Tommaso Starace quartet live : jazz per immagini al Blue Note di Milano

Tommaso Starace quartet live @ Blue Note Ph Christian Candela

Tommaso Starace quartet live @ Blue Note Ph Christian Candela

Metti un martedì sera al Blue Note di Milano con il jazz per immagini del sassofonista Tommaso Starace. Accompagnato da Michele Di Toro al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Tommy Bradascio alla batteria, l’artista ormai londinese d’adozione, ha presentato al pubblico italiano “Italian Short Stories – Tommaso Starace Quartet plays the photos of Gianni Berengo Gardin”, un originalissimo lavoro strumentale che verrà presto pubblicato dalla nota casa discografica Universal.  Ispirato dal suo grande amore per la fotografia in bianco e nero, l’artista ha dedicato il disco ed il concerto al grande fotografo della Magnum Elliott Erwitt, il Cartier Bresson italiano, Berengo Gardin, conosciuto per aver scattato foto iconiche in Italia dagli anni 40 fino ad ora. Attraverso  14 immagini, scelte direttamente dal vasto portfolio di Berengo, Starace ha coinvolto il pubblico all’interno di un percorso audio-visico elegante e raffinato.  Frammenti di vite, di storie, di ricordi accompagnati da originali composizioni del quartetto per un’atmosfera unica e completamente avulsa dal contesto circostante. Foto scattate a Palermo, Milano, Venezia, Genova, Siena, Firenze in grado di raccogliere idee, spunti, stimoli, pezzi di vita, di gioia, di amore, di dolore. Sullo sfondo  brani dalle forti linee melodiche, caratterizzate da brillanti improvvisazioni : “”Echo’s Naples”, “Recollection”, Motion in stilness” raccontano l’Italia da Nord a Sud con scioglievole delicatezza; gioci armonici ed intersezioni musicali danno voce ad emozioni altrimenti impossibili da raccontare.  Non mancano richiami a Debussy e Ravel in “Ravel’s walls” e “The Bubble vender”. Romanticismo e melodramma attraversano, invece, le note di “Let the magic begin”, vorticosa la ballad intitolata “Olivetti’s touch”. Fluida e scalmanata la composizione senza accordi, iconicamente intitolatta “Jamme!”. Immaginifica la bellezza di “Nothing must change” ispirata alle fresche onde del mare di Genova.  Irriverente la giocosa “The amused Gispy Girl”. Un viaggio sonoro  all’insegna della contaminazione e dell’interazione interculturale per sentirsi cittadini del mondo.

Raffaella Sbrescia

Queen +Adam Lambert live: la leggenda trionfa a Milano

Queen +Adam Lambert live @ Mediolanum Forum Ph Francesco Prandoni

Queen +Adam Lambert live @ Mediolanum Forum Ph Francesco Prandoni

“Grazie per avermi permesso di farlo”, con queste parole Adam Lambert, nuovo frontman dei leggendari Queen, ringrazia con umiltà il pubblico del Forum di Assago a Milano, sold out, per l’unica data italiana del tour europeo del gruppo. Un ringraziamento che sa di consapevolezza, di coraggio, di vittoria. Sì, parliamo di vittoria di una scommessa, quella di Brian May e Roger Taylor che, rinvigoriti da questa nuova avventura live, si sono lanciati in un percorso a ritroso senza mai perdere di vista la centralità del ruolo che l’immenso Freddie Mercury, continuamente ricordato in ogni modo possibile, ancora ricopre all’interno del mondo Queen. Con un palco imponente, un enorme schermo ovale a forma di gigantesca Q,  una passerella in discesa che porta in mezzo alla platea,  i  Queen si rendono  protagonisti di uno show suggestivo ed oltre le righe. Due e ore e mezza di storia, emozione e soprattutto musica dal vivo. Uno spettacolone che il pubblico ripaga con un’ovazione dietro l’altra. Se la parte introduttiva del concerto è segnata dalla verve in stile Broadway di Adam Lambert, l’impatto emotivo più forte arriva con il segmento nostalgico animato da Brian May al centro della scena, accolto da un lunghissimo e sentito applauso. “Siamo molto felici di essere tornati qui da voi… Queen da voi”, dice in italiano. “Volete cantare con me?”, scherza e sdrammatizza il chitarrista che, sulle soglie dei settant’anni, ancora infiamma i cuori di qualsiasi età con il suo inconfondibile tocco. “These are the days of my life” e “A kind of magic” i momenti clou. A seguire una fitta successione di assoli fino al nuovo vigore offerto dalle migliaia di braccia alzate sulle note di “Radio Gaga”.

Queen +Adam Lambert live @ Mediolanum Forum Ph Francesco Prandoni

Queen +Adam Lambert live @ Mediolanum Forum Ph Francesco Prandoni

Davvero molto interessante il confronto generazionale tra Roger Taylor ed il valido figliolo Rufus Tiger entrambi alla batteria. Sorprendente  la quarantenne e cattivissima “Stone Cold Crazy”, sinuosa “Love Of My Life”,  straziante “Days Of Our Lives”.  Avvolgente il fascino epico di “Bohemien Rhapsody”: la prima strofa è di Lambert, la seconda la canta Mercury dallo schermo ovale, in un concerto dell’epoca, la parte operistica, davvero difficile da eseguire, viene sornionamente lasciata nel playback dell’originale ed è comunque un tripudio di emozioni. Col sopraggiungere dei bis, Lambert torna sul palco in uno sfavillante completo leopardato con tanto di corona in testa: “We will rock you” e “We are the champions” chiudono un concerto vissuto a cavallo tra  la celebrazione del passato e la nuova consapevolezza acquisita nel presente. Nel pieno rispetto della tradizione sono le note dell’inno britannico “ God Save The Queen” a chiudere la serata con la sensazione di aver assistito a qualcosa di difficilmente ripetibile.

 Raffaella Sbrescia

SETLIST:

“One vision”
“Stone cold crazy”
Fat bottomed girls”
“In the lap of the gods”
“Seven seas of Rhye”
“Killer queen”
“I want to break free”
“Somebody to love”
“Love of my life”
“’39″
“These are the days of my life”
“A kind of magic”
“Bass solo / drum battle”
“Last horizon”
“Under pressure”
“Save me”
“Who wants to live forever”
“Tie your mother down”
“I want it all”
“Radio Gaga”
“Crazy little thing called love”
“Bohemian rhapsody”
“We will rock you”
“We are the champions”

 

 

Irit Dekel & Eldad Zitrin Band ammaliano il Blue Note di Milano con “Last of Songs”

Irit Dekel & Eldad Zitrin

Irit Dekel & Eldad Zitrin

Da Israele con classe. Il talentuoso duo composto da Irit Dekel & Eldad Zitrin ammalia il pubblico del Blue Note di Milano. Accompagnati da Adi Hartzvi al contrabbasso ed Elad Cohen Bonen alla batteria, la coppia di artisti si è esibita nello storico club meneghino lo scorso 4 febbraio divertendo, coinvolgendo, emozionando gli spettatori con un collage strumentale a metà strada tra jazz, pop e folk. Il carisma e la poliedricità del tastierista e fisarmonicista Eldad Zitrin si fonde e si amalgama con l’irriverente personalità di Irit Dekel, la cui dolcissima e limpida vocalità racchiude il vero surplus ultra di questa riuscitissima miscela musicale.  Sul palco del Blue Note il duo ha presentato “Last of Songs”, un album composto da dodici cover di brani anni degli anni ’30, ’40 e ’50, scelti ad uno ad uno dai due stessi artisti e cesellati secondo il proprio gusto e la propria pluriennale esperienza artistica. La cura per il dettaglio traspare in ogni singolo elemento: dagli arrangiamenti, alle variazioni, alle interpretazioni per un risultato piacevole ed avvolgente. Al centro della scaletta un variegato repertorio, dedicato all’eterno tema dell’amore, che getta un ponte ideale fra la struggente poesia di Billie Holiday, l’elettronica dei francesi Air e la cultura neorealistica italiana, un mix elegante, raffinato, di grande qualità strumentale ed artistica. Non rimane che scoprire quante orecchie “addormentate” saranno risvegliate da queste suadenti melodie agro-dolci.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto:

No more blues

You don’t know what love is

Liber tango

Get happy

Your my thrill

The rose

More than you know

Bye bye love

Skylark

Good morning heartache

Willow weep for me

Guess who I saw today

Bis

More than you know

Video: “No more blues”

#Iosochisono: il tour teatrale degli Afterhours è dedicato all’identità

afterhous_foto_lr

Io so chi sono. Con uno spettacolo incentrato sul tema dell’identità gli Afterhours tornano in teatro con uno spettacolo di luci, immagini, suoni, canzoni, suggestioni e parole finalizzate al compimento di un percorso dedicato all’ introspezione, al dialogo e alla riflessione aperta con il pubblico. In scaletta ci saranno i grandi successi del gruppo che, reinterpretati per l’occasione, si alterneranno e si mischieranno a brani di narrativa e poesia contemporanea letti e sonorizzati dalla band, miscelandosi con le realizzazioni video di Graziano Staino. Musica, letteratura, recitazione, sperimentazione si fonderanno in un perfetto bilanciamento delle arti: da Gramsci a Ginsberg a Pasolini i brani di lettura scelti dagli Afterhours catapulteranno il pubblico al centro di un flusso di coscienza a metà strada tra rassicurazione e cambiamento. Nei teatri la line up vedrà, oltre a Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo, Xabier Iriondo e Roberto Dell’Era anche Fabio Rondanini (Calibro 35) alla batteria e Stefano Pilia (Massimo Volume) alle chitarre e al contrabbasso, per i fedelissimi della band si tratterà degli ultimi appuntamenti live prima di un lungo stop per la scrittura e la registrazione di materiale inedito.

Le date:

06.02 MILANO, Auditorium del Conservatorio
07.02 BERGAMO, Teatro Creberg
08.02 TORINO, Teatro Colosseo
12.02 UDINE, Teatro Giovanni da Udine
13.02 BOLOGNA, Teatro Manzoni
14.02 SCHIO (VI), Teatro Astra
16.02 NAPOLI, Teatro Augusteo
17.02 CIVITANOVA MARCHE (MC), Teatro Rossini
21.02 CREMONA, Teatro Ponchielli
23.02 VERONA, Teatro Filarmonico
26.02 MESTRE (VE), Teatro Corso
27.02 FIRENZE, Teatro Verdi
28.02 SENIGALLIA (AN), Teatro la Fenice

 

Vo’ on the Folks: 20 anni di intrecci musicali e culturali

Vo’ on the Folks compie 20 anni. La storica rassegna nata nel 1996 in programma a Brendola, in provincia di Vicenza, presenta quattro serate dedicate all’incontro tra la world music e il pop, tra le sonorità contemporanee e quelle popolari. Dal 7 febbraio al 21 marzo 2015 alla Sala della Comunità della cittadina vicentina, le cui origini risalgono al Neolitico, artisti italiani e stranieri danno vita a un intreccio di musiche e culture differenti. Organizzata dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola e Frame Evolution, in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura e la Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, il “Vo’ on the Folks” si conferma come spazio privilegiato per la riscoperta e tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare. Hevia, le Henry Girls, Petra Magoni, Ilaria Fantin, Jim Hurst e Roberto Dalla Vecchia saranno i protagonisti di questo variegato caleidoscopio sonoro fatto di folk, irish music, bluegrass, etnica, roots rock e blues.

Henry Girls

Henry Girls

La XX edizione della rassegna diretta da Paolo Sgevano si apre sabato 7 febbraio con l’unica data italiana delle Henry Girls. Karen, Lorna e Joleen McLaughlin, le tre sorelle della contea di Donegal diventate in poco tempo uno dei più interessanti risultati folk/roots d’Irlanda, presentano il loro ultimo album “Louder than Words”. Canzoni orecchiabili e melodiche con influenze nella musica tradizionale irlandese e americana che hanno entusiasmato anche il pubblico statunitense. Apprezzate per le loro ben definite armonie e gli arrangiamenti accattivanti, sono state paragonate a grandi della musica come Crosby, Stills & Nash e The Dixie Chicks. Hanno duettato con Imelda May, partecipato all’album “Stories from the Steeples” di Mary Black, diviso il palco con i Dervish e collaborato con The Hothouse Flowers, Altan e Donal Lunny. Per l’Huffington Post il loro “December Moon” (prodotto da Calum Malcom) è stato uno dei migliori 10 album del 2013.

Petra Magoni e Ilaria Fantin

Petra Magoni e Ilaria Fantin

 Sabato 21 febbraio, invece, va in scena il recital “Cosa sono le nuvole?” che vede protagoniste la vocalist Petra Magoni e la polistrumentista Ilaria Fantin (oud, arciliuto, chitarra). Le due artiste danno vita a un sorprendente viaggio che ripercorre la musica dall’antico 1500 ai giorni nostri, attraverso strumenti a corde e le note di Sinéad O’Connor, Fabrizio De Andrè, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Claudio Monteverdi.

JimHurst e RobertoDallaVecchia

JimHurst e RobertoDallaVecchia

Il 7 marzo è la volta di un altro duo, stavolta di chitarristi: lo statunitense Jim Hurst e il veneto Roberto Dalla Vecchia. Tra virtuosismi, flatpicking e fingerpicking, echi country e bluegrass, ballad e composizioni originali, il duo acustico propone musica potente e suggestiva, con un repertorio prevalentemente incentrato sulla tradizione nordamericana.

Hevia

Hevia

Gran finale il 21 marzo con il ritorno a Brendola di Hevia. Il piper spagnolo – inventore della cornamusa elettronica, capace di rivoluzionare la musica popolare asturiana, vendendo oltre due milioni e mezzo di album in tutto il mondo – torna sul palco del Vo’ on the Folks dopo il sold out del 2013 con un nuovo progetto live e una formazione ampliata.

Fonte: UFFICIO STAMPA: info@dmvcomunicazione.net |

Tiromancino live a Napoli: pioggia di emozioni all’Arenile Reload

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Pioggia di emozioni all’Arenile Reload di Bagnoli in occasione dell’atteso concerto dei Tiromancino. Tantissimi gli spettatori accorsi ad ascoltare i fratelli Zampaglione & Co. che, rimpolpati da una nuova invidiabile linfa creativa, sono tornati a macinare chilometri e sold out. Sulla scia dell’ottimo riscontro ricevuto dall’ultimo album “Indagine su un sentimento”, i Tiromancino hanno rinsaldato la loro inimitabile miscela a metà strada da pop e rock e con la loro scaletta a prova di hit riescono ancora a  conquistare anche i cuori più cinici. Il live, della durata di circa un’ora e mezza, viaggia a ritmo battente tra presente e passato: si va dalla title track del disco a “Muovo le Ali”, passando per “Un tempo piccolo”, “Angoli di cielo”, “Amore Amaro”, “Per me è importante”, “I giorni migliori”. Il pubblico canta ogni singola parola delle canzoni che hanno accompagnato per mano una generazione in cerca di sentimenti da conoscere. Sinceramente accattivante l’energia di “Conchiglia”, rabbiosa ed incisiva “E’ necessario”, intima e coinvolgente la nota triade composta da “La descrizione di un attimo”, “Amore impossibile”, “Nessuna certezza”. Molto gradita l’ospitata a sorpresa di Raiz, in ottima sintonia, con la band romana. Chiusura ad effetto con i singoloni “Liberi”, “Immagini che lasciano il segno”, “Quasi 40”, “Imparare dal vento”, “L’alba di domani”, “Due destini”.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino ft. Raiz @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino ft. Raiz @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

 

Sergio Cammariere live al Teatro Dal Verme di Milano: un tripudio di poesie in musica

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

La classe, lo charme, il carisma, l’eleganza di Sergio Cammariere conquistano il pubblico del Teatro dal Verme di Milano. Lo scorso 26 gennaio il cantautore si è infatti esibito in un concerto della durata di circa due ore deliziando i numerosi spettatori accorsi all’evento. L’atmosfera è subito calda, suadente, magica, misteriosa: Cammariere s’impossessa del pianoforte con il vorticoso “Il tema di Malerba”. Sogno, illusione, desiderio sono i temi ricorrenti in “La vita ci vuole”, particolarmente ben riuscita la versione di “Mano nella mano”, caratterizzata dal mood latino sempre molto caro a Sergio Cammariere che, proprio all’interno del suo ultimo lavoro discografico, ha racchiuso tante delle sue molteplici influenze musicali. Momento amarcord con “Io senza te, tu senza me” di Bruno Lauzi. Potente e di grande impatto emotivo la triade composta da “Le porte del sogno” , “L’amore non si spiega”, “Le incertezze di Marzo”, in cui Sergio ed i suoi storici musicisti, insieme alla special guest della serata Fabrizio Bosso, hanno intarsiato ogni singola nota con grazia, estro, maestrìa.

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

La qualità degli arrangiamenti, la cura del dettaglio, l’ intensità dei testi, il plus delle continue variazioni e delle imprevedibili improvvisazioni hanno offerto al pubblico un momento di rara ed elevata valorizzazione musicale. “Ancora non mi stanco”, “Tempo perduto” mettono in risalto la forte complicità tra lo stesso Cammariere ed un ispiratissimo Bosso. Intimamente intensa la parentesi in piano solo sulle note de “L’impotenza” del maestro Gaber e de “Il padre della notte”, “Dalla pace del mare lontano” e la celeberrima “Tutto quello che un uomo”.  Pensieri, tormenti, struggimenti e riflessioni intimiste popolano le poesie in musica di Cammariere che, in chiusura, coinvolge e stravolge la platea con un’ambientazione sonora ricca di influenze d’oltreoceano: “Via da questo mare”, “Libero nell’aria”, “Sorella mia” chiudono il pasticHe di sogni, desideri e visioni. Una vera e propria ovazione accompagna, infine, i bis: “Cantautore piccolino” e “Ed ora” scandiscono gli ultimi attimi di un momento raro e prezioso, un momento da dedicare al benessere del proprio cuore.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live feat. Fabrizio Bosso Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live feat. Fabrizio Bosso Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live feat. Fabrizio Bosso Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live feat. Fabrizio Bosso Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

 

 

Renzo Rubino chiude il tour al Blue Note di Milano: grande successo per il fanciullino delle sette note

Foto-concerto-renzo-rubino-milano-25-gennaio-2015-Prandoni

Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Con una valigia carica di storie, parole e lampadine colorate, un ombrellino di luci e tanta fantasia, lo scorso 25 gennaio Renzo Rubino ha salutato il pubblico dello storico Blue Note di Milano per l’ultima tappa del suo Secondo Rubino tour; un percorso live scandito da numerosi concerti tenuti in tutta Italia, la tangibile testimonianza di una forte crescita artistica di uno dei cantautori italiani più promettenti. Accompagnato dalla sua band Gli Altri, formata da Fabrizio Convertini (basso), Andrea Beninati (batteria e violoncello), Eugene (theremin e tastiere) e Andrea Libero Cito (violino), Rubino ha offerto al suo pubblico un concerto intenso, ora delicato e struggente, ora allegro e spensierato, ora ironico ed estroso.

All’interno della sua coinvolgente miscela musicale, Renzo inserisce sogni, visioni, ricordi, rimandi autobiografici e personaggi fatati, la sua musicale attinge linfa vitale da ogni elemento confluendo all’interno dei suoi testi sempre un po’ fuori dagli schemi e molto teatrali. Passando  dalla delicata intro, presentata a mò di carillon di “Cancaminin”, alla romantica malinconia di “Amore d’autunno” al successo sanremese di “Ora”, Renzo Rubino coinvolge il pubblico in un magico vortice emozionale. Con il suo stile un po’ vintage, la sua genuinità tipicamente Made in Italy e la sua verve un po’ retrò, l’artista fanciullino diverte ed emoziona, stupisce, incuriosisce e conquista: “Bignè”, “Lulù”, “La canzone dei vecchi amanti”, la preziosa “Sete”, il geniale pastiche di “Pop”, l’irreversibile poesia de “Il postino”, l’amara verità de “La fine del mondo”, l’ineffabile ironia di “Paghi al kg”, l’intima delicatezza di “Amico” e poi, ancora, l’estemporanea bellezza immaginifica de “L’ape, il toro e la vecchia”, l’autoreferenzialità di “Non mi sopporto”, l’eterna magia di “Non arrossire” del maestro Gaber si susseguono una dopo l’altra, senza pause, senza freni, senza limiti.

Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Renzo è un fiume in piena, il suo concerto è un excursus di ultime volte, il suo cuore è già in studio dove sta già lavorando ai nuovi brani che andranno a comporre il suo prossimo lavoro discografico, eppure le sue mani sono ancora sui tasti bianchi e neri di un pianoforte che vibra di emozioni: “Monotono”, l’intensa “Colazione”, cantata in duetto la dolcissima Francesca Michelin, “Tempo del rock”,  “Sottovuoto” e la struggente “Per sempre e poi basta”, lasciano, infine, spazio agli attesi bis “Che brutto affare” e ed un onirico bellissimoinedito, presentato in anteprima al pubblico del Blue Note, chiudono il concerto tra scroscianti applausi. Si chiuda il sipario, Renzo Rubino è già pronto a stupirci ancora.

Raffaella Sbrescia

Napoli jazz Winter: partenza col botto con Bassvoice Project & Friends

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Con l’inizio del nuovo anno tornano anche gli attesi appuntamenti della rassegna Napoli Jazz Winter, ormai giunta alla 9° edizione. All’interno della nuova location della Domus Ars di via Santa Chiara a Napoli fusion di sonorità mediterranee con il basso di Pippo Matino, la voce di Silvia Barba, il sax di Marco Zurzolo e la fisarmonica di Antonello Salis. Al centro del concerto proposto al pubblico un percorso musicale caratterizzato dalla presenza sia di brani originali che di canzoni d’autore rivisitate con talento, passione e creatività. Un  inedito quartetto per inedite emozioni al Napoli Jazz Winter.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

IMG_6580

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

 

 

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli di Roma: un tripudio di emozioni tra presente e passato

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Si è tenuto lo scorso 26 dicembre alle ore 11 nella basilica di S.Maria in Ara Coeli a Roma il tradizionale concerto di Santo Stefano a cura di Luigi Cinque con Teresa De Sio e Raiz, Fausto Mesolella, Gabriele Coen, Daniele Sepe, Carlos Denia, Francesco Loccisano. A racchiudere il nucleo centrale dell’evento una rilettura particolare dei testi sacri di Monteverdi, usati come interfaccia per una Cantata di Pace Mediterranea, presentata con un originale sound caratterizzato da inediti accostamenti sia ritmici che melodico/vocali. Un evento nell’evento in cui le liturgie popolari e le straordinarie melodie di Monteverdi si sono intrecciate all’interno di un connubio arcaico e contemporaneo pensato con la precisa finalità di restituire fascino alle antiche Cantate Sacre Popolari e Colte.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

 

 

 

Previous Posts Next Posts