Francesco De Gregori: esce oggi “Backpack” con tutti i 32 album ufficiali

Francesco De Gregori

Francesco De Gregori

Oggi, venerdì 2 dicembre, esce “BACKPACK” (Sony Music Italy), un box i con tutti i 32 album ufficiali, di studio e dal vivo, di FRANCESCO DE GREGORI, rimasterizzati e riprodotti con le loro copertine originali. “Backpack” contiene anche un libro di 268 pagine che racconta la storia degli album con schede scritte da Enrico Deregibus e corredate da foto storiche ed inedite.

Questi tutti i dischi presenti in “Backpack”“Theorius Campus” (1972), “Alice non lo sa” (1973), “Francesco De Gregori” (1974), “Rimmel” (1975), “Bufalo Bill” (1976), “De Gregori”(1978), “Banana Republic” (1979), “Viva l’Italia” (1979), “Titanic” (1982), “La donna cannone” (1983), “Scacchi e tarocchi” (1985), “Terra di nessuno” (1987), “Mira Mare” (1989),“Catcher in the sky” (1990), “Musica leggera” (1990), “Niente da capire” (1990), “Canzoni d’amore” (1992), “Il bandito e il campione” (1993), “Bootleg” (1994), “Prendere e lasciare” (1996), “La valigia dell’attore” (1997), “Amore nel pomeriggio” (2001), “Fuoco amico” (2002), “Il fischio del vapore” (2002), “Pezzi” (2005), “Calypsos” (2006), “Left & Right” (2007), “Per brevità chiamato artista” (2008), “Pubs and clubs live @ The Place” (2012), “Sulla strada” (2012), “Vivavoce” (2014), “De Gregori canta Bob Dylan – Amore e Furto” (2015).

FRANCESCO DE GREGORI ha da poco concluso il suo AMORE E FURTO tour 2016”, durante il quale ha presentato live nelle principali città italiane l’ultimo disco “De Gregori canta Bob Dylan – Amore e Furto”.

Inoltre, De Gregori ha recentemente pubblicato “Passo d’uomo” (Laterza), conversazione con Antonio Gnoli, dove per la prima volta l’artista si racconta attraverso una serie di conversazioni tra pensieri, ricordi ed emozioni.

Francesco De Gregori in concerto a Napoli: due grandi esperienze di conoscenza musicale in un solo live

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori porta dal vivo le canzoni del suo nuovo disco “Amore e furto”, quello in cui ha dato definitivamente corpo alla sua storica devozione nei confronti di Bob Dylan, e lo fa con grande rigore, dedicandovi tutta la prima parte del concerto, ben otto canzoni, così come aveva annunciato in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’album.  Un modo, quest’ultimo per dare un peso specifico al progetto e mettere in evidenza un lavoro che è stato frutto di impegno e ricerca approfondita.  Il live inizia con “Via della povertà”, ovvero “Desolation row”, una canzone che dura 11 minuti e chiude “Highway 61 Revisited”. Emozione ma anche tecnica, gli arrangiamenti sono molto curati ed è bello potersi soffermare a constatarne l’oggettiva bellezza. Questa è la sequenza che caratterizza ogni singolo live e che inevitabilmente inciderà anche sulla scelta di estromettere dalla scaletta tanti cavalli di battaglia. Dopo l’intervallo tornano i classici: si comincia da A Pa, dedicata a Pier Paolo Pasolini e poi Generale, Buonanotte fiorellino,Adelante adelante!, Pablo, Rimmel, La donna cannone.  Grande sorpresa al Teatro Augusteo di Napoli  con il brano In Onda, cantato insieme ad Enzo Avitabile. De Gregori conferma di essere davvero in grande forma e questo suo nuovo progetto ha arricchito ancora di più la vastità ed il potenziale evocativo insito nell’esperienza live proposta dal cantautore.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Francesco De Gregori live @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

 

“De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto”: tutte le dichiarazioni di Francesco De Gregori in merito al nuovo album

De Gregori canta Bob Dylan-Amore e Furto_cover_b

Esce oggi “De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto” (Caravan/Sony Music) il nuovo atteso lavoro di Francesco De Gregori. Prodotto da Guido Guglielminetti, il lavoro comprende 11 brani di Bob Dylan tradotti e reinterpretati con amore, passione e meticolosa attenzione. Un amore che ha spinto De Gregori a studiare a fondo il lavoro del menestrello di Duluth, fino a scegliere brani assolutamente non scontati. «Ho solo tradotto fedelmente. Sono sempre stato appassionato alla traduzione di canzoni. A scuola, ad esempio, mi divertivo tantissimo a tradurre le versioni dal latino all’italiano. La scelta delle canzoni non è stata architettata freddamente. Molto più semplicemente certe canzoni si sono parate davanti presentandosi come traducibili altre, invece, non hanno trovato l’aggancio linguistico necessario» – ha spiegato De Gregori ai giornalisti affamati di spiegazioni ed approfondimenti durante la conferenza stampa di Milano. «Sono legato a Bob Dylan da sempre, è stato uno dei miei punti di riferimento principali. Dylan ha fatto in musica quello che gli impressionisti hanno fatto nel mondo dell’arte: ha scardinato il concetto di prospettiva. Il suono è la parola chiave, un suono così poco allineato con il resto non mi ha mai lasciato indifferente. Quando ero adolescente e cominciavo appena ad approcciarmi alla chitarra mi lasciavo conquistare dalle note e nel frattempo facevo grossi sforzi col dizionario alla mano per capire i testi in inglese», ha raccontato il cantautore.

Francesco De Gregori

Francesco De Gregori

«In questo lavoro non mi sono preoccupato delle tematiche, la scelta è stata dettata dalla piacevolezza sonora. Chiaramente il testo è importante ma il fascino di una canzone risiede assolutamente nel suono. Ho passato lunghe settimane ad arrovellarmi sui testi e, durante questa meticolosa fase di lavorazione, non mi è mai venuto spontaneo di andare a toccare i grandi classici. Nella mia testa prefiggevo un tracollo di significato e drammaticità nel passaggio dall’inglese all’italiano. Ristabilire la metrica italiana su quella inglese è stato uno dei problemi più belli da affrontare. La lingua inglese è più stringata, più sintetica sono stato costretto a saltare dei versi. Nella metrica italiana tutto quello che Dylan dice in inglese non ci può stare. Gli arrangiamenti sono molto vicini agli originali. Sarebbe stato stupido cambiare qualcosa che mi piaceva – ha aggiunto – Alcuni non sono stati possibili come nel caso di “Desolation Row”. Riprodurre a freddo  una registrazione fatta alle tre di notte a San Francisco non mi sembrava possibile, non è che non ci abbia provato ma proprio non veniva niente fuori quindi mi sono spostato su un arrangiamento diverso. Il testo più difficile da tradurre è stato “Dignity”, soprattutto la prima strofa. Ne ho realizzato almeno dieci stesure, stavo per gettare la spugna quando alla fine ho optato per una semplice traduzione letterale. Nel caso di “Subterranean homesick blues” mi sono divertito a scoprire una metrica da rapper scegliendo una parola di cinque sillabe come seminterrato per la traduzione. In sostanza – ha sottolineato –  non sono intervenuto storcendo le cose in un senso o in un altro . Ci tengo molto al concetto di “fedeltà”. Avevo il terrore di mettere qualcosa di mio, sono sicuro di averlo evitato. Io sono De Gregori , se voglio dire qualcosa, la scrivo nelle mie canzoni. Se avessi detto qualcosa di mio usando le canzoni di Dylan, avrei reso un pessimo servizio a me e a lui».

Francesco De Gregori

Francesco De Gregori

«“Amore e furto” è il titolo di un Lp di Dylan “Love and theft”. In quel disco Bob aveva inserito cose che aveva copiato o rubato dichiarandone l’ origine. Visto che il mio nome viene spesso accostato a quello di Dylan, stavolta lo faccio io, ufficialmente», ha spiegato De Gregori. La cover del disco invece nasce dal caso: «L’effigie mi piace, l’ha trovata Flora Sala mentre cercava un possibile sfondo che potesse andare bene; alla fine abbiamo scelto questo». In previsione del nuovo tour alle porte il cantautore ha svelato: «Per il tour ho l’unica certezza che queste 11 canzoni saranno parte di un unico momento, non avrebbe senso disperderle all’interno della scaletta. Vorrei mantenere il concetto di unitarietà del disco. Eseguirò anche canzoni che andranno oltre i 3 minuti, voglio scardinare questo clichè». Infine una curiosità: «Mi piace il Dylan con la band, quello elettrico. Quello acustico è più difficile da seguire, anche in quel caso è un impressionista – ha confessato Francesco De Gregori – Trovo sorprendente che in questo ultimo tour Bob  Dylan scelga di eseguire sempre la stessa scaletta. Solitamente la cambia ogni sera, a scapito della resa delle canzoni, provate solo all’ultimo. Ho sempre apprezzato quelle piccole imperfezioni ma con questo nuovo modo di fare, il pubblico ha l’occasione di godere della cura dei particolari e della totale assenza dei vuoti di suono» – ha concluso il cantautore.

Raffaella Sbrescia

Acquista su iTunes

Ecco la tracklist di “Francesco De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto”:

Un angioletto come te (Sweetheart like you)

Servire qualcuno (Gotta serve somebody)

Non dirle che non è così (If you see her, say hello)

Via della povertà (Desolation Row)

Come il giorno (I shall be released)

Mondo politico (Political world)

Non è buio ancora (Not dark yet)

Acido seminterrato (Subterranean homesick blues)

Una serie di sogni (Series of dreams)

Tweedle Dum & Tweedle Dee (Tweedle Dee & Tweedle Dum)

Dignità (Dignity)

Video:

Stasera alle ore 21.10 andrà in onda in prima visione su Sky Arte HD “AMORE E FURTO – De Gregori canta Dylan”, monografia sull’artista e il suo nuovo album.

Le date dell’Instore tour:

3 novembre – TORINO – La Feltrinelli (Stazione Di Porta Nuova) – ore 18.30

4 novembre – GENOVA – La Feltrinelli (Via Ceccardi, 16) – ore 18.30

5 novembre – BOLOGNA – La Feltrinelli (Piazza Ravegnana, 1) – ore 18.30

6 novembre – FIRENZE – La Feltrinelli (Piazza della Repubblica, 26) – ore 18.30

7 novembre – ROMA – La Feltrinelli (Via Appia Nuova, 427) – ore 18.30

8 novembre – NAPOLI – La Feltrinelli (Via Santa Caterina a Chiaia, 23) – ore 18.30

9 novembre – BARI – La Feltrinelli (Via Melo, 119) – ore 18.30

Francesco De Gregori sarà in tour da marzo nei principali club e teatri italiani, queste le date: il 5 marzo all’Atlantico Live di ROMA, l’8 marzo al Teatro Augusteo di NAPOLI, il 9 marzo al Teatro Team di BARI, l’11 marzo al Teatro Metropolitan di CATANIA, il 12 marzo al Teatro Golden di PALERMO, il 15 marzoal Teatro Colosseo di TORINO, il 17 marzo all’Obihall di FIRENZE, il 19 marzo al Teatro Carlo Felice di GENOVA, il 20 marzo al Teatro Regio di PARMA e il 23 marzo all’Alcatraz di MILANO. I biglietti saranno in vendita a partire dalle ore 16.00 di oggi, giovedì 29 ottobre, su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali (per info: www.fepgroup.it).

È disponibile in tutte le librerie e nei book store digitali la riedizione del volume fotografico “FRANCESCO DE GREGORI. GUARDA CHE NON SONO IO”(Edizioni SVPRESS), arricchita di contenuti multimediali inediti. Questa nuova edizione, a cura di Silvia Viglietti e Alessandro Arianti, è infatti impreziosita da un documentario esclusivo con immagini e contenuti backstage direttamente dal “VIVAVOCE tour” di Francesco De Gregori. Uno sguardo originale e inaspettato sull’artista attraverso il racconto di viaggi, dischi, concerti, backstage, incontri.

 

Francesco De Gregori live al Forum di Assago: la poesia del Principe ipnotizza Milano

Francesco De Gregori live @ Forum di Assago ph Francesco Prandoni

Francesco De Gregori live @ Forum di Assago ph Francesco Prandoni

Dopo la trionfale data d’apertura al Palalottomatica di Roma, Francesco De Gregori approda al Mediolanum Forum di Assago con “Vivavoce tour”, la grande avventura live con la quale l’artista romano propone dal vivo, con una serie di date in tutta Italia, i brani tratti dal recente doppio album intitolato «Vivavoce» (già doppio disco di platino). Ad intrattenere il Forum, gremito fin dalle 20, il giovane e validissimo cantautore Paolo Simoni che ha presentato alcuni brani del suo ultimo album di inediti “Si Narra Di Rane Che Hanno Visto Il Mare” (Warner Music). Alle 21 è la volta del Principe ed è subito evidente che si tratta di un concerto importante, caratterizzato da un’acustica particolarmente nitida con voce e strumenti musicali in forte risalto. Considerato, a ragione, uno dei più importanti cantautori italiani, De Gregori si muove come un capitano in un vasto mare di parole immaginifiche traghettando il pubblico nei meandri di un viaggio a ritroso nel tempo. Con una scaletta di 30 canzoni fatta di tanti capolavori e numerose piccole perle, De Gregori emoziona spettatori di tutte le età con la freschezza e la genuinità di chi affida la propria forza comunicativa semplicemente alle parole e alla propria musica. La scelta di arrangiamenti inediti sorprende gli spettatori senza tuttavia destabilizzarli grazie a delle linee melodiche sempre riconoscibili e capaci di penetrare a fondo nell’anima. Il live è tutto un susseguirsi di suggestioni: si va dalla coinvolgente «Caterina», impreziosita dal suono della sua inimitabile armonica, alla sconfinata dolcezza di «Bellamore» del 1992, a «Il canto delle Sirene» del 1987, fino a «La leva calcistica della classe’68». Forum in delirio sulle note di «Generale», proposta in una versione molto emozionante. «Sotto le stelle del Messico a trapanàr» a «La ragazza e la miniera» del 1983 cedono il passo a «Il futuro» cover di Leonard Cohen che De Gregori si limita a tradurre ed interpretare per poi proseguire in un continuo altalenarsi di brani del suo repertorio, a volte lasciati più fedeli alle loro versioni originali, a volte completamente stravolte.

Francesco De Gregori live @ Forum di Assago ph Francesco Prandoni

Francesco De Gregori live @ Forum di Assago ph Francesco Prandoni

A metà concerto la sorpresa: Luciano Ligabue sale sul palco del Forum non solo per duettare con il Principe sulle note di “Alice” (come nell’album VivaVoce) bensì per cantare ben quattro pezzi. Accolto da un’ovazione, Ligabue imbraccia la chitarra e inizia a intonare “Non dovete badare al cantante”. De Gregori lo accompagna e duetta con lui, per poi passare da “Atlantide” ad “Alice” e chiudere con “Il muro del suono” dello stesso Ligabue. Il concerto prosegue poi in un piacevolmente interminabile sequela di classici, da “Niente da capire” a “Titanic”, da “Buonanotte Fiorellino” a “Vai in Africa”. I bis sono “La donna cannone” e “Rimmel”, seguite da un’intensa “Can’t Help Falling In Love”. A chiudere il concerto sono due tra i brani certamente meno noti della sua sterminata carriera, “Sono Cose”, da Mira Mare 19.4.89, e “Volavola” da “Per brevità chiamato artista”, scelte per lasciare nel cuore la sensazione di aver assistito ad un evento memorabile.

Raffaella Sbrescia

 La scaletta

Finestre Rotte 

Viva L’Italia 

Il Panorama di Betlemme 

Caterina 

Un guanto 

Bellamore 

Il canto delle sirene 

La leva calcistica della classe ’68 

La testa nel secchio 

Generale 

Sotto le stelle del Messico a trapanàr 

La ragazza e la miniera 

Il Futuro (cover di Leonard Cohen) 

Belle époque 

Mayday 

Non dovete badare al cantante 

(Ligabue cover) (with Ligabue)

Atlantide 

(with Ligabue)

  1. Alice 

(with Ligabue)

  1. Il muro del suono 

(Ligabue cover) (with Ligabue)

Niente da capire 

Guarda che non sono io 

Titanic 

Buonanotte Fiorellino 

Vai in Africa, Celestino 

Encore:

La donna cannone 

Rimmel 

Can’t Help Falling In Love (cover di Elvis Presley)

Encore 2:

Cose 

Volavola