Umbria Jazz il “concerto perfetto” di Potter, Mehldau, Patitucci e Blake. E non solo.

Mentre i Funkoff colorano di note, come ogni anno, le strade di Perugia, prosegue la festa della musica, giunta ieri alla sua quarta giornata. La banda di Vicchio, capitanata dal suo fondatore, Dario Cecchini, sono oramai anni che è ospite fissa di Umbria Jazz, e rappresenta uno dei momenti di musica in strada più divertenti in assoluto. Si muovono coreograficamente i ragazzi toscani che hanno fatto scuola nel genere e, con la loro doppia uscita quotidiana, fanno parte di quello che assolutamente non si può perdere.
E’ tutta un suono, Perugia, e muoversi tra le sue strade medievali, in mezzo a scorci di una bellezza da togliere il respiro, è davvero un’esperienza indimenticabile.
Come indimenticabile è l’esibizione del duo Peirani Parisien in sala Podiani.

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Peirani è l’incredibile fisarmonicista francese che avemmo modo di conoscere proprio a Umbria Jazz qualche anno fa e propone un progetto dal titolo “Abrazo” insieme a Emile Parisien, connazionale sassofonista di Cahors. I due giovani e simpatici artisti danno vita a uno spettacolo magico, in alcuni momenti quasi circense, muovendosi tra scambi di fraseggi a modulazione alternata tra un tango, una ballata, un valzer, momenti jazz e momenti lirici, attimi frenetici e attimi di pace assoluta.
Ci si abbraccia nella danza, ma anche nella vita, ci si abbraccia tra amici e tra persone che si vogliono bene: ci si abbraccia anche nella musica, e Parisien e Peirani, che vantano una conoscenza di vecchia data, anche per aver intrapreso un percorso musicale simile sin dall’infanzia, seppur con strumenti diversi, proprio questo fanno. Si abbracciano con intensità e abbracciano il pubblico, lo coinvolgono in divertissments musicali e non, dando vita a un’esibizione difficile da dimenticare.
Le sale di Perugia sono tutte piene, è incredibile. Del resto la proposta è di qualità assoluta: a Perugia, anche in strada, c’è spazio solo per le eccellenze.
E eccellenza è quella di Danilo Rea, al Morlacchi alle 17, con il suo oramai collaudato e sempre vario “Piano Solo”, una serie di improvvisazioni su temi musicali generalmente mutuati dal pop e rivisitati in chiave jazz.
E’ indiscutibile il talento di Rea. Quello che gli rimproveriamo è il fatto di immergersi completamente nelle sue note, creando in qualche modo una sorta di campana di vetro tra lui e il pubblico, che pure lo adora, ma non riesce a entrare in contatto diretto. Nelle improvvisazioni di ieri, tanti gli accenni non completamente sviluppati.

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Mani che a un certo punto sembrano volare sui tasti, bravura da dieci e lode, ma l’impatto è rimasto un poco freddo. Alla fine, con l’esecuzione di “Un giorno dopo l’altro” di Tenco, e di “Merry Christmas Mr. Lawrence” di Sakamoto, la musica cambia, diventa più calda, quasi un rilassarsi dopo una tensione crescente. Ecco, se avesse inserito momenti così durante la performance (cosa che solitamente fa e ci si aspetta), lo avremmo apprezzato.
Arena Santa Giuliana, è il momento di Potter, Mehldau, Patitucci e Blake.
Ora, prendiamo quattro numeri primi: un numero primo, assoluto e indivisibile, al sax, uno alla batteria, uno al contrabbasso e uno al pianoforte, ed ecco che esce fuori il concerto impeccabile.
Mehldau è antipatico, non lesina di dimostrarlo anche nelle espressioni del volto, e seppur indiscutibilmente bravo, non riscuote la nostra personale ammirazione per via di questo limite caratteriale: tuttavia, nel susseguirsi di note proposte da Potter nel progetto sviluppato insieme, trova una dimensione davvero accattivante, quasi commovente. Per il resto, poco da dire, oltre al “il concerto perfetto”.
Blake incontenibile nelle improvvisazioni, Patitucci empatico, Mehldau indiscutibile, e Potter…beh, Potter ti prende e ti piazza direttamente sull’ancia, il suo respiro diventa il tuo, e il cuore batte all’unisono.

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Ripeto: “Il concerto perfetto”. Il profondo inchino dei quattro artisti si affaccia su una standing ovation meritatissima. Un altro grazie a UJ per questa cosa memorabile.
A seguire, i Gil Evans Remembered ci fanno dono di un’ora e mezza quasi due di ricordi: i ricordi di quello che è stato un momento topico per Umbria Jazz.
Nel 1987 infatti l’orchestra di Gil Evans, di cui alcuni componenti sono sul palco, ha eseguito una serie di concerti notturni nell’ex chiesa di San Francesco al Prato, che sono rimasti nella storia.
E’ a quei concerti che si ispira il repertorio messo in scena alla Santa Giuliana, arena non più affollatissima ma estremamente partecipativa.

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Un’emozione sul filo della memoria magistralmente orchestrata da Pete Levin, che introduce i brani con poche essenziali parole. I ricordi spesso portano con loro un retrogusto di stantio: ecco non è questo il caso.
Rivisitazioni vivaci capaci di solleticare la curiosità e l’attenzione di chi, purtroppo, a quell’esperienza non prese parte.
Insomma, chi sostiene che UJ abbia virato al POP, trascurando il Jazz, dopo la giornata di ieri sarà costretto a ricredersi.

Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016: Ola Onabulé, Diana Krall, Ramin Bahrami e Danilo Rea i protagonisti del 9 luglio

Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 festeggia un nuovo compleanno e lo fa con un programma che, come di consueto, non ha davvero nulla da invidiare a qualsiasi altro Festival internazionale.  Dall’8 al 17 luglio in almeno sette luoghi (Santa Giuliana, i teatri Morlacchi e Pavone, la Galleria nazionale dell’Umbria, la basilica di San Pietro, e, per i live gratuiti, piazza Garibaldi e la Bottega del vino) saranno punto di riferimento per appassionati e addetti ai lavori. Star indiscusse e nuovi talenti si avvinceranno per le strade di Perugia per riempire il cuore di quanti hanno il jazz nel cuore.

Ola Onabulé ph Roberta Gioberti

Ola Onabulé ph Roberta Gioberti

Nello specifico vi parliamo della giornata del 9 luglio: sul palco dell’Arena Santa Giuliana si è esibito l’anglo-nigeriano Ola Onabulé, la cui voce densa e carica ha conquistato i pubblici nordeuropei e scandinavi nonché il cuore della pianista canadese Diana Krall, reduce dal notevole successo di Wallflower, album che nel titolo omaggia il brano scritto da Bob Dylan nel 1971. Di grande impatto emotivo l’appuntamento denominato “round midnight” al Teatro Morlacchi con i due Maestri Ramin Bahrami e Danilo Rea che si sono dedicati ad omaggiare l’imponente eredità musicale di Johann Sebastian Bach.

Ramin Bahrami ph Roberta Gioberti

Ramin Bahrami ph Roberta Gioberti

Ola Onabulé ph Roberta Gioberti

Ola Onabulé ph Roberta Gioberti

 

 

“Something in our way”: I Beatles e i Rolling Stones nel jazz di Danilo Rea.

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Venerdì  16 ottobre il pianista Danilo Rea ha inaugurato l’autunno musicale all’UniCredit Pavilion di Milano presentando “Somenthing in our way”” (Warner Music Italy). L’intero lavoro discografico è interamente dedicato alle pagine più belle del repertorio musicale dei Beatles e dei Rolling Stones ed il frutto di uno slancio emotivo molto intenso. Presentato al pubblico con un travolgente concerto in piano solo con il concerto intitolato “Across my universe: My Beatles, My Stones”,  il disco trova un originale compromesso tra due realtà musicali distanti attraverso l’abile capacità interpretativa ed improvvisativa di Rea che, in questo modo, supera di fatto un’eterna dicotomia. Dalla melodia di “Let it be”, all’appassionata “Angie”, passando per il ritmo di “Ob-la-dì Ob-la dà” e l’energia di “Jumpin’ Jack Flash”, Danilo Rea scompone, riarrangia e ricostruisce, fino a restituirci una musica ricca di nuove sfumature da cui lasciarsi coinvolgere. «Ogni disco è una sfida, un punto di arrivo di un periodo durante il quale maturo nuovi stimoli per  un inedito processo di improvvisazione. Un disco è qualcosa che rimane ed è per questo che reputo importante avere un messaggio ed un’identità precisa da trasmettere», ha spiegato Danilo Rea alla stampa durante la presentazione del disco.

Danilo Rea

Danilo Rea

«La prima cosa da ricercare è l’emozione poi arriva lo spunto melodico. Se la melodia mi emoziona mi dà uno stimolo. L’improvvisazione è una composizione estemporanea. Il linguaggio del jazz in alcuni casi è diventato standard ma io cerco di attingere a linguaggi diversificati. Nelle mie improvvisazioni emerge tutto il mio background. Il processo consiste nel lasciarsi ispirare da una melodia portandola agli estremi», ha raccontato Rea.

Danilo Rea

Danilo Rea

Aprendo una lunga digressione sullo stato attuale della musica l’artista ha dichiarato: «A volte l’errore più comune che viene fatto dai musicisti è quello di non cercare il proprio suono. Anche i Beatles e gli Stones si incontravano in studio per cercarlo. Il mio modo di affrontare le cose avviene attraverso la ricerca di un suono  personale. L’obiettivo, in questo album, è stato quello di raggiungere un’identità riconoscibile in qualcosa  che era già perfetto in partenza. Ho  lavorato per sottrazione trasformando lo svantaggio di non suonare con una band in un vantaggio – continua – La selezione è il frutto di un’onda emotiva,  nella tracklist ci sono brani melodici che hanno risposto al mio gusto personale ma anche ad una capacità di adattamento più facile. In tre giorni ho concluso le registrazioni, in tre pomeriggi ho suonato 40 brani per 4 ore di musica. In seguito ho scelto i brani che risultavano più  interessanti da suonare dal vivo, servivano onde dinamiche in grado di catturare l’attenzione del pubblico. Durante la selezione dei brani mi sono reso conto che c’erano dei brani irriproducibili (ad esempio Strawberry Fields Foreverdei Beatles). Le piccole imperfezioni sono uniche, creano un compromesso inalterabile. In ogni caso un musicista non deve mai perdere l’ingenuità sennò si perde il contatto con la freschezza e la comunicatività. Credo molto nella semplicità, per complicare c’è sempre tempo».

Raffaella Sbrescia

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“Something in our way” – la tracklist:
1. Let it be (Lennon/McCartney), 2. You can’t always get what you want (Jagger/Richards), 3. The long and winding road (McCartney), 4. Street of Love (Jagger/Richards), 5. Here comes the sun (Harrison), 6. Angie (Jagger/Richards), 7. And I Love her (Lennon/McCartney), 8. Jumpin’ Jack Flash (Jagger Richards), 9. Yesterday (Lennon/McCartney), 10. Lady Jane (Jagger/Richards), 11. You never give me your money (Lennon/McCartney), 12. Wild horses (Jagger/Richards), 13. Ob-la-dì Ob-la dà (Lennon/McCartney), 14. Paint it black (Jagger/Richards), 15. While my guitar gently weeps (Harrison), 16. As tears go by (Jagger/Richards/Oldham)

 

Umbria Jazz 2015: il programma completo e le curiosità della nuova edizione del rinomato Festival

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L’edizione 2015 di UMBRIA JAZZ si conferma uno degli eventi più attesi del 2015. Presentata  a Milano, all’interno della serata “Umbria Experience Opening”, presso la nuova sede ADI per Expo - Associazione per il Disegno Industriale, la manifestazione è stata introdotta da un esclusivo live per il numeroso pubblico accorso all’evento: Danilo Rea e Paolo Fresu si sono infatti esibiti dal vivo dando un piccolo assaggio di quello che si potrà vivere a Perugia dal 10 al 19 luglio per UMBRIA JAZZ 15.

Unanimemente riconosciuto come il festival musicale di maggior qualità in Italia, UMBRIA JAZZ è da sempre uno dei punti di forza dell’Umbria, attirando sul territorio un pubblico italiano e internazionale di appassionati di musica, ma anche di food, design, fashion, arte, storia e cultura, tutti valori di cui l’Umbria è ricca. Nel corso della serata “Umbria Experience Opening” sono intervenuti Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, Luciano Galimberti Presidente ADI, e Renzo Arbore, Presidente della Fondazione Umbria Jazz.

«Umbria Jazz, di cui sono un assiduo frequentatore da quando è nato (nel 1973) e di cui adesso sono presidente in carica per “anzianità” – ha dichiarato Renzo Arbore – vive da 42 anni ed è una vera eccellenza italiana. Il jazz in Italia è stato lanciato da Umbria Jazz, insieme ad altri festival, riviste e operatori del settore, ma il compito di Umbria Jazz è stato quello di divulgare questa musica, che inizialmente aveva molte difficoltà. Come diceva Paolo Conte ”le donne odiavano il jazz e non si capisce il motivo”, e invece noi abbiamo conquistato anche le donne. Tutto questo perché abbiamo avuto e abbiamo tutt’ora un motore veramente efficace che si chiama Carlo Pagnotta, fondatore e direttore artistico del festival!»

 

Fresu @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Fresu @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Duecentocinquanta eventi in dieci giorni, con un’anteprima il 9 luglio, distribuiti in sei stage: Il principale spazio, aperto ai concerti serali, è l’Arena Santa Giuliana, sul cui palco si esibiscono gli artisti più popolari. Per tutto il giorno, dal pomeriggio a tarda notte, altri eventi si svolgono nel Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso e vera anima musicale del Festival, alla Bottega del Vino, dove si ritrovano buona musica e buon cibo, in piazza IV Novembre e nei giardini Carducci, senza dimenticare che il palcoscenico della marching band è tutto il centro storico di Perugia.

Fresu @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Fresu @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Sui palchi si esibiranno stelle di prima grandezza dell’universo jazz e non solo, tra gli altri: Tony Bennett con Lady Gaga, Chick Corea con Herbie Hancock, Caetano Veloso con Gilberto Gil, Paolo Conte, Brad Mehldau, Subsonica, Cassandra Wilson, Charles Lloyd, Dianne Reeves, Bill Frisell, Enrico Rava, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Ramin Bahrami.

Due le peculiarità di questa edizione: l’anteprima del 9 luglio in piazza IV Novembre, dedicata ai trent’anni di collaborazione tra UJ e il Berklee College of Music di Boston, con il concerto della Faculty Band di Larry Monroe e Donna McElroy e di Alissia Benveniste & The Funketeers, e la consegna delle lauree ad honorem del Berklee College of Music a due grandi musicisti presenti nel cartellone del Festival, Charles Lloyd e Paolo Fresu.

Fresu e Rea @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Fresu e Rea @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

L’altra particolarità riguarda l’autore del manifesto, anzi dei manifesti ufficiali del Festival: il Maestro Alberto Burri. Un ringraziamento particolare alla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri per la possibilità concessa a Umbria Jazz di celebrare un grande artista umbro nel centenario della nascita.

Fresu e Rea @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Fresu e Rea @ Presentazione Umbria Jazz 2015 ph Francesco Magni

Arena Santa Giuliana – Perugia

10 luglio:

PAOLO CONTE, senza dubbio il cantautore italiano più vicino per storia e stile al mondo del jazz e di sicuro il più colto e coerente, che presenterà il suo ultimo lavoro dal titolo “Snob”, con uno show di classe che avrà anche un significato molto particolare: Conte e UMBRIA JAZZ avevano, infatti, un amico in comune che da poco se n’è andato, Sergio Piazzoli. A lui sarà dedicato il concerto.

11 luglio:

SUBSONICA UJ SPECIAL PROJECT. La band salirà sul palco per un inedito e imperdibile live, in cui arricchirà il proprio concerto, per la prima volta, con una preziosa e speciale parentesi realizzata insieme a importanti special guest del jazz (il sax di Emanuele Cisi, la tromba di Flavio Boltro e il trombone di Mauro Ottolini), un progetto speciale in esclusiva per UMBRIA JAZZ.

12 luglio:

PAOLO FRESU – BRASS BANG! con Steven Bernstein-Gianluca Petrella-Marcus Rojas. Un’esplosiva piccola-grande band con grandi solisti, tra poesia, humor, ritmi travolgenti e divertimento, in cui i tre “fiati” Fresu, Bernstein e Petrella incontrano il basso di Rojas.

STEFANO BOLLANI, che porterà a Perugia il suo ultimo progetto “Sheik Yer Zappa”, un omaggio musicale a Frank Zappa, una delle figure più complesse e affascinanti della storia del rock.

13 luglio:

THE BAD PLUS & JOSHUA REDMAN. Il sassofonista Redman, stella di prima grandezza della scena jazzistica mondiale, incontra il trio Bad Plus, che sono riusciti a raffigurare nella cornice di una delle più classiche formazioni del jazz (il trio piano/contrabbasso/batteria), lo spirito della post modernità.

SNARKY PUPPY, una delle più entusiasmanti novità musicali degli ultimi anni con un repertorio che propone incursioni musicali nel funk e nel R&B, passando per la fusion e il rock. La band, che nel 2013 ha vinto il Grammy nella categoria “Best R&B Performance”, torna a UJ dopo il successo del live dello scorso luglio

14 luglio:

CHICK COREA & HERBIE HANCOCK. Un evento in esclusiva italiana che riunisce due dei più grandi pianisti viventi, che nel 1978 esordirono insieme in un tour documentato da due famosi dischi che rappresentarono una vera rivoluzione musicale. Il duo torna a Umbria Jazz a due anni dall’ultima volta.

15 luglio:

TONY BENNETT e LADY GAGA che presenteranno, per l’attesissima unica data italiana del loro tour europeo, il loro acclamatissimo album di standard jazz dal titolo Cheek To Cheek”, vincitore del Grammy Award come Best Traditional Pop Vocal Album.

16 luglio:

ROBERT GLASPER TRIO. Il pianista vincitore di un Grammy Award Robert Glasper torna a UJ in trio per presentare il suo nuovo album in uscita a giugno dal titolo “Covered”. Con Glasper sul palco di UJ15 ci saranno Vicente Archer al contrabbasso e Damion Reid alla batteria, e i tre insieme torneranno al jazz più puro e intimo

CASSANDRA WILSON. Una delle più belle voci della Musica Nera degli ultimi anni, che a Perugia presenterà il suo ultimo lavoro, “Coming forth by day”: il disco, tributo a Billie Holiday, una delle sue fonti di ispirazione, ha esordito al 1 posto delle jazz charts di tutto il mondo.

17 luglio:

Caetano Veloso & Gilberto Gil: CAETANO & GIL – TWO FRIENDS – ONE CENTURY OF MUSIC.  I due torneranno insieme sul palco di Umbria Jazz, 21 anni dopo la loro esibizione in coppia del 1994, per un concerto-evento dedicato al Brasile in cui celebreranno i loro 50 anni di carriera.

SPOKFREVO ORQUESTRA: il trascinante ensemble fondato dal Maestro Spok, che rivisita il Frevo, genere musicale del Brasile del Nord-est con arrangiamenti moderni e armonie raffinate.

18 luglio:

THE BRAND NEW HEAVIES: Questa band londinese, un’istituzione della scena acid jazz, che ha partorito i alcuni tra i più grandi successi jazz e soul del Regno Unito, con una presenza costante nelle classifiche e oltre due milioni di album venduti. L’ultimo lavoro dei Brand New Heavies è “Forward” (2013).

INCOGNITO: Lo straordinario successo degli Incognito è una delle grandi storie della musica britannica degli ultimi decenni. Uno dei gruppi dal sound più unico e riconoscibile, un marchio di fabbrica ben definito: la band britannica capitanata da Jean-Paul “Bluey” Maunick continua a rappresentare un punto di riferimento nel mondo dell’acid jazz. A UJ gli Incognito, che nel 2014 hanno pubblicato il sedicesimo lavoro in studio, “Amplified Soul”, si sono già esibiti nel 1993 e nel 2010.

19 luglio:

TAYLOR MCFERRIN, giovane musicista figlio del maestro Bobby McFerrin, prende in prestito dalla golden era del soul e dai grandi del jazz, che contestualizza grazie al beatmaking e alle più contemporanee espressioni della musica elettronica.

DAYME’ AROCENA, la nuova stella della tradizione vocale cubana. A ventidue anni ha già conquistato i più grandi musicisti della sua isola e si prepara alla consacrazione internazionale grazie al suo innato carisma.

ORLANDO JULIUS & THE HELIOCENTRICS: semplicemente uno dei maggiori compositori di tutta la musica africana, autore di uno dei dischi che segnano il primo punto d’incontro tra la musica nera africana e quella afroamericana statunitense.

ROMARE, il suo percorso filologico fatto di ricerca e campionamenti jazz, blues, soul è una delle più belle narrazioni della tradizione musicale americana afrocentrica degli ultimi anni. Un suono originale e al tempo stesso consapevole delle radici.

GILLES PETERSON DJ SET feat. MC EARL ZINGER. Peterson non ha bisogno di presentazioni, il suo curriculum parla da sé: DJ, produttore, conduttore radiofonico, label manager, ispiratore del movimento acid-jazz. Earl Zinger altri non è che Rob Gallagher che fu leader della band della Talkin ‘Loud “Galliano”.

 

Teatro Morlacchi – Perugia

10 luglio:

  • ‘ROUND MIDNIGHT CHARLES LLOYD QUARTET

                                 w/ GERALD CLAYTON

                                 JOE SANDERS

                                 KENDRICK SCOTT

 

11 luglio:

  • 12,00 “YOUNG JAZZ” PRESENTA

                          SOCIETÀ VESNA: ROSSANO EMILI, IN LIMINE

                          con MANUELE MORBIDINI

                          PEDRO SPALLATI

                          MASSIMO MORGANTI

                          IGOR SPALLATI

                          UGO ALUNNI

 

  • 17.00 “YOUNG JAZZ” PRESENTA

           MARIA FAUST “SACRUM FACERE”

           w/ KASPER TRANBERG, JAKOB MUNCH

           JONATAN AHLBOM, FRANCESCO BIGONI

           NED FERM, EMANUELE MANISCALCO

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT BRAD MEHLDAU TRIO

                                w/ LARRY GRENADIER and JEFF BALLARD

 

 

12 luglio:

  • 12,00 Anteprima mondiale

          “IN BACH”

          RAMIN BAHRAMI & DANILO REA

 

  • 17,00 GIOVANNI TOMMASO “CONSONANTI” QUARTET

          con MATTIA CIGALINI

          ENRICO ZANISI

          NICOLA ANGELUCCI

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT ORCHESTRA NAZIONALE GIOVANI TALENTI

                                 Direttore PAOLO DAMIANI

 

 

13 luglio:

  • 17,00 “YOUNG JAZZ” PRESENTA

          VIJAY YVER TRIO

          w/MARCUS GILMORE and STEPHAN CRUMP

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT ANTONIO FARAO’ QUARTET

                                 con MAURO NEGRI

                                 MARTIN GIAKONOVSKI

                                 MAURO BEGGIO

 

14 luglio:

  • 17,00 “YOUNG JAZZ” PRESENTA

           JACOB BRO TRIO

           w/ THOMAS MORGAN and JOEY BARON

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT MIGUEL ZENÒN QUARTET

                                 w/ LUIS PERDOMO

                                 JORGE ROEDER

                                 HENRY COLE

 

15 luglio:

  • 17,00 “TRIBUTO A RENATO SELLANI

          DANILO REA, MASSIMO MORICONI

          TULLIO DE PISCOPO

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT “YOUNG JAZZ” PRESENTA

                                 GoGo PENGUIN

                                 w/ CHRIS ILLINGWORTH

                                 NICK BLACKA

                                 ROB TURNER

 

 

16 luglio:

  • 17,00 THEO CROCKER BAND

          w/ IRVIN HALL, KASSA OVERALL

          MICHEAL KING, ERIC WHEELER

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT “YOUNG JAZZ” PRESENTA

                                 BEN VAN GELDER nad REINER BAAS

                                 meet HAN BENNINK

17 luglio:

  • 17,00 “BEAUTIFUL LIFE

                   DIANNE REEVES

                   Winner of the 2015 Grammy of Best Jazz Vocal Album

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT “GUITAR in the SPACE AGE

                                 BILL FRISELL

                                 w/ GREG LEISZ

                                 TONY SCHERR

                                 KENNY WOLLESEN

 

18 luglio:

  • 12,00 GIOVANNI GUIDI TRIO

                          w/ THOMAS MORGAN and JOÃO LOBO

 

  • 17,00 ENRICO RAVA NEW QUARTET

          con FRANCESCO DIODATI

          GABRIELE EVANGELISTA

          ENRICO MORELLO

          e STEFANO DI BATTISTA ospite speciale

 

  • ‘ROUND MIDNIGHT RAVI COLTRANE GUITAR QUARTET

                                 w/ ADAM ROGERS

                                 SCOTT COLLEY

                                 NATE SMITH

 

 

19 luglio:

  • 12,00 FRANCO CERRI QUARTET

         con DADO MORONI

         STEFANO BAGNOLI

         RICCARDO FIORAVANTI

 

  • 17,00 AARON DIEHL TRIO

          DAVID WONG

          PETE VAN NOSTRAND

          w/ WARREN WOLF special guest

Piazza IV Novembre – Perugia

 

10 luglio:

  • 21,00 GETTYSBURG COLLEGE JAZZ ENSEMBLE
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

11 luglio:

  • 21,00 JAZZ SCHOOL STUDIO BAND
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

12 luglio:

  • 21,00 CURT WILSON BIG BAND
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

13 luglio:

  • 21,00 HENRY FORD BIG BAND
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

14 luglio:

  • 21,00 HENRY FORD BIG BAND
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

15 luglio:

  • 21,00 BLOOMSBURG UNIVERSITY JAZZ ENSEMBLE
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

16 luglio:

  • 21,00 UNIVERSITY SOUTH FLORIDA JAZZTET
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

 

17 luglio:

  • 19,00 CONAD JAZZ CONTEST – 3° CLASSIFICATO
  • 21,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS
  • 23,00 FUNK OFF ON STAGE special guest AVERY*SUNSHINE

 

18 luglio:

  • 19,00 CONAD JAZZ CONTEST – 2° CLASSIFICATO
  • 21,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS
  • 23,00 FUNK OFF ON STAGE special guest AVERY*SUNSHINE

 

19 luglio:

  • 19,00 BERKLEE/UMBRIA JAZZ CLINICS AWARD GROUP
  • 21,00 CONAD JAZZ CONTEST – 1° CLASSIFICATO
  • 23,00 ALISSIA BENVENISTE & THE FUNKETEERS

3 Piano Generations: Luis Bacalov, Danilo Rea e Alberto Pizzo incantano il Teatro Diana di Napoli

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone 

 Generazioni di musicisti a confronto con “3 Piano Generations”. Lo scorso 12 gennaio Luis Bacalov, Danilo Rea e Alberto Pizzo sono stati i protagonisti di un’insolita “giostra” di tre pianoforti sul palco del Teatro Diana di Napoli. I tre artisti hanno deliziato il pubblico con giochi di piano solo a staffetta, momenti a due e a tre pianoforti accompagnando gli spettatori all’interno di un percorso musicale decisamente articolato passando dal jazz alla classica, sino ad arrivare alla grande musica per il cinema. Definito “gigante a tre code”, il pianoforte è stato dunque lo strumento in cui i tre maestri hanno canalizzato estro, energia e creatività per un risultato artistico fruibile, coinvolgente e godibilissimo.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

3 Piano Generations @ Teatro Diana Ph Luigi Maffettone

 

 

Summer Live Tones: l’eleganza di Danilo Rea conquista il pubblico di Napoli

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Grande successo per il primo appuntamento della terza edizione del Summer Live Tones, tra gli eventi più attesi di “Estate a Napoli” organizzati e patrocinati dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Dopo un’attenta e capillare promozione territoriale, ad opera del direttore artistico, nonchè presidente del Live Tones, Alberto Bruno, coadiuvato nell’organizzazione della rassegna da Ornella Falco,  il noto pianista italiano Danilo Rea ha incantato il pubblico del Cortile del Convento San Domenico Maggiore a Napoli con lo spettacolo “Piano Solo”, un viaggio senza frontiere che, proprio come un miracoloso toccasana, ha saputo toccare tutte le corde del cuore, da quelle più sottili a quelle più spesse per un excursus emotivo ad alto tasso adrenalinico. Una serata incentrata sul concetto di arte a tutto tondo: l’attenzione al dettaglio, da sempre marchio di fabbrica della coppia artistica Bruno-Falco, ha fatto sì che Danilo Rea fosse al centro di un percorso studiato ad hoc per convergere attenzione e concentrazione sui tasti bianchi e neri del suo pianoforte.

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Con un repertorio che non conosce limiti di genere, Danilo Rea si è, ancora una volta, dimostrato un musicista versatile e carismatico, capace di spostarsi con disinvoltura tra lirismo melodico e senso ritmico. Una libertà artistica che, attraverso le fitte trame del jazz, riesce sempre a trovare nuove forme di espressione e di conquista. Una lotta tra il rigore della tecnica e la tensione del flusso creativo impossibile da fermare se non soltanto alla fine di un vorticoso e suggestivo scambio tra il musicista e lo strumento in oggetto. In questo senso il Piano Solo rappresenta, dunque, la dimensione ideale per uno spirito indomabile come quello di Danilo Rea: lunghe suites e repentini passaggi tra un brano e l’altro riempiono di significato e di emozione la sceneggiatura di un incontro d’amore, quale è il suo concerto.

Fotogallery a cura di : Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

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Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

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