“A day in Barcelona” è l’ultimo progetto discografico che ha incrociato il talento dell’arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra fiorentino Duccio Bertini, grande esperto in fatto di orchestre jazz, e quello di Susana Sheiman, una delle migliori voci jazz di Madrid, che ha collaborato con artisti come Frank Wess, Jesse Davis, Brad Leali, Nicholas Payton, Donald Brown, Dani Alonso y Ignasi Terraza, etc.
Accompagnati dalle molteplici sonorità della Big Band, composta da alcuni dei migliori musicisti della scena jazz spagnola, i due hanno privilegiato brani che non solo fossero tra i meno conosciuti della tradizione jazz, ma che avessero anche la peculiarità di esaltare le doti di ciascuno. Tra le esecuzioni più riuscite segnaliamo quelle di “You’ve Changed”, “E.S.P” e l’omaggio a Duke Ellington “African Flower”. Per il primo brano, in particolare, la scelta per gli assoli è ricaduta sul sassofonista catalano, Toni Solà per creare un sorprendente contrasto tra la sua maniera di suonare old school e la modernità del contesto orchestrale. All’interno del disco non mancano arrangiamenti più tradizionali “swing” (It Could Happen To You, I’m Glad There Is You, Lazy Bird) come del resto anche partiture più moderne come “Spring Can Really Hang You Up the Most”, composto nel 1955 da Tommy Wolf, con le parole di Fran Landesman. La canzone è stata scritta a tempo lento (ballad) e in 4/4, ma in questo caso Bertini ha scritto un arrangiamento in grado di valorizzare l’interpretazione di Susana ed il contrappunto orchestrale. Alla luce di quanto ascoltato, “A Day in Barcelona” si dimostra quindi all’altezza delle aspettative, la cura per i dettagli e la spettacolarità degli assoli, congiunti alla voce equilibrata di Susana e all’esperienza di Bertini, lo rendono un album raffinatamente espressivo.
Raffaella Sbrescia
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