Prenderà il via il prossimo 10 luglio l’attesa XIX edizione del Pomigliano Jazz in Campania, il prestigioso festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo che, nel corso di tanti anni, ha offerto al territorio musica di qualità cercando di tutelare e valorizzare il territorio a 360 gradi. Confermata, anche per quest’anno, la versione itinerante che, come di consueto, punterà sulla valorizzazione di luoghi d’interesse storico, turistico e culturale del vesuviano e dell’alto nolano. Organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz e dal Comune di Pomigliano d’Arco, con il co-finanziamento dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania attraverso il POR Campania FESR e il sostegno del MiBACT, dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e dei comuni di Avella, Capri, Cimitile, Ottaviano, Pollena Trocchia, Roccarainola, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana.
George Benson Ph Greg Allen
Dal 15 al 20 luglio star internazionali, grandi jazzisti italiani e talenti campani, saranno al centro di location e itinerari da sogno senza trascurare laboratori e spettacoli per bambini, workshop, seminari, mostre e performance artistiche. Il festival prenderà il via il prossimo 10 luglio, presso l’Anfiteatro Romano di Avella con il live di George Benson. “Performing His Greatest Hits Live” sarà il titolo dello show offerto dall’artista che, nel corso della sua lunghissima carriera si è aggiudicato ben 10 Grammy Awards e che ha usato le sue radici jazz come base per un mix coinvolgente di pop e R & B.
Martedì 15 luglio a Villa Cappelli a Pollena Trocchia, il pianista pugliese Mirko Signorile e il producer e dj partenopeo Marco Messina (99 Posse) daranno vita a “Locus Mood”, un progetto speciale che unisce la musica classica, il jazz e i suoni elettronici. Ad arricchire il tutto, le suggestive tessiture degli archi del Vertere String Quartet.
Kenny Garrett Ph Keith Major
Mercoledì 16 luglio, presso le Basiliche Paleocristiane di Cimitile, Kenny Garrett, nella sua unica data italiana, presenterà il suo ultimo lavoro discografico intitolato “Pushing the World Away” (nominato ai Grammy come miglior album strumentale dell’anno).
Il 17 luglio, al Palazzo Mediceo di Ottaviano, Michele Campanella e Javier Girotto presenteranno “Musique sans frontieres”, un progetto originale che fonde il jazz con la musica classica, l’improvvisazione con la musica colta, dedicato a due dei massimi esponenti dell’impressionismo musicale francese, Debussy e Ravel.
Venerdì 18 e sabato 19 luglio ci si sposterà al Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco dove si terranno 6 concerti in due giorni. Si inizia con “Lifestories” lavoro prodotto dal songwriter Matteo Saggese che mette insieme quattro ottimi musicisti europei di diversa estrazione: il chitarrista scozzese Jim Mullen, il bassista salernitano Dario Deidda, il pianista londinese Julian Oliver Mazzariello e il batterista piemontese Enzo Zirilli. A seguire sarà la volta del grande Tom Harrell che, nel suo unico concerto al sud Italia, presenta “Colors of a Dream”. Con lui sul palco una line up particolare che vede accanto ai membri storici della sua formazione – Wayne Escoffery (sax tenore), Ugonna Okegwo (contrabbasso) e Johnathan Blake (batteria) – anche il sassofonista Jaleel Shaw e la nuova star del jazz Esperanza Spalding, al contrabbasso e alla voce.
Tom Harrel
In chiusura, l’anteprima del nuovo lavoro discografico edito da Itinera, “Travelogue” di Enzo Amazio e Rocco Di Maiolo, in quintetto con tre tra i migliori esponenti della fertile scena jazzistica campana, Francesco Nastro, Tommaso Scannapieco e Giuseppe La Pusata. Il giorno seguente si inizierà con le sonorità contemporanee e rarefatte dei Tricatiempo, quintetto guidato dal batterista Stefano Costanzo con Marco Pezzenati al vibrafono, Luigi Di Nunzio al sassofono contralto, Davide Maria Viola al violoncello e Ron Grieco al basso elettrico. Si proseguirà con una all-star band, che vedrà insieme sullo stesso palco quattro leggende del latin jazz: Gonzalo Rubalcaba (pianoforte), Armando Gola (basso), Horacio “El Negro” Hernandez (batteria) e Giovanni Hidalgo (percussioni), per il progetto “Volcan”. Infine, sarà la volta di uno degli artisti di punta della scena italiana: Stefano Di Battista. Il sassofonista romano, accompagnato da Roberto Pistolesi (batteria), Andrea Rea (pianoforte) e Daniele Sorrentino (contrabbasso), presenterà l’ultimo album intitolato “Woman’s Land”. In programma anche il raffinato dj set di Alessio Bertallot.
Volcan Quartet
Domenica 20 luglio il gran finale con il concerto al tramonto (ore 19) del fisarmonicista francese Richard Galliano in una location d’eccezione, il Gran Cono del Vesuvio. Ospite speciale, il sassofonista Marco Zurzolo che dialogherà con Galliano su brani della tradizione napoletana.
Abbiamo raggiunto, inoltre, il direttore artistico del Festival, Onofrio Piccolo per un piccolo approfondimento relativo alle novità in programma per questa ricca edizione.
Il Pomigliano Jazz Festival compie 19 anni… quali sono i presupposti, le novità e le sorprese che ha preparato per il pubblico?
Con questa edizione ci addentriamo nel ventesimo anniversario di questo festival consolidato rafforzando il nostro carattere itinerante. Il Festival è nato a Pomigliano d’Arco ma negli anni si è trasformato e siamo riusciti ad instaurare una forte relazione con il territorio che va dall’Alto Nolano fino al Vesuvio e da tre anni organizziamo concerti anche all’interno di beni culturali con l’idea di valorizzare, non solo la musica e le relative espressioni nazionali ed internazionali, ma anche il patrimonio storico, culturale ed architettonico del nostro territorio. Quest’anno siamo riusciti, con la collaborazione dell’Ente Parco del Vesuvio, a costruire un evento nell’evento. Chiuderemo, infatti, il nostro festival con un particolarissimo concerto acustico che si terrà sul cratere del Vesuvio, una striscia di terra sospesa tra la bocca del vulcano ed il panorama del golfo di Napoli, si tratterà di un evento unico, mai organizzato prima, che lascerà trasparire, simbolicamente, la nostra voglia di dare maggiore visibilità non solo al Festival ma anche al lavoro che stiamo facendo per valorizzare il nostro territorio.
Grandi artisti, grandi location d’eccezione con un occhio puntato alla tutela dell’ambiente e del contesto storico-archeologico…quali iniziative avete messo a punto?
Abbiamo coniugato una serie di significati a quello che è l’elemento centrale della promozione della musica sul nostro territorio per cui ci sarà tutto un programma di visite guidate e di itinerari a cui si potrà prendere parte gratuitamente, prenotandosi sul nostro sito, e che abbracceranno tutta la zona che va dall’Alto Nolano al Monte Somma, passando per Avella e Cimitile. Tutte queste attività sono organizzate seguendo un’ottica di sostenibilità ambientale, attraverso una ricerca finalizzata alla riduzione dell’impatto ambientale. Questo discorso è valido anche per la fase di organizzazione del Festival durante la quale stiamo utilizzando materiali riciclati o comunque ecologici e spingeremo molto anche in direzione della raccolta differenziata. Il tutto segue, dunque, una precisa filosofia del rispetto delle culture, a partire dalla tutela e dalla conservazione dell’ambiente in cui si vive.
Tra tutti i siti scelti, spicca la novità: il Gran Cono del Vesuvio…come è nata questa idea e come sarà strutturata la serata?
Il concerto si terrà al tramonto e nel pieno rispetto del luogo in cui verrà realizzato. I visitatori saranno guidati dalle guide vulcanologiche del Parco Nazionale del Vesuvio e da quota 1000 si salirà a piedi fino a bordo cratere per cui è prevista un’escursione a piedi di circa mezz’ora, o poco più, per conoscere nel dettaglio la ricchezza del territorio circostante. Non ci sarà una vera e propria platea proprio perché l’evento si svolgerà in una zona protetta. L’idea è, quindi, quella di inserirsi in uno scenario già unico che non ha bisogno di null’altro. Personalmente sono stato lì diverse volte, non solo per fare dei sopralluoghi, ed era un’idea su cui stavamo lavorando già da qualche anno e credo che si creerà un’atmosfera assolutamente unica.
Grande attenzione anche ai più piccini con i laboratori creativi, denominati “Ri-tratti sonori”…
Certo, ritengo che un Festival non debba soltanto racchiudere una rassegna di concerti, bensì debba anche dare la possibilità di produrre iniziative, progetti, esperienze. Negli anni abbiamo sì, creato percorsi di avvicinamento al jazz rivolti ad un pubblico adulto ma poi abbiamo pensato di dedicare particolare attenzione anche ai bambini: da anni organizziamo laboratori creativi e, quest’anno, insieme alla Compagnia Teatrale “I Teatrini”, abbiamo coprodotto uno spettacolo itinerante che si terrà all’interno di un altro parco pubblico di Pomigliano, il 18 ed il 19 luglio, presso i Giardini d’Infanzia, dal titolo “Gli alberi di Pinocchio e il Jazz”, uno spettacolo itinerante in cui, oltre agli attori, ci saranno anche dei musicisti che saranno parte integrante dello show. Sarà un modo per far conoscere gli strumenti, la musica, i musicisti, i suoni del jazz anche ai più piccini in un modo anche un pò più divertente, simpatico e giocoso.
Tutti gli eventi in programma sono ad accesso gratuito ad eccezione dei concerti di George Benson (platea 35 euro – gradinata 25 euro), Kenny Garrett (posto unico 15 euro) e Richard Galliano (posto unico 20 euro), in vendita sul circuito TicketOnLine e sul sito Azzurroservice.net.
Per informazioni sulla prevendita tel. 081 5934001.
Info: tel. 081 8032810 – 333 9506712 www.pomiglianojazz.com
Raffaella Sbrescia
Spot Pomigliano Jazz in Campania