Quattordici anni di musica, 14 anni di storie, di giovani diventati adulti, di giovani che cominciano a scoprire il mondo dei grandi. Un percorso di crescita, di evoluzione e di conferma racchiude l’evoluzione del MI AMI Festival che, anche quest’anno, ha segnato un momento importante per la nuova musica italiana. Record di presenze all’Idroscalo di Segrate. Il Circolo Magnolia addobbato a festa è più suggestivo che mai. Organizzato da Rockit e dall’agenzia creativa Better Days, il MI AMI rappresenta a tutti gli effetti lo specchio dei gusti dei giovani italiani in fatto di musica. L’invito che ha fatto da motto a questa edizione è “Laggiù, tutto è ordine e bellezza, lusso, calma e voluttà”. E allora avanti così, spazio al popolo dell’indie, gli occhi pieni di muri di persone e le orecchie colme di ritornelli che profumano di giovinezza, sentimento e scoperta. Un continuo via vai e andirivieni tra il Palco Pertini e il Palco Havaianas per cercare di perdere poco o nulla del massiccio programma messo su da Carlo Pastore e Stefano Bottura.
Tra le sorprese della prima serata: il boom dei Coma Cose, duo milanese che, hit dopo hit, si sta ritagliando un ruolo sempre più solido e l’arrivo a sorpresa di Calcutta, reduce dalla freschissima pubblicazione del nuovo album “Evergreen”. On stage anche gli Ex-Otago, per l’unica data estiva in programma per quest’anno e l’attesissimo Cosmo, sempre più sulla cresta dell’onda. Non si contano più ormai i sold out seminati dal pop dj di Ivrea. Il successo è dilagante.
Raffaella Sbrescia