Anni di live e una vita dedicata alla musica hanno forgiato la musica de Le Diverse Mode, la band tarantina composta da Giuseppe Cavallo (voce), Giovanni Pagliaro (chitarra), Andrea Manco (basso), Daniele Manco (batteria). Il gruppo pubblicherà a breve un nuovo album di inediti, anticipato dal singolo “Pioggia d’estate”, un brano dalle sonorità semplici eppure incisive: suoni acustici, dal fascino retrò, s’imprimono nella mente seguendo il flusso evolutivo di una storia d’amore dal corso breve. A curare i progetti discografici de Le Diverse Mode è la Steel Rose Records, un’etichetta musicale indipendente, caratterizzata da un’impronta dichiaratamente ecologista, finalizzata ad un nuovo modo di approcciare alla musica con progetti a impatto zero, volti a ridurre le emissioni di CO2 generate dalle attività di persone, eventi, aziende e organizzazioni. In questa intervista è Giuseppe Calvallo, frontman de Le Diverse Mode a parlarci del percorso artistico della band e dei nuovi importanti passi artistici che determineranno una svolta considerevole per il gruppo.
Perché il nome della Band è “Le Diverse Mode”? Qual è la cifra stilistica del gruppo ed il target di pubblico a cui si rivolge?
Le Diverse Mode nascono come tutte le band emergenti in Italia, abbiamo cominciato a fare delle cover italiane e a fare musica per il gusto di stare insieme. Il nome è la conseguenza del fatto che tutte le persone che hanno cominciato a seguirci erano incuriosite dal nostro modo di fare musica, di stare sul palco, di stare tra la gente….eravamo un po’ diversi, per l’appunto… Non abbiamo un prototipo a cui ci ispiriamo, il nostro genere è un british pop che spazia da sonorità datate come quelle dei Beatles fino ad arrivare ai Blur, agli Oasis.
Siete tutti molto giovani ma da sempre legati alla musica…cosa vi ha dato fino ad oggi il vostro percorso insieme?
Nel tempo abbiamo fatto davvero molti sacrifici e abbiamo suonato nei posti più strani (in riferimento ai quali potremmo aprire un capitolo a parte). La tournèe l’abbiamo fatta perché avevamo fame di farci ascoltare e di suonare la nostra musica il più possibile. Certo, è stato difficile ma non ci sono mancate delle belle esperienze come Area Sanremo, Sanremo Social Day (scelti nei primi 30 dal web), abbiamo fatto un bel po’ di gavetta ma la cosa più importante è non fermarsi mai e non avere limiti, non sentirsi appagati e stare sempre sul campo per lavorare e produrre. Soprattutto adesso che abbiamo dato forma alla nostra musica e alle nostre idee e abbiamo un direttore artistico che lavora a Roma ma che è di Taranto, si tratta di Francesco Basile che cura la direzione artistica del progetto e che ha dato il là a quello che può rappresentare un nuovo inizio per Le Diverse Mode.
La vostra etichetta discografica è la Steel Rose, una realtà molto attenta all’ ecosostenibilità…come vi siete uniti a questa tipologia di discorso?
Abbiamo sempre fatto musica portando avanti le nostre idee anche a Taranto, una città dove c’è una situazione ambientale veramente delicata. Siamo attivi da tempo sul nostro territorio ed è stato molto bello incontrare Christian Gentile, fondatore della Steel Rose, che aveva un po’ le nostre stesse idee e voleva fare una musica ecosostenibile perseguendo un abbinamento tra musica e ambiente. Ritrovandoci in sintonia con queste intenzioni è nata questa collaborazione. Spiegare l’ecosostenibilità in musica è facile: ci riferiamo all’ambiente a 360 gradi, dalla scrittura del brano nei posti più belli che abbiamo, alla produzione del video che può mettere in evidenza la terra in cui viviamo. Nel video di “Pioggia d’Estate”, ad esempio, mettiamo in evidenza gli ulivi, il mare, la spiaggia.
“Pioggia d’estate” è il vostro nuovo singolo… di cosa parlate in questo brano e in che modo intende rappresentare il preludio al nuovo album?
Questo brano, in effetti, è il singolo che anticipa l’album…la storia del brano è particolare, abbiamo deciso di pubblicarla appena l’abbiamo scritta. Eravamo a Taranto, in fase di pre-produzione e, mentre sceglievamo i brani, abbiamo cominciato a scrivere le prime parole. Insieme a Daniele Loreti, collaboratore della nostra etichetta, abbiamo scritto prima il riff, poi il ritornello. Si tratta di una canzone pop ed è incentrata sull’amore.
Cosa ci anticipi di questo nuovo imminente lavoro?
L’album avrà tante sonorità, la cosa particolare è che anche il packaging del disco sarà realizzato con materiali ecologici, come cartone riciclato… Al suo interno ci saranno anche i semi di una piantina da coltivare, porteremo un po’ di ambiente nelle case delle persone che vorranno conoscere la nostra musica. Il disco parlerà sicuramente delle esperienze nostre e della gente che vive nella nostra terra, dei sorrisi, della felicità, qualcosa che sarà leggero da ascoltare e che in qualche modo potrà rappresentare il nostro trampolino di lancio e che speriamo potrà lasciare il segno.
Raffaella Sbrescia
Acquista “Pioggia d’Estate” su iTunes
Video: “Pioggia d’Estate