George Benson live ad Avella: sold out l’anteprima del Pomigliano Jazz Festival

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L’anteprima della XIX edizione del Pomigliano Jazz Festival fa registrare il sold out all’anfiteatro romano di Avella (Av) con il concerto di George Benson. Il cantante e chitarrista originario di Pittsburgh si è esibito per circa due ore con il suo live intitolato “Performing his greatest Hits Live”. Accompagnato sul palco da Michael O’Neill (chitarra), Thom Hall e David Garfield (tastiere), Khari Parker (batteria), Liliana de los Reyes (percussioni) e Stanley Banks (basso), l’artista, in gran forma, ha ripercorso le tappe centrali della sua folgorante carriera artistica, che lo ha visto attivamente partecipe anche delle parabole musicali di altri grandi artisti internazionali. Ampio lo spazio in scaletta riservato ad “Inspiration”, l’ album che il musicista ha recentemente dedicato alla voce vellutata di Nat King Cole.

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Intenso, carismatico, carico ed entusiasta George si è lasciato andare a ritmo di musica, sottolineando l’autentico valore della melodia: come inarrestabili dardi, le parole dei suoi indimenticabili successi di sono susseguiti emozionando giovani e meno giovani. Elegante e sofisticato, il sound proposto da George Benson spazia tra groove/funk, ricercate jazz sessions, sprazzi pop e infiltrazioni swing. “Mona Lisa”, “When I Fall In Love”, “Smile” di Charlie Chaplin, “Unforgettable”,  ”Just One of Those Things”, “This Masquerade”,  ”Give me the Night”, “Breezin’”, “Nothing’s gonna change my love for you”, “On Broadway”, “Turn Your Love Around”, “Feel like making love” attraversano vite e decenni senza mai perdere fascino e smalto artistico. Arricchite da nuovi spunti dei bravissimi musicisti sul palco, questi brani sanno ancora toccare le corde del cuore con classe e pacata armonia.

Per i più giovani è interessante sottolineare il valore epidermico del carisma naturale di un artista, quanto non sia assolutamente necessario muoversi in maniera sguaiata, urlare, spogliarsi e affidarsi agli effetti scenografici per conquistare il pubblico. Quello che davvero conta è la qualità del suono, della voce, del saper far musica, del saper parlare all’anima delle persone, aldilà delle mode e delle ultime tendenze. Affidandosi all’impareggiabile feeling con la sua Ibanez GB10, George Benson ci ha regalato la possibilità di conoscere dal vivo uno stralcio importante della musica che ha fatto la storia, ci ha fatto emozionare pensando ai valori più autentici della vita, ci ha fatto apprezzare ancor di più, se possibile, la magia di poter assistere ad un concerto così speciale in un contesto storico, artistico e culturale antico, particolare e prestigioso come l’anfiteatro di Avella. Una commistione di elementi, quest’ultima, che da anni racchiude l’essenza del Pomigliano Jazz Festival che, dopo il grande successo di questo evento, auspichiamo possa offrirci tante preziose emozioni, tutte da condividere.

Raffaella Sbrescia

Mercoledì Note all’Intra Moenia: in viaggio con gli Araputo Zen

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Metti una sera nel pieno del Centro Storico di Napoli, aggiungici i volti, i colori e le voci di Piazza Bellini e contestualizzali intorno ai tavoli del Caffè Letterario Intra Moenia. Proprio lì, tra i fiori della veranda esterna, si sono esibiti, in occasione del Mercoledì Note, gli Araputo Zen, una compagine musicale 100%Made in Naples con il sangue fatto di globuli cosmopoliti. Il quintetto formato da Dario De Luca e Valerio Middione alle chitarre, Alfredo Pumilia al violino, Gianfranco Coppola al contrabbasso & basso elettrico e Pasquale Benincasa alla batteria & percussioni propone un’irresistibile miscela musicale che racchiude al proprio interno diversi stili: si va dal tango alla musica balcanica passando per la musica classica il rock e il jazz. Impossibile dare loro un’etichetta o inquadrarli in un genere specifico. Immergersi nel loro repertorio è come aprire il lucchetto di uno scrigno magico, capace di portarci ovunque il nostro cuore desideri.

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Energia, grinta, creatività sono gli elementi chiave che stanno determinando importanti sviluppi per il percorso artistico di questi giovani artisti che basano tutto su una incessante ricerca musicale. Numerose e variegate sono le influenze che possiamo rintracciare nel loro repertorio meticcio : Led Zeppelin, Astor Piazzolla, Django Reinhardt, Queen, Oscar Peterson, Miles Davis eppure quel pizzico di magia tutta partenopea fa del loro sound un toccasana per lo spirito.

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

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Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

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Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

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Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

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Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

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Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

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Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

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Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Home Festival, la quinta edizione si terrà il 4-5-6-7 settembre a Treviso. Ecco tutti i dettagli

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La quinta edizione dell’Home Festival, nonché la prima internazionale, si svolgerà  dal 4 al 7 settembre nella consueta location di zona Dogana a Treviso, il programma si preannuncia veramente vasto con più di duecento concerti, eventi, attività e manifestazioni, delineando, così, una più ampia apertura a generi e generazioni musicali. La prospettiva è, dunque, quella di quattro giorni di festa in cui gli amanti della musica italiana e internazionale potranno individuare la propria dimensione live ideale.  Il festival accoglieràanche due importanti anniversari: una grande kermesse per celebrare i 40 anni dei Ramones e l’ Elvis DAY con una zona tutta dedicata al “The King”. Davvero invidiabile sarà la line up annunciata nei giorni scorsi: The Bloody Bedroots live, Bluvertigo, Clean Bandit, Elio e Le Storie Tese, Clementino, Salmo, Dope D.O.P, Nitro, En?gma, Jsck the Smorker, Dj Slait, Destrage, La pegatina, Noyz Narcosa &Fritz Da Cat, The Bluebeaters, Extrema, Rezophonic, Selton, Jack Caselli, Maria Antonietta, Peter Punk, Sick Tamburo, Anansi, The Bastard Sons of Dioniso, Train to Roots, Talco, M+A, The Black beat Movement, Pink Holy Days, Redrum Alone, His Electro Blue Voice, Rumatera, Los Massadores, Lovin Dolls Christian Effe, What a Funk, Alessandro Cenedese, Luci del Nord, Sica, Svertexx, Zagreb.

Tra gli eventi più attesi c’è, inoltre, il Colors Splash, previsto durante il live dei The Chainsmokers, un mix di effettistica colorata tra: Co2, fuochi, coriandoli e tanto, tanto colore che verrà lanciato addosso al pubblico danzante. La festa più colorata d’Italia continuerà con Louders! e dj Christian Effe e tutte le notti da ballare nella tenda da circo  di 44 metri  trasformata nella discoteca dell’Home festival di Treviso. Ad animare i dj set notturni saranno: Chandelier (Matty Hell, Fede Kuz, Gummies Noise, Donato D’Deejay), i dj della festa Origami (Cosmic Cowboys, Gilo, Pech), Bad Spirt & Friends con special HOSTED by EMIS KILLA & BLOCCO RECORDZ, Joe T Vanelli e Massimo Sabbadine i Party Hard con i dj dell’Home Rock Bar come: Fabio Gerbino aka Rah-Goo e DjB.

HOME FESTIVAL

Home Festival e Cult Note Records, un’etichetta discografica per dj/producer ed emergenti della scena dance, hanno a anche annunciano di aver raggiunto un accordo di partnership per l’edizione 2014 dell’Home Festival. La crew di Cult Note Records gestirà una nuova lounge dove dj set si alterneranno a incontri, dibattiti, presentazioni, live, clinic e talk con gli artisti del festival. Uno spazio dedicato ad artisti emergenti che potranno dimostrare il loro valore proponendo le loro produzioni o i loro set.

La musica sarà il fulcro dell’Home Festival di Treviso, tuttavia l’organizzazione non ha trascurato le forme d’arte: per il secondo anno consecutivo si rinnova, infatti, la collaborazione con il Maestro Michelangelo Pistoletto, con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e RAM radioartemobile per il progetto Terzo Paradiso. Ci saranno, poi, appuntamenti dedicati alla letteratura e alle diverse forme d’arte, ma anche workshop di fotografia e Art Cake e aree dedicate allo sport e al relax. Migliorati e incrementati i servizi di parcheggio, le navette di transfer da e per la stazione ferroviaria di Treviso e i vari servizi nell’area festival, è stato progettato un parcheggio vigilato per moto e biciclette, l’ingresso e le casse saranno collocati quasi all’inizio del vialone di accesso all’area e tutta la viabilità è stata progettata per favorire il rapido afflusso e deflusso di pedoni e veicoli.

BIGLIETTI:

BIGLIETTO GIORNALIERO: 4,99 euro (ingresso giornaliero e se acquistato prima del 31 luglio darà diritto all’accesso privilegiato SALTACODA al festival).

ABBONAMENTO GOLD 1: 14,99 euro (ingresso per i quattro giorni del festival e  accesso privilegiato SALTACODA al festival).

ABBONAMENTO GOLD 1 VIP: 49,99 euro (ingresso per i quattro giorni del festival e  accesso privilegiato SALTACODA al festival + 8 consumazioni, accesso area Vip e  una serie di altri servizi). I VIP PASS sono a numero limitato.

I biglietti sono acquistabili sul sito del festival  fino al 31 luglio e successivamente alle casse del festival. L’acquisto tramite il nostro sito web verrà effettuato online tramite PAYPAL. La mail di conferma va consegnata stampata alle casse apposite per il ritiro di regolare biglietto SIAE.

Ci sono anche dei pacchetti di soggiorno organizzati ad hoc dall’agenzia di viaggi Travel attitude, per il pubblico italiano e internazionale.

Tutto le info utili sul sito appena rinnovato: www.homefestival.eu

 

 

Sant’Elmo Estate: il direttore artistico Michele Solipano presenta il cartellone 2014

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Nella suggestiva location della Piazza d’Armi a Castel Sant’Elmo si terrà, anche quest’anno, la rassegna musicale Sant’Elmo Estate, giunta alla sua settima edizione e presentata dalla Regione Campania e Comune di Napoli e dalle Associazioni culturali “Napoli Jazz” e “Napoli Motus”. La kermesse estiva proporrà al pubblico partenopeo un prezioso connubio culturale e artistico: allo scenario storico ed architettonico, verranno , infatti, associati progetti musicali originali di particolare pregio. In attesa del primo appuntamento, previsto per il prossimo 15 luglio, abbiamo raggiunto il direttore artistico della rassegna Michele  Solipano che ci ha introdotto le prime novità a riguardo.

Sant’Elmo Estate giunge alla settima edizione. Qual è lo spirito e quali i presupposti con cui avete messo su il nuovo programma?

L’idea iniziale è sempre la stessa, ovvero quella di coniugare buona musica con l’incantevole cornice di Castel Sant’Elmo. Proseguendo con le linee guida della nostra tradizione, concilieremo la musica d’autore con progetti inediti e assolutamente originali. Nel corso degli anni abbiamo ospitato artisti di fama nazionale ed internazionale che ci hanno onorato della loro arte e della loro presenza con una serie di indimenticabili concerti, resi ancor più speciali da un’atmosfera unica.

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Artisti di prestigio nazionale si alterneranno sul palco con progetti originali realizzati all’insegna della contaminazione…ci presenta il programma di quest’anno?

Uno dei progetti più particolari sarà proposto il 25 luglio con gli Elements, un gruppo di artisti napoletani che, per la prima volta in assoluto, riunirà grandi nomi della scena musicale partenopea: Enzo Gragnaniello, Rino Zurzolo, Ciccio Merolla, Piero Gallo, Riccardo Veno, Elisabetta Serio e Valentina Crimaldi daranno vita ad un concerto unico che fonde atmosfere etniche con le sonorità jazz. Un progetto praticamente inedito in Campania, che,, per il momento, è stato proposto solo al Ravello Festival. Inoltre celebreremo la reunion degli Avion Travel e colgo l’occasione per ricordare che inaugurammo questa rassegna nel 2007, proprio con un concerto degli Avion Travel con il progetto intitolato “Dance on Metropolis. Quest’anno riproporremo un live degli Avion Travel, questa volta in formazione completa, il prossimo 15 luglio. Il 24 luglio ci saranno, invece, i Musica Nuda con Ferruccio Spinetti e Petra Magoni. Gran finale il 26 luglio con una delle band più interessanti della scena artistica internazionale: Rosario Bonaccorso ci presenterà il suo Travel Notes Quintet con Flavio Boltro, Nicola Angelucci, Javier Girotto, Andrea Pozza

Il tutto si svolgerà in una location di elevato pregio storico, culturale e architettonico… quali sforzi le ha richiesto mettere su una rassegna di così elevato pregio?

Anche quest’anno lanceremo una nuova scommessa offrendo al pubblico lo speciale connubio tra la musica d’autore ed un contesto storico-architettonico di particolare bellezza. Le difficoltà sono grosso modo sempre le solite: quest’anno abbiamo avuto un po’ di problemi con il calendario, vista la concomitanza con i mondiali di calcio in Brasile, un po’ siamo rimasti in attesa dei concerti organizzati per il Forum delle Culture. Il tutto si è naturalmente unito alla difficoltà di reperire fondi pubblici per la manifestazione. Ci scontriamo da due anni con questa latente difficoltà anche se fortunatamente possiamo contare sull’aiuto di qualche piccolo sponsor e sulla passione delle persone che vengono ai concerti e che, acquistando il biglietto ad un prezzo assolutamente abbordabile, possono godersi delle vere e proprie chicche, che difficilmente potranno essere riproposte.

Raffaella Sbrescia

“SulLa Luna tour”: Patty Pravo in concerto a Roma

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Lo scorso 7 luglio la carismatica Patty Pravo, ormai globalmente riconosciuta come una delle icone della musica italiana, ha tenuto un concerto presso l’aula Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, nell’ambito del “SulLa Luna Tour”, un viaggio musicale che la porterà, ancora una volta, su e già per l’Italia fino all’evento conclusivo, previsto per il prossimo 14 settembre a New York. Accompagnata dalla sua band composta da Roberto Procaccini (pianoforte, tastiere, programmazioni), Nicola Costa (chitarra elettrica e acustica), Gabriele Bolognesi (chitarra acustica, fiati, percussioni), Donald Renda (batteria), Edoardo Massimi (chitarre) e Adriano Lo Giudice (basso) l’affascinante artista ha riproposto ai fan le sue alcune delle sue più belle canzoni trasmettendo loro le emozioni di una lunga carriera costellata di incontri leggendari e grandi successi.

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Con una scaletta amarcord, l’ex “ragazza del Piper” ha conquistato la platea con “La bambola”, “Pensiero stupendo”, “Se perdo te”,  “Pazza idea”, il brano ha raggiunto l’autorevole età di 40 anni. Spazio anche per brani come “Parole”, “La luna” (scritta per lei da Vasco Rossi), “Les étrangers” – la meravigliosa canzone frutto della collaborazione con Lucio Dalla – l’omaggio a Lou Reed con “I giardini di Kensington”, “E dimmi che non vuoi morire”, “Un senso”, “Nel giardino dell’amore”, “Unisono”, “Tutt’alpiù”, “Morire tra le viole”, e tanti altri ancora. Nicoletta Strambelli riesce davvero ad emozionare tutti, la carica espressiva della sua voce non conosce confini temporali e spaziali. Ecco che, allora, rispolvera una serie di doni musicali speciali: “Tripoli 69”, donatale da Paolo Conte, “Mercato dei fiori” di De Gregori passando per “Dimmi che non vuoi morire” di Gaetano Curreri fino agli autori contemporanei come Ermal Meta e Giuliano Sangiorgi i cui brani in uscita confermano l’invidiabile versatilità artistica dell’inimitabile Patty.

 Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

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Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

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Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

 

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

Summer Live Tones: l’eleganza di Danilo Rea conquista il pubblico di Napoli

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Grande successo per il primo appuntamento della terza edizione del Summer Live Tones, tra gli eventi più attesi di “Estate a Napoli” organizzati e patrocinati dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Dopo un’attenta e capillare promozione territoriale, ad opera del direttore artistico, nonchè presidente del Live Tones, Alberto Bruno, coadiuvato nell’organizzazione della rassegna da Ornella Falco,  il noto pianista italiano Danilo Rea ha incantato il pubblico del Cortile del Convento San Domenico Maggiore a Napoli con lo spettacolo “Piano Solo”, un viaggio senza frontiere che, proprio come un miracoloso toccasana, ha saputo toccare tutte le corde del cuore, da quelle più sottili a quelle più spesse per un excursus emotivo ad alto tasso adrenalinico. Una serata incentrata sul concetto di arte a tutto tondo: l’attenzione al dettaglio, da sempre marchio di fabbrica della coppia artistica Bruno-Falco, ha fatto sì che Danilo Rea fosse al centro di un percorso studiato ad hoc per convergere attenzione e concentrazione sui tasti bianchi e neri del suo pianoforte.

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Con un repertorio che non conosce limiti di genere, Danilo Rea si è, ancora una volta, dimostrato un musicista versatile e carismatico, capace di spostarsi con disinvoltura tra lirismo melodico e senso ritmico. Una libertà artistica che, attraverso le fitte trame del jazz, riesce sempre a trovare nuove forme di espressione e di conquista. Una lotta tra il rigore della tecnica e la tensione del flusso creativo impossibile da fermare se non soltanto alla fine di un vorticoso e suggestivo scambio tra il musicista e lo strumento in oggetto. In questo senso il Piano Solo rappresenta, dunque, la dimensione ideale per uno spirito indomabile come quello di Danilo Rea: lunghe suites e repentini passaggi tra un brano e l’altro riempiono di significato e di emozione la sceneggiatura di un incontro d’amore, quale è il suo concerto.

Fotogallery a cura di : Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

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Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

Pomigliano Jazz in Campania: in arrivo una parata di stelle

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Prenderà il via il prossimo 10 luglio l’attesa XIX edizione del Pomigliano Jazz in Campania, il prestigioso festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo che, nel corso di tanti anni, ha offerto al territorio musica di qualità cercando di tutelare e valorizzare il territorio a 360 gradi. Confermata, anche per quest’anno, la versione itinerante che, come di consueto, punterà sulla valorizzazione di luoghi d’interesse storico, turistico e culturale del vesuviano e dell’alto nolano. Organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz e dal Comune di Pomigliano d’Arco, con il co-finanziamento dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania attraverso il POR Campania FESR e il sostegno del MiBACT, dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e dei comuni di Avella, Capri, Cimitile, Ottaviano, Pollena Trocchia, Roccarainola, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana.

George Benson Ph Greg Allen

George Benson Ph Greg Allen

Dal 15 al 20 luglio star internazionali, grandi jazzisti italiani e talenti campani, saranno al centro di location e itinerari da sogno senza trascurare laboratori e spettacoli per bambini, workshop, seminari, mostre e performance artistiche. Il festival prenderà il via il prossimo 10 luglio, presso l’Anfiteatro Romano di Avella con il live di George Benson. “Performing His Greatest Hits Live” sarà il titolo dello show offerto dall’artista che, nel corso della sua lunghissima carriera si è aggiudicato ben 10 Grammy Awards e che ha usato le sue radici jazz come base per un mix coinvolgente di pop e R & B.

Martedì 15 luglio a Villa Cappelli a Pollena Trocchia, il pianista pugliese Mirko Signorile e il producer e dj partenopeo Marco Messina (99 Posse) daranno vita a “Locus Mood”, un progetto speciale che unisce la musica classica, il jazz e i suoni elettronici. Ad arricchire il tutto, le suggestive tessiture degli archi del Vertere String Quartet.

Kenny Garrett Ph Keith Major

Kenny Garrett Ph Keith Major

Mercoledì 16 luglio, presso le Basiliche Paleocristiane di Cimitile, Kenny Garrett, nella sua unica data italiana, presenterà il suo ultimo lavoro discografico intitolato “Pushing the World Away” (nominato ai Grammy come miglior album strumentale dell’anno).

Il 17 luglio, al Palazzo Mediceo di Ottaviano, Michele Campanella e Javier Girotto presenteranno “Musique sans frontieres”, un progetto originale che fonde il jazz con la musica classica, l’improvvisazione con la musica colta, dedicato a due dei massimi esponenti dell’impressionismo musicale francese, Debussy e Ravel.

Venerdì 18 e sabato 19 luglio ci si sposterà al Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco dove si terranno 6 concerti in due giorni. Si inizia con “Lifestories” lavoro prodotto dal songwriter Matteo Saggese che mette insieme quattro ottimi musicisti europei di diversa estrazione: il chitarrista scozzese Jim Mullen, il bassista salernitano Dario Deidda, il pianista londinese Julian Oliver Mazzariello e il batterista piemontese Enzo Zirilli. A seguire sarà la volta del grande Tom Harrell che, nel suo unico concerto al sud Italia, presenta “Colors of a Dream”. Con lui sul palco una line up particolare che vede accanto ai membri storici della sua formazione – Wayne Escoffery (sax tenore), Ugonna Okegwo (contrabbasso) e Johnathan Blake (batteria) – anche il sassofonista Jaleel Shaw e la nuova star del jazz Esperanza Spalding, al contrabbasso e alla voce.

Tom Harrel

Tom Harrel

In chiusura, l’anteprima del nuovo lavoro discografico edito da Itinera, “Travelogue” di Enzo Amazio e Rocco Di Maiolo, in quintetto con tre tra i migliori esponenti della fertile scena jazzistica campana, Francesco Nastro, Tommaso Scannapieco e Giuseppe La Pusata. Il giorno seguente si inizierà con le sonorità contemporanee e rarefatte dei Tricatiempo, quintetto guidato dal batterista Stefano Costanzo con Marco Pezzenati al vibrafono, Luigi Di Nunzio al sassofono contralto, Davide Maria Viola al violoncello e Ron Grieco al basso elettrico. Si proseguirà con una all-star band, che vedrà insieme sullo stesso palco quattro leggende del latin jazz: Gonzalo Rubalcaba (pianoforte), Armando Gola (basso), Horacio “El Negro” Hernandez (batteria) e Giovanni Hidalgo (percussioni), per il progetto “Volcan”. Infine, sarà la volta di uno degli artisti di punta della scena italiana: Stefano Di Battista. Il sassofonista romano, accompagnato da Roberto Pistolesi (batteria), Andrea Rea (pianoforte) e Daniele Sorrentino (contrabbasso), presenterà l’ultimo album intitolato “Woman’s Land”. In programma anche il raffinato dj set di Alessio Bertallot.

Volcan Quartet

Volcan Quartet

Domenica 20 luglio il gran finale con il concerto al tramonto (ore 19) del fisarmonicista francese Richard Galliano in una location d’eccezione, il Gran Cono del Vesuvio. Ospite speciale, il sassofonista Marco Zurzolo che dialogherà con Galliano su brani della tradizione napoletana.

Abbiamo raggiunto, inoltre, il direttore artistico del Festival, Onofrio Piccolo per un piccolo approfondimento relativo alle novità in programma per questa ricca edizione.

Il Pomigliano Jazz Festival compie 19 anni… quali sono i presupposti, le novità e le sorprese che ha preparato per il pubblico?

Con questa edizione ci addentriamo nel ventesimo anniversario di questo festival consolidato rafforzando il nostro carattere itinerante. Il Festival è nato a Pomigliano d’Arco ma negli anni si è trasformato e siamo riusciti ad instaurare una forte relazione con il territorio che va dall’Alto Nolano fino al Vesuvio e da tre anni organizziamo concerti anche all’interno di beni culturali con l’idea di valorizzare, non solo la musica e le relative espressioni nazionali ed internazionali, ma anche il patrimonio storico, culturale ed architettonico del nostro territorio. Quest’anno siamo riusciti, con la collaborazione dell’Ente Parco del Vesuvio, a costruire un evento nell’evento. Chiuderemo, infatti, il nostro festival con un particolarissimo concerto acustico che si terrà sul cratere del Vesuvio, una striscia di terra sospesa tra la bocca del vulcano ed il panorama del golfo di Napoli, si tratterà di un evento unico, mai organizzato prima, che lascerà trasparire, simbolicamente, la nostra voglia di dare maggiore visibilità non solo al Festival ma anche al lavoro che stiamo facendo per valorizzare il nostro territorio.

Grandi artisti, grandi location d’eccezione con un occhio puntato alla tutela dell’ambiente e del contesto storico-archeologico…quali iniziative avete messo a punto?

Abbiamo coniugato una serie di significati a quello che è l’elemento centrale della promozione della musica sul nostro territorio per cui ci sarà tutto un programma di visite guidate e di itinerari a cui si potrà prendere parte gratuitamente, prenotandosi sul nostro sito, e che abbracceranno tutta la zona che va dall’Alto Nolano al Monte Somma, passando per Avella e Cimitile. Tutte queste attività sono organizzate seguendo un’ottica di sostenibilità ambientale, attraverso una ricerca finalizzata alla riduzione dell’impatto ambientale. Questo discorso è valido anche per la fase di organizzazione del Festival durante la quale stiamo utilizzando materiali riciclati o comunque ecologici e spingeremo molto anche in direzione della raccolta differenziata. Il tutto segue, dunque, una precisa filosofia del rispetto delle culture, a partire dalla tutela e dalla conservazione dell’ambiente in cui si vive.

Tra tutti i siti scelti, spicca la novità: il Gran Cono del Vesuvio…come è nata questa idea e come sarà strutturata la serata?

Il concerto si terrà al tramonto e nel pieno rispetto del luogo in cui verrà realizzato. I visitatori saranno guidati dalle guide vulcanologiche del Parco Nazionale del Vesuvio e da quota 1000 si salirà a piedi fino a bordo cratere per cui è prevista un’escursione a piedi di circa mezz’ora, o poco più, per conoscere nel dettaglio la ricchezza del territorio circostante. Non ci sarà una vera e propria platea proprio perché l’evento si svolgerà in una zona protetta. L’idea è, quindi, quella di inserirsi in uno scenario già unico che non ha bisogno di null’altro. Personalmente sono stato lì diverse volte, non solo per fare dei sopralluoghi, ed era un’idea su cui stavamo lavorando già da qualche anno e credo che si creerà un’atmosfera assolutamente unica.

Grande attenzione anche ai più piccini con i laboratori creativi, denominati “Ri-tratti sonori”…

Certo, ritengo che un Festival non debba soltanto racchiudere una rassegna di concerti, bensì debba anche dare la possibilità di produrre iniziative, progetti, esperienze. Negli anni abbiamo sì, creato percorsi di avvicinamento al jazz rivolti ad un pubblico adulto ma poi abbiamo pensato di dedicare particolare attenzione anche ai bambini: da anni organizziamo laboratori creativi e, quest’anno, insieme alla Compagnia Teatrale “I Teatrini”, abbiamo coprodotto uno spettacolo itinerante che si terrà all’interno di un altro parco pubblico di Pomigliano, il 18 ed il 19 luglio, presso i Giardini d’Infanzia, dal titolo “Gli alberi di Pinocchio e il Jazz”, uno spettacolo itinerante in cui, oltre agli attori, ci saranno anche dei musicisti che saranno parte integrante dello show. Sarà un modo per far conoscere gli strumenti, la musica, i musicisti, i suoni del jazz anche ai più piccini in un modo anche un pò più divertente, simpatico e giocoso.

Tutti gli eventi in programma sono ad accesso gratuito ad eccezione dei concerti di George Benson (platea 35 euro – gradinata 25 euro), Kenny Garrett (posto unico 15 euro) e Richard Galliano (posto unico 20 euro), in vendita sul circuito TicketOnLine e sul sito Azzurroservice.net.

Per informazioni sulla prevendita tel. 081 5934001.

Info: tel. 081 8032810 – 333 9506712 www.pomiglianojazz.com

Raffaella Sbrescia

Spot Pomigliano Jazz in Campania

Venerdì d’Autore all’Intra Moenia: la musica e le parole di Mimì De Maio a Piazza Bellini

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Viva chi ama la musica! Viva chi vuole raccontare la musica! Con queste parole Mimì De Maio, avvocato, cantautore napoletano, esperto della rete e del digitale ha concluso il suo Venerdì d’autore, il primo incontro della rassegna ideata dalla giornalista musicale Raffaella Sbrescia, in collaborazione con il Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini, sempre più punto di ritrovo e di riferimento per la diffusione della cultura e della musica a Napoli. Un incontro, della durata di un’ora e mezza, in cui Mimì si è messo a nudo raccontando il suo nuovo album intitolato “Tuttinsieme”. Un lavoro discografico importante, prodotto da Alberto Zeppieri e che ha visto anche la collaborazione del poeta Sergio Iodice.

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Registrato tra Italia e Brasile, “Tuttinsieme” è un conglomerato di spunti su cui riflettere, messaggi e input in grado di stimolarci a pensare positivo e a distanziarci da etichette e pregiudizi. Concetti, questi ultimi, su cui l’artista si è soffermato a più riprese. Lui, che in qualità di testimonial Unicef e pioniere dei flashmob in Italia, si occupa da anni, di tematiche delicate, spesso riferite al mondo dei più giovani e, in un contesto come quello di Piazza Bellini, la sua presenza è risultata quanto mai adatta. Ad inaugurare la scaletta “Ufficio in riva al mare”, un testo dell’indimenticabile Bruno Lauzi che, spiega Mimì, offre un’immaginifica visione rappresentativa di un suo sogno ricorrente. Lui, che nel 2009, aveva vinto proprio il premio dedicato all’artista scomparso, ha voluto omaggiarlo così, con la sua voce calda  e verace. Incalzato da un veloce e appassionante botta e risposta con la moderatrice dell’incontro, Mimì ha raccontato al pubblico di quanto egli ami cercare di conciliare gli aspetti della libera professione con la musica e tutta la miriade di progetti in cui è coinvolto. Senza trascurare, inoltre, un dettagliato racconto relativo alla genesi di questo suo bellissimo  disco, quale è “Tuttinsieme”. Il giovane cantautore ha spiegato, infatti, che questo album è aperto ad un’iniziativa open source, attraverso la quale ciascuno di noi può entrare a far parte di una community e rileggere a proprio piacimento i brani dell’album, non solo rifacendoli ex novo, ma anche attraverso un personale commento, frutto della propria sensibilità musicale.

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffttone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

E’importante sottolineare il fatto che sono davvero tanti gli artisti che hanno preso parte a questo album: da Pino De Maio, padre di Mimì, al cantautore portoghese Alexandre Leao, autore dei testi di Ivete Sangalo e Maria Bethania conosciuto da Mimì su internet, grazie ad un’amica in comune, fino ad arrivare ai talentuosi Carmine Marigliano e Mariano Bellopede di Viaggio in Duo, a Iskra, al fianco di Lucio Dalla per 24 anni, e a Teofilo Chantre, Karin Mensah e la giovane filippina Sadaya.

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Sul calar del sole, Mimì ha poi continuato il Venerdì d’Autore presentando “Non ascoltare uno come me”, un trascinante brano dalle sonorità latine, tra pop e cantautorato, pensato per trasmettere energia, per insegnarci a differenziarci e a credere nel potere dell’amore (l’unica tendenza che non passa mai di moda). Spazio anche alla tradizione musicale italiana con una romantica  ballad come “Ruberò”, rimasta nascosta in un cassetto per tanto tempo, e che rappresenta un’importante occasione per riconsiderare il valore delle parole, anche quelle che fanno male. In  “I consigli fanno male”, Mimì ci offre l’opportunità di tornare a credere in noi stessi e nelle nostre potenzialità mentre in “Don Raffaè”, il capolavoro di Fabrizio De Andrè, il giovane cantautore offre una più precisa interpretazione del testo soffermandosi sull’eterno contrasto tra stato e antistato.

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

“Meraviglia” è, invece, il frutto di un dono fatto a Mimì dal giornalista Roberto Gianani, prematuramente scomparso: un piccolo sogno ad ogni aperti in grado di cullarci tra i colori dei nostri stessi desideri più reconditi. L’incontro prosegue poi sulle note di “Samba blues”, un brano, ancora una volta distante da etichette di qualunque genere. Le sorprese, però, non finiscono qui: Mimì racconta al pubblico anche la sua esperienza di scrittore in merito al volume intitolato “Amplifichiamoci. L’individualismo 3.0″, scritto a quattro mani con il prof. Massimo Bartoccioli e attualmente adottato come testo di studio all’ IULM di Milano e all’Università Cattolica e al giornale delle buone notizie “Good Action Post”, un’iniziativa aperta a tutti e improntata su una prospettica aggregazione di energie. Ancora spazio alla musica e a tematiche importanti come l’immigrazione, con l’intenso testo di Ivano Fossati, intitolato “Pane e coraggio” e l’emarginazione sociale con “Antonio è nu barbone”, uno degli inediti inclusi in “Tuttinsieme”, a disco ormai concluso, e che rappresenta uno dei momenti più struggenti e più significativi di questo bellissimo progetto. D’altronde Mimì non è nuovo alle esperienze di formazione ed integrazione sociale, proprio insieme a suo padre Pino, infatti, ha preso parte all’opera musicale “Marialuna”, prodotta da Rai Trade, dedicata alla riabilitazione sociale dei ragazzi del carcere di Nisida. A conclusione di questo speciale incontro d’autore, Mimì si è congedato, infine, con “C’era un pagliaccio”, la storia di una ragazza che, imbattutasi per caso, in una realtà semplice e lontanissima dalla sua frenetica routine, si rende conto che quello che davvero conta è la poesia delle piccole cose che la vita può offrirci; “di giorno, la sera, la notte. Basta solo sognare più forte”, parola di Mimì.

Fotogallery a cura di:  Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

 

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffetttone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffetttone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

 

Video a cura di: Renato Monarca

Intervista a Raiz: “Con la mia musica dimostro che le differenze possono coesistere pacificamente”

Raiz Ph Luigi Maffettone

Raiz Ph Luigi Maffettone

Gennaro Della Volpe, in arte Raiz, è un artista dotato di un’anima musicale variegata e sempre in cerca di contaminazioni. La sua voce scura, calda, intensa, spesso drammatica, ha contribuito a rendere ancora più particolareggiato il repertorio degli Almamegretta, lo storico gruppo di cui fa parte. Autore di svariati progetti musicali, anche da solista, Raiz ha pubblicato, proprio di recente, un interessante progetto discografico insieme al chitarrista Fausto Mesolella, intitolato “Dago Red”. In quest’intervista, l’artista si è messo a nudo raccontando non solo la sua identità musicale ma anche quella umana.

Sei un artista cosmopolita sempre alla ricerca di nuove correnti musicali da cui farti trasportare…Qual è la tua dimensione ideale?

Beh, direi che è proprio quella in cui mi trovo adesso. Mi piace lavorare a diverse cose, contaminare e farmi contaminare. Per questa ragione la mia dimensione è biunivoca, o quantomeno multipla, sia per quanto riguarda la mia identità artistica che personale.

Raiz Ph Luigi Maffettone

Raiz Ph Luigi Maffettone

“Dago Red” è uno dei tuoi progetti più recenti in cui hai lavorato con Fausto Mesolella…in che modo avete trovato l’equilibrio tra le vostre anime artistiche e come è nata questa idea?

L’idea è nata sul palco, in occasione del progetto di Rita Marcotulli, che prevedeva una rivisitazione in chiave jazz di alcuni brani dei Pink Floyd. Io cantavo, Fausto suonava la chitarra e, ad un certo punto, abbiamo fatto un pezzo insieme, “Shine on you Crazy Diamond” e da lì è nata una magia. Ci siamo divertiti a fare questa cosa voce e chitarra e abbiamo preso spunto da questa esperienza per portare in giro un nuovo progetto. Le nostre anime sono, di per sé, piuttosto coordinate, abbiamo un’intesa musicale su cose che pensiamo e sentiamo…abbiamo entrambi una cultura musicale napoletana però siamo cresciuti ascoltando anche tanto altro: rock, reggae, jazz, blues e, crescendo con un orecchio rivolto alla tradizione ed uno aperto al mondo esterno, con questo disco abbiamo cercato di attuare un’operazione particolare: ad esempio abbiamo unito in uno stesso progetto due artisti come George Harrison e Mario Merola, creando un punto in comune tra cose completamente diverse e che, tuttavia, possono andare d’accordo.

Il titolo del disco ha tutta una storia alle sue spalle… ce la racconti?

Sì, il riferimento è ad una raccolta di racconti dello scrittore italoamericano John Fante che, pur essendo vissuto in California, ha sempre mantenuto intatta la propria identità culturale, quindi ci è parsa la testimonianza ideale di quello che siamo noi: esseri portati ad una dimensione artistica plurima. John Fante non ha mai dimenticato il suo essere italiano anche se era nato e cresciuto in America. Questo è un concetto molto importante da sottolineare: in un periodo storico in cui la gente si uccide a vicenda per motivazioni legate all’identità religiosa, vale sempre la pena ricordare che la convivenza pacifica è qualcosa di possibile, noi crediamo molto in questo e cerchiamo di porre la nostra musica come esempio di accettazione delle differenze, affinchè esse dialoghino invece di scontrarsi. Dago Red vuol dire il “vino rosso del terrone”, un’espressione per ricordare quel vino rozzo che fa storcere il naso ai sommelier ma che ha un sapore sincero e onesto.

Raiz Ph Luigi Maffettone

Raiz Ph Luigi Maffettone

Qual è il brano di questo album a cui sei più legato?

Credo sia “Ipocrisia”, la cover del brano di Angela Luce, che abbiamo realizzato in un modo particolarmente ben riuscito. Tra l’altro è l’unico pezzo in italiano però possiede un’identità al 100% napoletana.

Come procede l’avventura musicale con gli Almamegretta?

Il nostro gruppo ha ormai più di vent’anni di storia… siamo consolidati sia dal punto di vista artistico che umano.

Quest’estate parteciperete a tanti festival, tra i tanti, segnaliamo il MessApp Coast Festival, che si terrà dall’ 1 al 3 agosto ad Agropoli. Che tipo di concerto proporrete al pubblico?

Quest’anno portiamo in giro un concerto principalmente incentrato sul dub, ovvero la nostra attitudine, si tratterà di un ritorno a certe cose che facevamo nel passato e riserveremo un certo spazio sia alle canzoni che all’esperienza prettamente musicale. Più in generale, eseguiremo tutti i nostri successi e ci divertiremo molto.

Tu che giri tanto, che idea ti sei fatto delle condizioni della musica live in Italia?

Le grosse produzioni ci hanno rimesso moltissimo perché è difficile portare in giro cose che costano molto, c’è crisi, i promoter non sono disposti a pagare e il pubblico ovviamente ha meno soldi in tasca da spendere. In ogni caso proviamo a cavarcela, noi che militiamo nel contesto underground abbiamo risentito di meno di queste problematiche. Quelle che sono rimaste a casa sono, quindi, le grosse produzioni che non si possono permette di uscire, noi, invece, abbiamo un po’ limato i bordi e non ci possiamo lamentare.

Raiz Ph Luigi Maffettone

Raiz Ph Luigi Maffettone

Sei coinvolto anche nel progetto “Passione Tour”…come vivi questa esperienza?

Questo tour è veramente molto bello, difficile da portare in giro, con tanti costi da affrontare, visto che siamo in tanti… Per questo motivo ci spostiamo sempre in location dove è molto forte l’affezione alla musica napoletana anche se mi sarebbe piaciuto farlo girare molto di più… Sul palco ci sono musicisti fantastici e, nel mio caso specifico, suonare con James Senese, mi ha già ripagato di tutto!

Ci sono altre avventure artistiche in cantiere, magari nelle vesti di attore?

Magari!Sarei molto contento di lavorare in questo campo… A dirla tutta faccio un po’ l’attore anche quando faccio il musicista. Raiz, il personaggio che porto in giro, è una specie di attore, un personaggio ultraromantico, che parla in napoletano, che ha grandi passioni e che ha una presenza molto fisica sul palco. Nel frattempo, per quanto riguarda il futuro in veste di attore, qualcuno mi ha fatto delle proposte e vediamo un po’ che succede…

Raiz Ph Luigi Maffettone

Raiz con Pino Daniele Ph Luigi Maffettone

Come vivi il tuo rapporto con il pubblico e con la città di Napoli?

C’è un rapporto di grande affetto e simbiosi. Nato e vissuto a metà strada da Napoli Nord e Caserta, ho vissuto molto da vicino il territorio, anche per vicende mie personali. La zona tra il centro nord dell’hinterland partenopeo, in direzione Caserta, è quella che soffre di più e, da parte mia, c’è un forte sentimento di radicamento perché anche, se questa terra ti fa soffrire, non riesci mai a staccartene. A questo devo aggiungere che, sia il territorio che il pubblico, mi hanno dato e mi danno, tuttora, tantissimo e, avere la possibilità di essere di una voce che dice qualcosa a nome del territorio mi fa molto piacere.

Raffaella Sbrescia

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Mercoledì Note all’Intra Moenia: on stage Simona Boo e Diego Imparato feat. Luigi Di Nunzio

Simona Boo e Diego Imparato Ph Luigi Maffettone

Simona Boo e Diego Imparato Ph Luigi Maffettone

Con l’arrivo del mese di luglio, i Mercoledì Note del Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini a Napoli si fanno incandescenti. Il primo appuntamento di questa nuova ondata di live estivi ha visto sul palco della veranda fiorita l’irresistibile e suadente voce di Simona Boo, accompagnata da Diego Imparato, ormai sempre più un punto di riferimento all’interno dello scenario musicale partenopeo, e dall’elegante sax di Luigi di Nunzio, nonchè dai talentuosi Roberta Nasti e Paolo Bianconcini.

Simona Boo e Diego Imparato Ph Luigi Maffettone

Simona Boo e Diego Imparato Ph Luigi Maffettone

Mura antiche, sguardi e sorrisi si sono intrecciati, per una sera, al ritmo delle note capoverdiane, che hanno scandito una scaletta piacevole e rilassante. Forti di una sintonia consolidata e dei numerosi live tenuti in altrettante location di tutta la Campania, Simona e Diego, in particolare, hanno offerto un’ampia selezione dei più grandi successi di musica, stile bossanova. Da Caetano Veloso a Toquinho, la limpidezza della voce di Simona ha scalato picchi e scavato fessure nelle corde del basso di Diego e tra i tasti del sax di Luigi ma soprattutto nei cuori degli astanti regalando loro un altro piacevolissimo mercoledì di note.

 Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

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