)

«State sottolineando un anno di cui vado orgoglioso, un anno di cui posso incorniciare praticamente ogni attimo. Sono davvero contento di essere su questo palco stasera, cantare a Milano è come cantare a casa. Se esiste un 2015 importante è anche perché esiste un passato importante che voglio farvi sentire solo attraverso le canzoni». Con queste emozionate parole Nek, all’anagrafe Filippo Neviani, ha introdotto il primo dei due concerti al Teatro degli Arcimboldi di Milano nell’ambito del fortunatissimo tour “Prima di parlare live 2015”. Con una scaletta composta da ben 28 brani, l’artista ha ripercorso tutta la sua carriera senza risparmiarsi un attimo per la gioia del pubblico, davvero numeroso ed intensamente partecipe. Coadiuvato dai bravissimi musicisti Luciano Galloni (batteria), Chicco Gussoni (chitarre), Lorenzo Poli (basso) e Emiliano Fantuzzi (chitarre e tastiere), Nek ha dimostrato di essere in grande forma: carisma, energia e potenza vocale sono i cardini su cui ha ruotato tutto lo show curato nei minimi dettagli. Fasci di luci, proiezioni e visuals sono stati concepiti per completare ed evidenziare la carica energetica dei potenti arrangiamenti pop rock, di cui ci piace sottolineare la presenza di numerosi  e ben strutturati assoli di chitarra.

Spaziando in lungo e in largo tra presente e passato, Nek ha cantato per più di due ore iniziando il concerto proprio con  “Fatti avanti amore” il brano sanremese che ha decretato il travolgente ritorno dell’artista ai vertici della scena musicale italiana. Non c’è spazio per le pause, la scaletta è una cavalcata tra successi che fanno irrimediabilmente parte del nostro background musicale:  “Se io non avessi te”, “Angeli nel ghetto”, “Se una regola c’è”, “Laura non c’è”, “Sul treno”,  “Sei solo tu”,  “Almeno stavolta”. Delicato e coinvolgente il momento acustico chitarra e voce: «Questo momento di intimità è una parte che mi piace particolarmente perché l’ascolto si tranquillizza e posso ascoltarvi meglio. Sarà anche per il periodo che stiamo vivendo ma questi attimi di raccoglimento sono preziosi, ci danno l’opportunità di restare uniti grazie alla musica», spiega Nek al pubblico intonando “Attimi”, “Sto con te”, “Se non ami”, “Sei grande” e “Parliamo al singolare”.

Giusto il tempo di respirare pochi secondi e poi di nuovo in apnea con la scarica adrenalinica del singolo  “Io ricomincerei”, la dolcissima “Credere amare resistere,” dedicata a tutti i bimbi affetti da malattie neurodegenerative e l’ormai immancabile  “Se telefonando” di Mina. Sembra surreale ma l’arrivo dei bis “E da qui” e “Lascia che io sia” coglie tutti di sorpresa. Il live di Nek è fresco, veloce, passionale;  la perfetta fusione tra il piacere della carne e l’autoanalisi della propria spiritualità.

 Raffaella Sbrescia

Setlist

Fatti avanti amore

Se io non avessi te

Congiunzione astrale

In te / Calore umano set

In te

Angeli nel ghetto

Cuori in tempesta

Prima di parlare

Quello che non sai

Se una regola c’è

La voglia che non vorrei

Contromano

The Power of Love (Frankie Goes to Hollywood cover)

Nella stanza 26

Acoustic set

Attimi

Sto con te

Se non ami

Sei grande

Parliamo al singolare

Io ricomincerei

Credere amare resistere

Laura non c’è

Dimmi cos’è

Hey Dio

Sul treno

Sei solo tu

Almeno stavolta

Se telefonando (Mina cover)

Encore:

E da qui

Lascia che io sia

La musica non si deve fermare: Tiziano Ferro riaccende i cuori del Mediolanum Forum con il suo live.

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

“Le regole del terrore non sono casuali. Quei ragazzi celebravano qualcosa di meraviglioso: la grandezza immacolata di una rivoluzione di passione e libertà che ci ha cambiato la vita e che chiamiamo musica. Per questo è necessario tenere accesi i palchi e non abbassare il volume, perché morire vuol dire anche smettere di sognare… La musica non si deve fermare.” Questo il  messaggio audio con cui Tiziano Ferro ha fotografato il suo pensiero in merito ai tragici fatti accaduti a Parigi. Queste le parole con cui l’artista ha inaugurato la prima delle due date al Mediolanum Forum di Assago incluse nella tranche europea del suo tour. Materializzandosi nel suo elegantissimo smoking Tiziano dà vita ad un sogno animato da sentimenti puri e genuini. Fotogrammi di pensieri e di ricordi si susseguono a piè sospinto mentre coloratissimi e spettacolari fasci di luci e di laser impediscono alle iridi degli occhi di riempirsi di lacrime. “Xdono”, “La differenza tra me e te”, “Sere nere”, “Troppo buono”, “Indietro”, “E fuori è buio”, “Imbranato”, “Il regalo più grande” sono le gemme che Tiziano tira fuori una dopo l’altra dal suo forziere spostandosi con disinvoltura tra presente e passato. Le sue canzoni riescono a creare una naturale empatia con il pubblico, sono in grado di raccontare tante storie e questa è probabilmente la più grande forza del repertorio di Tiziano. “Questo palazzetto mi fa capire perché sto al mondo, fino a quando ci sarà il mio nome fuori a questo palazzetto, sarò felice di fare questo mestiere. Se questa sera siete qua, vuol dire che siamo sulla stessa linea d’onda”, ha spiegato l’artista al suo calorosissimo pubblico.

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Non solo giochi di luci ma anche tanti cambi d’abito e momenti coreografici per Tiziano che, nell’intento di mostrarsi padrone del palco a 360 gradi, non si è assolutamente risparmiato. Poco importano le imprecisioni vocali, Tiziano si cimenta nel ballo con tanto di cappello nero in testa e corpo di ballo al suo fianco:  “Senza scappare mai più”, “Perverso”,  “L‘Olimpiade”, “Il vento”, “Hai delle isole negli occhi” e poi la speciale dedica alla città di Milano conL’Amore È Una Cosa Semplice” non lasciano tregua al pubblico immerso in un vortice di emozioni.

Intensa anche l’interpretazione di “Ti Scatterò Una Foto”, arricchita da uno speciale sfondo stellato. A stemperare i toni è la dance di “E Raffaella È Mia”, tutto il Forum si alza in piedi, compresa la tribuna, è il momento di distendere un attimo i nervi. Se con “Rosso relativo” si canta a squarciagola, sulle note di “Per dirti ciao” si ripiomba tra le lacrime con un videoclip in cui  Tiziano Ferro ringrazia amici e fan, per l’affetto che gli hanno sempre regalato in questi anni di carriera sulle note di “Alla mia età”.  Il video si  conclude con una frase tanto semplice, quanto immensa: “In amore vince chi fugge… Io no!“.

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Tiziano si mette in gioco con coraggio e generosità. L’ultima parte della scaletta lascia spazio a “La Fine”, struggente e fortunatissimo brano di Nesli. Poi c’è l’ultimo singolo “Lo Stadio”, il grande classico “Non Me Lo So Spiegare” e, per concludere, l’esemplificativa magia di “Incanto”. “Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso e la saggezza per conoscerne la differenza”; la preghiera  della serenità  scritta da Reinhold Niebuhr è il migliore augurio che Tiziano Ferro potesse fare a se stesso e al suo pubblico: “Questo era quello che volevo, questo è quello che rispondo a chi voleva che non facessi questo concerto”, ha spiegato l’artista. E allora, avanti, teniamo accesi i cuori non lasciamo che la nostra fiamma si spenga.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto

Xdono

La differenza tra me e te

Sere nere

Troppo buono

Indietro

E fuori è buio

Imbranato

Il regalo più grande

Scivoli di nuovo

Il sole esiste per tutti

Senza scappare mai più

Stop! Dimentica

Xverso

L’olimpiade

“Il vento”

Hai delle isole negli occhi

Ed ero contentissimo

L’amore è una cosa semplice

Ti scatterò una foto

Ti voglio bene

Le cose che non dici

E Raffaella è mia

Rosso relativo

L’ultima notte al mondo

Per dirti ciao!

Alla mia età

La fine

Lo stadio

Non me lo so spiegare

Incanto

 

Chiara Civello live all’Unicredit Pavilion di Milano: Roma, New York e Rio unite in una sola anima.

Chiara Civello live @Unicredit Pavilion -Milano

Chiara Civello live @Unicredit Pavilion -Milano

Libertà, ritmo e sentimenti. Questi gli elementi principali dello speciale crossover tra pop e jazz proposto dalla cantautrice Chiara Civello in occasione dei due speciali concerti all’Unicredit Pavilion di Milano. «In questo concerto unisco due delle mie anime: quella autoriale polistrumentista e quella da interprete, senza trascurare un pizzico di quello che sarà in futuro» , ha spiegato l’artista al pubblico alla fine di due ore di concerto. Accompagnata dal Nicola Conte Combo e da dieci archi dell’Orchestra Filarmonica Italiana diretti dal vulcanico Massimo Carrieri, Chiara ha incantato il pubblico con classe ed eleganza. Padrona del palco e di ogni singolo dettaglio, la cantautrice, sensuale ed elegantissima, è riuscita a coinvolgere gli spettatori in un viaggio musicale complesso e variegato. Spaziando tra grandi classici italiani e stranieri, mixando generi musicali, richiami ed influenze, Chiara passa dall’ italiano, all’inglese al portoghese unendo le sue radici tricolori con i paesi che ormai da anni completano la sua anima cosmopolita. Il filo conduttore della particolare scaletta pensata per questi concerti è la passione: ardente, bruciante, straziante, commovente. Bellissime “Problemi”, “Resta”, “E se”, scritta insieme a Patrizia Cavalli. La forza e l’arrendevolezza si fondono e si amalgamano in un unico profilo unico e ammaliante. Reduce da una serie di date sold out in America, Chiara torna in Italia con un rinnovato entusiasmo e, nell’interpretare le perle contenute nel suo ultimo lavoro “Canzoni”, in uscita anche in Brasile, l’artista osa, sperimenta, varca i confini dell’ovvio regalando una veste ancora diversa a parole che non conoscono l’azione del tempo. “Veleno”, “Que me importa el mundo”, “Con una rosa”, la speciale rivisitazione di “Va bene, va bene così” di Vasco Rossi, il tributo a Jannacci con “I mulini dei ricordi”, “E penso a te”, “Il mondo”, Io che amo solo te”, “Arrivederci” rappresentano la tangibile testimonianza dell’ecletticità musicale di un’artista completa che meriterebbe uno spazio sempre maggiore all’interno dello scenario musicale italiano.

Raffaella Sbrescia

Più che logico tour: la scommessa d’amore di Cesare Cremonini. Il live report del magico concerto al Mediolanum Forum di Milano e l’intervista pre-show

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

 Un concerto è una scommessa d’amore. Paure e lacrime sconquassano i nostri cuori dopo gli ultimi tragici fatti accaduti a Parigi eppure i ventricoli pulsano ancora e ancora… è la vita che bussa e che ci impone di reagire. Per questa sacrosanta ragione sono qui a raccontarvi di un concerto straordinario, quello che Cesare Cremonini ha tenuto lo scorso 13 novembre al Mediolanum Forum di Assago a Milano, la prima delle due date sold out di questo “Più che Logico Tour 2015”.

“E poi ci siamo noi, io e te…con le nostre paure più vere e le nostre notti che parlano lingue straniere. Il mondo è un’alchimia di corpi e luci senza nome e la paura poi diventa amore”, le parole di “Lost in the Weekend” aprono i bastioni del Forum lasciando che Cesare compaia al centro della lunga passerella immersa in un parterre gremito di persone pronte a celebrare il proprio amore per la musica. «Questo spettacolo è un gol da centrocampo, una cosa difficile da fare. Per questo mi dà grande soddisfazione. A solo un anno di distanza da un tour bellissimo c’era il rischio di ripetermi. Mi sono impegnato in prima persona insieme al mio staff per fare qualcosa di diverso da condividere con chi viene ad ascoltarmi. Non volevo un pareggio ma una vittoria, volevo molto di più. Un nuovo palco, ancora più imponente, poi canzoni come “Maggese”, “Le tue parole fanno male”, “Gli uomini e le donne sono uguali”, che non sono state eseguite dal vivo per anni sono le principali novità di uno spettacolo che resta comunque musicale, nonostante gli schermi ancora più grandi, la lunga passerella e tutto il resto. Non è una maschera perché manca qualcos’altro. Il mio ruolo è di intrattenitore, cantante, showman molto energico. Offro la mia fisicità come elemento di spettacolo. Mi nutro dell’entusiasmo del pubblico, ne sono dopato e sul palco non sento fatica. Nei concerti libero un’energia che nella quotidianità non avrei», ha raccontato Cremonini ai giornalisti poco prima dell’inizio del concerto.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

Con una scaletta che spazia tra Squèrez, Bagùs, Maggese, Il primo bacio sulla luna, Logico, La teoria dei colori e gli inediti contenuti in Più che logico live, il cantautore bolognese ha messo insieme tanti dei grandi classici della propria discografia: «In scaletta ci sono 23 singoli su 24 e ne abbiamo comunque lasciati fuori una decina. Le grandi squadre sono quelle che hanno grandi campioni in panchina», ha spiegato. E, in effetti, è così: canzone dopo canzone Cremonini racconta la fame d’amore che abbiamo tutti e, nel farlo, concede tutto se stesso al pubblico creando una sinergia simile ad un magico incantesimo. Affiancato da Nicola “Ballo” Balestri (basso), Andrea Morelli (chitarra), Alessandro De Crescenzo (chitarra elettrica), Gianluigi Fazio (cori), Roberta Granà (cori), Andrea Fontana (batteria), Bruno Zucchetti (tastiere), Michele (Mecco) Guidi (tastiere) e Andrea Giuffredi alla tromba, Cremonini  si racconta a cuore aperto tra brani up-tempo e intime ballate. Colpisce la scelta di lasciare intatti gli arrangiamenti di quelli che sono ormai considerati dei classici ma anche il coraggio di osare con intermezzi in chiave jazz: «Alcune canzoni le lascio uguali perché è bello così. Altre, invece, le presento in chiave jazz perché sono un po’ matto e ho voluto creare un ambiente intimo in un palasport gigantesco. A Bologna il jazz è stato importante e sul palco racconto anche il posto da dove vengo, l’Emilia, piena di musica. Questo spiega anche come lavoro: non guardo le mode musicali del momento, non cerco il super produttore, cerco di portare ad altissimo livello quello che c’è sotto la mia pelle e dentro il mio sangue con tanta emozione. Sono un artigiano e lo sono anche le persone che lavorano con me. Lavoriamo la nostra musica con il nostro stile e la nostra personalità». Cremonini è così: la sua schiettezza arriva dritta al cuore e, dopo averlo imparato a conoscere in tutti questi anni, riusciamo ancora a commuoverci di fronte all’esecuzione, a sorpresa, di “46” brano che Cesare ha cantato al pianoforte dedicandolo all’eterno amico Valentino Rossi. L’altra dedica speciale è stata per il trombettista Marco Tamburini, prematuramente scomparso soltanto pochi mesi fa,  a cui Cremonini ha dedicato “Vieni a vedere perché”.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

«Mi rilasso quando canto le canzoni al pianoforte e tutto il pubblico canta con me: in quell’attimo ti sfiora l’incredulità, hai un secondo di pausa per vedere questa meravigliosa magia. Mi chiedo come sia possibile che sia riuscito a realizzare le cose che sognavo da piccolo. Sono solo frammenti di pensiero che ti rendono incredulo, poi ritorni subito a fare il tuo mestiere», ha raccontato Cesare a proposito della intensa emozione che accompagna ogni suo momento piano e voce.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

Se il giudice più importante è il  tempo, possiamo tranquillamente sostenere che proprio il tempo ha dato ragione a questo artista che, album dopo album, si è conquistato la fiducia e la stima di un pubblico fedele e trasversale. Il finale del concerto è la degna chiusura di una variegata escalation di emozioni: la dannata poesia de “Le sei e ventisei” lascia spazio a “ Un giorno migliore”: un messaggio di speranza che , mai come oggi, ci serve per reagire e aggrapparci alla vita come fosse un pezzo di legno in mezzo al mare in tempesta. E se un domani avessimo ancora voglia di rivivere questa magia, potremo farlo con un Cofanetto limited edition ( in uscita il 27 novembre): «In questo cofanetto c’è quello che è successo quest’anno, foto inedite autografate, booklet da collezione che mostrano il lato musicale ma anche estetico del lavoro che abbiamo fatto, ci sono “Logico”, “Più che logico live”, gli inediti di “Più che logico live”, tutti in dischi separati. Questo cofanetto è la dimostrazione che tutto intorno a me va bene, che c’è una bellissima fiducia nei miei confronti. Poi? Poi mi fermerò per un paio di anni perché voglio che il prossimo disco sia il più bello della mia vita, quindi fermarmi vuol dire mettermi a scrivere. È necessario anche che io viva per scrivere. L’avversario per il futuro sarò io stesso». 

Raffaella Sbrescia

Setlist

1 LOST IN WEEKEND

 2 IL COMICO (SAI CHE RISATE)

 3 DICONO DI ME

 4 PADREMADRE

5 LE TUE PAROLE FANNO MALE

 6 NON TI AMO PIÙ

 7 LA NUOVA STELLA DI BROADWAY

8 BUON VIAGGIO (SHARE THE LOVE)

9 FIGLIO DI UN RE

10 46

11 VIENI A VEDERE PERCHÉ

 12 MONDO

 13 LOGICO#

14 IO E ANNA

15 GREYGOOSE

 16 GLI UOMIINI E LE DONNE SONO UGUALI

 17 UNA COME TE

18 MAGGESE

 19 50 SPECIAL

20 MARMELLATA #25

 21 LE SEI E VENTISEI

 22 UN GIORNO MIGLIORE

Daniele Sepe e band live a sostegno di Sunshine4palestine. Quando la musica è un bene concreto

Daniele Sepe & band live @ Monk -  Roma ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe & band live @ Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Il Maestro Daniele Sepe e la sua band sono stati protagonisti, l’ 11 novembre di un concerto entusiasmante tenutosi al Monk di Roma, a sostegno dell’iniziativa umanitaria di Sunshine4palestine, mirata a realizzare un progetto per il ripristino di orti domestici nella zona rurale di Al Zannah, nella Striscia di Gaza, che saranno dotati di sistemi che fanno uso di energie rinnovabili per superare i problemi della scarsità di acqua e di energia della zona. Durante la serata, il sax di Sepe, supportato dalle tastiere di Tommy de Paola, dal basso di Umberto Lepore, e la batteria di Aldo Castaldo ha emozionato il pubblico, proponendo un repertorio di brani che sono oramai diventati una piacevole consuetudine delle performances dell’eclettico jazzista partenopeo. L’incantevole versione di “Bammenella ‘e copp’e quartiere”, incastonata tra le note squisitamente jazz di “Nunca mas”, i ritmi mediterranei di “Pexinos do mar” e di “Ajde Jano”, gli scherzi sonori e interpretativi di “Nu poco ‘e sentimento” e “Fresca fresca”, per concludere con le note di “Settembre, ottobre, novembre nero”, un brano sicuramente scelto non a caso dal repertorio degli Area, assolutamente in linea con lo spirito della serata. A fare da suggestivo “contrafforte” al suono vibrante ed emozionante del Maestro del sax, la voce incredibile di Floriana Cangiano, in arte Flo, capace di sostenere le note con una potenza ed un’estensione vocale che nulla hanno da invidiare alle migliori vocalist del mondo. Abbiamo avuto modo di apprezzarla sin dall’inizio della collaborazione con il Maestro, e possiamo garantire che sentirla reinterpretare Demetrio Stratos al femminile è un’esperienza elettrizzante. Qualcosa che sicuramente non tutti possono permettersi di osare.

Daniele Sepe & band live @ Monk -  Roma ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe & band live @ Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Ospiti della serata, il percussionista Carmine Bruno, e i suoi preziosi tammorra e tamburello, e l’organetto di Alessandro D’alessando, che in “Campagna” ha dato dimostrazione di come uno strumento così legato alla tradizione popolare possa, se suonato con maestria, adattarsi perfettamente ad un arrangiamento jazz.

Un concerto a fini solidali, abbiamo detto. Il maestro Sepe, dove ci sia bisogno di aiuto, è sempre pronto a dare una mano. E la questione Palestinese ce l’ha a cuore da sempre. Il fatto è che la solidarietà deve avere un suo riscontro empirico. Esprimerla a parole va benissimo, ma è poi nei fatti che si concretizza la differenza. L’Associazione Sunshine4Palestine opera su basi concrete, in forma apolitica, cercando, attraverso l’apporto di professionisti qualificati, di portare sostegni reali, collaborando con i professionisti locali, al fine di rendere più sostenibili le condizioni di vita in una terra martoriata oramai da anni. Dovremmo provare ad immedesimarci seriamente nei panni di chi è nato in guerra e muore in guerra, perché altro non gli è stato mai dato modo di conoscere. E’ una condizione terribile, inimmaginabile, per noi che della guerra portiamo il ricordo dei nostri padri, dei nostri nonni, ma sulla pelle non ce la siamo mai vissuta. Anni fa ebbi modo di raccogliere la testimonianza di una cara amica, che in Bosnia, sotto le bombe, c’è stata. La vita assume un significato ben diverso, le cose che noi diamo per scontate, diventano necessità, fattori prioritari. Qui parliamo di acqua……quell’acqua che nella sua carenza, pochi giorni or sono, ha seminato il panico a Messina.

Daniele Sepe & band live @ Monk -  Roma ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe & band live @ Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Il messaggio è elementare. Fare cose concrete. E in questo ci sentiamo di appoggiare e sostenere, insieme al Maestro, i volontari dell’associazione Sunshine4Palestine, cui va tutta la nostra riconoscenza per il lavoro che da tempo svolgono lungo la striscia di Gaza. Un grazie quindi a loro, che varrebbe la pena concretizzare attraverso una sottoscrizione, e un grazie sempre a Daniele Sepe, per la sua capacità di coniugare la bella musica con le problematiche sociali. Perché se la musica smette di servire a questo, diventa mero esercizio di stile. Piacevole, per carità, ma completamente svuotato dei suoi contenuti fondamentali, ovvero quelli di accomunare i popoli e di renderli solidali, attraverso lo scambio, libero e scevro da ogni forma di dogana culturale e politica.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Daniele Sepe & band live @ Monk -  Roma ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe & band live @ Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Max Tour Live 2015: un indimenticabile sold out per Max Pezzali al Forum di Assago

Max Pezzali live @ Mediolanum Forum Assago

Max Pezzali live @ Mediolanum Forum Assago

«Se mi chiedessero di tenermi una sola sera, sceglierei questa». Queste le parole con cui Max Pezzali ha riassunto la valanga di emozioni che l’hanno travolto in occasione della prima delle due date consecutive al Mediolanum Forum di Assago per il suo ‪Max Tour Live 2015‬. Gremito in ogni ordine di posto, il palazzetto ha raccolto le lacrime, i sorrisi e i balli scatenati di un pubblico caldo, generoso e pronto ad emozionarsi. Accompagnato da Sergio Maggioni, chitarra solista e cori; Giorgio Mastrocola, chitarra ritmica; Sergio Carnevale alla batteria; Ernesto Ghezzi, tastiera e percussioni elettroniche; Davide Ferrario, sintetizzatore e programmazione; Luca Serpenti al basso, Max ha ripercorso tutta la sua carriera in una sorta di “ritorno al futuro accompagnando il pubblico lungo i sentieri di un immaginario il cui input iniziale parte sempre da un approccio “casalingo”. Il punto di osservazione di Max è a misura d’uomo e la sua capacità più grande è mettere nero su bianco questo tipo di pensieri in canzoni che, nel corso del tempo, sono diventati piccoli manifesti generazionali. Se la nostalgia è il sentimento principale che accarezza la spina dorsale delle canzoni di Max, immediatezza e spontaneità incorniciano con grazia le composizioni del cantautore. L’aspetto più sorprendente è la disarmante facilità con cui Pezzali riesce a stabilire una profonda empatia con il pubblico senza l’ausilio di effetti speciali.

Max Pezzali live @ Mediolanum Forum Assago © SideStandCafe‬

Max Pezzali live @ Mediolanum Forum Assago © SideStandCafe‬

Descrivendo usi, costumi e luoghi comuni che trafiggono lo scorrere del tempo, Pezzali colleziona sold-out mantenendosi fedele a se stesso e al suo modo di essere. Forse è questa la sua chiave vincente: «La cosa più bella, per le persone come me, è scrivere una canzone che abbia un certo significato e trasmetta determinate emozioni. E’ bellissimo avere la possibilità di cantare le proprie canzoni davanti al pubblico. Ma un’emozione ancora più forte è quando, a distanza di tanti anni dall’uscita di una canzone, arrivi in un palazzetto come questo e trovi tante persone che cantano a te la tua canzone». Il viaggio emozionale inizia poco dopo le 21.00 sulle note di “Come Bonnie & Clyde”, “E’ venerdì”, “Rotta x casa di Dio”, “L’universo tranne noi” protraendosi per circa due ore senza trascurare i successi storici ma senza neanche togliere spazio alle nuove canzoni contenute in “Astronave Max”, l’ultimo album di inediti che Pezzali ha pubblicato lo scorso maggio per Warner Music.

Particolarmente apprezzati anche i “Mixmax”, i due momenti in cui sono stati proposti i remix di alcune delle canzoni più famose degli 883. Si parte dalla combo “S’inkazza/6 1 sfigato/Non ci spezziamo/Non me la menare/” si bissa con “Nella notte/ La donna, il sogno e il grande incubo/ Viaggio al centro del mondo/ Bella vera/ La lunga estate caldissima/ Bello non ti passa più”. Non solo festa ma anche autentica magia: sulle note di “Ti sento vivere”, il bollente “catino” di Assago s’illumina a giorno con le torce dei cellulari del pubblico e ogni volta non si può non rimanere con il fiato sospeso. “Il tempo passa per tutti lo sai, nessuno indietro lo riporterà neppure noi”, canta Max, restituendoci il valore intrinseco del ricordo inteso come balsamo dei nostri giorni presenti, passati e futuri.

Raffaella Sbrescia

Scaletta Max Tour Live 2015:

1. Come Bonnie & Clyde
2. È venerdì
3. Rotta X Casa di Dio
4. L’Universo tranne noi
5. Gli anni
6. La dura legge del gol
7. Col senno di poi
8. Sopravviverai
9. Sei fantastica
10. Sei un mito
11. Hanno ucciso l’uomo ragno
12. MixMax: S’inkazza/ 6 1 sfigato/ Non ci spezziamo/ Non me la menare
13. Fallo tu
14. Come deve andare
15. Lo strano percorso
16. Sempre noi
17. MixMax: Nella notte/ La donna, il sogno e il grande incubo/ Viaggio al centro del mondo/ Bella vera/ La lunga estate caldissima/ Bello non ti passa più
18. Il mondo insieme a te
19. Una canzone d’amore
20. La regola dell’amico
21. Ti sento vivere
22. Come mai
23. Nessun rimpianto
24. Nord Sud Ovest Est
25. Tieni il tempo
26. Medley voce-chitarra-pubblico: Se tornerai / Nient’altro che noi / Io ci sarò / Eccoti
27. Niente di grave
28. Con un deca

Monsterland Halloween Festival: l’Estathè Market Sound chiude col botto

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

Cala il sipario sull’Estathé Market Sound, il festival più lungo di sempre, che ha rilanciato l’area dei Mercati Generali di Milano. La kermesse ci ha accompagnato per sei lunghi mesi, dal 30 aprile al 31 ottobre, gli stessi di Expo 2015, con un cartellone ricco e variegato. Ideatori della sorprendente manifestazione sono i fondatori di Punk for Business: Tomaso Cavanna, Simona Muti e Massimo Babini. Tre menti assolutamente eccelse e fuori dall’ordinario che, in pochissimo tempo, sono riuscite a mettere in piedi un progetto visionario e rivoluzionario al contempo. Con il closing party di Halloween, denominato Monsterland, progetto ideato e creato da Unconventional Events, giunto alla settima edizione,  l’Estathè Market Sound si è trasformato in un mini Expo della dance: cinquanta artisti italiani e internazionali si sono esibiti sui sette palchi allestiti, sia dentro che all’esterno dello spazio di Via Cesare Lombroso 54. Migliaia di persone hanno affollato fino alle prime luci dell’alba la grandissima area allestita ad hoc per l’occasione.

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

On stage musica per tutti i gusti: dall’hip-hop di Don Joe dei Club Dogo all’edm di Lush&Simon, Merk&Kremont, Marnik e Blasterz, dal revival anni ’90 con gli Eiffel 65 e i Datura fino alla techno di Paul Ritch e Sossa e la musica elettronica di Reset. Sul palco anche Max Brigante e Andrea Pellizzari, Carl Ewart, Max Cioffi, Simon Spencer (Fashion Clubbers / Il Milanese Imbruttito), Reneè La Bulgara, Chiara Robiony e Alberto Remondini di radio m2o.

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

Zombie, streghe, fantasmi provenienti da tutto l’hinterland milanese  sono stati accolti con gadgets e omaggi di ogni tipo: cibo, bevande, preservativi gratis, alcohol test e tanto divertimento all’insegna della sicurezza. Un successo tanto inaspettato, quanto insindacabile. Salutiamo e ringraziamo l’Eastathè Market Sound rinnovando l’appuntamento al prossimo anno, probabilmente per un periodo più breve ma sicuramente intenso e ricco di sorprese.

Raffaella Sbrescia

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival - Estathè Market Sound

Monsterland Halloween Festival – Estathè Market Sound

 

 

Selah Sue in concerto ai Magazzini Generali: grazia, energia e potenza per un live infuocato

Selah Sue

Selah Sue

Lo scorso 22 ottobre la cantante belga Selah Sue è tornata a Milano, questa volta ai Magazzini Generali, per uno straordinario concerto organizzato nell’ambito dell’MTV Music Week. L’intima ricercatezza delle sue canzoni di Selah, unita all’ appassionante e struggente fascino della sua potente vocalità, hanno reso il live un’esperienza davvero ricca e soddisfacente. Energica e femminile al contempo, Selah viaggia attraverso gli strati del soul e del reggae con grazia ed eleganza. Pronta ad incantare il pubblico italiano presentando dal vivo i brani del suo ultimo album “Reason”, uscito la scorsa primavera e stabile ai vertici delle classifiche in Belgio, Francia e Olanda, Selah spazia tra generi diversi  ignorando limiti ed etichette. Selah Sue sa smuovere i contenuti degli angoli più bui dell’anima con spontaneità e straordinaria efficacia, le sue parole sono dardi scoccati mirando direttamente al cuore,  la sua musica è balsamo per le orecchie. Passando dalle acustiche melodie di “Reason” e “I Won’t Go for More” fino alle sonorità hip hop della dichiarazione d’amore di “Toghether” al sinuoso ritmo di “Crazy Sufferin”, Selah si mette in gioco scardinando qualsiasi preconcetto e il risultato è di quelli che rimangono impressi nella mente.

 Raffaella Sbrescia

Setlist

Always home

Reson (acoustic)

Daddy

Black part

This world

Fyah

Break/Time

I won’t go for more

Sadness

Peace of mind

On the run

Alone

Raggamuffin

Together

Crazy Sufferin

Right where I want you

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