Milano Rocks: concerto epico per gli Imagine Dragons all’ Ex Area Expo

Imagine Dragons - Milano Rocks ph Francesco Prandoni

Imagine Dragons – Milano Rocks ph Francesco Prandoni

Milano Rocks. Nel senso letterale del termine. A parlare sono i numeri, 60000 spettatori paganti, ma non solo. A parlare sono i volti di migliaia di persone incuranti di un violento acquazzone e un paio di chilometri da percorrere tutti a piedi per accorrere sotto il palco  dell’Area Experience di Expo per il concerto degli Imagine Dragons, rei di essersi donati anima e corpo in un concerto pieno, ricco e totalmente appagante. L’epicità dell’evento potrebbe essere racchiusa nella poetica immagine di Dan Reynolds in pantaloncini neri carico come non mai e incurante della pioggia scrosciante sul viso. A dispetto del loro percorso giovane, gli Imagine Dragons hanno trovato uno stile perfetto, l’eureka di una miscela pop-rock praticamente infallibile. Potenza, impatto, poetica e bellezza si fondono in un modo di intendere la musica assolutamente libero, vivo e pulsante. Ogni canzone in scaletta ha trovato una strada, scavando un solco netto, il coro del pubblico così caldo e potente da emozionare il frontman che, visibilmente colpito, confessa che questo concerto a ridosso della fine dell’Evolve tour resterà impresso nella loro mente. Sebbene il concerto abbia un piglio dalle sembianze leggere e divertenti, in realtà non è mai stato privo di importanti messaggi incentrati sul concetto di diversità e valorizzazione della propria personalità. Tra ritmi incalzanti, assoli di chitarra e percussioni irresistibili, Reynold infila strategicamente le parole giuste al posto giusto. Non si nasconde dietro l’hype del glamour, anzi, non perde occasione di riportare alla luce i demoni del passato, il bisogno di esternare la propria oscurità interiore incitando gli altri a fare esattamente lo stesso. Perchè “your life is always worth living”.

Raffaella Sbrescia

Video: Next to me @ Milano Rocks

Scaletta

Radioactive
It’s Time
Whatever It Takes
Yesterday
Natural
Walking the Wire
Next to Me
Shots
Every Breath You Take / I’ll Make It Up to You
Start Over
Rise Up
I Don’t Know Why
Mouth of the River
Demons
Thunder
On Top of the World
Believer

Evolve: il trip fatalista degli Imagine Dragons

 

Imagine dragons ph Eliot Lee Hazel

Imagine dragons ph Eliot Lee Hazel

“EVOLVE” è il nuovo album degli IMAGINE DRAGONS. Dopo aver vinto un Grammy, due American Music Awards e aver venduto 9 milioni di album, la band di Dan Reynolds, il chitarrista Wayne Sermon, il bassista Ben McKee e il batterista Daniel Platzman torna in scena con un’evoluzione nei contenuti, nei termini di intesa e nella scelta di un format sonoro incentrato sul minimalismo. La visione degli Imagine Dragons è sempre stata controversa, la loro musica caratterizzata da suoni freschi e da ritmiche pregnanti. Ad oggi il loro obiettivo è ben preciso: portare avanti la ricerca di un posto dove trovare pace e sicurezza in se stessi. Affrontare se stessi è la cosa più difficile da fare. Ecco perché nei nuovi testi della band il punto focale è la leggerezza mentale, quella necessaria per liberarsi dai demoni del passato e fare un nuovo passo in avanti. Ottima anche la qualità del suono curato nei minimi dettagli. L’ascolto inizia con “I don’t know why”: la trama è quella di un amore adrenalinico tra due sconosciuti nella notte. Un’apertura elettro-ritmica esalta la dannazione e il pathos. Il cantato ritmico di “Whatever it takes” narra un sentimento incondizionato. “Believer”, primo singolo estratto dall’album, è il brano perfetto. Imperiosamente lussureggiante, il pezzo è caratterizzato da una struttura ritmica irresistibile. Lo stesso Reynolds ha spiegato: “Questa canzone intende racchiudere i momenti più significativi che hanno scandito questa lunga fase di transizione esistenziale. Oggi riesco a sentirmi in in pace con me stesso, con la mia vita, con quello che sono. Provo a godermi questo nuovo approdo con maggiore disinvoltura”. “Walking the Wire” ripete a piè sospinto un mantra preciso: take what comes. I nuovi Imagine Dragons sono fatalisti.

Imagine Dragons (incontro stampa Milano @ Universal Music)

Imagine Dragons (incontro stampa Milano @ Universal Music)

Il ritmo altalenante di “Rise up” è sorprendente e il messaggio è chiaro: ferma tutto e ricomincia. “I’ll make it up to you” propone, invece, un’elettronica di tipo reminiscente di stampo neoromantico. Ben riuscito il riferimento vintage ai Queen in “Yesterday”. La ritmica underground di “Mouth of the river” irretisce l’ascoltatore attraverso una nervatura sonora vibrante. Molto bello anche il nuovo singolo “Thunder”: ritmiche da club e r’n’b si fondono in un trip ad immersione. “Start over” è una delle tracce più deboli del disco ma il finale vale doppio: quel “join me baby” di “Dancing in the dark” è l’irrrinunciabile invito a prendere parte a questa danza onirico-psichedelica. La band sarà in Italia per due appuntamenti live: il 4 luglio a Lucca (Lucca Summer Festival, http://www.dalessandroegalli.com/events/438/imagine-dragons/ www.luccasummerfestival.ite il 10 luglio a Verona (Arena di Verona/ http://www.vertigo.co.it/it/imagine-dragons).

Video: Thunder

Questa la tracklist: “I Don’t Know Why”, “Whatever It Takes”, “Believer”, “Walking The Wire”, “Rise Up”, “Make It Up To You”, “Yesterday”, “Mouth of the River”, “Thunder”, “Start Over”, “Dancing In The Dark”.

LA versione deluxe contiene inoltre I brani: “Levitate”, “Not Today” e il  Kaskade Remix di “Believer”.

Ascolta qui l’album

Smoke + Mirrors: il rock catchy degli Imagine Dragons. La recensione

Imagine Dragons_cover album Smoke and mirrors_STD_m (1)

Protagonisti delle classifiche di tutto il mondo, i losangelini Imagine Dragons composti da Dan Reynolds, il chitarrista Wayne Sermon, il bassista Ben McKee e il batterista Daniel Platzman, rei di aver guadagnato un enorme seguito dopo aver pubblicato una serie di EP indipendenti, hanno pubblicato il nuovo atteso album intitolato “Smoke + Mirrors” scatenando diverse reazioni contrastanti. Il disco, registrato negli studi appena inaugurati della band, racchiude temi all’ordine del giorno come tensione e vulnerabilità.  Al centro della nutrita tracklist dell’album c’è un rock molto vicino al pop, figlio di un sistema compositivo ben strutturato e davvero molto orecchiabile. Nelle tredici tracce, diciotto nella versione deluxe,  prodotte da  Alex da Kid, emerge un importante utilizzo di suoni elettronici, svariati cori nei refrain dei brani centrali,  una massiccia dose di cantabilità melodica; gli Imagine Dragons toccano tanti generi diversi: traditional, pop, rock, Africa, ritmi dispari ma si confermano sovrani  della melodia usa e getta.

Imagine Dragons Ph Eliot Lee Hazel

Imagine Dragons Ph Eliot Lee Hazel

Di grande effetto la triade iniziale: si passa dalla spettacolare sensualità di “Shots” al bagliore sornione di “Gold” fino alla rabbiosa title track “Smoke and Mirrors”. Politically uncorrect il riff superlettrico di “I’m so sorry”, semplice e catchy l’intro semiacustica di “I bet my life”, arricchita dall’irresistibile coro centrale. L’ipnotica “Polaroid” cede il passo all’energia incandescente di “Friction”, seguita dalla meno incisiva “It comes back to you”. Il brano più intimo del disco è la ballad “Dream” che, insieme a “Trouble”, rappresenta la parentesi più delicata di tutto il lavoro. Decisamente sottotono le monotone “Summer” e la lunghissima “The Fall”. Dirette e taglienti le chitarre distorte su “Homeless Opus”. Dei 5 brani inseriti nella versione deluxe citiamo l’elegante “Second chances” e l’incoraggiante “Warriors”, due tracce che chiudono un album che avrà sicuramente un grande successo in termini di vendite ma che, allo stesso tempo, lancia un campanello d’allarme sulle contraddizioni interne al gruppo. Sarà il tempo a raccontarci se, e in che modo, gli Imagine Dragons sapranno costruirsi un percorso artistico coerente e duraturo.

Raffaella Sbrescia

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