Giovani Suoni: il 7 giugno l’anteprima del Festival di musiche e arti emergenti

giovani suoniPer promuovere il protagonismo giovanile nelle politiche di sviluppo culturale e turistico della città, il Giugno dei Giovani, per volontà dell’Assessorato ai giovani e alle Politiche Giovanili, creatività e innovazione, e dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo, è una pratica e appuntamento annuale, così come il Maggio dei Monumenti. Tra le numerose ed interessanti iniziative in programma spicca il festival di musiche e arti emergenti Giovani Suoni, giunto alla sua ottava edizione, anticipata da un’anteprima d’eccezione: sabato 7 giugno, al Parco Gaetano Errico di Secondigliano si terrà, infatti, un evento all’insegna delle culture metropolitane, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli. Esibizioni di writers, skaters e breakers, oltre ai live show di Moderup, Maldestro, Esseerre, Periferia Nord, The Element, G.a.s Family, Enzo Dong, La Panchina Crew, Fabio Farti e Fuossera si concentreranno su temi  importanti come l’impegno sociale e la legalità, i giovani, il futuro e la vivibilità del territorio. Proprio queste saranno le tematiche su cui i rapper che vorranno partecipare si ‘sfideranno’ nella Battle di freestyle, condotta da Underif, per la quale è in palio un premio in denaro di 100 euro. Il vincitore sarà scelto da DJ Uncino oltre che dal voto di una giuria popolare. Le iscrizioni per la Battle sono già aperte: online, inviando un messaggio all’account facebook di Giovani Suoni, oppure direttamente al Parco Gaetano Errico il giorno dell’evento, a partire dalle 17.

Alla presenza dell’Assessore Clemente, il 7 giugno sarà l’occasione per presentare il bando per il contest Giovani Suoni e per svelare tutti i dettagli del festival, di cui, per ora, si possono anticipare solo le date: 25 e 26 luglio.

Info:

Parco Gaetano Errico, Viale Galassie – Secondigliano (NA)

Start ore 17

Ingresso gratuito

Evento Fb:

https://www.facebook.com/events/616636461766649/?fref=ts

 

Intervista al pianista Alberto Pizzo: Un “funambolo” a New York

Alberto Pizzo

Alberto Pizzo

Alberto Pizzo è un pianista napoletano che, in breve tempo, è riuscito a farsi notare dalle più importanti realtà musicali del mondo. Tra gli oltre 150 artisti in cartellone al “Blue Note Jazz Festival” di New York, Alberto Pizzo sarà tra i protagonisti nella prestigiosa location dell’Highline Ballroom il 4 giugno, con un live di piano nell’attesissimo Fabrizio Sotti & Friends. In questa intervista il giovane e talentuoso artista ci ha presentato “On the Way”, l’album registrato nella primavera del 2013 dal vivo al Bunker Studio’s di Brooklyn – New York.

Lei è stato definito “Funambolo senza rete” della musica… quanto si rispecchia in questa definizione?

Al termine “Funambulo” mi sono affezionato da subito ma non per dimostrare con spavalderia che le mani vanno agili e impetuose sulla tastiera…Il termine lo associo sempre ad un qualcosa che, seppure in bilico, cerca di raggiungere le sue mete, i suoi sogni senza guardare in basso rischiando di cadere.

Come vive la sua vita artistica da napoletano a New York? Quali sono stati i passaggi fondamentali di questi ultimi anni e cosa le sta insegnando l’esperienza oltreoceano?

Devo molto agli Stati Uniti ma non dimentico mai le miei radici anzi, cerco di ritrovarle sempre, ovunque vado, anche tra quei titanici grattacieli dove il profumo d’Italia lo senti un po’ dappertutto. Ho sempre avuto ben chiaro un concetto musicale, anche dopo aver varcato la frontiera statunitense: aggiungere alla melodia tipica delle canzoni classiche napoletane, delle sublimi colonne sonore e del  “Bel Canto” il sapore Jazz della libertà e dei sogni americani che, in sè, contengono “ tutti gli ingredienti culturali e musicali” dei cinque continenti.

on the wayCosa racchiude e cosa intende comunicare l’album “On the way”?

Il concetto di viaggio,  di scoperta e di continua ricerca coesiste con l’intento di tutto l’album: mescolare  più culture musicali. “On the Way” è un titolo di grande auspicio che mi dà semplicemente la sensazione di aver intrapreso la strada giusta per realizzare i miei desideri musicali e non…

Come ha lavorato alla realizzazione di questo lavoro, come sono nate le importanti collaborazioni presenti nel disco e qual è il brano a cui si sente più legato e perché?

L’album è stato concepito in due fasi: la prima parte negli States dove Fabrizio Sotti e Mino Cinelu hanno dato magicamente al piano il primo vero supporto internazionale e con  la loro maestria hanno reso tutto il percorso molto più semplice…poi abbiamo avuto la fase delle guest, le  varie collaborazioni sono nate strada facendo ed il mio manager Gianni Sergio, grazie alle sue solide relazioni, ha  portato nell’album artisti di livello mondiale che, fin da subito, sono rimasti affascinati dal progetto.

Non ho un brano in particolare che preferisco ma sono molto legato a “Mediterraneo” e “Gocce di Vita” perché ho scritto questi brani in momenti di grande cambiamento sia  della mia vita artistica che sentimentale.

Come nasce “This ship has sailed” con David Knopfler?

“This ship has sailed” è, per me, un brano che aggiunge alla sfera musicale e personale  un’esperienza indimenticabile: nasce a Guildford, un delizioso paesino poco distante da Londra… Una foto scattata lì ha dato la cover all’album e, proprio in quello studio-cascina che appare in copertina, io e David Knopfler abbiamo concepito con assoluta libertà musica e testi del brano.

Alberto_Londra_Colori (2)Sarà l’unico italiano ad esibirsi al Blue Note jazz Festival di New York, in programma il prossimo 4 giugno…come si sente a riguardo e come si sta preparando?

Sono molto felice ed onorato di partecipare ad uno dei Festival più prestigiosi al mondo e devo ringraziare Fabrizio Sotti il quale ha reso questo sogno realizzabile … Cerco, come sempre, di prepararmi  fisicamente e mentalmente cercando di trascorrere le ore di studio al piano con grinta e concentrazione e soprattutto restando sempre con i piedi per terra.

Qual è il suo rapporto con la tradizione musicale napoletana?

Sin da piccolissimo ho esplorato il mondo armonico e melodico del mio pianoforte attraverso le celebri melodie napoletane… si tratta di un rapporto quasi amoroso.

Che tipo di rapporto ha con il pianoforte e che tipologia di concerto offre al pubblico?

Il pianoforte è ormai parte della mia vita quasi da sempre. Avendo iniziato a circa 4 anni ricordo ben poco o nulla della mia esistenza senza il pianoforte…

Questo strumento, come un qualsiasi essere vivente, va nutrito e coltivato con tanta pratica e tanto sacrificio perché risponde esattamente a ciò che gli  dai… se gli dedichi tanto ti ricambia con tanto. Il mio concerto in “piano solo” è un viaggio che decido di percorrere con il pubblico e con lo strumento … cerco di non dare mai per scontata nessuna esecuzione e di lasciare sempre spazio alla fantasia ed inventiva durante le mie esecuzioni…

Che riscontri riceve dal pubblico e che differenze ha avuto modo di notare tra le varie location in cui si è esibito nel corso degli anni?

Credo che il pubblico, in generale, ami sempre la passionalità e la sincerità di un artista, io semplicemente cerco di essere me stesso ovunque mi esibisco: istintivo, schietto e controllato

Quali saranno i suoi prossimi appuntamenti dal vivo?

Dopo Napoli, Milano , Roma, Salerno. ci saranno altre date in Italia tra le quali Porto Garibaldi il 20 giugno,  il Teatro Diana di Napoli il 2 Luglio,l’Arena del Mare di Salerno il 22 luglio e altre ancora  fino a Ravello Festival il 4 settembre… tra pochi giorni sarò negli States per il Blue Note Jazz Festival di New York ed in agosto invece mi esibirò in diverse città del Giappone.

Che prospettive ha per il futuro?

Tante, ma soprattutto voglia di far bene oggi per creare un domani sempre più roseo… sono molto esigente e amo il mio “lavoro” tanto da non definirlo tale.

C’è un sogno artistico che conserva ancora nel cassetto?

Ne ho tanti ma da buon napoletano un pizzico di scaramanzia mi assale proprio in questo istante… Comunque credo che bisogna  considerarsi sempre in continuo “On the Way “e soprattutto credere che davvero  “Anything is possible”.

Raffaella Sbrescia

Acquista “On the way” su iTunes

Queste le date della tournée che quest’estate porterà Alberto Pizzo tra l’Italia, l’America e il Giappone:

4 giugno             NEW YORK                       HIGHLINE BALLROOM

6 giugno             NEW YORK                       KGB THE RED ROOM

20 giugno            PORTO GARIBALDI    PANMA BEACH

2 luglio                 NAPOLI                              TEATRO DIANA

22 luglio               SALERNO                          ARENA DEL MARE “PREMIO CHARLOT”

3 agosto              MATSUYAMA CITY      TAKASHIMAYA ROSE HALL

6 agosto              OKAYAMA                         NIPPON BANK RENAISS HALL

8 agosto              TOKYO                                 NIPPOLI SUNNY HALL

26 agosto            SIPONTO                            PARCO ARCHEOLOGICO di–Premio Argos Hippium

4 settembre      RAVELLO                            VILLA RUFOLO “RAVELLO FESTIVAL”

Massimo Ranieri: “Sogno e son desto”, intrecci tra musica, teatro e poesia

Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

Ancora un grande successo per Massimo Ranieri, uno degli artisti più carismatici e più amati dal pubblico italiano che, lo scorso 31 maggio, ha tenuto una nuova data del suo “Sogno e son desto” presso il Teatro PalaPartenope di Napoli. Un lungo one man show, sottotitolato “Chi nun tene coraggio nun se cocca ch’ ‘e femmene belle”. Parole giocosamente provocatorie, queste ultime, finalizzate a sottolineare la veracità, il carisma e l’originalità di uno spirito artistico pronto a mettersi in gioco e a proporsi al pubblico in una veste sempre rinnovata.  Lo spettacolo, ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri, è composto da canzoni e monologhi che intrecciano e attraversano il repertorio della grande canzone napoletana e quello dei più celebri cantautori italiani e internazionali: da Fabrizio De  Andrè a Luigi Tenco, da Charles Aznavour a Violeta Parra, da Giorgio Gaber a Pino Daniele, da Raffaele Viviani a Nino Taranto. Musica, teatro, poesia e letteratura: Massimo Ranieri si è fatto interprete di ruoli, parole e messaggi importanti e trasversali coinvolgendo il pubblico in un percorso completo e coinvolgente dimostrando, ancora una volta, una passione, un’ energia e un intuito artistico inalterabile nel tempo.

 Fotogallery a cura di : Luigi Maffettone

Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

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Mercoledì Note: il Pietro Santangelo trio nella culla della cultura partenopea

Ph Luigi Maffettone

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Continuano gli appuntamenti musicali della rassegna “Mercoledì note”, in programma fino al prossimo ottobre presso il Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini a Napoli. Sulla veranda del ritrovo culturale del centro storico partenopeo il Pietro Santangelo trio, una versione riveduta e corretta del gruppo jazz-rock Slivovitz, considerato, ormai a pieno titolo, una delle realtà più interessanti dello scenario musicale indipendente nazionale. Vincenzo Lamagna (basso), Salvatore Rainone (batteria), Pietro Santangelo (sassofoni), con la straordinaria partecipazione di Ugo Santangelo, hanno mostrato tutta la loro verve mediterranea attraverso la loro musica intrisa di influenze etniche, fusion e prog rock, una potente miscellanea strumentale in cui immergere i sensi e lo spirito.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

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Maggio della Musica: grandi emozioni con il Quartetto d’Archi del Teatro di San Carlo

Quartetto d'Archi del Teatro di San Carlo

Quartetto d’Archi del Teatro di San Carlo

Lo scorso 29 maggio la veranda neoclassica di Villa Pignatelli a Napoli ha ospitato il concerto del Quartetto d’Archi del Teatro di San Carlo. L’evento, organizzato dall’associazione musicale Maggio della Musica, ha visto protagonisti del palco Cecilia Laca (violino), Luigi Buonomo (violino), Antonio Bossone (viola), Luca Signorini (violoncello). I quattro professionisti hanno proiettato il pubblico indietro nel tempo, regalando ai sensi e allo spirito una parentesi all’insegna della qualità e della classe. Temprati dal rigore, dalla disciplina, dallo studio e dall’esperienza, i quattro musicisti hanno estasiato il pubblico con la cura per il dettaglio, il vigore , la gestualità e la sintonia di chi riesce ad intendersi anche solo attraverso uno sguardo. Spartiti dal fascino senza tempo sono quelli scelti dal quartetto d’archi: ad inaugurare il concerto, il “Langsamer Satz für Strichquartett” di Anton Webern, una composizione emblematica e rappresentativa della produzione di Webern, membro di un contesto storico mittleuropeo strutturato in maniera eterogenea e complessa. Fortemente legato al vissuto privato del compositore, questo brano è dotato di forte lirismo espressivo. Il secondo momento musicale della serata prende vita sulle note del “Quartetto per archi in do minore n.8 op.110″ di Dmitrj Šostakovič. Il brano fu composto in appena 3 giorni  (12-14 luglio) a Dresda, provocando una forte emozione anche nello stesso autore. Caratterizzato da frequenti cambi repentini di ritmo, il brano ha potere di sortire un forte effetto perturbante: la crisi, il dubbio, l’incertezza, il patimento, l’incubo, il tormento sono gli elementi che raffiorano alla mente suscitando un’immediata ed estatica ammirazione. La delicatezza e la grazia di Maurice Ravel emergono, invece,  in “Quartetto per archi in Fa maggiore”, una composizione che trasforma la musica da camera in uno strumento per viaggiare. Scherzi in successione, virtuosismi e pizzicati toccano le corde del cuore in maniera ipnotica. Ogni momento è quello buono per lanciarsi in apnea in un ascolto che non conosce distrazioni. Superbo.

Raffaella Sbrescia

Mad Enternainment presenta “Musica per Gatta: concerto in una stanza”, un connubio tra musica e immagini

mad 6Si è tenuto lo scorso 25 maggio “Musica per Gatta: concerto in una stanza”, l’evento organizzato per sostenere un nuovo progetto della Mad Enternaiment, la factory fondata a Napoli da Luciano Stella, Antonio Fresa e Luigi Scialdone, che ha prodotto l’apprezzatissimo film d’ animazione di Alessandro Rak, “l’Arte della Felicità”. L’idea alla base del miniconcerto nasce dalla ricerca di fondi per la realizzazione di una nuova Gatta Cenerentola, una fiaba emotiva, visionaria, romantica, musicata dallo struggente e malinconico sound della canzone napoletana. Dopo aver lanciato su www.kisskissbankbank.com/it una campagna di raccolta fondi, l’iniziativa ha trovato il sostegno di alcuni dei più validi musicisti della città di Napoli, i quali hanno accettato di esibirsi presso gli studi di registrazione della Mad Enternainment in Piazza del Gesù.

L’intreccio tra musica e immagini, a cavallo tra tradizione e innovazione, ha trovato spazio nelle voci e negli strumenti di giovani talenti in grado di rileggere con classe ed eleganza le grandi pagine del prestigioso passato musicale partenopeo. Ad accogliere il pubblico durante le quattro sessions (ore 17.00 – 18.00 – 19.00 – 20.00) i produttori Mad Entertainment, il regista Ivan Cappiello e l’Art director Marco Galli, che ha realizzato per la campagna un’esclusiva illustrazione donata ai partecipanti.

eventogattaAd inaugurare la godibilissima scaletta, Giovanni Block, accompagnato dal mandolino di Luigi Scialdone, sulle note di “Palomma e notte” seguita dalla tormentata ballad, scritta proprio dal giovane cantautore, intitolata “La neve che accadrà”. Il secondo artista ad esibirsi di fronte ai 20 fortunati spettatori della prima session, è Luca Di Maio. Il cantautore ha cantato la struggente “Buonanotte Irene” e “Scetate”, un brano risalente al lontano 1887 che rappresenta un prezioso ricamo musicale della tradizione partenopea. La scaletta è davvero molto serrata, ed è il turno del terzo artista in programma. Si tratta di Claudio Domestico, in arte Gnut. L’artista canta subito “Solo una carezza”, uno dei brani più drammatici del suo ultimo album di inediti, intitolato “Prenditi quello che meriti”. Il secondo brano è, invece, “Passione”, un pezzo a cui Gnut è particolarmente affezionato e che rappresenta, ormai, un vero e proprio cavallo di battaglia del giovane cantautore. Tommaso Primo ed Enzo Foniciello alla chitarra si esibiscono, invece, sulle note di “Addore”, tratta dall’ep di Tommaso “Posillipo Interno 3” e “Reginella”. La parentesi più movimentata è ad opera di Dario Sansone, voce e frontman dei Foja che, insieme a Scialdone , ha eseguito “A Malìa”, brano tratto dall’ultimo disco “Dimane Torna ‘o sole” in concorso per il Premio David di Donatello 2014 e “Carmela”, tanto per ribadire che “Nun è acqua ‘o sangue dint’ ‘ vvene”. A chiudere il live sono Antonio Fresa e Luigi Scialdone con due brani strumentali: il primo è “Vurria Addeventare”, tratto da “La Gatta Cenerentola” di De Simone mentre il secondo è il “Tema dei due fratelli”, tratto dalla colonna sonora del film “L’Arte della Felicità”.

Emozioni preziose come piccole gemme racchiuse in uno scrigno da tramandare di generazione in generazione, quelle offerte da Mad Enternaiment, che si pone come obiettivo principale quello di  salvaguardare l’arte della tradizione per lasciarla germogliare seguendo l’onda della creatività.

Raffaella Sbrescia

Lavinia Mancusi, la dea Afrodite della musica in concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lo scorso 23 maggio, nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Lavinia Mancusi e Gabriele Gagliarini, insieme con l’orchestra di musica greca Evì Evàn, hanno dato voce alle armonie e ai ritmi che abitano il bacino del Mar Mediterraneo. Un omaggio personalissimo ed originale alla storia di un territorio che, anche dopo millenni, continua ad emanare fascino e a trasudare bellezza. Vento, acqua, terra, fuoco sono ancora gli elementi chiave per interpretare le sfumature del calderone di storie che, artisti di tutto il mondo ci raccontano, cullando sogni, ricordi e speranze.

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

“L’uomo è diventato stanziale ma la musica è rimasta nomade e noi e la nostra cultura siamo i frutti di tale movimento”, questo è il messaggio racchiuso in “Semilla”, il lavoro discografico che Lavinia Mancusi cantante, violinista e percussionista ha creato insieme a Gabriele Gagliarini, percussionista di origini peruviane, tessendo le trame di un interessante percorso di ricerca strumentale, inseguendo contaminazioni fra tradizioni centenarie e sensibilità contemporanee.

Gabriele Gagliarini @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Gabriele Gagliarini @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Termine derivato dallo spagnolo e indicante la “semina”, “Semilla” sparge semi musicali che, pur nella loro diversità, germogliano vicini e ci parlano di un’umanità nomade e poetica.Il disco si apre con “Angela Rè” un brano scritto da un anonimo napoletano del XVIII secolo e arricchito da un suggestivo e coinvolgente arrangiamento, perfetto per mettere in evidenza l’intensa e potente vocalità di Lavinia.

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Davvero molto riuscita è “Alba (da Durazzo ad Otranto)”, la pizzica ospita  il violino di Olen Cesari creando un amalgama sonoro di pregevole qualità. “Omenaje A Rosa (Bottana De To’ Ma)” e “Omenaje A Rosa (Cu’ Ti Lu Dissi)” sono grida di dolore a cui è impossibile rimanere indifferenti.  La malinconia impressa ne la “Tarantella del Bosforo” ritrova lo stesso mood anche nello struggente  “Fado Romanesco ”. Il disco presenta una struttura ciclica, il brano di chiusura è, infatti, “O Sole ‘E Pulecenella”: dopo essersi spinta, in lungo e in largo, attraverso le culture del sud del mondo, Lavinia Mancusi ritorna al luogo di partenza piena di tesori e ricchezze da reinvestire nella prossima tappa di una carriera destinata a brillare.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

@Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

@Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

@Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

@Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

Lavinia Mancusi @Auditorium Parco della Musica Roma Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

Mercoledì Note: cultura, musica e intrattenimento al Caffè Letterario Intra Moenia

Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

Intra Moenia Ph Luigi Maffettone

Nel cuore di Piazza Bellini, uno dei più rinomati ritrovi culturali del centro storico di Napoli, sono ritornate le serate musicali del Caffè Lettarario Intra Moenia, organizzate all’interno della rassegna di concerti estivi, intitolata “Mercoledì Note”. Dalle 21.00 a mezzanotte di ogni mercoledì, si terranno, infatti, degli appuntamenti musicali di elevata caratura qualitativa e ad ingresso gratuito.

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

L’ultimo seguitissimo evento, in ordine di tempo, si è tenuto lo scorso 21 maggio e ha visto la partecipazione del compositore e sassofonista Daniele Sepe, accompagnato dalla vellutata e preziosa voce di Floriana Cangiano e da Tommy De Paola (tastiere), Davide Costagliola (basso), Paolo Forlini (batteria).

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

La serata ha rappresentato il culmine di una serie di laboratori iniziati proprio all’Intra Moenia e proseguiti all’Ex Asilo Filangieri di Napoli e allo Jarmusch Club. Gli artisti hanno ripercorso insieme le tappe musicali di questo viaggio artistico proponendo al pubblico un’eterogenea miscellanea: Mingus, Monk, Coltrane, Rollins, Hancock, Corea, Evans, Jarrett, Zawinul, Shorter, Pascoal, Barbieri, Zappa, Davis, Gershwin, Cole Porter sono alcuni dei grandi nomi al centro di una performance che ha racchiuso la summa di un processo di studio, analisi e ricerca, mirato al completo coinvolgimento del pubblico.

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

L’appuntamento con i “Mercoledì Note” continuerà sino a metà ottobre: mercoledì 28 maggio toccherà agli Slivovitz con il “PS3″, (Pietro Santangelo trio); mercoledì 4 giugno sarà la volta degli Speak Easy con la loro musica jazz; mercoledì 11 giugno suoneranno gli Anima Nova la formazione che offre una coinvolgente bossa nova; mercoledì 18 giugno sarà all’insegna della musica popolare con il gruppo vesuviano dei Rareca Antica.

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Una lunga serie di serate in compagnia della buona musica che vedranno una naturale continuazione nei mesi successivi e che avranno la medesima finalità: coinvolgere i cittadini in un percorso formativo in grado di intrattenerli in maniera colta e raffinata senza per questo recare disturbo e ledere le legittime esigenze di tranquillità dei residenti della piazza.

“Mannucci incontra a teatro”, il Tirso de Molina si riempie di note e di emozioni

Stefano Mannucci e Alessandro Mannarino Ph Roberta Gioberti

Stefano Mannucci e Alessandro Mannarino Ph Roberta Gioberti

Senza filtro, senza freno, senza ritrosie ed antagonismi. Gli incontri in musica organizzati dal giornalista de Il Tempo Stefano Mannucci, presso il Teatro Tirso de Molina di Roma, giungono all’ultimo appuntamento stagionale con una serata particolarmente ricca da ogni punto di vista. Ricca di emozioni, di note, di racconti, di artisti come Jack Savoretti, Zibba, Fabrizio Moro, Raiz & Fausto Mesolella e Alessandro Mannarino.

Fausto Mesolella e Zibba Ph Roberta Gioberti

Fausto Mesolella e Zibba Ph Roberta Gioberti

In un’atmosfera intima, raccolta, oseremmo dire familiare, ognuno degli artisti presenti ha messo a nudo il proprio amore per la musica, raccontando un’ Italia musicale diversa, avulsa dalle logiche commerciali, abituata a ragionare sui testi e sulle possibilità espressive di un’arte, troppo spesso svilita e ridotta a puro business.

Fabrizio Moro e Stefano Mannucci Ph Roberta Gioberti

Fabrizio Moro e Stefano Mannucci Ph Roberta Gioberti

Sul palco del Tirso, nel cuore di Roma, si sono alternati, incrociati, abbracciati artisti che, attraverso la propria esperienza, hanno voluto contribuire alla costruzione di un circuito destinato a crescere ed ad insediarsi in tutta Italia per provare a riconcentrare l’attenzione sull’aspetto più puro e più verace del mondo legato alla musica.“Umiltà, semplicità, pochi mezzi e tanta passione”, sono questi gli ingredienti svelati dallo stesso Mannucci che, questa mattina, ha raccontato a chi c’era e a chi avrebbe voluto esserci, di come questo e gli altri incontri che egli è solito organizzare presso il  N’importe Quoi Libreria Caffe di Roma servono a restituirci “il diritto di ascoltare e riconoscere la bellezza che ci circonda e l’energia per affrontare la vita con vigoria e rinnovato entusiasmo”.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Jack Savoretti Ph Roberta Gioberti

Jack Savoretti Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino Ph Roberta Gioberti

Raiz Ph Roberta Gioberti

Raiz Ph Roberta Gioberti

Fabrizio Moro Ph Roberta Gioberti

Fabrizio Moro Ph Roberta Gioberti

Zibba Ph Roberta Gioberti

Zibba Ph Roberta Gioberti

Fausto Mesolella Ph Roberta Gioberti

Fausto Mesolella Ph Roberta Gioberti

Il pubblico del Teatro Tirso de Molina Ph Roberta Gioberti

Il pubblico del Teatro Tirso de Molina Ph Roberta Gioberti

“Mannucci incontra a Teatro”  Setlist

Jack Savoretti:
1) Not worthy
2) Broken Glass
3) Changes
4) Sweet Hurt

Savoretti, Zibba, Fausto Mesolella:
5) Ancora tu

Zibba, Mesolella:
6) E se domani

Zibba:
7) Senza pensare all’estate
8) Dove i sognatori sono librai
9) Nu’ jorno buono (frammento)
10) Senza di te

Mannarino:
11) Scendi giù

Mannarino, Mesolella:
12) Fatte bacià

Raiz & Mesolella:
13) Lacreme Napulitane/Immigrant punk
14) Maruzzella (in ebraico)
15) Carmela/I’m your man
16) Third stone from the sun/ O’ surdato ‘nnamurato/Black or White/Give me love
17) Arrivederci Roma

Fabrizio Moro
18) Medley: Libero/Pensa/Sono solo parole
19) Babbo Natale esiste
20) Fermi con le mani
21) L’Italia è di tutti

Giorgia in concerto a Napoli: la regina del soul è “Senza Paura”

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

“Ho intitolato questo tour Senza Paura, così come si chiama il mio ultimo disco, ma, già mentre ero in viaggio verso Napoli, ho abbassato le barriere e le difese perché dove c’è bellezza, dove c’è sensibilità, non c’è paura. Qualcuno è invidioso, qualcuno cerca di distruggere la bellezza che avete insita dentro di voi ma, ogni volta che vengo qui, si crea un legame invisibile che c’è, che si sente e chiude un cerchio che ci unisce. Per ricambiare tutto questo, posso solo cantare”.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Questa è la bellissima dedica d’amore che Giorgia ha fatto al pubblico del Teatro PalaPartenope di Napoli durante il concerto che si è svolto lo scorso 20 maggio, nell’ambito del suo “Senza Paura Tour”. Elegante, raffinata, solare e umile, Giorgia Todrani rappresenta l’emblema del talento puro. La sua voce è un miracolo della natura e, anche se a volte potrebbe sembrarci di esserci abituati al successo delle sue canzoni, l’esperienza dell’ascolto dal vivo della sua voce, rimane, ancora oggi, un evento magico. Pulita, limpida, trasparente, brillante, la voce di Giorgia non conosce limiti e può essere ampiamente associata a quella delle più grandi interpreti femminili della storia musicale.

Ad affiancarla sul palco Sonny T.  (Thompson) al basso, Giorgio Secco alla chitarra, Gianluca Ballarin alle tastiere, Claudio Storniolo al piano e Mylious Johnson alla batteria, una band che, alla luce del prezioso contributo strumentale offerto,  vale la pena citare per intero.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Ad inaugurare il live “Quando una stella muore”, “Non mi ami”, “Come saprei”, “Spirito libero”: fiaba, sogno, magia, mistero, amore, rabbia, dolore, riflessione sono i sentimenti cantanti da Giorgia che, avvolta da un magnetico fascio di luci, è una gemma preziosa nel bulbo di un fiore di note. Il pubblico è attivo e partecipe per tutto il tempo; cosa rara nell’era di chi, invece di godersi il concerto, posta foto e video sui social network. Questo tipo di attenzione, quindi, non è da dare per scontata, va bensì sottolineata per rendere il giusto merito ad un’artista in grado di appassionare il proprio pubblico. Il concerto prosegue con “Sembra impossibile”, “Girasole”, un accenno di “Quello che sei per me” dei 99 Posse e l’incredibile bellezza di “Gocce di memoria”, un capolavoro assoluto.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Subito dopo Giorgia scende tra il pubblico ed esegue un lungo medley su una pedana posizionata in fondo al parterre del Teatro: “Nasceremo”, “Come Thelma &Louise”, Infinite volte”, “Parlo con te” sono i brani scelti da Giorgia per il contatto ravvicinato con occhi, cuore e orecchie innamorati di lei e della sua voce.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

“Il mio giorno migliore”, “Per fare a meno di te”, “La gatta”, “Pregherò”, Chiara luce” e poi, ancora, “Vivi davvero”, “Marzo”, “La mia stanza”, “Tu mi porti su”, “Di sole d’azzurro” (con parte del testo cantata in inglese) sono i pennelli con cui Giorgia dipinge il proprio autoritratto artistico in un saliscendi di emozioni.

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Divertente la parentesi dedicata al momento “Joke” in cui l’artista ha ripercorso, a grandi linee, quel lontano e fortunato 1994, l’anno di “E Poi”, forse l’unico brano più lungo del concerto, eseguito con calma e particolareggiata cura per ogni singolo dettaglio, senza trascurare, infine, la grinta di “Io fra tanti”, il brano che chiude la scaletta e non a caso. “Prima inter pares”  Giorgia Todrani conserva l’umiltà di venti anni fa ma è, a tutti gli effetti, la regina indiscussa del soul.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Alcuni membri della band @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Alcuni membri della band @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro  PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia @ Teatro PalaPartenope Ph Luigi Maffettone

 

 

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