“Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018”: l’iniziativa diventa itinerante

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 - conferenza stampa - JR

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 – conferenza stampa – JR

Si è tenuto Venerdì 27 luglio, a Roma, presso la Sede del Mibac, in via del Collegio Romano, nella prestigiosa Sala Spadolini, l’incontro di presentazione dell’evento “Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018”, cui hanno preso parte i più importanti nomi del settore organizzativo di concerti Jazz, produttori, musicisti, Sindaci, fotografi, giornalisti: insomma una nutrita rappresentanza di tutti quei comparti che gravitano intorno a questo evento, che prende vita da un’iniziativa solidale “capitanata” da Paolo Fresu, e cominciata nel 2015.
Nel 2015, infatti, in una città ancora “fantasma”, che era L’Aquila, dove la vita stentava a ripartire, nonostante fossero passati sei anni da quella notte d’Aprile che la volle dolorosamente straziata da uno dei più impietosi terremoti degli ultimi 30 anni, venne organizzato un evento di portata culturale estremamente rilevante. Ben 600 musicisti, e tutto quello che può ruotare intorno ad un raduno tanto consistente, hanno reso la città, (allora solo due strade percorribili), un immenso palcoscenico, con varie location, (18 palchi), alcune di difficile allestimento, su cui per un giorno e mezzo si sono esibiti gratuitamente.

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 - conferenza stampa - JR

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 – conferenza stampa – JR

Noi di Ritratti di Note eravamo presenti, già dalla prima sera quando, dopo una partita di calcio intensamente vissuta, (protagonista la Nazionale Jazzisti ai tempi capitanata dal generoso Costantino Costa, ed oggi pilotata dall’amico Fabrizio Salvatore, titolare di Alfa Music), sul palco allestito nella piazza principale dell’Aquila si esibirono, con grande coinvolgimento, tutti i jazzisti che sportivamente avevano animato il pomeriggio. Documentammo fotograficamente la serata: eravamo i soli.
Forse anche per questo, per questo nostro intimo sentirci parte della manifestazione che, nel corso di tre anni, ha contribuito a restituire vita a L’Aquila, ieri abbiamo particolarmente apprezzato l’invito e l’accoglienza.
L’Aquila, oggi, è molto diversa. E molto, grazie alla volontà , all’impegno, e all’ottima gestione economica dell’attuale amministrazione, è stato restituito al patrimonio comune.
E ancora molto è in corso di restauro.
Al termine di un intenso documentario, che racconta la storia de “Il Jazz Italiano Per L’Aquila”, oggi diventato “Il Jazz Italiano per le terre del Sisma”, prendono la parola, a turno, i promotori della presentazione. Primo tra tutti Paolo Fresu, che questa iniziativa ha sostenuto, organizzato, supportato sotto ogni suo aspetto, con la competenza e la professionalità che gli appartengono, riuscendo a coinvolgere, in tre anni, la quasi totalità del mondo jazzistico italiano.
Il Jazz è una musica “diversa”. Come tutta la musica, nasce per “accomunare”, ma, a differenza di altri generi musicali, entra a contatto diretto con il proprio pubblico, avvolge e si lascia avvolgere.
Il Jazz è solidale, disponibile, accogliente, “popolare” per “costituzione”. Ed in quest’ottica di solidarietà e condivisione, si è unito, prima al capoluogo abruzzese, poi alle altre terre devastate dal sisma, in un un ampio abbraccio di conforto e sostegno, portando la musica nelle strade, tra i vicoli pericolanti, nelle più belle aree artistiche che pian piano venivano restituite, nel loro splendore, al piccolo e ricco insediamento urbano, e creando un movimento ed un’attenzione che sicuramente non sono passati inosservati.
Oggi, l’iniziativa (fortemente voluta dal MiBAC, dalle amministrazioni locali, dal direttore artistico), ha preso un carattere itinerante, e sarà articolata su quattro giornate : il 30 agosto a Camerino, il 31 a Scheggino, il 1° settembre ad Amatrice ed il 2 settembre a L’Aquila. Non mancherà la partita di calcio, come tutti gli anni, e sicuramente quest’anno L’Aquila offrirà un ambiente ancora più accogliente. Diversa è la situazione per le altre terre colpite dal Sisma. Ieri, a Camerino, hanno consegnato dei moduli abitativi.

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 - conferenza stampa - JR

Il Jazz Italiano per le terre del Sisma 2018 – conferenza stampa – JR

C’è ancora tanto da fare, in quei territori che, incolpevoli, hanno subito un tale disastro.
Tuttavia, la musica, quel momento che deroga alla necessità materiale, per nutrire la necessità dell’anima di ritrovare un poco di bellezza e leggerezza, in questo, ha dimostrato di poter essere di fondamentale aiuto e sostegno.
Anche quest’anno, quindi, ci uniremo, come testata, alla manifestazione, felici di esserne stati parte coinvolta sin dall’inizio. Un piccolo contributo in quel mare magnum di solidarietà che per quattro giorni attraverserà queste zone rosse dell’Italia centrale, e che, grazie al Jazz ed ai suoi comparti attivi, è stato possibile realizzare.

JR

Il jazz italiano per Amatrice e per gli altri territori colpiti dal sisma domenica 4 settembre

A seguito dei tragici avvenimenti di questi giorni, “Il Jazz Italiano per l’Aquila”, iniziativa sostenuta e promossa per il secondo anno consecutivo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz, diventa per questa edizione,“Il Jazz Italiano per Amatrice e per e per gli altri territori colpiti dal sisma”.

Domenica 4 settembre, due grandi eventi con numerosi concerti caratterizzeranno la giornata: a Roma, dalla mattina al tardo pomeriggio alla Casa del Jazz, e in serata a L’Aquila nel piazzale adiacente la Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Inoltre, buona parte dei 20 palchi originariamente previsti a L’Aquila, troveranno ospitalità in altre città italiane. Oltre a L’Aquila e Roma, sono previsti concerti a Milano, Torino, Napoli, Novara, Parma, Catania, Courmayeur, Pisa, Cantalupo in Sabina (RI), Barga, Empoli, Fano, Lecce, Nuoro e S. Anna Arresi, Lampedusa e molte altre città che si stanno aggiungendo in queste ore.

La grande maratona del jazz, con oltre 700 artisti impegnati in circa 110 concerti, distribuiti nel centro storico del capoluogo abruzzese, che si è tenuta per la prima volta lo scorso anno con la presenza di circa 60.000 persone, si sposta, quindi, a Roma e in altre città italiane, per concludersi con un grande concerto serale a L’Aquila, di fronte la Basilica di Collemaggio per problemi di sicurezza e logistica (si attendevano per questa edizione circa 100.000 persone), e per rispetto delle popolazioni colpite dal tragico terremoto della scorsa settimana.

Una grande giornata di solidarietà musicale, con la presenza di alcuni tra i più rappresentativi musicisti italiani che si esibiranno a titolo gratuito e dove per il pubblico è previsto un contributo spontaneo di solidarietà. Inoltre, è prevista l’attivazione di una campagna di crowdfunding nazionale e di un sms solidale per raccogliere fondi destinati al restauro ed alla riapertura del Cinema Teatro Comunale “Giuseppe Garibaldi” di Amatrice, luogo simbolo della cultura e della ricostruzione del tessuto sociale di uno dei centri storici distrutti dal sisma.

“Dopo i musei è adesso il mondo del jazz a mobilitarsi per la ricostruzione. Anche domenica prossima la solidarietà passa per la cultura”, così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commenta l’iniziativa #jazz4italy.

La comunità aquilana - ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente - è letteralmente distrutta dal dolore per la tragedia che ha colpito i fratelli del reatino e dei territori dell’Umbria e delle Marche. In segno non di lutto, ma di vera e propria disperazione, abbiamo annullato tutte le manifestazioni legate alla grande festa per la 722esima Perdonanza Celestiniana, decidendo altresì di annullare la grande maratona jazz, “Il Jazz italiano per L’Aquila”, che, già nella prima edizione, era stata uno dei rari momenti di vera gioia e ritrovata aspettativa e voglia di farcela per tutte le aquilane e tutti gli aquilani. Per questo motivo, pur rinunciando, per testimoniare il nostro cordoglio, a tenere la manifestazione all’Aquila, avevamo chiesto alla generosità dei jazzisti italiani che essa avesse comunque luogo, non più per L’Aquila ma per Amatrice e gli altri Comuni colpiti dal sisma. Il tutto anche al fine di avviare una raccolta fondi che potrà aiutare a ricostruire un luogo simbolo della vita di una comunità, quale il cinema teatro di Amatrice. Riflettendo insieme, tuttavia, ed ascoltando anche il Comitato Perdonanza e soprattutto il sindaco di Amatrice, abbiamo ritenuto che, nel coinvolgere 20 piazze italiane, fosse importante che proprio L’Aquila ospitasse il concerto principale, come segnale di una solidarietà che, d’ora in poi, vedrà i nostri territori, uniti dall’appartenenza al Parco Gran Sasso Monti della Laga, superare il nostro dolore e intraprendere il percorso di ricostruzione della comunità, e rinnovato sviluppo, per il futuro dei nostri figli.

“La maratona del Jazz Italiano per L’Aquila dello scorso anno – dichiara Paolo Fresu - è stato un inaspettato successo di musica ed emozione, talmente forte e pregnante che, forse, la storia del jazz italiano si può ora dividere tra un prima e un dopo L’Aquila. Questo ci ha spinto a ripeterla senza sapere che la ferita del sisma si sarebbe riaperta improvvisamente, lacerando ancora una volta le comunità del centro Italia.

Per questo oggi diviene “Il Jazz Italiano per Amatrice” e si trasferisce per un intero giorno nella Capitale e in molte città italiane, per approdare la sera, davanti la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, luogo simbolo della comunità aquilana.

Se lo scorso anno siamo stati nel capoluogo abruzzese per porre l’attenzione sulla ricostruzione e animarne il centro storico (vi ritorneremo nel 2017 e 2018), questa volta saremo in tutta Italia, affinché la nostra solidarietà vada a ricostruire e ripristinare i territori colpiti dal sisma. Sempre più convinti che questa debba passare attraverso le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste”. 

“La Società Italiana degli Autori ed Editori si è fatta parte attiva nell’organizzazione, avendo già dato un contributo di 50 mila euro e si farà altresì carico di pagare il diritto d’autore  per gli eventi in programma in modo che tutto il ricavato possa essere devoluto in aiuto delle popolazioni colpite dal sisma – aggiunge Filippo Sugar, Presidente di SIAE. - L’impegno di SIAE nei confronti della creatività non si limita infatti solo all’intermediazione del diritto d’autore ma si spinge, come in questo caso, fino all’utilizzo dei mezzi e dei repertori creativi e autorali per aiutare in momenti di grande emergenza come questo. Anche in questo caso, SIAE ha voluto dare il proprio contributo concreto nella convinzione che la cultura è la base attraverso la quale passa ogni ricostruzione”.

L’intera giornata de Il Jazz Italiano per Amatrice sarà seguita dalla Rai Tv, dai canali Radio Rai e raccontato anche con uno speciale di Rai Cultura.

Nella giornata di venerdì 2 settembre, il comitato organizzatore (Midj, I-Jazz e Casa del Jazz con la direzione artistica di Paolo Fresu) conferma nella città dell’Aquila i convegni già previsti: “Jazz, Turismo, Sostenibilità. I festival di jazz: una risorsa per la valorizzazione di ambiente e territorio e per un turismo sostenibile” (Palazzo Fibbioni, ore 15); e “Arte, Cultura, Pensiero sociale e politico” (Auditorium del Parco, ore 17.30). Due incontri che prevedono la partecipazione di esponenti del mondo politico, culturale, economico e della ricerca e il coinvolgimento di importanti realtà che si occupano di difesa e valorizzazione del territorio come Federparchi, FAI e Unesco Giovani. In sinergia con il pensiero del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e del Ministro Dario Franceschini, si è ritenuto, infatti, che questi incontri fossero particolarmente attuali, anche alla luce dei tragici fatti degli ultimi giorni.

In occasione di questi convegni, sarà donato un pianoforte a coda al Conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila, acquistato grazie alle generose donazioni della campagna di crowdfunding “Un pianoforte per l’Aquila” che ha raccolto e diffuso il progetto dei tre pianoforti ideato da Claudio Filippini Giovanni Guidi e Mirko Signorile. Un secondo pianoforte sarà donato da SIAE, main sponsor della manifestazione e si stanno pianificando ulteriori forme di solidarietà, con un’attenzione particolare per le nuove generazioni attraverso laboratori di musica destinati ai bambini di età prescolare.

Il comitato organizzatore promette di essere a l’Aquila ancora, con il progetto originale, nel 2017 e 2018 sottolineando la caratura del jazz italiano e la necessità di essere vicini, attraverso la musica, a chi ha bisogno.

Sempre più convinti che la solidarietà debba passare anche attraverso la cultura e le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste. Per restituire ad Amatrice, all’Aquila e agli altri centri, le scuole, le case, le piazze e la memoria.

“Il jazz italiano per Amatrice” è realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz. L’edizione 2015, chiamata “Il jazz italiano per L’Aquila”, fortemente voluta dal Ministro Franceschini, dal Sindaco Cialente e da Paolo Fresu, grazie al decisivo sostegno della Siae,  ha rappresentato l’evento jazzistico più importante che abbia mai avuto il nostro Paese, non solo per l’ampia partecipazione di artisti e il grande successo di pubblico, ma per l’intensità emotiva che ha accompagnato l’iniziativa.

promosso da: Mibact - Ministero per i beni e le attività Culturali e del Turismo

Comune dell’Aquila – in occasione di Perdonanza Celestiniana 2016

main sponsor: SIAE

realizzato da: Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz, Casa del Jazz

partners: Disma Musica, Poste Italiane, Nuovo Imaie con il contributo di: Fondo Etico Ricostruzionevettori ufficiali: Trenitalia e Busitalia

con la collaborazione di: Corsica Ferries

media partners: Rai 5, Rai Cultura, Rai Radio 3, Rai Radio 7 live, Rai Isoradio

con il supporto di: Zero, Left, Musica Jazz, Jazzit

business development partner: Capitale Cultura

Il Jazz Italiano per l’Aquila: le foto della mobilitazione a sostegno della ricostruzione della città

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Domenica 6 settembre c’è stata la grande mobilitazione di tutto il jazz italiano per animare con i suoni del jazz il centro storico della città in ricostruzione e contribuire nell’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione dell’Aquila. Fortemente voluta dal Ministro Dario Franceschini, dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu, e grazie al sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Puglia Sounds, l’iniziativa ha coinvolto 600 jazzisti per 100 concerti in sole 12 ore.

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Una giornata che passerà alla storia come il momento jazzistico più ricco e importante che abbia mai avuto il nostro Paese. La maratona musicale ha avuto inizio alle ore 12,00 per terminare intorno alla mezzanotte. L’impegnativo allestimento della manifestazione, nei luoghi decentrati e sul palco centrale di Piazza Duomo è stato curato dal Comune dell’Aquila con venti diverse postazioni disseminate lungo un percorso a stretto contatto con i cantieri della ricostruzione e attraverso la suggestiva e drammatica vicinanza con i luoghi, i palazzi ed i monumenti che lentamente stanno iniziando a rivivere.

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Il percorso musicale, indicato man mano dalle marching band, ha coinvolto la Basilica di San Bernardino, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, il Chiostro di San Domenico, i Portici di Via San Bernardino, Piazza dei Gesuiti, Via del Castello, Largo Tunisia, l’interno e l’esterno del nuovo Auditorium, Piazza Chiarino, Via Borgo Rivera, la Fortezza, la Fontana delle 99 Cannelle senza tralasciare i numerosi happening improvvisati; il tutto si è concluso in Piazza Duomo per il concerto serale.

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

Dai gruppi stabili più noti fino alle Big Band, passando per le marching band fino ai combos di insieme dei conservatori e delle scuole e a tantissimi giovani talenti, ai gruppi espressione di festival o realtà regionali, la risposta del mondo del jazz italiano è stata unanime e positiva. La partecipazione massiccia dei musicisti e di tutti gli operatori del settore conferma quanto oggi il jazz italiano sia sempre più vivo e dinamico. Lo è sia nelle sue espressioni artistiche sia nella fitta rete di realtà che lo rappresentano su tutto il territorio nazionale, realtà che da qualche anno dialogano tese alla costruzione di un progetto comune con l’obiettivo di dare voce ad una musica oggi profondamente radicata nel nostro paese.

Fonte: Ufficio stampa

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l'Aquila ph Luigi Maffettone

Il Jazz Italiano per l’Aquila ph Luigi Maffettone

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