PFM Premiata Forneria Marconi – Cristiano De André cantano FABRIZIO: il concerto evento all’Arena di Verona

PFM e Cristiano De André

PFM e Cristiano De André

Il cerchio si chiude. Per chi c’era, per chi avrebbe voluto esserci, per chi si è sempre chiesto come sarebbe stato. A 40 anni di distanza dal rivoluzionario incontro tra Fabrizio De Andrè e la PFM – Premiata Forneria Marconi, ci sarà un concerto evento all’Arena di Verona il prossimo 29 luglio. La grande sorpresa è che le poesie di Faber stavolta saranno interpretate direttamente da suo figlio Cristiano, come già da diverso tempo ormai accade.

Sono lontani i tempi in cui Cristiano si aggirava, poco più che bambino, tra le percussioni e la batteria di Franz Di Cioccio. Oggi il figlio d’arte e gli zii artistici si ritrovano commossi a affiatati per dare vita a una serata ricca di magia, ricordi, aneddoti e, perché no, nuovi spunti da tramandare alle generazioni che hanno imparato ad amare la poetica di Fabrizio De Andrè anche senza averlo mai ascoltato dal vivo.

Si tratterà di un concerto molto lungo, suddiviso in tre blocchi in cui la prog band italiana più famosa al mondo, PFM – Premiata Forneria Marconi, e il polistrumentista e cantautore Cristiano De André si alterneranno sul palco con le loro rispettive performance e condivideranno la terza parte finale di un concerto intitolato “PFM Premiata Forneria Marconi – Cristiano De André cantano FABRIZIO”.
Il concerto è prodotto da D&D Concerti e da BMU, in collaborazione con DuemilaGrandiEventi, VentiDieci e Verona Eventi, con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André.
Nato dalla scia dei fortunati concerti tenutisi nell’ambito del tour “PFM canta De André – Anniversary” e di “Storia di un impiegato”, storico disco di Faber arrangiato come una vera e propria opera rock da Cristiano De Andrè, il concerto si presenta come una preziosa occasione per riportarci indietro di decenni. Ogni arrangiamento del tour “Anime Salve” sarà fedelmente riprodotto a mano, esattamente nello spirito che da sempre accompagna le avventure nel mondo della PFM.
Le prove sono ancora da fare e i pezzi da scegliere. Non sarà un’operazione nostalgia, sarà bensì un modo per dare seguito al patrimonio di un Maestro mai dimenticato. Figli della stessa storia Cristiano De Andrè e la PFM viaggiano uniti su una grande “autostrada americana” che tutti potranno percorrere. Insieme a loro ci saranno Flavio Premoli, Lucio Fabbri, Michele Ascolese e Alessandro Scaglione. Sicuramente l’evento verrà ripreso ma è anche vero che sarà davvero intenso vedere che tipo di alchimia si creerà sul palco, soprattutto pensando alla leggerezza, al coraggio e all’autenticità con cui tanti anni Fabrizio De Andrè scelse ancora una volta di essere coerente a se stesso e di fare semplicemente quello che secondo lui meritava di essere fatto. L’obiettivo di tutti sarà portarsi a casa scopa, primiera e settebello. Nessuno dovrà rimanere seduto e nessuno potrà sentirsi indifferente. Per chi non si ferma alle apparenze e alle mode, ma soprattutto per chi cerca qualcosa in più l’appuntamento è per il 29 luglio all’Arena di Verona.

Raffaella Sbrescia

 

De Andrè canta De Andrè: Cristiano a confronto con Faber. Filologia sì, ma senza reverenzialismo

Cristiano De Andrè live "De Andrè canta De Andrè" - Teatro Nazionale - Milano

Cristiano De Andrè live “De Andrè canta De Andrè” – Teatro Nazionale – Milano

Dei tre spettacoli live che Cristiano De Andrè ha dedicato al repertorio di suo padre Fabrizio, questo è quello più bello per una semplice ragione: la piena consapevolezza delle intenzioni e dei mezzi. Cristiano ha assemblato una scaletta che gli calza a pennello, ha voluto mettere in evidenza l’attualità di canzoni senza tempo con l’obiettivo di stimolare l’anima, quella che tendiamo a lasciare chiusa a chiave in un cassette per proteggerci da questi mala tempora. Quello di “De Andrè canta De Andrè” è un progetto che Cristiano sposa ogni cinque anni intervallandolo con progetti individuali. Il prossimo dicembre tutti questi progetti dedicati alle opere parterne saranno racchiusi in una confezione cofanetto comprensiva dei due dischi datati 2009 e 2010. Un’opera nell’opera è andata in scena la scorsa sera sul palco del Teatro Nazionale di Milano: Cristiano De Andrè ha riportato in scena brani noti e meno noti del celebre Faber arricchendoli con il proprio contributo musicale. Esteticamente belli e tecnicamente curati i nuovi arrangiamenti con cui il cantante ha voluto vestire i cimeli dell’indimenticabile cantautore genovese.

Impegnato nella realizzazione di un suo album di inediti atteso per il 2018, il cantautore genovese, classe 1962, ha proposto diverse chicche in scaletta, tra tutte citiamo: “Canzone per l’estate”, brano che Fabrizio compose con De Gregori celebrando l’incontro della sua lirica con l’ermetismo degregoriano. Bella anche la nuova versione di “Una storia sbagliata” dedicata a Pierpaolo Pasolini. E poi, ancora, “La Guerra di Piero”, “Via Del Campo”, “Amore che vieni, amore che vai”, “Il bombarolo”. “Questa tourneè è come una sorta di medicina per l’anima, in questo tour racconto tanti aneddoti del passato mescolando poesia e musica. Molti giovanissimi si stanno avvicinando alle canzoni di mio padre e questo passaggio di testimone generazionale è la cosa più bella e più concreta che io possa fare. Spero di riuscire a portare queste canzoni anche in Europa e Oltreoceano”, aveva raccontato Cristiano De Andrè durante la conferenza stampa di presentazione del tour e, in effetti, così è. “Non ci sono canzoni di mio padre che non voglio fare, ho solo scelto i brani che si adattassero meglio a questo tipo di sound. Il prossimo progetto riprenderà le canzoni d’amore che ancora non ho avuto modo di prendere in considerazione. Gli arrangiamenti avranno una veste più classica e ci sarà la presenza di un’orchestra. All’inizio di questo percorso avevo molta paura, temevo che mi sarebbero arrivare sassate da ogni dove invece non è successo e questo mi spinge a lavorare ancora più alacremente per fare al meglio questo lavoro di recupero”, ha spiegato Cristiano De Andrè. “Il mio approccio è quello di rispetto e autocritica. Affronto grandi opere, mi metto di fronte a qualcosa di davvero alto e cerco di farlo da diverse angolazioni. Sono stato attento a non lasciare nulla al caso anche se ogni volta mi scopro sorpreso nel trovare sempre qualcosa di nuovo in queste canzoni. Trovo cose che non avevo capito o qualcosa nascosto tra le righe. Oggi capisco davvero con quanta meticolosità scrivesse mio padre”.

Cristiano De Andrè live "De Andrè canta De Andrè" - Teatro Nazionale - Milano

Cristiano De Andrè live “De Andrè canta De Andrè” – Teatro Nazionale – Milano

Comunque, recupero filologico a parte, Cristiano De Andrè è stato capace di interpretare con coerenza e rispetto le canzoni del padre ma senza essere reverenziale, da bravo polistrumentista allievo di Mauro Pagani, il cantautore ha conquistato il pubblico con l’uso di diversi strumenti spingendosi fin quasi nel territorio della world music. Bravi anche i suoi musicisti, ai quali è stato lasciato ampio spazio con lunghi e appassionati momenti di solo.

Raffaella Sbrescia