Grande festa nel giardino della Triennale di Milano in occasione del coinvolgente concerto di Antonio Castrignanò, eccellente rappresentante della pizzica salentina nel mondo. Voce e tamburo della Notte della Taranta, ha suonato e collaborato con artisti come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi, Negramaro, The Chieftains, Goran Bregovic, Ballakè Sissoko, Ludovico Einaudi, Marcan Dede, Antonio si è esibito su palchi e festival di prestigio internazionale regalando nuovo lustro alla tradizione musicale del Salento. Le sue performances sono molto intense: cuore, anima, sudore e sorrisi si avvicendano tra storie e leggende antiche e meno antiche.
Tamburi, fiati, corde e cornamuse si muovono all’unisono per accompagnare la sua voce, tanto simile ad un richiamo dal fascino ancestrale. Restare seduti è impossibile: il ballo è una componente fondamentale all’interno di quello che appare simile ad un rito liberatorio e propiziatorio al contempo. Il patrimonio artistico, culturale, antropologico e musicale racchiuso nei testi e nelle melodie proposte da Antonio Castrignanò è quanto di più prezioso ed affascinante possa esserci. Provare per credere.
Raffaella Sbrescia
Video: Fomenta