MozArt Box 2014: musica senza confini per Fausto Mesolella e Raiz

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Lo scorso 14 settembre Fausto Mesolella e Raiz si sono esibiti in concerto nel palazzo reale di Portici (Na) nell’ambito del MozArt Box, il Festival che, da anni, coinvolge il territorio vesuviano in una serie di eventi finalizzati alla valorizzazione dei più importanti siti culturali della suddetta area. Con la direzione artistica di Stefano Valanzuolo e con un programma che spazia dalla canzone da camera, alla musica jazz, alla musica classica, fino a quella d’autore, MozArt Box intende far vivere la musica in modo trasversale, senza preclusioni di genere e di stile. Ecco perché il concerto di Raiz (voce storica degli Almamegretta) e  Fausto Mesolella (chitarrista e produttore degli Avion Travel), entrambi coinvolti nella pubblicazione dell’album intitolato “Dago Red”, si è mostrato particolarmente in linea con la vision posta alla base della rassegna musicale.

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

I due artisti si sono spinti oltre i limiti dello spazio geografico, geopolitico,  fisico, culturale. Verbi, azioni, emozioni, immagini si sono rincorse incastrandosi in un puzzle ispirato al titolo della raccolta di racconti dello scrittore italoamericano John Fante.  Rock, soul, blues, reggae e musica etnica sono i canali espressivi dei testi prescelti, vere e proprie pietre miliari della musica mondiale, dal fascino senza tempo.

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

In scaletta la montagna di “Tu canunchiagne” diventa “the mountain” che scalano gli Who in “See me, Feel me”,  l’emigrante di “Lacreme Napulitane” è lo stesso “Immigrant Punk” dei Gogol Bordello; alla “Carmela” di Sergio Bruni e Salvatore Palomba ad un certo punto parla Leonard Cohen (“I’m Your Man”) e la guerra descritta in “O surdatoNnammurato” viene esorcizzata da “Give me Love” di George Harrison. Speciale la versione di “Maruzzella” in ebraico, peculiare ed intensa l’interpretazione al maschile di “Ipocrisia” di Angela Luce. Un’esperienza, quella proposta al pubblico di Portici, in grado di offrire emozioni e suggestioni che, seppur finalizzate all’intrattenimento, rappresentano una preziosa occasione di confronto, condivisione e crescita.

Fotogallery scattata in occasione del MozArt Box 2014 a cura di: Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz  @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

 Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

 

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

Raiz e Fausto Mesolella @ MozArt Box 2014 Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Sulo”, Gianni Lamagna in concerto a San Domenico Maggiore

Gianni Lamagna Ph Luigi Maffettone

Gianni Lamagna Ph Luigi Maffettone

Riconosciuto come uno tra i miglior interpreti del patrimonio culturale napoletano, Gianni Lamagna è stato definito “un artista dell’ottocento sperduto nel mondo contemporaneo”. Dotato di una speciale sensibilità vocale, espressiva ed umana, Lamagna ha incentrato il proprio percorso artistico su una continua ricerca mirata alla valorizzazione delle impercettibili peculiarità della cultura musicale “alta”. Il suo approccio versatile ed empatico si affida ad una visione divulgativa dell’arte. Una vera e propria mission che, nel corso di tanti anni, ha fatto da fil rouge ai numerosi spettacoli ideati ed interpretati dallo stesso Lamagna.

Gianni Lamagna Ph Luigi Maffettone

Gianni Lamagna Ph Luigi Maffettone

Il prossimo 19 settembre, nel cortile del convento di San Domenico Maggiore a Napoli,l’artista porterà in scena “Sulo”, uno spettacolo in cui differenti forme di epoche musicali, stili e modalità espressive saranno inserite in un percorso unico, grazie al  singolare eclettismo interpretativo di Lamagna, il quale canterà sia canzoni proprie che altrui, parlando di Napoli ma anche di terre lontane, senza orpelli nè artifici. Ad accompagnarlo semplicemente una chitarra, unico strumento scelto per  conquistare i più intimi cunicoli del cuore.

 

 

 

Alessandro Mannarino in concerto a Napoli: il live report di un esperienza totalizzante

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

“Al Monte tour”, la nuova avventura live del cantautore romano Alessandro Mannarino, giunge alla conclusione del percorso estivo con il concerto tenutosi lo scorso 13 settembre all’Arenile Reload di Bagnoli. Un viaggio musicale, della durata di due ore e mezza circa, in cui l’artista ha accompagnato per mano il pubblico tra i sentieri di uno speciale percorso fatto di sogni, parole e note. Con una imponente scenografia ed uno spettacolo curato in ogni singolo dettaglio, Mannarino ha spaziato all’interno della propria discografia estasiando gli spettatori, grazie ad una speciale e travolgente formula musicale. I brani proposti da Alessandro Mannarino si compongono di storie oniriche, spesso tragicomiche, fortemente al limite. Musiche di confine, intimamente contaminate, ispirate dalle sonorità della musica popolare italiana, acquisiscono forti tinte etniche con evidenti richiami alla musica balcanica e gitana.

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Suddiviso in diverse fasi, il concerto di Mannarino racconta storie di storie attraverso un passaggio dall’inferno al paradiso, a metà strada tra sacro e profano. Ironico e sornione, il cantautore sfrutta a 360 gradi la propria padronanza del palco, circondandosi non solo di eccelsi musicisti ma anche di splendide voci, quella eterea e angelica di Simona Sciacca, in particolare. Sullo sfondo una serie di personaggi allegorici, pronti a suggestionare il pubblico, proiettandolo nei più meandri dell’anima umana.

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Suoni lontani e rimi ancestrali animano le note de “L’impero”,  suggestivi gli interrogativi posti nel finale della surreale “Deija”, intimo e rabbioso il testo de “Le cose perdute”, travolgente l’arrangiamento di “Gente”, verace e godibile la versione swing di “Marylou”. La voce di Mannarino, maschia, virile, graffiata, virulenta, si riveste di incontenibile fascino e carica sensuale. Non solo cantastorie, dunque, ma anche primo interprete di vicende e poesie musicate con estro e creatività. “Osso di seppia”, “Malamor”, “Gli animali” racchiudono i momenti più spettacolari della prima fase del concerto. Sopra e sotto il palco nessuno è fermo, un brivido lungo la schiena, l’emozione che illumina lo sguardo, la secchezza nella gola che non permette di cantare, la meraviglia di fronte all’energia generata dalla musica rinnovano ancora una volta il miracolo della condivisione della musica dal vivo. Alessandro è emozionato, sorpreso, colpito da tanta energia e, raccogliendo sorrisi e consensi, vira il timone della sua nave verso un  nuovo approdo, forse meno suggestivo ma altrettanto intimo e delicato.

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Decisamente insolito e sorprendente il mood elettronico scelto per “Quando l’amore se ne va”: diavoli  e mostri popolano un girone infernale marchiato a fuoco da lascivia e lussuria. “Statte zitta”, “Signorina”, “Maddalena”, “La strega e il diamante”, “Merlo Rosso” e la celeberrima “Me so ‘mbriacato” rappresentano la preziosa suite di brani scelti per raccontare la funzione salvifica della donna angelicata, così come insegnatoci dal Dolce Stil Novo di Dante e Petrarca.

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Il repertorio di Alessandro Mannarino lascia spesso trasparire citazionismi colti, figure retoriche, sottili metafore che tra sfondi onirici, spesso surreali, quasi circensi, ci mostrano pregi e limiti del genere umano. “Tevere Grand Hotel”, “Serenata lacrimosa”, “Scetate vagliò” destano il pubblico dal torpore contemplativo, il parterre è una bolgia di braccia e sguardi umani, sul palco si suona, si canta e si balla proprio come se si trattasse di un baccanale. Intensa la dedica di Mannarino a Davide Bifolco, tragicamente scomparso pochi giorni a Napoli, con “Scendi giù”, seguita da “Le stelle” e da una magistrale interpretazione di “Al Monte”, la title track dell’ultimo album di inediti del cantautore è un vero e proprio capolavoro, sia dal punto di vista musicale che testuale, sono infinite le suggestioni che è in grado di regalare e, a giudicare dall’evidente stato ipnotico del pubblico, c’è da pensare che si tratti di un dato oggettivo.

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

L’ultima parte del concerto è naturalmente dedicata ai bis: l’irrinunciabile fascino popolare di “Bar della Rabbia” e l’emozionante carica energetica di “Vivere” lasciano trasparire tutta la capacità comunicativa ed empatica di Alessandro Mannarino che, scavando a fondo dentro se stesso è riuscito a mettere a nudo molti lati scomodi e non dell’animo umano, senza, tuttavia, rinunciare ad una sana indulgenza: “Posso dirti una cosa da bambino??? Esci di casa! Sorrdi!! Respira forte!!! Sei vivo!!!…cretino…”, parole, queste ultime, che non richiedono ulteriore commento se non estatica approvazione.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

Alessandro Mannarino @Al Monte tour Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

Andrea Pozza Trio meets Dick De Graaf: l’eleganza del jazz al Forum Universale delle Culture

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

La classe, l’esperienza e la competenza di Dick De Graaf (sax) e di Andrea Pozza (pianoforte) vivono, da ormai un decennio, all’interno di un felice connubio artistico, foriero di note racchiuse in ben due dischi realizzati insieme. A dare prova di una sintonia così pronunciata sono stati gli stessi musicisti jazz che, lo scorso 11 settembre, si sono esibiti in concerto alla Mostra d’Oltremare di Napoli nell’ambito del Forum Universale delle Culture, a cura del Live Tones con la Direzione Artistica di Alberto Bruno e la Direzione Organizzativa di Ornella Falco.

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Una serata all’insegna della qualità e dell’eccellenza in cui De Graaf e Pozza, accompagnati da Aldo Zunino (contrabbasso) e Nicola Angelucci (batteria) hanno proposto al pubblico un repertorio incentrato sulla tradizione musicale europea occidentale, caratterizzato da ampie incursioni strumentali più propriamente jazzistiche. Un concerto che, rispettando le linee guida di scambio interculturale e di internazionalità, ha rappresentato l’occasione ideale per avvicinare l’anima all’ascolto di sonorità naturalmente predisposte ad intrecci sonori e semantici estemporanei.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza e Dick De Graaf @ Forum Universale delle culture by Live Tones ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Pianefforte ‘e notte”: Tosca e Massimo Venturiello mostrano le nuove sfumature di Napoli

Tiziana Tosca Donati @Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Lo scorso 11 settembre il teatro all’aperto di Casamarciano (Na) , in località di Santa Maria del Plesco, ha ospitato lo spettacolo intitolato “Pianefforte ‘e notte”, nell’ambito della Rassegna teatrale Nazionale del teatro “Borghi e castelli in scena”. Protagonisti del palcoscenico la cantante Tiziana Tosca Donati e l’attore Massimo Venturiello, un duo di autentici professionisti che, attraverso un repertorio incentrato sulla tradizione classica partenopea,  ha saputo accompagnare per mano un nutrito pugno di anime in cerca di emozioni autentiche.

Massimo Venturiello @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

In un contesto socio-culturale alienante ed omologato è importante sottolineare l’importanza di eventi come questo in cui ogni sfumatura acquisisce un significato peculiare. Attraverso il raffinato canto di Tosca e la magistrale recitazione di Venturiello,  le note d’autore di vecchi spartiti napoletani di inizio ’900 si sono animati di nuova vitalità e di nuovi sviluppi semantici donando al pubblico un nuovo vigore interpretativo grazie al fascino di emozioni senza tempo.

Massimo Venturiello -Tosca@ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 Fotogrammi di volti, storie, amori e guai s’inseguono ancora oggi tra i vicoli e i quartieri del cuore della città di Napoli, tanto bella quanto dannata. Un piccolo universo unico al mondo che, raccontato con classe ed intelligenza, può ancora infiammare il cuore ed inumidire gli occhi.

Fotogallery a cura di: Anna Vilardi

Tosca @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Tosca @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “‘Nu pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “‘Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “‘Nu pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “‘Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “‘Nu pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “‘Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “‘Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “‘Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

Massimo Venturiello -Tosca in “Pianneforte ‘e notte” @ Casamarciano Ph Anna Vilardi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Volo in concerto a Napoli: i golden boys conquistano l’Arena Flegrea

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Sui gremiti spalti dell’Arena Flegrea di Napoli si è tenuto l’atteso concerto dei ragazzi de Il Volo. Sono passati 5 anni da quando Piero Barone (tenore), Ignazio Boschetto (Tenore) e Gianluca Ginoble (baritono) conquistarono gli schermi italiani con il talent show, targato Rai 1, “Ti Lascio una canzone”. Guidati dal manager Michele Torpedine e dal produttore Tony Renis, i tre giovanissimi artisti sono riusciti a conquistare un’ampia fetta del pubblico internazionale esibendosi dal vivo in tutto il mondo ed instaurando durature amicizie e collaborazioni con alcuni dei più prestigiosi esponenti dello scenario musicale mondiale. Grazie all’eterno fascino del repertorio proposto, con brani della tradizione classica italiana, soprattutto quella napoletana di primo ‘900, Il Volo si muove in netta controtendenza rispetto alle mode musicali del momento ed è forse anche per questo che il loro concerto rappresenta l’occasione per avvicinare il pubblico più giovane alla tradizione musicale italiana.

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Dopo ben 8 tour internazionali, il primo tour italiano sta portando i golden boys in giro per la penisola e dopo aver incantato le platee di Taormina e Pescara, i 3 giovanissimi interpreti sono, dunque, approdati a Napoli cantando con classe e notevole padronanza scenica alcuni evergreen della canzone italiana, famosi brani tratti da musical e operistici, spaziando moltissimo tra generi musicali diversi con uno stile e degli arrangiamenti moderni, finemente eseguiti dall’Orchestra Sinfonica Campana, diretta dal Maestro Leonardo Quadrini.  Cantando in italiano, inglese, spagnolo, tra incessanti applausi e piccole standing ovations, Gianluca, Ignazio e Piero hanno subito proposto dei cavalli di battaglia: “Un amore così grande” di Mario Del Monaco e “Granda” del reuccio Claudio Villa, per poi passare all’elegante “Tous les visages de l’amour” di Charles Aznavour e alla loro “We are Love”. Tributo di Piero Barone a Placido Domingo con “No puede ser”, poi di nuovo con Ignazio e Gianluca per “Caruso” di Lucio Dalla.

Diversi i momenti dedicati alle esibizioni singole, grazie alle quali il pubblico ha avuto modo di apprezzare ciascuna delle tre diverse voci che compongono il trio. In scaletta anche “Quando l’amore diventa poesia” di Massimo Ranieri, “Io che non vivo” di Pino Donaggio, cantata in trio e col pubblico, “Cant’ help falling in love” di Elvis Presley, interpretata da Gianluca, e poi, ancora, “Nel sole”, “Memory” di Barbara Streisand (con cui sono stati recentemente in tour) feat. Gianni Guarracino alla chitarra. Suggestiva l’interpretazione de “Il canto” di Pavarotti, che i tre ragazzi hanno voluto dedicare a Davide Bifolco, il ragazzino tragicamente scomparso pochi giorni fa a Napoli. A seguire  ”Smile” di Charlie Chaplin, la celeberrima “Mamma” di Beniamino Gigli,  “Anema e core” con il maestro James Senese al sax, una particolare versione di “Beautiful Day” degli U2 e l’omaggio a Napoli con “Malafemmena”.

Chiusura in grande stile con dei classici di portata monumentale: “Torna a Surriento”, “Il mondo” di Jimmy Fontana e l’irrinunciabile “‘O Sole mio” sono i brani che Gianluca, Ignazio e Piero, ormai giovani uomini, sicuri di se stessi e delle proprie potenzialità, hanno scelto per congedarsi dall’entusiasta pubblico napoletano tra applausi scroscianti.

Raffaella Sbrescia

Sha’ Dong live alle Terme di Agnano: sogni elettronici tra i vapori dei Campi Flegrei

Sha' Dong @Terme di Agnano

Sha’ Dong @Terme di Agnano

Metti una domenica sera di fine estate tra amici nelle calde acque delle Terme di Agnano a Napoli, accompagnati dall’invitante odore di panini preparati al momento e dalle elettriche note degli Sha’ Dong. Sono questi gli ingredienti chiave della magica formula proposta da Bob Gallino e dallo staff del noto Goodfellas di Napoli, nell’ambito della rassegna estiva denominata GoodSunday. Un’iniziativa originale, pensata per i più giovani ma gradevole anche per chi è ormai negli –enta già da un po’.  Come accennato in apertura, protagonisti del palcoscenico sono stati gli Sha’Dong, una realtà musicale campana decisamente interessante, sia al punto di vista contenutistico che puramente scenico. A fare da cardine al gruppo, reduce da una fortunata tourneè estiva, che li ha visti anche al fianco di Tony Esposito, è Paolo (Ryo) Di Ronza, voce e frontman degli Sha’ Dong (Paolo “LK” Convertito – Chitarra, sintetizzatori, Lino “Link” Cappabianca – Basso, Gianluca “Ynno” Borrelli – Batteria). Con la sua vocalità sottile ed estesa, al contempo, Paolo si avvale di una forza carismatica fuori dal comune, riuscendo, in questo modo, a coinvolgere il pubblico in una dimensione assolutamente unica e speciale.  Malizioso e voluttuoso, a tu per tu con l’asta microfonica, Paolo ipnotizza i suoi interlocutori, catturandoli in un turbinio di emozioni contrastanti.

Sha' Dong @Terme di Agnano

Sha’ Dong @Terme di Agnano

In scaletta ci sono alcuni dei più grandi successi tratti dai dorati anni ’80 ma anche molti brani provenienti dagli ultimi lavori discografici autoprodotti dalla band. “Specchi”, “La malinconia”, “Solo Rumore”, La notte”, “Mi ami o no” rappresentano il frutto tangibile ed il marchio di fabbrica di un gruppo abituato a vivere il pubblico in maniera intima e ravvicinata. Alternati con grandi successi dei Depeche Mode come “Enjoy the silence” e “Personal Jesus” o l’indimenticabile colonna sonora di Flashdance “Maniac”, i brani inediti degli Sha’Dong acquisiscono un’accentuata identità sperimentale ed acuiscono la curiosità dell’ascoltatore in maniera immediatamente partecipe. Forti di una lunga gavetta e di centinaia di concerti tenuti nelle più svariate location d’Italia, gli Sha’ Dong si apprestano, infine, ad una nuova importante fase del proprio percorso artistico: un nuovo produttore ed un nuovo lavoro discografico potranno dunque determinare una fondamentale svolta nella vita di ragazzi capaci, appassionati e talentuosi.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery:

Sha' Dong @Terme di Agnano

Sha’ Dong @Terme di Agnano

Sha' Dong @Terme di Agnano

Sha’ Dong @Terme di Agnano

Sha' Dong @Terme di Agnano

Sha’ Dong @Terme di Agnano

Sha' Dong @Terme di Agnano

Sha’ Dong @Terme di Agnano

 

 

 

 

Patti Smith ritira il Premio Ortega 2014 e strega il pubblico di Scario con un concerto esclusivo

Patti Smith and her Band @ Equinozio d'Autunno Ph Anna Vilardi

Patti Smith and her Band @ Equinozio d’Autunno Ph Anna Vilardi

La nona edizione della rassegna Equinozio d’Autunno si è conclusa con l’unica data italiana di Patti Smith and Her Band. Il concerto si è svolto, in esclusiva nazionale, lo scorso 8 settembre presso il Piazzale del Porto di Scario in Cilento ed è stato preceduto dalla consegna del prestigioso Premio Ortega 2014 alla nota artista americana, considerata a pieno titolo una vera e propria leggenda del rock. Dopo aver collezionato innumerevoli successi a livello mondiale, Patti Smith conserva ancora uno sguardo fanciullesco nei confronti della vita e, attraverso l’interpretazione sempre nuova e sempre fresca dei suoi storici successi, è possibile intravvedere la sua innata capacità di comunicare empaticamente con il pubblico. Dopo oltre quarant’anni di carriera, Patti si esibisce con la stessa grinta e con lo stesso impatto emotivo di sempre, accrescendo, di volta in volta, i consensi e gli apprezzamenti nei riguardi di quelle che, ad oggi, rappresentano imprescindibili pietre miliari della musica mondiale.

Patti Smith and her Band @ Equinozio d'Autunno Ph Anna Vilardi

Patti Smith and her Band @ Equinozio d’Autunno Ph Anna Vilardi

Accompagnata da Tony Shanahan (basso), Lenny Kaye (chitarra e voce), Jay Dee Daugherty (batteria), Jack Petruzzelli (chitarra), l’artista ha proposto al pubblico i più noti brani del proprio repertorio, confessando, commossa, di essere diventata nonna da pochissimo tempo. Con uno show in versione elettrica, Patti ha emozionato i numerosissimi spettatori accorsi all’evento gratuito con “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” , “Because The Night” (scritta insieme a Bruce Springsteen) ma anche con “April Fool”, “Free Money”, “Distant fingers”, “Beneath the Southern Cross”, “Easter Rising” e tanti altri successi che hanno scandito un’esistenza umana, considerata fonte di ispirazione per generazioni anche distanti tra loro segno, quest’ultimo di una trasversalità artistica davvero unica al mondo.

Fotogallery a cura di: Anna Vilardi

Patti Smith and her Band @ Equinozio d'Autunno Ph Anna Vilardi

Patti Smith and her Band @ Equinozio d’Autunno Ph Anna Vilardi

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Patti Smith and her Band @ Equinozio d'Autunno Ph Anna Vilardi

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Giuliano Palma in concerto: all’Arenile Reload è festa

Giuliano Palma @Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Giuliano Palma @Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Dopo la pausa estiva, L’Arenile Reload di Bagnoli ha riaperto i battenti con il concerto di Giuliano Palma che, con il suo Old Boy Tour, ha fatto tappa a Napoli, nell’ambito di Drop, la prestigiosa rassegna musicale la quale, da anni ormai, regala al pubblico partenopeo il meglio della musica dal vivo. Una vera e propria fiumana di persone ha partecipato all’evento, free entro le 22.00, affollando non solo l’area antistante al palcoscenico ma anche tutti gli spazi circostanti. Un’atmosfera di festa e spensieratezza alimentata dal repertorio offerto da Giuliano Palma che, al centro di un nuovo percorso da solista, ha offerto al pubblico il meglio dei suoi storici successi. Accompagnato da Fabio Merigo (Chitarre), Marcello Ag Marson (Basso e Contrabasso), Paolo Inserra (Batteria), Matteo Pozzi (Pianoforte), Enrico Allevana (Trombone), Marco Scipione (Sax), Luigi Giotto Napolitano (Tromba), Giuliano Palma si è subito calato nelle vesti di mattatore della serata con un lungo show, durato ben due ore.

Giuliano Palma @Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Giuliano Palma @Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Con le sue canzoni a metà strada tra swing e jazz e le ormai note rivisitazioni di alcuni grandi successi d’oltreoceano, Giuliano Palma è riuscito ad ottenere unanimi consensi, grazie alla sua collaudata formula musicale leggera e orecchiabile. “Ufo”, “Testardo io”, “Così lontano”, “Nuvole rosa”, “Musica di musica”, Be young, Be Foolish, Be Happy” sono i brani che l’artista ha proposto in apertura di concerto creando subito un clima di diffusa leggerezza in un contesto assolutamente in linea con questa idea. A seguire “Come ieri”, “Domani” e l’immancabile “Che cosa c’è”: le onde del mare, la luna quasi piena e una leggera brezza notturna hanno accompagnato volti divertiti e sguardi sognanti mentre mani e corpi si sono incontrati, scrutati, cercati.

Giuliano Palma @Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Giuliano Palma @Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Il fascino vintage dei suoni e dei brani proposti da Palma in brani come “Pensiero d’amore”, “Un grande sole” “Always Something There To Remind Me”, “Re senza trono”, “Un bacio crudele” e l’evergreen “Tutta mia la città” hanno scandito la seconda parte di un concerto intenso e divertente, un’oasi sgombra dalle nuvole della routine quotidiana, una boccata d’ossigeno per distendere i nervi. Nonostante una lunga serie di tarantolate coreografie Giuliano Palma ed i suoi scatenati musicisti hanno mantenuto intatte le energie per il rush finale: “Wonderful life”, “Se ne dicono di parole” e l’irrinunciabile “Messico Nuvole” hanno, infatti, chiuso il concerto tra gli scoscianti applausi del pubblico. L’autunno può arrivare, all’Arenile è sempre estate.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Giuliano Palma @Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Venerdì d’Autore: Ghita Casadei conquista il pubblico di Napoli

Ghita Casadei @Caffè Letterario Intra Moenia Ph Errico Sarmientos

Ghita Casadei @Caffè Letterario Intra Moenia Ph Errico Sarmientos

Protagonista del Venerdì d’Autore, tenutosi lo scorso 5 settembre al Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini a Napoli, la cantautrice  e musicista romana Ghita Casadei. Dotata di una voce limpida, potente, sofisticata, l’artista ha presentato al pubblico partenopeo il suo album d’esordio, completamente autoprodotto, intitolato “Per quello che sono”. Forte di un percorso artistico iniziato quando aveva soltanto 6 anni, Ghita si è avvicinata alla musica dapprima frequentando l’Accademia Filarmonica Romana per poi virare verso un sentiero musicale cantautorale vicino alla tradizione del primo novecento. Artista versatile e appassionata Ghita partecipa da tempo a numerosi progetti teatrali e musicali che le permettono di essere al centro di numerosi progetti. L’artista è, infatti, vicepresidente e docente di canto moderno presso l’Accademia Romana per la produzione delle arti, collabora dal 2009 con la compagnia dell’Albero di Minerva e fornisce un frequente apporto musicale alle iniziative intraprese dall’Emporio delle Arti. 

Ghita Casadei @Caffè Letterario Intra Moenia Ph Errico Sarmientos

Ghita Casadei @Caffè Letterario Intra Moenia Ph Errico Sarmientos

Laureata in Storia, scienze e tecniche della musica e dello spettacolo, Ghita Casadei è l’emblema della determinazione ed è la prova che, se si è in possesso di tanta buona volontà, si può riuscire a mettere insieme un puzzle personale di tutto rispetto. Durante l’incontro, moderato dalla giornalista musicale Raffaella Sbrescia, la cantautrice si è messa a nudo, raccontandosi a 360 gradi, evidenziando, tra l’altro, la sua continua voglia di mettersi in discussione per imparare e limare alcuni aspetti della propria professionalità. Anche all’interno di “Per quello che sono” sono racchiusi numerosi momenti legati alla sfera più intima della personalità di Ghita ed è interessante notare come attraverso un uso accurato ed approfondito della lingua italiana, l’artista sia riuscita a raccontarsi in maniera sensibile e delicata al contempo. Composto interamente sull’Isola di Procida, uno dei luoghi più amati dalla stessa Ghita, “Per quello che sono” è un album dalla struttura ciclica, caratterizzato da una serie di ritorni e con un occhio di riguardo rivolto al passato.

Ghita Casadei @Caffè Letterario Intra Moenia Ph Errico Sarmientos

Ghita Casadei @Caffè Letterario Intra Moenia Ph Errico Sarmientos

Tra i brani proposti al pubblico di Piazza Bellini citiamo “Mio bel fior”, l’immaginifico “Mani di sabbia”, il fascino sornione de “Il girotondo delle tre”, la cover di “Come Pioveva”, brano del 1918 cantato da Armando Gill Aka Michele Testa, un artista appartenente a quella corrente artistica a cui Ghita si sente particolarmente vicina, sia per quanto riguarda la sua cifra stilistica sia per il discorso relativo ai contenuti. Scritto in un momento di rabbia “La ballata dell’amore” è un brano cantato letteralmente con il cuore in mano. Anche “Nascondersi” è una canzone particolarmente delicata, scandita da pensieri intimi e riflessioni profonde. Drammatica ed appassionata l’interpretazione della bellissima  titletrack “Per quello che sono”. Eseguiti in accordatura aperta “Ascoltando l’alba” e “Non c’è niente di male”, sono due brani non inclusi in “Per quello che sono” ma che rappresentano, a pieno titolo, un momento importante del percorso artistico dell’artista. L’altra cover presente in scaletta è stata “Lo stornello dell’estate”, un falso storico, frutto del genio compositivo del maestro Morricone, che Ghita ha riletto pensando alla inimitabile forza espressiva di indimenticabili interpreti come Gabriella Ferri e Mia Martini. Altro che “Passatista”, Ghita Casadei rappresenta la viva testimonianza di un percorso fitto di esperienze importanti e altamente formative.  Con la sua voce sublime e con la sua istrionica personalità, Ghita Casadei è un artista eccellente di cui sentiremo parlare molto a lungo.

Fotogallery a cura di: Errico Sarmientos

Ghita Casadei @Caffè Letterario Intra Moenia Ph Errico Sarmientos

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Ghita Casadei @Caffè Letterario Intra Moenia Ph Errico Sarmientos

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